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Regione Piemonte: “Nessuna sede a Buenos Aires”

palazzo regioneREGIONE PALAZZODalla portavoce del presidente della Regione, Alessandra Perera, riceviamo e pubblichiamo:

 

In riferimento all’articolo dal titolo “Cottarelli: troppe sedi estere per le Regioni” pubblicato oggi dal Corriere della Sera, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino esprime la sua sorpresa nel riscontrare che, da fonte autorevole quale il Commissario alla Spending review Carlo Cottarelli, provengano notizie non verificate e fuorvianti.

 

La Regione Piemonte infatti non ha mai avuto e non ha alcun ufficio proprio a Buenos Aires, dove invece sono stati attivati degli accordi di collaborazione con le locali camere di commercio per favorire le attività estere degli imprenditori piemontesi o monitorare progetti in corso, accordi peraltro cessati nel 2010. Attualmente la sola sede della Regione Piemonte all’estero è quella di Bruxelles, risultato di un investimento e di una valorizzazione immobiliare complessivamente positiva.

 

(Foto: il Torinese)

Come si twitta bene sotto la Mole

twitterIn pole position anche per quantità di seguaci su Twitter: 82mila

 

Torino al top nei cinguettii. La nostra è la città italiana che impiega meglio Twitter, secondo lo studio del ForumPA sulla valutazione del rapporto delle amministrazioni locali con i social network. A livello nazionale la città della Mole è prima, seguono Milano, Roma, Napoli, Firenze e Palermo. Torino è quella che più dialoga con i followers ed è stata la seconda città italiana ad aprire un account. In prima posizione anche per quantità di seguaci su Twitter: 82mila.

Spacciava droga sulla sedia a rotelle

polizia ormeaE’ una torinese di 55 anni che stazionava davanti a una scuola

 

Stava sulla sua sedia a rotelle ma spacciava hashish davanti a una scuola. Agli agenti di polizia che l’hanno sorpresa e denunciata, ha detto di essere in possesso della sostanza stupefacente perché la usa a scopo terapeutico e di averla venduta in parte per poterla pagare. Si tratta di una disabile italiana di 55 anni, di Torino. La donna è stata sorpresa mentre vendeva la droga a due ragazzi di 15 e 17 anni nel quartiere di Madonna di Campagna. 

 

(Foto: il Torinese)

Sanpaolo: Cristina, la prima volta di una donna al comando

Balbo, 48 anni, unica nella storia del gruppo bancario a guidare una direzione regionale

balbo sanpaolo
Più donne e più giovani alla Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. L’età media si è abbassata  di 10 anni,  attingendo dalle risorse interne. La nuova  responsabile di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria è per la prima volta una donna: Cristina Balbo, 48 anni, unica nella storia del gruppo bancario a guidare una direzione regionale. Sotto la sua responsabilità, circa  400 punti operativi.
    

Alle terme con gusto

Appuntqcamenti enogastronomici autunnali

 

Non solo benessere e cura del corpo da QC Terme Torino, in corso Vittorio Emanuele. Con l’autunno tornano i tanto attesi appuntamenti col ‪#‎gusto‬ di QC Termetorino, inclusi nell’Aperiterme. Mercoledì 24  settembte appuntamento con la degustazione di salumi e giovedì 25 formaggi e vini locali.

 

 ‪#‎degustazioni‬ ‪#‎taste‬ ‪#‎aperiterme‬ ‪#‎QCTermetorino‬

http://www.qctermetorino.it/it/light-cafe.page

 

Tregua tra Matteo e Sergio, al Salone c’è più gusto

chiampa renzirosesIl nostro giornale, parafrasando il celebre film aveva parlato della “guerra dei Renzies”. Forse i due amici troveranno il tempo per sancire ufficialmente la tregua tra Stato accentratore e regioni vittime dei tagli draconiani della recente manovra renziana

 

Se ci sarà, sarà poco più di un blitz la visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, giovedì, a Torino per inaugurare il Salone del Gusto e Terra Madre. Tra un calice di spumante e un assaggio di salsiccia di Bra, l’apertura della kermesse del Lingotto, nata ormai quasi vent’anni fa da un’intuizione del patron di Slow Food Carlin Petrini e del governatore piemontese di allora, Enzo Ghigo, rappresenterebbe anche una occasione da non perdere per il presidente della Regione Sergio Chiamparino. La presenza dello scoppiettante capo del governo è in forse perchè Renzi (che ci terrebbe molto alla visita al Salone) alle 8,30 di giovedì dovrebbe trovarsi a Roma con lo stesso Chiamparino a discutere della legge di stabilità. In tal caso si tratterà ancora una volta di un pacco colossale ai torinesi, come quando il premier non si presentò ai manifestanti No-tav che lo attendevano agguerriti poche settimane fa al cantiere di Chiomonte.

 

Dopo gli scazzi dei giorni scorsi tra il capo della Conferenza dei presidenti e il premier (il nostro giornale, parafrasando il celebre film aveva parlato della “guerra dei Renzies”, forse Sergio e Matteo troveranno il tempo per sancire ufficialmente la tregua tra Stato accentratore e Regioni vittime dei tagli draconiani della recente manovra renziana. A dire il vero Chiamparino, dopo avere minacciato le dimissioni in caso di aumento dell’Irap e aver rivendicato l’orgoglio regionale affermando che il progetto risparmioso di Renzi era offensivo, aveva già manifestato intenzioni pacifiche: “sono pronto a incontrare il premier anche oggi”.

 

Le tappe della “guerra dei Renzies” in breve

 

”L’impianto della manovra è giusto, ma la si può rendere più equilibrata e sostenibile per gli enti locali. Propongo di aumentare di un miliardo i tagli ai ministeri e di ridurre dello stesso importo i tagli alle Regioni”. Il  presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni chiedeva solo pochi giorni fa un minimo di attenzione per le regioni stesse, prese di mira dall’antipolitica e – ciò che più conta – dalla mannaia dei tagli. ”Credo si possa chiedere una razionalizzazione alle attività dei ministeri – diceva Chiamparino  – il problema è che le burocrazie ministeriali sono più forti delle Regioni”. A forza di farsi del male da sola, la classe politica regionale si trova in braghe di tela rispetto al neo-centralismo galoppante. “La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria”, proseguiva il governatore dei governatori. ”Abbiamo dato intesa sul Patto per la Salute e il Fondo sanitario: il Patto viene così meno. Il Governo fa delle legittime e condivisibili manovre di politica economica ma usando risorse che sono di altri enti: l’elemento incrina un rapporto di lealtà istituzionale e di pari dignità”.Dopo qualche ora dalle dichiarazioni infuocate Chiamparino si rendeva però disponibile – fedele al suo motto “esageruma nen” – ad un diaologo costruttivo con il Governo, al quale avrebbe presentato un piano di razionalizzazione della spesa regionale.

 

E ora è giunto il momento di mediare, seppur nel pieno della bufera giudiziaria che ha coinvolto la Giunta Chiamparino. Che rappresenta un oggettivo indebolimento del peso contrattuale del Piemonte rispetto al Governo. Vedremo se si potrà parlare di un “patto del Salone del Gusto”, in grado di rimettere in sesto il profondo rosso regionale e i rapporti tra i due amici di lotta (tra loro) e di governo.

 

Ghinotto

 

Murazzi, finiscono a processo in 14

murazzi xxTra gli indagati l’ex direttore generale del Comune, Cesare Vaciago e l’ex assessore al Commercio Alessandro Altamura

 

Sono 14 I rinvii a giudizio  disposti  nell’inchiesta sui presunti favori e canoni di affitto non pagati al Comune dai gestori dei locali  della movida dei Murazzi del Po. Spiccano, tra gli indagati, che saranno processati il 17 febbraio del prossimo anno, l’ex direttore generale del Comune, Cesare Vaciago, e l’ex assessore al Commercio Alessandro Altamura, che dichiara ai giornali: “ho sempre combattuto i morosi”.Le contestazioni sono per  abuso in atti di ufficio in relazione a vicende del 2009.

 

(Foto: il Torinese)

Tema:”Uccideresti papà o mamma?” Sospese le maestre

SCUOLA4La Procura di Ivrea ha archiviato il caso evidenziando solo profili disciplinari. L’avvocato che assiste le famiglie si è opposto

 

Due maestre delle scuole elementari di Scarmagno, erano state denunciate dai genitori degli alunni per alcuni atteggiamenti a dir poco stravaganti. Come un tema dal titolo choccante: “Chi vorresti uccidere per primo tra tuo padre e tua madre?”. La Procura di Ivrea ha archiviato il caso evidenziando solo profili disciplinari. L’avvocato che assiste le famiglie si è opposto. Le insegnati sono state sospese in via cautelare dall’Ufficio scolastico regionale.

Il gelato che piace è Gelodoc

gelodoc2gelodoc1Gelodoc è un vero e proprio punto di riferimento per chi,  non solo d’estate, ma anche nei mesi meno caldi, vuole concedersi una coccola, un peccato di gola a pochi passi da Piazza Martiri, nel cuore di Rivoli

 

“Il gelato che piace” non è solo lo slogan della gelateria Gelodoc, ma è il pensiero comune di tutti i rivolesi che quotidianamente affollano da anni la gelateria per gustare un gelato di qualità, fatto di materie prime rigorosamente selezionate, a partire dal latte, che proviene dal Caseificio Valle Stura. Gelodoc è un vero e proprio punto di riferimento per chi,  non solo d’estate, ma anche nei mesi meno caldi, vuole concedersi una coccola, un peccato di gola a pochi passi da Piazza Martiri, nel cuore di Rivoli.

 

Oltre ai gusti classici e a quelli di stagione, Gelodoc propone un vasto assortimento di torte, semifreddi e yogurt da passeggio, creati sempre con l’intento di garantire la massima qualità a partire dalla scelta di fornitori provenienti dal territorio piemontese, nel rispetto della tradizione e dell’ambiente.

 

Gelodoc a Rivoli si trova in via Cavalieri di Vittorio Veneto 1, ma è presente anche a San Mauro, Cirié, Carmagnola, Nichelino, Pinerolo.

 

Angela Barresi

Scritture al femminile: Lalla Romano e Virginia Woolf

Lalla Romano e Emily Dickinson, Virginia Woolf Anna Banti, Elsa Morante, Natalia Ginzburg


romano lallaLalla Romano nel suo itinerario umano e artistico ha incrociato alcune tra le scrittrici più
significative del Novecento. A questi legami sono dedicati i cinque incontri, presso la Biblioteca
Civica Villa Amorertti dal 16 ottobre al 13 novembre ore 17.30, che concludono l’iniziativa
“Autunno, inverno, primavera, estate e ancora autunno. Cinque stagioni per Lalla Romano”,
dedicata a Lalla Romano scrittrice originale ma anche pittrice sorprendente, appassionata di cinema
e di musica di cui è stata raffinata intenditrice.


L’intenso programma di incontri, proiezioni, mostre ha preso il via l’autunno scorso proprio con i
primi incontri proposti con successo dalle Biblioteche Civiche Torinesi, è proseguito in inverno
presso la Bibliomediateca Mario Gromo, in primavera all’Istoreto e presso il Centro Studi
Piemontesi per raggiungere Demonte nel periodo estivo. Un programma che ha riportato l’opera
dell’autrice piemontese al centro dell’attenzione, in dialogo con Torino e i luoghi della sua
giovinezza e formazione artistica.


Con gli incontri “Scritture al femminile” i curatori Anna De Simone e Antonio Ria si propongono
di individuare affinità e differenze legate alla cifra stilistica di ciascuna autrice, muovendo ogni
volta dallo sguardo “diverso” di Lalla Romano. In questo modo, attraverso la lettura di pagine
esemplari delle opere di Emily Dickinson, Virginia Woolf, Anna Banti, Elsa Morante e Natalia
Ginzburg emergerà con assoluta chiarezza una linea novecentesca al “femminile” di grande
interesse, tutta da riscoprire.


Per la conclusione del ciclo, sempre a villa Amoretti dal 23 ottobre – inaugurazione ore 17.00 – al
13 novembre saranno proposte le mostre fotografiche “Romanzo di figure” Dall’album di famiglia
di Lalla Romano con le fotografie di Roberto Romano (1870-1947); “Un paesaggio ritrovato. A
Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano” con le fotografie di Alessandro Vicario.
Le mostre sono a cura di Cristina Fanelli e di Antonio Ria e sono visitabili nell’orario di apertura
della Biblioteca, ogni mercoledì alle ore 17 è prevista la visita guidata. L’iniziativa è proposta dalle
Biblioteche Civiche di Torino e dall’Associazione Amici di Lalla Romano.


PROGRAMMA

 


Mercoledì 23 ottobre – ore 17.30
Lalla Romano e Virginia Woolf
In Virginia Woolf Lalla Romano vide sicuramente un modello alto da seguire. Suggestioni,
sfumature, intermittenze del cuore, ma soprattutto la comune fede nell’autenticità e nella forza della
scrittura e una fede altrettanto salda nella memoria. È la memoria a illuminare nelle loro pagine
luoghi, vicende e figure amate, ed è la memoria a salvarli dall’oblio e a proiettarli nel futuro.


Mercoledì 30 ottobre – ore 17.30
Lalla Romano e Anna Banti
Lalla Romano, che tenne con Anna Banti un significativo carteggio, condivide con lei la passione
per l’arte, soprattutto per la pittura. Artemisia è, non per caso, il romanzo-capolavoro della Banti,
quello in cui questa propensione si materializza nelle vicende biografiche e artistiche della
protagonista. In Lalla Romano non si contano le pagine dedicate ai pittori e alla pittura.


Mercoledì 6 novembre – ore 17.30
Lalla Romano e Elsa Morante
Pur nella diversa grana della scrittura, Lalla Romano rivela tra le pieghe delle sue opere un’affinità
di fondo con Elsa Morante. Soprattutto nei bellissimi libri dedicati al suo rapporto col figlio (Le
parole tra noi leggere) e all’infanzia del nipotino (L’ospite; Inseparabile). In essi mette in luce una
sensibilità accostabile per forza e delicatezza alle pagine da antologia dedicate dalla Morante al
piccolo Useppe nel romanzo La storia.


Mercoledì 13 novembre – ore 17.30
Lalla Romano e Natalia Ginzburg
A Natalia Ginzburg, Lalla Romano fu legata da amicizia e dalla comune appartenenza culturale e
ideologica all’ambiente torinese e alla Casa Editrice Einaudi. L’antifascismo, la figura di Cesare
Pavese, Filippo Turati, i fratelli Rosselli, Leone Ginzburg, Carlo Levi animano i ricordi delle due
scrittrici. Lalla Romano, alla Torino della sua giovinezza e agli intellettuali che si muovevano in
essa negli anni durissimi del fascismo, ha consacrato il suo libro più torinese, Una giovinezza
inventata.


Corso Orbassano, 200 – Parco Rignon