Proiezioni di città
Le trasformazioni urbane e sociali, le migrazioni e l’accoglienza: temi di attualità che stanno nel cuore della narrazione delle città che cambiano
Per questo motivo Urban Lab ha deciso, per questa anteprima alla terza edizione di Proiezioni di città, di raccontare una storia di viaggi migratori da paesi lontani. Torino è infatti una delle città simbolo di questi flussi: dal sud Italia al sud del mondo, passando per l’est Europa e l’estremo Oriente, il melting pot di persone che si sono sovrapposte ha plasmato intere aree della città, definendone abitudini, usi e costumi. Una popolazione che ha nella trasformazione e nel mescolamento uno dei principali segni distintivi della sua storia.
A fare da cornice a questo evento, prodotto in collaborazione con Flowers Festival, è il Parco Archeologico della Porta Palatina, un luogo suggestivo utilizzato per la prima volta come palcoscenico, collocato a pochi passi da Porta Palazzo, una delle zone più coinvolte nella trasformazione urbana e sociale di Torino.
In apertura di serata il documentario L’età di Torino (Massimo Mida, 1968, 11’), un film conservato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa in cui è protagonista la Torino degli anni ’60 con i cambiamenti prodotti dall’industrializzazione, l’immigrazione e la modernizzazione.
A seguire Odisseo, l’emigrante, lo spettacolo portato in scena da Giuseppe Cederna in cui protagonista è la storia di Odisseo, un migrante mediterraneo sulla via del ritorno, narrata da Omero. Dalla ninfa Calipso all’incontro con la giovane Nausicaa, la figlia del re Alcinoo; la partenza, l’addio all’immortalità, la tempesta e l’approdo nell’isola dei Feaci; la cetra di Demodoco e le lacrime degli eroi; e intanto la fuga di Telemaco alla ricerca del padre, l’agguato dei pretendenti, la protezione di Atena.
Il suo racconto viene accompagnato dalle composizioni di Willy Merz e dello straordinario CLG Ensemble diretto da Dario Bruna.
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria (www.urbancenter.to.it) fino a esaurimento posti prato. Non ci sono sedie, quindi si consiglia agli spettatori di portarsi un plaid.
Riceviamo e pubblichiamo
“Prima seduta del Consiglio Regionale, la maggioranza non accoglie l’iscrizione all’ordine del giorno di un testo sull’ermergenza climatica. La nostra stagione di opposizione sarà calda, altro che cambiamenti climatici”
Si è svolta oggi la prima seduta, dopo l’insediamento di lunedì 2 luglio, del nuovo Consiglio Regionale piemontese.
All’apertura della seduta, il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi ha chiesto (come previsto dal regolamento) l’inserimento all’ordine del giorno di un testo sulla dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale. Il primo voto del nuovo Consiglio Comunale è stato contrario, la maggioranza guidata da Alberto Cirio ha rifiutato di aprire la discussione a questi temi.
“Non sorprende che la destra continui anche in Piemonte sulla linea ‘negazionista’ nei confronti dell’emergenza climatica”– dichiara Grimaldi. – “Credo che presto i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future verranno a bussare alla nostra porta, anzi lo spero proprio”.
Nel proprio intervento in aula, Grimaldi non ha fatto sconti alla maggioranza e alle esternazioni “sensazionalistiche e sbruffoncelle” di alcuni esponenti, pur riconoscendo la dura sconfitta del centrosinistra, che “non si può archiviare solo con il trend di crescita al cubo della ‘Lega Italia’ firmata Salvini”.
Ha promesso un’opposizione “di sana e robusta Costituzione” e “calda” contro una maggioranza in cui il Presidente Cirio, “mite democristiano di Publitalia”, si accorgerà di essere “il buco con la Lega intorno”. L’obiettivo? Non far arretrare il territorio dai diritti e dalle opportunità conquistate: il 100% delle borse di studio universitarie, il fondo “salva sfratti” e il fondo “salva mutui”, il contrasto al gioco d’azzardo patologico, il divieto del cottimo per i lavoratori delle piattaforme digitali, la giusta retribuzione negli appalti, la difesa della legge 194, dei consultori, della libertà riproduttiva delle donne.
“Se è vero che continueremo le battaglie per migliorare la qualità dell’aria e per fermare i cambiamenti climatici, la ‘questione locale’ non si può slegare da una critica profonda a un sistema ultraconsumista che sacrifica la qualità della vita delle persone, la giustizia e il futuro del pianeta per il profitto di pochissimi” – ha concluso il Capogruppo di LUV – “Difenderemo quindi innanzitutto un punto di vista sul mondo e, nel concreto, le conquiste degli ultimi cinque anni, che vanno nella direzione di un Piemonte più giusto, aperto e solidale. Loro dicono ‘viva la Lega’, noi rispondiamo: ‘viva la Costituzione e viva la Repubblica’”.
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Cronache dal Piemonte
Nella mattinata del 19 gennaio a Valenza un ex orafo era stato vittima di una rapina in abitazione
Dopo avere sentito dei rumori provenire dalla scala condominiale aveva aperto la porta del suo appartamento e si era trovato di fronte un uomo incappucciato ed armato di pistola. Il delinquente, dopo aver colpito al volto la vittima con la pistola, si era fatto consegnare quattro chili di oro pura in lamine che la vittima conservava all’interno di una cassaforte, oltre ad altri gioielli, anelli ed orologi di valore. I carabinieri di Valenza, insieme al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Alessandria sono riusciti ad assicurarlo alla giustizia in conseguenza delle indagini scaturite dalla dettagliata denuncia della vittima. In manette è finito un 53enne, italiano, addetto di un’impresa di pulizie che effettuava le pulizie nel condominio della vittima. In tutto, tra oro e preziosi, colpo era fruttato circa 200mila euro. L’oro sottratto è stato poi fuso per essere rivenduto in nero ad un noto banco metalli alla periferia di Valenza, e trasformato così in denaro contante che il delinquente ha in grande parte sperperato in sale slot senza successo. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Alessandria, concordando con le risultane investigative dell’Arma ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere dell’uomo eseguita nelle prime ore dell’11 luglio. Inoltre è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria il direttore del banco metalli che aveva acquistato l’oro provento di rapina. Il resto contestato è riciclaggio.
Massimo Iaretti
Ripercorrendo i suoi successi che negli anni l’hanno portata a diventare la più grande voce femminile italiana, Giorgia ha emozionato il pubblico dell’Anima Festival a Cervere ed ha presentato il suo primo album di cover
In un anfiteatro costruito in mezzo ai campi di grano, tra le Langhe ed il Monviso, Natascia ed Ivan Chiarlo, hanno voluto realizzare suggestive serate all’Anfiteatro Anima, offrendo, per la quarta edizione, un programma con alcuni dei migliori artisti italiani ed internazionali. I concerti continueranno nelle prossime serate con: Orchestra sinfonica di Sanremo 12 luglio, Antonello Venditti 16 luglio, Concerto dei 7 Regni – Trono di Spade 20 luglio, Loreena McKennitt 28 luglio.
IL TORINESE WEB TV: Giorgia in concerto all’Anima Festival a Cervere (CN). Leggi i prossimi appuntamenti del Festival su www.iltorinese.it
Pubblicato da Il Torinese su Giovedì 11 luglio 2019
Controlli di polizia nei fabbricati abbandonati
Ancora un segnale della vicinanza della Polizia di Stato alle istanze dei cittadini
Agenti del Commissariato Borgo Po, coadiuvati dalla Polizia Municipale, hanno predisposto, martedì scorso, un servizio di polizia nella zona di corso Moncalieri, all’altezza del civico 422, ove una volta era presente il circolo Amici del Remo. L’attività trae origine da alcune segnalazioni dei residenti giunte in Commissariato riguardo allo stato di abbandono in cui versa l’area, da quando alcuni anni addietro una violenta alluvione ha colpito il circolo e le sue pertinenze.
Lungo le sponde del fiume si trovano infatti tre ruderi di fabbricati di proprietà comunale, un tempo adibiti ad uso del circolo di canottaggio, ed erano parcheggiati quattro veicoli privi di targhe, una roulotte in stato di abbandono, carcasse di auto smontate, con parti di carrozzeria accatastate. Per tale situazione procedeva, per competenza, la Polizia Municipale.
Durante il servizio, all’interno di due baracche, sono stati identificati e controllati tre cittadini rumeni, di 42, 37 e 33 anni; il più anziano è risultato essere sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Stato. San Secondo ma inottemperante alla misura dal mese di maggio scorso.
L’intervento del Commissariato ha dato una risposta concreta ai residenti che hanno manifestato il loro apprezzamento agli operatori, auspicando ulteriori attività similari nel prossimo futuro.
Nel 2015 la Città di Torino e la Municipalità di Betlemme (situata nei Territori Palestinesi e, più precisamente, in Cisgiordania) hanno siglato un Accordo di Cooperazione che inizialmente si è concretizzato in un progetto sulla gestione delle risorse idriche nel distretto di Betlemme e, successivamente, in un piano di riqualificazione del Mercato all’ingrosso locale
Entrambe le iniziative sono state cofinanziate dal MAECI (Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale) attraverso il PMSP (Palestinian Municipalities Support Program).
Nel febbraio 2018 ha preso l’avvio il progetto triennale ‘NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’ (‘nur’ o ‘noor in lingua araba significa ‘luce’) finalizzato a promuovere la diffusione di energia rinnovabile nel territorio della Municipalità di Betlemme – composta da 30mila abitanti – attraverso l’installazione di pannelli solari, l’assistenza tecnica relativa all’efficienza energetica, la formazione professionale, la costituzione di startup, iniziative di sensibilizzazione e processi di governance locale. Gli interventi, che si concluderanno nel gennaio 2021, sono invece cofinanziati dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e gestiti dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino.
Il ‘NUR’ beneficia di un partenariato ampio e composito caratterizzato dalla presenza di due enti locali (Torino e Betlemme), di una rete di Città (il Co.Co.Pa – Coordinamento Comuni per la Pace), di due atenei (Politecnico di Torino e Bethlehem University), di due enti di formazione professionale (Enaip Piemonte e Scuole Tecniche Salesiane di Betlemme), di una ONG (il VIS – Volontariato Internazionale Salesiano, che opera a Betlemme da un ventennio), della neonata Fondazione Links e di un’azienda privata (lo studio Ai Engineering Srl) oltre al supporto scientifico dell’Energy Center di Torino. Suo obiettivo è generare una visione complessiva di sostenibilità ambientale a Betlemme animata sia dagli impulsi delle autorità locali, sia dall’apporto degli attori territoriali.
Il progetto ha un valore complessivo di quasi 1milione e 900mila euro di cui 1milione e 500mila finanziati dall’AICS, 65mila dati in contanti dal VIS e il rimanente coperto dalla fornitura di lavoro e servizi da parte dei 10 partner.
Ad aprile 2018, con la firma dell’Accordo di Partnership del progetto NUR siglata nel capoluogo piemontese dai sindaci Chiara Appendino e Anton Salman, il primo cittadino di Betlemme – centro che nel 2020 sarà ‘Capitale della cultura araba’ – ha espresso la volontà di realizzare un ‘gemellaggio culturale’ con la Città di Torino.
La prima collaborazione in ambito creativo tra Torino e Betlemme è stata ‘Let it light!’ (E luce sia!) un concorso di arti visive dedicato a giovani artisti palestinesi, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per richiamare l’attenzione sugli aspetti sostenibili del progetto ‘NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’, lanciato nella città della Cisgiordania a marzo 2019.
La Municipalità di Betlemme ha individuato nel Museo di Banksy ‘Walled Off Hotel Gallery’ – collocato a pochi metri dal muro fatto costruire da Israele per separare la città palestinese dai territori di Gerusalemme Est – il partner artistico ideale del concorso.
Il ‘Walled Off Hotel Gallery’ è stato aperto a sorpresa due anni fa da Banksy – probabilmente il più famoso, provocatorio e talentuoso street artist del mondo – e, pur avendo come payoff The worst view in the world (‘la peggiore vista al mondo’) a causa del suo affaccio sul muro – la struttura sorge infatti a soli quattro metri dalla barriera di Betlemme eretta da Israele per segnare la divisione con i territori palestinesi -, le opere di Banksy, insieme a quelle di altri famosi street artists, hanno trasformato la parete antistante in una delle gallerie artistiche open air più famose del mondo.
La struttura ospita sia un museo che ripercorre la storia e gli effetti del muro di separazione, sia una galleria d’arte dove vengono allestite mostre temporanee di artisti palestinesi gestita, sotto la direzione artistica di Banksy, dal responsabile dell’hotel, Wissam Salsa.
La Città di Torino, con il concreto apporto dell’Ufficio Torino Creativa, ha elaborato il bando del concorso. A rispondere sono stati 63 artisti che hanno presentato altrettanti bozzetti creati con tecniche diverse: dalla pittura alla scultura, alla fotografia. Una giuria composta da 7 artisti e critici d’arte palestinesi, collaboratori della Walled Off Hotel Gallery di Betlemme ne ha selezionate 21 che sono state esposte per un mese all’interno della Gallery e viste da 4mila visitatori invitati a votarle. Cinque di queste sono state vendute con prezzi variabili da 700 a 1.500 dollari.
Per selezionare i vincitori del contest il pubblico ha espresso 1.017 voti ‘pesando’ per un terzo sul risultato finale. Gli altri due terzi sono stati determinati da una giuria di qualità a cui ha partecipato anche un’esperta di arte contemporanea scelta e messa a disposizione dalle politiche culturali della Città di Torino.
Si tratta di Francesca Canfora, direttore artistico di Paratissima – una delle più rilevanti manifestazioni promosse a Torino durante la settimana dell’Arte contemporanea – chiamata a far parte della commissione dall’amministrazione con l’intento finale di poter ospitare i lavori dei primi tre classificati nella rassegna di quest’anno. I tre artisti palestinesi, grazie ai fondi messi a disposizione dal Progetto NUR e alla collaborazione della Rete di Comuni Co.Co.Pa., riceveranno un premio in denaro (rispettivamente di 500, 300 e 200 euro) e avranno la possibilità di essere presenti a Torino nei giorni della Fiera d’arte contemporanea (30 ottobre – 3 novembre) dove, oltre a promuovere le proprie opere, incontreranno altri artisti e galleristi e animeranno laboratori per famiglie. Il trasporto dei dipinti sarà finanziato dalla Walled Off Hotel Gallery, mentre il Co.Co.Pa. (partner che ha gestito questa azione del progetto) insieme alla Città di Torino (con l’Ufficio Cooperazione Internazionale e Pace, l’Ufficio Torino Creativa e il Servizio Arti visive, Cinema e Teatro) garantirà (utilizzando i fondi del progetto NUR) le spese di viaggio, di vitto e di alloggio per i tre artisti.
‘Per la Città di Torino questa iniziativa è un esempio concreto dell’importanza dell’arte nei percorsi di creatività e protagonismo giovanile – dichiara l’assessore alle politiche giovanili, Marco Giusta -. L’auspicio è che il contest rappresenti la prima di molte tappe di un percorso di collaborazione con il museo di Banksy e con tutto il movimento di artisti che questo rappresenta, anche nell’ottica di futuri possibili scambi con Betlemme. Il linguaggio della street art è molto apprezzato nel capoluogo piemontese, come testimoniato dai progetti Murarte, Picturin, B-Art e Toward 2030 Wath Are you Doin. Per questo Torino è la città ideale per dialogare con il Banksy Museum”.
“Let it light!, il concorso di arti visive dedicato a giovani artisti, inserito nel progetto ‘NurUrban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’ e organizzato con il Walled off Hotel,è la prima tappa della cooperazione culturale di Torino con Betlemme, città che sarà capitale araba della cultura 2020 – sottolinea l’assessora alla Cultura, Francesca Leon -. L’amministrazione, che ritiene fondamentale questa collaborazione, vede nel progetto un’importante testimonianza delle contaminazioni culturali internazionali nelle politiche locali torinesi”.
“Per Paratissima si tratta della prima occasione di collaborazione con la Palestina –afferma Francesca Canfora, direttore artistico di Paratissima –. È stato interessante e arricchente aver avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto, visionare dal vivo alla Walled Off Hotel Gallery di Betlemme tutte le opere candidate e conoscere personalmente sia i giovani partecipanti al concorso, sia gli importanti artisti palestinesi che hanno preso parte alla giuria. Sono rimasta piacevolmente stupita non solo dalla padronanza tecnica dei giovani artisti, che hanno scelto perlopiù un medium non facile come la pittura, ma anche dalle reinterpretazioni del difficile tema proposto, ovvero l’energia e la sostenibilità”.
Le sere d’estate al castello di Masino
Aperture serali straordinarie con visite guidate, musica, osservazioni del cielo stellato e letture di brani tratti dai volumi della Biblioteca Valperga. Ogni giovedì dal 4 luglio al 5 settembre 2019, dalle ore 18 alle 22 Appuntamenti eccezionali sabato 10 e domenica 11 agosto per San Lorenzo
Privo di luna quella notte, altero
di stelle il ciel quanto più mai splendea
onde assai bene si scorgeva il sentiero.
Tommaso Valperga di Caluso (Euforbo Melesigenio), Scherzo Epico, 1808
Nell’ambito della rassegna Sere FAI d’Estate, ogni giovedì dal 4 luglio al 5 settembre 2019 ed eccezionalmente sabato 10 e domenica 11 agosto, il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), prolungherà l’apertura oltre l’orario abituale e dalle 18 alle 22 si animerà di luci, suoni e colori proponendo un ricco programma di eventi. Immancabili ingredienti delle serate saranno i piatti e i vini tipici del territorio degli aperitivi sulla terrazza panoramica per rilassarsi alla vista della Serra d’Ivrea e del paesaggio del Canavese.
Giovedì 4 luglio, per ricordare la ricorrenza dell’Indipendenza degli Stati Uniti, i visitatori potranno ascoltare letture ad alta voce di brani tratti da alcuni dei 25.000 volumi conservati nella Biblioteca Valperga, scelti tra la letteratura americana. La biblioteca, che riflette gli interessi culturali di una delle più importanti famiglie nobili piemontesi nell’arco di quattrocento anni, custodisce, accanto ad antichità pregiate, testi in prima edizione di Ottocento e Novecento, anche di autori statunitensi, collezionati dalla famiglia Valperga fino al 1987. Dalle ore 19 alle 20 sarà in programma una speciale visita guidata in biblioteca.
Nell’appuntamento di giovedì 11 luglio il Castello di Masino diventerà teatro dell’incontro armonioso tra uomo e natura. Alle ore 18.30, al calar della sera, Antonio Mingozzi, direttore del Parco Nazionale del Gran Paradiso e professore di Zoologia all’Università della Calabria, accompagnerà il pubblico in una passeggiata silenziosa in ascolto dei canti notturni degli uccelli. Alle ore 20 andrà in scena lo spettacolo teatrale Viaggio di Psiche, scritto e narrato da Sista Bramini con la musica di Giovanna Natalini, tratto dalla storia di Amore e Psiche raccolta nelle Metamorfosi di Apuleio: una coproduzione O Thiasos TeatroNatura e Pianpicollo Selvatico (Cantieri Immateriali), nel programma della rassegna Gran Paradiso dal vivo.
Al centro dell’evento successivo, giovedì 18 luglio, ci sarà la ceramica. In collaborazione con la Città di Castellamonte, gli ospiti potranno vedere in anteprima alcuni pezzi degli artisti che esporranno alla Mostra Internazionale della Ceramica di Castellamonte, assistere a dimostrazioni artistiche e approfondire i temi dell’esposizione, gustando l’aperitivo in terrazza. Per l’occasione, le visite guidate in castello si focalizzeranno sulla produzione ceramica presente nelle collezioni: dalle stufe di Castellamonte ai servizi di piatti della famiglia Valperga.
L’ultima Sera FAI di luglio, giovedì 25, si svolgerà A passo di danza. Una performance con Simone Orlandi e Elena Grimaldi, ballerini dell’Ebb Company di Madrid, con coreografie di Cristina Taschi e Cristina Golin (Accademia di Danza e Spettacolo di Ivrea), unirà in un fil rouge danze antiche e contemporanee e concluderà la speciale visita guidata, particolarmente approfondita sulla storia e le decorazioni del Salone da Ballo.
Giovedì 1 e 22 agosto appuntamenti con le Visite al buio dalle ore 20.30, percorsi speciali per scoprire com’era il castello prima dell’arrivo dell’elettricità a Masino – avvenuto a inizio Novecento – quando le sale erano illuminate soltanto da lumi e candele. Gli ospiti conosceranno il Bene nella sua veste notturna di una volta, esplorandolo nella penombra e con l’ausilio di torce.
Giovedì 8, sabato 10 e domenica 11 agosto protagonista sarà la volta celeste, un’occasione per ricordare il cinquantenario dello sbarco dell’uomo sulla Luna. La prima delle tre serate sarà dedicata a letture di brani su temi astronomici, tratti da libri conservati nella Biblioteca Valperga. La speciale visita guidata verterà, in particolare, sulla passione di Tommaso Valperga per i misteri del cielo e lo studio di stelle e pianeti. Nel fine settimana di San Lorenzo, quando è più visibile lo sciame meteorico delle Perseidi, il Castello di Masino aprirà per Astronomi per una notte, due serate di osservazione delle stelle cadenti dalla posizione panoramica della Terrazza dei Limoni, lontano dall’inquinamento luminoso, in compagnia di Antonio Zampieri, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e astrofilo.
Le Sere FAI d’Estate proseguiranno in occasione di Ferragosto, giovedì 15, con uno speciale aperitivo serale, e giovedì 29 agosto con Aperitivo in…acquerello in compagnia di Maria Giachetti, restauratrice e acquerellista, che illustrerà i segreti dell’acquerello paesaggistico e inviterà i partecipanti a lasciarsi ispirare dal panorama del Canavese e della maestosa catena alpina per creare il proprio dipinto (materiali necessari a cura dei partecipanti). Durante gli appuntamenti, saranno previste visite guidate in castello.
Chiuderà la rassegna, giovedì 5 settembre, un Aperitivo in…Jazz a base di prodotti enogastronomici del territorio e una sessione jazz a cura dell’associazione Musica Insieme, da godere sulla più bella terrazza panoramica del Piemonte. Con il Patrocinio di Regione Piemonte. Con il Patrocinio di Città metropolitana Torino, Comune di Caravino e Comune di Ivrea.
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2019” è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al fondamentale contributo di FinecoBank, già Corporate Golden Donor, che ha scelto di essere a fianco del FAI anche in questa occasione e di PIRELLI che conferma per il settimo anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Per il secondo anno si conferma la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.
I diritti nei centri di permanenza
Il diritto alla salute, al riconoscimento – quando ce ne siano le condizioni – di un permesso di soggiorno per motivi umanitari e, più in generale, a un trattamento che contemperi le esigenze di sicurezza con il rispetto dei diritti soggettivi della persona
Sono questi i punti principali su cui fa leva – anche in riferimento alle condizioni di vita all’interno del Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino, il più grande dei sei presenti in Italia – il Rapporto “Norme e normalità – Standard per la privazione della libertà delle persone migranti”, presentato a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte.
“Il volume – ha spiegato il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano, promotore dell’iniziativa – raccoglie gli standard e le raccomandazioni che nel triennio 2016-2018 il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha indirizzato al Ministero dell’Interno a seguito delle visite nei Centri di permanenza per il rimpatrio, negli hotspot e in occasione dei voli di rimpatrio, tenendo anche conto delle segnalazioni giunte dai garanti regionali e comunali sul tema delicatissimo del diritto degli immigrati”.
Con Mellano sono intervenuti la docente Laura Scomparin, ordinaria di Diritto processuale penale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, l’avvocato Guido Savio, dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), Emilia Rossi e Massimiliano Bagaglini, rispettivamente componente e funzionario dell’Ufficio del garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
Tutti, con sfumature diverse, hanno auspicato che gli standard possano costituire un’ideale piattaforma per un progetto di legge, dal momento che – a differenza della privazione della libertà in ambito penale, normata a livello nazionale dall’Ordinamento penitenziario – la detenzione amministrativa delle persone migranti non prevede garanzie certe e uniformi sul territorio.