ilTorinese

Askatasuna, FdI chiede “Sgombero immediato”

Montaruli annuncia interrogazione al Ministro dell’Interno

“Il centro sociale Askatasuna va sgomberato subito. È un pericolo per la città”. Non ha dubbi la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli intervenendo sull’operazione che all’alba di questa mattina ha portato a 14 misure cautelari nei confronti dei leader del centro sociale torinese. “Sono anni che denunciamo il pericolo rappresentato dall’estremismo di sinistra. Il centro sociale Askatasuna è un covo antagonista in cui si progettano attacchi contro le forze dell’ordine e i lavoratori del cantiere Tav. Alla luce anche di quest’ultima operazione, presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno per chiederne lo sgombero immediato. Askatasuna ha goduto per troppo tempo di “coperture” da parte del Comune di Torino, ora è il momento di dire basta”. Ad intervenire sull’operazione di polizia è stata anche il capogruppo di Fdi in circoscrizione 7 Patrizia Alessi: “Il quartiere è stanco di dover convivere con questi delinquenti. Mi auguro che lo sgombero possa arrivare prima che a qualcuno in Comune venga l’idea di concedere lo stabile agli occupati grazie al Regolamento dei beni comuni”

La città dei monopattini

Incompetenti allo sbaraglio. Che cosa abbiamo fatto di male noi torinesi da meritarci un assessore come La Pietra?

Quello in foto  è un monopattino in affitto  parcheggiato all’ interno della Stazione di Porta Susa. Oggi ho girato per via Pietro Micca e via Cernaia. Pioveva e questi arnesi con numerose bici erano lasciati in ogni dove casualmente e pericolosamente. Non è sufficiente dire che ormai i monopattini sono diffusi in tutte le città del mondo, e che ci sono delle regole da rispettare. Ma se tali regole non sono rispettate e questa nuova “moda” crea disagi evidenti bisognerà pur fare qualcosa. Prima o poi Torino dovrà togliersi di dosso questi personaggi solo capaci di difendere gli antagonisti, dare concessioni per supermercati e complicare la vita ai torinesi. Scusate se mi ripeto: ma che disastro questi pentastellati. E che folli quelli del PD (in verità pochi) che hanno suggerito ed ipotizzato un accordo con loro anche a Torino. D’ora in poi  li chiameremo i pentasbrindellati.

Patrizio Tosetto

Un libro per Natale e …réclame d’antan

Dal 14 dicembre al Centro Studi Piemontesi

Un libro per Natale è l’invito che da anni il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis rivolge ai Soci e agli amici perché pensino per i loro regali di Natale ai libri: silenziosi preziosi discreti “doni” che accompagneranno tutto l’anno la persona che li riceve. Anche quest’anno, a chiusura delle iniziative per i 50 anni di fondazione, sarà allestita nella rinnovata sede di via Ottavio Revel 15 a Torino, dal 14 al 23 dicembre, l’esposizione delle pubblicazioni – novità e di catalogo – del Centro insieme ad altri libri sul Piemonte di non facile reperibilità nelle librerie.

Accanto a Un libro per Natale, il Centro Studi Piemontesi ospita, per la serie delle “Piccole mostre”, l’esposizione Celebri réclame di latta e di ceramica: dal vermut agli antichi Caffè del Piemonte: una selezione di oggetti pubblicitari dalle raccolte di Silvie Mola di Nomaglio.  Alcuni evocano pubblicità indimenticabili, come la scatola di Pavesini di ceramica con Topo Gigio, altri  memorabili e suggestivi ma ormai dimenticati, come il faccione gaudente dell’Aperitivo Rossi, altri ancora, specialmente rappresentati da antiche scatole di latta, guidano lungo un breve e suggestivo viaggio a ritroso, scandito da documenti quasi inediti, attraverso il Piemonte delle pasticcerie e dei caffè eleganti del tardo Ottocento e del primo Novecento, solo alcuni dei quali sopravvissuti.

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DoveCentro Studi Piemontesi, via Revel 15 Torino

Quandodal 14 al 23 dicembre 2019

Orari:  Le mostre proseguiranno fino al 23 dicembre, orario 9-12; 15-18; sabato 21 dicembre apertura con orario continuato 10-18. Chiuso la domenica

Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.itwww.studipiemontesi.it

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Nella foto grande:

Mezzaluna con bottiglia di aperitivo Rossi

Gesso dipinto (circa 1930-1940)

Cancellato da aprile il volo Torino-Bruxelles Zaventem

Torino e il Belgio restano collegate grazie al trisettimanale per Bruxelles Charleroi di Ryanair

 Da metà aprile 2020 Brussels Airlines interromperà le operazioni sulla tratta Torino-Bruxelles Zaventem.

Si tratta di una decisione intrapresa dalla compagnia aerea che, per ragioni operative e a seguito di una ristrutturazione del proprio network, ha scelto di cancellare il collegamento tra il territorio piemontese e la capitale belga, con l’avvio della stagione estiva 2020.

Torino Airport è già al lavoro per favorire l’ingresso di nuove compagnie aeree interessate a questo collegamento.

Torino e il Belgio restano collegate da Ryanair con il volo trisettimanale per Bruxelles Charleroi, operato, nella stagione invernale 2019/2020, di lunedì, mercoledì e domenica e, nella stagione estiva 2020, di lunedì, mercoledì e venerdì.

Migranti, Ruffino (FI): “Francia si assuma responsabilità”

Merita un plauso incondizionato l’iniziativa annunciata dal Capo della Polizia Franco Gabrielli di aprire molto presto un ufficio di frontiera a Bardonecchia, teatro, nel marzo scorso, dell’irruzione di gendarmi francesi alla ricerca di immigrati clandestini. L’iniziativa di Gabrielli punta a separare il ruolo del commissariato, che ha altre incombenze, da quelle specifiche dell’ufficio di frontiera.

Nello stesso tempo non si può non esprimere preoccupazione per un’iniziativa che denuncia di fatto l’assenza di ogni intesa con il governo francese sul tema dirompente dell’immigrazione. Di fatto, è come se tra Francia e Italia ci fosse un’interruzione, sia pure circoscritta nel territorio, degli accordi di Schengen. L’iniziativa di Gabrielli, e quindi del ministro Lamorgese, è un forte richiamo al governo di Parigi perché si assuma le sue responsabilità.

La Francia ha aderito, almeno sulla carta, alla ridistribuzione dei migranti richiedenti asilo e, in teoria, anche di quelli economici. Ora dia seguito alla sua disponibilità cominciando proprio dal rispetto della frontiera di Bardonecchia.

 

on. Daniela Ruffino, parlamentare piemontese di Forza Italia

 

 

Anna Maria Loreto è la prima donna procuratore capo a Torino

Il nuovo procuratore capo di Torino è Anna Maria Loreto, candidata interna, di 66 anni

Si tratta della prima donna a ricoprire tale incarico. E’ in magistratura da un trentennio e ha vinto al Csm contro il candidato esterno Salvatore Vitello con 12 voti contro 7. Coordinatrice della  Dda in Piemonte, ha curato  inchieste importanti come l’operazione Alto Piemonte, sugli intrecci tra ‘ndrangheta e  ultras bianconeri che ha visto l’arresto di 18 persone per associazione mafiosa, l’operazione Barbarossa che ha colpito le cosche dell’astigiano, fino  all’arresto del superlatitante Nicola Assisi.

“Avanti un altro!”: casting torinese per il quiz di Bonolis

Selezioni il 28 gennaio 2020

Per partecipare al casting (solo maggiorenni):

  • inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con i vostri dati anagrafici, il vostro recapito telefonico ed una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv).
  • Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv

Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00

Reale Mutua Basket Torino, un momento di buona forma sportiva

Il Basket visto da vicino

Siamo al termine del girone d’andata e Torino, dopo un brutto momento passato attraverso crisi fisiche, di identità e di un minimo di sfortuna, sta ora vivendo un buon momento di forma che si è concretizzato in quattro “sonanti vittorie” contro squadre che palesemente sembrano di un livello inferiore, pur se nelle stesse posizioni o quasi di classifica.

Sicuramente la nuova attitudine vincente è passata attraverso un percorso di crescita anche dello staff tecnico che non è più incorso negli errori di “far riposare” i migliori nei momenti clou e che invece di consentire agli avversari di mettere a segno incredibili rimonte sono stati invece “seppelliti” da un sano istinct killer sportivo che ha permesso di vivere i dieci minuti finali sempre in maniera tranquilla e serena. E’ il passaggio dal timore dell’avversario al semplice rispetto che è la base dello sport, ma si deve avere consapevolezza dei propri mezzi. Torino è meglio delle altre squadre della categoria. Deve solo rendersene pienamente conto, e il resto sarà una preoccupazione degli altri.

Un’analisi al termine del girone di andata ha evidenziato che la Reale Mutua Basket Torino è l’unica squadra con sei giocatori “veri” di basket già passati o adatti ad un livello superiore di campionato (Cappelletti, Diop, Alibegovic, Campani, Pinkins e Marks) più due buoni giocatori della A2 (Toscano e Traini), mentre ogni altra squadra, alla meglio, non presenta più di tre o quattro giocatori “veri”.

E’ dunque la mentalità che deve consolidarsi. Torino è più forte, o anche meno brutta (a seconda dei punti di vista) di tutte le altre. Si vedrà se nel prosieguo del campionato tutto il bello sarà confermato anche se sarà difficile vincere sempre di venti (anche se a me, personalmente, sono le partite che piacciono di più…) .

Ci si troverà ovviamente contro delle squadre che, per carenza tecnica (vedi le prossime partite…), giocheranno sporco o sicuramente molto aggressivo per mettere in difficoltà chi è più tecnico, e, se l’arbitraggio consentirà il classico match di rugby che talvolta vediamo nei campi da basket, Torino dovrà dimostrare di essere più forte anche dei lividi appiattendo gli avversari con la qualità tecnica senza intimorirsi.

I molti infortuni del basket nascono anche da una crescente intensità difensiva condotta oltre i limiti di uno sport duro ma storicamente non violento che si devono provare in maniera oltremodo eccessiva durante la settimana. Non è un caso che gli infortuni, nella stragrande maggioranza si verifichino durante gli allenamenti. Eccessivo stress, conduzione al limite di movimenti se non oltre, alla lunga … dopo un’ora e più di allenamento intenso possono condurre a infortuni. Ma questa è un’altra storia che si dovrebbe leggere tra le pieghe di “protocolli” di allenamento che si ripetono simili se non uguali in tutte le squadre e di carenza di personalità anche di chi si occupa della preparazione fisica, ma tant’è…   e, al momento, lasciamo perdere ogni commento.

In conclusione, Basket Torino è una buona squadra, e, a mio parere, è la migliore con ampio margine del girone ovest. Cappelletti, se può giocare con continuità, ha dato ampi segni di ottima qualità e volontà di riscatto di quella massima serie che ha già vissuto e sfiorato ma che vorrebbe ritrovare da protagonista. Alibegovic e Campani a tratti si distinguono per qualità superiori ampiamente alla serie A2 e Diop è sicuramente un prospetto se accompagnerà la sua strapotenza fisica ad un’ottima crescita tecnica. Marks e Pinkins sono solidi giocatori di A2 versatili entrambi in più ruoli e ottimi per districare nodi difficili durante la partita. Toscano il suo lo fa sempre anche se talvolta effettua movimenti “curiosi”, mentre il buon Traini tra un errore allucinante e un assist illuminante crea quel colore e quella simpatia che lo connota come elemento comunque importante per l’equilibrio della squadra.

Il resto sarà da verificare. Da questa pagina, per quello che possa valere, arriva un’esortazione a rendersi sempre più consapevoli dei propri mezzi e a giungere sempre a rispettare gli avversari ma mai temerli. Siamo i più forti, dev’essere un problema loro. Dopodiché, se proprio vogliamo trovare un neo, è che il gioco è molto efficace ma poco spettacolare: i ragazzi giovani vedono sui vari canali tv e internet partite e giocate dell’NBA e Eurolega: al Parco Ruffini, vista la qualità dei giocatori, sarebbe importante apprezzare qualcosa di almeno vicino. Il pane è necessario per vivere, ma un sano “croissant alla crema” ogni tanto può contribuire ad emozionare il pubblico giovane e meno giovane. La passione nasce non solo dal vincere ma dal convincere, cioè vincere insieme. Go on Basket Torino, la strada sembra essere quella giusta.

Paolo Michieletto

 

L’arte di morire ridendo

Ottanta minuti di comicità e commozione

FINO AL 6 GENNAIO 2020 AL TEATRO GOBETTI

 

Martedì 17 dicembre 2019 ha debuttato al Teatro Gobetti L’ARTE DI MORIRE RIDENDO di Paolo Nani, con lo stesso Nani affiancato da Thomas Bentin.

Prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano, lo spettacolo resterà in scena al Teatro Gobetti per la stagione in Abbonamento del Teatro Stabile fino a lunedì 6 gennaio 2020.

La fine è nota. Raccontare la vita attraverso il suo momento fatale: la dipartita. Dopo il travolgente successo de La lettera, Paolo Nani torna con L’arte di morire ridendo, trionfo europeo, vincitore del ComedyArts Festival di Moers, acclamato al London Mime Festival. Ottanta minuti di comicità e commozione. Un testo senza parole.

Un’altalena di emozioni per uno spettacolo in miracoloso equilibrio tra lacrime e risate.

Al fianco di Nani, l’attore, ballerino e coreografo Thomas Bentin. La storia è quella di una coppia di clown, un duo di grandi attori al culmine della carriera, impegnati in una tournée. Improvvisamente uno di loro apprende che è malato e gli resta poco da vivere. Cosa succede? Come muore un clown? Come fa ad andarsene dignitosamente, nel bel mezzo di una tournée, senza disturbare troppo chi gli sta attorno e ciò che ogni sera va in scena? Quando non resta nulla da perdere è il momento di godersi il “qui e ora” come mai si è fatto prima.

Ma nel fantastico mistero della “vita prima della morte” niente, soprattutto in teatro, va come dovrebbe. Tra gag in puro slapstick e momenti di tenerezza, davanti e dietro il sipario, i due vivono la loro quotidianità di attori, amici e concorrenti, sempre pronti a rubare l’uno all’altro un applauso in più. Una allegra rivalità-complicità fatta di esilaranti schermaglie. Uno spettacolo delicato e intelligente che attraverso l’arte della clownerie esplora il grande, terrificante tabù della morte che tutti noi dobbiamo affrontare, ma che scegliamo di ignorare.

Maria La Barbera

Teatro: Gobetti – via Rossini 8, Torino

Orari degli spettacoli: martedì 17, giovedì 19 e sabato 21 dicembre 2019, ore 19.30; mercoledì 18 e venerdì 19 dicembre, ore 20.45; domenica 22 dicembre, ore 15.30. 

Variazioni di orario durante le Feste:

Recite: martedì 24 dicembre e mercoledì 25 dicembre 2019, riposo; giovedì 26 dicembre, ore 15.30.

venerdì 27 dicembre, ore 20.45; sabato 28 dicembre, ore 19.30; domenica 29 dicembre, ore 15.30. Lunedì 30 dicembre, riposo; martedì 31 dicembre, ore 20.45. Mercoledì 1 gennaio 2020 ore 15.30, giovedì 2 gennaio, ore 19.30; venerdì 3 gennaio, ore 20.45; sabato 4 gennaio, ore 19.30; domenica 5 gennaio, ore 15.30. Lunedì 6 gennaio, ore 15.30.

La recita del 31 dicembre 2019 è programmata alle ore 20.45 (fuori abbonamento).

Il 31 dicembre, al termine dello spettacolo, saranno offerti al pubblico nel foyer del Gobetti un calice di bollicine con il panettone o il pandoro Stratta.

Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti (Via Rossini 8, Torino)

Telefono 011 5169555

Apertura biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

 

Per le piccole imprese sarà un 2020 “lacrime e sangue”

Pessimismo. ecco cosa si respira nel mondo delle Pmi piemontesi

“Ci aspetta un 2020 di lacrime e sangue”, dice il presidente di Api Torino, Corrado Alberto. “Le indicazioni economiche  non lasciano spazio a dubbi: sono previsti in calo i livelli di produzione, il fatturato, l’occupazione; in rallentamento gli investimenti dopo un 2019 che non è certo stato positivo”.  Gli imprenditori chiedono una politica industriale più decisa e nuova sia a livello locale che nazionale. “Le imprese non possono aspettare i distinguo della politica, il proliferare di nuovi partiti, le diatribe di corrente e i dibattiti in televisione”, conclude.