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Nuoto: Coppa Brema, la fase regionale chiude il 2019 di gare

A chiudere il 2019 di gare sarà la fase regionale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema, appuntamento importante nel calendario agonistico del nuoto in vasca corta, tradizionalmente fissato nell’ultimo week end prima di Natale

Si svolgerà al Palazzo del Nuoto di Torino sabato 21 dicembre e coinvolgerà come sempre un gran numero di società di Piemonte e Valle d’Aosta. In particolare saranno 19 in campo femminile e 17 in ambito maschile, suddivise in tre serie in base alla classifica generale della fase regionale della Coppa Brema della passata stagione.

Al Palazzo del Nuoto sono attesi tanti dei più forti nuotatori del panorama regionale, chiamati – con le loro prestazioni – a trascinare le rispettive società il più in alto possibile nelle classifiche nazionali, che saranno rese note nei giorni successivi alla manifestazione. Tali classifiche nazionali decideranno l’accesso alle finali di serie A1 e A2 (maschile e femminile), in programma il 22 marzo a Riccione all’indomani del Campionato Italiano Assoluto Primaverile (17-21 marzo a Riccione). Le prime otto società della classifica nazionale si qualificano per l’A1, quelle classificate dalle nona alla 16esima all’A2.
L’articolo completo con il programma, il regolamento della manifestazione e le società partecipanti a questo link

Ron Moss, il Ridge di Beautiful, a Palazzo Saluzzo Paesana

Le sale settecentesche dell’edificio storico di Torino, costituiscono un ambiente ideale per accogliere mostre d’arte e fotografia e per ospitare concerti e attività culturali


Il 21 dicembre 2019 dalle 18 presso Palazzo Saluzzo Paesana, il più vasto ed articolato palazzo nobiliare della città costruito tra il 1715 e 1722, in via della Consolata 1bis nel cuore del centro storico, ci sarà l’inaugurazione della nuova sede di Fashion T società di organizzazione di eventi.
Il nuovo polo della Moda e del Cinema, Fashion T, che opera sul territorio nazionale, ricordiamo che con enorme successo ha dato vita a maggio 2019, alla manifestazione di Alta Moda Principe di Torino HOAS History Of A Style.
L’evento prevede la presenza di Ronn Moss, ospite di eccezione, l’indimenticabile Ridge Forrester di Beautiful e il suo wine Moss.
Ronn Moss ha investito i propri fondi nei prodotti di eccellenza del nostro paese. L’attore americano, che è stato in Italia di recente per la sua tournée musicale e per girare il suo nuovo film, ha portato a termine un altro suo progetto da sogno, produrre ed esportare il Primitivo di Manduria (Taranto), un vino italiano al quale è molto legato.
Fashion T con a capo il presidente Domenico Barbano, nuovo polo della Moda e del Cinema, apre la sua prestigiosa nuova sede. Si avvale di grandi professionisti del settore Moda e Cinema come Mirella Rocca che si occupa del coordinamento del CDH Cinema District Hub accademia di cinema e di moda, Pietro Antonio Nevolo regista e attore, Claude Ledoux, maestro della fotografia, Giancarlo Carrisi Filmaker e Antonello Tuccillo professionista che si occupa di grandi location, in spazi adibiti a showroom e al fitting per stilisti medio alti, e sale auliche con la maison Face Place Academy del maestro Pablo Gil Cagnè.
“Per noi l’Italia è un Patrimonio ricco di risorse da far conoscere, promuovere e valorizzare. È un’emozione continua e diversificata che resta in perfetto equilibrio tra razionalità e fantasia dove i giovani sono gli attori principali. Il valore delle Eccellenze Italiane, della Moda, del Fashion, del Cinema, dell’Arte è determinato dalla loro unicità. Il loro successo deriva dalla capacità di chi crea, gestisce e promuove la loro visibilità sui mercati creando opportunità negli stessi” ci ha riferito per l’occasione Mirella Rocca.
Le produzioni che accompagneranno la serata all’insegna dell’arte e del food di eccellenza sono curate curate da Davide Agnello.
Saranno presenti volti noti nel mondo della moda e del cinema del panorama torinese e le sale auliche saranno allestite con le splendide creazioni di alcuni stilisti.
Ad animare la serata ci sarà il coro Castagnole Gospel nel cortile interno del prestigioso palazzo storico.

L’Aperitivo e i vini saranno disponibili solo su invito, dalle ore 18 alle 21.
Per maggiori informazioni : Tel. 3928392721

Vito Piepoli

Accordo Fca-Psa: confermati gli investimenti per l’Italia

La fusione non dovrebbe minacciare il piano di investimenti da 5 miliardi per l’Italia

 

È quanto ha confermato, a proposito dell’accordo con la Peugeot, il responsabile delle attività europee di Fca Pietro Gorlier nell’incontro a Mirafiori con le organizzazioni sindacali dopo la sigla dell’accordo con Psa.  All’incontro sono intervenuti  i segretari generali di Fil, Uilm, Fismic, Ugl metalmeccanici e Quadri. I 3,7 miliardi di euro di risparmi annuali, da conseguire con la fusione Fca-Psa, saranno raggiunti da economie di scala su investimenti e forniture.

Non più di quattro

Caleidoscopio rock USA anni 60

I denigratori del garage rock lo additano spesso come sottoprodotto, fase di “crisi” del rock&roll, se non addirittura come “cascame” del rock; naturalmente a torto, ponendo a sostegno dei loro teoremi alcuni luoghi comuni di difficile estirpazione, tra cui quello secondo il quale il garage è un genere caratterizzato da scarso interesse per l’elemento armonico, da ridondanza e mancanza di accuratezza nel risultato musicale.

 

In moltissimi casi l’idea di monotonia armonica può essere facilmente confutata, ma in altri è indiscutibile, specialmente in vari esempi di “crude rock” del 1966, quando vi era una vera e propria predilezione per il suono impuro, l’incisione grezza, il canto sporco, masticato e growling. Succedeva che non si raggiungevano più di 4 o 5 accordi, ma il tutto rientrava in uno stile voluto, più che dettato da analfabetismo musicale o da trascuratezza; era il “protopunk” anni ‘60, quello che alle mie orecchie suona sempre e comunque come “più punk del punk del decennio successivo”, perché “punkish” nel suono e nella voce, piuttosto che nella velocità, nelle idee o nella contestazione politica.

Esempio lampante di questa monotonia quasi ipnotica e ostinata fu un brano di una band dell’area tra Eugene e Springfield (Oregon): The Sires. Erano tutti teenagers tra i 15 e i 16 anni della Sheldon High School di Eugene, unitisi a fine 1964 in un gruppo affiatato e dal grande entusiasmo, rock crudo e scheletrico, molto da “basement” come direbbero negli “States”. Erano Marty Berg (V), Ron Craig (chit), Mike Briggs (chit, b) Ro[d]ger Koliece (org), Robert Grebb (batt) e Dean Lo[w]man (V, b), cui subentrerà Warner [Doc] Swebke. Avevano come manager Bruce Mitchell, che li seguiva da vicino assicurando date in vari teenage clubs, adult clubs e nightclubs tra Eugene, Springfield, Veneta, Monroe, Cottage Grove, fino a Mapleton e Florence a ovest e Oakridge ad est. The Sires ebbero buon successo anche in alcune “Battles of the Bands” (Lane County) e arrivarono anche secondi dietro i più famosi “Gentlemen Wild” in una competizione nel 1966. Quasi a ruota uscì l’unico 45 giri, che contiene il brano “ipnotico” sopra accennato, attorcigliato su una ripetitiva serie di accordi: “Don’t Look Now” (GRS 1094; side B: “Come To Me Baby”), su etichetta Graves Recording Service di Alan Graves a Eugene, con copyright Dean Lowman; si segnala che secondo molti il disco sia stato inciso nel “basement studio” della casa di Alan Graves, ma è probabile che invece sia stato registrato presso i locali del teen club “The Tork Club”. Inoltre salta subito all’orecchio (e all’occhio) il forte contrasto tra la forma musicale grezza, cruda e sporca del prodotto discografico e l’immagine pulita e “da bravi ragazzi” che è costante in tutte le foto di esibizioni o promozioni della band. Per il biennio 1967-1968 non si segnalarono ampliamenti del raggio di azione nelle performances dei The Sires, che videro purtroppo l’uscita di Dean Lo[w]man, arruolato tra i marines per la guerra in Vietnam; andò persa la figura principale della band, che entro il 1969 si sciolse dopo aver perso gran parte della spinta propulsiva e dell’entusiasmo degli esordi. Dean Lo]w]man stesso uscì particolarmente segnato e provato dalla guerra del Vietnam e subì direttamente negli anni successivi gli effetti subdoli ma letali del famigerato Agente Arancio (Agent Orange).

 

Gian Marchisio

Arrestato nel ristorante mentre ruba in piena notte

Gli agenti hanno recuperato l’intera refurtiva

Gli agenti del Commissariato San Paolo hanno arrestato un cittadino italiano di 40 anni, con precedenti di polizia a carico, per furto aggravato in un’attività commerciale.

Lunedì notte, poco dopo le 4, la titolare di un ristorante di via Frejus contatta la Polizia riferendo di assistere, tramite le telecamere collegate con il suo smartphone, a un furto in atto nel suo locale. Un uomo travisato che calza un passamontagna si aggira nel locale.

Gli agenti del commissariato inviati sul posto arrivano pochi istanti prima che il ladro si allontani e lo fermano. I poliziotti trovano il quarantenne, in possesso di un sacchetto contenente alcuni oggetti asportati dal ristorante: un IPhone 4, due orecchini in argento e più di 200 euro in contanti. Tutta la refurtiva viene poi restituita alla legittima proprietaria.

Gli agenti rinvengono anche arnesi atti allo scasso, motivo per il quale denunciano in stato di libertà il reo. L’uomo cerca anche di dissimulare la sua identità fornendo false generalità, anche per questo reato verrà denunciato.  

“Linea sicura”, bilancio di un anno di controlli sui mezzi Gtt

Nel progetto, in collaborazione con GTT, nel 2019 la Polizia municipale in supporto ai controllori ha svolto attività di controllo sui mezzi pubblici, mirate in particolare su alcune linee “critiche”

Nello specifico:

Personale coinvolto: 101 Agenti della Polizia municipale con l’ausilio di unità cinofile;

  1. 78 operatori GTT;
  2. 113 vetture controllate linee 2,29,60,72,9,16,3,18,57,51,11,77,4,5,71,74,12;
  3. 4063 passeggeri controllati;
  4. 390 violazioni per mancata corresponsione dei titoli di viaggio;
  5. 1 persona indagata per rifiuto d’indicazione sulla propria identità personale art 651 C.P. e resistenza a un pubblico art. 337 C.P.;
  6. 2 notizie di reato contro ignoti per spaccio di sostanze stupefacenti art. 73 D.P.R. 309/90;
  7. 1 violazione amministrativa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente art 75 D.P.R. 309/90.

Lega: “Con autonomia migliori servizi”

Da Palazzo Lascaris

Dichiara il Consigliere Regionale Andrea Cerutti (Lega): “A 76 anni dalla Carta di Chivasso, la Regione Piemonte, con una maggioranza allargata, vota finalmente la sua autonomia. Si tratta di un primo passo per conferire un mandato forte a questa amministrazione regionale, nel momento in cui discuteranno le materie oggetto di devoluzione con lo Stato centrale”.

Aggiunge Cerutti (Lega): “Apparentemente potrebbe sembrare un provvedimento che non abbia grande incidenza sulla vita quotidiana, invece, è l’esatto opposto e presto i cittadini ne toccheranno con mano i risvolti positivi. Siamo stati i primi in Regione Piemonte ad assumerci questa responsabilità ed ad aver votato convintamente questo provvedimento proprio ad inizio mandato, perché lo reputiamo indispensabile per il nostro operato futuro. La situazione disastrosa ereditata dalla scorsa giunta non può che essere superata partendo da questo atto indispensabile, che porterà più competenze, più efficienza, più responsabilità e più risparmi”.

Conclude Cerutti: “Un Nord, forte, unito e virtuoso richiede che la propria responsabilità nella gestione della spesa venga riconosciuta per fornire sempre migliori servizi ai propri cittadini”.

Dagli anni ’70 sulla politica le ombre della criminalità organizzata

Tegola in testa a Roberto Rosso, di riflesso al governatore Cirio e alla maggioranza di centrodestra. Per il tipo di  accusa mi tremano le gambe

 

Difficile trovare un’accusa così infamante, almeno qui al Nord,
anche se ( purtroppo ) il rapporto tra criminalità organizzata, politica ed imprenditoria risale
agli anni ’70. Ha pagato con la vita il capo della Procura di Torino Caccia e affilati alle cosche
come Giovanni Jaria sono diventati addirittura vicesegretario regionale del Psi negli anni
’80. Si è sempre saputo che la comunità calabrese è molto unita. Il che  non significa, sia ben chiaro, che
tutti i Calabresi sono ‘ndranghetisti. Anzi, l’ esatto opposto. Il procuratore capo di Cosenza
Gratteri è orgogliosamente calabrese. Precisa ogni volta che può di non voler lasciare la sua terra
per essere maggiormente incisivo nella lotta alla ‘ndrangheta, considerata la più potente del
mondo. Organizzazione che si è “evoluta”. Si e messa a fare l’ assicurazione nel traffico di
droga. Direttamente non tocca nulla e non rischia. Dà una sorta di fideiussione
ai produttori latinoamericani. Se gli acquirenti non pagano ci pensa lei a pagare eliminando
fisicamente i debitori. Fa da garante e viene pagata. Ovviamente la massa di soldi viene
riciclata in attività lecite. La globalizzazione determina un rapporto con le mafie locali. Anche
qui, nessuno sostiene che Torino è diventata Napoli. Non c’ è Scampia. Ma mi sa che si sta
tragicamente difendendo nel permettere infiltrazioni mafiose ( appunto ) di varie nazionalità
presenti come comunità immigrate. Dall’ est Europa come dalla Nigeria. Da un lato le cose
si complicano ma dall’ altro gli investigatori hanno sempre le antenne puntate per capire e
reprimere. Le accuse fatte a Roberto Rosso paiono decisamente circostanziate.
L’ arresto è indice di colpevolezza: non penso che la Dia di Torino l’ abbia emesso a cuor
leggero. Roberto Rosso, oramai ex assessore, è molto noto non solo a Torino. Giorgia Meloni lo
ha espulso da Fratelli d’ Italia e, valutati gli sviluppi sarà parte civile nel processo.
Detto in soldoni, se rinviato a giudizio avrà più fronti processuali. Ma si deve essere garantisti.
Le foto e le intercettazioni telefoniche sono ampiamente diffuse. La procura mette le mani avanti.
Divisione tra colpevolisti ed innocentisti. Non siamo ne’ magistrati, né avvocati difensori.
Qualcosa di simile avvenne anni fa nel Canavese con sviluppi processuali diversi. Fabrizio Bertot
ex Sindaco di Rivarolo ed ex deputato europeo fu assolto, viceversa Nevio Coral ex sindaco di
Leinì fu arrestato e poi condannato. Roberto Rosso ha 58 anni ed è da almeno 40 anni in politica.
40 anni sempre al vertice della politica. Da giovane  vicesegretario nazionale del movimento
giovanile democristiano, fino  a Forza Italia.
Nel passaggio tra la prima e la seconda repubblica ebbe una collaborazione con Segni il referendario, figlio
dell’ ex Presidente della Repubblica. Con Il pugliese Fico si era allontanato dal Cavaliere e sempre
insieme erano confluiti in Fratelli d Italia. Ha fatto di tutto. Dal consigliere comunale e vicesindaco, al deputato ed addirittura sottosegretario.
Con Roberto Cota fu vicepresidente regionale. Subito dopo ai margini della politica masticava
amaro non accontentandosi della professione di avvocato civilista. Riprendeva la scalata come
Sindaco di Trino. Stravinceva battendo gli epigoni del vecchio PCI. Trino, una delle roccaforti
storiche dei comunisti piemontesi. Infine l’ avventura della candidatura a Torino. Anzi della
ricandidatura a Torino. Perse il ballottaggio con Chiamparino ed accusò l’ allora presidente del
Piemonte Enzo Ghigo di averlo boicottato nonostante entrambi di Forza Italia. Tutti sapevano
che il suo traguardo erano le elezioni regionali e tutti sapevano che tra i requisiti per fare l’
assessore c’era un ottimo risultato nelle preferenze. Andò tutto secondo programma. Ora
si dovrà stabilire a che prezzo ha ottenuto questo risultato. 8 arresti dimostrerebbero
che la Dia sa il fatto suo. Ripeto, nessuna condanna prima del rinvio a giudizio e dei processi.
Sicuramente Roberto Rosso è stato incauto nel frequentare certe persone.
Cosa che si sarà già pentito di aver fatto. Mi sa che la sua carriera politica è volta al termine.
Forse non si dimetterà da consigliere regionale ma non era solo lì che voleva fermarsi. Oltre l’inevitabile e comprensibile ostracismo di chi gli era e gli sarà intorno.
Con solo due possibili soluzioni. Se verrà assolto sarà considerato un ingenuo caduto in un
gioco più grande di lui e non particolarmente e politicamente affidabile. Se condannano in tutti gradi
di giudizio dovrà fare, come tutti,  i conti con sé stesso e la sua morale.

 

Patrizio Tosetto

Letizia Ferraris è il nuovo Presidente del CSI Piemonte

La nomina questo pomeriggio durante la riunione di insediamento del Consiglio di Amministrazione

 

Letizia Ferraris è il nuovo Presidente del CSI Piemonte, nominato all’unanimità questo pomeriggio, nel corso della riunione di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio.

“Sono onorata della nomina a Presidente del CSI Piemonte”, ha affermato Letizia Ferraris. “Inizia oggi un cammino, che insieme agli altri membri del Consiglio di Amministrazione, percorreremo con impegno. Obiettivo precipuo del CSI è quello di proseguire nel percorso di trasformazione e rinnovamento avviato in questo ultimo anno. Come testimoniano i risultati ottenuti nel 2019 e come auspicato dal Direttore Generale Pietro Pacini durante la presentazione del Piano di Attività 2020 all’Assemblea dei Soci, raccogliamo la sfida di rendere il CSI protagonista dell’innovazione pubblica piemontese e italiana, al servizio di tutti gli enti e capace di semplificare la vita e il lavoro di tutti i cittadini”.

Completano il nuovo Consiglio di Amministrazione Luca Angelantoni (nominato da Regione Piemonte), Filippo Gliozzi (Città di Torino), Marco Ciurcina (Città Metropolitana di Torino) e Barbara Gagliardi (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino e altri Enti).

Costanzo (M5s): “Operai Mgc-Manital in attesa delle mensilità non pagate” 

In comune ad Ivrea da oltre 3 ore

Inaccettabile l’ attesa estenuante degli operai davanti ai cancelli del comune di Ivrea per ottenere  i due stipendi mancanti che la ditta, collegata alla Manital, deve loro. Da oltre 3h ore gli operai Mgc stanno aspettando, nell’androne del comune di Ivrea, come lavoratori e cittadini di serie b nella speranza, ormai piuttosto vana, di ricevere gli assegni delle due mensilità non pagate dal titolare.  Nessuna certezza e nessuna garanzia, solo una snervante attesa che ha il sapore di un’ennesima presa in giro. Proprio oggi  il Tribunale di Ivrea ha deciso di non decidere  sull’insolvenza dell’azienda e sulla possibile conseguente amministrazione controllata: tutto rimandato al 9 gennaio.  Oltre ai diversi mesi difficili, si preannuncia un Natale molto magro non solo per gli operai della Mgc, ma per gli oltre 10000 lavoratori e le loro famiglie della Manital. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo della commissione lavoro.