ilTorinese

I carabinieri forestali scoprono deposito di rifiuti pericolosi

I Carabinieri Forestali di Torino, congiuntamente alla Stazione Carabinieri di Verolengo, a fine novembre 2019, a seguito di indicazione effettuata dal 1°Nucleo Elicotteri di Volpiano, entravano in una  area privata in Comune di Verolengo, località Sbarro

Nel sito constatavano la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non.

Si contavano complessivamente oltre novanta autovetture fuori uso contenenti liquidi e componenti pericolose, una cinquantina di ciclomotori e motocicli ammassati alla rinfusa. Dallo stato dei luoghi si verificava un’illecita attività di gestione rifiuti di parti di autoveicoli, batterie al piombo, scarti di olio motore, olio per ingranaggi e lubrificanti e cumuli di pneumatici fuori uso.

Denunciato il proprietario dell’area, rappresentante dell’impresa che ha gestito il recupero degli autoveicoli per il reato di cui all’art. 256 comma 1 e 2 del Testo Unico Ambientale per deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e gestione non autorizzata.

Molti degli autoveicoli presenti risultavano essere gravati da provvedimenti amministrativi di sequestri e fermo in quanto l’attività era svolta da una depositeria autorizzata in fase di liquidazione ma, come da giurisprudenza la condizione di rifiuto dei veicoli fuori uso non può essere esclusa neppure con riferimento ai veicoli sottoposti a sequestro quando questi, come nel caso di specie erano detenuti in modo non consono poiché a diretto contatto con le matrici ambientali, esposti alle intemperie e contenenti sostanza pericolose, e di fatto destinate all’abbandono.

Fooding compie un anno

I primi dati di un progetto unico a livello torinese

 

Arrivano i primi dati del progetto Fooding che, archiviato il suo primo anno di vita, non si ferma ma ricomincia. Un’iniziativa unica nel suo genere, promossa dal Comitato Arci Torino: quattro mense popolari aperte a pranzo in altrettanti circoli Arci e due centri di raccolta e distribuzione dell’invenduto, realizzati nell’ambito dei Progetti a Rilevanza Locale del 2018 della Regione Piemonte e finanziati con fondi del Ministero del Lavoro e del piano Emergenza Freddo del Comune di Torino. Non solo uno strumento di lotta alla povertà, specie in questi mesi freddi, nato proprio in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Senza Dimora (altra peculiarità dell’iniziativa), ma anche un contrasto al fenomeno allo spreco alimentare e un tentativo di inclusione: si mangia, infatti, nei circoli Arci, ci si può fermare per viverli, giocando, leggendo un giornale, parlando con le persone che li frequentano, si conoscono nuove persone, si riceve assistenza sui propri diritti. Molto più facile, anche, l’accesso alle mense stesso.

Il progetto è partito a dicembre 2018. Sono stati creati due nuovi centri di raccolta e distribuzione del cibo invenduto: uno in via Moretta 55bis (Quartiere San Paolo, Circoscrizione Tre, gestito dall’Associazione Diskolè: qui è attivo anche uno sportello di segretariato sociale) e uno negli spazi dell’Associazione Minollo-Spazio Alkadia (gestito dall’Associazione Minollo in via Foligno 14, per i quartieri Borgo Vittoria e Madonna di Campagna), nella Circoscrizione Cinque, pensando soprattutto all’invenduto del mercato di Borgo Vittoria e corso Cincinnato. Tutto il cibo raccolto viene distribuito sullo stesso territorio. Quattro le mense popolari. Tre in provincia: a Chieri (Reciproca Mensa gestita dalla Cooperativa Patchanka), a Moncalieri (Circolo Arci Dravelli) e a Carmagnola (Mensa Popolare di Casa Frisco gestita da Karmadonna APS).  A Torino, invece, la mensa è al Circolo Arci La Cricca, la più antica bocciofila della città, aperta nel 1872: un circolo che ha fatto la storia dell’Arci e della città (del suo direttivo fece parte anche De Amicis) che oggi è anche sede operativa e di coordinamento del progetto. I giovani che, la sera, frequentano la Cricca per partecipare ai concerti e alle serate culturali, poi, sono stati gli stessi che, con le loro donazioni, permettono al Circolo di essere mensa.

Ma veniamo ai dati ufficiali relativi ai primi 9 mesi, un primo quadro dei risultati. «L’avvio di Fooding è stato per Arci Torino un passaggio fondamentale, frutto dell’esperienza maturata negli anni scorsi. A partire dai bisogni esistenti, abbiamo voluto strutturare una risposta concreta al tema della povertà e della sua componente alimentare, condizione in cui vivono più di 2,7 milioni di persone in Italia – spiega Andrea Polacchi, presidente del Comitato Arci Torino – Partiamo dal cibo per parlare delle disuguaglianze e delle solitudini che la nostra società produce, per questo Fooding non si limita a fornire un pasto caldo ma crea luoghi inclusivi, rete solidali, strumenti per intraprendere percorsi di autonomia».

 

I risultati di questi primi nove mesi di attività hanno confermato l’efficacia delle strategie individuate: in questo periodo, sono stati distribuiti più di 13mila pasti gratuiti a persone senza dimora e/o in condizioni di difficoltà socioeconomica, grazie all’attività delle quattro mense. Quattrocentocinquantuno le persone che ne hanno beneficiato.

Più di 22mila sono, invece, i chili di eccedenze alimentari recuperate e redistribuite a 317 nuclei familiari in difficoltà o utilizzate nelle mense: «Sono numeri che ci indicano la necessità di proseguire su questa strada». Molti sono stati coloro che, dopo il pranzo, hanno chiesto consulenze e accompagnamenti nell’accesso ai diritti. Ad esempio, al Circolo Arci la Cricca sono stati servite 250 persone (5250 i pasti in nove mesi): ben 50 di queste, hanno chiesto consulenze per cercare un lavoro o ricevere servizi, iniziando in questo modo un percorso di reinserimento sociale, mentre 30 sono state le ore dedicate al benessere psicologico.

Dopo la prima fase di attività il progetto proseguirà anche quest’anno, grazie al contributo da parte di Regione Piemonte e Città di Torino, alla collaborazione con il Banco Alimentare e Forst s.p.a. Un’occasione per consolidare l’esperienza di Fooding e per arricchirla con nuove collaborazioni che ampliano ulteriormente lo spettro di intervento, come Cre.Attiva, che ha integrato il progetto con attività volte al benessere psicologico dei beneficiari, e RadioOhm, che sarà media partner del progetto.

Fooding – Alimenta la solidarietà è un progetto promosso dal Comitato Arci Torino, grazie al contributo di Regione Piemonte, Ministero del Lavoro, Comune di Torino e Forst s.p.a, in collaborazione con una fitta rete di soggetti pubblici e privati:  Circolo Dravelli, Cooperativa Patchanka, Diskolè, Karmadonne, La Cricca Bocciofila, Magazzino sul Po, Minollo – Cooperazione sociale nella città, ReciprocaMensa, Vol.To, AIPSD – Associazione Italiana Persone Senza Dimora, i comuni di Torino e Moncalieri, le Circoscrizione 1, 3 e 5 del Comune di Torino.

Tutti scultori i bimbi all’Accademia Albertina

Forme di Scultura, speciale Santo Stefano. Un racconto attraverso le mani

Giovedì 26 dicembre 2019 alle ore 16:00

Un laboratorio artistico per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni.
Un’esperienza accessibile, anche nella Lingua dei Segni.

Un giovane scultore  nelle sale della Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti per dare insieme forma alla  creatività.  A ispirare saranno gli angeli della collezione dell’Albertina, dal Rinascimento a oggi.

 

 

Costo dell’attività: 5 euro a bambino.

Biglietto d’ingresso: INTERO 7 euro, RIDOTTO 5 euro, GRATUITO (fino a 6 anni, possessori tessera Abbonamento Musei).

Per prenotare: pinacoteca.albertina@coopculture.it – tel 0110897370

 

Scopri le altre proposte nelle festività natalizie sul sito della Pinacoteca Albertina:

http://www.pinacotecalbertina.it/

La vignetta di Mellana

In un’ epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto e della cosa che stava per dire, la dice; se no sta zitto. Di fatto, passa settimane e mesi interi in silenzio.
(da Palomar di Italo Calvino)
 
Dopo essermi morso la lingua tre volte mi sento ancora di dire che tutto questo neoliberismo  é un efficace  ricostituente per il  neofascismo.
Claudio Mellana

A Caselle le nuove rotte invernali del target ski

Entra nel vivo la stagione invernale 2019/2020 dell’Aeroporto di Torino, grazie all’avvio di nuovi voli dedicati agli sciatori dal Nord ed Est Europa e al nuovo collegamento annuale per Kishinev di Wizz Air

Quest’anno la programmazione invernale di Torino Airport si arricchisce di nuovi collegamenti di linea dedicati al target degli sciatori provenienti da Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Romania.

Per quanto riguarda i Paesi scandinavi, prende il via oggi, 21 dicembre 2019, il collegamento di linea di SAS Scandinavian Airlines da Copenhagen, in Danimarca, che verrà operato ogni sabato sino al 21 marzo 2020. Oltre che con la Danimarca, dal prossimo 28 dicembre e fino al 14 marzo 2020, Torino sarà collegata alla Svezia con il nuovo volo di linea settimanale di Norwegian da Gothenburg. La compagnia norvegese è una new entry per le operazioni di linea di Torino Airport.

Due le novità per quanto riguarda l’Est Europa. Wizz Air inaugura oggi 21 dicembre il collegamento annuale verso Kishinev, in Moldova, che sarà operato con due frequenze settimanali, il martedì e il sabato. Dalla Romania, invece, torna a volare su Torino la compagnia aerea Tarom, con il servizio su Bucarest: il volo prende il via oggi 21 dicembre e per tre sabati porterà gli sciatori rumeni sulle Alpi piemontesi e non solo. Dallo scorso 12 dicembre è poi operativo il volo con doppia frequenza settimanale per Kyiv, in Ucraina, di SkyUp Airlines, nuova compagnia aerea sbarcata a Torino.

Dal Regno Unito, principale mercato di provenienza del traffico ski, la novità dell’inverno 2019/2020 è rappresentata dal volo Ryanair da Bristol, partito lo scorso 14 dicembre e operativo ogni sabato sino al 28 marzo 2020.

Per quanto riguarda gli altri vettori, EasyJet e Jet2com continuano i propri investimenti su Torino. EasyJet ha aumentato le frequenze per l’inverno su Londra Gatwick, oltre a riconfermare i voli neve da Londra Luton, Bristol e Manchester. Jet2.com, invece, proprio da oggi riprende le operazioni da Londra Stansted, Manchester e Birmingham, mentre dal prossimo 28 dicembre ripartirà anche il collegamento da Edimburgo.

Torino Airport rafforza così la sua vocazione di aeroporto della neve e accoglierà gli sciatori che da tutta Europa raggiungeranno le stazioni sciistiche di tutto l’arco alpino.

Investe un rider e scappa. Identificato e arrestato

Intervento di  Carabinieri e Polizia Municipale

 

Nella giornata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Mirafiori e gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale di Torino hanno tratto in arresto un 48enne, italiano, sprovvisto di patente perché revocata e già noto alle forze di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro la persona, quale responsabile del grave investimento di un rider operante per conto di GLOVO nel capoluogo di regione.

I fatti oggetto di contestazione sono avvenuti nella serata del 19 dicembre scorso: in via San Donato, nelle vie trafficate per il periodo natalizio, il conducente di una Lancia Y di colore blu investe un “glover” in bicicletta, omettendo di prestare soccorso e dandosi alla fuga. La vittima rimarrà sul selciato pochi minuti prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118 ed il successivo ricovero presso l’ospedale CTO in prognosi riservata.

Immediati gli accertamenti degli uomini della Polizia Municipale che, partendo dalle testimonianze di alcuni passanti, sono risaliti ad una targa parziale dell’investitore, raccogliendo anche preziosi frammenti di un fanale infrantosi nell’impatto. Ma la svolta è arrivata soltanto sabato sera, a seguito delle anonime delazioni telefoniche rese alla Centrale Operativa dei Carabinieri: all’orecchio dell’operatore vengono riferite circostanze vaghe, ma utili per coordinare nuove e più incisive indagini, nell’ambito delle quali viene individuata con certezza l’identità del presunto conducente del veicolo. I Carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori e gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale hanno quindi unito gli sforzi effettuando ricerche presso numerose carrozzerie ed individuando, dopo alcuni giorni, la citata Lancia Y parcheggiata su pubblica via ricadente nel comune di Grugliasco e danneggiata in punti compatibili con i frammenti rinvenuti sul luogo del sinistro.

Sentitosi braccato, il 48enne ha quindi deciso di presentarsi presso la Squadra Volanti della Questura di Torino ove, dopo aver reso frammentarie spontanee dichiarazioni, se ne comprendeva la riconducibilità al grave incidente stradale.

Ultimate le formalità di rito, l’uomo è stato quindi dichiarato in arresto e posto agli arresti domiciliari come così disposto dalla Procura della Repubblica di Torino, in attesa di essere giudicato per lesioni personali stradali gravissime, fuga ed omissione di soccorso a seguito di sinistro stradale.

Sostegno e solidarietà alle famiglie con disabili

Dalla Regione Piemonte

L’assessore Caucino: “cardini su cui le Istituzioni devono puntare”

“Sto lavorando da mesi, con i colleghi della Giunta, per sostenere e supportare le famiglie con disabili, perché ogni cittadino ha diritto a vivere una vita il più normale possibile, anche in situazioni più svantaggiate. È necessario infatti che la voce delle Istituzioni sia forte e concreta”. Così Chiara Caucino (nella foto), assessore alle Politiche della famiglia, dei bambini e della casa, sociale, pari opportunità ha commentato la visita di questa mattina all’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) di Gaglianico (Bi).

L’assessore ha incontrato i responsabili della struttura dove viene offerta assistenza diurna per il mantenimento delle abilità e per lo sviluppo delle capacità potenziali, garantendo il benessere della persona, lo svago e la possibilità di integrarsi con l’ambiente sociale.

“Sempre più spesso – ha proseguito Caucino – chi vive la disabilità si sente solo e discriminato, noi vogliamo puntare sulle famiglie, perché sono il cuore della nostra società, il punto fermo anche per chi è maggiormente svantaggiato. La Regione Piemonte prevede oggi fondi per più di 45 milioni di euro, per l’anno 2019, da destinare ai non autosufficienti: è un traguardo che abbiamo raggiunto con impegno e convinzione e su cui continueremo a puntare per garantire sempre più adeguatezza dei servizi offerti, migliorando la qualità della vita e accompagnando le famiglie in un percorso in cui non si sentano mai sole ma sostenute, in modo concreto, dalle Istituzioni”.

Caso Rosso, il dibattito in Consiglio regionale

Dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris

 

A conclusione dei lavori d’aula seguiti alle comunicazioni del presidente Alberto Cirio sull’indagine che coinvolge l’ex assessore Roberto Rosso, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato due ordini del giorno

 

Il numero 157, a prima firma Maurizio Marrone (Fdi) invita “il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro degli affari regionali e quello dell’interno a dare seguito con la massima tempestività agli atti e provvedimenti previsti dal Dl 235/12, alla sospensione di Roberto Rosso dalla carica di consigliere regionale”, impegna “il presidente del Consiglio regionale, l’Udp e il Consiglio regionale tutto a emettere immediatamente il provvedimento di sospensione, appena ricevuta notifica del relativo Dpcm e invita infine il Presidente della Regione, quando le accuse vengano confermate con l’avvio del processo, a formalizzare la costituzione di parte civile della Regione Piemonte nel procedimento penale. Il provvedimento è passato con 31 sì e 17 non votanti.

Il numero 160, primo firmatario Alberto Preioni (Lega), impegna “il presidente del Consiglio regionale ad assegnare il testo della legge” sul gioco d’azzardo “oltre alle Commissioni terza e quarta, anche alla Commissione Legalità”. Il documento ha ottenuto 31 sì, 16 non votanti e 1 no.

Sono stati invece respinti, con l’astensione della maggioranza, due altri Odg, entrambi a prima firma Marco Grimaldi (Luv). Il 158 che invitava tra l’altro “i presidenti di Commissione a sospendere l’esame della proposta di legge” sulle slot machine “al fine di permettere una riflessione dedicata sul tema in Commissione legalità”. Il 159, poi, chiedeva di “dare mandato all’avvocatura di seguire la fine delle indagini e le eventuali successive richieste di rinvio a giudizio degli indagati dell’operazione Fenice, nonché alla Regione e ai singoli consiglieri di costituirsi parte civile nell’eventuale processo, se sarà celebrato”.

 

Ecco il dibattito che si è svolto in Aula

 

“Quello che questa storia deve insegnarci è non solo che la mafia esiste, perché di questo siamo consapevoli, ma che può entrarci in casa senza che ce ne accorgiamo. E per impedirlo non abbiamo difese sufficienti. Dobbiamo crearle insieme, usando lo strumento della Commsisione legalità, valutando anche l’opportunità di accrescerne i poteri: mi appello all’aiuto di tutti. Chiedo venga convocata con urgenza, io vi parteciperò in prima persona – queste le parole del presidente della giunta Alberto Cirio sui fatti che hanno portato nei giorni scorsi all’arresto dell’assessore regionale Roberto Rosso – Auguro a Rosso di poter dimostrare l’estraneità ai fatti ma di fronte ad accuse così gravi e immagini che dimostrano l’esistenza di determinate frequentazioni non si può restare fermi e in silenzio. È il motivo per cui, ho immediatamente predisposto la sua revoca da assessore. Da giorni mi chiedo: “Abbiamo colpe?” – ha detto il presidente – Ha colpe Fratelli d’Italia per aver candidato Roberto Rosso? Ha colpa il Consiglio per averlo insediato come consigliere? Ha colpa la Giunta per averlo scelto come assessore? Ma la candidatura ha seguito tutte le procedure e verifiche di legge e la lunga carriera di Rosso non ha mai destato sospetti di questo tipo. Se solo avessi avuto un dubbio non solo non lo avrei nominato assessore, l’ho già detto e lo ribadisco, non ci sarei andato neanche a bere un caffè. Perché se le accuse saranno confermate, Rosso non avrà fatto solo un danno a se stesso ma al concetto stesso di rappresentanza delle istituzioni e di democrazia. Condivido la preoccupazione di queste ultime ore, ma non possiamo permettere che il caso singolo mini la legittimità e credibilità complessiva delle istituzioni. Anzi oggi più che mai dobbiamo lavorare insieme. Trasformiamo la nostra legislatura, malgrado quest‘ombra, in quella che ha cambiato davvero le regole di controllo, per sviluppare vaccini e anticorpi, ma anche argini e barriere contro ogni infiltrazione mafiosa. Una grande sfida che voglio cogliere e che non ha maggioranza e opposizione”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Maurizio Marrone capogruppodi Fratelli d’Italia. “Non intendo cavarmela solo prendendo le distanze da quanto accaduto ma dobbiamo chiederci come mettere argine a questi tentativi di avvicinamento della criminalità organizzata. Una delle soluzioni è tenere a mente la propria identità di partito, la propria coerenza e serietà.  Non riteniamo sufficiente l’esclusione di Rosso da Fratelli d’Italia o dalla maggioranza. Attendiamo dimissioni volontarie da consigliere e, nel caso non arrivino, proponiamo unOdg che richiama la legge nazionale (legge Severini) chiedendo ai nostri presidenti Allasia e Cirio di svolgere pressione politica per evitare lungaggini burocratiche. La giunta Cirio ha ottenuto oltre 1 milione di preferenze, Fratelli d’Italia ha conquistato sul campo, con i suoi 100 mila voti, la legittimità dei suoi consiglieri. Ora si tratta di difendere la credibilità dell’istituzione e la sana volontà popolare”.

Per Domenico Ravetti, capogruppo del Pd, “per proteggere le istituzioni dalle infiltrazioni mafiosi occorrono diversi anticorpi: lotta alla mafia come espressione di responsabilità; una cultura che individui il fine della lotta;  l’Europa, come spazio minimo di tale battaglia antimafia; convincere i giovani che scorciatoie e furbizie hanno sempre un prezzo; essere dalla parte della magistratura non nell’indossare la stessa divisa ma garantendo le condizioni per  prevenire e reprimere fatti di mafia; la Politica intesa come il posto dei migliori; valutare il bene e il male delle leggi elettorali e strumenti più equi e liberi, lontano dall’ambizione dei singoli; dare operatività alla Commissione antimafia regionale; infine, perseguiamo unità: le mafie ci vogliono  divisi superficiali e ambiziosi”.

“La lega – ha spiegato nel suo intervento il capogruppo Alberto Preioni   – da sempre è contro la mafia. Ritengo dovute le dimissioni di Rosso e auspico si acceleri anche sulla sospensione da Consigliere. La mafia –ha aggiunto –  è insita in tanti ambiti dell’economia, ma non sarebbe giusto penalizzare interi settori. Penso al gioco legale, ingiustamente strumentalizzato e criminalizzato. Eventuali interferenze vanno ovviamente punite, ma senza puntare il dito su interi comparti”.

Per Marco Grimaldi (Luv), “qualunque cosa accadrà, questa legislatura sarà compromessa, macchiata, moralmente ed eticamente finita. Le dimissioni di Rosso non cancellano nulla, poiché resta il dubbio su quale fosse l’oggetto dello scambio. Quali le promesse concordate? Interrogativi a cui non sa rispondere né il presidente Cirio né la sua maggioranza.  Il voto elettorale è stato inquinato, una macchia indelebile. Per questo sfidiamo i presidenti Cirio e Allasia a giocare una nuova partita elettorale senza trucchi e inganni. I voti non si comprano, non si contano e non si restituiscono, per cancellarli l’unica soluzione è annullare le elezioni e tornare al voto”.

Forte senso di inquietudine ha espresso Paolo Ruzzola (Forza Italia), nel vedere l’intero paese colpito da numerosi arresti per infiltrazioni mafiose. “Pur nel rispetto del principio di non colpevolezza, dobbiamo difendere la dignità di tutti noi. Per questo Forza Italia ha sottoscritto l’Odg del consigliere Marrone in cui ribadiamo la necessità che la Regione si costituisca parte civile contro il consigliere Rosso e chiediamo la tempestiva sospensione dalla carica di consigliere. La Regione e la maggioranza sono parti lese in questa vicenda”.

“I fatti sono gravissimi -secondo la capogruppo cinque stelle Francesca Frediani (M5s)  -e gettano un’ombra pesante su tutta la maggioranza e di riflesso su tutta l’istituzione regionale. Il Tema legalità è da sempre tra le priorità del M5s, per questo abbiamo fortemente voluto l’istituzione di una Commissione legalità, che però fino a ieri è sempre stata subordinata all’istituzione della Commissione autonomia. Per fortuna oggi le priorità sembrano essere cambiate. Quando non basta il buon senso per prendere decisioni, arrivano i fatti a mettere in luce le reali priorità”.

“Politica e mafia o si fanno la guerra o si accordano – ha esordito in aula Silvio Magliano (Moderati), citando Borsellino –  Dobbiamo pensare a come condurre l’attività politica d’ora in avanti, è evidente che esista un problema educativo che deve partire dalla scuola. C’è un altro modo di essere cittadini. Un fatto come questo mette in discussione chiunque ma da oggi occorre alzare il livello di attenzione su tutti gli ambiti di interesse della criminalità: gioco d’azzardo, ambiente, rifiuti, urbanistica, mondo del no profit, commercio. Se vogliamo dare dignità alla politica dobbiamo farlo insieme. La lotta al crimine ci può unire.

Per Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte – Monviso) “pur non essendoci diretto coinvolgimento della Giunta o del Partito, un’eventuale contrattazione con la criminalità tradisce il mandato, i sogni e le aspettative degli elettori che si sono affidati ai candidati. Non possiamo permettere che la criminalità si introduca in queste aule e che venga accettata come interlocutore”.

Natale a casa per due ex consiglieri condannati

Potranno trascorrere il Natale in famiglia gli ex consiglieri regionali del Piemonte  che erano finiti in carcere circa un mese fa per la condanna definitiva di Rimborsopoli. Si tratta di Angiolino Mastrullo (Forza Italia) e Massimiliano Motta (ex Pdl). Proprio oggi il giudice di sorveglianza ha dato  parere favorevole provvisorio per la messa in prova.

Bimba di 5 anni salvata da rarissima scoliosi toracica

Per la prima volta effettuato eccezionale intervento con tecnica innovativa mini invasiva con “barre di accrescimento magnetiche” su bimba di 5 anni, affetta da una patologia rarissima, ovvero una grave scoliosi toracica progressiva, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

Per la prima volta é stato effettuato un eccezionale e delicato intervento chirurgico con una tecnica innovativa mini invasiva con “barre di accrescimento magnetiche” su una bimba di 5 anni, affetta da una patologia rarissima addirittura non ancora riconosciuta e diagnosticata, ovvero una grave scoliosi toracica progressiva associata ad altre patologie malformative ed a ritardo psicomotorio moderato, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. La piccola, già dall’età di 2 anni, presentava una forma particolarmente aggressiva di scoliosi toracica destra con tendenza al rapidissimo peggioramento. Il trattamento con corsetti ortopedici e busti gessati, tempestivamente intrapreso, aveva il solo obiettivo di impedire che la curva scoliotica peggiorasse ulteriormente e di far sì che la piccola potesse arrivare all’età idonea al trattamento chirurgico, solitamente a 7-8 anni. In questi casi, per evitare che la deformità della colonna nel suo progressivo aggravamento comprometta la funzionalità degli organi interni alla gabbia toracica (cuore e polmoni), si effettua un intervento tradizionale di correzione della scoliosi con barre di accrescimento meccaniche che correggono la scoliosi senza bloccare la crescita della colonna vertebrale. Questa metodica però necessita di successivi interventi chirurgici ogni 6-8 mesi per allungare le barre e seguire la crescita della colonna vertebrale.
Questa piccola paziente però si presentava con una scoliosi in rapidissimo aggravamento a soli 5 anni e sottopeso (11 kg), per cui l’équipe del dottor Pasquale Cinnella, responsabile della Struttura di Scoliosi, è riuscita ad anticipare l’intervento utilizzando una tecnica innovativa che non prevede chirurgie successive. L’intervento chirurgico di correzione della scoliosi è stato realizzato con successo, presso le sale operatorie del Regina Margherita, tramite una metodica mini invasiva con due piccole incisioni alle estremità della curva e con barre di accrescimento “magnetiche”, collegate ai due estremi della scoliosi tramite degli ancoraggi su coste e vertebre. Il grande vantaggio è quello di poter effettuare gli allungamenti periodici delle barre grazie a degli appositi magneti esterni che ne attivano l’elongazione, senza necessità di effettuare successivi interventi chirurgici, con indubbio beneficio per la piccola paziente, che già una settimana dopo l’intervento ha ripreso le sue normali attività quotidiane.