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È tempo di scacchi sotto la Mole

 

di Giuseppe M. Ricci

 

È tempo di scacchi a Torino, dove tra il 26.11 e il 7.12 si svolgerà la più importante manifestazione dell’anno per l’Italia, il Campionato Assoluto 2024 (https://www.ciascacchi2024.it/).

Accade tuttavia che in questo mese di Novembre si avvicendino nella nostra Città, sempre più glamour, attrattiva e dunque amata, eventi di grande importanza e risalto come le ATP Finals e la 42a edizione del Torino Film Festival. Inutile dire che non c’è competizione… ma mettere insieme è meglio che dividere o contrapporre. E dunque, dopo l’abbinamento tra tennis e scacchi (https://www.ciascacchi2024.it/2024/11/14/tennis-e-scacchi-2024-strategie-a-confronto-nelle-atp-finals-e-nel-campionato-italiano-assoluto-di-torino/) ecco questa volta, a riprova di quanto gli scacchi siano trasversali, qualche appunto sul legame tra cinema e scacchi, sicuramente affascinante e ricco di sfumature.

Entrambi sono forme di espressione intellettuale e artistica, capaci di esplorare le profondità della mente umana e di raccontare (e, prima ancora, vivere nella realtà o sulla scacchiera) storie avvincenti di strategia e creatività.

Gli scacchi nel cinema

Gli scacchi hanno spesso trovato spazio nel cinema come metafora di sfide esistenziali, conflitti psicologici o battaglie morali e di riscatto, come nel film The Dark Horse (2014), ispirato alla vita di Genesis Wayne Potini, che lottando col suo bipolarismo aprì in Nuova Zelanda un circolo per i bambini disagiati col motto che “ogni giorno è un buon giorno per imparare”.

Ma la partita a scacchi per antonomasia e rimasta a tutti nella memoria è nel film Il settimo sigillo del Maestro Ingmar Bergman (1957), quando il cavaliere Antonius Block di ritorno dalle Crociate nelle sue varie peripezie si ritrova a giocare una partita a scacchi con la Morte, in una scena che è diventata iconica per la sua intensità simbolica.

Un altro bellissimo film è Sotto scacco (Searching for Bobby Fischer del 1993), basato sulla storia di un giovane prodigio degli scacchi, Joshua Waitzkin, dove si esplora la complessità del talento precoce e le pressioni di varia natura associate al successo, un tema che ritroviamo in molte altre storie anche di sport o di musica.

E poi, ovviamente, The Queen’s Gambit (2020), la serie televisiva che, grazie anche alla splendida interpretazione di Anya Taylor-Joy, ha determinato un nuovo “big-bang” per gli scacchi, quale non si ricordava dai tempi della sfida di Reykjavik tra Fisher e Spassky. La storia di Beth Harmon, la giovane scacchista che lotta contro dipendenze e convenzioni sociali negli anni ’60, ha infatti riportato gli scacchi al centro dell’attenzione globale, ispirando migliaia di nuovi adepti.

Per tutti la serie è nota come La regina degli scacchi, ma in effetti il titolo italiano è rubato ad un altro bel film del 2002 di Claudia Florio con Barbora Bobulova, che narra il dramma di una ragazza adottata tra ossessione per gli scacchi e ricerca della madre naturale.

Attori scacchisti

Molti attori e attrici sono stati appassionati di scacchi trovandovi una fonte di relax, stimolo mentale e ispirazione creativa. Tra tutti spicca la leggenda di Hollywood Humphrey Bogart, che aveva imposto la sequenza di una partita in “Casablanca” (1942 e v. https://unoscacchista.com/2017/09/21/maestro-humphrey-bogart/). Bogie (il nickname affibbiatogli da Spencer Tracy) frequentava l’Hollywood Chess Club ed era anche un forte giocatore. Si ricorda una sua patta con il GM Samuel Reshevsky, sia pure in simultanea, disponibile al link https://www.chess.com/blog/ThummimS/humphrey-bogart-and-chess. Qui sotto, l’attore con gli amori della sua vita…

Un altro grande appassionato è Woody Harrelson, noto per il suo talento istrionico e film come “Proposta indecente”, “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Cohen, la serie di “Hunger Games”. Harrelson adora essere coinvolto in eventi scacchistici, inclusa l’inaugurazione di partite durante tornei internazionali.

Anche Rachel Weisz, vincitrice dell’Oscar per “The Constant Gardener” (2005), ha dichiarato di amare gli scacchi. La moglie di Daniel Craig ritiene – giustamente – il gioco degli scacchi come un esercizio mentale perfetto per stimolare la creatività.

Infine, chi direbbe che ad Arnold Schwarzenegger piace alternare la lotta a cazzotti con sfide mentali, ma non meno accese e accanite sulla scacchiera? Eppure, si giura che è stato visto giocare a scacchi con i colleghi sul set e spesso ha espresso la sua predilezione per gli scacchi che rifletterebbe il suo approccio strategico e per così dire muscolare alla carriera e alla vita.

Il fascino di una sfida senza tempo

Insomma, scacchi e cinema condividono un linguaggio universale, destinato a piacere senza pregiudizi di barriere culturali o sociali. Entrambi propongono un equilibrio tra disciplina e immaginazione, tra intuizione e logica, che ne rappresentano il fascino. Questa affinità spiega perché il gioco degli scacchi sia stato così spesso rappresentato nelle storie cinematografiche e perché molti attori vi trovino un passatempo gratificante.

Che si tratti di una partita simbolica tra la vita e la morte o di un torneo in cui si giocano i destini personali, gli scacchi continueranno a ispirare anche registi e attori, dimostrando che l’arte e il pensiero strategico possono convergere in modi straordinari.

E se non vi sentite abbastanza bravi? Beh, non dimenticate che anche Woody Allen (nei panni di Alvy Singer in “Io e Annie”) era stato escluso dalla squadra di scacchi per la sua statura…

Il cammino dell’uguaglianza dalla Costituzione a oggi

Lezione Onorato Castellino 2024

 

ERNESTO MARIA RUFFINI

Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione

 

25 novembre 2024, ore 18:00, Fondazione Collegio Carlo Alberto

 

Torna l’appuntamento annuale della Fondazione Collegio Carlo Alberto con la Lezione Onorato Castellino, in programma lunedì 25 novembre, ore 18:00 presso la sede della Fondazione (Piazza Arbarello 8, Torino).

Quest’anno la Lezione sarà tenuta dal Ernesto Maria Ruffini, avvocato tributarista, da gennaio 2023 Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Ruffini è autore di libri, saggi e articoli, l’ultimo dei quali, “Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi”, contiene la prefazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ruffini parte dal principio di uguaglianza come fondamento dell’Italia democratica, secondo l’articolo 3 della nostra Costituzione, per un escursus che, mettendo in evidenza non solo gli aspetti legati all’impegno e alle responsabilità collettive, ma anche il ruolo che le amministrazioni pubbliche e il bilancio pubblico possono svolgere per dare concretezza a questo principio, ne sottolinea limiti e carenze.

Secondo Elsa Fornero, organizzatrice dell’evento, “nella sua Lezione, l’Avv. Ruffini condividerà la preziosa prospettiva di chi possiede uno sguardo privilegiato sul nostro sistema fiscale, che copre un ruolo fondamentale proprio nel perseguimento di una maggiore uguaglianza tra i cittadini”.

La Lezione Castellino è stata istituita dal CeRP-Center for Research on Pensions and Welfare Policies – centro di ricerca coordinato da Elsa Fornero che opera in seno al Collegio Carlo Alberto – in ricordo di Onorato Castellino, uno dei fondatori del centro e primo Presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto, scomparso nel dicembre 2007. L’edizione 2024 è la quindicesima: le precedenti Lezioni sono state tenute, tra gli altri, da Marta Cartabia, Mario Draghi, Daniele Franco, Mario Monti e Romano Prodi.

L’evento rappresenta una delle Lezioni annuali della Fondazione aperte al pubblico e offrirà un’occasione per approfondire un argomento cruciale del nostro tempo, nel solco dell’eredità di Onorato Castellino.

 

Paolo Ghirardato, Dean della Fondazione Collegio Carlo Alberto, farà i saluti di benvenuto. Elsa Fornero, Professore Onorario di Economia all’Università di Torino e Coordinatore Scientifico del CeRP, introdurrà la Lezione.

L’incontro è aperto a tutti previa registrazione: https://www.carloalberto.org/event/lezione-onorato-castellino-2024-ernesto-maria-ruffini/

Un master internazionale per attori e attrici

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Per la direzione artistica di Marco Lorenzi e la direzione organizzativa di Marco Babuin e di Santibriganti Teatro

 

Al via il secondo anno de LoStudio, il master internazionale per attori e attrici, che ha la direzione artistica del regista Marco Lorenzi della compagnia teatrale Il Mulino di Amleto.

Dopo il successo internazionale del primo anno de LoStudio, che si è concluso con lo spettacolo ‘La notte della Repubblica’, ispirato al Giulio Cesare di Shakespeare, torna il bando di selezione per accedere al Master internazionale per attori e attrici, che partirà a gennaio 2025, protraendosi fino a ottobre 2025, riconfermando anche quest’anno la sua vocazione internazionale.

Fra i docenti che si avvicenderanno durante l’anno accademico ricordiamo Massimiliano Civica, Gabriele di Luca di Carrozzeria Orfeo, Michela Lucenti e Francesco Gabrielli di Balletto Civile, Daniel Bausch dell’Accademia Dimitro di Verscio, Marco Lorenzi, Barbara Mazzi, Angelo Tronca e Yuri d’Agostino de Il Mulino di Amleto, Thea Dellavalle e Irene Petris, Bruno De Franceschi, Nicole Kehrberger, Beppe Rosso, Rebecca Rossetti, Lorenzo De Iacovo. Un gruppo nutrito di docenti che metterà al centro la formazione degli artisti, in quanto performer unici nella loro individualità. Lo Studio 2025 riconferma la direzione artistica di Marco Lorenzi e de il Mulino di Amleto e la direzione organizzativa di Maurizio Babuin e di Santibriganti Teatro.

Il master 2025 sarà composto da un semestre di alta formazione, un Summer Camp di approfondimento e in autunno la preparazione e la restituzione dello spettacolo finale. Le lezioni si terranno nella sede del Dravelli di Moncalieri. Nella prima parte ogni docente si alternerà in residenza continua per due settimane accompagnando i partecipanti per tutta la durata del percorso. Sono previste restituzioni di lavoro e aperture verso l’esterno. Il Summer Camp sarà un periodo di lavoro estivo che si svolgerà a San Pietro in Vincoli, nel centro di Torino, in cui i partecipanti lavoreranno a stretto contatto con l’Ensemble de Il Mulino di Amleto. Lo spettacolo andrà in scena per più repliche sempre nel teatro di San Pietro in Vincoli, all’interno della stagione gestita da A.M.A Factory e Fertili Terreni Teatro.

“la mia professione – spiega Marco Lorenzi – è il regista e con il tempo sono sempre più convinto che la pedagogia sia parte del lavoro del regista in modo gioioso e inscindibile.

Per questo, anche quando lavoro ad una regia, le mie domande sono sempre rivolte anche alla pedagogia… Penso che la formazione sia essenziale per la vita del teatro. L’educazione del regista, l’educazione dell’attore e l’educazione degli spettatori. Ciò che può garantire un futuro al teatro è sicuramente l’educazione. A questo proposito ho la sensazione che stiamo smarrendo qualche cosa di molto importante, la formazione sta perdendo sempre di più la sua caratteristica principale: la qualificazione. Oggi in Italia la formazione è diventata superficiale, troppo veloce, espressa per tutti, non più capace di selezionare le persone adatte a questo tipo di professione dalle altre”.

 

La domanda di ammissione dovrà pervenire entro il 30 novembre 2024 a didattica.lostudiotorino@gmail.com

 

Mara Martellotta

Campionato nazionale master Uisp di pallanuoto

30 novembre – 1° dicembre Piscina Monumentale

Campioni senza tempo, quando l’età non conta, nemmeno nello sport.

Ci sono tantissimi atleti in ogni disciplina, che vivono una seconda carriera, noncuranti del tempo che passa.

Sono gli over, quelli per cui la carta d’identità non conta e trovano il loro spazio nello SportPerTutti della Uisp e si sono innamorati dello sport o l’hanno scoperto tardi e la voglia di mettersi in gioco è davvero più forte delle proprie capacità atletiche.

Sono gli stessi che ritroveremo in vasca da sabato 30 novembre dalle 9 alle 14 e domenica 1° dicembre negli stessi orari alla piscina Monumentale.

Diversamente “giovani” che si confronteranno nel Campionato nazionale master Uisp di pallanuoto e tenteranno di mettere in difficoltà gli avversari a suon di reti nella porta.

L’evento è organizzato dalla collaborazione tra Uisp Piemonte e la Torino ’81, storica società di pallanuoto, nata nel 1924, l’unica in Piemonte ad aver partecipato alla Serie A1 e che al suo attivo ha un nutrito gruppo di atleti master tra i 25 e 52 anni.

 

La pallanuoto è uno sport dove tattica di gioco, contatto fisico, controllo del pallone ed elementi di acquaticità lo rendono una tra le attività sportive di squadra più complesse.

Chi pratica la pallanuoto Uisp, vuole divertirsi e fare sport, dove si coniugano perfettamente valori come prestazione e gioco, movimento, inclusione e salute e non conta il premio, ma partecipare.

Per molti di loro, che provengono da fuori regione, sarà un’occasione di turismo per visitare Torino in veste natalizia e nella giornata di domenica assistere allo spettacolo della Maratona con i grandi campioni.

Il campionato vedrà schierate le squadre vincitrici dei rispettivi campionati regionali dell’Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Toscana, che sfideranno la formazione toscana vincitrice del campionato nazionale in carica, l’Aquatica San Casciano.

Le fasi di qualificazione della manifestazione inizieranno nel pomeriggio di sabato, mentre domenica mattina si assegnerà il nuovo titolo nazionale.

“Sono molto contento che si possa fare questa manifestazione Uisp a Torino – sottolinea Marco Raviolo, vice presidente Torino ’81 – anche perché noi siamo i detentori della Coppa Italia Uisp vinta nel 2023 ad Avezzano. E’ la prima manifestazione nazionale di pallanuoto master Uisp, che si tiene a Torino, la ritengo una bella collaborazione per la promozione del movimento pallanuotistico”.

 

Ufficio Stampa Uisp Piemonte 

Foto RARI NANTES Torino

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Lura Goria

Richard Ford “Per sempre” -Feltrinelli- euro 22,00

A 80 anni lo straordinario grande romanziere americano – che vive tra New Orleans e Irlanda, dove ha una casa immersa nella natura- torna con la quinta puntata della saga di Frank Bascombe, (iniziata nel 1986 con “Sportswriter”) suo alter ego letterario. Personaggio che abbiamo seguito per 40 anni, tra alti e bassi continui. Scrittore fallito, giornalista sportivo, poi agente immobiliare, 2 divorzi da due mogli molto amate, 2 figli maschi (uno morto prematuramente a 9 anni per la Sindrome di Rye) e una femmina.

Ora Fred ha 74 anni portati egregiamente e conduce una vita parecchio solitaria, ma deve di nuovo fare i conti con il destino maligno. Al figlio 47enne Paul, stravagante e problematico, viene diagnosticata una forma molto aggressiva di Sla; ed ecco Fred accorrere al suo capezzale.

Il padre accompagna il figlio ad affrontare una terapia sperimentale nel Minnesota, ma quando anche questo tentativo non dà i risultati sperati, organizza un ultimo viaggio insieme a bordo di un camper.

Destinazione il Mount Rushmore, dove un gruppo di artisti ha inciso nel granito, a 1700 metri di altitudine i volti di 4 presidenti americani: Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln.

E’ un percorso in cui padre e figlio si trovano a riflettere su concetti cardine come felicità, sentimenti, vita e morte; soprattutto cercano di scoprire i loro punti in comune per avvicinarsi sempre di più uno all’altro.

Un viaggio importantissimo, al termine del quale, una volta al cospetto del monte, scoprono che i presidenti a distanza ravvicinata sono piccoli …….forse anche questa rivelazione

andrebbe letta come metafora….

 

 

Sophie Kinsella “Cosa si prova” -Mondadori- euro 17,50

Questo è decisamente il libro più straziante e serio della regina della “chick lit” (lettura per pollastrelle) perché parla del tumore contro il quale sta lottando. Smette i panni della travolgente Becky di “I love shopping” e vive in prima persona il dolore della protagonista Eve –Sophie, suo alter ego.

Alla scrittrice -che ha solo 54 anni, un marito amorevole e ben 5 figli- è stato diagnosticato un glioblastoma al cervello, praticamente inguaribile. Difficile per questa autrice che nei suoi libri dispensa sempre un lieto fine, intravederlo ora oltre il tumore che l’ha colpita.

Con la sua abilità di scrittura ci racconta il calvario della protagonista, che si sveglia in un letto di ospedale, spaesata dopo l’intervento chirurgico per asportare il cancro dal cervello. Ed ecco una via crucis fatta di mancanza di memoria, paura e disperazione, accettazione; anche grazie all’amore premuroso del marito, sempre al suo fianco.

Un libro di appena 121 pagine, ma denso di significati importantissimi che la Kinsella ha scritto un po’ anche come terapia per stemperare l’angoscia. E allora leggiamo la lunga fisioterapia per recuperare ricordi e la mobilità fino a ristabilirsi più possibile.

C’è la consapevolezza che la sua vita ha fatto una brusca virata e che molte cose non potrà più farle; non può rimanere da sola e un badante deve assisterla. Un libro che è un pugno nello stomaco per la malattia che narra; ma anche una ventata di amore per la vita e le sue cose più semplici, che ora apprezza sempre più.

 

 

Chiara Gamberale “Dimmi di te” -Einaudi- euro 18,00

E’ il nuovo romanzo di questa brillante scrittrice che è anche autrice e conduttrice di programmi in radio e tv, ed è un racconto molto onesto sull’essere una giovane madre single alle prese con l’urgenza di crescere. Alla protagonista dà il suo stesso nome e quella che descrive è in parte anche la sua esperienza.

Chiara vive sola in un bozzolo simbiotico e unico con la sua piccola Bambina, con la quale condivide anche il letto, nella nuova casa in cui si è trasferita. Ha lasciato il caotico quartiere precedente, alla volta di uno più placido, confortante e abitato da famiglie borghesissime.

Lei invece un marito non ce l’ha, dal momento che ha concepito la figlia con un uomo che vive lontano, solido a modo suo, ma assente per la maggior parte del tempo. Quindi si trova a fare i conti con le nuove responsabilità e le ansie che aggrovigliano una madre. Deve affacciarsi all’età adulta, ma non è che le venga così facile.

Poi c’è una svolta quando, per puro caso, incappa in Raffaello, ex compagno di liceo al quale chiede di parlare della strada percorsa da allora. Sarà solo il primo di una piccola schiera di persone che hanno incrociato la sua vita.

Ad ognuno pone la semplice domanda «Dimmi di te», poi via con la sua strepitosa capacità di ascolto. Ogni volta accende il registratore e si immerge nei racconti di vita altrui. Rintraccia la più bella della scuola, il più amato della classe, l’ex fidanzatino, il primo amore, il primo dolore e la compagna che sognava un futuro in grande.

Da ognuno di loro si fa raccontare la vita degli ultimi 20 anni; tra scelte, svolte, successi e delusioni. Se alla fine vogliamo estrapolare un grande significato di tutto, potrebbe essere che occorre restare più possibile fedeli alle proprie emozioni……

 

 

Tracy Rees “Fuga d’amore” -Neri Pozza- euro 20,00

Tracy Rees, scrittrice gallese, laureata a Cambridge, ha ambientato il suo ultimo romanzo nell’Inghilterra di fine Ottocento; esattamente nel 1897, anno in cui la Regina Vittoria avrebbe festeggiato il giubileo di diamante per i suoi 60 anni di regno. E come nel precedente successo “Giardino delle rose” ritorna l’analisi romanzata del ruolo della donna nell’epoca rigidamente vittoriana in cui l’osservanza delle regole sociali era fondamentale.

Protagonista è Rowena Blythe, ereditiera di una famiglia ricchissima; la più bella dell’alta società e ha già respinto parecchie proposte di matrimonio. Più che altro, si interroga su cosa vorrebbe fare del suo futuro, mentre la famiglia l’ha già tracciato: devota sposa di un uomo ricco e regina del focolare.

A scompigliare le carte è l’incontro con il giovane e squattrinato artista Bartek, ammantato del fascino bohémienne; assistente del pittore che i genitori avevano ingaggiato per farle un ritratto. Leggendo scoprirete la scelta di Rowena e le conseguenze.

 

 

Elisa B. Pasino “New York al femminile” III edizione -Morellini- euro 18,00

E’ la terza edizione aggiornata di New York al femminile”, guida (al di là dei soliti schemi) della giovane giornalista giramondo Elisa Pasino che nella Big Apple si è pure sposata anni fa. Una mappa aggiornata con gli ultimi cambiamenti in divenire della città dalle mille luci che non dorme mai.

Chiariamo subito che non è la solita guida verso le comuni mete turistiche, ma offre tante dritte in più e non scontate. Un tour “mano nella mano con l’autrice” sciorinato in oltre 200 pagine. E se avete in programma una viaggio nella Big Apple questo è il libro che dovreste avere. La Pasino, profonda conoscitrice di New York vi aiuta ancora prima della partenza; suggerendo quando è meglio andare e cosa mettere in valigia.

Tra le infinite dritte preziose, tanti angoli nascosti, la city map di distretti e quartieri, le varie stagioni e cosa possono offrire; da quella più fredda a quella più calda con le spiagge, i parchi e le piscine in cui trovare refrigerio. Insomma tanti indirizzi utili. Poi analizza anche la città come viene descritta nei libri e nelle serie tv.

Trovate mille indicazioni su dove dormire, mangiare, comprare, tra black Friday e calendari dei saldi, negozi e mercatini. Un ritratto a 360 gradi dell’unica, frastornante, poliedrica, immensamente glamour e affascinante New York.

 

 

In mostra a Torino: il clima è una scelta, salviamo il futuro

Arriva a Torino dal 26 novembre al 29 novembre 2024 la mostra “L’eredità della vita – il clima è una scelta, salviamo il futuro”, realizzata nell’ambito della campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente” dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Consiglio regionale – Comitato Diritti Umani e Civili, è dedicata alla crisi climatica e alle azioni che ognuno può fare per affrontarla con speranza e ottimismo.

L’inaugurazione si svolgerà martedì 26 novembre alle ore 11.30 presso l’Urp di Palazzo Lascaris, via dell’Arsenale 14/G Torino.

La scuola va in azienda: 75 istituti in visita alle imprese del Piemonte

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La Regione assegna 75mila euro a 75 scuole statali e paritarie del primo ciclo, offrendo così l’opportunità concreta di visitare aziende piemontesi. Si è concluso con esito positivo il bando aperto a settembre per dare alle scuole supporti e risorse con l’obiettivo di ampliare i piani dell’offerta formativa. Ogni scuola che ha partecipato al bando riceverà mille euro, con cui potrà coprire i costi del trasferimento delle classi per raggiungere le aziende da visitare.

Offrire agli studenti e ai loro insegnanti la possibilità di recarsi nelle aziende significa metterli in grado di conoscere in modo diretto e concreto il mondo produttivo con i suoi attori: imprenditori e lavoratori.

Diverse sono le aziende che apriranno le porte dei loro stabilimenti alle scuole, rappresentative dei diversi settori che caratterizzano il tessuto industriale piemontese: dall’agroalimentare all’aerospazio, dall’automotive al tessile, dalla chimica all’ICT.

Il bando è alla sua seconda edizione e ha registrato lo scorso anno l’adesione di 45 scuole. Tra le aziende coinvolte: Lavazza, Biondustry Park Spa, Lauretana Spa, Aurora Srl, Sirena Spa, Birra Menabrea Spa.

L’edizione 2024-2025 ha visto un significativo incremento di scuole interessate all’iniziativa.

La scuola è occasione di conoscenza. Deve consentire ai nostri giovani di scoprire come il Made in Italy diventa tale, offrendo agli studenti occasioni concrete per comprendere come nascono i prodotti e le innovazioni che non possono che renderci orgogliosi. Con questa iniziativa vogliamo aprire una finestra diretta sul mondo produttivo, valorizzando il lavoro e l’impegno di imprenditori e lavoratori. Sono particolarmente soddisfatta di vedere che l’interesse delle scuole è in crescita, un segno che questa proposta risponde davvero ai bisogni di formazione e orientamento dei nostri ragazzi. Questo progetto rappresenta non solo un ponte tra scuola e impresa, ma anche un investimento sulla consapevolezza delle giovani generazioni, perché conoscano il potenziale del loro territorio e trovino l’ispirazione per costruire il loro futuro con fiducia” ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito, Lavoro e Formazione della Regione Piemonte.

Il “Bobbio”  invitato dal dipartimento di spagnolo dell’Università di Torino

IL LINGUISTICO  UN CONVEGNO INTERNAZIONALE DI LETTERATURA SPAGNOLA

Aprirsi al mondo, mettere alla prova le proprie competenze è un importante obiettivo della scuola contemporanea. Con questo spirito la classe IV E del liceo linguistico ha partecipato al convegno internazionale dal titolo “Il mosaico della novella dalle origini al Barocco: traduzioni, riscritture e rielaborazioni tra Italia, Francia e Spagna”.

La conferenza che hanno ascoltato i ragazzi dal titolo “Cinzio entre Lope y Cervantes

L’argomento non era tra i più semplici o usuali della scuola: un autore del secondo Cinquecento italiano (Giambattista Giraldi Cinzio), poco conosciuto, ma fondamentale per ispirare con la propria novellistica autori stranieri; il relatore, ovviamente in lingua spagnola, uno dei più titolati in Italia e il maestro di molti docenti di lingua spagnola in Piemonte: l’emerito professore di Lingua e Letteratura spagnola Aldo Ruffinatto. I ragazzi hanno seguito con attenzione ed emozione, confusi in una folla di spettatori che andava da studenti dei corsi universiatari ai maggiori docenti di Ispanistica delle università del nord Italia.

«Sempre più spesso gli esperti si domandano cosa vuol dire insegnare, -ha aggiunto la D.S. Prof.ssa Claudia Torta- cosa imparare, quali metoi applicare per motivare sempre meglio e sempre di più le giovani generazioni di allievi. Arricchire il processo di apprendimento degli allievi di esperienze formative e orientative, di occasioni da ricordare che servano da stimolo per sostenere il percorso di studi, aprirsi al mondo e a un dialogo tra generazioni, iniziare a conoscere e a confrontarsi con le personalità che si potrebbero incontrare nel possibile proprio cammino universitario sono alcuni degli obiettivi della scuola contemporanea. Vi sono vari modi per perseguirli, uno di questi potrebbe essere cogliere l’occasione di partecipare a seminari e conferenze

«In accordo con la nostra dirigente scolastica, la prof.ssa Claudia Torta, abbiamo voluto cogliere questa occasione» dice la prof.ssa Loretta Fabbri «per far vivere agli studenti in anticipo le emozioni che regalerà loro la frequenza universitaria. La possibilità di ascoltare, di conoscere personalmente il prof. Ruffinatto e di parlare con lui anche dopo la relazione, ha significato anche comprendere, attraverso uno dei suoi protagonisti, il percorso di affermazione dell’Ispanismo in Italia anche contro una certa retorica stantia, banale e semplicistica. Vorrei aggiungere che per me è stata un’emozione fortissima essere lì insieme ai miei maestri (I Proff. Ruffinatto, Carrascón Garrido, Martín Morán, Cipolloni e la Prof.ssa Maria Rosso) e ai miei studenti… lasciatemi usare questo titolo: “Tre generazioni di ispanisti »

La foto finale segnala, in un clima disteso e quasi giocoso, il successo di questo incontro tra generazioni e culture diverse.

Nella foto: da sinistra a destra: Prof.ssa Maria Rosso, Prof. Aldo Ruffinatto, Prof.ssa Loretta Fabbri, gli studenti della 4E. Davanti sulla destra i Proff. Cipolloni e Martín Morán.

Rivoli contro la Violenza sulle Donne

25 Novembre – Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
La Città di Rivoli ribadisce il suo impegno con iniziative di sensibilizzazione

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la Città di Rivoli si mobilita per dire un chiaro e deciso “NO” alla violenza di genere. L’Amministrazione comunale, insieme a enti e associazioni del territorio, ha organizzato una serie di eventi pensati per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza, accendendo i riflettori su un fenomeno che necessita di costante attenzione.

Dal 21 novembre al 2 dicembre, il programma si articolerà in spettacoli teatrali, dibattiti, mostre e momenti di riflessione collettiva. Ogni evento sarà un’occasione per approfondire il tema della violenza di genere e per creare uno spazio di condivisione e consapevolezza.

Gli appuntamenti in programma:

  • 21 novembre, ore 21.00 – “Al di là delle parole”
    Spettacolo teatrale a cura della Compagnia Arcobaleno, regia di Osvaldo Saitta.
    (Cinema Teatro Don Bosco, Via Stupinigi 1 – Rivoli). Biglietti su liveticket 
  • 23 novembre, ore 21.00 – “In memoria di noi”
    Tratto da “Uomini” di Teresa Fessia, con la partecipazione degli allievi dell’Istituto Musicale Città di Rivoli.
    (Auditorium Istituto Musicale, Via Capello 3 – Rivoli). Ingresso libero
  • I prossimi eventi:
  • 30 novembre, ore 16.00 – Dibattito “Contro la violenza ogni giorno”
    A seguire, inaugurazione della mostra “Donne vittime del potere mafioso”.
    (Centro D’Incontro Piazza Cervi, Piazza Fratelli Cervi – Rivoli)
  • 2 dicembre, ore 9.00-12.00 – “Le parole hanno un peso”
    Percorso educativo per le scuole sul tema della violenza.
    (Teatro Istituto Natta, Via XX Settembre 14/A – Rivoli). Evento dedicato alle scuole.


“Come Amministrazione, crediamo fermamente che ogni gesto, piccolo o grande, possa fare la differenza. – afferma 
l’Assessore alle Pari Opportunità, Dorotea Gribaldo – La violenza contro le donne non è solo un problema individuale, ma un’emergenza sociale che richiede il contributo di tutti. Invitiamo i cittadini a partecipare alle iniziative, perché è solo attraverso la consapevolezza e la solidarietà che possiamo costruire una società più giusta e rispettosa. Insieme possiamo andare oltre il silenzio e dare voce a chi non può essere ascoltato.”

Torino – Monza 1-1

Il Toro viene contestato dai tifosi dopo il pareggio per 1-1 all’Olimpico grande Torino contro il Monza. In soli quattro minuti nel secondo tempo al 14′ segna Masina per i granata e al 18′ arriva il pareggio con Djuric.