ilTorinese

Per non perdere Evelina

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Non entro nel merito della conduzione del Museo Egizio che l’allora neo Presidente Evelina Christillin non volle chiamare di Torino, con scelta che ha offeso la città e la sua storia perché quel museo e’ sabaudo e torinese  al cento per cento

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Certamente  il Museo che è sempre stato un’eccellenza italiana e che fu anche presieduto da Alain Elkann, ha rappresentato un successo che è aumentato negli anni forse più per merito del suo direttore Christian  Greco  che della sua presidente. Greco ha saputo valorizzare, direi plasmare il museo con criteri innovativi. La  presidente ha più curato l’immagine “politica” del Museo con dichiarazioni che, a volte, si sono rivelate un po’ demagogiche o con operazioni assai discutibili come il prestito permanente di pezzi del Museo a Catania.
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La dottoressa Christillin è da tanti anni sulla scena pubblica non solo torinese, da quando venne scelta dall’avvocato Agnelli a capo del comitato per le Olimpiadi invernali, per poi passare alla presidenza del Teatro Stabile che durante il suo mandato è  diventato teatro nazionale. Fu lei che volle eliminare lo storico ingresso del teatro Carignano  che venne sostituito da una  orribile struttura in acciaio che dopo alcune proteste venne modificato. Una donna come lei ha tutte le strade e le porte aperte e può disporre come vuole con facilita’. Ha anche la disponibilità economica per agire, mentre altre istituzioni devono lesinare le spese perché i finanziamenti pubblici sono esigui e spesso in ritardo. Stando ai risultati non si può negare che ha ben lavorato, anche se può infastidire il ruolo politico che ha voluto esercitare sempre in sintonia con il Pd. La ricordiamo tutti al Lingotto con Veltroni e poi con Renzi, per non citare il suo speciale rapporto con il sindaco Chiamparino. Qualche volta viene invitata in televisione dalla Gruber come opinionista politica, anche se l’invito è giustificato dalla presidenza del Museo Egizio. La Signora e’ un pezzo di pregio di quello che si chiamava e ancora si chiama “sistema Torino” e che i grillini si ripromettevano di abbattere, mentre si sono lasciati risucchiare dal medesimo. Dopo due mandati la Christillin non poteva, a termini di statuto, essere riconfermata alla presidenza del Museo. Ma sinistra e destra, piuttosto di perderla, hanno deciso di cambiare lo statuto. Si tratta di una decisione clamorosa del tutto “ad personam”, si potrebbe dire con un linguaggio del recente passato. Di norma gli statuti si rispettano o si cambiano perché si rivelano inadeguati al di là delle persone. Può essere discutibile che uno statuto preveda dei limiti di mandato, ma chi lo scrisse e lo approvò avrà avuto qualche valido motivo per stabilire i due mandati. Chi ha fatto bene, di norma, va confermato, anche se lo statuto del Museo si rivelava oggi  inconsapevolmente del tutto in linea con i due mandati tanto cari ai grillini. Ma a ribadirlo e’ rimasta solo la capo gruppo dei 5 Stelle  in Comune. Si pone una domanda d’obbligo: se invece della Christillin  ci fosse stato un altro  presidente, cosa sarebbe accaduto? Una mia cara amica che ricopre ruoli di vertice nell’ambito della cultura italiana mi ha scritto di dubitare che se non ci fosse stato “uno di famiglia”, il trattamento di favore sarebbe stato concesso così facilmente.  Sembra che circoli anche la notizia che la signora Christillin possa essere una candidata sindaco di Torino per il 2021. Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà, ma sicuramente è un’ipotesi che non si può escludere. Lei dichiarò  una volta ai giornali che avrebbe aiutato ad attaccare i francobolli per la campagna elettorale del Sindaco Chiamparino. Di strada da allora ne ha fatta tanta e potrebbe adesso ambire a sedersi lei stessa  sulla poltrona più alta di Palazzo civico e,  magari, tra dieci anni ottenere la deroga al limite di mandato per ricandidarsi una terza volta a furor di popolo come sindaca.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

La sorella “garante” di un debito a sua insaputa

I fatti accaduti in zona Madonna di Campagna

Martedì mattina gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato due cittadini
italiani, un uomo ed una donna di 35 e 27 anni, per tentata estorsione.
All’arrivo dei poliziotti, la coppia, dalla strada, stava minacciando una donna
affacciata dal balcone dello stabile. Accanto a loro un cassonetto della spazzatura
ribaltato, frutto di uno scatto d’ira del trentacinquenne.
“Quella mi deve 800 euro e li voglio” continua a gridare la ventisettenne. Nemmeno
l’intervento degli agenti riesce a mitigare l’atteggiamento violento dei due. Gli
operatori a questo punto raccolgono la testimonianza della condomina che dichiara
di aver già ricevuto la visita della coppia in mattinata. Dopo aver suonato
incessantemente Il campanello, erano passati a colpire con decisione la porta più
volte. La donna, non conoscendoli, decideva di non aprire e li avvertiva che se non
avessero smesso, avrebbe chiamato la Polizia. La coppia allora si era allontanata dal
pianerottolo, continuando a gridare che se non avessero avuto indietro i loro soldi,
sarebbero andati a cercarla anche sul luogo di lavoro. Il denaro di cui parlavano er un
debito contratto dal fratello della donna, che aveva nominato come “garante” per la
restituzione la propria famiglia.
Fermata, la coppia viene perquisita. All’interno della borsa della ventisettenne, gli
agenti trovano un coltellino a serramanico di 13 cm.
Da ulteriori accertamenti emerge che l’uomo ha precedenti di Polizia, così come la
donna.

Un treno di dieci camion per ricordare le promesse fatte agli infermieri

Dieci camion, lunghi dieci metri, formeranno un treno lungo cento metri che percorrerà per tutto il giorno le vie del centro della città e i corsi piu’ importanti nella giornata di lunedì  8 giugno e davanti a tutti gli ospedali nella giornata di martedi 9

I dieci camion mostreranno su ambo i lati manifesti a vela 6 x 3 che ricorderanno allo Stato di  “mantenere le promesse fatte, di onorare un impegno preso con i cittadini italiani ai quali anche ci rivolgiamo, scendendo direttamente nelle strade”.

Così dicono i rappresentanti del sindacato infermieri ricordando anche il primo flash Mob organizzato dal Nursind proprio a Torino in data 20 maggio che tutti ricordano, ha innescato una serie di proteste della categoria infermieristica in tutte le piazze Italiane segno che la misura è colma. Il Nursind , la piu’ grande rappresentanza sindacale infermieristica italiana sta portando avanti manifestazioni in tutte le piazze Italiane, da Torino, Ancona, Firenze, Genova, a quelle in programma a Milano, Bologna, Perugia, Pescara, fino a Bari e Palermo.
“Non ci interessano bonus e premialità che pure sarebbero dovuti arrivare, – aggiungono – chiediamo di poter rivedere la nostra struttura contrattuale, le nostre condizioni di lavoro per riconoscere e valorizzare la professione, garantire la tutela dei diritti che devono essere esigibili anche per noi, esigere una assistenza al cittadino sicura e dignitosa. In termini pratici, rivedere i nostri stipendi e le nostre indennità, rivedere le norme che regolano il nostro rapporto di lavoro attraverso una contrattazione separata dal comparto sanità, vista la peculiarità e la specificità della nostra professione, rivedere le dotazioni organiche e le modalità organizzative”.
I camion partiranno da Torino porta nuova alle ore 10 per giungere in piazza Vittorio Emanuele alle 10.15 da dove partiranno alle ore 10.30  per Via Po e tutte le piu’ importanti vie e piazze di Torino. “Non ci fermeremo qua, daremo degna rappresentanza agli infermieri italiani il cui valore non è mai stato riconosciuto nonostante quello che hanno fatto oggi, facevano ieri e faranno domani”.

 

Il rispetto per gli altri, la propria cultura e la natura. La base per la ripresa post Covid 19

Ho letto, pochi giorni fa, nel regolamento relativo al funzionamento di una piscina di un circolo privato, che riaprirà i battenti il 6 giugno prossimo, l’elenco delle nuove normative da rispettare che ne regoleranno l’uso e, sinceramente, mi è venuto un poco da sorridere.

Frequentare una piscina in tempi di post Covid mi pare un’impresa abbastanza simile ad un percorso di guerra,  non tanto per l’uso responsabile che si deve fare del termoscanner all’ingresso, di gel disinfettante e mascherine, all’interno, quanto per la preannunciata presenza di assistenti bagnanti “autorizzati a far rispettare le regole” e, chissà, magari a fare qualche multa ai frequentatori indisciplinati.

L’ombrellone ed i lettini messi a disposizione, viene preannunciato,  saranno posizionati con un distanziamento pari a 3 metri e mezzo l’uno dall’altro. Pur essendo abbastanza digiuna di matematica, deduco, però, che tra i singoli lettini sotto lo stesso ombrellone non sarà presente una grande distanza. In ognuno di questi ultimi potrà essere alloggiato un unico nucleo familiare o una persona singola.

E qui mi nascono i primi dubbi…Chiederanno forse all’ingresso i documenti delle tre persone al massimo che potranno occupare l’ombrellone per verificarne l’appartenenza al nucleo familiare, visto che, a naso, il custode all’entrata non conosce proprio tutti i soci del circolo ( e magari è ignaro dell’ingresso di due ex fidanzati da poco freschi di nozze)….?

E qui colgo, personalmente, tutta la miopia di un simile provvedimento. In tempi di lockdown chi ha subito il maggior peso psicologico di un momento prolungato di isolamento è stato proprio colui che il circolo definisce ‘persona singola’, un peso sia dal punto di vista emotivo sia sotto il profilo economico. Alla categoria dei single aggiungerei, forse ancor più, quellae degli anziani che vivono da soli e dei genitori separati che, in settimane scandite a colpi di decreti governativi ( i temibili DPCM), incontravano spesso difficoltà a vedere i propri figli.

Mi domando allora se suddetto circolo, come probabilmente anche altri a Torino ed in altre città, considerino due persone che convivono sotto lo stesso tetto, ma non legate da un vincolo giuridico, quali appartenenti ad un medesimo nucleo familiare? Credo di sì, anche se la loro unione affettiva non è sancita da un patto davanti al sindaco o alla Chiesa ( probabilmente li considerano tali in virtù della comunione di domicilio). Ma due fidanzati, che si amino e si rispettino, magari in teoria pure di più, di una ipotetica coppia di conviventi, ma che sono, per esempio, domiciliati uno a Torino ed uno a Milano, per ragioni pregresse ed anche lavorative, non potranno prendere il sole sotto lo stesso ombrellone?

Questi provvedimenti così formulati individuano una miopia che, a tratti, mi spaventa, perché mi fa percepire l’incapacità di avere una visione globale d’insieme che, già nei mesi antecedenti di  emergenza da Covid 19, purtroppo non era certo relegata ai soli regolamenti di un circolo privato, ma ha che ha tristemente coinvolto chi ci governa e ci avrebbe dovuto traghettare con timone fermo attraverso la tempesta.

Pensando ad un circolo affollato, mi sarebbero venuti in mente ingressi in un certo modo scaglionati per ridurre l’afflusso dei soci e distribuirlo sui diversi giorni della settimana.  E la miopia proswgue pensando che possano bastare i cosiddetti assistenti bagnanti per tenere a bada nugoli di ragazzini che, già in tempi passati, come è tipico e naturale dell’età che stanno vivendo, si possono muovere, correre e tuffarsi in piscina, incuranti delle distanze interpersonali di sicurezza.

Proprio ieri ho visto in tv un servizio che ho ritenuto emblematico, che ritraeva una classe di bambini cinesi al loro rientro a scuola, dopo il prolungato lockdown di mesi dovuto alla pandemia. Qui insegnanti e dirigenti scolastici non hanno avuto bisogno di applicare nessuna regola o accorgimento al limite del surrealismo, quali i vetri di plexiglas (che dovrebbero entrare a far parte integrante delle aule scolastiche italiane dal prossimo settembre), perché i bambini,  con indosso tutti  la visiera (quando seduti nei banchi) e con mascherina durante le attività di gruppo (come la lettura), sono loro, per educazione e disciplina, abituati a seguire le indicazioni impartite dagli adulti. Hanno imparato molto bene a rispettare il distanziamento e si sono facilmente abituati a seguire percorsi differenziati per circolare all’interno dell’istituto scolastico. Gli insegnanti intervistati apparivano sereni e soddisfatti, e spiegavano che l’unica disciplina scolastica che era stata eliminata dopo il rientro post lockdown era stato il canto, perché poteva essere possibile fonte di contagio per le goccioline.

Oggi nella fase di ripresa post lockdown, secondo me, in Italia stiamo pagando la mancanza di disciplina e di rispetto delle regole, che faciliterebbe certo l’ottimizzazione nell’uso degli strumenti a favore della riorganizzazione e ripresa della normalità, da quella circoscritta ad un circolo sportivo cittadino a quella dei centri turistici montani o balneari, che si stanno attrezzando ad accogliere quei turisti che, quest’estate, rimarranno in Italia, fino alla macroripresa, che dovrebbe coinvolgere le diverse categorie e tipologie di imprese economiche, a livello nazionale.

Le regole devono rimanere l’architrave di una società, pur nel rispetto del dialogo e della libera espressione delle proprie idee perché, senza quest’ultima, non può esistere alcuna vera democrazia. Le regole, in fondo, altro non sono che le “radici dell’albero” della nostra convivenza,  e le istituzioni rappresentano gli strumenti indispensabili che utilizziamo per coordinare ed organizzare i comportamenti sociali e per rendere più efficace il loro concorrere al benessere collettivo.

In una società come quella contemporanea, sempre più individualista e meno solidale, pare ormai sempre più diffuso il costume di ricercare il proprio benessere a scapito di quello del prossimo; dovremmo allora, proprio noi adulti, trarre esempio, dai piccini che sono ritornati a scuola in quei Paesi orientali. Nel loro bagaglio di educazione scolastica sono capisaldi il rispetto per la propria cultura, per gli anziani e la ricerca di una condotta buona ed equilibrata; i genitori costituiscono un modello insostituibile per i bambini. E soprattutto risulta fondamentale il rispetto per gli altri, inteso nella vasta accezione di persone, animali e natura. Sarebbe veramente giunto il momento  che anche nelle nostre società occidentali si anteponesse questo valore ad ogni particolarismo, individualismo ed egoismo, per poter ripartire insieme nell’era post Covid.

Mara Martellotta

Riparte il campionato dei soldi. Poco calcio, tanto business

E così, dopo mille discussioni e altrettante polemiche, il campionato di calcio di serie A ripartirà sabato 20 giugno alle 18,30 con Torino-Parma, primo di quattro recuperi, ai quali seguiranno, il 22, 23 e 24 giugno le altre gare dell’ottava giornata di ritorno.

È pur vero che gli appassionati hanno dovuto rinunciare, in questo periodo di lockdown, a seguire le partite delle loro squadre del cuore. Un sacrificio minore se confrontato con le innumerevoli limitazioni alla libertà individuale alle quali siamo stati tutti sottoposti. Ma è altrettanto vero che molti non ne hanno fatto una tragedia, avendo ben altri problemi da affrontare e da cercare di risolvere…

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Riparte il campionato dei soldi. Poco calcio, tanto business

Le sardine floreali lanciano Torino Capitale. La gauche caviar rivuole la città

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Di Augusto Grandi / Le sardine non nuotano più. Il distanziamento sociale le ha trasformate in “fiori”, almeno a Torino. Dove la definizione botanica viene utilizzata per indicare i gruppi di lavoro del nuovo soggetto politico della sinistra bobo, la gauche caviar collinare e crocettina che ha dato vita al contenitore “Capitale Torino” destinato, entro fine anno, a trasformarsi in una “nuova forza politica” o ad “occupare una lista civica già esistente”.

Magari per piazzare Mauro Berruto, ex allenatore di pallavolo approdato alla Scuola Holden.

Non è chiaro se per “capitale” intendano la città o i loro soldi da difendere ed incrementare attraverso l’attività politica…

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Le sardine floreali lanciano Capitale Torino. La gauche caviar rivuole la città

Confagricoltura: “positivo l’impegno della Regione per l’agriturismo”

È avviato a soluzione il problema della mancata erogazione del contributo a fondo perduto per le aziende agrituristiche che esercitano l’attività di ristorazione che sono rimaste bloccate durante il lockdown dei mesi scorsi.

Nel corso di un incontro che si è svolto nel palazzo della Giunta regionale a Torino, presente per Confagricoltura Piemonte  il segretario regionale di Agriturist Paolo Bertolotto, il governatore Alberto Cirio, l’assessore al turismo Vittoria Poggio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa, hanno confermato l’impegno dell’amministrazione per superare le difficoltà tecniche e burocratiche che hanno finora impedito la concessione del contributo.

Le aziende agrituristiche piemontesi che effettuano ristorazione – precisa Confagricoltura – sono all’incirca un migliaio, mentre in totale le attività, comprese quelle che si dedicano anche all’ accoglienza con pernottamento, sono poco meno di 1300.

Grazie alla conferma dell’impegno della Regione, che abbiamo sollecitato con spirito costruttivo nelle scorse settimane – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – si sono poste le basi per giungere a una soluzione positiva della vertenza che dovrebbe far sì che entro l’estate, ci auguriamo, tutte le aziende agrituristiche che effettuano ristorazione possano ottenere il bonus previsto dal Riparti-Piemonte. È un sostegno che apprezziamo, non soltanto sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista dell’attenzione che la Regione dimostra verso un comparto importante che contribuisce in modo rilevante allo sviluppo dell’agricoltura, turismo e dell’economia del territorio”.

+Europa: “Bene il Pd, ora si definisca programma e coalizione”

In vista delle elezioni comunali del 2021, da sempre chiediamo chiarezza da parte del PD, pretendiamo chiarezza e nettezza sul rifiuto di alleanze con il Movimento 5 Stelle finalizzate alla ricandidatura di Chiara Appendino, ma anche della ricerca di altre soluzioni di alleanza con i pentastellati torinesi, veri protagonisti anche in questa realtà del declino e dell’immobilismo.

La posizione espressa dal segretario cittadino Carretta e dal segretario regionale Furia, dopo l’incontro con i parlamentari e consiglieri regionali del loro partito, è un primo passo importante e che viene visto con favore da + Europa Torino e Piemonte. Tale condizione è indispensabile per avviare un confronto politico teso a ridare alla città una coalizione e una guida che sia in forte discontinuità con l’immobilismo e le scelte sbagliate della amministrazione uscente, ma anche con gli errori e i limiti che in passato hanno consentito e determinato il successo della Appendino nel 2016.

La tragica crisi che vive Torino, la sua accelerazione post Covid19, che colpisce cittadini, famiglie, imprese e il mondo della cultura, segnala indicatori a livello economico, preoccupanti e richiede un forte cambiamento. Occorre un confronto tra le forze politiche liberali, democratiche, civiche e di sinistra, che individui priorità definite per riaccendere i motori dello sviluppo, per la ricerca di una nuova vocazione, di un ruolo essenziale dell’area metropolitana come contesto all’interno del quale individuare. Occorre un confronto con le rappresentanze del lavoro e delle imprese, con l’associazionismo e le realtà pubbliche e private della cultura.

Sono i primi passi per dare vita ad un nuovo PATTO POLITICO e SOCIALE per il futuro di Torino. + Europa, definito programma e coalizione, auspica il ricorso alle primarie di coalizione come strumento ideale per l’individuazione della candidatura a sindaco.

Marco Cavaletto, responsabile + Europa Torino

Alberto Nigra, portavoce + Europa Piemonte

Antiqua, “maratona” musicale fino a ottobre

Nonostante la situazione particolare venutasi a creare con l’emergenza sanitaria da coronavirus, l’Accademia del Ricercare, anche quest’anno, propone “Antiqua”, un eccezionale cartellone di concerti di musica antica che toccherà Torino e gran parte della sua provincia.

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione telefonando al numero 366 179 1447 oppure scrivendo a segreteria@accademiadelricercare.com. Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming all’indirizzo: https://www.facebook.com/festivalantiqua/ .

Il cartellone si protrarrà fino al 4 ottobre ed è consultabile sul sito https://accademiadelricercare.com/ .
Le note di sala sono, come sempre, ad opera del Critico Musicale Giovanni Tasso.
In tutti i concerti di “ANTIQUA2020” si applicherà il protocollo di prevenzione anti Covid-19 stabilito dalle autorità per l’accesso alle chiese. Sono previste la sanificazione dei luoghi di culto prima e dopo i concerti, la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, l’obbligatorietà della mascherina per tutta la durata del concerto. Nel caso in cui uno spettatore ne fosse sprovvisto, l’organizzazione fornirà gratuitamente la mascherina. All’ingresso ogni spettatore sarà invitato ad utilizzare il gel igienizzante e ad occupare il posto segnalato, secondo i criteri del distanziamento sociale, così come previsto per le funzioni religiose. Al termine del concerto il pubblico sarà invitato ad uscire ordinatamente evitando gli assembramenti. Dice il direttore dell’Accademia del Ricercare Pietro Busca: “Il 21 giugno, solstizio d’estate, l’Accademia del Ricercare inaugurerà la 25esima edizione di Antiqua, con due settimane di ritardo rispetto al cartellone concepito alla fine del 2019. Si tratta di un risultato che ci rende tutti felici e pieni di riconoscenza nei confronti di quanti, dai funzionari degli enti territoriali e delle fondazioni bancarie ai numerosi appassionati che ci hanno scritto in questi giorni difficilissimi, ci hanno dato fiducia e ci hanno fatto percepire quanto mancasse loro la musica, la nostra musica, e l’importanza che ha per molti il nostro impegno a proporre concerti di alto livello con artisti e ensemble di primo piano. Per rendere assolutamente sicura la fruizione di tutti i concerti, lo staff dell’Accademia del Ricercare seguirà alla lettera tutte le prescrizioni richieste dal Governo e dall’Amministrazione regionale, fornendo le mascherine a chi ne fosse sprovvisto, collocando all’ingresso i dispenser per l’igienizzazione delle mani, garantendo scrupolosamente il distanziamento interpersonale e provvedendo a igienizzare tutte le sedi di concerto, per una doverosa cura nei confronti di quanti ci seguono da anni. Il Covid-19 ha colpito tutti duramente e nessuno di noi potrà mai dimenticare tutta la sofferenza e l’angoscia che abbiamo provato. Per questo, oggi più che mai, vi invitiamo a venire ai nostri concerti, per sentirci più vicini, più fratelli e ricordare con affetto i nostri cari che ci hanno lasciato, facendoci come sempre conquistare da quell’indicibile miracolo che è la musica barocca”.

Ecco i primi appuntamenti.

L’edizione 2020 partirà il 21 giugno, alle 21,15, a Settimo Torinese, presso la Chiesa di San Vincenzo di via Milano, 59 e sarà proprio l’Accademia del Ricercare a inaugurare la stagione con La Cantata Italiana nel 600’ “Alessandro Stradella – Esule dalle Sfere – Chi resiste al Dio Bendato”.

Il 24 giugno, a Torino, presso la Chiesa della Misericordia, in Via Giuseppe Barbaroux, 41, la Cappella Viscontea proporrà “Da Bach a Bach”.

Il 26 giugno la rassegna raggiungerà Romano Canavese dove, presso l’imponente Chiesa dei Santi Pietro e Solutore di piazza Ruggia, gli Ensemble “I Luoghi dello Spirito” e “Ensemble Symposium” proporranno “A due cori”.

Il 28 giugno, a Castagneto Po, nella Chiesa di San Genesio, in via Avv. Francesco Viano, 9, l’Ensemble “Tripla Cadenza” presenterà “Verso il Classicismo…”

Anche quest’anno l’Accademia del Ricercare organizzerà, dal 27 luglio al 2 agosto, i Corsi Internazionali di Musica Antica a Romano Canavese. Masterclass e laboratori coinvolgeranno, come di consueto, giovani talenti provenienti da tutto il mondo e culmineranno con i concerti di fine corso tra fine luglio e inizio agosto.

Nel corso degli anni, la rassegna ha consentito al pubblico della provincia di Torino (e non solo) di riscoprire sia i capolavori di autori universalmente famosi come Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach, sia gemme virtualmente sconosciute di autori meno noti.
Per l’“edizione d’argento” di Antiqua verrà confermato, nella sostanza, il format degli anni precedenti, con concerti che, oltre alla formazione di casa dell’Accademia del Ricercare, vedranno protagonisti alcuni degli ensemble di strumenti originali più quotati d’Italia, con un azzeccato mix tra gruppi ormai affermati ed ensemble più giovani, ma già autorevolmente entrati nel panorama concertistico internazionale.
Anche quest’anno grande attenzione nei confronti degli ensemble europei, con il concerto del Coro de Cámera de Granada e dell’Ensemble Aziz Samsaoui, che rievocheranno in chiave musicale la prima circumnavigazione del globo terrestre da parte di Magellano avvenuta esattamente cinque secoli fa.
Eclettico l’excursus del repertorio antico, con un paio di gradite eccezioni alla regola, rappresentate dall’omaggio a Ludwig van Beethoven, nel 250° anniversario della nascita, che chiuderà la manifestazione, e dal concerto interamente dedicato a Turlough O’Carolan, arpista e compositore irlandese che molti continuano ad associare alla tradizione popolare del suo Paese, ma che, in realtà, scrisse anche parecchie opere nel più puro stile di Corelli e Vivaldi.

Ecco il calendario di Antiqua 2020:
www.accademiadelricercare.com
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21,15
Ad eccezione del 5 luglio ore 18,00 e 2 agosto ore 20,00

21 giugno – Settimo To. – Chiesa di S. Vincenzo
Accademia del Ricercare
La Cantata Italiana nel 600’
Alessandro Stradella
Esule dalle Sfere
Chi resiste al Dio Bendato

24 Giugno – Torino – Chiesa della Misericordia
Cappella Viscontea
“da Bach a Bach”

26 Giugno – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore
Ensemble i Luoghi dello Spirito
Ensemble Symposium
“A due cori”

28 giugno – Castagneto Po – Chiesa di S. Genesio
Ensemble: Tripla Cadenza
“Verso il Classicismo…”

3 Luglio – Castellamonte – Castello
Alio modo
“Carolan e i suoni del Barocco Irlandese”

5 Luglio – Candia C.se – Chiesa di S. Stefano ore 18,00
I Solisti dell’Accademia
“Tra Lipsia, Halle e Amburgo”

10 Luglio – Settimo T.se – Chiesa di S. Vincenzo
Accademia del Ricercare
“Le radici della musica strumentale tra Inghilterra e Germania”
W. Byrd, W. Brade, Johan Rosenmüller

27 Luglio – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore
Concerto dei docenti dei Corsi Internazionali

31 luglio – Romano C.se – Chiesa di S. Marta
Concerto degli studenti del corso Internazionale

2 Agosto – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore ore 20,00
Concerti finali dei Corsi Internazionali

3 Settembre – Romano C.se – Chiesa di S. Marta
Lo Scrigno di Orfeo
Adriano Banchieri
Trattenimenti da Villa a 5 voci concertati nel Chitarrone

14 Settembre – S. Mauro T.se – Teatro Gobetti
Accademia Del Ricercare
I Concerti di Dresda
“Concerto per molti Istrumenti”
Vivaldi – Heinichen

17 Settembre – S. Raffaele – Chiesa di S. Raffaele Arcangelo
IL Coro da Camera di Granada
Aziz Samsaoui Ensemble Medioevale
“Esperienze Musicali del primo viaggio in torno alla terra”

25 Settembre – Casalborgone – Chiesa di S. Maria Maddalena
Voxonus- Accademia del Ricercare
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Concertos transpos’d for Flute Opera VI

2 Ottobre – Chieri – Collegiata S. Maria della Scala (Duomo)
Accademia del Ricercare – Corale Universitaria
Antonio Vivaldi
Gloria – Magnificat
Per soli coro e orchestra

4 Ottobre – S. Raffaele – Chiesa di S. Raffaele
Quintetto di fiati con strumenti originali
L. van Beethoven
nel 250° anniversario dalla nascita
Quintetto in mi bemolle maggiore op.16
W. A. Mozart
QuintettoK452 in Mi bemolle

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili
saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione
366 179 1447 – segreteria@accademiadelricercare.com

Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming
https://www.facebook.com/festivalantiqua/

 

ANTIQUA 2020
21 GIUGNO – 4 OTTOBRE

Tutti i concerti avranno inizio alle 21,15
Ad eccezione del 5 luglio, ore 18, e 2 agosto, ore 20,
e saranno ad ingresso gratuito.

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione (366 179 1447 – segreteria@accademiadelricercare.com)

Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming

https://www.facebook.com/festivalantiqua/

 

Finito il lockdown stalker ricomincia a molestare la vittima

Le persecuzioni erano iniziate nell’autunno scorso e da allora era stato un crescendo che aveva trovato l’unico momento di tregua durante il lockdown dei mesi scorsi.

Dall’ottobre scorso, un italiano di 43 anni, inizia a recarsi in un negozio del centro città rivolgendo le sue attenzioni verso una ragazza che lavora nell’esercizio. Dopo un po’ di tempo, all’incirca a dicembre, il quarantatreenne entra in negozio con più frequenza, quasi una volta al giorno. A volte fa acquisti ma più spesso cerca sola di parlare con la ragazza e in sua assenza chiede di lei ai suoi colleghi. La situazione, però, peggiora: spesso l’uomo bivacca difronte al negozio cercando di attirare l’attenzione della giovane, fatto che le provoca uno stato di agitazione.

L’ultimo giorno del 2019, lo stalker le fa consegnare un mazzo di fiori, qualche giorno dopo è la volta di un biglietto di auguri accompagnato da un cioccolatino. L’uomo si fa incalzante: va in negozio, dice alla giovane che vuole parlare con lei, l’aspetta quando esce dal lavoro, conosce anche il suo nome. La vittima gli chiede di essere lasciata in pace. A nulla serve la sua richiesta, l’uomo continua nei suoi comportamenti persecutori che provocano sempre più ansia nella giovane che non lavora più con serenità, temendo di incontrarlo una volta fuori dal negozio. In una circostanza, il reo arriva a minacciare anche un amico che era in compagnia della vittima. Il giorno della festa della donna le invia ancheun mazzo di mimose.

Il lockdown e la chiusura degli esercizi fanno sì che i comportamenti persecutori non si compiano. Il primo giorno di riapertura, però, lo stalker si presenta puntualmente stazionando tutta la giornata dinanzi all’ingresso del negozio. A fine turno la ragazza va a prendere l’autobus, l’uomo la segue e le borbotta delle frasi. Il giorno successivo il quarantatreenne si posiziona di nuovo nei pressi del negozio e fissa la vittima minacciosamente. La donna contatta il 112 NUE ma quando le forze dell’ordine arrivano lo stalker si è già allontanato.

Nei giorni successivi, il quarantatreenne ricompare; diventa sempre più minaccioso e in una circostanza mentre la vittima è seduta in un dehor le lancia contro un mazzo di fiori e se ne va. Giovedì scorso, l’uomo si approccia nuovamente in modo molesto alla ragazza, la quale chiama la polizia. Intervengono gli agenti del commissariato Centro che arrestano lo stalker per atti persecutori. Una volta in auto, l’arrestato continua a minacciare la vittima battendo i pugni sul finestrino della volante. L’uomo, con diversi precedenti a carico, proseguirà poi nel suo atteggiamento aggressivo indirizzandolo verso i poliziotti, fatto che gli varrà anche la denuncia per violenza o minaccia a P.U.