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XFactor al Lingotto e Cucine da Incubo al Boja Fauss

Sarà proprio a Torino l’ultima tappa del casting del talent show di Sky che porterà alla selezione definitiva dei concorrenti del programma. Antonino Cannavacciuolo, alter ego italiano di Gordon Ramsey è approdato nel torinesissimo ristorante in via Saluzzo 48 nel quartiere San Salvario

 

televisionAl Lingotto Fiere sbarca XFactor. Dal 24 al 26 maggio infatti sarà proprio a Torino l’ultima tappa del casting del talent show di Sky che porterà alla selezione definitiva dei concorrenti del programma. Migliaia di aspiranti cantanti col numero appiccicato al petto seguiranno pazientemente la fila che li porterà dinnanzi al cospetto dei giudici per far divenire realtà il sogno di una vita: divenire un personaggio di successo nel panorama della musica italiana.

Al timone del programma anche per l’edizione 2014 sempre Alessandro Cattelan che preannuncia però un cambiamento all’interno della giuria, non più Elio ad accompagnare Morgan Mika e forse Simona Ventura , ma nomi nuovi. Cattelan saluterà anche i concorrenti torinesi in attesa del turno per presentare la propria esibizione. Per ulteriori dettagli e informazioni si può consultare il sito ufficiale del talent www.xfactor.sky.it

 Antonino Cannavacciuolo, chef partenopeo , alter ego italiano di Gordon Ramsey nella versione italiana del celebre programma ” Cucine da Incubo” , che ha incassato riconoscimenti e premi dalle più importanti guide enogastronomiche, e’ approdato nel torinesissimo Boja Fauss in via Saluzzo 48 nel quartiere San Salvario, per dare qualche consiglio e svelare segreti di successo in cucina allo chef del locale Roberto Notarpietro e al socio che si occupa della gestione della sala Jacopo Balbo. 

Il locale e’ stato chiuso una settimana a gennaio nella quale sono stati messi in atto tutti i suggerimenti del guru Cannavacciuolo : arredamento cambiato con mobili e oggetti che incorniciano un’atmosfera ideale per gustare la cucina piemontese, cavallo di battaglia , come del resto il nome stesso del ristorante fa intendere. E poi tante piccole chicche da tenere a mente durante la preparazione dei piatti per rendere fluido il lavoro in cucina e le ricette esclusive. Il programma va in onda su Fox Live, canale Sky, il mercoledì sera. Cannavacciuolo dunque ha dato il suo tocco alla cucina del Piemonte, anche se è dovuto arrendersi alla esemplare esecuzione del fritto misto che lo chef Notarpietro gli ha preparato. Inimitabile ha detto.

 

CV

Taurinense: “cambio della guardia” al Reggimento di Manovra

alpini due comandantialpini fanfaraalpini bandieraalpini truppealpini stretta manoIl colonello Giovanni Di Blasi ha passato il testimone al parigrado Sergio Conte proveniente dalla Nato Rapid Deployable Corps di Solbiate Olona. Presenti il generale Massimo Panizzi, comandante della Brigata Alpina Taurinense e il sindaco di Rivoli Franco Dessì

 

A Rivoli, presso la Caserma Ceccaroni, si è svolta la cerimonia di avvicendamento del comandante del 1° Reggimento di Manovra delle Brigata Alpina Taurinense. Il colonello Giovanni Di Blasi ha passato il testimone al parigrado Sergio Conte proveniente dalla Nato Rapid Deployable Corps di Solbiate Olona. Presenti il generale Massimo Panizzi, comandante della Brigata Alpina Taurinense, il sindaco di Rivoli Franco Dessì, le autorità civili e militari, i gonfaloni delle città di Rivoli e Venaria ed i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. La cerimonia è stata accompagnata dalle note musicali della fanfara della Taurinense.

 

Dopo 20 mesi di comando di Blasi lascia l’unità, mesi nei quali il Reggimento è stato impiegato all’estero nei teatri operativi afghano, libanese, kosovaro ed in patria nell’Operazione Strade Sicure nelle sedi di Reggio Calabria e di Torino ed in numerose attività addestrative e logistiche peculiari del 1° Reggimento di Manovra. Il colonnello Giovanni Di Blasi proseguirà il suo percorso a Verona per comandare il Nucleo Iniziale di Formazione del Comando dei Supporti delle Forze Operative Terrestri.

 

 

Nel discorso di commiato il comandante uscente ha espresso il suo dispiacere nel lasciare l’unità e l’ onore che ne ha avuto assumendone il comando per quasi due anni e ha ringraziato la città per la stima e l’ affetto dimostrato nel suo periodo di permanenza.

 

Clelia Ventimiglia

 

 

 

Si ringrazia per la collaborazione il 1° Regg. di Manovra della Brigata Alpina Taurinense.
Nelle foto, alcuni momenti salienti della cerimonia catturati dal Torinese

Superchiampa uomo solo (e azzoppato) al comando?

EDITORIALE 

 Il nuovo governatore – se Chiamparino sarà – si troverà nel difficile ruolo di “anatra zoppa”, alle prese con uno o due consiglieri determinanti, e quindi pressoché onnipotenti,  per la vita di una legislatura sempre in bilico e in ostaggio?  Che guaio per il Piemonte. In tal caso, era meglio quando si stava peggio

chiamparino camiciaNon hanno tutti i torti i compagni del “Manifesto” a scrivere che il compito di Sergio Chiamparino è paragonabile a “battere un rigore a porta vuota”. Sulla carta tutti i sondaggi concordano nel dire che contro Superchiampa, nemmeno il Padreterno. La scelta  suicida del centrodestra  di frazionarsi in tre  con altrettanti prtetendenti alla carica di governatore (Gilberto Pichetto per Forza Italia e Lega, Guido Crosetto  per Fratelli d’Italia ed Enrico Costa per Ncd) potrebbe teoricamente far dormire l’ex sindaco olimpico tra due guanciali. Ma c’è un ma.

 

Escludendo tra i papabili governatori il candidato de L’altro Piemonte a sinistra, Mauro Filingeri, quella che sarebbe potuta rivelarsi come una sfida all’ultimo sangue tra i tre principali blocchi ideologici rappresentati  sostanzialmente da berlusconiani, renziani e grillini, con lo spezzettamento del centrodestra ha messo quest’ultimo fuori dai giochi. Alcuni osservatori, respirando l’aria che tira, si spingono  a pronosticare che i Cinque Stelle possano addirittura vincere.chiamp pik bonus

 

Il movimento, auspice il pienone di folla per il comizio di Beppe Grillo in piazza Castello,  sta mietendo consensi in tutta la regione e otterrà di certo un notevole successo elettorale. Il candidato pentastellato Davide Bono, forse anche grazie al suo nuovo look elettorale lievemente imborghesito da barba e capelli sfoltiti, non diventerà governatore ma ruberà voti pure al tradizionale bacino berlusconiano.

anatra

 

Alla fine, come sempre sarà una questione di numeri. E che numeri, saranno quelli piemontesi. Tutto fa pensare che la maggioranza del nuovo presidente – se Chiamparino sarà – nascerà  così risicata da costringere il governatore a cercare alleanze o con gli stessi grillini o con frange collaborazioniste del centrodestra. Ma sia M5S, sia Ncd per bocca di Angelino Alfano,  negano la possibilità di accordi del genere. Tempo al tempo.

 

Facciamo nostra un’espressione anglosassone declinata in chiave subalpina: Chiamparino, seppur indossando i panni di Superchiampa vincitore,  potrebbe trovarsi calato nel difficile ruolo di “anatra zoppa”. Sarà  in balìa di uno o due consiglieri determinanti, e quindi pressochè onnipotenti, nel decidere la linea  di una  legislatura sempre in bilico e in ostaggio?  Che bel guaio per il Piemonte.  In tal caso, si stava meglio quando si stava peggio.

 

Cristiano Bussola

 

(Foto: il Torinese)

 

Tranquilli, Fiat non molla Torino. Parola di Elkann

fiat lingottoDichiarazioni che fanno ben sperare, se non si tratta di un puro escamotage mediatico per rintuzzare le affermazioni indirizzate ad una globalizzazione aziendale che l’ad Sergio Marchionne rilascia un giorno sì e l’altro pure da alcuni mesi a questa parte

 

Le solite malelingue, dopo aver fatto notare sommessamente che la nuova FCA ha selto sedi qua e là, tipo in Olanda e in Gran Bretagna, in veste di uccelli del malaugurio prevedevano scenari nefasti per quello che della Fiat poteva restare in Piemonte. Tranquilli.

 

Le parole rassicuranti di John Elkann dovrebbero fare dormire sonni sereni a chi ha a cuore le sorti in salsa subalpina dell’azienda. Il presidente Exor, nel dichiarare che il piano FCA non prevede aumenti di capitale ha aggiunto rivolto  agli azionisti: “prevediamo  il totale  utilizzo degli impianti italiani e l’impiego di tutta  forza lavoro, poichè la  componente italiana  è importante e ha grandi possibilità di sviluppo “.

 

Le dichiarazioni di Elkann fanno ben sperare, se non si tratta di un puro  escamotage mediatico per rintuzzare le affermazioni indirizzate ad una globalizzazione aziendale che l’ad Sergio Marchionne rilascia un giorno sì e l’altro pure da alcuni mesi a questa parte. Insomma, in quel che resta di Fiat pare esserci uno sdoppiamento di personalità: chi la vuole americana e chi la preferisce (forse) torinese. Chissà.

 

(Foto: il Torinese)    

 

Allarme criminalità: aiuto, non è più la Crocetta di una volta

 Ci sono diverse testimonianze di cittadini  terrorizzati da ubriaconi, tossici e spacciatori che hanno tentato di adescare minorenni all’uscita delle scuole presenti nei paraggi. La Polizia fa quel che può ma serve un approccio organico al problema da parte delle istituzioni

POLIZIA CROCETTASiamo nel perimetro della zona Crocetta, uno dei quartieri-bene della città , ai confini con il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, meglio noto come Piazza D’Armi, e come segnalato più volte dagli abitanti del quartiere anche ai vari corpi delle forze dell’ordine ,ci imbattiamo in malviventi che si nascondono tra rami di alberi e lembi di prato.  Ci sono diverse testimonianze di cittadini che sono stati letteralmente terrorizzati da ubriaconi, tossici e spacciatori che hanno tentato di adescare minorenni all’uscita delle scuole presenti nei paraggi.

E non si contano più nemmeno le lamentele degli automobilisti che in coda ai semafori dell’incrocio di Corso Montelungo vengono richiamati attraverso colpi sul finestrino dell’ auto da uomini scalzi, sporchi, coperti solo da un cappotto malandato che lascia intravedere le nudità, che lasciano i loro escrementi nei prati intorno alle case, sotto gli occhi allibiti dei residenti, e che alla fine del “turno di lavoro” estraggono abiti puliti da zaini nascosti tra gli alberi per far ritorno alla loro dimora.  Molte volte le vittime dell’insistenza di richieste di danaro da parte di questi soggetti, sono donne sole alla guida, e  soprattutto in estate sono obbligate a tenere chiusi i finestrini della vettura per non ritrovarsi mani e teste dei disturbatori all’interno dell’abitacolo.

degradoLa paura più grande da parte degli abitanti e’ quella per la salute, poiché attraverso la sporcizia, si sa, possono essere diffuse diverse malattie; del degrado che avanza nel quartiere, dove si è’ scelto di mettere radici magari con molti sacrifici con la speranza di dare serenità alla vita familiare. C’è il timore che la delinquenza mieta delle vittime. Ci uniamo ai residenti in un appello affinché le forze dell’ ordine e la politica in Comune prendano immediati provvedimenti  con un approccio organico ai problemi, per la sicurezza dei cittadini.

Clelia Ventimiglia

(Foto: il Torinese)

 

Strategie elettorali: candidato a mollo nel Po

Ha avuto davvero un bel coraggio. Non tanto per avere eluso divieti e norme varie, quanto per l’alto grado di inquinamento delle acque del Grande Fiume

 

Po donnaIncurante del divieto di balneazione si è tuffato  nel Po,  a favore di fotoreporter e telecamere accorsi per lui ai Murazzi.

 

Il candidato alle Europee  Oliviero Alotto, capolista della lista Green Italia Verdi Europa ha compiuto questo atto dimostrativo in nome della salvaguardia dell’ambiente, bene primario di tutti i cittadini. Alcuni dei quali, di passaggio,  vedendolo a mollo con la bandiera europea sono rimasti allibiti.

 

Ha avuto davvero un bel coraggio. Non tanto per avere eluso divieti e norme varie, quanto per l’alto grado di inquinamento delle acque del Grande Fiume, come lo definiva Giovanni Guareschi.

 

Ma in campagna elettorale tutto fa notizia. Contento lui.  

 

(Foto: il Torinese)

Cuore Toro per tutta la stagione

SECONDA PARTE – Giampiero Ventura: l’allenatore è stato capace di ricostruire in tre anni non solo una squadra e un sistema di gioco, ma un intero ambiente che dopo due anni consecutivi di serie B era chiaramente scoraggiato. La stagione appena conclusa ha visto la definitiva consacrazione di Alessio Cerci e l’esplosione di Ciro Immobile

torio fila 2Il Toro chiude la sua stagione al settimo posto. Il sesto posto svanisce nella parata di Rosati che respinge, al 93’,il rigore calciato da uno degli uomini simbolo della stagione del Toro, Cerci. Il Parma vince e supera così al fotofinish i granata. Un errore dal dischetto non può però cancellare una stagione da urlo da parte degli uomini di Ventura che hanno saputo far sognare, come non facevano da tempo, i tifosi granata che infatti, nonostante il mancato raggiungimento del sesto posto, tributano i giocatori con un lungo applauso alla fine della partita. La squadra ha saputo incarnare alla perfezione il “Cuore Toro” durante la stagione mettendo ogni partita in campo grinta e determinazione.

 

Grande merito di tutto questo è, senza dubbio, di Giampiero Ventura. L’allenatore è stato capace di ricostruire in tre anni non solo una squadra e un sistema di gioco, ma un intero ambiente che dopo due anni consecutivi di serie B era chiaramente scoraggiato. La stagione appena conclusa ha visto la definitiva consacrazione di Alessio Cerci e l’esplosione di Ciro Immobile che grazie ai loro goal, rispettivamente 13 e 22, hanno permesso al Toro di condurre una stagione incredibile.

 

I complimenti vanno fatti anche alla difesa e al centrocampo con Glik, Darmian, Maksimovic e Vives che si sono messi particolarmente in evidenza per la qualità e la continuità delle loro prestazioni. Nonostante il settimo posto il Toro può ancora sperare nell’Europa visto il mancato pagamento dell’Irpef e la mancata concessione della licenza Uefa al Parma. Il 28 maggio l’Alta Corte di Giustizia esaminerà nuovamente la questione, in caso di un’ennesima bocciatura in Europa andranno i granata. I tifosi del Toro possono ancora sognare.

 

Filppo Burdese

 

La prima parte è stata dedicata alla Stagione 2013/14 della Juventus

(Foto: il Torinese)

Conoscere le montagne con l’infografica

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix

 

montagneCome fare per orientarsi tra le montagne piemontesi? Semplice, con la nuova Infografica curata dal Consiglio Regionale in collaborazione  con Uncem, Csi e Università di Torino.  

 

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix, (realizzazione Collettivo grafico Boumaka).

 

Un nuovo modo per avvicinarsi al mondo della montagna piemontese.

 

 

  link:http://www.cr.piemonte.it/cms/media/files/51-peak_me_up.pdf

 

 

(Foto: il Torinese)

Api Torino: “Impariamo a innovare la nostra impresa”

Grazie alla collaborazione della Fondazione Human + i workshop offriranno momenti di alta formazione per approfondire le implicazioni gestionali dell’innovazione

 

API TORINOIl Gruppo Giovani Imprenditori di API Torino, in collaborazione con la Fondazione Human+, ha organizzato l’iniziativa “Impariamo a innovare la nostra impresa” che prevede un ciclo di 3 workshop sul tema del management dell’innovazione, considerato uno strumento di crescente rilevanza per lo sviluppo dell’impresa e per migliorarne il posizionamento competitivo.

 

Obiettivi dei workshop
Grazie alla collaborazione della Fondazione Human +, i workshop offriranno momenti di alta formazione volti ad approfondire le implicazioni gestionali dell’innovazione all’interno dell’impresa. Ogni workshop – della durata di circa 2 ore – ha un approccio molto pratico e prevede una testimonianza aziendale, allo scopo di favorire la condivisione e lo scambio di esperienze positive tra imprese, che possano offrire nuovi spunti per la propria realtà aziendale.

 

Workshop #2 – Martedì 27 Maggio 2014, ore 17-19 presso la sede di API Torino
Aprirsi all’innovazione: l’open innovation

Il secondo appuntamento parte dalla considerazione che le PMI sono strutturalmente portate per gestire l’innovazione in modo aperto. La riduzione dei rischi, la condivisione degli investimenti, la possibilità di accedere a maggiori risorse grazie alla messa a fattor comune delle proprie potenzialità sono solo alcuni degli esempi che supportano questa affermazione. Durante il workshop verranno analizzati i principali punti di forza e di debolezza dell’impostazione di una strategia di innovazione “open” in aziende di piccole dimensioni. Il workshop, che richiede la partecipazione attiva delle persone presenti, sarà arricchito da una testimonianza di un progetto di innovazione aperta del territorio piemontese.

 

Workshop #3 – Martedì 17 Giugno 2014, ore 17-19 presso la sede di API Torino
Valorizzare il know-how: l’innovazione tecnologica

Il terzo e ultimo workshop sarà incentrato sulla valorizzazione del know-how aziendale. Gli aspetti tecnologici dell’innovazione sono centrali per tutte le aziende e – a maggior ragione – per le aziende concentrate sul prodotto, come la maggior parte delle PMI italiane. Individuare gli aspetti chiave dell’innovazione tecnologica permette di gestire al meglio il processo di generazione dell’innovazione. Partendo dall’analisi del proprio modello di innovazione tecnologica i partecipanti al workshop potranno approfondire il processo completo di gestione della propria innovazione, dalla fase di nascita (exploration) fino alla sua valorizzazione (exploitation). Il workshop sarà arricchito dalla testimonianza di una piccola azienda piemontese che ha fatto dell’innovazione tecnologica il suo principale punto di forza.

 

(info: www.apito.it)

 

Quattro No Tav processati, tre giudici popolari ammalati. Si rinvia al 6 giugno

Mattia Zanotti, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Chiara Zenobi sono in cella dallo scorso dicembre per avere assaltato l’area del cantiere dell’alta velocità di Chiomonte nel 2013. Le accuse: attentato con finalità terroristiche, atti di terrorismo con esplosivi, detenzione di armi da guerra e danneggiamento

 

POLIZIA CAMIONSoltanto il 6 giugno, data in cui è stato aggiornato il processo,  la Corte d’Assise darà il proprio parere sulle molte eccezioni sollevate stamattina in aula dalla difesa degli imputati. Veniamo all’udienza di oggi.

 

Visto che di terrorismo si parla,  la rinuncia (ufficialmente per ragioni di salute) da parte di tre giudici popolari del processo di oggi ai  quattro ragazzi no Tav fa tornare alla memoria anni decisamente bui, quando le giurie popolari erano “decimate” per la paura di rappresaglie delle Brigate rosse. Oggi non è la stessa cosa, ma la scelta dei tre giurati fa comunque capire il clima che si respira. Ed è dei giorni scorsi la decisione della Cassazione di chiedere al tribunale della libertà di riesaminare i capi di imputazione.

 

All’inizio dell’udienza gli imputati sono stati accolti in aula da slogan e applausi dei loro sostenitori tra il pubblico. La giuria popolare, all’unanimità dei sei componenti, (scortati su un pullman dal Tribunale alle Vallette) ha chiesto di non essere fotografata e ripresa dalle telecamere. Nel team della difesa, anche il prof. Oreste Dominioni, che ha già difeso Silvio Berlusconi. Il giudice ha stabilito che, durante l’udienza,  i quattro imputati possano stare insieme nella stessa gabbia dell’aula.

 

Come è noto, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Chiara Zenobi sono in carcere dallo scorso dicembre per avere assaltato l’area del cantiere dell’alta velocità di Chiomonte il 13 maggio 2013. Le accuse: attentato con finalità terroristiche, atti di terrorismo con esplosivi, detenzione di armi da guerra e danneggiamento. In teoria, le pene previste potrebbero superare i 20 anni di reclusione. 

 

Dal canto loro  i no  Tav, che hanno presidiato – erano  circa duecento – la zona antistante le Vallette  in segno di solidarietà ai loro compagni, dicono che è in atto un “tentativo di criminalizzazione del  movimento con accuse spropositate”.

 

Va ricordato, infine, che pochi giorni fa all’inizio del maxiprocesso alle 53 persone accusate di avere lanciato sassi contro le forze dell’ordine tre anni fa (il 3 luglio 2011) al cantiere della tav , la testimonianza  più significativa della difesa  era stata quella di un tecnico dell’Environment Park secondo il quale le forze dell’ordine avrebbero sparato lacrimogeni direttamente sui manifestanti. Da qui la richiesta della difesa di fare luce sul comportamento della polizia.notav striscione

 

Insomma, una bella gatta da pelare anche per in nuovo procuratore capo di Torino, Armando Spataro.

 

 

 

 

(Foto: il Torinese)