ilTorinese

Polizia Postale, un anno di attività

Resoconto annuale della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2019

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2019 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati di precipua competenza di questa Specialità.

Nel merito dell’attività svolta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle D’Aosta l’azione istituzionale ha consentito di registrare il dato di 538 tra indagati in stato di libertà e tratti in arresto, esito complessivo delle operazioni svolte negli specifici ed eterogenei settori di interesse.

C.N.C.P.O.

Il ritmo frenetico delle innovazioni tecnologiche e dei nuovi mezzi di comunicazione, conseguenti alla diffusione di Internet su larga scala e, in particolare, la progressiva diffusione di smartphones e tablets tra i minori, sono solo alcuni degli elementi che agevolano le forme di aggressione in rete verso l’infanzia e l’adolescenza.
Considerato che uno degli aspetti propri del web che caratterizzano tali fenomeni, nonché tutte le comunità virtuali, è l’assenza di confini e, quindi, la sovranazionalità, è di assoluta importanza l’attività di cooperazione internazionale, instaurata nel corso degli anni dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) tramite EUROPOL e INTERPOL, sia con paesi dell’UE che extraeuropei.

In tale contesto, di assoluto rilievo risulta il ruolo svolto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in particolare nell’ambito dei reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online. Nell’anno in corso sono state indagate 650 persone, 42 nell’ambito del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta. Per i medesimi reati sono stati eseguiti due arresti di cui uno afferente un soggetto responsabile di gravi abusi su minori di cui aveva la diretta disponibilità ed uno per il quale si è riscontrato l’utilizzo del software TOR ai fini dell’anonimizzazione.
Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online, invece, hanno consentito di indagare 180 soggetti, 20 dei quali nel territorio Piemontese.

Un fenomeno particolarmente insidioso che ha fatto breccia tra giovani e giovanissimi è rappresentato dagli stickers, fenomeno in crescente diffusione, che consiste nella condivisione, sulle piattaforme di messaggistica istantanea, di adesivi digitali gratuiti, a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita, nonché pedopornografico.
Attualmente sono stati rilevati 7 casi di stickers trattati da questa Specialità, conclusisi con altrettanti minori indagati per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico; uno di questi casi è stato trattato dal Compartimento di Torino ed ha condotto al deferimento all’A.G di un minore.

OPERAZIONE “LOST NET”

Nell’ambito di un’attività coordinata dal C.N.C.P.O. e dal Compartimento Polizia Postale di Torino, con modalità anche sotto copertura, sono stati eseguiti sul territorio nazionale 11 decreti di perquisizione personali e domiciliari emessi dalla Procura della Repubblica di Torino, volti ad identificare utenti italiani che si sono resi responsabili dei reati di divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico perpetrati in Rete. L’attività sottocopertura si è svolta prevalentemente su circuiti del darkweb, ove è stata riscontrata la presenza di canali trattanti specifiche tematiche.
Nel corso della perquisizione informatica è stato rinvenuto ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

L’attività si è conclusa con 6 denunciati e 5 arrestati.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O. attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati individuati 46.077 siti internet, di cui 2.287 inseriti in black list ed oscurati in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

SEZIONE OPERATIVA

Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, dal mese di gennaio ad oggi, sono state indagate 288 persone, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie e minacce sui social network.
Risultano in costante aumento le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o comunque conosciute dal grande pubblico: 2426 i casi trattati e 738 le persone indagate delle quali 101 nel contesto Piemontese.
Sono stati segnalati 514 casi di ricatto on line dall’inizio dell’anno.
Una particolare rilevanza ha assunto l’attività di contrasto al revenge porn, un fenomeno in continua crescita, per il quale sono 24 le persone indagate. Purtroppo i dati non rispecchiano la gravità e l’estensione del fenomeno, a causa della ritrosia a denunciare di molte persone.

Grande impegno è stato profuso al contrasto dei reati d’incitamento all’odio: sono oltre 2000 gli spazi virtuali monitorati nel 2019 per condotte discriminatorie di genere, antisemite, xenofobe e di estrema destra.

Si registra la continua crescita delle truffe on line: nel 2019 sono state ricevute e trattate oltre 196 mila segnalazioni che hanno consentito di indagare 3620 persone sul territorio Nazionale, delle quali 258 su iniziativa del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta. Sempre più sofisticate sono state le condotte fraudolente commesse sulle piattaforme di e-commerce.
Sono aumentate le cosiddette truffe romantiche, che vedono come vittime delle donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da uomini conosciuti in rete e indotte con stratagemmi sentimentali a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli.
Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al trading online: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti “sicuri”, sono caduti nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari investendo centinaia di migliaia di euro. 50 le indagini aperte sul territorio Torinese.

CNAIPIC

Di evidente incremento è l’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2018, ha visto un aumento di oltre il 30%, sino a raggiungere 82484 alert.
La tempestiva condivisione dei c.d. “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con i fornitori di servizi pubblici essenziali ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche dalla costante attività di monitoraggio in contesti di interesse.
Il C.N.A.I.P.I.C. – Centro Nazionale Anticrimine Informatico nell’ambito del complessivo Sistema Informativo Nazionale per il Contrasto al Cyber Crime, progetto SINC3, ha gestito complessivi 1181 attacchi cyber significativi, di cui:

• 243 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale;
• 938 attacchi informatici diretti verso aziende sensibili e pubbliche amministrazioni locali;
• 79 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”.

20 dei casi sopra esposti sono stati trattati dal gruppo NOSC (Nucleo Operativo per la Sicurezza Cibernetica) del Compartimento di Torino.
Tra le attività investigative condotte, in tale ambito, si segnalano 155 indagini avviate nel 2019 per un totale di 117 persone indagate su tutto il territorio nazionale.

Nell’ottica di un’efficace condivisione operativa, il Centro ha proseguito la stipula di specifici Protocolli a tutela delle infrastrutture critiche nazionali: al riguardo, nel 2019 sono state sottoscritte 7 nuove convenzioni con le società Alitalia, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti, E.ON, Assaeroporti, Fastweb ed Italgas, oltre al rinnovo delle convenzioni in essere con CONSOB, Dipartimento della Protezione Civile e Vodafone.

Si rappresenta, altresì, che analoghe forme di collaborazione, nell’ambito del progetto SINC3, sono state avviate dagli uffici territoriali della Specialità con strutture sensibili di rilevanza locale, sia pubbliche che private, al fine di garantire un sistema di sicurezza informatica capillare e coordinato.

Il Compartimento del Piemonte e Valle D’Aosta ha stipulato di iniziativa 6 protocolli d’intesa con referenti istituzionali del mondo delle imprese ed universitario; si segnalano in particolare l’accordo con l’Unione Industriali di Torino, Asti, Confindustria Cuneo, Confindustria Valle D’Aosta, con la società BCUBE di Alessandria e con l’Università degli Studi di Torino.

CYBERTERRORISMO

Nell’ambito della prevenzione e del contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista ed, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione sul web, il personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni effettua quotidianamente il monitoraggio del web, affiancato da qualificati mediatori linguistici e culturali, il cui contributo, per la peculiarità della materia e dei relativi contenuti multimediali presenti sulla rete, fornisce un valore aggiunto di fondamentale importanza.

Come noto, infatti, il web assurge ad un ruolo fondamentale quale strumento strategico di propaganda dell’ideologia del Daesh, di reclutamento di nuovi combattenti, di finanziamento, di scambio di comunicazioni riservate nella pianificazione degli attentati e di rivendicazione degli stessi.

L’attività, funzionale al contrasto dei fenomeni di radicalizzazione e cyberterrorismo, ha portato al monitoraggio di oltre 32.170 spazi web ed alla rimozione di centinaia di contenuti.
Il Compartimento di Torino ha proceduto a monitorare 150 canali, 10 piattaforme di messaggistica nonché oltre 90 soggetti radicalizzati. L’attività sottocopertura degli investigatori Torinesi ha consentito di deferire all’A.G due minori responsabili di propaganda jihadista su canali telegram; gli stessi sono attualmente destinatari di provvedimenti finalizzati ad un percorso di rieducazione.
Al fine di contrastare tale strategia di comunicazione dell’IS, personale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha partecipato agli “Action Day” che si sono svolti nel mese di novembre 2019 presso la sede di Europol, a L’Aia, e che hanno coinvolto, oltre a tutte le Forze dell’Ordine degli Stati Membri, anche i rappresentanti dei maggiori Internet Service Provider, tra cui Telegram – che è stato il fornitore di servizi online che ha ricevuto la maggior parte delle richieste di referral e che ha allontanato dalla propria piattaforma una parte significativa degli attori chiave all’interno della rete di diffusione della propaganda IS – nonché Google, Files.fm, Twitter, Instagram e Dropbox.

In tale contesto, dunque, le attività poste in essere hanno permesso di ottenere un massiccio “take down” di migliaia di gruppi, canali ed account (molti dei quali oggetto di un precedente accesso abusivo ed un successivo impiego come bots) che sono stati oggetto di preventiva segnalazione da parte del law enforcement, in quanto considerati responsabili della pubblicazione del settimanale di settore al-Naba.

Ad ulteriore conferma della proiezione internazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, quale punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol (Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti di propaganda jihadista diffusi in rete e di orientarne l’attività), appare opportuno segnalare la partecipazione di propri operatori anche ai “CBRNE Action Day”, che si sono svolti sempre presso la sede di Europol alla fine del mese di novembre.

Nel dettaglio, partendo dall’analisi dei tragici eventi terroristici avvenuti negli ultimi anni in Europa, a partire dall’attacco alla Manchester Arena del 22 maggio 2017 per arrivare fino ai recente episodio di Halle (Germania) dello scorso 9 ottobre, si è constatato come sempre più spesso i lupi solitari (sia di matrice jihadista, così come di matrice neonazista) abbiano fatto ricorso ad esplosivi e armamenti realizzati seguendo le istruzioni presenti in manuali e linee guida pubblicate online.
Nel corso “CBRNE Action Day” l’operazione congiunta è stata rivolta proprio alla individuazione online di manualistica e di c.d. “Tutorials” di stampo terroristico, nei quali viene spiegato come preparare ordigni esplosivi improvvisati utilizzando materiali radiologici, biologici, chimici e nucleari.

Nel dettaglio, durante l’operazione le forze di polizia hanno identificato oltre 1700 risorse online di interesse investigativo che sono state segnalate ai Provider dei Servizi Internet per la relativa rimozione e per l’ottenimento di utili elementi di prova indispensabili per la prosecuzione delle indagini.

L’operazione congiunta ha altresì compreso ulteriori attività investigative, anche all’interno del Dark Web, al fine di individuare operazioni di compravendita di materiali necessari alla preparazione di ordigni, con la successiva analisi delle transazioni sospette relative alla vendita di precursori chimici su piattaforme online generiche.

Nell’anno che volge al termine, oltre alle attività di polizia giudiziaria connesse al terrorismo di matrice jihadista, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha registrato un notevole incremento delle attività nel settore della propaganda online legata all’estremismo razzista e xenofobo, riscontrando un trend di forum e discussioni dedicate all’argomento in costante aumento.

Tale tendenza, che ha coinvolto la popolazione “virtuale” di tutto il globo, evidenzia una dimensione transnazionale della minaccia in argomento, basti pensare alla strage di Christchurch – avvenuta il 15 marzo 2019 – nella quale hanno perso la vita 50 persone (mentre altre 50 sono state ferite) in seguito all’attacco da parte di un uomo che, motivato da ideologie suprematiste, ha aperto il fuoco su due luoghi di culto musulmani nella terza città più grande della Nuova Zelanda, trasmettendo le immagini in diretta su Facebook.

L’indottrinamento, come nel caso del radicalismo jihadista, avviene anche in questo ambito quasi sempre sulla rete, attraverso una graduale autoformazione che inizia con la visualizzazione di contenuti di numerose board, diverse dai principali social network.
All’interno di tali board, inoltre, trovano ampio spazio anche messaggi pubblicati ad opera di ignoti mediante i quali vengono minacciate azioni terroristiche (nella maggior parte dei casi rivelatesi fake).

Sul punto, inoltre, appare opportuno evidenziare come, grazie alla buona collaborazione con il Federal Bureau of Investigation, operatori della Sezione Cyberterrorismo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno indentificato un soggetto italiano che, tramite la piattaforma 4Chan aveva minacciato l’esecuzione in data 30 agosto 2019 di un’azione terroristica sulla tratta ferroviaria Roma/Milano; in particolare, gli investigatori riuscivano ad effettuare la perquisizione nei confronti del reale autore del messaggio in data 29 agosto 2019, accertando l’inconsistenza della minaccia.

Inoltre, al fine di contrastare la presenza sul territorio italiano di gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali, il personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha collaborato con gli Uffici della Polizia di Prevenzione per l’esecuzione di perquisizioni informatiche nei confronti di oltre 28 soggetti dislocati sul territorio nazionale, 2 dei quali sul territorio Piemontese.

In seguito a tale evidente innalzamento del rischio, si è assistito ad un parallelo incremento del livello di attenzione anche nei tavoli di lavoro internazionali, e, proprio in seno all’E.U. Internet Forum, personale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha contribuito – unitamente a rappresentanti degli Stati Membri e di Europol, nonché di alcuni delegati delle maggiori compagnie fornitrici di servizi internet (tra le quali Facebook, Google, Microsoft, Telegram, Twitter, Snap, JustPaste.it e Dropbox) – all’elaborazione di un protocollo di crisi dell’Unione Europea finalizzato al contrasto ed al contenimento della rapida diffusione virale di contenuti terroristici e di estremismo violento online.

FINANCIAL CYBERCRIME

Con riferimento al financial cybercrime, le statistiche dell’anno in corso fanno registrare ben 4930 casi a livello nazionale.
Il fenomeno del phishing, finalizzato alla captazione illecita di codici personali e dati sensibili, conosce un notevole aumento soprattutto attraverso il ricorso a malware e siti-clone. In aumento, tuttavia, sono anche i casi riguardanti il cd. “Vishing” (phishing vocale) e “Smishing” (phishing attraverso messaggi ed sms).
La violazione dei sistemi bancari di privati ed imprese vede un aumento nel ricorso alle tecniche criminali del cd. Sim-Swap.
Il tessuto economico-produttivo del Paese continua ad essere oggetto degli attacchi noti a livello mondiale con le espressioni BEC e CEO Fraud. Scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando ingenti somme verso conti correnti nella disponibilità dei truffatori. Il BEC (business e-mail compromise) fraud o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”.
Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme provento di frode informatica, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2019, la Specialità ha potuto bloccare e recuperare alla fonte, su una movimentazione di 18.763.446 €, ben 13.544.042 €.

Al riguardo, con riferimento al fenomeno del cyber-riciclaggio, di rilievo è la recente operazione internazionale denominata “Emma5”, coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 24 Paesi Europei e di Europol, volta a identificare i c.d. “money mules”, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito, sui quali vengono poi accreditate le somme illecitamente acquisite.
L’operazione in parola ha consentito sul territorio nazionale di identificare e denunciare 170 money mules.

Nel settore del BEC e CEO Fraud il Compartimento Piemonte e Valle D’Aosta ha indagato 61 soggetti, 14 dei quali sono stati tratti in arresto.
Si segnala un’operazione eseguita congiuntamente alla Polizia Postale di Napoli, coordinata dal Servizio centrale, ai danni di un’azienda campana operante nel settore della commercializzazione di gas industriale, per un importo di € 236.000,00, trasferito dal conto corrente della vittima a saldo di una fattura commerciale, ad un diverso conto, in uso ai cyber criminali che si erano sostituiti al reale partner d’affari.

Una ulteriore operazione, eseguita dalla Polizia Postale di Torino, ha condotto all’arresto di due uomini, autori di due distinti episodi di reato, recuperando complessivamente oltre 380 mila euro di profitti illeciti.

Nel settore del contrasto alla pirateria informatica ragguardevoli successi sono stati ottenuti nell’anno in corso dalla Specialità.
A livello nazionale, con l’Operazione Eclissi, il Servizio Polizia Postale ha messo a segno la più vasta operazione di polizia mai condotta nel settore del contrasto al fenomeno delle IPTV illegali. L’Operazione coordinata a livello nazionale dalla Procura della Repubblica di Roma, e a livello internazionale dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol ha puntato a disarticolare direttamente la complessa infrastruttura tecnologica operante a livello internazionale, responsabile della diffusione via Internet, attraverso numerosi siti, del segnale illegalmente captato di numerose emittenti televisive a pagamento (Sky; DAZN; Mediaset; Netflix etc.).
Significativi i numeri complessivi relativi sia alle persone coinvolte, circa 5.000.000 utenti solo in Italia; sia alle Iptv bloccate, 30, per un volume di affari stimato di oltre 2 milioni di euro al mese, che hanno portato all’individuazione di circa 200 tra conti PayPal, postepay, conti correnti bancari e wallet bit coin, tuttora oggetto di indagine. Inoltre sono stati sequestrati oltre 200 Server e 80 domini e sono state effettuate 20 perquisizioni in tutta Europa presso sedi di società e provider.

ATTIVITA’ DI PREVENZIONE
Parallelamente all’incremento dell’uso di strumenti telematici, sono cresciute le aspettative di sicurezza da parte del cittadino.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.

Nello specifico si evidenzia la settima edizione della campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 2 milioni di studenti, 220.000 genitori, 125.000 insegnanti per un totale di 17.000 Istituti scolastici e 300 città italiane. Le tappe Piemontesi del truck hanno visto il coinvolgimento di 2300 studenti e 200 insegnanti.
Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.
A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.

Inoltre nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio nazionale raggiungendo oltre 300 mila studenti e circa 3000 Istituti scolastici per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: progettoscuola.poliziapostale@interno.it.

Il dato del territorio Piemontese è altrettanto significativo. Le campagne di prevenzione hanno ottenuto una considerevole partecipazione della cittadinanza per un totale di 111 istituti, 15378 studenti e 3279 insegnanti coinvolti, a conferma del solido legame tra la comunità sociale e la Polizia di Stato.

COMMISSARIATO DI PS ONLINE

Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.

Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web.

Di particolare importanza le denunce e le segnalazioni giunte anche sul sito del Commissariato di P.S. on-line per i reati di cyberbullismo, perpetrati soprattutto in ambito scolastico da parte di studenti nei confronti di compagni e perpetrati attraverso i social media, con atti denigratori e diffamatori nei confronti delle giovani vittime. Alcune attività sono sfociate nell’emissione da parte dei Questori sul territorio nazionale di provvedimenti di ammonimento anche al fine di responsabilizzare minori autori del reato.

Pallanuoto: il Settebello conclude il collegiale a Novara

Ora il torneo internazionale di Cuneo


Il Settebello campione del mondo in carica ha concluso il proprio 2019 in collegiale al centro sportivo del Terdoppio di Novara.
Quattro giorni – dal 27 dicembre a lunedì 30 – di common training con la nazionale tedesca, una formazione in crescita, veloce in acqua e forte fisicamente, in corsa per un posto alle Olimpiadi dell’estate prossima. «Le quattro partite contro la Germania sono state un banco di prova molto importante – spiega il CT Sandro Campagna – siamo venuti qui a Novara con l’obiettivo di ‘ricomporre’ il nostro gioco, di ritrovare appieno ritmo e meccanismi in acqua, e il confronto con un avversario di valore come la Germania ci ha sicuramente aiutato. Siamo soddisfatti per il lavoro svolto e desiderosi di metterci nuovamente alla prova tra pochi giorni nel torneo di Cuneo. Saranno partite vere, nelle quali scenderemo in campo per consolidare ulteriormente la nostra pallanuoto, in un contesto di altissimo livello». «Abbiamo lavorato parecchio a livello fisico nei dieci giorni di collegiale a Roma, a metà dicembre – prosegue Campagna – poi siamo arrivati a Novara, che già ci aveva accolti nel cammino di preparazione agli ultimi Mondiali. Abbiamo trovato nuovamente grande ospitalità e un impianto perfetto per la nostra preparazione».

Due giorni di riposo attendono ora il Settebello, che giovedì 2 gennaio si ritroverà quindi a Cuneo per disputare il torneo internazionale in programma da venerdì 3 a domenica 5. Allo Stadio del Nuoto di via Porta Mondovì gli azzurri affronteranno le nazionali di Ungheria, Grecia e Stati Uniti. Il quadrangolare sarà naturalmente il primo appuntamento della nazionale italiana nel 2020, anno che culminerà con le Olimpiadi di Tokyo (24 luglio-9 agosto), traguardo della stagione e, in generale, del quadriennio cominciato all’indomani del bronzo vinto ai Giochi di Rio 2016.

Il torneo sarà inoltre un test in vista dei Campionati Europei, in calendario dal 14 al 26 gennaio a Budapest; un appuntamento che l’Italia affronta con grande ambizione e con in tasca il titolo mondiale conquistato a luglio a Gwangju. «Dovremo ragionare partita per partita, curando ogni dettaglio – assicura il CT azzurro – solo così potremo lottare per raggiungere l’obiettivo, che è quello di arrivare in fondo e provare nuovamente le sensazioni sperimentate qualche mese fa in Corea del Sud».

Di seguito il programma del torneo di Cuneo; tutte le partite saranno trasmesse in diretta streaming su Waterpolo Channel. Da sottolineare la grande risposta di pubblico, con tutti i biglietti venduti per le tre giornate di gara.

Venerdì 3 gennaio
– Stati Uniti – Ungheria alle 19
– Italia – Grecia alle 20.30

Sabato 4 gennaio
– Ungheria – Grecia alle 19
– Stati Uniti – Italia alle 20.30

Domenica 5 gennaio
– Grecia – Stati Uniti alle 10.30
– Italia – Ungheria alle 12

Nelle mattinate di venerdì 3 e sabato 4, al termine dell’allenamento della nazionale italiana, ci sarà un momento di incontro tra gli azzurri e gli atleti con disabilità della società Granda Waterpolo Ability.

I convocati del CT Alessandro Campagna: Jacopo Alesiani, Marco Del Lungo, Niccolò Figari (AN Brescia), Michael Alexandre Bodegas (Barceloneta), Lorenzo Bruni, Luca Damonte, Vincenzo Dolce, Gianmarco Nicosia (Sport Management), Matteo Aicardi, Francesco Di Fulvio, Edoardo Di Somma, Gonzalo Echenique, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Stefano Luongo, Vincenzo Renzuto Iodice e Alessandro Velotto (Pro Recco). Completano lo staff l’assistente tecnico Amedeo Pomilio, il team manager Alessandro Duspiva, il preparatore atletico Alessandro Amato, il preparatore dei portieri Goran Volarevic, il medico Nicola Eugenio Arena, il fisioterapista Luca Mamprin, il videoanalista Francesco Scannicchio.

Tutte le informazioni sul quadrangolare di Cuneo a questo link

Buoni pasto, che cosa cambia

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Con l’arrivo del nuovo anno cambiano le soglie per la deducibilità integrale dei buoni pasto elettronici e cartacei per effetto della Legge di Bilancio 2020

La manovra ha previsto un aumento, dal 1° gennaio 2020, della soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici da 7 a 8 euro (fino a questo importo non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente). Inoltre è previsto un taglio alla deducibilità dei buoni pasto cartacei da 5,29 euro a 4 euro.

Per i buoni pasto elettronici 2020 aumenta la deducibilità da 7 a 8 euro, mentre per quelli cartacei scende da 5,29 euro a 4 euro. La nuova disposizione revisiona e riscrive l’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), comma 2, prevedendo che l’importo delle somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro sia aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica.

Oltre alla ridotta soglia di esenzione, non è prevista nessuna detrazione IVA per le aziende che utilizzano il servizio dei ticket cartacei.

L’obiettivo è, come nel caso dei contanti, favorire la digitalizzazione dei pagamenti rendendoli tracciabili.

Per le aziende l’IVA al 4% sui ticket restaurant è integralmente detraibile. I titolari d’azienda e soci, e le aziende individuali, possono detrarre integralmente l’IVA sui buoni pasto elettronici al 10%, fino al massimo importo pari al 2% del fatturato, percentuale che comprende anche altri tipi di spese come l’albergo, la trasferta e così via.

buoni pasto possono essere consegnati ai lavoratori subordinati, a tempo pieno o part time, e a chi ha instaurato con il committente un rapporto di collaborazione.

Stazioni e treni più sicuri con i controlli di fine anno della Polfer

2 arrestati, 3383 persone controllate, di cui 11 indagati, 184 minori e 714 con precedenti di Polizia; 53 veicoli controllati, 220 pattuglie in stazione e 69 a bordo treno, 176 treni scortati e 15 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. Questi i risultati dell’attività svolta nello scorso weekend del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta

BILANCIO DELL’ATTIVITA’ DELLA POLIZIA DI STATO NELLE STAZIONI E SUI TRENI IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

Nella stazione di Torino Porta Nuova gli Agenti Polfer hanno arrestato due italiani che si sono resi responsabili di un furto con destrezza ai danni di una donna all’interno della galleria commerciale. Gli operatori della Polizia, immediatamente giunti sul posto appena accaduto il fatto, dopo un breve inseguimento a piedi, hanno bloccato i due autori. Un quarantacinquenne italiano è stato denunciato in stato di libertà per possesso di una chiave inglese nascosta all’interno della manica del giubbotto. Sempre nella Stazione di Torino Porta Nuova, Agenti Polfer hanno denunciato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, maltrattamento di animali e manifesta ubriachezza un trentaseienne polacco. Lo straniero che a bordo di un treno proveniente da Napoli ha arrecato disturbo ai viaggiatori e ha maltrattato in continuo il proprio animale senza motivo, una volta giunto presso lo scalo di Torino, ha continuamente inveito contro gli operatori intervenuti per calmarlo. L’animale è stato affidato al Canile Municipale di Torino. Operatori del Nucleo Scorte Compartimentale, hanno indagato in stato di liberà per ricettazione un minore marocchino che, a bordo di un treno tra le stazioni di Chivasso e Santhià, è stato trovato in possesso di diverso materiale tra cui orologi, fotocamere, abbigliamento di marca. Nella stazione di Alessandria Agenti Polfer hanno denunciato in stato di libertà, per interruzione di pubblico servizio, minacce e resistenza a P.U. e danneggiamento, una donna che a bordo treno Regionale, proveniente da Milano, ha azionato il freno di emergenza e ha tentato di allontanarsi a piedi tra gli scambi ferroviari tentando di eludere il controllo di polizia. Nella stazione di Novara gli operatori Polfer hanno denunciato due cittadini senegalesi per aver opposto resistenza e cercato di sottrarsi al controllo di polizia nonché hanno denunciato un ventunenne italiano per essersi rifiutato di declinare le generalità a Pubblico Ufficiale.

Botti pericolosi, alcuni feriti in Piemonte e un arresto a Torino

In Piemonte, come in molte altre regioni si registrano feriti per l’uso dei ‘botti’ durante i festeggiamenti di Capodanno

Un ventottenne, nel Verbano  ha riportato gravi lesioni a tre dita di una mano a causa dello scoppio un petardo.

Un quarantacinquenne è stato invece ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per una lesione alla mano dovuta allo scoppio di petardi.  Un secondo caso riguarda un’altra persona arrivata al pronto soccorso del Sant’Andrea con ferite alla mano, ma di minore entità. L’uomo è stato già dimesso. Tre i giovani che sono stati medicati all’ospedale di Ivrea. Le ferite più gravi, con dieci giorni di prognosi,  sono quelle ai danni di  un ventiquattrenne di Salerano investito dall’esplosione  di un fuoco d’artificio. Il proprietario di una cantina a Torino è stato arrestato dai carabinieri per la detenzione illegale di  fuochi d’artificio: sono stati trovati più di 250 kg di botti di fabbricazione artigianale. Tra il materiale, che il Comando provinciale dell’Arma definisce “dal potenziale micidiale”, c’erano anche 320 “cipolle”. L’uomo è italiano e  già conosciuto alle forze dell’ordine.

Rifondazione solidale con Nicoletta Dosio

Riceviamo e pubblichiamo
Iniziative e presidi di solidarietà si stanno svolgendo in queste ore in tutta Italia a seguito del vergognoso arresto di Nicoletta Dosio, storica attivista No Tav. La Procura Generale di Torino ancora una volta dà dimostrazione dell’ossessione repressiva contro il movimento. Rifondazione Comunista esprime tutta la sua vicinanza a Nicoletta e a tutti gli attivisti No Tav ingiustamente posti a misure di restrittive. Questa sera, 1 gennaio 2020, in occasione della fiaccolata di solidarietà che si terrà a partire dalle ore 18.00 a Bussoleno, saranno presenti Paolo Ferrero vice Presidente del Partito della Sinistra Europea ed Ezio Locatelli Segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Torino.
Basta con la criminalizzazione del movimento No Tav! La lotta non si arresta
Partito della Rifondazione Comunista Torino

Il primo nato nel 2020 al Sant’Anna si chiama Luca

Il primo nato del 2020 del Sant’Anna è del Settore 1°, diretto dal dottor Paolo Cortese, si chiama Luca, primogenito maschio di 3600 grammi, nato da parto spontaneo alle ore 01:09, per la gioia di mamma Fulvia e papà Alberto

Fin da subito si è attaccato al seno materno ed ha potuto beneficiare di un prolungato contatto pelle a pelle con la mamma che favorisce il BONDING, inoltre favorisce il rilascio di ossitocina nella madre prevenendo così l’emorragia post partum ed aiuta a mantenere costante la temperatura corporea del neonato ed a superare lo sbalzo termico dopo il parto. La coppia ha acconsentito di effettuare anche la donazione del sangue cordonale da utilizzare a scopo solidaristico nei trapianti per i bambini affetti da patologie del sistema ematopoietico.
Anche la seconda nata è del settore 1A, è una femmina, pesa 2.730 grammi e si chiama CRISEIDE (significato “bella e splendente come l’oro”), primogenita di mamma CHIARA e papà ANDREA.
Nel file excell allegato sono riportati tutti  i dati dell’ultimo nato del 2019 ed i primi 2 nati del 2020. I genitori dell’ultimo nato del 2019 non hanno rilasciato il consenso a farsi fotografare e ad incontrare i giornalisti.
I primi 2 nati sono italiani entrambi parti spontanei e hanno acconsentito di incontrare i giornalisti per la foto e l’intervista di rito.

DATI GENERALI SANT’ANNA

I parti sono stati 6.707 con un tasso di parti cesarei del 30,9% stabili rispetto al 2018, considerando la complessità della casistica è un dato estremamente positivo.
Ogni giorno nascono quasi 19 bambini, il picco delle nascite è stato il 3 MAGGIO  2019 con 37 neonati; complessivamente i nati sono stati 6.925, a tutti i neonati si cerca di garantire il contatto pelle a pelle, madre-neonato, per favorire il “BONDING”, legame stabile e profondo,  tra i genitori ed il figlio che consiste nel mettere il neonato nelle braccia della mamma, in contatto pelle-pelle nelle due ore successive al parto, senza attuare nessuna separazione se il loro stato di salute lo permette.
Anche nel 2019, come nel 2018, i nomi più frequenti attribuiti ai neonati sono stati Leonardo e Sofia.
Le gravidanze gemellari o multiple sono il 3% dei parti totali, superiore alla media regionale in quanto presso il Sant’Anna è presente l’ambulatorio per le gravidanze gemellari e l’ospedale è centro HUB per le gravidanza più complesse.
La % dei travagli di parto con analgesia perdurale è stata del 35,8%, ma a tutte le donne è  proposta anche l’analgesia con metodi naturali che prevede l’uso dell’acqua, il massaggio, il tatto e infine la cura dell’ambiente.
I parti nelle donne straniere sono stati il 25,6%, stabili rispetto al 2018 (25,9%); al 1° posto ci sono i bambini nati da mamme della Romania, seguiti da Marocco, Nigeria, Perù, Albania, Egitto e Cina.
Complessivamente le donne che hanno partorito al Sant’Anna appartengono a 93 nazionalità diverse, l’11% dei parti avviene in coppie di etnia mista.

In Svezia da Caselle fino a fine marzo con Norwegian

Da oggi la low cost collega Torino alla seconda città svedese con comodi voli settimanali. Torino Airport diventa così il nono scalo Norwegian in Italia

 

IL NUOVO VOLO TORINO – GÖTEBORG

 Norwegian, la terza compagnia aerea low-cost in Europa, inaugura oggi la nuova rotta Torino – Göteborg, che sino a fine marzo 2020 collegherà la città piemontese alla destinazione svedese, con comodi voli settimanali.

Il nuovo collegamento è stato pensato principalmente in ottica incoming, per servire il traffico degli sciatori scandinavi che scelgono le Alpi del Nord-Ovest italiano per trascorrere le loro settimane bianche e promuove Torino come destinazione ideale per gli sport invernali per i visitatori provenienti dalla Svezia. Al contempo, la nuova rotta per Göteborg consentirà ai passeggeri piemontesi di raggiungere più facilmente il Nord Europa per ammirare paesaggi incontaminati e conoscere il fascino della cultura scandinava.

“L’Italia riveste un ruolo molto importante nei nostri piani di sviluppo: siamo quindi felici di poter dare il via a  questo nuovo collegamento da Torino, che diventa così la nostra nona destinazione all’interno del network italiano – ha dichiarato Amanda Bonanni, Sales Executive di Norwegian in Italia -. Grazie al nuovo volo verso Göteborg, che prevede 1 frequenza settimanale ogni sabato, il Piemonte si apre alla seconda città svedese e alla sua regione di Götaland. Norwegian è così consolidata come riferimento per tutti quei passeggeri italiani che vogliono scoprire la Scandinavia e, allo stesso modo, per tutti quei passeggeri nordici desiderosi di visitare il Belpaese”.

“Il nuovo collegamento di linea di Norwegian amplia il ventaglio di rotte di Torino Airport attive nella stagione invernale 2019/2020 – ha sottolineato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -, rafforzando la vocazione dello scalo come aeroporto della neve. La Scandinavia è uno dei mercati di riferimento per il nostro territorio in ottica incoming per il prodotto sci e il fatto che Norwegian decida di operare questa nuova rotta di linea ne conferma l’importanza strategica”.

La partenza da Göteborg è prevista alle ore 7,30 con arrivo a Torino alle 9,45; il volo verso la Svezia prevede invece partenza alle 10,45 e arrivo a destinazione alle 13,05. Il collegamento verrà effettuato fino a sabato 28 marzo 2020.

Tutte le rotte da e per l’Italia sono disponibili sul sito www.norwegian.com/it e tramite le agenzie di viaggio.

Un morto e tre feriti sulle strade nella notte di Capodanno

Dal Piemonte / CRONACA

Un morto e 3 feriti: è il  il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella notte sull’autostrada A7 Milano-Genova tra  di Isola del Cantone (Genova) e Vignole Borbera (Alessandria), in territorio piemontese. L’auto su cui viaggiavano le quattro persone, tutte residenti nell’Alessandrino, sarebbe finita per cause da accertare sul guardrail o su un muretto di sostegno. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Novi Ligure. Sono accorsi i vigili del fuoco di Busalla e la polizia stradale di Sampierdarena.

Porcellane da re. Un dono per Vittorio Amedeo II

In mostra a Palazzo Madama, parte del “ritrovato” Servizio di Meissen donato al Re di Sardegna da Augusto il Forte, Re di Polonia

Fino al 31 gennaio 2020


Una riscoperta straordinaria nella storia della porcellana europea e un tesoro artistico di inestimabile valore. Che per secoli, fu creduto disperso, fatta eccezione per una tazza da cioccolata con piattino conservata a Palazzo Madama e donata nel 1877 da Ferdinando Arborio Gattinara di Breme, Duca di Sartirana, grande collezionista di porcellane nella sua Villa La Tesoriera di Torino; salvo poi scoprire che quel prestigioso “tesoro” si era invece conservato presso la stessa famiglia, la Casa Reale di Savoia, per quasi trecento anni. La scoperta avviene il 4 luglio scorso, quando la Fondazione Torino Musei si aggiudica a Londra all’asta di Christie’s – per 210mila sterline, più 53mila di diritti, a occhio e croce circa 300mila euro – parte del famoso “Servizio del Re di Sardegna”, donato nel settembre del 1725 a Vittorio Amedeo II, dall’allora Re di Polonia ed Elettore di Sassonia, Augusto il Forte. Fra i più importanti mai prodotti dalla storica manifattura di Meissen, presso Dresda, dove per la prima volta in Europa (grazie all’ingegno del chimico Johann Friedrich Bottger e dello scienziato Walter von Tschirnhaus) fu scoperto il segreto per ottenere la “vera” porcellana utilizzando un’argilla bianca infusibile, il caolino, unita al quarzo e al feldspato, il prezioso cadeau si componeva in origine di ben 300 pezzi, inviati a Torino in 12 casse. E proprio nell’undicesima (“una scatola di cuoio rosso rivestita in panno verde e decorata con un merletto d’oro”), si trovava il sevizio, non completo ma pur sempre manna piovuta dal cielo, acquistato nel luglio scorso dalla Fondazione Torino Musei.

Certo, una minima parte dei 300 pezzi originari, ma la cui “ricomparsa sul mercato è stata considerata – dicono alla Fondazione – come sensazionale , catalizzando l’attenzione degli esperti di tutto il mondo”. Si tratta di sei piattini e tazze da tè raffiguranti armi e stemma del Re di Sardegna e figure giapponesi, in bella compagnia con una ciotola, una teiera, una zuccheriera e sei tazze da cioccolata con piattini: il tutto, fino al 31 gennaio del prossimo anno, esposto in bella mostra nella Veranda Sud del primo piano di Palazzo Madama. Di fronte, i visitatori si troveranno un “insieme” di elevata importanza storico-artistica e di altissima qualità pittorica, opera dello stesso direttore fra il 1723 e il 1731della fabbrica di Meissen, il tedesco di Jena Johann Gregorius Horoldt (1696-1775). Sua fu l’idea di utilizzare per la prima volta i colori a “piccolo fuoco”, innovando così la gamma cromatica delle porcellane e ispirandosi a soggetti di gusto prevalentemente orientale, a quelle “cineserie” che divennero cifra specifica della produzione di Meissen e di molta ceramica europea in genere. Del Servizio, commissionato da Augusto il Forte per Vittorio Amedeo II, erano noti, fino ad oggi, solo alcuni pezzi smembrati (come spesso capita ai servizi stemmati) in più Musei: una tazza da cioccolata con piattino nel Metropolitan Museum of Art di New York, un piattino già nella Arnhold Collection ed ora alla Frick Collection nel cuore di Manhattan sempre a New York, un altro a Palazzo Pitti a Firenze, una zuccheriera nella Collezione Schneider a Monaco di Baviera e la “superstite” tazza da cioccolata con piattino donata, come detto, dal Duca di Sartirana e dal 1877 custodita a Palazzo Madama.

I nuovi “pezzi” acquisiti all’asta di Christie’s vanno dunque non solo ad “integrarsi con coerenza – sottolinea Maurizio Cibrario, presidente della Fondazione Torino Musei – nella ricca collezione di porcellane europee conservate in Palazzo Madama, ma rappresentano un’operazione di ricongiungimento che restituisce alla cittadinanza un pezzo importante di storia torinese, rinvigorendo inoltre l’immagine dei nostri Musei in campo internazionale”.

Gianni Milani

“Porcellane da re. Un dono per Vittorio Amedeo II”
Palazzo Madama, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Fino al 31 gennaio 2020
Orari: tutti i giorni 10/18, chiuso il martedì

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Nelle foto

– Immagini del “Servizio del Re di Sardegna”, Manifattura di Meissen, 1725