ilTorinese

“The green is pink”, golf solidale

Vittorio Andrea Vaccaro ha partecipato, nella giornata di martedì 24 settembre, alla ventesima edizione della Pro-Am della Speranza, evento benefico che si è svolto al Golf Club Royal Park – I Roveri di Torino.

La giornata caratterizzata dallo slogan “The green is pink“, è consistita in una gara di golf tra 18 squadre composte da un professionista e tre dilettanti, a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e collegata alla campagna “Life is pink”dedicata alla lotta contro i tumori femminili che durerà per tutto il mese di ottobre. I fondi raccolti durante questo periodo finanzieranno gli screening gratuiti all’Istituto di Candiolo per prevenire e combattere il tumore alla mammella.

Nello specifico questa gara servirà per dotare l’Istituto di Candiolo delle più moderne attrezzature per la ricerca e la cura del cancro come ha detto Allegra Agnelli, che è presidente sia della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che del  Golf Club Royal Park – I Roveri.

Il team capitanato da Vittorio Andrea Vaccaro, con i rappresentanti della società Cofifast S.r.l. che era sponsor dell’iniziativa si è classificato nella piazza d’onore con il punteggio di otto colpi sotto il par.  Sulla  sacca  di  Vaccaro,  come  caddie,  Michele  Bocchi.

Vaccaro, 31 anni, oltre ad essere professionista di golf è anche uno dei più quotati giovani dirigenti sportivi del panorama nazionale ed ha incarichi nell’associazione dei professionisti così come nella Federgolf e nel CONI ha così commentato: “E’ stato un piacere ed un onore poter partecipare ad un evento così prestigioso, ed il prestigio non è dato dal fatto che abbiamo giocato su un percorso di primissimo livello in Italia, ne dal livello, alto, dei colleghi professionisti in campo, bensì dalla causa così importante per la quale abbiamo giocato. Sul campo siamo partiti benissimo con un doppio birdie alla prima buca e poi ci siamo difesi bene sul finale quando il gioco non è stato dei migliori. I miei complimenti, di cuore, vanno ad Allegra Agnelli che ha saputo catalizzare le energie di tanti personaggi del mondo dell’impresa e del golf per questo evento che è riuscito alla perfezione. Spero di essere sul green anche il prossimo anno.

“Buon compleanno, commissario Maigret”

“Caro Maigret, probabilmente si stupirà di ricevere una lettera da me, visto che sono orami passati circa sette anni da quando ci siamo lasciati. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario del giorno in cui ci siamo conosciuti. Lei aveva circa quarantacinque anni. Io ne avevo venticinque. Ma lei ha avuto la fortuna, in seguito, di trascorrere un certo numero d’anni senza invecchiare”.

Con queste parole lo scrittore belga George Simenon si rivolgeva all’indimenticabile commissario creato dalla sua penna Jules Maigret per celebrare il 50° anniversario della sua “nascita” come personaggio letterario.

Nel 1929 il personaggio del commissario Maigret compare per la prima volta nel romanzo “Pietr il Lettone” e, nel corso degli anni, diventa il protagonista di 75 romanzi e 28 racconti, una parte importante della vastissima produzione di Simenon, uno autore prolifico che aveva la capacità di scrivere in pochi giorni un testo letterario senza incontrare alcuna difficoltà.

Maigret è qualcosa di più di una creatura cartacea e non soltanto per le numerose trasposizioni televisive e cinematografiche che l’hanno dotato di volti, voci, persino lingue diverse, ma perché con una straordinaria forza demiurgica Simenon è riuscito a trasmettergli, attraverso l’inchiostro, vita propria, staccandolo da sé e rendendolo autonomo.

La figura che esce dalle pagine dei romanzi è estremamente viva: un uomo massiccio e corpulento, con l’inseparabile pipa, percorre a piedi o in taxi o in metropolitana la Parigi dei bistrot e dei locali notturni di Pigalle, del lungo Senna e del Quai des Orfevres dove si trovano gli uffici della polizia giudiziaria, di Montmartre con i suoi alberghi a ore e le sue camere ammobiliate spesso rifugio di disperati, sempre alla ricerca della verità, una verità che raggiunge cercando di capire, mai condannando.

La giustizia di Maigret ha uno sguardo umano nei confronti dei piccoli delinquenti, delle prostitute e di tutti coloro che le difficoltà della vita e gli scherzi di un destino spesso crudele e inclemente hanno spinto sulla strada della colpa, del crimine, del delitto.

In un’intervista al “Corriere della Sera”, rilasciata nel 1985, Simenon dichiarava “Di veramente mio… ho dato a Maigret una regola fondamentale della mia vita: comprendere e non giudicare, perché ci sono soltanto vittime e non colpevoli”.

Il commissario Maigret, insofferente alla burocrazia, alla vita rinchiuso in ufficio, alle pratiche e, alle regole dettate dai superiori, ai giochi e ai compromessi imposti dal potere e dalla politica, è prima di tutto un uomo con le sue debolezze, le sue piccole manie, la sua passione per la cucina, le sue tappe nei bistrot per assaporare una birra, un bicchiere di bianco, un pernod o un calvados.

Vive in boulevard Richard Lenoir da sempre, insieme alla moglie alsaziana della quale soltanto qualche fedele lettore ricorda il nome di battesimo, Louise, perché il commissario, romanzo dopo romanzo, continua a chiamarla “signora Maigret”, un’ottima cuoca, una donna abituata alle assenze del marito, ai folli orari delle inchieste, una presenza attenta e costante che lo attende e lo accompagna nelle semplici uscite di una coppia normale: a cena in qualche ristorante o a casa degli unici amici, il dottor Pardon e signora, al cinema in Boulevard Bonne Nouvelle.

Il metodo Maigret, così famoso da diventare oggetto di studio da parte dei colleghi stranieri, consiste, in realtà, nella capacità dell’ispettore di immergersi nelle atmosfere del delitto, muovendosi nelle strade, vivendo continuamente a contatto con la gente comune: con le portinaie che, con i loro pettegolezzi, sono in grado di indicargli una via da seguire, con i padroni dei piccoli bistrot, con informatori che vivono nell’anticamera del crimine.

E poi ci sono i momenti morti, quelli in cui Maigret non riesce a trovare il bandolo della matassa, quelli in cui deve “ruminare” dentro di sé le informazioni, notizie, semplici voci fino ad arrivare a capire, a cogliere i motivi, a scoprire l’assassino, a ricostruire la situazione che l’ha spinto al delitto.

Al termine di molte inchieste troviamo un Maigret stanco che cerca nelle abitudini quotidiane, nella vita domestica, nel riposo, l’evasione da un mondo dove, in molti casi, le circostanze assurde della vita hanno spinto un povero disgraziato verso la prigione.

E’ difficile reggere il peso della giustizia.

Camilleri vedrà nel commissario creato da Simenon un punto di riferimento per il suo Montalbano: la ricerca del silenzio, il bisogno di riflettere, la passione per la buona cucina, la necessità di immergersi nell’atmosfera del delitto fino ad esserne avvolto, nauseato persino disgustato e, infine, la ricerca di una catarsi, di una purificazione di se stessi: Maigret con il sonno, Montalbano con un tuffo in mare.

Quest’anno Maigret compie 90 anni. George Simenon è scomparso da 30 anni esatti.

Chissà quale augurio di compleanno l’autore belga avrebbe indirizzato al suo commissario, diventato ormai un amico.

Possiamo fare molte ipotesi, ma non lo sapremo mai.

Quello che è certo è che Simenon a Maigret ha regalato l’immortalità.

Barbara Castellaro

 

 

Restiamo aggrappati al frutto della colpa. Le confessioni di Monica

Lorena Senestro per il Teatro della Caduta
Restiamo aggrappati al frutto della colpa, forse perché nel gusto della proibizione si cela il relitto della nascita. Che i moti dell’anima sempre furono ricerca nel disincanto, da sempre inseguiamo l’ombra che ha preceduto il nostro equinozio e, in seno agli angoli dell’erranza, chiamiamo Dio l’immagine assopita della nostra memoria. Dio, questo eterno sconosciuto, da sempre fu alibi di senso ed il primo uomo al nutrirsi di quel frutto avea, con il suo peccato, cominciato a vedere sé stesso. Allo stesso modo, un die, nel tempo in cui fu il tuo corpo sostanza mortale, dolce Monica il cui sguardo lacrima il tuo sentire, l’animo scapestrato di tuo figlio solcò il palmo elitario nella noia della carne, fece della sua espiazione la sua ispirazione, impugnando il delitto dell’inganno in una conversazione interiore con l’incognito. Potessimo dunque, oh Monica, redire un heden, a quali frutti oggi seguiranno le tue confessioni? Quale peccato sarebbe al centro del più bell’albero, che all’avvento di un tripudio condurrebbe alla tacita congiunzione? Quale, Monica, quale erroneo traguardo sarà la struttura delle nostre considerazioni? “D’ambire”, fu il sussurro delle tue testimonianze. 28 settembre 2019, Lorena Senestro inscena “Le confessioni di Monica a Sant’Agostino”, presso l’Abbazia di Vezzolano (AT). In questa nuova produzione del Teatro della Caduta, Monica, madre di Agostino, rivolge al pubblico il suo atto di cura, di fede in qualcosa che non ci avvicini alla verità quanto piuttosto al significato che vi diamo, alla consistenza del limite, all’enfasi dell’introspezione, dando voce a “un luogo mitico, di un’idea nostalgicamente abbandonata”.
Alessia Savoini

Al canile (e al gattile) anche di domenica

Quest’anno, da settembre a dicembre, il canile e gattile comunale Rifugio di strada Cuorgnè 139 a Torino è aperto al pubblico anche di domenica, ogni quindici giorni, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

L’iniziativa è nata per facilitare l’adozione di cani e gatti, grazie alla disponibilità dei gestori della struttura – come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia, nella seduta del 27 settembre 2019 della VI Commissione, presieduta da Federico Mensio.

L’apertura domenicale, iniziata lo scorso 8 settembre e proseguita il 22 settembre, sta avendo successo – ha spiegato l’Ufficio Tutela animali del Comune di Torino – e ogni domenica arrivano tra 100 e 150 persone.

Questo il calendario delle prossime aperture domenicali: 6 e 20 ottobre, 3 e 17 novembre, 1° e 15 dicembre 2019.

Tra le prossime iniziative al Rifugio, venerdì 4 ottobre 2019, alle ore 15.00, è in programma l’incontro “Il dolore negato”, con lo psicologo Luigi Gallucci: un’occasione per dialogare sul tema dell’elaborazione del lutto per la morte del proprio animale.

Le scuole possono inoltre prenotare visite guidate. Informazioni: 011/224.30.28.

Hai il coraggio di osare? Arriva Lego hidden side

Sabato 28 e domenica 29 settembre il mondo spettrale di LEGO® Hidden Side™ arriva a Centro Commerciale Le Gru di Grugliasco (TO), in Via Crea, 10, dalle 11.00 alle 20.00.

 

HAI IL CORAGGIO DI OSARE?

Tutto ha inizio quando due giovani Youtuber, Jack e Parker, scoprono che la loro città, Newbury, è infestata da fantasmi ed iniziano un’elettrizzante caccia per catturarli, riprendendo il tutto con i loro cellulari…ma in questa avventura avranno bisogno di aiuto…

 

 

LEGO® Hidden Side™ è l’unico prodotto LEGO che unisce gioco fisico e realtà aumentata.

 

“L’area, di circa 130 mq, – spiegano gli organizzatori – ti offrirà la possibilità di conoscere e scoprire la nuova linea LEGO Hidden Side. Ci saranno 4 spazi in cui ritroverai le principali ambientazioni e playset della città di Newbury. Grazie all’utilizzo della nostra App e al supporto dei nostri promoter, i playset prenderanno vita e potrai giocare e aiutare Jack e Parker a trovare tutti fantasmi!

Naturalmente non mancherà l’area gioco più “istituzionale” dedicata al gioco libero con vasche e playtable per permettere anche ai più piccini di divertirsi con LEGO.

Alla fine del percorso potrai “assemblare” un fantasmagorico gadget: la minifigure del tuo personaggio preferito di LEGO HIDDEN Side!

Scegli il set che preferisci e utilizza gli iPad che i nostri promoter ti metteranno a disposizione per spalancare le porte di un mondo nascosto all’interno del set LEGO che ti trasporterà in un’avventura spettrale. Aiuta Jack e Parker a risolvere tutti i misteri della città di Newbury prima che sia troppo tardi!

 

Se hai coraggio vieni al Centro Commerciale Le Gru di Grugliasco nel weekend del 28 e 29 settembre e ti troverai davvero nel mondo di Newbury… sarà divertente, emozionante e … da brividi, non ti far intimidire, sarà un’esperienza davvero fantastica!

 

Noi ti aspettiamo, tu devi solo: divertirti a catturare più fantasmi possibile, aiutando Jack o Parker a liberare Newbury.”

 

Dopo l’anteprima a Milano del 1 agosto 2019, con la presenza di un vero Schoolbus infestato a dimensione reale, che rappresenta uno degli scenari di LEGO Hidden Side™, LEGO Hidden Side termina il tour nei centri commerciali a Grugliasco il 28 e 29 settembre, l’ultima l’ultima tappa di un vero e proprio Tour nei centri commerciali che ha raggiunto bambini e famiglie di tutta Italia: da Marcianise ad Arese fino a Porta di Roma con l’obiettivo di svelare i nuovi set e far divertire tutti con la nuova esperienza di gioco di LEGO. Il gran finale con lo Schoolbus infestato LEGO Hidden Side sarà sabato 5 e domenica 6 ottobre in piazza Tre Torri a Milano.

Moving Tff , cinema in movimento

VIII EDIZIONE / 28 SETTEMBRE – 31 OTTOBRE

TORINO, BIELLA, COLLEGNO, SALUZZO

L’ottava edizione di Moving TFF sta arrivando! Dal 28 settembre al 31 ottobre 17 proiezioni ospitate in 12 spazi culturali e aggregativi con la collaborazione di 22 partner.

Moving TFF propone un mese di iniziative “in movimento”, per la città e tra le provincie piemontesi, legate al multiforme universo del cinema e intente a valorizzare la storia del Torino Film Festival. La manifestazione è organizzata da Altera e realizzata in collaborazione con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci),  Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival.

L’ingresso alle proiezioni è sempre gratuito. Tesseramento gratuito e contestuale presso la Bibliomediateca Mario Gromo. Nei circoli Arci è richiesta la tessera associativa.

Info:

www.movingtff.it – info@movingtff.it – www.facebook.com/movingtff – www.alteracultura.org

MOVING TFF – IL TORINO FILM FESTIVAL IN GIRO PER LA CITTA’ (e non solo)

Come ormai d’abitudine, nel mese di ottobre Moving TFF animerà quartieri e spazi associativi di Torino, Biella, Saluzzo e Collegno, proponendo film presentati nelle edizioni passate del Torino Film Festival e non sempre abbastanza visibili nei circuiti di distribuzione.

Alla sua ottava edizione, la rassegna proporrà sedici appuntamenti per altrettanti titoli in dodici spazi, fra loro molto diversi: accanto alle due sale propriamente dette (Magda Olivero a Saluzzo e L’incontro-Suburbana a Collegno), siamo ospitati infatti alla Casa Valdese a Torino, all’interno di circoli e associazioni culturali (Artemuda, Hydro etc) o di spazi aggregativi (CasArcobaleno) e in due luoghi maggiormente inconsueti per delle proiezioni cinematografiche quali la galleria commerciale Area12, al confine fra Torino e Venaria, e la palestra dell’ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica).

Così come sono variegati gli spazi che ci ospitano, altrettanto lo sono gli interessi dei partner che permettono le proiezioni aprendo le loro porte al cinema: i film proposti riflettono su politica e società (Una scuola italianaPer tutta la vita) anche al di fuori dell’Italia (Santiago, ItaliaHidden photos, Aqui, em Lisboa), ci parlano di arte in diverse forme (La pazza della porta accanto, conversazione con Alda Merini, SEXXX), mostrano interpretazioni alternative del paesaggio urbano, come quelle operate dagli skater in Pro loco, o punti di vista “rovesciati” sulla quotidianità come nella commedia brillante What we do in the shadows, raccontano storie di profonda umanità (Nos bataillesOvunque proteggimi). Accanto a questi, la Bibliomediateca Mario Gromo dedicherà cinque appuntamenti al sessantennale della Nouvelle Vague (Donne facili, Tirate sul pianista, Cléo dalle 5 alle 7, Le petit soldat, Les parapluies de Cherbourg), e grazie alla collaborazione con Torino Factory potremo mostrare i teaser dei prossimi progetti prodotti e il cortometraggio vincitore della prima edizione del concorso, Tempo critico di Gabriele Pappalardo.

La rassegna si apre sabato 28 settembre a CasArcobaleno: prima di spegnere le luci e augurarvi una buona visione, vi aspettiamo dalle 19.00 per l’aperitivo di inaugurazione. Sarà l’occasione per incontrarci, ascoltare un po’ di musica e chiacchierare di cinema ovviamente!

Moving TFF è un progetto culturale che per una scelta precisa mantiene gratuito l’accesso alle proiezioni, coprendo i costi vivi e i diritti d’autore con modalità di finanziamento diverse dallo sbigliettamento come il crowdfunding, la raccolta di donazioni o partnership: la campagna di raccolta fondi online, su Produzioni dal Basso, è attiva fino al 31 ottobre quando si concluderà anche la rassegna. Per chiunque volesse sostenerci, è possibile fare una donazione durante le serate o online a questo link http://sostieni.link/22584

Grazie alla collaborazione con Torino Factory, a introdurre le proiezioni Moving TFF 2019 ci saranno i teaser degli 8 video finalisti della 2a edizione del Glocal Video & Lab Contest per Filmmaker Under 30: GLI SCARAFAGGI di Marco De Bartolomeo e Navid Shabanzadeh HIC SUNT LEONES di Davide Leo, Giorgio Beozzo, Stefano Trucco e Fabrizio Spagna LA RAGAZZA CINESE di Guglielmo Loliva  /MÀ-DRE/ di Stefano Guerri  MANUALE DI STORIE DEI CINEMA di Bruno Ugioli e Stefano D’Antuono  SCHELETRI di Fabiana Fogagnolo e Luigi De Rosa SELENE di Sara Bianchi  THE SONG di Tommaso Valli, Andrea Cassinari e Virginia Carollo.

IL PROGRAMMA

Sabato 28/09 a partire dalle 19.00

APERIMOVING 2019 – APERITIVO DI INAUGURAZIONE DELLA VIII EDIZIONE DEL MOVING TFF

Alle 21.30

PER TUTTA LA VITA  

di Susanna Nicchiarelli, Italia 2014, durata 52’, proiettato al 32° TFF. Proiezione realizzata in collaborazione con Arcigay Torino.

Tre generazioni riflettono sul contratto matrimoniale a quarant’anni dall’introduzione della legge sul divorzio. Attraverso immagini del Paese di allora e testimonianze del presente, il documentario si e ci interroga sui vincoli e sull’ipocrisia di quel “per tutta la vita”.

A distanza di tempo, il referendum del 1974 diviene la materia per ragionare sul dogma della monogamia: scelta volontaria oppure condizione necessaria per l’accettazione sociale?

CasArcobaleno – via Bernardino Lanino 3A, Torino

Giovedì 3/10 alle 15.30

DONNE FACILI

di Claude Chabrol, Francia 1960, durata 105’, proiettato al 2° Festival Internazionale Cinema Giovani.

Quattro giovani commesse di Parigi vivono le loro esistenze in un’assordante monotonia, ma ognuna di loro cerca di sottrarvisi rifugiandosi nella speranza di una vita migliore o nel desiderio. Ginette, aspirante vedette dello spettacolo, canta ogni sera in un music hall; Jane si concede a uomini di passaggio; Rita cerca di sistemarsi con un uomo benestante e Jacqueline crede di aver trovato l’amore eterno in un motociclista misterioso.

Bibliomediateca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8A, Torino

Venerdì 4/10 alle 21.00

WHAT WE DO IN THE SHADOWS (VITA DA VAMPIRO)

di Jemaine Clement e Taika Waititi, Nuova Zelanda 2014, durata 86’, proiettato al 32° TFF.

Quattro amici dividono una villa a Wellington. La convivenza è piuttosto pacifica e ogni sera in casa c’è una festa. Peccato che si tratti di party che finiscono sempre con spargimenti di sangue: i quattro sono infatti vampiri di diverse età, o per meglio dire secoli, alla costante ricerca di nuove vergini che possano appagare i loro appetiti. E quando la prospettiva è quella della vita eterna sono in pochi a non porgere il collo.

Area12 Shopping Center – Strada Altessano 141, Torino

Giovedì 10/10 alle 15.30

TIRATE SUL PIANISTA

di François Truffaut, Francia 1960, durata 80’, proiettato al 2° Festival Internazionale Cinema Giovani.

La fine tragica del matrimonio porta il talentuoso musicista Charlie Kohler ad abbandonare una brillante carriera e a suonare il piano in un locale notturno di Parigi. Nel corso di un tragicomico duello, Charlie uccide il proprietario del bistrò, anch’egli innamorato della cameriera Lena. Il musicista è quindi costretto a fuggire dal locale con l’aiuto della donna. Una volta raggiunta la casa paterna, la vicenda prende nuovamente una svolta drammatica.

Bibliomediateca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8A, Torino

Giovedì 17/10

Alle 15.30

CLÉO DALLE 5 ALLE 7

di Agnès Varda, Francia 1961, durata 90’, proiettato al 2° Festival Internazionale Cinema Giovani.

L’attesa per la diagnosi di un male incurabile diventa per la giovane cantante Cléo un pretesto per scoprire con occhi diversi il mondo che la circonda e per rivalutare il suo rapporto con gli altri.

Il dramma di Cléo è raccontato attraverso le due ore che suggellano il cambiamento interiore della donna, con la rinuncia a ogni forma di frivolezza e l’inizio di una nuova vita.

Bibliomediateca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8A, Torino

Alle 21.30

NOS BATAILLES (LE NOSTRE BATTAGLIE)

di Guillaume Senez, Belgio 2018, durata 98’, vincitore al 36° TFF del Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi. V.O. con sottotitoli in italiano.

Olivier è un instancabile lavoratore, a fianco dei suoi compagni nelle lotte sindacali. L’abbandono da parte di sua moglie del tetto coniugale, ormai troppo consumata dalle faccende domestiche, costringe Olivier a confrontarsi con queste nuove responsabilità e a dover cercare un nuovo equilibrio tra casa e lavoro.

Casa Valdese – corso Vittorio Emanuele II 23, Torino

Venerdì 18/10 alle 21.30

TEMPO CRITICO

di Gabriele Pappalardo, Italia 2018, durata 19’, proiettato al 36° TFF. Proiezione realizzata in collaborazione con Torino Factory.

I casermoni che delimitano il quartiere, frutto del periodo dell’espansione urbanistica, fanno da sfondo ai protagonisti del racconto: Luca, cresciuto dalle zie, adesso vive con la nonna e taglia i capelli agli abitanti della zona per “sbarcare il lunario”; Fazza, invece, pensa al suo domani, a “mettere su famiglia”. Il documentario racconta un’intera generazione che ha perso ogni punto di riferimento. Giovani che vivono in un perenne stato di incertezza e utilizzano il rap per raccontare la quotidianità.

A seguire

PRO LOCO

di Tommaso Lipari, Italia 2016, durata 61’, proiettato al 34° TFF.

La linfa vitale di un luogo viene documentata attraverso le acrobazie di alcuni skater, che abitano lo spazio urbano alla costante ricerca del trick perfetto. Lo schema ripetuto, segnato dalle ruote dei loro skate, traccia nuove “coordinate”, alcune già conosciute e altre ancora da scoprire: osservare

gli skater in azione significa cogliere ogni cambiamento nell’esecuzione dei movimenti.

Circolo Hydro – via Serralunga 31, Biella (BI)

Domenica 20/10 alle 21.30

UNA SCUOLA ITALIANA

di Angelo Loy e Giulio Cederna, Italia 2010, durata 75’, proiettato al 28° TFF. Proiezione realizzata in collaborazione con Ecoborgo Campidoglio.

Bambini tra i tre e i cinque anni ci vengono mostrati durante lo svolgimento delle loro attività quotidiane con le maestre. Questi bambini, tutti nati in Italia da genitori stranieri, frequentano la scuola materna Carlo Pisacane nel quartiere romano di Torpignattara. Mentre fuori si intensifica il conflitto sociale per l’incidenza delle comunità straniere sul territorio, la scuola diviene un’isola felice e rappresenta la prova tangibile che l’integrazione è un fatto possibile e concreto.

Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” – via Musiné 5/7, Torino

Giovedì 24/10

Alle 15.30

LE PETIT SOLDAT

di Jean-Luc Godard, Francia 1960, durata 88’, proiettato al 2° Festival Internazionale Cinema Giovani.

Ginevra, sono gli anni della rivoluzione algerina. Bruno, disertore dell’esercito francese, riceve da un’organizzazione terroristica l’incarico di uccidere un commentatore della radio svizzera che sostiene i ribelli algerini. L’uomo cerca di opporsi, ormai deciso a vivere pienamente la propria storia

d’amore con Veronica. Non solo sarà costretto a ubbidire con la forza, ma questo causerà anche un tragico epilogo.

Bibliomediateca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8A, Torino

Alle 21.30

LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO, CONVERSAZIONE CON ALDA MERINI

di Antonietta De Lillo, Italia 2013, durata 50’, proiettato al 31° TFF.

In un racconto intimo e familiare, la scrittrice Alda Merini svela gli aspetti più significativi della sua vita: dall’infanzia agli amori, dalla maternità al suo rapporto con i figli fino alla pazzia e alla sua più chiara concezione dell’arte e della poesia. Una carrellata di immagini evidenzia il volto, i dettagli degli occhi, delle mani e del corpo della poetessa, tratteggiando in modo inedito la figura di una delle più importanti artiste del secolo scorso.

Associazione ArTeMuDa – via Drusacco 6, Torino

Venerdì 25/10 alle 21.30

AQUI, EM LISBOA – EPISÓDIOS DA VIDA DA CIDADE

di Denis Côté, Dominga Sotomayor, Gabriel Abrantes, Marie Losier, Portogallo 2015, durata 88’, proiettato al 33° TFF. V.O. con sottotitoli in italiano. Proiezione a cura dell’Associazione italo – portoghese Tucátulá.

Diverse visioni di Lisbona si uniscono in un percorso attraverso i differenti linguaggi cinematografici utilizzati da cineasti di provenienza canadese, francese, portoghese e cilena. Quattro cortometraggi fanno trasparire lo spirito vivace di una città che mantiene immagini inedite.

Arci Torino – via Giuseppe Verdi 34, Torino

Sabato 26/10 alle 21.30

SEXXX

di Davide Ferrario, Italia 2015, durata 72’, proiettato al 33° TFF. Alla proiezione sarà presente un rappresentante del “Balletto Teatro di Torino” diretto da Loredana Furno.

Ispirato dalla visione dello spettacolo di danza Sexxx, coreografato da Matteo Levaggi e andato in scena alla Lavanderia a Vapore di Collegno, il regista Ferrario “radiografa” da vicino i corpi di sei ballerini che riflettono con la loro danza sulla sessualità: il risultato è un documentario che riprende in maniera inedita la performance artistica, focalizzandosi sulla tensione vitale dell’esecuzione, composta dalla matericità carnale di quei corpi marmorei e dalla tecnicità dei movimenti.

ISEF – piazza Bernini 12, Torino

Lunedì 28/10 alle 21.00

SANTIAGO, ITALIA

di Nanni Moretti, Italia 2018, durata 80’, proiettato al 36° TFF. Proiezione realizzata in collaborazione con il Circolo Ratatoj.

Attraverso le testimonianze dei protagonisti e le immagini di repertorio, il documentario racconta il periodo successivo al colpo di stato che pose fine al governo democratico di Allende nel 1973. Il ruolo dell’ambasciata italiana a Santiago fu fondamentale per offrire rifugio a centinaia di richiedenti asilo.

Cinema Teatro “Magda Olivero” – via Palazzo di Città 15, Saluzzo (CN)

Martedì 29/10 alle 21.00

OVUNQUE PROTEGGIMI

di Bonifacio Angius, Italia 2018, durata 90’, proiettato al 36° TFF.

Alessandro, un cantante cinquantenne con un pubblico sempre più esiguo, lascia trascorrere la propria esistenza attraverso l’abuso di alcolici e il gioco alle slot machine. Durante il suo ricovero in ospedale conosce Francesca, una giovane donna che lotta per riottenere l’affidamento di suo figlio. Quell’incontro darà un nuovo senso alla sua vita.

Circolo L’incontro – Suburbana – via Bendini 11, Collegno (TO)

Giovedì 31/10

Alle 15.30

LES PARAPLUIES DE CHERBOURG

di Jacques Demy, Francia 1963, durata 92’, proiettato al 2° Festival Internazionale Cinema Giovani.

Il film narra la storia di un amore impossibile tra due giovani: Geneviève, figlia di un’ombrellaia di Cherbourg e, Guy, garagista richiamato alle armi in Algeria. Durante l’assenza di Guy, Geneviève scopre di essere incinta e viene convinta dalla madre a sposare Roland Cassard, un giovane e ricco mercante di diamanti. Ferito, Guy rientra dalla guerra e trova conforto sposando Madeleine. Tre anni più tardi incontra per caso Geneviève, ma entrambi scoprono di non aver più niente da dirsi.

Bibliomediateca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8A, Torino

Alle 18.30

HIDDEN PHOTOS

di Davide Grotta, Italia 2016, durata 68’, proiettato al 34° TFF. V.O. con sottotitoli in italiano. Alla proiezione sarà presente il regista.

Il giovane fotografo cambogiano Kim Hak, sta cercando di cambiare la rappresentazione iconografica del proprio Paese nell’immaginario collettivo, distaccandosi dai “soliti” Angkor Wat e Khmer rossi. Nhem En, fotografo del regime dei Khmer rossi e autore di circa 14.000 fotografie delle vittime del regime, sta cercando di entrare nel business del turismo macabro. Quale immagine è dunque la migliore per restituire l’identità e la storia di un luogo?

Arci Torino – via Giuseppe Verdi 34, Torino

I mille eroi senza superpoteri di Anpas

Flash mob europeo del soccorso a None, Asti e Dogliani

Il Gruppo Giovani Anpas Piemonte ha partecipato, il 26 settembre, alla campagna di sensibilizzazione europea Eroi Senza Superpoteri, ideata da Samaritan International per promuovere la formazione sul primo soccorso nelle scuole e divulgare l’importanza di alcune semplici procedure per salvare la vita degli altri senza essere supereroi.

In Piemonte il flash mob del soccorso si è svolto al Palazzetto dello sport di None, in piazza statuto ad Asti e all’Istituto Comprensivo Luigi Einaudi di Dogliani, in totale coinvolti oltre mille ragazzi e ragazze delle scuole.

L’obiettivo del flash mob europeo è di sensibilizzare i giovani alle procedure di primo soccorso in qualunque situazione: chiamare i soccorsi, saper riconoscere l’emergenza, effettuare le manovre di primo soccorso. Il messaggio è chiaro: tutti possono diventare eroi senza essere in possesso di superpoteri, a cominciare dai più piccoli.

L’organizzazione del flash mob al Palazzetto dello sport di None è stata affidata ai giovani volontari soccorritori Anpas di Croce Verde None e Croce Bianca Orbassano in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica None Football Club e la Protezione Civile Comunale. Presenti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie Gianni Rodari e Don Paolo Albera; più tutti gli studenti della scuola superiore di primo grado Ada Gobetti, per un totale di circa 500 ragazzi.

Le volontarie e i volontari Anpas della Croce Verde Asti sono riusciti a coinvolgere diverse classi del Liceo Artistico Benedetto Alfieri, dell’Istituto di Istruzione Superiore Giobert, delle Scuole secondaria di primo grado Parini, Martiri e Brofferio, una classe della Scuola primaria Cagni, una classe della Scuola “La banda dei 5” e alcuni partecipanti dell’Università della Terza Età di Asti, 573 studenti.

L’Associazione Anpas Volontari del Soccorso di Dogliani ha organizzato il flash mob all’Istituto Comprensivo Luigi Einaudi di Dogliani, presenti circa 140 ragazzi di seconda e terza media.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Torino Design of the City: la città del futuro

Dopo il successo delle tre edizioni precedenti prosegue il viaggio di Torino Design of the City che quest’anno, forte delle esperienze acquisite, condurrà il pubblico, dal 2 al 20 ottobre,  a esplorare nuovi orizzonti, nuovi temi e nuove relazioni. La manifestazione, che privilegia la dimensione del confronto cosmopolita, offrirà al pubblico un mese all’insegna di incontri, workshop, mostre, tour ed eventi che delineeranno l’apporto necessario e fondamentale che il design potrebbe dare quotidianamente, oggi, nella costruzione della Torino di domani. Dal 2014 Torino è Città creativa UNESCO per il Design, unica città italiana insieme ad altre 30 città di tutto il mondo. Per il capoluogo piemontese essere città creativa per il Design vuol dire riflettere sul proprio futuro attraverso la cooperazione e lo scambio con le città creative UNESCO, forti di un tessuto economico, sociale e industriale che in questi anni ha collaborato per costruire una città accessibile e sostenibile tramite il Design, modalità progettuale che mette al centro i bisogni delle persone.

Il tema di Torino Design of the City 2019 – progetto della Città di Torino con il sostegno della Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino, Politecnico e Università degli Studi di Torino, realizzato con Turismo Torino e Provincia e in collaborazione con il Tavolo Consultivo del Design – è ‘La Città del Futuro’, scelto in stretta correlazione con l’Annual Conference delle Città Creative UNESCO di Fabriano, che si è svolta a giugno 2019, e con le riflessioni lì condotte con le città sorelle.

“Torino Design of the City 2019 conferma la vocazione creativo–imprenditoriale della nostra città. Torino, che è diventata negli anni una città plurale, investendo sempre più in innovazione, ricerca e internazionalizzazione, elementi indispensabili per lo sviluppo di un territorio, non è nuova a eventi dedicati al settore – sottolinea Chiara Appendino, Sindaca di Torino –. Il design, con la sua forte componente creativa, è dunque un asset economico importante. È cultura, produzione, occupazione, industrializzazione ma è anche servizi. All’interno della logica generale che riguarda tutti gli aspetti del design, la Città ha approfondito quello dedicato all’accessibilità. Il design infatti può essere utile per riprogettare i servizi alla persona, culturali, ambientali, urbanistici, sociali oltre a quelli rivolti alla mobilità. Temi a cui la nostra amministrazione dedica particolare attenzione”.

“L’obiettivo che ci proponiamo è l’utilizzo del Design come metodologia di lavoro capace di dar forma anche alle esigenze inespresse e latenti, coinvolgendo le persone in veste di attori, insieme ai tecnici, agli stake-holder, per avviare o favorire la nascita di progetti che ridisegnino servizi, quartieri, luoghi della città, collegandole con il filo rosso rappresentato dal tema dell’accessibilità universale e dal design for all – dichiara Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino –. Torino Design of the City non è un festival ma un metodo di lavoro per costruire e incentivare le relazioni, le collaborazioni e le sinergie a livello locale, nazionale, internazionale, promuovendo il nostro sistema creativo, produttivo e imprenditoriale della filiera del Design torinese con attenzione alle nuove esperienze di innovazione e del digitale”.

 

“Fondazione CRT sostiene ‘Torino Design of the city’, come strumento di valorizzazione della Città e vetrina delle eccellenze del nostro territorio – afferma Giovanni QuagliaPresidente della Fondazione CRT –. ‘La Città del futuro’, per mutuare il titolo di questa quarta edizione, la immagino come un’officina che produce bellezza, creatività, talenti, innovazione, sperimentazione, all’insegna della sostenibilità: questi elementi, da sempre centrali nell’attività di Fondazione CRT, hanno trovato ‘casa’ nel più grande intervento della nostra istituzione, le rinate OGR di Torino”.

Come Camera di commercio di Torino lavoriamo da anni sul settore design, promuovendo numerose iniziative, spesso in collaborazione con il Politecnico e il Circolo del Design, realtà che abbiamo ospitato per alcuni anni nella nostra sede e accompagnato quest’anno verso una nuova location e nuovi progetti – spiega Guido BolattoSegretario Generale della Camera di commercio di Torino –. Proprio due giorni fa abbiamo presentato ai designer la piattaforma Ask to Design, che ha l’obiettivo di mettere in contatto imprese che necessitano di soluzioni di design e professionisti selezionati in grado di rispondere a tali esigenze. Nei giorni della Torino Design of The City promuoveremo, inoltre, incontri tra gli studenti e gli studi più affermati presenti in città, per uno scambio comune in ottica di orientamento e formazione/lavoro”.

Il programma della rassegna internazionale è stato realizzato con il coinvolgimento e il supporto del Tavolo consultivo del Design – che interessa oltre 47 soggetti pubblici e privati, tra cui associazioni di categoria, enti di formazione, archivi e musei – insieme e con il sostegno delle Fondazioni Bancarie, della Camera di Commercio di Torino, del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino.

Centrale nel calendario della manifestazione sarà il Forum Internazionale ospitato il 10 e l’11 ottobre all’Energy Center del Politecnico (via Paolo Borsellino, 38) a cui parteciperanno rappresentanti delle città di Montréal, Detroit, Saint Ètienne, Kortrijk, Cape Town, Wuhan, Singapore, Seoul, Shanghai e Londra per condividere e approfondire i progetti che hanno al centro il tema dell’accessibilità e della sostenibilità presentati in risposta alla call lanciata da Torino in occasione della XIII Annual Conference di Fabriano di giugno 2019.

Torino Design of the City 2019 sarà anche la base per la preparazione degli appuntamenti del 2020 quando la nostra città sarà ospite al Madrid Design Festival nel mese di febbraio.

L’evento si aprirà mercoledì 2 ottobre con un incontro e una mostra al rinnovato Circolo del Design che avrà un ruolo importante e, per l’occasione, proporrà una speciale programmazione. Il giorno successivo, giovedì 3 ottobre, sarà inaugurato il Torino Graphic Days (www.graphicdays.it), festival internazionale dedicato al visual Design.

La rassegna chiuderà il 20 ottobre con Torino Stratosferica (www.torinostratosferica.it), primo festival di City making in Italia.

La Città di Torino promuoverà il 4 e 5 un incontro internazionale sulla street-art, intesa anche come strumento di rigenerazione urbana. Il 16 pomeriggio, proseguendo il percorso iniziato lo scorso anno, si farà il punto su accessibilità a Musei e Istituzioni culturali.

Martedì 15 ottobre si parlerà di Biblioteche pubbliche del futuro con la presenza di professionisti del settore provenienti dalle città di Brema, Helsinki, Madrid, Milano, Roma. La riflessione ruoterà attorno al ruolo delle biblioteche di pubblica lettura nelle città come piazze del sapere, spazio di confronto, incontro e  scoperta al servizio di una crescita delle competenze dei cittadini di fronte ad un mondo in continua evoluzione.

Torino Design of the City, oltre a essere una rassegna è soprattutto un metodo di lavoro per costruire e incentivare le relazioni, le collaborazioni e le sinergie a livello locale, nazionale, internazionale, promuovendo il nostro sistema creativo, produttivo e imprenditoriale della filiera del Design torinese con attenzione alle nuove esperienze di innovazione e del digitale.

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Sul sito www.torinodesigncity.it è possibile consultare e scaricare il programma.

(foto Mihai Bursuc)

 

Referendum, FI: “Proposta dà dignità al voto popolare”

“OLTRE LE OFFESE DI CHI NON METABOLIZZA LE SCONFITTE”
“Ci spiace che le opposizioni abbiano tenuto in ostaggio il Consiglio regionale in questi ultimi tre giorni, così come ci spiace che abbiano cercato di scaricare la responsabilità di questa lunga paralisi sulla maggioranza. Hanno scelto di salire sulle barricate per difendere l’ingovernabilità del Paese e continuare con i papocchi e inciuci che hanno consegnato l’ennesimo governo composto da forze che hanno perso le elezioni politiche. Lo hanno fatto anche con offese e insulti inqualificabili verso il nostro partito e il nostro presidente della Regione perché non hanno ancora metabolizzato le recenti sconfitte, ma guardiamo avanti. In questi giorni in modo condiviso abbiamo portato avanti la nostra battaglia di civiltà: difendere la dignità del diritto di voto dei nostri concittadini piemontesi troppe volte calpestato e che il Governo nazionale non reputa prioritario. Ecco allora che insieme ai nostri alleati storici abbiamo fatto fronte comune, in punta di Costituzione, per chiedere insieme ad altri quattro Consigli regionali di indire un referendum e predisporre una proposta di legge nazionale che preveda un premio di maggioranza, una norma anti ribaltone, una quota proporzionale, uno stop ai paracadutati e catapultati e l’elezione diretta del Capo dello Stato. Tutti sacrosanti principi di una democrazia  sana e moderna. Siamo stati determinanti in tal senso, riuscendo ad essere tra i primi Consigli regionali a lanciare questa proposta. Abbiamo dato il nostro piccolo ma indispensabile contributo per rispondere ad un bisogno reale del Paese: quello di dare la possibilità di poter avere finalmente maggioranze chiare e governi stabili”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola e i consiglieri regionali Alessandra Biletta, Franco Graglia e Carlo Riva Vercellotti.

Arrestato ragazzo con più di tre chili di droga

UN UOMO LO STAVA INSEGUENDO PENSANDO FOSSE UN LADRO
Quando ha visto una BMW “sgommare” e scendere dall’auto un ragazzo che si stava
allontanando con borsone ha pensato che fosse un ladro, ha chiamato il 112 e lo ha
inseguito. Quello che l’uomo, un cittadino straniero, non sapeva è che il conducente
dell’auto non era un ladro e il borsone conteneva più di tre chili di droga.
Durante un ordinario posto di controllo effettuato dalle equipaggi della Squadra Volante
del Commissariato Mirafiori in via Onorato Vigliani, i poliziotti intmano l’alt ad un
giovane alla guida di una BMW che procede a forte velocità. L’auto, però, non si ferma
e, complice il traffico intenso, cerca di far perdere le sue tracce. I poliziotti annotano la
targa e si mettono alla ricerca dell’auto, diramando la nota di rintraccio alla centrale
operatva.
Pochi minut dopo, un uomo chiama il 112: parla di un ragazzo che sta fuggendo con un
borsone dopo essere sceso dall’auto; forse un incidente, forse un furto, viste le
manovre spericolate del conducente. Lo segue, fornisce element utli agli agent e li
avverte degli spostament del fuggitvo, vede il ragazzo disfarsi del borsone e individua
il luogo preciso dove lo abbandona, fino all’arrivo dei poliziotti che giungono sul posto
in pochi minut.
Gli agent del Commissariato Mirafiori riconoscono nel giovane, un italiano di 21 anni,
già noto alle forze dell’ordine, l’uomo che non si era fermato all’alt poco prima e lo
arrestano. In un giardino, dove il ventunenne lo aveva lanciato, gli agent recuperano
anche il borsone. Al suo interno ci sono più di 3 chili e 200 grami di marijuana. Al
ragazzo vengono anche sequestrat 830 euro in contant.
Gli agent poi scopriranno anche che il fuggitvo era alla guida dell’auto pur non
essendo in possesso di patente di guida mai conseguita, e per questo sarà anche
denunciato.
Torino, 27 settembre 2