“Importante è che un ampio arco di forze, da FI al PD, abbia alzato gli scudi in difesa degli interessi del Piemonte”
RUFFINO-RUZZOLA: ” M5S LO VUOLE PRIVATO PER FARE CASSA”

RUFFINO-RUZZOLA: ” M5S LO VUOLE PRIVATO PER FARE CASSA”
La famosa frase attribuita al “Grande Timoniere”, Mao Tse Tung, e che alcuni fanno in realtà risalire a Confucio, si adatta perfettamente a quanto succede e si assiste a Torino. La continuazione è: …..e la situazione è eccellente.
Allora, in pieno clima rivoluzionario e con un grande Partito alle spalle, Mao poteva affermare quanto scritto sopra e vedere nella mobilità della situazione una grande opportunità. Nello specifico mi riferisco alla seconda invasione, la prima fu quella delle migliaia di moderne e colorate biciclette, di strumenti per la mobilità urbana. Così, “Una mattina, i torinesi , si sono svegliati ed han trovato l’invasor”, i Monopattini elettrici. L’idea interessante ed in linea con le moderne città, ma come spesso succede in Italia ed in particolare a Torino, senza un piano articolato di mobilità pubblica e privata. Così ne stiamo vedendo di tutti i colori, molto di più dei pur multi cromatici monopattini.
Trionfa l’inciviltà e la maleducazione favorite ed alimentate dalla completa assenza di una qualsiasi forma o parvenza di controllo o regole. Non parcheggiati ma, spessissimo, buttati in ogni angolo, per terra, sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, sulle vie pedonali, dove non dovrebbero né circolare né essere parcheggiati, sulle piste ciclabili, nei luoghi più incredibili. In movimento poi è ancora peggio, ti sbucano e sfrecciano dappertutto meno che sulle strade. Li vedi e devi schivarli sotto i portici, sui marciapiedi, le loro vere corsie preferenziali, nelle vie pedonali, in contromano sulle strade. Alla guida vedi di tutto, ragazzi ed adolescenti, molto spesso in due, signore malferme su “tacco 12”, attempati signori travolti da un’ansia di giovanilismo fuori tempo e fuori moda. Tutti rigorosamente senza casco.
Quelli invece che assolutamente non si vedono sono qualche sparuta rappresentanza dei circa duemila Vigili Urbani di Torino che, bisognerà andare a “Chi l’ha visto?”, non si capisce dove siano finiti. Dopo l’esagerazione di una multa di oltre mille euro per avere percorso con il proprio, personale e non a noleggio, monopattino elettrico un corso cittadino. La cosa fece molto scalpore, anche a livello nazionale, fino a portare il Comandante dei Vigili Urbani torinesi, in rotta con l’Assessore alla Mobilità Maria La Pietra ed il Sindaco Chiara Appendino, a dare le dimissioni per fare poi una rapida ed ingloriosa … retromarcia.
Un vero disastro che attende, mi auguro di no, un’incidente tragico per vedere qualche iniziativa da parte di chi avrebbe dovuto predisporre un vero piano per l’utilizzo dei monopattini elettrici e non solo il loro arrivo. Ma l’Assessore alla Mobilità di Torino Maria La Pietra, forse come riflesso incondizionato al proprio cognome, come si dice a Roma: “è de coccio”!
Il Professore Alberto Barbero ammonisce : difficile se non impossibile per uno storico interpretare un passato prossimo.
Soprattutto in Italia non c’è una memoria
condivisa e poi le fonti di informazione sono tante e contraddittorie tra loro. Risulta problematico
trovare in questo ginepraio quella verità tanto agognata. La Storia della prima Repubblica è
Storia recentissima. Terreno ideale per cimentarsi nella difficile arte di ricercare la verità. Altro
nemico della verità è l’ ideologia. Tutte le ideologie da qualsiasi parte arrivino. Le ideologie si
nutrono di dogmi. Verità a prescindere. Il postulato sta nella negazione della ricerca della verità.
Sono passati quasi 28 anni all’ inizio di Mani pulite. E ad ogni anno ritornano le polemiche di allora. Tangentopoli
spazzò via il sistema dei partiti di allora. Nessuno sopravvisse tranne la Lega che dopo aver
fatto vedere i cappi in Parlamento finì con Unberto Bossi , reo confesso condannato nel
processo Enimont.
Processo famoso per la bava alla bocca di Forlani e la tracotanza di Bettino Craxi.
Sempre per dovere di cronaca tutti i partiti furono condannati tranne il PCI.
Il finanziamento non regolare ( come amava dire Bettino Craxi) era vecchia storia. Finanziamenti
anche di potenze straniere. Così Giuseppe Saragat organizzò la scissione di palazzo Barberini
inventandosi i socialdemocratici italiani con i soldi dell Ambasciata Usa. Il Psi fino al 1956
prese i rubli russi. Dopo le rilevazioni dei crimini di Stalin da parte di Krusciov, Pietro Nenni
oltre a restituire il premio Stalin acconsentì e accettò i dollari.
Chi mantenne una certa linearità furono la DC con i dollari ed il PCI con i rubli. Per la verità le valigette
erano piene di dollari e non di rubli difficilmente convertibili.
Almeno per il PCI durò fino a metà degli anni 70. Magnificamente descritto da Gianni Cervetti nel
libro L’oro di Mosca, poi si decise che di quei rubli non ne aveva più bisogno. Il PCI doveva e voleva
essere indipendente dai sovietici. Enrico Berlinguer non doveva essere convinto.
Nel 1972 sovietici tentarono di assassinarlo, la colpa di non pensarla esattamente come
loro.
Vecchio vizio, dai tempi delle purghe staliniane. Anche gli Usa non erano da meno e passavano il
loro tempo ad organizzare colpi di Stato in nome della paura del comunismo, come ad esempio
in Cile. Diffuso il metodo dell’ assassinio politico. Non è una novità che morale ed etica non sono
mai andati d’accordo con la politica. E in questo caso il PCI non accetta più i rubli anche per
motivi etici. C’era un piccolo ostacolo ancora da superare : convincere Luigi Longo, Presidente
e fondatore del Partito, Ordinovista capo indiscusso nella guerra civile spagnola e
nella Resistenza. Il Compagno Gallo e tutti i comunisti si alzavano in piedi in segno di rispetto. Da
tempo era malato e non faceva più vita di partito e viveva ad Albano nelle colline romane.
Enrico Berlinguer diede il compito di informarlo ad un alto dirigente che di malavoglia dovette
accettare. Non era paura ma rispetto per il rivoluzionario di professione Gallo. All’ incontro il
dirigente la prese alla lontana timoroso di una risposta negativa di Luigi Longo.
Accadde esattamente l l’opposto. Longo dopo averlo ascoltato assentì senza la benché minima
riserva . Era un rivoluzionario, non un ottuso. Grandezza del personaggio , grandezza della Storia.
Con la Esse maiuscola. Grandi verità, non dimentichiamoci. Il raffronto con l’ oggi è istintivo.
La grandezza di allora con la pochezza del presente. Ora sulla graticola c’ è Matteo Salvini con
i rubli ma non per questioni ideologiche. Sembra che sia solo una questione di forniture di gas
o di petrolio. Poi la vicenda dei 49 milioni di euro restituibili in 89 anni. Prima la vicenda della
Fondazione romana della Margherita. Il partito non esisteva più ma la fondazione continuava nel
ricevere dei finanziamenti dallo Stato e spendeva i soldi per il presidente e non per la politica.
Con un impressione: prima i finanziamenti irregolari servivano a fare anche politica. Ora
servono solo a far vivere i politici che ne usufruiscono.
Patrizio Tosetto
Martedì. Al Jazz Club di Biella si esibiscono i Ragotago. Al Jazz Club è di scena il cantautore Dario Canal.
Mercoledì. Sempre al Jazz Club suona il sestetto Butterfly Cluster. Al Blah Blah si esibiscono i Deadbeatz.
Giovedì. Per “Novara Jazz” all’Opificio Cucina e Bottega, suona il quartetto del sassofonista Gianluca Zanello. Al Jazz Club è di scena il trio di Alberto Marsico. Al Baretti di Mondovì suonano i Modena City Ramblers. Al Cafè Neruda si esibisce l’InsoliTo Jazz Trio con il batterista Rodolfo Cervetto. All’Off Topic è di scena il gruppo Le Cose Importanti guidato da Giada Sagnelli.
Venerdì. Al Jazz Club suona il trio degli All Done. Al Folk Club per due sere consecutive, si esibisce la cantautrice folk Rhiannon Giddens, in duo con il percussionista Francesco Turrisi. Al Cap 10100 è di scena Demoro. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce il rapper Mecna. Al Blah Blah Nino Azzarà presenta il progetto Cattivomaestro.
Sabato. Al Magda Olivero di Saluzzo suonano i Massimo Volume. Allo Spazio 211 si esibisce il trio Fiori. Al Jazz Club suona il trio del batterista Marco Betti. Al B-Locale si esibisce il chitarrista Joseph Circelli. Al Cap 10100 è di scena la rapper Leslie. Alle Lavanderia a Vapore di Collegno, il Balletto Teatro di Torino, si esibisce con lo spettacolo “Temporal”, basato su musiche composte ed eseguite dalla violoncellista Julia Kent.
Domenica. Al Cafè Neruda va in scena “Il Sogno di Pablo”, viaggio nella canzone d’autore italiana.All’Hiroshima Mon Amour arriva Sinead O’Connor. Allo Ziggy è di scena Kris Roe coadiuvato dagli Stereo Age e gli Slimboy.
Pier Luigi Fuggetta
Giovane albanese arrestato dai carabinieri
Si arrampica a mani nude sul balcone di un appartamento al primo piano di una palazzina ubicata in via Sidoli, nel quartiere torinese “Lingotto”, rompe il telaio in alluminio di una porta finestra e cerca così di introdursi all’interno dell’abitazione di un uomo che in quel momento guardava la tv in camera da letto. La collaborazione di alcuni vicini di casa e di un gruppetto di passanti, che hanno assistito increduli alla scena, è stata davvero preziosa. Sono, infatti, arrivate più chiamate al 112 consentendo all’operatore della centrale operativa del comando provinciale dei Carabinieri di Torino di inviare in aiuto due “gazzelle” in pochissimi minuti. Il rumore delle sirene che si avvicinavano sul luogo ha fatto subito desistere l’acrobata del furto che ha tentato una repentina fuga. I militari lo hanno però rintracciato ancora all’interno del giardino condominiale dello stabile in possesso degli attrezzi da lavoro, un artigianale cavatappi in metallo verosimilmente utilizzato come strumento di effrazione ed una torcia, e per lui sono scattate le manette. Si tratta di un cittadino albanese 24enne, già noto alla forze dell’ordine ed irregolare sul territorio nazionale.
I ricordi, le persone, le vite vissute intensamente e poveramente che volano, nelle pagine del libro di Barbara Castellaro, nell’aria come le lucciole e non hanno confini geografici, hanno dentro solamente venti a volte gelidi, a volte dolci che ti sfiorano, ti accarezzano il cuore.
Barbara Castellaro, raccontando la sua sua “spoon river” canavesana, ha scritto un libro splendido che persino i cuori più duri, sono sicuro, leggendolo hanno versato almeno cento, mille lacrime. Mentre lo leggevo, vedevo nella mia mente le ombre sorridenti di tutte le mie, le nostre, persone care che nel corso della mia vita mi hanno lasciato, ci hanno lasciato, e che noi con testardaggine continuiamo a ricordare, ad accarezzare come se fossero ancora con noi, tra di noi, come le farfalle che non muoiono mai, come ha ricordato Barbara nel suo esergo. Mi fermo, per riprendere a voce ed elencare anche tutti i pregi letterari di questo suo splendido diario – libro che mi ha emozionato e non lo nego, anzi ne vado fiero, in alcune pagine ho bagnato le pagine con lacrime calde di ricordi e di pura emozione, perché ha reso un grande omaggio ai nostri nonni, ai nostri genitori, ai nostri amici che non conoscono spazi geografici, anche perché hanno gli stessi volti, forse anche le stesse vite e che ci hanno regalato lo stesso amore, la stessa dedizione.
Franco Esposito
All’iniziativa possono accedere le donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, che devono essere certificati dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri antiviolenza o dalle case rifugio.
La sospensione del pagamento sarà applicata per la durata del percorso di protezione e con un termine massimo di diciotto mesi. La procedura non prevede costi di applicazione né la maturazione di interessi di mora.
Le misure previste dall’accordo saranno adottate da parte di Banca Sella, Banca Patrimoni Sella & C. e Sella Personal Credit.
Dopo il successo delle prime tre edizioni, tornano le Olimpiadi invernali di 50&Più dedicate agli atleti over 50, ospitate nella bianca cornice di Sansicario (TO), al centro delle Alpi dell’Alta Valle di Susa, a 1700 m di altitudine.
Dal 19 al 26 gennaio 2020, gli amanti della montagna e degli sport invernali si sfideranno ai cancelletti di partenza del comprensorio sciistico della Vialattea che, con i suoi 400 km di piste sul confine italo-francese e 69 impianti di risalita, torna a ospitare la manifestazione sportiva per il secondo anno consecutivo.
Discesa slalom gigante (in doppia manche), discesa slalom speciale (una sola manche), sci di fondo classico, sci di fondo pattinato e camminata di regolarità sono le cinque discipline nelle quali si sfideranno i partecipanti, che gareggeranno divisi per categorie d’età e in squadre provinciali.
“Passione per lo sci e gli sport sulla neve, sana competizione e divertimento sono i tre aspetti sui quali promuoviamo ormai da quattro anni a questa parte le Olimpiadi invernali di 50&Più. Partecipare a questo appuntamento significa condividere il piacere di stare insieme e di mettersi in gioco in amicizia e nel rispetto dell’altro”, afferma Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più.
Le competizioni si concluderanno il 25 gennaio con l’assegnazione delle coppe 50&Più ai 3 migliori classificati, uomini e donne, che totalizzeranno il maggior punteggio in assoluto, le coppe regionali 50&Più alle regioni che raggiungeranno i 3 migliori punteggi e le coppe provinciali 50&Più assegnate alle squadre provinciali che si classificheranno con i 3 migliori punteggi.
La provincia vincitrice riceverà il Trofeo 50&Più che verrà poi rimesso in palio l’anno successivo e assegnato definitivamente alla provincia che vincerà per 3 anni, anche non consecutivi, i giochi invernali di 50&Più.
Una settimana di vita attiva e attività fisica anche per i meno sportivi grazie a un ricco programma di escursioni, passeggiate guidate, anche con ciaspole, tra le frazioni di Sansicario e Cesana Torinese alla scoperta del patrimonio culturale, artistico e naturalistico dell’Alta Valle di Susa.