La nuova Società offrirà servizi di proximity banking e di pagamento in oltre 50mila esercizi distribuiti sull’intero territorio nazionale
• Emilio Petrone, che ha fondato e sviluppato SisalPay, guiderà la nuova azienda
• I clienti Intesa Sanpaolo e Banca 5 vedranno più che raddoppiare il numero di esercizi
commerciali presso i quali poter disporre di prodotti e operazioni finanziarie di base, tra le
quali il prelievo contanti
Intesa Sanpaolo, attraverso Banca 5, e Sisal Group, attraverso SisalPay,
hanno costituito una NewCo che offrirà una gamma di servizi finanziari di prossimità – come prelievi e
bonifici – e di pagamento estremamente ampia, consentendo ai cittadini italiani di pagare e svolgere attività
finanziarie di base in modo semplice, veloce e sicuro. La nuova realtà servirà circa 20 milioni di clienti, sia
attraverso una capillare rete di oltre 50mila esercizi, presenti anche nei comuni e nelle frazioni più piccole
del nostro Paese, sia attraverso prodotti e servizi digitali particolarmente innovativi.
Il nuovo amministratore delegato Emilio Petrone, dopo aver fondato e sviluppato SisalPay, brand leader
nei servizi di pagamento, si focalizzerà sull’organizzazione e la crescita della nuova realtà. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre nominato Paolo Fumagalli presidente della neonata società. Nel CdA entra a
far parte anche Fabio Gallia.
La NewCo, operativa da Gennaio 2020 e partecipata al 70% da Sisal Group e al 30% da Banca 5 (Intesa
Sanpaolo), rappresenterà il primo operatore italiano con modello di “proximity banking”, garantendo
grandi benefici ai consumatori ed alla rete degli esercizi interessati dall’accordo, tramite l’integrazione
dell’offerta di Banca 5 e SisalPay, i cui brand continueranno ad operare.
Emilio Petrone, amministratore delegato della NewCo ha dichiarato: “Grazie all’impegno e alla
determinazione di Sisal Group e Intesa Sanpaolo, oggi annunciamo la nascita del primo operatore italiano
di proximity banking. Attraverso un percorso di integrazione abbiamo creato l’offerta di servizi finanziari e
di pagamento più accessibile del nostro Paese, a beneficio di clienti, cittadini, imprese e Pubblica
Amministrazione. Si concretizzano così le strategie definite insieme al nostro azionista CVC Capital
Partners, volte a generare valore aggiunto per i nostri stakeholder”.
Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha commentato:
“L’accordo con SisalPay consentirà la nascita di un nuovo operatore leader nei servizi finanziari di
prossimità che, grazie agli oltre 50mila esercizi convenzionati in tutta Italia, consentirà ai 12 milioni di
clienti della divisione Banca dei Territori di poter disporre di prodotti e operazioni finanziarie di base in un
modo semplice e accessibile. Capillarità e complementarietà per noi di Intesa Sanpaolo significano
permettere ai nostri clienti e concittadini che vivono anche nei comuni e nelle frazioni più piccole e che oggi
sono rimaste senza una presenza bancaria diretta, di poter eseguire operazioni di base in modo semplice e
diretto, lasciando alle filiali in particolare l’importante compito della consulenza evoluta e dei servizi ad
alto valore aggiunto, come il risparmio, la protezione e il credito”.
Banca 5 è la banca di prossimità del Gruppo Intesa Sanpaolo, focalizzata sull’instant banking, che offre servizi di
incasso-pagamento, strumenti transazionali e prodotti bancari semplici per i cittadini, attraverso un’esperienza d’uso
unica che coniuga i punti fisici (oltre 17 mila tabaccherie convenzionate) con le piattaforme digitali della Banca.
Banca 5 è nata nel 2017 con l’obiettivo di sviluppare la “banca di prossimità” a supporto della strategia distributiva
del Gruppo Intesa Sanpaolo. In seguito al conferimento, Banca 5 continuerà a sviluppare prodotti e servizi in qualità
di open digital bank a supporto e beneficio della neonata rete distributiva e della sua clientela.
SisalPay è il brand che da oltre 10 anni semplifica la vita degli italiani, migliorando e rendendo più sicuri i
pagamenti di tutti i giorni. L’offerta di SisalPay, esclusivamente dedicata ai pagamenti, disponibile sia all’interno
di una capillare rete di punti vendita, sia online e da smartphone, rappresenta oggi un valore aggiunto per tutti i
consumatori che possono pagare utenze e tributi, ricaricare il cellulare e carte di credito prepagate comodamente e
in totale sicurezza. Oltre 15 milioni di clienti, più di 40.000 punti vendita, circa 200 milioni di transazioni all’anno,
500 servizi di pagamento e accordi con oltre 100 aziende partner: un modello che genera valore e migliora i livelli
di servizio ai cittadini. Lo conferma il fatto che SisalPay è oggi il canale preferito per i pagamenti verso la Pubblica
Amministrazione attraverso il sistema PagoPA.
Domenica 29 dicembre alle ore 17,30, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia (piazza Valle Stretta 1), nella Sala Giolitti, Pier Franco Quaglieni presenterà’ la nuova edizione del suo libro “ Figure dell’Italia civile”, Golem Edizioni. Si tratta di più’ di 30 ritratti di personalità’ importanti della cultura e della politica italiana del Novecento da Einaudi a Giovanni Amendola, da Concetto Marchesi a Soleri, da Calamandrei a Chabod, da Burzio ad Adriano Olivetti, da Ernesto Rossi a Balbo di Vinadio. La parte più’ consistente del libro riguarda gli “amici e maestri”che l’autore ha conosciuto e frequentato: Jemolo, Bobbio, Galante Garrone, Montanelli, Valiani, Casalegno, Alda Croce, Primo Levi, Ciampi, Luraghi, Romeo, Spadolini, Pininfarina, Ronchey, Bettiza, Tortora, Pannella.Due capitoli molto densi concludono il libro, quelli dedicati a Soldati e Pannunzio. Quattordici figure sono piemontesi, tra cui il grande storico Franco Venturi. Il libro e’ il ritratto di una Italia lontana, spesso dimenticata, un mondo purtroppo ormai scomparso che vuole essere anche un omaggio a quell’Italia che contribuì’ a far rinascere il nostro Paese dalla guerra perduta dopo il 1945, ricostruendo le Istituzioni democratiche e creando il benessere della Nazione con lo stesso spirito costruttivo che portò’ alla Costituzione. Dalle macerie della seconda Repubblica si potrà’ ricostruire qualche cosa di positivo anche guardando alle “ Figure dell’Italia civile”. La volgarità’- afferma l’autore-ha raggiunto livelli inauditi che hanno fatto perdere il senso stesso del valore della cultura e del suo rapporto con la politica intesa come disinteressato impegno al servizio della società’. L’Italia civile e’ anche un insieme di valori di cui abbiamo più’ che mai bisogno nella “società’ liquida” in cui rischiamo di affogare. Essi sono l’alternativa al nostro spaventoso decadimento nel campo della cultura, della politica e del giornalismo .
“Io sto con papa Francesco”
Egregio Direttore,
nel giorno di Natale ho ascoltato con attenzione il discorso dell’Angelus di Papa Francesco.
Quello che sto per scrivere potrà stupire chi mi conosce, e sa quanto sia cresciuto lontano dal profumo delle candele, dalle sacrestie e dalle cotte,.
Quel discorso lo sottoscrivo in pieno dalla prima all’ultima parola.
Non sono un cattolico né praticante, né militante, né tantomeno un convertito fanatico dell’ultima ora.
Sono solo una persona che, dopo aver ricevuto dalla famiglia un’educazione cattolica equilibrata ed averne assorbito i valori, è da anni alla Ricerca, perché ritiene che la Fede, sia un qualcosa di grande ed estremamente serio e non un qualcosa che si trova in un pacchetto di patatine o è un qualcosa da ostentare, magari in contrasto con il proprio agire.
Le parole di Papa Bergoglio, argentino di origine piemontese e gesuita sono state per gli Ultimi, per coloro che soffrono per la guerra, la fame, le carestie, gli sconvolgimenti climatici, in tutte le parti del Pianeta.
Sono tutte cause di cui noi, Europei Occidentali, siamo consapevoli ma facciamo finta che non esistono, problemi che toccano solo ‘Gli Altri’.
Francesco non è un Papa comunista come qualcuno – dentro e fuori la Chiesa – sussurra, mormora, dice a mezza vota, ma per questa sua sensibilità occorre rifarsi alla sua origine. Nipoti di migranti (Piemontesi e, a questo proposito, non dimentichiamo che a Cordoba in Argentina c’è un lettorato di Lingua Piemontese all’Università che manca a Torino) il Papa viene da un Paese dove la ricchezza è di pochi, da un Continente dove la Fame è un problema con la F maiscuola., da uno Stato che venne colpito da una dittatura sanguinaria e bieca. E logico che questi retaggi gli siano rimasti anche a capo della Cristianità.
Il messaggio di Francesco, a mio umilissimo modo di vedere, è stato chiaro, si cerchino vie diplomatiche e socio-politiche per risolvere le crisi, si facciano silenziare le armi (e gli immensi interessi che ci sono dietro di queste), l’Europa riprenda il suo ruolo di faro della civiltà, nel rispetto delle altre culture, invece di perdersi nel nichilismo e nel materialismo.
Questo non vuole dire che la Chiesa debba intromettersi nelle politiche nazionali, ma come capo della Chiesa Cattolica, Romana ed Apostolica in un mondo multiculturale, multietnico, multireligioso, ha tutto il diritto di suggerire (non, ovviamente, di imporre) delle linee.
E quando dice che l’Uomo deve ripensare il suo rapporto con l’Ambiente, il Creato, la voce del Papa è la voce con cui tutte le persone dotate di buonsenso dovrebbero parlare, senza che una Greta costruita in laboratorio lo ricordi tutti i giorni sui media, attraversando l’Atlantico in barca (chi ha pagato ?) o a bordo di una vettura elettrica.
So che questa parole faranno rizzare i capelli a qualcuno. Aggiungo solo per i Cattolici più intransigenti, per coloro che rimpiangono Papa Ratzinger, che è stato proprio Benedetto XVI, con le sue dimissioni, gesto coraggioso e ben lontano dal ‘gran rifiuto fatto per viltade’ anzi, a fare saltare un certo banco, e ha tuttoggi un ottimo rapporto con il Papa gesuita. E sempre gli stessi Signori di cui ho detto poc’anzi vorrei soltanto rivolgere una domanda, preventivamente: se si è Credenti, la linea della Chiesa non la detta il Papa ?
Se la risposta fosse negativa mi parrebbe che si potrebbe fare confusione tra la Chiesa Cattolica Romana Apostolica ed un vecchio congresso della Democrazia Cristiana, con tutto il rispetto per il ruolo che questo grande partito popolare ha avuto nella storia dell’Italia Repubblicana.
Ecco perché io, laico (non laicista, non di sinistra)alla ricerca della Fede in Cristo sto con Bergoglio
Massimo Iaretti
Lo chiede il capogruppo di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, con una interpellanza che è stata depositata in vista del consiglio comunale
Perché l’amministrazione comunale di Parella non rispetta il principio della parità di genere ? Lo chiede il capogruppo di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, con una interpellanza che è stata depositata in vista del consiglio comunale che è convocato domenica 29 dicembre.
L’intervento parte dal presupposto che il Testo Unico degli Enti Locali prevede che i componenti della giunta siano nominati dal sindaco garantendo la presenza di entrambi i sessi. Tale parità a Parella era stata effettivamente rispettata con la nomina di un assessore uomo e di un assessore donna, ma dopo le dimissioni di quest’ultima, con decreto di nomina del 7 ottobre 2016 è subentrato il past sindaco Roberto Comitini. Tegano, pur spiegando che “non c’è nulla di personale sulla persona di Comitini, amministratore capace ed onesto”, tuttavia rivolge una serie di interrogativi all’esecutivo parellese ed al sindaco Marco Bollettino. Innanzitutto per quale motivo la giunta attuale sia formata soltanto da uomini senza rispettare la parità di genere prevista dalla legge, perché non è stato nominato un assessore donna scelto tra i due consiglieri donna eletti nella maggioranza e non è stata comunque presa in considerazione l’opzione di un assessore esterno di genere femminile, come è invece previsto dallo Statuto comunale. Inoltre il capogruppo di Progetto Parella MPP domanda all’esecutivo per quale motivo, dopo la sua domanda su tale tema non si sia provveduto a ristabilire la parità di genere in giunta, se il sindaco, pertanto, intende, perseguire in questa situazione e “se giunta e sindaco non ritengano valide le deliberazioni o gli altri atti votati da questa giunta come attualmente composta”.
“Non vuole essere una presa di posizione ad personam – precisa Massimo Iaretti, già consigliere a Parella sino al 2014 e presidente di Movimento Progetto Piemonte – tra l’altro con Roberto Comitini in tutti questi anni si è sviluppato un rapporto di amicizia vera ed è stato un sindaco assolutamente trasparente e coinvolgente anche della minoranza, ma si vuole fare chiarezza sulle modalità o meno di applicazione della legge, cosa che potrebbe essere utile anche per molti altri piccoli e piccolissimi comuni che si possono trovare in una situazione analoga a quella di Parella”.
Ieri sera un incendio è divampato nel centro di Torino al secondo piano di un palazzo in via Bogino al civico 3
Il proprietario, 52 anni, è rimasto gravemente intossicato. E’ stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco, ed è in pericolo di vita. I vigili del fuoco, sono stati impegnati per tutta la notte nelle operazioni di soccorso e spegnimento. Si sta ancora cercando di risalire alle cause del rogo. Lo stabile è ora inagibile
IdV cerca simpatizzanti
Riceviamo e pubblichiamo
“In Piemonte stiamo cercando persone disponibili ad entrare nella nostra squadra”
“Italia dei valori” c’è e continua a fare politica nel territorio. Nonostante le difficoltà siamo presenti e ci stiamo rinnovando. Crediamo che il nostro partito possa con le proprie battaglie ancora dire qualcosa. Oggi ancor di più rispetto al passato. La situazione politica incerta ci dice che c’è ancora uno spazio per noi. Noi da sempre riteniamo opportuno la lotta contro le illegalità e vogliamo continuare a farlo. Se intendente darci una mano contattateci
Torna il Festival del giornalismo alimentare
Torino, 20-21-22 FEBBRAIO 2020:
POLITICHE DEL CIBO, SOSTENIBILITÀ DELLE FILIERE E CIBO DEL FUTURO:
TORNA IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE
È giunto alla quinta edizione l’appuntamento che riunisce centinaia di professionisti della
comunicazione e dell’informazione in ambito alimentare. Grandi temi di attualità e trend
futuri al centro del dibattito. Comune denominatore: informazione di qualità.
Dal 20 al 22 febbraio 2020, Torino tornerà ad essere capitale del dibattito culturale nazionale sul cibo e
l’alimentazione con la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che dal 2016 si è
consolidato come una delle manifestazioni di rilievo nazionale, sia del «mondo alimentare» che del
«mondo della comunicazione» e del giornalismo, unico in Europa nel suo genere.
Al Festival si parla di giornalismo e alimentazione da punti di vista anche molto diversi fra loro: il cibo
visto dal giornalismo economico e finanziario; l’informazione sulla sicurezza alimentare; l’informazione
sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; le bufale alimentari nel
web; la comunicazione alimentare verso i bambini; le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e
cibo; la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l’editoria di
settore…
A Torino, la città delle idee per antonomasia, l’appuntamento richiama ogni anno centinaia di
professionisti dell’informazione alimentare: giornalisti, blogger, aziende, funzionari di
amministrazioni pubbliche, professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e rappresentanti
di associazioni si incontrano, si confrontano, scambiano esperienze e mettono in rete saperi. Qui
nascono nuove idee e si anticipano i futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E
nascono soluzioni per rispondere alle necessità sociali.
Filo conduttore del dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di qualità, a fronte
anche di un pubblico di consumatori sempre più attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una
più facile accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media. Questa facilità di accedere alle
informazioni, che è un incredibile strumento di sviluppo, ha anche un rovescio della medaglia: in rete è
molto facile incappare in informazioni errate, incomplete, superficiali, fuorvianti. Solo un
atteggiamento critico e la capacità di distinguere la validità delle fonti può permettere al consumatore
di avere un ruolo attivo non solo nell’individuare informazioni di qualità, ma anche nella propagazione
di quelle vere e corrette.
Per questo, per la prima volta nel 2020, il Festival aprirà le sue porte anche al pubblico, che avrà
anche l’occasione di incontrare dal vivo alcuni tra i più seguiti personaggi della rete. Tra gli ospiti
dell’edizione 2018 ricordiamo: Lisa Casali, Sonia Peronaci e Benedetta Rossi.
“Il cibo è nella vita di noi tutti, ogni giorno e in numerosi momenti. Il cibo è vita, economia, sviluppo,
solidarietà, benessere, salute, scienza, cultura…e molto altro. Sempre più ci informiamo sul web. E i
confini tra le diverse fonti di informazione sono sempre meno netti. – spiega il giornalista
Massimiliano Borgia, ideatore e direttore del Festival – Il cittadino deve sapersi orientare tra le
diverse fonti e interpretare in modo consapevole le informazioni che legge sui giornali o su un blog. E
abbiamo pensato che aprire al pubblico le porte del Festival possa fornire un contributo importante
nello sviluppo di questo spirito critico e verso la consapevolezza della responsabilità che ciascuno di
noi può avere anche quando decide di condividere un contenuto – corretto o errato – sui social.”
Grazie agli oltre 30 panel di discussione, saranno numerosi i temi sul tavolo della V edizione: le
politiche del cibo, la sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del futuro, lo spreco
alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre,
dedicato all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in Italy e al cibo come veicolo di
promozione sociale e culturale. Non mancheranno momenti di confronto sull’informazione vista con
l’occhio della televisione, della radio e delle grandi guide gastronomiche e focus sulle grandi inchieste.
Accanto ai dibattiti, anche quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage tecnici e
laboratori di esperienza. Questi saranno momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e
sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di trasmettere consigli utili per il lavoro del
giornalista che scrive, fotografa, filma, posta il cibo. Ma saranno anche momenti di conoscenza
reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e dei laboratori anche in vista di contatti futuri.
“Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia – si svolgeranno negli stessi orari
dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così
come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri
riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione
e inchiesta in ambito food. Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso
molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende
presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i
professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività. C’è ancora moltissimo
bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra
domanda e offerta.”
Con l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità interessate alla comunicazione alimentare,
(Giornalisti, Medici, Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi Alimentari)
l’evento è ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti della formazione obbligatoria
continua dei giornalisti e delle professioni scientifiche e sanitarie.
Per restare aggiornati sulle prossime novità e per pre-accreditarsi alla tre giorni di Festival consultare il
sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e i profili social.
La fabbrica dei giocattoli
Spettacolo di animazione teatrale con burattini e attore
Sabato 28 dicembre 2019 alle ore 17
a L’asola di Govi, Docks Dora via Valprato 68 pad. F, Torino
Pino Potenza e Ombretta Mantoan
metteranno in scena La fabbrica dei Giocattoli
spettacolo di animazione teatrale con burattini e attore
Per informazioni e prenotazioni contattare 346 6405263
Nel laboratorio dei giocattoli della Nonna Sabella fremono i preparativi per costruire e consegnare i giocattoli per le festività Natalizie ma Fetentoni hai in animo di venderli alla Super Fabbrica dei giocattoli, e addormenta Nonna Sabella con un potente sonnifero.I giocattoli che hanno compreso che finiranno nel magazzino della Super Fabbrica di giocattoli decidono di scappare per recarsi da soli dai bambini a cui sono destinati.
Inseguimenti, colpi di scena, geni senza cuore che ritroveranno un cuore, cani di pezza imprigionati in un secchio, burattini che aiuteranno i giocattoli così che potranno raggiungere i bambini a cui erano destinati.