ilTorinese

Il blocco del traffico ferma un milione di veicoli. Ma giovedì è sospeso per lo sciopero

AGGIORNAMENTO Trascorso il primo  giorno alle limitazioni del traffico per lo smog, i provvedimenti decisi dopo 10 giorni con micropolveri oltre i 50 mcg, sono  sospesi giovedì 9 gennaio  per lo sciopero del trasporto pubblico locale, indetto dalle società Ca.Nova e Sadem che gestiscono alcune linee urbane e suburbane per conto di Gtt. Sono sospese tutte le limitazioni del traffico previste, permanenti ed emergenziali.

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Per la prima volta dal 1 ottobre scorso, data in cui sono entrati in vigore i provvedimenti di contenimento della qualità dell’aria previsti dall’accordo di Bacino padano, da mercoledì 7 gennaio  le limitazioni del traffico più inquinante passano al livello emergenziale rosso

Si aggiunge così alle limitazioni permanenti e al blocco dei diesel euro4, in vigore da giovedì scorso, anche il blocco dei veicoli diesel euro5 immatricolati prima del 01/01/2013 e dei veicoli a benzina euro1, dalle ore 8 alle ore 19 tutti giorni, l’8 e il 9 gennaio (per i veicoli commerciali della stessa classe emissiva, il divieto è in vigore dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19).
Dal 27 dicembre, infatti, il livello delle micropolveri nell’aria di Torino ha superato il livello dei 50 microgrammi al metro cubo, mantenendosi costante sopra tale soglia.
Queste le limitazioni permanenti in vigore: autoveicoli di classe euro0 (tutte le alimentazioni: benzina, diesel, metano, gpl) sia per il trasporto persone, sia per il trasporto merci, ferme 0-24 compresi i giorni festivi per tutto l’anno; per i diesel il divieto è esteso agli euro1. I motocicli con le stesse classi emissive non possono circolare fino al 31 marzo prossimo.
I veicoli diesel euro2 ed euro3 non possono circolare dal lunedì al venerdì con orario 8-19; il divieto è valido tutto l’anno per gli euro2, mentre gli euro3 è limitato al 31 marzo 2020. Giovedì  il nuovo rilevamento curato da Arpa Piemonte della presenza di polveri sottili nell’aria di Torino ci dirà se il blocco dei diesel euro4 ed euro5 proseguirà o potrà essere revocato.

 

(mm- Città di Torino)

Furto nel negozio Lego, arrestato un uomo

Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 7 gennaio, gli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale Torino sono intervenuti in via Roma 367 ove era stato perpetrato un furto all’interno del Lego Store

Un cittadino di nazionalità romena, 42enne, è stato notato in via Roma munito di una capiente borsa.

E’ stato seguito e, dopo aver visitato il Lego Store, è stato fermato. All’interno della borsa schermata è stata rinvenuta la merce appena sottratta.

Dapprima è stato accompagnato presso il Comando di via Bologna e, successivamente, in stato d’arresto per furto aggravato, accompagnato presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno. Dagli accertamenti  presso la Questura è emerso che a suo carico vi era, inoltre, un ordine di carcerazione per  7 mesi e 27 giorni.

Venti di guerra e pochezza politica

Cosi è venuto fuori che Casaleggio decideva vita, morte e miracoli dei 5 stelle. Sai che novità?

Solo i babbioni potevano credere la democrazia in un partito si esercitasse con il voto online. E le baggianate continuano: sinistra e destra sono concetti superati.

Come si è sempre detto e scritto,  contenti loro contenti tutti. Chi è meno contento è il PD. Stanno discutendo persino se a Torino sia possibile una alleanza con i 5 stelle. Non hanno smaltito la sbornia di Capodanno? Probabilmente sì, visto che, allo stato attuale, è l’unica spiegazione razionale di una discussione surreale ma tragicamente reale. Si pensava ad una notizia falsa messa in giro dal centro destra per ulteriormente accreditarsi come futuri vincitori. No, è proprio vero. Addirittura c’ è chi, tra i dirigenti del PD propone una sorta di primarie sui contenuti. Politichese che maschera la domanda: ci si allea con i 5stelle? Non si capisce perché il PD si prenda questo mal di pancia. Chi ne approfitta sono i giovani di Forza Italia. Il giorno della Befana tanto carbone per Chiaretta che probabilmente è a sciare. La birichina ha anche Lei diritto di riposare. Tanto, comunque, le cose vanno avanti o non vanno avanti da sole. E poi, diciamocela tutta, che cosa dovrebbero fare di diverso leghisti e berlusconiani se non approfittarsi di questa ghiotta occasione. Chi continua nel masticare amaro sono quelli di Fratelli d’Italia. Da un lato la Meloni assurge alle cronache internazionali. Tra le 20 donne più influenti italiane. Lo sostiene addirittura l’autorevole Times. Dall’ altra la ferita prodotta dal caso Roberto Rosso, che  sarà lunga da rimarginare. Sceglie una linea difensiva: meglio passare da  ingenuo che da delinquente.  Comunque i sodali di Guido Crosetto non mollano, l’ assessorato è nostro e guai a chi ce lo vuole portare via.

Insomma, maretta anche in casa del centrodestra. Poi nel complicare ulteriormente lo scenario arrivano i venti di guerra.
In Libia arrivano i turchi e Trump, pur di essere rieletto è pronto a fare la guerra al mondo intero. Dopo aver scaricato il popolo curdo colpevole di aver sconfitto l’Isis uccide il generale iraniano colpevole anche lui d aver aiutato i curdi contro l’Isis. Colpisce una cosa, la prima intervista diun politico italiano subito dopo l’ omicidio è stata di Massimo D’Alema. Con il suo stile puntuale e dettagliato, dimostrazione pratica che sa di che cosa parla. Chi non sa di cosa sta succedendo è Giggino che con i suoi improbabili ed attillati vestiti che più che un ministro mi ricorda lo storico comico del cinema muto italiano Ridolini. E dopo giorni di silenzio le esternazioni di Giuseppe Conte che ammette di non contare nulla. E peccato che, viceversa , la sapienza di Massimo D’Alema non abbia diretti risvolti pratici . E’ solo pura testimonianza. Rimane il nostro Gentiloni che vuole dare una scossa all’Europa, altra assente in questa tragica vicenda. Ursula von der Leyen tace aspettando la velina della Merkel. L’ Europa non è messa bene, l’Italia non è messa bene come il Piemonte e nel Piemonte il suo capoluogo. Dalle piccole cose di casa nostra alle grandi questioni come la pace. Siamo di fronte ad una crisi che non si risolve. Siamo di fronte ad una crisi che si sta trascinando da più di un decennio aggravandosi sempre più, una crisi epocale. Ma siamo di fronte  anche ad una classe dirigente inetta ed incapace. A tutti i livelli, partendo dall’ Europa per arrivare nella nostra regione e nella nostra città.

 

Patrizio Tosetto

Inizio d’anno con le note di Vitamine Jazz

Gli appuntamenti di Gennaio all’Ospedale Sant’Anna per la rassegna“Vitamine Jazz” arrivata al centocinquantesimo concerto e alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa

I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso in via Ventimiglia 3 aperta al pubblico, dedicata alle pazienti e ai loro cari.


Giovedì 9 gennaio “Inez Duet ”

Ines Aliprandi pianoforte e voce

Chicco Accornero percussioni

INEZ Duet , nuovissimo progetto creato da Ines Aliprandi e da Chicco Accornero ….. Voce,pianoforte , batteria e percussioni !!
Una formula non nuova nel Jazz , dove i due strumenti interagiscono e si incalzano ….. senza far mancare la pulsazione e lo Swing , nonostante la mancanza di un contrabbasso .
INEZ Duet vi proporrà un ricco repertorio di Standard Jazz di grandi autori ed interpreti quali Duke Ellington , Thelonious Monk ,Richard Rodgers .Oliver Nelson , Dave Grusin , Wayne Shorter,Nina Simone ,Bill Evans ,Etta Jones,Antonio Carlos Jobim,Frank Sinatra,Louis Armstrong,Jony Mitchell,Norah Jones ed altri ancora , in una personale rilettura .

Ines Aliprandi
Imperiese. Inizia gli studi musicali classici giovanissima grazie agli insegnamenti della madre, Francesca Paoletti, talentuosa pianista. Diplomata in Jazz presso il Conservatorio ” Paganini ” di Genova e Laureata in Lettere Moderne presso Università Statale di Genova .Ha approfondito studi sulla Voce con Cinzia Spata,Tiziana Ghiglioni, Marco Clarizia, Alfredo Zanazzo, Loretta Martinez, Faye Nepon e per il Pianoforte con Marco Di Battista, Riccardo Zegna, Beatrice Alunni .Svolge attività musicale come cantante, pianista e arrangiatrice in Solo concert e in diverse formazioni con vari musicisti italiani …….!!!
E’ titolare di cattedra presso il Conservatorio ” Puccini ” di La Spezia , cattedra di ” Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale ”

Chicco Accornero

Batterista e percussionista casalese ; ha suonato e collaborato con diversi musicisti italiani e stranieri tra i quali Gianni Basso , Gianni Dosio , Piero Pollone , Gigi Di Gregorio , Fabrizio Trullu , Paolo Tomelleri , Giuseppe Difilippo ,Davide Scagno , Michele Anelli , Emanuele Francesconi , Monica Genesio , Lady Zeno’s Quartet, Sabir Mateen , Adi Souza , Valbilhene Coutinho , Bob Stoloff ecc

Emergenza occupazione, allarme a Torino e in Piemonte

Ieri il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che dichiara “lo stato di emergenza occupazionale e salariale in Piemonte” e chiede il “rifinanziamento in deroga alla Cigs e il finanziamento di 150 milioni di euro per le aree colpite da crisi industriali in Piemonte, promessi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte”

Il documento è stato presentato da tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione, dal presidente della Giunta Alberto Cirio e dal presidente del Consiglio Stefano Allasia. Tutta la seduta è stata dedicata al problema del lavoro nella nostra regione, con l’apertura dei lavori del presidente Cirio e l’intervento dell’assessore Elena Chiorino, che ha evidenziato “un quadro critico con un calo di 17mila unità occupate. In particolare l’industria manifatturiera perde 25mila addetti, mentre i servizi e l’agricoltura guadagnando rispettivamente 2mila e 4mila posti”.

“Ringrazio il Consiglio per aver accolto la mia proposta di dichiarare lo stato di emergenza occupazionale in Piemonte – ha commentato Cirio – Ringrazio anche tutti i consiglieri di aver votato un documento condiviso che avrà delle ricadute concrete, dandoci la possibilità di rivendicare dal Governo non solo il rifinanziamento della cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali, ma anche certezze sugli investimenti promessi personalmente al nostro territorio dal premier Conte. Abbiamo bisogno di sapere quanto andrà al Piemonte dei 150 milioni di euro previsti per tutta Italia dal governo per le crisi industriali e quanto verrà stanziato per gli specifici accordi di programma che riguardano la Città dell’aerospazio e il Manufacturing and Competence Center, dal momento che di questo in Finanziaria non c’è traccia. La solidarietà non basta, ora alle promesse del Governo devono seguire fatti concreti”.
Anche il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha parlato di un “Piemonte che negli ultimi anni ha perso competitività. A livello regionale puntiamo su un piano strategico per lo sviluppo, concordato anche con l’assessore Tronzano, mentre a livello nazionale sarebbe quanto mai urgente la flat tax: abbiamo una pressione fiscale abnorme che fa scappare le imprese”.
Per il Pd è intervenuto Raffaele Gallo, secondo il quale “è vero che i fondi statali potrebbero aiutarci, ma per il momento non ci è chiaro cosa faremmo con quelle risorse.Se chiediamo soldi per mettere in campo le misure illustrate da Chiorino, non risolveremo il problema. Il Piemonte deve essere percepito come territorio di opportunità per imprese, il pubblico deve investire nella ricerca e innovazione industriale”.
Secondo il capogruppo Fdi Maurizio Marrone, “l’emergenza lavoro sarà grande tema su cui la legislatura regionale sarà giudicata dagli elettori. Oggi diamo un segnale forte con la dichiarazione di stato di emergenza per far capire al governo che il tempo della propaganda è finito. Il contributo statale, per il momento limitato, si è fermato solo a Fca ma l’economia manifatturiera piemontese è anche altro”.
È quindi intervenuto Marco Grimaldi (Luv), spiegando che “siamo riusciti ad affermare che la crisi non è solo occupazionale, ma anche salariale, denunciando i fenomeni dei working poor e della precarietà, e a introdurre l’impegno ad applicare il protocollo d’intesa firmato dalla Giunta regionale del Piemonte e dalle sigle sindacali per affermare la giusta retribuzione e lo stralcio del costo del lavoro dai ribassi delle offerte negli appalti pubblici e nelle concessioni di lavori, forniture e servizi”.
Per Paolo Ruzzola (Fi), “gli ammortizzatori sociali sono strumenti utili, chiederemo all’assessore che siano integrati: ma non possono essere la risposta strutturale, che vada oltre il momento dell’emergenza. Dobbiamo creare opportunità per creare lavoro vero e duraturo con misure come il taglio dell’Irap regionale e l’esenzione del bollo che abbiamo fatto inserire in Legge di Stabilità”.
A nome del M5s, Sean Sacco ha spiegato che “il problema delle delocalizzazioni si è verificato perché anche a livello europeo quasi tutte le forze politiche erano d’accordo. Il libero mercato ha creato fortissima diseguaglianza, con conseguente stagnazione e calo dei salari. In Italia bisogna colmare il ritardo: contro le delocalizzazioni possiamo fare ancora qualcosa, ad esempio approvare la nostra proposta di legge regionale. Sarebbe un segnale importante per disincentivare il trasferimento della produzione al di fuori del Piemonte”.
A parere di Silvio Magliano (Moderati), “la grande sfida si gioca sulla competitività. Noi come regione, abbiamo perso di competitività su molti scenari imprenditoriali. Ci sono responsabilità precise, sia da parte datoriale che da parte sindacale. Dobbiamo lavorare tutti insieme per ritornare a essere competitivi”.
Per Mario Giaccone (Monviso), il “Piemonte è diventato la “Spoon river” dell’azienda: crisi e chiusure si moltiplicano. Siamo fanalino coda tra le regioni nord. Vero che subiamo concorrenza sleale e anche concorrenza fiscale, ma certe imprese hanno un atteggiamento predatorio perché non restituiscono quanto ottenuto dal territorio in cui sono nate e prosperate”.

Sono quindi intervenuti i rappresentanti sindacali.
Giovanni Esposito (Cigl): “Le prospettive ci preoccupano: i dati dicono che fino al 2018 le aziende crescevano, ma c’è stata un’inversione di rotta dal 2018/2019, soprattutto a causa dei dazi. Oggi siamo la quarta manifattura dell’Italia, abbiamo perso posizioni. Manca una visione europea e nazionale, si compete fra regioni e dentro la stessa regione, fra le varie province. Si crea una competizione al ribasso e non si punta alla qualità del prodotto”.

Giovanni Cortese segretario generale Uil: “Il Piemonte è ormai agli ultimi posti. La disoccupazione è superiore dell’1,5% rispetto alle altre regioni dell’arco alpino. Quella giovanile dell’8%. Rispetto a 2007, in Piemonte la disoccupazione è aumentata del 60%. Siamo preoccupati anche per l’automotive: senza gli accordi firmati nel 2010/2011 le aziende sarebbero state già chiuse”.

Armando Murella, segretario generale Ugl: “La politica oggi è debole, le multinazionali hanno potuto fare quello che volevano. Serve un’inversione di tendenza, l’apertura dei grandi supermercati non ha portato tutta l’occupazione annunciata, certi settori sono sottopagati. Non si può andare avanti con contratti di solidarietà, bisogna creare vero lavoro”.

A fine seduta sono stati inoltre approvati due ordini del giorno di Maurizio Marrone su Torino Zona Economica Speciale e sui cosiddetti rider (emendato da Marco Grimaldi).

 

(FM – dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)

 

Fdi: “Torino diventi zona logistica semplificata”

I  benefici delle Zone economiche speciali (Zes) sono stati estesi alle Zone Logistiche Semplificate

MONTARULI-MARRONE (FDI): “CON NOSTRA PROPOSTA MENO BUROCRAZIA E CREDITI D’IMPOSTA AL 25% DEGLI INVESTIMENTI. COSI’ RIPARTE IL LAVORO”

“Per sconfiggere la crisi Torino diventi una Zona Logistica Semplificata”, a presentare la proposta dal Consiglio Regionale del Piemonte sono stati ieri mattina la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, il capogruppo di Fdi Maurizio Marrone e l’Assessore al Lavoro Elena Chiorino. Grazie ad un ordine del giorno del capogruppo Marrone, infatti, l’aula impegnerà la giunta di centrodestra a chiedere al governo di rendere Torino una Zona Logistica Semplificata. “I fondi promessi dal governo per Torino Area di Crisi Complessa non sono stati stanziati e non ci sono – ha dichiarato Montaruli -. Per questo chiediamo che l’intera nostra area metropolitana, polo logistico verso il resto d’Europa e collegamento strategico con il porto di Genova, diventi una Zona Logistica Semplificata. Grazie ad un emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra finanziaria in Parlamento – ha spiegato Montaruli – i benefici delle Zone economiche speciali (Zes) sono stati estesi alle Zone Logistiche Semplificate (Zls). Un’occasione per non dover aspettare i fondi “fantasma” promessi da Conte, ma dare subito agevolazioni e meno burocrazia all’imprenditoria del nostro territorio”. “Finalmente con la nostra proposta – ha proseguito Marrone – le imprese intenzionate ad investire nello sviluppo e nell’occupazione nell’area metropolitana di Torino potranno accedere direttamente a semplificazioni burocratiche, ma soprattutto a crediti di imposta al 25% degli investimenti, fino ad un massimo di 50 milioni di euro per ogni singolo progetto. Ci sarà anche un paletto anti delocalizzazione, con un vincolo di almeno sette anni futuri di produzione sul territorio pena la revoca del beneficio”.

Donna aggredisce vigilante al supermercato: arrestata

Graffi, spinte e pugni nel tentativo di guadagnare la via di fuga

Questo quanto successo presso il supermercato Pam di Via San Paolo, protagonista una cittadina marocchina di 46 anni. Sono le 16.30 circa di venerdì pomeriggio, quando la donna entra nel punto vendita e si aggira tra gli scaffali, munita di numerose borse. Individuati alcuni prodotti di suo interesse, li ripone nelle buste al seguito. Insospettito dal comportamento della “cliente”, un dipendente della vigilanza interna inizia a monitorarne i movimenti. Terminato il giro tra i vari reparti, la donna si dirige verso l’uscita di emergenza, senza passare per le casse. A questo punto il vigilante le si avvicina, chiedendo di poter verificare la merce all’interno delle buste. Alla richiesta, la donna reagisce inaspettatamente spintonandolo, nel tentativo di guadagnarsi la fuga. Una volta uscita, viene nuovamente raggiunta dal sorvegliante, che subisce l’ira della donna con spinte, graffi e pugni indirizzati al volto. Nel frattempo, i dipendenti del supermercato allertano gli agenti della Polizia di Stato che giunti sul posto, bloccano la quarantaseienne e recuperano 3 buste, precedentemente abbandonate, contenenti prodotti alimentari e cosmetici, per un totale di oltre 100 euro.
La quarantaseienne viene arrestata per rapina.

Le vignette di Mellana

Si ricomincia, o forse si continua solamente

Comunque, non volendo diventare un filosofo alla Celentano, mi astengo dal dare una risposta definitiva al problema. Ammesso che di problema si tratti. Preferisco piuttosto  ammannirvi uno dei miei fondamentali pensieri inediti con i quali potete fare bella figura in società:” Apparire è facile, il difficile è nascondersi, sostiene un mio amico latitante.”
Claudio Mellana

Sei arresti dopo i disordini al Cpr

La sera di sabato, alle 9:30 circa, sono stati accesi dei roghi nell’area “bianca”, “blu”, “rossa” e “verde” del Centro di permanenza per il rimpatrio di Corso Brunelleschi

Le fiamme sono state immediatamente domate dai vigili del fuco e dal personale di vigilanza della Questura di Torino. Nessun soggetto è rimasto intossicato o ferito.
Spento l’incendio, la stima dei danni. Coinvolti gli edifici di tutte le aree e i locali mensa, numerose strutture sono state dichiarate inagibili e dovranno essere ripristinate con significativi oneri.
A questi fatti sono seguiti, il giorno successivo, altri incendi per i quali la Questura di Torino ha arrestato per danneggiamento aggravato sei responsabili. Cinque sono di nazionalità marocchina: B.E. classe 1979, S.A.E.G. classe 1993, C.M. del 1970, E.H. e H.S. rispettivamente di ventiquattro e quarantadue anni. È stato inoltre arrestato un cittadino algerino di cinquantasette anni.
Solo nello scorso mese, comportamenti violenti in danno dei locali e degli arredi hanno riguardato anche i C.P.R. di Caltanissetta, Trapani e Bari. Non si esclude una regia comune dietro i singoli episodi rivoltosi, tenuto conto delle loro caratteristiche e della concomitanza degli eventi.
Il fenomeno delle rivolte nei Centri di Rimpatrio interessa tutta la penisola ed è verosimilmente riconducibile anche alla tipologia di soggetti ivi trattenuti. Per quanto riguarda il C.P.R. “Brunelleschi”, infatti, solo il 10% dei presenti è incensurato o responsabile di reati connessi alla violazione della sola normativa in tema di immigrazione. Tale percentuale non subisce variazioni in ragione dei periodi, mantenendosi costante nel corso degli anni. La restante parte dei presenti nel centro, e dunque il 90% degli stessi, risulta essere gravato da precedenti penali per reati anche gravissimi. In particolare, per quanto concerne i delitti contro la persona spiccano: omicidi, lesioni gravi e gravissime, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, in alcuni casi anche di gruppo. Molti hanno precedenti specifici per reati in tema di stupefacenti, con frequenti casi di recidiva. Altrettanto numerosi i delitti di furto, rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Infine, sono stati riscontrati casi di sospetta affiliazione con organizzazioni estremiste radicalizzate.
Le rivolte non hanno in alcun modo ostacolato le procedure volte al riconoscimento ed al rimpatrio degli stranieri presenti nel C.P.R. “Brunelleschi”. Al contrario, la strategia della Questura di Torino, ed in particolare dell’Ufficio Immigrazione, è quella di individuare percorsi sempre più virtuosi per snellire e rendere più rapidi gli accompagnamenti degli stranieri nel paese di origine, con risultati incoraggianti.

 

(foto archivio)

Daniele Gatti e Philipp Kopachevsky le “stelle” di gennaio

Note di Classica

Giovedì 9 alle 20.30 e venerdì 10 alle 20, all’Auditorium Toscanini l’Orchestra Rai diretta da Daniele Gatti, eseguirà la Sinfonia n. 9 di Mahler.

Domenica 12 alle 16.30 al Teatro Vittoria, per la Stagione dell’Unione Musicale, Philipp Kopachevsky al pianoforte, eseguirà musiche di Schumann, Liszt, Chopin.

Martedì 14 alle 20 sempre al Teatro Vittoria, “ L’Integrale dei Lieder di Schubert” ,progetto a cura di Erik Battaglia.

Mercoledì 15 alle 20 al Teatro Regio, debutto de “Il Matrimonio Segreto”, melodramma giocoso in 2 atti. Musica di Domenico Cimarosa. Repliche fino al 24 gennaio.

Mercoledì 15 alle 21 al Conservatorio, per la Stagione dell’Unione Musicale Lilya Zilberstein, Daniel Gerzenber, e Anton Gerzenberg, pianoforte solo a 4 e 6 mani, eseguiranno musiche di Schubert, Beethoven, Czerny, Rachmaninov.

Giovedì 16 alle 20.30 e venerdì 17 alle 20, all’ Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da James Conlon e con Matthias Goerne baritono e Luca Ranieri viola, eseguiranno musiche di Schreker, Bartòk Mahler.

Lunedì 20 alle 20 al Teatro Vittoria, “L’Estro di Orfeo”. Musiche di Pandolfi Mealli, Falconiero, de Selma y Salaverde.

Martedì 21 alle 20 al Teatro Regio, debutto di “Violanta”.  Opera in un atto. Musica di Erich Wolfgang Korngold. L’Orchestra del Teatro sarà diretta da Pinchas Steinberg. Repliche fino a martedì 28.

Giovedì 23 alle 20.30 e venerdì 24 alle 20, all’Auditorium Toscanini, l’ Orchestra Rai diretta da James bConlon, eseguirà la Sinfonia n. 2 di Mahler.

Giovedì 23 alle 21 al Conservatorio per l’Unione Musicale, il Trio Metamorphosi e Monica Bacelli mezzosoprano, eseguiranno musiche di Haydn, Beethoven.

 

Mercoledì 29 alle 21 al Conservatorio, per la Stagione dell’Unione Musicale Emmanuel Tjeknavorian violino e Aaron Pilsan  pianoforte, eseguiranno musiche di Schubert, Schumann, Brahms, Kreisler.

Pier Luigi Fuggetta