ilTorinese

Chiusa centrale di spaccio a Collegno, arrestato un disoccupato

Torino, Nel primo pomeriggio del 16 luglio i Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno arrestato un 24enne di Collegno per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari della Sezione Operativa, nell’ambito dello svolgimento di appositi servizi antidroga, hanno acquisito informazioni circa la presunta attività di spaccio svolta dal giovane.
I carabinieri hanno deciso di fermare il giovane sotto casa e lo hanno controllato.


La perquisizione della casa ha consentito di rinvenire 2,3 kg di marijuana; 900 grammi di hashish, materiale atto al confezionamento della sostanza e denaro contante ammontante a 4.650 euro, verosimile provento di attività delittuosa.

Stazioni e treni più sicuri con la vigilanza della Polfer

La Polizia Ferroviaria, quotidianamente impegnata nell’attività di vigilanza e controllo delle stazioni e aree ferroviarie di Piemonte e Valle D’Aosta, fa il bilancio operativo del primo semestre 2019

In sei mesi più di 1000 servizi d’iniziativa per attività di vigilanza appiedata in stazione e automontata lungo le linee ferroviarie hanno portato all’identificazione di 59.242 persone (10.000 in più rispetto al 1° semestre 2018), di cui 18.824 stranieri, complessivamente 14.901 con precedenti di polizia e 2.210 minori. Le persone arrestate sono 32 di cui 2minori, il 25% in più rispetto al 2018, 328 i denunciati a piede libero di cui 12 minori; 25 le persone scomparse rintracciate, di cui 20 minori.

12 i servizi straordinari svolti da gennaio a giugno su input del Servizio di Polizia Ferroviaria da ‘Oro Rosso’ a ‘Stazioni sicure’ e ‘Rail safe day’, rispettivamente finalizzati al controllo dei rottamai per il contrasto dei furti di rame ed alla sicurezza di viaggiatori e bagagli, assicurata con l’ausilio di personale del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, di unità cinofile antidroga e antisabotaggio e metaldetector. 

6.368 i treni scortati, tra cui regionali, Alta Velocità e Treno notte proveniente da Roma, ben 800 in più rispetto al primo semestre del 2018, con 25.600persone identificate in corsa treno, grazie all’uso dei palmari di servizio di ultima generazione.

Nell’espletamento dei servizi specifici sono state sequestrate 7 armi da taglio e stupefacente di vario tipo tra cui cannabinoidi, cocaina, oppiacei e sostanze sintetiche il cui peso complessivo è stato superiore ai 4 kg.  

In netto calo i delitti di varia natura denunciati in ambito FS, da 441 del 1° semestre 2018 a 311dell’anno corrente, in un trend favorevole registrato nell’ultimo triennio.

Appena concluso l’anno scolastico che ha impegnato la Polfer nella divulgazione in classe dei principi cardine della sicurezza ferroviaria. Grazie al progetto ministeriale ‘Train to be cool’, operatori Polfer qualificati hanno raggiunto 800 studenti di 11 Istituti di scuola media inferiore e superiore anche a Domodossola, Asti, Alessandria e Verres (Aosta).

Proseguiranno invece per tutta l’estate i servizi a bordo treno e nelle stazioni, potenziati al massimo anche con personale tratto dagli uffici, nei giorni e quadranti sensibili, sia con pattuglie in uniforme che con operatori in abiti civili per i servizi antiborseggio, sotto il vigile coordinamento della Sala Operativa Compartimentale.

Sebastian Schwartz è il nuovo sovrintendente del Teatro Regio

E’ Sebastian Schwartz, tedesco, già direttore artistico della Vienna ChamberOpera fino al 2016,  il nuovo sovrintendente del Teatro Regio

Lo ha scelto il consiglio di indirizzo come successore di William Graziosi. il ministro della Cultura, Alberto Bonisoli, dovrà ratificare la nomina. Nel corso della giornata sono stati esaminati tutti  i profili scelti dalla Praxi, ed è stata fatta la preselezione attraverso una ‘short list’ dei candidati con i requisiti migliori.

Valle (Pd): “Cirio non tagli la cultura”

Daniele Valle, Pd, Vicepresidente commissione Cultura) interviene sulle risorse dei fondi europei 
 “Durante l’insediamento il presidente Cirio ha detto che 24 milioni di investimenti previsti per il comparto cultura sul fondo europeo FESR sono da spostare. Innanzitutto l’asse della cultura pesa meno del 3% sul totale del fondo, ovvero circa 30 milioni su 965 miliardi, ma sottolineo che nella legislatura precedente li abbiamo già tutti destinati per importanti interventi su proprietà regionali. Parliamo di gioielli della nostra Regione del calibro di Stupinigi, Borgo Castello del Parco della Mandria, Val Casotto e Palazzo Callori. Questa mossa mi preoccupa molto e non avendo avuto risposte in aula, ho richiesto un’informativa in commissione, visto che non c’è nulla di programmato da qui a settembre. La cultura, e tutto il mondo degli operatori che le ruota attorno, è uno degli assi portanti dell’Italia e del Piemonte in particolare. Proprio grazie al nostro prezioso patrimonio culturale e alla sua valorizzazione, ad esempio, la nota guida Lonely Planet ci ha nominati Regione da visitare nel mondo per il 2019. Quindi l’altra velocità del Piemonte di cui Cirio parla è la retromarcia?”

Cucciolo di cane smarrito salvato dalla polizia

Una pattuglia del Commissariato Barriera Nizza in servizio di Volante, nel percorrere Corso Spezia, si è imbattuta, all’altezza della rotonda che incrocia via Martinotti, in un cucciolo di un cane che vagava smarrito.

I poliziotti, valutato  l’alto rischio che la bestiola correva  per la presenza di autovetture che sopraggiungevano ad alta velocità, chiudevano momentaneamente al traffico  il corso e mettevano in sicurezza il cagnolino. Lo portavano in Commissariato, dove venivano anche raggiunti da una passante che aveva assistito alla scenadel suo recupero e pensava di portare delle crocchette al cucciolo che, affamato, gradiva particolarmente. “Otto”, così battezzato perché ritrovato nei pressi del centro commerciale “8 Gallery, è stato successivamente affidato alle cure del canile municipale; verrà, con ogni probabilità, adottato da un poliziotto, diventando la mascotte del Commissariato Barriera Nizza.

Arrestato il molestatore della linea 18

Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale sono intervenuti stamane su un bus Gtt della linea 18 diretto verso il capolinea di piazza Sofia, mentre si trovava all’altezza del Rondò Rivella.

Gli Agenti, in abiti borghesi, impegnati in uno dei tanti servizi di “Linea sicura”, stavano seguendo una vecchia conoscenza notata salire poco prima sul mezzo, un molestatore. L’uomo, 67enne di nazionalità marocchina, si metteva dietro ad una donna 25enne con passeggino e, da lì a poco, cominciava a toccarla con insistenza. La donna, visibilmente sconvolta tanto da mettersi a piangere, si rivolgeva ad un’amica proprio mentre gli Agenti bloccavano l’uomo e lo accompagnavano presso il Comando di via Bologna 74.

Sentito il Magistrato di turno, visti i precedenti specifici, è stato posto in stato di arresto e trasferito alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.

 

Schellino è vicesindaco, sostituisce Montanari

Le tensioni in casa M5S hanno partorito il nuovo vicesindaco che sostituisce da oggi il silurato Montanari, sacrificato dopo le polemiche sul Salone dell’Auto. Si tratta di Sonia Schellino, attuale assessore alle politiche sociali. “Un confronto sereno, si è ricostituito un clima di dialogo”, dice la sindaca  Chiara Appendino, al termine della riunione  con la sua maggioranza. “Lasciamo alle spalle quello che è accaduto – commenta la prima cittadina – abbiamo fatto passi avanti importanti. Lunedì riprendiamo”.

Cesana-Sestriere, mito intramontabile

Si è svolta nelle giornate del 13 e 14 luglio 2019 tra le montagne olimpiche dell’alta Valle di Susa la 38° Cesana-Sestriere – Trofeo Avvocato Giovanni Agnelli, cronoscalata organizzata dall’Automobile Club Torino, valida per il campionato Italiano Velocità in Salita Autostoriche ed Europeo.

Una edizione che ha visto la più alta partecipazione di concorrenti degli ultimi anni: 150 piloti nella gara di velocità e 120 nella Cesana-Sestriere Experience, concorso di eleganza dinamico che da anni vede la partecipazione di automobili di gran valore storico.

La 38° edizione è stata vinta da Stefano Peroni sulla monoposto Martini MK32 con un tempo di 4’50”30, miglior tempo assoluto di questa edizione. Il secondo  e terzo posto sono stati di Uberto Bonucci (4’51”42) e Walter Marelli (4’56”76),  ambedue i piloti alla guida della biposto Osella Sport PA/9 che negli ultimi anni si è imposta in modo tale da arrivare sempre a podio.

La partecipazione del pubblico e dei piloti non è mai cambiata, anzi è sempre stata crescente negli anni come il desiderio dei piloti di mettere sempre più alla prova le proprie capacità, i propri mezzi, i propri riflessi, di portare sempre più al limite le prestazioni delle vetture per cercare ogni anno di segnare un nuovo record di percorso. Questo ha permesso a Stefano Di Fulvio di percorrere il tracciato di 10 km e 400 metri in un tempo record di 4’30”06 segnando un nuovo record durante l’edizione 2016.

Il tracciato di gara si snoda lungo i 10,400 km che uniscono i due comuni montani, ed è sempre lo stesso dalla prima edizione, organizzata dell’Automobile Club Torino, che si svolse il 6 agosto 1961. La corsa venne desiderata dal Presidente dell’Ente Emanuele Nasi e dal Direttore Marcello Farina Sansone in occasione del centenario dell’Unità d’Italia per festeggiare tale ricorrenza con un evento automobilistico che potesse avere richiamo anche all’estero.

Prima della cronoscalata Cesana -Sestriere si è corsa dal 1950 per dieci edizioni consecutive il Rally del Sestriere, la cui undicesima edizione si sarebbe dovuta svolgere nel mese di febbraio 1960, ma che venne annullato poche ore prima della partenza a causa del divieto da parte delle autorità governative di svolgere le prove di velocità.

Arrivederci alla prossima edizione, con la speranza che le condizioni metereologiche e stradali permettano ai piloti di percorrere il tracciato in meno di  4’30”06.

Via D’Amelio, mai dimenticare

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Ricorre quest’anno il 27° anniversario di una delle più meste giornate della storia della nostra Repubblica: la strage di Via D’Amelio, Palermo 19 luglio 1992

Oltre ad essere un esemplare magistrato, Paolo Borsellino era un fermo promotore dell’educazione alla legalità. Sosteneva che solo una rivoluzione culturale potesse sconfiggere il male mafioso e, forse non a caso, tra le sue ultime parole v’è una missiva rivolta ad una scuola come a volerle “passare il testimone” della lotta alla mafia.Scriveva infatti di essere ottimista nel vedere che << verso di essa i giovani, siciliani e no, hanno oggi un’attenzione ben diversa da quella di colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarant’anni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta>>.

La sua visione si fece realtà sin da subito. I funerali vennero trasmessi in tantissime scuole italiane e i quarantenni di oggi ricordano con nitidezza lo sgomento provato nel vedere le immagini della Via D’Amelio in fumo, dei palazzi sventrati, le auto carbonizzate e le bare che, a distanza di meno di due mesi, tornavano alla vista di preadolescenti del tutto ignari delle amarezze di una terra tanto armoniosa e bella. Fu così che quella che ai più sembrava una leggenda si fece d’improvviso materia, dolore, disgusto.

Il Coordinamento Nazionale dei docenti dei diritti umani da anni prosegue nella “staffetta” e mantiene vive le parole di Borsellino nelle aule di tutta Italia raccontando di un impavido servitore dello Stato che, assieme ad un gruppo di amici come gli piaceva definirli, ci ha insegnato che lo Stato siamo noi, che la mafia esiste anche se non si sente e non è un fenomeno territoriale, che per debellarla occorre una sinergia tra tutte le istituzioni dello Stato e la società civile e che la legalità non è solo rispetto della legge ma ligio rigore morale.

L’educazione alla legalità non prescinde dall’insegnamento del diritto o dell’educazione civica in tutte le scuole, quest’ultima purché affidata ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche). Sono questi, infatti, i docenti da tenere in massima considerazione per l’attuazione della rivoluzione culturale e morale promossa da Paolo Borsellino e gli unici idonei ad assicurare un approccio approfondito alla tematica, anche attraverso l’interpretazione dei codici e delle leggi.Tuttavia, in controtendenza all’aumento degli indici di criminalità diffusa, non si registra ancora alcun incremento della didattica in tal senso e la classe di concorso A046 continua ad essere in esubero nazionale, con un sostanziale stallo delle mobilità e delle immissioni in ruolo.

Nell’ottica di potenziare l’effettiva educazione alla legalità, il CNDDU rinnova la proposta di introdurre l’insegnamento del diritto e/o dell’educazione educazione civica in tutte le scuole secondarie del primo e secondo ciclo affidandone l’insegnamento ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche, accompagnata da una più appropriata regolamentazione della classe di concorso e la valorizzazione delle migliaia di docenti italiani che si sono formati, o si stanno formando, per accedere al ruolo della classe di concorso A046.
Ci teniamo inoltre a ricordare che quel pomeriggio di luglio, assieme a Paolo Borsellino, entrarono nell’eterna memoria degli italiani anche i compo

nenti della sua scorta: gli agenti Catalano, Cosina, Loi, Traina e Li Muli. Tra di loro una donna, Emanuela Loi, la prima poliziotta a prendere parte ad una scorta e la prima a morire in servizio. Fu una ragazza esemplare per coraggio e dedizione al lavoro che, nonostante la sua giovane età, divenne ispiratrice di una nuova coscienza di genere per un ruolo attivo delle donne nella pubblica sicurezza e nella lotta alla mafia.
Il CNDDU propone l’ingresso delle associazioni impegnate nella lotta alla mafia e delle forze dell’ordine nella “Rete di Polo” affinché nelle scuole si possa approfondire la conoscenza della vita degli agenti della scorta che, al pari del magistrato protetto, si sono impegnati in prima linea nella concreta lotta alla criminalità.

 

Prof.ssa Veronica Radici
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Il turismo di qualità si riconosce dalla bandiera arancione

Si è rinnovata con la VII edizione di Bandiere arancioni in Piemonte la collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione e il Touring Club Italiano

L’iniziativa è stata presentata in Regione dall’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio: “La strada che porta alla certificazione di comune Bandiera Arancione del Touring Club Italiano è un percorso di crescita e miglioramento fondamentale per i tanti e bellissimi piccoli borghi del nostro territorio. La Regione Piemonte sostiene questa iniziativa con forza ed entusiasmo, per permettere ad un numero sempre maggiore di comuni di entrare in questo circuito virtuoso, fregiandosi di una certificazione prestigiosa e per consentire a molti altri di avviare un percorso di analisi e miglioramento della propria offerta turistica”. Alla presentazione dell’ edizione di in Piemonte, l’assessore @vittoriapoggio ha spiegato che è importante continuare a sostenere l’iniziativa del @touring per far conoscere borghi meravigliosi con potenzialità turistiche ma anche con criticità da migliorare. Regione Piemonte e Touring Club Italiano condividono da 13 anni un percorso di valorizzazione dei centri minori piemontesi che si struttura nell’offrire al turista un’esperienza autentica e di qualità. Il marchio è anche uno strumento qualificante di valorizzazione del territorio e un elemento distintivo agli occhi dei turisti. Oggi i Comuni certificati sono 241 distribuiti in tutta Italia. Ideata nel 1998, la Bandiera arancione è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo come unica esperienza italiana di successo nel campo del turismo sostenibile (www.bandierearancioni.it). I Comuni piemontesi con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti sono stati invitati a presentare la propria candidatura alla Bandiera arancione entro il 30 agosto. Le località saranno sottoposte all’analisi del Touring Club Italiano attraverso l’applicazione del Modello di Analisi Territoriale, che prevede una valutazione della qualità del territorio e dei servizi turistici, e che permette di elaborare dei Piani di miglioramento in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile. Al termine del percorso di valutazione il marchio Bandiera arancione sarà assegnato ai Comuni che risulteranno in linea con gli standard di qualità turistica e ambientale Touring. La collaborazione tra Regione Piemonte e Touring Club Italiano ha portato all’analisi di circa 300 Comuni e alla certificazione di 31 località, facendo del Piemonte la seconda regione più “arancione” d’Italia: 3 in provincia di Vercelli, 4 in provincia di Torino, 11 nel Cuneese, 7 nel Verbano Cusio Ossola, 2 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Novara e 1 Comune a testa per le province di Biella e Asti.