ilTorinese

Artriti, sport e attività motoria. Se ne parla all’Isef

Sabato 16 novembre dalle ore 9:30 alle 12:30
All’ ISEF Torino, piazza Bernini 12 si terrà il convegno promosso e organizzato da AAPRA Onlus e ISEF Torino con la partecipazione del Gruppo Les Italiano e del GILS su un tema d’interesse per tutti i malati reumatici e fibromialgici:
Artriti, sport e attività motoria.

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Saluti istituzionali:
• dott. Andrea TRONZANO – Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico e
finanziaria – Regione Piemonte.
• dott. Silvio MAGLIANO – Consigliere Città di Torino e Regione Piemonte.

Saluti:
dott. Antonio POSTIGLIONE – Presidente ISEF Torino
Raffaele PAONE – Presidente AAPRA Onlus
Rosa PELISSERO – Vice Presidente Gruppo LES Italiano
Miriam FUSCO – Membro Direttivo e Responsabile GILS Piemonte
Moderazione: Federico CALCAGNO – Giornalista Telecronista – RAI SPORT
Relatori:
• prof. Italo FAZIO – docente S.U.I.S.M. – Struttura Universitaria di Igiene e Scienze MotorieUniversità degli Studi di Torino
• dott.ssa Silvia TONOLO – Presidente ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici ODV
• dott.ssa Claudia LOMATER – Reumatologa – Responsabile S.S.D. A.O. Mauriziano Torino
• dott.ssa Maria BRUZZONE -Reumatologa – Ospedale Castelli ASL-VCO – campi d’interesse i
reumatismi infiammatori e non infiammatori come la Fibromialgia
• dott. Pier Franco TRIOLO – Ortopedico – Gradenigo Gruppo Humanitas Torino
• dott. Giorgio DIAFERIA – Fisiatra – Medico di famiglia
• prof. Marco SBARBARO – Presidente S. S. O. I. – Scuola Superiore di Osteopatia Italiana
– 11:15 coffee break
– 12:30 conclusione lavori

C’era una volta l’Afghanistan

In occasione dei 30 anni dalla scomparsa di padre Federico Peirone, il Centro studi sui Paesi arabo-islamici Federico Peirone intitolato all’illustre arabista e docente universitario, organizza, con il patrocinio dell’Università di Torino, del Consolato Generale Svizzero in Italia, del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comune di Torino il convegno-mostra “C’era una volta l’Afghanistan – La via crudele: da Ginevra a Kabul 1939-1940” che si terrà il 18 novembre alle ore 17,30 presso l’Università degli studi di Torino, nel Palazzo del Rettorato, in via Po 17.
L’Afghanistan è al centro quest’anno di importanti ricorrenze: 40 anni fa, nel dicembre del 1979, iniziava l’occupazione sovietica e 30 anni fa, nel febbraio 1989, gli ultimi soldati sovietici abbandonavano l’Afghanistan che era diventato una sorta di Vietnam per l’Urss. Meno nota, ma riscoperta recentemente con convegni e mostre in Svizzera e Germania, è un’altra ricorrenza. Ottanta anni fa, il 6 giugno del 1939, due donne, giornaliste, scrittrici e fotografe, partivano in auto per uno straordinario viaggio da Ginevra verso Kabul. Un viaggio documentato con due libri, decine di fotografie e filmati. L’Afghanistan è nuovamente al centro dell’attenzione mondiale per i colloqui in corso fra americani e talebani nel tentativo di porre fine allo stato di guerra e alla presenza delle truppe straniere (fra cui il contingente italiano). La mostra riguarda il viaggio compiuto nel 1939 da due giovani giornaliste e scrittrici svizzere, Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach, entrambe già protagoniste di inchieste e reportage in diversi Paesi. Partono per un lungo e avventuroso itinerario in auto da Ginevra verso Kabul. Devono realizzare reportage per importanti quotidiani e riviste. Hanno con sé macchine fotografiche e una cinepresa. Ma il loro viaggio è anche una fuga spirituale da un’Europa imbarbarita che, dopo i massacri della Prima guerra mondiale e l’avvento dei totalitarismi, il nazismo sta trascinando nella tragedia della Seconda guerra mondiale. Uno straordinario viaggio di ricerca interiore: scriverà la Maillart “ volevamo andare in luoghi dove la parola divino avesse ancora un significato”. Sono circa 300 le fotografie scattate durante il lungo viaggio verso Kabul da Annemarie Schwarzenbach: immagini professionali che dovevano illustrare gli articoli per quotidiani e riviste. Durante il viaggio, inoltre, Ella Maillart filmò popoli e luoghi con la sua cinepresa, utilizzando una nuova pellicola che l’Agfa le aveva appositamente dato da sperimentare. Le immagini sono la testimonianza di un mondo che in gran parte non c’è più : ci riportano un Afghanistan arcaico, ancora percorso da tribù nomadi, capi tribali o capi villaggio che accolgono le due donne, che viaggiano sole, con cortese e curiosa ospitalità. L’inaugurazione della mostra sarà occasione per parlare di Afghanistan nell’aula magna del Palazzo del Rettorato. Una parte dei migranti che cercano di approdare in Europa arriva dall’Afghanistan, un Paese dissolto da quando nel dicembre del 1979 le truppe sovietiche lo invasero. Da allora non è più uscito dal tunnel della guerra e della violenza. Un Paese in cui, oggi, è quasi impossibile avventurarsi. Ma non era così, evidentemente quando le due giornaliste e scrittrici svizzere vi si recarono, sole, in auto. L’Afghanistan è oggi esempio di Islam radicale: la nascita di al-Qa’eda con Bin Laden e altri gruppi jihadisti che si fondono con essa. L’ingresso destabilizzante dei Talebani. L’attentato alle Torri gemelle. L’intervento USA e della Nato che si protrae da anni ormai, con la partecipazione e la presenza dei militari italiani. Un Paese dove i Talebani stanno riprendendo il controllo della maggior parte del territorio, mentre l’Isis, in fuga dalla Siria, vi cerca un nuovo spazio per rifondare il suo califfato.

(redazione Centro F.Peirone)

A Palazzo Civico  la mostra “Torino solidale con…”

Inaugura mercoledì 13 novembre 2019 a Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città 1 a Torino, la mostra di pittura “Torino solidale con…” promossa dall’Associazione Aderenza Artistica Culturale Vanchigliese onlus, con il patrocinio del Comune di Torino.

Alle ore 11.00, nella Sala Colonne, al primo piano del Municipio, è prevista la conferenza stampa. Interviene, in rappresentanza della Città di Torino, il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Enzo Lavolta. All’incontro, moderato dal critico d’arte Michele Franco, partecipano la presidente dell’associazione Daniela Bruno e il presidente onorario Pier Carlo Merlone.

A seguire, dopo la consegna di una pergamena agli artisti che espongono, sarà possibile visitare la mostra, esposta sino al 22 novembre 2019 nel Loggiato antistante Sala Marmi, composta da 12 opere sul tema della solidarietà a Torino. Ingresso libero. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00; sabato dalle ore 9.00 alle 12.00.

Via libera ai monopattini elettrici su piste ciclabili e zone 30

Da oggi, mercoledì, i  monopattini elettrici  potranno circolare liberamente sulle piste ciclabili e le zone 30 di Torino, compresa  la Ztl centrale. La notizia è stata data dalla sindaca Appendino e dall’assessora alla Viabilità, Lapietra. E’ così partita la sperimentazione ministeriale sulla micromobilità e la Ztl centrale che  osserverà il limite dei 30 chilometri all’ora. I monopattini circolavano tranquillamente già da giorni ma adesso, con i  cartelli che illustrano le  regole della sperimentazione, i monopattini elettrici sono a tutti gli effetti “legali”.

Canto per la Terra e XIV Premio “Giorgio Cavallo”

Torino, consegna il 16 novembre Auditorium Santo Volto

Le radici non si scordano mai e la memoria va tutelata perché serve ad andare avanti e solo chi guarda al passato in modo costruttivo può ipotizzare un futuro. E’ con questo spirito che la Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte con il suo Circolo dedicato allo scrittore Ignazio Silone guarda indietro al terribile terremoto che distrusse la città dell’Aquila e che sta lentamente risorgendo.

Nel decennale del ricordo del terremoto lo fa promuovendo un concerto – a scopo benefico – presso l’auditorio della chiesa del Santo Volto di Torino.

Dieci anni fa in occasione del terremoto, congiuntamente al Coro Edelweiss, fu organizzato un concerto presso l’auditorium della Rai sempre in Torino. Fu un evento emozionante che unì la cittadinanza e due regioni nella solidarietà per il colpo mortale dato ad una delle più belle città d’Italia, ma soprattutto per gli oltre 300 morti che il sisma ha causato.

Da questa tragedia è comunque nato il fiore della solidarietà che ha spinto le persone, le associazioni, gli Enti, le Regioni e gli Stati in una corsa di aiuto per il soccorso, prima, e per la rinascita poi. Dopo 10 anni la ricostruzione sta procedendo bene, le persone hanno una prospettiva, certo ci sono ancora cose che non funzionano ma la strada imboccata è quella giusta. Durante questo periodo però i ricordi di quanto fatto non si sono affievoliti.

Tra Abruzzo e Piemonte si rinsalda un forte legame e da questa unione è nata l’idea di replicare la manifestazione di 10 anni fa “Montagne di macerie”.

Come allora ci sarà il Coro Edelweiss e il coro polifonico della Città di Vasto che eseguiranno un repertorio misto con conclusione ad unica voce.

A completamento della serata ci sarà il conferimento del XIV Premio Cavallo al professor Giorgio D’Urbano, unico allenatore al mondo ad aver partecipato ad Olimpiadi e Campionati mondiali estivi ed invernali coach di alcuni dei più grandi fenomeni sportivi d’Italia, da Deborah Compagnoni ad Alberto Tomba.

L’incasso non sarà devoluto alla ricostruzione, ma   questa volta , tolte le spese organizzative, andrà ad iniziative a difesa dell’ambiente.

L’evento si svolgerà presso l’Auditorium del santo volto in Via Borgaro 1 a Torino il 16 novembre p.v. dalle ore 21 con ingresso dalle 20.30.

Sostengono l’iniziativa REAR, SANTA CLARA GROUP, ASS.   ANTONINO MONACO.

Partecipano, tra glia altri, alla iniziativa oltre la Famiglia Abruzzese e Molisana , il Circolo Culturale Silone e il Coro Edelweiss e il Coro Polifonico di Vasto e Solstizio d’Estate Onlus che ha componenti di origine abruzzese .

 

Tommaso Lo Russo

Juve -Milan, Ronaldo chiude la polemica

“Partita difficile, vittoria importante!”. Cristiano Ronaldo scrive così su Instagram mettendo la parola fine alla polemica per la sostituzione nella partita con il Milan di ieri sera e la decisione di abbandonare lo stadio prima della fine dell’incontro. I commenti di mamma Dolores e della sorella Katia, sono stati tra i primi, con una serie di cuoricini rossi, ma i bianconeri si dividono: “Non hai visto palla con Conti”, scrive un tifoso. (foto archivio C. Benedetto www.fotoegrafico.net)
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LA PARTITA
Juve-Milan, stavolta decide Dybala
E’ stato probabilmente il miglior Milan visto finora in questa stagione, quello che domenica sera ha affrontato la Juventus a Torino, ma non è bastato per fermarla. Madama ritrova immediatamente la testa della classifica grazie all’1-0 a firma Paulo Dybala che, entrato al 55′ st al posto (udite udite!) di un opaco CR7, segna un gol d’autore al 77′: bellissimo triangolo Costa-Higuain-Dybala, che con un gran dribbling lascia sul posto Romagnoli e supera Donnarumma con un destro imprendibile.
Anche Higuain ha avuto una buona occasione al 14′, con una gran palla di Ronaldo per l’argentino, che prova un diagonale, ma Donnarumma respinge in angolo con il piede. Del resto il Milan parte forte: al 17′ Suso serve Piatek, il polacco di testa manda a lato da buona posizione, e al 25′ Bennacer lancia Conti, cross in mezzo ma Szczesny interviene sul colpo di testa di Paquetà. Il portiere bianconero si esalta anche in altre occasioni, perchè il Milan ha costruito di più nel primo tempo e si è difeso con ordine.
Nella ripresa, Sarri inizia il giro di sostituzioni, e anche questa volta le sue scelte premiano: al 55′ st fuori Ronaldo, palesemente non in forma, per Dybala, uno degli uomini recuperati da Mister Sarri, che lo sta ripagando alla grande: gioca sempre con il sorriso e gli occhi scintillanti, è davvero una soddisfazione vederlo così, dopo mesi di buio ed incertezze di mercato.
Basta l’ingresso dell’argentino per vivacizzare tutta la squadra, che trova subito buone triangolazioni tra Cuadrado, Dybala e Higuain, oppure Bernardeschi (un po’ fischiato, in verità) e Sandro; al 60′ st dentro Costa per Bernardeschi, e al 68′ st. Rabiot dà il cambio a Matuidi, purtroppo gravemente infortunato (frattura ad una costola, salterà due partite).
Nel secondo tempo inevitabilmente le squadre si allungano, alcuni errori in mezzo risultano subito più evidenti: come al 75′ st, quando Rabiot in pratica consegna la palla al Milan a centrocampo, che comunque non ne approfitta. Dopo il goal di Dybala al 77′ st, i rossoneri incassano il colpo e insistono: ci prova Suso ma De Ligt ci mette una pezza, poi Szczesny para all’83’ st su Calhanoglu, ed ancora lui dopo qualche minuto ci prova su punizione, De Ligt salva e mette in angolo: cresce il difensore olandese, Sarri può respirare.
Nel finale, si alternano tentativi a rete di entrambe le squadre, i due portieri hanno il loro da fare, tant’è che nella Juve i migliori saranno proprio Szczesny e, ovviamente, Dybala.
Certo non la migliore Juve della stagione, ma a questo punto la certezza è che anche quando gioca male, la Juventus vince, grazie alle magie dei suoi giocatori migliori. Adesso però tutti aspettano il gioco di Sarri, che si è visto solo a sprazzi sinora, e ci si augura che tutti gli infortunati – compresi gli uomini fuori forma – possano rientrare in vista della Champions, che vede un Liverpool spumeggiante a dir poco: servirà la velocità di Ramsey, ad esempio, ed il miglior Ronaldo, naturalmente: un campione come lui serve sempre, può fare la differenza e lo sappiamo tutti, ma deve essere in condizione.
Ovunqueecomunque #finoallafine
Rugiada Gambaudo

Sotto la Mole il data center di Tim e Google

Tim e Google realizzeranno  a Torino  un data center. La notizia giunge dall’ad di Tim Luigi Gubitosi, che ha lanciato in città  prima rete live 5G Edge Cloud d’Europa con droni connessi. L’ obiettivo dichiarato  è avere un data center tra i più avanzati d’Europa in un settore che sta crescendo molto velocemente, del 20% l’anno in Italia. “Non posso ancora quantificare l’investimento, sarà un impegno molto importante e faremo molto velocemente”, ha detto l’ad. Soddisfatta la sindaca Appendino.

Ceresole Reale ha ricordato i 75 anni della tragedia del colle Galisia

Domenica 10 novembre, il Comune di Ceresole e l’Anpi hanno ricordato la tragedia della Galisia, riposizionando sul monumento dedicato ai caduti la targa che, nel novembre del 1961, venne sistemata in quota dalla Resistenza canavesana.

Quella targa commemorativa venne inghiottita dalla frana causata dall’alluvione del settembre del 1993. Ora la targa è stata riposizionata durante la cerimonia alla quale hanno partecipato il parroco di Ceresole Reale, Franco Rolando, Guido Novaria e il vicesindaco Mauro Durbano. Il rappresentante dell’Anpi ha letto l’elenco delle vittime e dei soccorritori della tragedia e sono stati suonati l’inno italiano e quello inglese. Settantacinque anni fa, sul  colle Galisia sopra Ceresole Reale, si consumava la più grande tragedia di montagna avvenuta sulle Alpi durante la Seconda guerra mondiale. Quarantun vittime fra partigiani italiani e soldati inglesi fuggiti dai campi di prigionia tedeschi.Soltanto tre furono i superstiti.La commemorazione della tragica odissea del colle Galisia, sullo spartiacque Valle Orco-Val d’Isere, è stata arricchita dalla scoperta fatta da Franco Rolando, decano delle guide alpine di Ceresole Reale, che dopo ventisei anni ha ritrovato quella targa, nei pressi del Pian Ballotta: “Ho notato qualcosa che luccicava in mezzo alle pietre. Pensavo si trattasse di qualche colpo di mortaio visto che in questa zona, durante la guerra, al confine fra Italia e Francia, ci furono parecchi combattimenti”. Subito dopo la sorpresa: “Iniziai a scavare con i bastoncini e ho capito che quella che stava per affiorare era la targa strappata dall’alluvione del ’93”.

Arrestato lo spacciatore “gentiluomo”, elegante ed educato

SEQUESTRATI A SUO CARICO QUASI 90 PANETTI GRIFFATI

 

Era perfettamente inserito nella vita cittadina il quarantottenne di origini algerine  che lo scorso sabato sera è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Centro per la detenzione di un ingente quantitativo di stupefacente.

Anche la scelta dell’abbigliamento era finalizzato ad evitare eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine; distinto, vestiva in modo classico, mai un  comportamento fuori posto. Proprio questo era il suo punto di forza. Residente nel centro città, era solito scegliere proprio Piazza Castello per concludere i suoi “affari”. Così sabato scorso, si è trovato con un soggetto di provenienza maghrebina all’interno di un bar della centralissima piazza. Gli investigatori del commissariato in servizio di Volante si sono avvicinati  alla coppia per un controllo mentre altri poliziotti in borghese sopraggiungevano in ausilio; alla vista degli agenti, i due sospetti si sono divisi fuggendo in direzioni opposte. In particolare, il quarantottenne ha tentato di chiudersi nel bagno del bar per disfarsi con ogni probabilità di qualcosa, ma è stato prontamente bloccato.

Addosso, aveva 3 panetti di hashish di circa 100 grammi ciascuno. L’uomo, negli uffici del Comm.to , ha cercato poi di depistare gli agenti, dichiarando una falsa residenza; ma scrupolosi accertamenti sul suo conto hanno indicato una mansarda sita in via della Misericordia. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto, nascosto nell’armadio della camera da letto, un borsone. Al suo interno, ben 85 panetti di sostanza stupefacente, in tutto e per tutto simili a quelli che l’uomo aveva addosso all’atto del controllo, recanti l’effigie “Dior”: inoltre, la cifra in contanti di 700 € e tre telefoni cellulari.

 

Sempre nel corso di una serie di controlli antispaccio eseguiti dal Commissariato, appena la sera prima è stato individuato in corso Regina Margherita angolo Buniva un altro cittadino straniero intento a spacciare. L’uomo è stato visto cedere una bustina in cellophane contenente dell’erba verde a un soggetto dietro il compenso di una banconota da 20 €. La perquisizione personale effettuata a suo carico ha portato al rinvenimento di altre 21 bustine, contenenti complessivamente quasi 70 grammi di marijuana. Il cittadino gambiano, che ha opposto anche una vivace resistenza nei confronti degli operatori, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a P.U.

 

Albergatore ricattato: sgominata la “banda del pizzo”

I carabinieri di Torino hanno arrestato una banda che chiedeva il pizzo ad
un albergatore millantando appartenenza alla ‘ndrangheta. Il 12 novembre a
Torino, Grugliasco e Rivoli i militari del comando provinciale di Torino
hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip del
Tribunale del capoluogo regionale su richiesta della Procura della
Repubblica, nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili di concorso tra
loro e di una quinta persona, già arrestata in flagranza di reato nel
settembre di quest’anno, del reato di estorsione nei confronti di un
albergatore torinese. L’indagine ha consentito di accertare tale
comportamento estorsivo, messo in atto da un ex socio dell’albergatore che
pretendeva dalla vittima 50mila euro vantando nei suoi confronti un credito
che non era mai stato maturato. Gli accertamenti dei carabinieri hanno poi
permesso di svelare il modus operandi dei quattro correi che, millantando
l’appartenenza alla ‘ndrangheta in più occasioni avevano minacciato la
vittima. Il quinto indagato era finito in carcere nel settembre di quest’anno
(in occasione dell’ultimo degli episodi delittuosi) e nell’occasione erano
stati recuperati i 500 euro estorti alla vittima, ‘acconto’ dell’intera somma
pretesa.