ilTorinese

La biblioteca scolastica Shahrazad riapre al pubblico

Ingresso da via Madama Cristina 41

E’ STATA INAUGURATA IERI

La recente adesione della Biblioteca scolastica Shahrazad alla rete di TorinoReteLibri Piemonte, che coinvolge 23 Istituti Comprensivi e 29 scuole secondarie di secondo grado con il Liceo classico Massimo D’Azeglio di Torino come capofila, rafforza la sua riapertura al territorio, dopo due anni, grazie alla disponibilità della scuola, all’impegno dell’Associazione Manzoni People e alla collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato con TorinoReteLibri – Biblioteche scolastiche in rete.

Shahrazad, sita all’interno dell’Istituto Comprensivo Manzoni di corso Marconi 28, era nata nel 2008 come punto prestito convenzionato con le Biblioteche Civiche Torinesi (che avevano messo a disposizione formazione del personale, libri, arredi e integrazione con il Sistema bibliotecario cittadino) nella zona di San Salvario che, a quei tempi, non disponeva di una Biblioteca civica di quartiere. Il punto, gestito in collaborazione con la Circoscrizione da un gruppo di associazioni del territorio convenzionate con la scuola, diventò presto un punto di riferimento per tutte le famiglie, i bambini, i ragazzi e gli appassionati di lettura. Nel 2013, con l’apertura a San Salvario della Biblioteca civica Natalia Ginzburg, la Biblioteca scolastica proseguì la sua attività caratterizzandosi come spazio di lettura per i bambini e i ragazzi e, al mattino, all’interno dell’Istituto, come Biblioteca scolastica.

Per far tornare la Sharazad un patrimonio fondamentale per il quartiere, l’Associazione Manzoni People (associazione di genitori dell’IC Manzoni) ha avviato nel marzo 2019 una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi  e, attraverso la piattaforma Eppela – grazie ad un progetto sostenuto da Fondazione Crt – ha acquistato computer,  Ipad (in un’ottica di una biblioteca sempre più connessa e quindi anche attrattiva per il pubblico degli adolescenti), organizzato incontri sulla consapevolezza digitale oltre a predisporre una cifra per coprire il costo di una bibliotecaria al fine di la fase di start up del nuovo servizio.

Il progetto è ripartito grazie all’impegno della neo dirigente dell’Istituto Maria Elisabetta Tundo, di alcuni volenterosi insegnanti, delle Biblioteche civiche torinesi e di TorinoReteLibri, in collaborazione con la Circoscrizione.

Inoltre, grazie alla partecipazione a TorinoReteLibri, la Biblioteca entra a far parte di una rete ampia e efficiente che dà accesso a nuove possibilità: l’apertura dei suoi spazi al pubblico, l’integrazione con le Biblioteche civiche torinesi, la partecipazione a progetti di rete, a bandi e a manifestazioni cittadine in uno scenario che sta trasformando il sistema di pubblica lettura a Torino, con la partecipazione sempre più attiva anche delle Biblioteche scolastiche.

Dal 23 gennaio ‘La biblioteca dei bambini e dei ragazzi di San Salvario’ (ingresso da via Madama Cristina 41) sarà aperta nei seguenti orari: giovedì 16.30/18.30 – sabato 10.30/12.30 (chiusura nei periodi di vacanze scolastiche).

 

Nuto Revelli nel Novecento

Sabato 25 gennaio, dalle 9,30 alle 12,30, all’Ecomuseo del villaggio Leumann di corso Francia a Collegno (To) si terrà l’ incontro pubblicoNuto Revelli nel Novecento – una mattinata di conversazioni verso il settantacinquesimo anniversario della Liberazione

L’evento, promosso dalla Città di Collegno, è patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte.

Nuto Revelli, ufficiale degli alpini in Russia e protagonista della Resistenza nel cuneese, è stato uno dei testimoni più acuti dell’Italia contemporanea. Con i suoi libri e il suo impegno intellettuale si è impegnato per molti anni nel dopoguerra per dare voce ai dimenticati di sempre: i soldati, i reduci, i contadini delle campagne e delle realtà montane più emarginate e povere.

L’incontro vedrà protagonisti, con interventi e narrazioni, gli storici Claudio Vercelli e Marco Brunazzi accanto a Giuseppe Mendicino e Piero Leopardi. Nel corso della mattinata è prevista la performance di parole e suoni con Alfatre Gruppo Teatro di Collegno e i  cantanti solisti Massimo Tonti e Roberto Bertaina.

Al via le Olimpiadi invernali 50&Più

Con un’emozionante cerimonia di apertura è iniziata la quarta edizione delle Olimpiadi invernali di 50&Più dedicate agli sportivi over 50, in corso nella cornice innevata di Sansicario (TO), a 1700 m di altitudine nel cuore delle Alpi dell’Alta Valle di Susa

Alla cerimonia hanno partecipato tutti gli atleti con le 21 squadre provinciali che si contenderanno l’ambito Trofeo 50&Più. Ad accoglierli il vice presidente nazionale 50&Più Franco Bonini, il presidente provinciale 50&Più di Torino Giancarlo Quaranta e il vice sindaco di Cesana Torinese Marco Vottero. A lui i ringraziamenti dell’Associazione per l’attenzione e il supporto dato, anche quest’anno, al miglior svolgimento e organizzazione delle gare.

Discesa slalom gigante (in doppia manche), discesa slalom speciale (una sola manche), sci di fondo classicosci di fondo pattinato e camminata di regolarità sono le cinque discipline nelle quali i partecipanti gareggeranno divisi per categorie, età e in squadre provinciali.

Si inizia con la gara di sci slalom speciale in unica manche alle ore 10.30, si prosegue giovedì 23 alle ore 9.30 con la gara di sci di fondo classico e pattinato, venerdì 24 con la camminata di regolarità e infine sabato 25 si termina con la gara di sci slalom doppia manche.

Gare, escursioni con cabinovie e seggiovie, spettacoli e serate teatrali, un programma ricco di appuntamenti durante la settimana dell’evento sportivo di 50&Più.

Sabato 25 gennaio alle ore 19.00 la conclusione con la cerimonia di premiazione e l’assegnazione delle coppe 50&Più ai 3 migliori classificati, uomini e donne, che totalizzeranno il maggior punteggio in assoluto, le coppe regionali 50&Più alle regioni che raggiungeranno i 3 migliori punteggi e le coppe provinciali 50&Più assegnate alle squadre provinciali che si classificheranno con i 3 migliori punteggi.

La provincia vincitrice riceverà il Trofeo 50&Più che verrà poi rimesso in palio l’anno successivo e assegnato definitivamente alla provincia che vincerà per 3 anni, anche non consecutivi, i giochi invernali di 50&Più.

 

50&Più, fondata nel 1974, è un’Associazione libera, volontaria e senza fini di lucro. Opera per la rappresentanza sindacale, la tutela e l’assistenza dei propri soci a sostegno dell’invecchiamento attivo, dell’affermazione e della valorizzazione del ruolo della persona anziana. Aderente a Confcommercio – imprese per l’Italia, e forte di 330 mila iscritti, 50&Più è diffusa con oltre 1.000 sedi su tutto il territorio nazionale. Conta anche 29 sedi in 10 paesi del mondo. www.spazio50.org

Parla Appendino: “C’è prima Torino e poi il Movimento”

“Io sono sindaca, sono stata eletta sindaca e  la mia priorità è la città”

 

Spiega così la sua posizione Chiara Appendino ai giornalisti a proposito di un suo possibile  impegno politico alla guida  del Movimento 5 Stelle dopo che Luigi Di Maio ha lasciato il vertice politico pentastellato.

“Questo è l’anno in cui chiudiamo tutta una serie di progetti e resta ancora tanto da fare: io sono sindaca prima che esponente del Movimento. Ho un preciso mandato”, aggiunge la prima cittadina.

“Si apre una fase molto delicata per il Movimento, – conclude –  ma  ritengo sia giusto prima sentire che cosa ha da dire Luigi e  perché ha fatto questa scelta”.

Arrestato sul tram mentre rubava dalla borsetta di una donna

Si tratta di un uomo di 48 anni, romeno senza fissa dimora, con precedenti per furto appena arrivato dalla Germania

 

E’ stato arrestato oggi sulla Linea 1  dagli agenti della Polizia municipale mentre sottraeva dei soldi dalla borsa  di una donna.

L’uomo è stato tradotto nel carcere  in attesa del processo.

I pronto soccorso privati? Non sviliranno la sanità pubblica

“Desidero rassicurare tutti che non si entrerà al Pronto soccorso con la carta di credito ne’ che s’intende ‘svendere’ la Sanità pubblica ai privati”

 

Lo ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in apertura della comunicazione, richiesta dal gruppo Luv e svolta  nell’Aula di Palazzo Lascaris,  sulla possibile apertura di Pronto soccorso privati.

Al momento, ha aggiunto l’assessore, “l’unica cosa certa è che un’associazione di gestori privati mi ha contattato per chiedermi la disponibilità a valutare una proposta sull’apertura di Pronto soccorso privati. Non avendo pregiudizi ideologici, dal momento che ritengo che il privato possa essere di sostegno al pubblico, attendo di conoscere la loro proposta per girarla al Tavolo di confronto che ha sede presso l’Assessorato e valutare un eventuale affiancamento dei Pronto soccorso privati a quelli pubblici”.

“Il problema fondamentale – ha puntualizzato al termine del proprio intervento – viste le difficoltà nel garantire tutti i servizi e nel rinnovare il personale, come avvenuto per esempio quest’estate al reparto di Ortopedia di Novi Ligure, non è tanto scegliere tra pubblico e privato quanto mantenere l’esistente o chiudere i servizi”.

Il dibattito è stato aperto dal consigliere Marco Grimaldi (Luv) che ha ricordato come nella scorsa legislatura fosse stato tra i pochi a opporsi “alla parificazione tra profit e no profit” in quanto “per una Spa il paziente non è un malato ma un cliente”.

Il Pronto soccorso, ha continuato, “pur non economicamente remunerativo, rappresenta senza dubbio una porta preferenziale d’ingresso dei cittadini nella Sanità” e, in una struttura privata, l’appropriatezza del tipo d’intervento “la deciderebbe il privato, venendo di fatto equiparato al pubblico”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha dichiarato, rifacendosi al modello di Sanità lombardo, che “è compito del pubblico controllare il privato convenzionato” anche vigilando sulla presenza di possibili abusi.

“È necessario – ha aggiunto – rendere più efficiente la Sanità anche attraverso il ricorso al pubblico, dal momento che quest’ultimo può disporre di maggiori risorse e consentire così di fornire ai cittadini i servizi migliori”.

Tra le urgenze, ha segnalato la necessità di ripensare il ruolo delle Case della salute e di disporre di un numero maggiore di ambulanze medicalizzate.

Per il Pd sono intervenuti i consiglieri Raffaele Gallo, Domenico Rossi, Maurizio Marello e Domenico Ravetti, che hanno evidenziato la necessità che venga elaborato al più presto un nuovo Piano sociosanitario regionale.

Ravetti ha dichiarato di non condividere il punto di vista del capogruppo della Lega e ha esortato la maggioranza “a scendere in campo e ad assumersi delle responsabilità: dovete indicarci qual è il porto finale per la Sanità piemontese, cosa volete fare”.

Il Pronto soccorso, ha sottolineato, è caposaldo del sistema pubblico e non può essere specialistico ma in grado di affrontare l’emergenza nella sua totalità. L’articolo 32 della Costituzione, che sancisce che la Sanità deve essere disponibile a tutti, anche agli indigenti, e l’istituzione del Servizio sanitario nazionale sono e rimangono cardini fissi. Stabilito ciò, la presenza del privato in alcuni settori è benvenuta e può integrare il pubblico, ma deve rimanere un elemento accessorio.

Per il M5s sono intervenuti i consiglieri Francesca Frediani e Ivano Martinetti.

“Siamo in attesa del nuovo Piano sociosanitario e ci tocca commentare le uscite sui giornali”, ha sottolineato Frediani. “Se è vero, infatti, che il cittadino non andrà magari al Pronto soccorso con la carta di credito, è anche vero che saranno verosimilmente destinate più risorse ai privati e che le finalità del pubblico e del privato non sono le medesime”.

Milleproroghe: “Il Governo manda i Comuni allo sbando”

Il commento  dell’on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Il governo Conte deve mettere in mostra quel pizzico di buon senso fin qui mancato su molti provvedimenti, ma assente in modo drammatico nel provvedimento che stabilisce l’accorpamento Imu-Tari.
Ho presentato un emendamento per chiedere lo slittamento di un anno per applicare la delibera dell’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente i Comuni, specialmente nei Comuni piccoli oggi letteralmente in tilt di fronte al nuovo metodo tariffario servizio integrato gestione rifiuti che prevede diverse modalità di applicazione e diversi parametri di riferimento per stabilire il livello di qualità e di efficienza e, dunque, la congruità dei costi. Ho citato non a caso i piccoli Comuni perché molto spesso è nel loro territorio che insistono gli immobili soggetti all’Imu, le seconde case di chi torna nel Paese d’origine per una vacanza. L’accorpamento della Tari con l’Imu genera oneri aggiuntivi per i proprietari di casa ma soprattutto mette a dura prova l’applicazione di una norma per la quale gli uffici comunali devono dotarsi del software necessario e, in particolare, devono avere il tempo per ridefinire la qualità del servizio erogato.  Il nuovo metodo – che prevede limiti tariffari e quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio – regola, in particolare, queste fasi: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, gestione tariffe e rapporti con gli utenti. È del tutto evidente che l’adeguamento delle attuali modalità di tariffazione è un processo che va implementato. Aggiungendo che nella stragrande maggioranza dei casi, per quanto riguarda i piccoli Comuni, il servizio rifiuti è affidato a società consortili per cui è l’assemblea dei sindaci che dovrà decidere, su delibera delle rispettive giunte. La proroga di un anno è un atto doveroso da parte del governo.

Topo d’auto sorpreso in via Cigna

Si aggirava tra le auto parcheggiate, forzando i nottolini delle portiere

Un cittadino marocchino di 32 anni è stato arrestato venerdì sera dagli agenti della Polizia di Stato.
La segnalazione arriva al 113 da parte di una cittadina che, trovandosi in quel momento sul balcone della propria abitazione, nota il trentaduenne armeggiare accanto allo sportello di una macchina per poi introdursi al suo interno un attimo dopo. Giunti sul posto, gli operatori della Squadra Volante controllano il soggetto.
All’interno della tasca del giubbotto vengono rinvenuti un cacciavite ed una torcia a led. Nel corso di ulteriori accertamenti, gli agenti scoprono che l’uomo è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Alla luce dei fatti, il cittadino di origine marocchina viene arrestato per evasione e tentato furto.

La Regione incontra i commercianti dopo la serrata di negozi e mercati

“I fenomeni di protesta, come la serrata di negozi e mercati e i presidi che si sono svolti  a Torino, devono ricevere l’attenzione che meritano. Non si può rimanere indifferenti di fronte alle chiusure definitive, ormai giornaliere, di moltissime piccole e medie imprese”

“Per questo – afferma l’assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio, Vittoria Poggio – una delegazione di manifestanti è stata accolta ed ascoltata negli uffici della Regione. Ai manifestanti è stato promesso un incontro con il presidente Alberto Cirio ed un impegno nella ricerca di fondi da mettere a disposizione dei commercianti in difficoltà”. 

“Su questi punti –  prosegue l’assessore Poggio – stiamo lavorando da tempo, perché siamo ben consapevoli di quanto il ruolo del commercio tradizionale sia strategico per moltissime famiglie, per l’economia di tante comunità e per la qualità della vita dei centri urbani. Per questo, ben conoscendo, anche per la mia storia personale e professionale, le difficoltà che gli operatori di questo settore stanno attraversando, posso assicurare alle categorie che oggi hanno manifestato, che con il presidente ed i colleghi di Giunta ed in stretta sinergia con le associazioni di categoria, stiamo lavorando assiduamente affinché possano essere individuate tutte le soluzioni necessarie, per agevolare queste attività imprenditoriali. Non si può dunque rimanere indifferenti di fronte alle chiusure di moltissime piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia delle nostre città ed un insostituibile presidio urbano e sociale. Il valore delle attività di vicinato, infatti, va ben oltre il loro ruolo economico, per la funzione aggregante ed identitaria che svolgono all’interno dei contesti urbani, garantendone la vitalità, siano essi piccoli sobborghi o grandi città. L’emergenza del piccolo commercio non è soltanto economica, ma un vero e proprio allarme sociale. “

“Le competenze professionali e la dignità personale dei piccoli imprenditori commerciali devono essere salvaguardate: questo mi è ben chiaro e su questo, per quanto di competenza regionale, mi sto impegnando. -continua l’assessore Poggio- Gli ultimi interventi del Governo, contenuti nella Legge di Bilancio 2020, hanno ulteriormente aggravato una situazione già particolarmente complessa, alla quale si aggiunge la crescita esponenziale e continua della burocrazia a cui gli imprenditori devono sottostare per esercitare regolarmente la propria attività. Ma anche la stessa normativa che regolamenta il commercio in Piemonte, risalente ormai al 1999, con la legge 28, va necessariamente aggiornata, affinchè possa dare risposte concrete ed efficaci alle mutate esigenze del contesto cui si riferisce. E’ necessario arrivare a provvedimenti di sburocratizzazione e semplificazione partendo proprio da una revisione della normativa regionale. Certo, l’iter di questa revisione non sarà rapido né immediato, ma comprendendo le urgenze della categoria, siamo al lavoro con le associazioni di rappresentanza, per introdurre anche provvedimenti sperimentali, come i Distretti Urbani del Commercio, affinché si possa avviare una nuova stagione, che sia di ripresa e sviluppo per l’intero comparto.

L’impegno del mio assessorato è su più fronti. Il primo, quello di lavorare affinché siano stanziate sul bilancio previsionale della Regione quante più risorse possibili a sostegno dei piccoli imprenditori e siano attivate, nelle more della complessiva revisione normativa regionale, anche misure più immediate, come i citati DUC. Ma mi farò portavoce presso le sedi di governo affinché, anche a livello nazionale, si proceda con una semplificazione della normativa di riferimento, che porti un concreto vantaggio alle categorie citate.Sburocratizzazione, semplificazione, agevolazioni per le micro e piccole imprese, sperimentazione dei Distretti Urbani del Commercio e di tutte quelle formule che attribuiscano valore aggiunto alle attività di vicinato sono, dunque, le priorità alle quali sto lavorando e che saranno oggetto di un Tavolo di confronto con Confcommercio e Confesercenti, già fissato per il 29 gennaio.”

(Dall’ufficio stampa della Regione Piemonte)

 

“Graffiti satanici di fronte al Duomo”

E’ stata imbrattata una panchina a pochi passi dal sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati al  Consiglio Comunale di Torino e Pino La Mendola – Moderati, Consigliere in Circoscrizione 7 e Presidente della Commissione di Quartiere Aurora / Valdocco / Rossini commentano:
“le tre croci rovesciate e il riferimento a Lucifero feriscono e offendono la sensibilità religiosa dei torinesi, oltre a deturpare uno dei  luoghi simbolo della città. Si provveda immediatamente alla cancellazione”. Proseguono i consiglieri: “I graffiti satanici comparsi su una panchina su via XX Settembre, a pochi passi dal Duomo, sono una ferita aperta: una ferita non solo al decoro della città in una delle aree più frequentate da cittadini e turisti, ma alla sensibilità e alla fede dei torinesi. Confidiamo in un immediato intervento per la cancellazione di una simile vergogna, oltraggio alla cattedrale dell’Arcidiocesi di Torino che ospita, dal XVI Secolo, la Sacra Sindone”.