La battaglia delle Chiuse
Non solo politico, patriota e scrittore, il torinese Massimo d’Azeglio fu anche un noto e rinomato pittore. Nel 1829 soggiornò per alcuni mesi a Sant’Ambrogio di Torino, all’imbocco della valle di Susa e ai piedi della Sacra di San Michele dove dipinse le tavole del libro “La Sacra di San Michele” che pubblicò nello stesso anno. È autore tra l’altro di un bozzetto che raffigura Carlo Magno mentre supera le trincee dei Longobardi scontrandosi con le armate del sovrano longobardo Desiderio. È anche all’insegna di questi ricordi storici e artistici che domani pomeriggio il comune di Sant’Ambrogio di Torino presenta la decima edizione de “La battaglia delle Chiuse”. Alle 18.00 di domani prende il via una serata di musiche, balli, antichi mestieri e spettacoli medioevali accompagnati dai piatti delle taverne locali mentre nelle vie del centro storico si possono incontrare cantastorie, giullari e saltimbanchi. Sarà possibile sfidare i borghigiani e allenarsi con i guerrieri locali o più tranquillamente passeggiare in un’atmosfera di magia e di storia e soprattutto rivivere uno spaccato di vita medievale nel contesto rievocativo della storica Battaglia delle Chiuse che si svolse nel 773 a poca distanza da Susa.
Un epico scontro che mise di fronte le truppe franche guidate da Carlo Magno e l’esercito longobardo di Desiderio e di Adelchi, figlio dell’ultimo “rex Langobardorum”. Si discute ancora oggi chi furono i primi costruttori delle Chiuse, i Longobardi stessi o le popolazioni valsusine locali. Recenti ricerche hanno comunque confermato che i sovrani longobardi investirono ingenti risorse nel rafforzamento delle Chiuse per motivi difensivi ed è probabile che Carlo Magno sia stato costretto a superare con il suo esercito una grande muraglia che ostacolava la sua marcia in bassa valle. La manifestazione si svolgerà nell’area del centro storico del piccolo paese. Arrivati a Sant’Ambrogio sarà possibile presso apposite “dogane” cambiare i propri soldi nella moneta locale chiamata “balengu” con cui acquistare cibo e bevande. La manifestazione inizierà alle 18.00 con il mercatino di artigianato, i mestieri medievali, armati e arceri, la via degli stand gastronomici a cura dei Borghi, la sfilata medievale con visite al castello e alla torre campanaria. In serata il torneo degli scacchi viventi, i balletti tra dame e cavalieri, un spettacolo teatrale e infine l’attesa Battaglia franco-longobarda delle Chiuse.
Filippo Re
L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, al termine della messa San Giovanni, ha detto che “La Diocesi è disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato i migranti della Seawatch. Rivolgo una preghiera speciale a San Giovanni, che ha sempre difeso i poveri e gli chiedo di dare una mano per risolvere il problema che stanno vivendo le persone a bordo della nave. Per essere concreti la Chiesa di Torino è disponibile ad accogliere questi fratelli e sorelle”. Ha aggiunto: “Desidero esprimere la mia solidarietà a quanti anche nella nostra città, stanno dimostrando pacificamente per richiamare l’attenzione sulla situazione di grave e ingiusta sofferenza in cui si trovano 43 persone al largo di Lampedusa”.
Cristiano Bussola e i giornali online
Il giornalista Cristiano Bussola, direttore responsabile del quotidiano Il Torinese tiene una conferenza oggi pomeriggio presso Palazzo Treville a Casale Monferrato in via Mameli sul tema “I giornali online, le nuove frontiere dell’informazione”
Carceri, è sempre emergenza sovraffollamento
“Tra le emergenze che gravano sugli istituti penitenziari piemontesi persistono quelle legate al sovraffollamento: le 4.508 persone attualmente detenute, infatti, hanno a disposizione appena 3.671 posti perché alla capienza regolamentare, pari a 3.971 posti, occorre togliere i 300 che non sono al momento disponibili”
Lo ha denunciato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in apertura della conferenza stampa di presentazione del Quarto dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi, che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte.
Il documento, elaborato dal garante regionale in collaborazione con il Coordinamento piemontese dei garanti, verrà indirizzato al capodipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Francesco Basentini, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte Pietro Buffa e ai referenti politici del Ministero di Giustizia.
All’evento sono intervenuti i garanti comunali di Alba Alessandro Prandi, Asti Paola Ferlauto, Biella Sonia Caronni e Saluzzo Paolo Allemano, che hanno denunciato come gli istituti carcerari siano stati negli anni abbandonati a se stessi e necessitino d’interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria non più rimandabili.
“Il Piemonte – ha osservato Mellano – ospita una serie di strutture nate negli anni del terrorismo e della massima sicurezza che rispondono solo parzialmente alle attuali finalità del carcere. È necessario operare, anche adeguando gli ambienti, affinché il carcere possa essere sempre più vissuto come un’occasione di recupero, di formazione, di reinserimento nella società per trasformare il tempo della detenzione in un’occasione di riscatto personale e sociale”.
Oltre alle criticità, il Coordinamento piemontese dei garanti ha annunciato una serie di iniziative per il 2020, tra cui un seminario per verificare la fattibilità di una casa famiglia per mamme in esecuzione penale con bambini a seguito e una visita alla caserma dismessa di Casale Monferrato (Al) individuata come possibile carcere.
All’incontro ha preso parte, tra gli altri, la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra.
Da Halloween al Black Friday
PAROLE ROSSE di Roberto Placido
Il grande successo del Black Friday di quest’anno mi permette di fare alcune considerazioni, questa volta non politiche ma sociali , di costume e religiose.
In verità ci avevo pensato già alcune settimane fa per un’altra ricorrenza “americana” , Halloween. Il successo della festa , da tanti, ritenuta di provenienza pagana ma che in realtà prende origine in buona parte da una tradizione popolare del sud Italia . Ad essa si è unita una simile usanza irlandese, entrambe ” esportate” negli Stati Uniti dagli emigranti dei due cattolicissimi , ai tempi, paesi. Anche il ” dolcetto scherzetto ” è mutuato dal nostro sud.
Gli americani sono stati bravi a farla diventare, come il Black Friday, un fenomeno internazionale compresi i paesi d’origine della festa della notte che precede il giorno di Ognissanti. Ma andiamo con ordine. Chi volesse approfondire può leggersi il libro scritto da Luigi Lombardi Satriani , ordinario di Antropologia culturale all’Università di Napoli. Il Professor Lombardi Satriani, senatore nella XIII legislatura, dal 1996 al 2001, ha scritto, a quattro mani, con il defunto Mariano Meligrana, ricercatore universitario di storia e tradizioni popolari, il volume ” Il ponte di San Giacomo.
L’ideologia della morte nella società contadina del Sud “, edito nel 1982 da Rizzoli. In quell’anno il libro si aggiudicò il Premio Viareggio per la saggistica e fu pubblicato successivamente da altri editori ultimo dei quali Sellerio. In esso viene descritta molto bene l’usanza della notte del 31 ottobre. La processione dei bambini, per le vie dei paesi del sud, con le zucche vuote , intagliate come un teschio e con dentro una candela accesa. L’obiettivo è quello di “incontrare” i defunti nel tentativo di “ricucire” una relazione con chi è morto, la festa cattolica del 2 novembre . Ai bambini si regalavano dei dolci o essi stessi chiedevano un’offerta, un dolce, per l’anima dei morti , il famoso ritornello della festa americana “trick or treet ” e cioè dolcetto o scherzetto.
La stessa cosa nella festa delle streghe irlandese con le lanterne , le zucche, appese fuori dalle case. Vale la pena ricordare che la Festa di Ognissanti era in origine celebrata il 13 maggio e solo nel ‘700 , dal Papa Gregorio III , fu spostata il 1 novembre in coincidenza della festa pagana , di origine celtica, di tutti i santi. Più recente e squisitamente commerciale il Black Friday, che segna , sempre negli USA, l’inizio delle vendite di fine anno. Il tutto avviene il giorno dopo la Festa del Ringraziamento , ” Thanks Giving” , sempre di origine cristiana, il quarto giovedì del mese di novembre, per ringraziare il Signore di quanto “raccolto” durante tutto l’anno.
Per quanto riguarda il nostro paese la cosa che mi colpisce di più , storia e religione a parte, è il mix di provincialismo culturale e di internazionalizzazione o globalizzazione che dir si voglia delle due date. La stessa cosa è avvenuta, negli anni, per l’albero di Natale che ha superato il tradizionale Presepe e per Babbo Natale , Santa Claus, con corollario dei regali , verso la più nostrana Befana e la sua calza. Resistono, per il momento e speriamo per molto tempo, il classico panettone ed il suo concorrente pandoro in una gara tutta nazionale.
Luci d’artista? Le ammiro dal bus
Una “gita” per le vie del centro a bordo del CitySightseeing
Il clima di Natale già si respira. E cosa c’è di meglio per calarsi nell’atmosfera – di una “gita” per le vie del centro a bordo del CitySightseeing, per ammirare le Luci d’Artista?. E’ possibile fare un tour delle installazioni luminose ogni sabato e domenica fino al 4 gennaio alle 17.30. Il percorso si chiama ‘Lights on the Bus!’ e viene proposto dalla Città a turisti e cittadini, Le opere saranno illustrate a bordo da una guida turistica.
(Foto: il Torinese)
Consigliere comunale suicida dopo il compleanno
Si tratta di Nicola Fiorenza di 36 anni. Ricerche dei carabinieri e dei vigili del fuoco
E’ scomparso martedì sera Nicola Fiorenza, 36 anni, consigliere comunale di Maglione, comune del Torinese. Ha festeggiato il compleanno e dopo non si sono più avute sue notizie. L’uomo non è più rientrato a casa, tanto è vero che la sua famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri. Le ricerche dei carabinieri della Compagnia di Ivrea e dei vigili del fuoco nelle campagne della zona, ricche di boscaglie e terreni agricoli al confine tra le province di Torino e Vercelli, hanno dato un drammatico esito. L’uomo è stato trovato impiccato a un albero. Si è suicidato e lascia moglie e due figli.
Terre del Chiusella: al via il lavoro di gruppo
Alcune commissioni sono già al lavoro per cercare di ottenere la razionalizzazione di servizi e personale
La strada dell’integrazione all’interno delle Unioni dei comuni, a prescindere dalle dimensioni, non è mai un cammino facile. Così nelle Terre del Chiusella (Eporediese) composta da Parella (che è anche la sede legale), Colleretto Giacosa, Quagliuzzo e Strambinello, mentre da un lato si continua nella ricerca dei partner dopo che l’abboccamento con Pavone Canavese è andato definitivamente a farsi benedire, si è imboccata la strada del lavoro di gruppo coinvolgendo anche consiglieri comunali dei comuni, ex consiglieri dell’Unione, l’espressione delle minoranze dei quattro aderenti. Anzi è stato proprio il gruppo consiliare Pedanea (capogruppo Ernesto Barlese, Piermassimo Guarnero) a richiedere, e ottenere, dal presidente Roberto Comitini l’istituzione di alcune commissioni che sono già al lavoro per cercare di ottenere la razionalizzazione di servizi e personale. Finora ne sono state istituite tre: quella per l’informatizzazione, coordinata dal sindaco di Strambinello Marco Corzetto, quella per il personale guidata dal primo cittadino di Colleretto Giacosa Paola Gamba e, infine, quella per la cultura e le manifestazioni guidata da Ernesto Barlese.
Massimo Iaretti
I Granata cercano rinforzi sul mercato
La squadra non è ancora riuscita a convincere appieno nè i tifosi nè lo stesso Ventura che si aspetta degli sforzi da parte della società per mettergli a disposizione una rosa più competitiva sia in campionato che in Europa
Il Toro cerca urgentemente rinforzi sul mercato in vista della ripresa del campionato. La squadra infatti fino ad adesso non è riuscita a convincere appieno nè i tifosi nè lo stesso Ventura che si aspetta degli sforzi da parte della società per mettergli a disposizione una rosa più competitiva sia in campionato che in Europa dove i granata sono attesi dall’Atlethic Bilbao. I reparti da mettere a posto sono principalmente il centrocampo e l’attacco.
Probabili partenze:
Ruben Perez: è stato definitivamente bocciato da Ventura, tanto che nell’ultima partita vinta contro il Genoa lo spagnolo è stato costretto a guardare i compagni dalla tribuna, è probabile un suo ritorno all’Elche;
Nocerino: nonostante le grandi speranze riposte su di lui a inizio stagione ha largamente deluso le aspettative di tutti anche a causa di una forma fisica mai realmente accettabile. Un vero peccato anche perchè per la sua grinta e il suo carisma sarebbe stato un giocatore in grado di incarnare perfettamente lo spirito granata. Per lui le possibili destinazioni sono il Parma o il Bologna;
Sanchez Mino: l’argentino è senza dubbio il giocatore con più fantasia e tecnica di tutta la rosa, ma fino ad ora non si è ancora integrato nel calcio italiano. Per lui si pensa ad un prestito per far sì che riesca a sbloccarsi psicologicamente, ma se qualcuno pagasse la cifra pagata in estate da Cairo (3 milioni) per aggiudicarselo si potrebbe pensare anche a una cessione a titolo definitivo;
Barreto: da due anni ormai si aspetta un segnale dal brasiliano o quantomento qualcosa che faccia capire il motivo per cui si trova ancora in squadra. Anche i più ottimisti ormai hanno perso le speranze su di lui e lo stesso hanno fatto le altre squadre. Infatti il Toro vorrebbe cederlo, ma mancano gli acquirenti. Non è del tutto da escludere a questo punto una sua permanenza vista anche la mano tesa da Ventura alla ripresa degli allenamenti. Il tecnico genovese l’ha infatti fatto tornare in gruppo dopo tante settimane in cui il brasiliano era finito fuori rosa.
Larrondo: stesso discorso fatto per Barreto, ma per lui è arrivato un sondaggio da parte del Bari.
Quagliarella: potrebbe rientrare nella trattativa per Ilicic;
Obiettivi:
Ilicic: il fantasista sloveno della Fiorentina è il profilo giusto per dare imprevedibilità e qualità all’attacco granata. Il suo sarebbe un arrivo non gradito, di più. I Viola hanno chiesto in cambio uno tra Sanchez Mino e Quagliarella e il Toro ci starebbe pensando;
Kurtic: stessa nazionalità e stessa squadra di Ilicic, ma la situazione è diversa. Il cartellino è di proprietà del Sassuolo che lo ha ceduto in prestito ai Viola dopo che il Toro non l’aveva riscattato. I granata stanno ora trattando con la squadra emiliana per il ritorno del centrocampista che darebbe il giusto fosforo al centrocampo di Ventura;
Lucas Romero: talentuoso classe ’94 del Velez, si tratta di un centrocampista duttile in grado di interpretare tutti i ruoli difensivi e offensivi del centrocampo. In patria è paragonato a Mascherano, non un giocatore qualsiasi. Per tesserarlo il club di Cairo dovrebbe liberare un posto da extracomunitario;
Denis: il bomber dell’Atalanta quest’anno ha segnato poco e l’arrivo di Pinilla alla corte di Colantuono potrebbe fare si che “El Tanque” decida di cambiare maglia. Il Toro monitora la situazione.
Filippo Burdese