ilTorinese

Locatelli: “lo sgombero del presidio dei Mulini non fermerà la lotta”

Valsusa:  Il Prc con chi si oppone al Tav

Riceviamo e pubblichiamo/ Ieri forze di polizia e personale Telt (la società incaricata di costruire la linea di Alta Velocità Torino Lione) sono intervenuti per sgombrare e distruggere il presidio NoTav dei Mulini in Valsusa. All’operazione di forza si sono opposti, “ovviamente in modo pacifico”, attivisti NoTav che sono saliti sugli alberi e sui sui tetti degli edifici della zona. Per Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino ”siamo in presenza di un atto di forza, uno dei tanti, con cui si pensa di procedere nei lavori di realizzazione di un’opera la cui inutilità e distruttività è ormai acclarata da un sempre maggior numero di enti, organismi, esperti nazionali e internazionali. L’Alta Velocità Torino Lione non serve a nulla tranne a quanti la vogliono realizzare a tutti i costi per evidenti interessi economici affaristici. Interessi che hanno preso il sopravvento sull’interesse pubblico. La politica della repressione e delle ruspe perorata e messa in atto da Governo nazionale e Regione Piemonte non fermerà la resistenza e la lotta notav in Valsusa. La lotta andrà avanti fino a quando non sarà fermata la realizzazione di un progetto che è semplicemente dissennato. Rifondazione Comunista è a fianco di quanti conducono questa lotta”.

Finalmente musica! Estate con il Regio

26 concerti, di cui 8 per orchestra d’archi, 5 corali e 13 per piccole formazioni fra la sala del Teatro Regio, il Cortile di Combo e il Sermig. 6 concerti nei comuni del torinese e interventi musicali a sorpresa  con la Filarmonica TRT

 

Estate con il Regio: ripartiamo con la grande musica dal vivo. Dopo mesi di sospensione, il Teatro Regio, rafforzando la sua vocazione di motore culturale della città, torna per animare l’estate torinese, insieme alla Filarmonica Teatro Regio Torino, dal 15 luglio al 7 agosto.

Realizzata da Teatro Regio Torino e Filarmonica TRT in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino, grazie alla partnership con Iren e al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Estate con il Regio presenta 8 concerti nel Cortile di Combo inseriti nella rassegna Blu Oltremare – programma di iniziative estive realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale – e 16 concerti nella sala del Teatro Regio e 2 al Sermig Arsenale della Pace. Il cartellone rientra nell’ambito del progetto Torino a Cielo Aperto, organizzato da Città di Torino insieme alla Fondazione per la Cultura Torino.
Un ricco calendario pensato per incontrare pubblici e gusti differenti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria, che abbraccerà un arco temporale e stilistico esteso, dal barocco al sinfonismo classico, dai brani operistici alla musica sacra corale, con interessanti escursioni nel mondo del jazz e del musical. Nelle tre diverse sedi, in sala e all’aperto, si alterneranno l’Orchestra d’archi del Teatro Regio guidata dai maestri concertatori e violinisti Sergio Lamberto e Stefano Vagnarelli, gli Ensemble Ottoni e percussioni e Fiati e percussioni del Teatro Regio diretti rispettivamente dai maestri Giulio Laguzzi e Andrea Mauri, il Coro del Teatro Regio guidato dal maestro Andrea Secchi, con l’accompagnamento al pianoforte dei maestri Paolo Grosa e Marco Rimicci, e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretto e accompagnato al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio. Accanto agli ensemble del Teatro Regio, la Filarmonica TRT presenterà FuoriCentro dal 19 luglio al 7 agosto: 6 concerti nei comuni del torinese e altri interventi musicali a sorpresa in cortili e giardini di Torino.
Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio dichiara: «Finalmente Musica! con il Regio. Tornare a fare musica dal vivo, tornare a casa è un sogno che si avvera. Lo abbiamo desiderato tutti in questi mesi. Sono anche emozionato di poter incontrare nuovamente il nostro amato pubblico, che ci ha dimostrato il suo affetto anche in modo tangibile rinunciando al rimborso dei biglietti già acquistati; potrò così finalmente ringraziarli di persona. Purtroppo, i protocolli sanitari in vigore non ci permettono ancora di essere al completo in palcoscenico, ma questa contingenza è stata una preziosa opportunità per presentare formazioni che in alcuni casi si sono create appositamente, dando la possibilità di mettere in luce i talenti dei nostri artisti».
«Estate con il Regio segna la ripresa dell’attività culturale del Teatro dopo il difficile periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria – sostiene Renato Boero, Presidente di Iren. È un momento importante, un segnale di ripartenza che Iren ha deciso di sostenere perché crede fortemente nel fondamentale ruolo dalla cultura quale volano di sviluppo economico per la rinascita post coronavirus della città e del suo territorio ».
«Con il sostegno a Estate con il Regio, la rassegna del Teatro Regio e della Filarmonica TRT – afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – desideriamo contribuire a riportare la musica anche fuori dai luoghi convenzionali, nel tessuto cittadino, in quest’estate arrivata dopo un lungo periodo di distanziamento, certi che il linguaggio universale della musica giochi un ruolo importante nella ricostruzione delle relazioni tra i cittadini».
A inaugurare la rassegna, mercoledì 15 luglio alle 21 al Teatro Regio, è l’Orchestra d’archi del Regio diretta dal maestro concertatore e violinista Sergio Lamberto, con due amabili pagine per archi come la Serenata n. 6 in re maggiore K 239 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Serenata in do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il concerto è replicato sabato 25 luglio alle 21 sempre al Teatro Regio. Per la serata d’apertura di Blu Oltremare, mercoledì 15 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo, il direttore Giulio Laguzzi affronta sul podio dell’Ensemble ottoni e percussioni del Teatro Regio una selezione di brani a cavallo fra Otto e Novecento, che unisce il colore iberico delle danze di Georges Bizet, Isaac Albéniz, Federico Chueca e Joaquín Valverde Durán alla sontuosità dei balli russi di Čajkovskij e alle fresche suggestioni americane di Scott Joplin e George Gershwin. Il programma è replicato giovedì 16, martedì 21 e mercoledì 22 luglio alle 21.30 sempre nel Cortile di Combo.
Protagonista di altri sette concerti nella sala del Teatro, l’Orchestra d’archi del Teatro Regio esegue giovedì 16 luglio alle 21 e domenica 26 luglio alle 18 due brani giovanili di Benjamin Britten e Felix Mendelssohn-Bartholdy accanto alla St. Paul’s Suite di Gustav Holst, nuovamente sotto la guida di Sergio Lamberto. Diretta dal maestro concertatore e violinista Stefano Vagnarelli, la formazione torna venerdì 17 e martedì 21 luglio alle 21 con altre due celebri serenate di Mozart e Dvořák, e ancora sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21 con un affascinante viaggio che va dalle romantiche terre boeme di Josef Suk e Gustav Mahler allo struggente Intermezzo da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, fino alla suadente scrittura melodica di Edward Elgar.
A seguire, spazio all’Ensemble fiati e percussioni del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Mauri che, venerdì 17 e venerdì 24 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e martedì 28 luglio alle 21 al Teatro Regio, abbina due grandi classici del sinfonismo tedesco come le Variazioni su un tema di Haydn  di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 1 di Ludwig van Beethoven, di cui ricorre quest’anno il 250° anniversario della nascita. Nuovamente chiamato sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e mercoledì 29 luglio alle 21 al Teatro Regio, l’ensemble diretto da Andrea Mauri esegue un programma che spazia fra il rigore compositivo di Johann Sebastian Bach, la bellezza armonica delle ouverture da La clemenza di Tito, Così fan tutte e Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart, e i chiaroscuri romantici del Franco cacciatore di Carl Maria von Weber.
Ospite della rassegna con tre concerti in serata unica nella sala del Teatro è il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi. Si comincia domenica 19 luglio alle 18 con alcuni brani della produzione sacra e profana di Gioachino Rossini, composti quando, abbandonata l’opera teatrale, si dedicò a generi “minori” quali i Peccati di vecchiaia e la Petite messe solennelle. Il concerto vede impegnato al pianoforte il maestro Paolo Grosa. Maestro e allievo a confronto, giovedì 23 luglio alle 21, con pagine da cicli liederistici romantici di Schumann e Brahms. Chiude, giovedì 30 luglio alle 21: il programma è tutto dedicato al Brahms influenzato dal ritmo e dalle melodie zigane. Questi ultimi due concerti sono accompagnati al pianoforte dal maestro Marco Rimicci.
Si terranno, invece, al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara”, i concerti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretti e accompagnati al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio, previsti lunedì 20 luglio e lunedì 27 luglio alle 21.15. Il doppio appuntamento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio del Suono – Sermig Arsenale della Pace, presenta un repertorio ampio ed eclettico che include musiche di Georges Bizet, Mozart, Gabriel Fauré, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninoff, Jacques Offenbach, ma anche brani celebri del melodramma pucciniano e verdiano, nonché della tradizione corale inglese di Ralph Vaughan Williams e John Rutter.
La chiusura della stagione concertistica estiva al Teatro Regio è affidata all’Ensemble di ottoni e percussioni diretto dal maestro Giulio Laguzzi nelle serate di venerdì 24 luglio e sabato 1 agosto alle 21 e domenica 2 agosto alle 18. Al centro dei tre appuntamenti un itinerario di potente fantasia che da una Promenade all’altra fra i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij si trasferisce alle atmosfere febbrili e caleidoscopiche della suite dal musical West Side Story di Leonard Bernstein.
I biglietti per i concerti di Estate con il Regio sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242); orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-17.45; sabato 10-14; un’ora prima dei concerti. I prezzi: posto unico numerato € 20 (under 18 e over 65: € 15); abbonamento a 5 concerti (utilizzabile anche da più persone per lo stesso concerto): € 80 (under 18 e over 65: € 60). Per i concerti del 28 e 29 luglio ore 21: posto unico numerato € 10 (under 18 e over 65: € 5). Vendita on line su www.vivaticket.it.
I biglietti per i concerti di Blu Oltremare sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Carignano (piazza Carignano 6 – Tel. 011.5169.555/484; numero verde: 800.235333; orario: da lunedì a domenica 13-19) e, la sera dei concerti dalle ore 20.30, alla Biglietteria di Combo (corso Regina Margherita 128). I prezzi: posto unico numerato € 10 (under 18, studenti universitari e over 65: € 5); abbonamento 4 – 6 – 8 ingressi (utilizzabile anche da più persone per lo stesso spettacolo): € 28 – 42 – 56. Vendita on line su www.teatrostabiletorino.it.
I concerti del 20 e 27 luglio ore 21.15 al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara” (via Andreis 18/28) sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con offerta a favore delle attività del Sermig. Prenotazioni al numero 391.7715310; info: www.sermig.org.
I concerti della Filarmonica TRT sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni su www.filarmonicatrt.it.
Ulteriori informazioni al numero 011.8815.557, su www.teatroregio.torino.it e www.torinoacieloaperto.it.

Recovery Fund? I problemi iniziano adesso

COMMENTARII  di Augusto Grandi / Se Napoleone avesse avuto a disposizione i media oggi al servizio di Giuseppe Conte, Waterloo sarebbe diventata una replica di Austerlitz. Indubbiamente la battaglia per il Recovery Fund non si è conclusa con una disfatta per l’Italia, ma bisogna essere ben bugiardi per sostenere che lo sconfitto è Rutte, per rimembrare il “cucchiaio” di Totti proprio contro l’Olanda.

I Paesi Sado hanno ottenuto colossali sgravi nelle quote che avrebbero dovuto pagare all’Europa. Soldi puliti, non prestiti da restituire.

L’Italia, al contrario, i soldi ottenuti in prestito dovrà restituirli. E dovrà anche pagare, pro quota, quelli ottenuti teoricamente a fondo perduto. Però va bene così, quei soldi servono subito. Peccato che arriveranno solo il prossimo anno. Ma con qualche magheggio contabile ci si arrangerà. Sino a qui, tutto bene…

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Recovery Fund? I problemi iniziano adesso

Il 26 luglio torna il Pranzo in silenzio

Nella magica cornice del Giardino delle Rose al Castello di Moncalieri

Domenica 26 luglio alle ore 12.30, al Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri (TO), torna in scena il Pranzo in silenzio di Play with Food – La scena del cibo e Le Sillabe. L’appuntamento è in collaborazione con il Comune di Moncalieri. Il pranzo sarà preparato dai Cuochivolanti, con i vini di Osteria Enoteca Rabezzana.

Pranzo in silenzio è un evento immersivo e suggestivo, un’azione collettiva che mette insieme performancedanzacucinameditazione. Un momento sospeso in cui performer e spettatori condividono cibo, pensieri e sensazioni, nel più completo silenzio, alla scoperta di un modo diverso di comunicare. Un ritrovarsi che assume un significato ancora più forte, dopo l’esperienza del lockdown e del distanziamento sociale.

Dalle note di regia di Fabio Castello: “Mangiare in silenzio per cibare corpo e anima.

Un momento in cui le parole lasciano spazio al silenzio e il silenzio diventa la parola.

Mangiare in silenzio è esercizio di consapevolezza del cibo che si mangia e del come si mangia.

L’uomo cerca il silenzio ma lo teme anche: è faticoso liberarsi dagli strumenti tecnologici che li portano a essere sempre connessi. Chi riesce a sperimentare il silenzio scopre una dimensione ‘igienica’, ‘terapeutica’. Mangiare insieme è una vera e propria meditazione con la quale si può entrare in contatto profondo con il cibo e con le persone che sono a tavola con noi. Il corpo diventa protagonista, il corpo riunisce ciò che lo spazio e il tempo hanno separato soprattutto in questo tempo dove i corpi ancora non si possono abbracciare. Mangiare in silenzio ci aiuterà a sperimentare un nuovo modo di stare insieme utilizzando altri sensi come lo sguardo, l’udito e il gusto. Un modo diverso di vivere il pasto in piena armonia con il corpo e con la mente rispettando le misure attualmente previste.”

L’appuntamento fa parte anche del calendario di anteprime del festival Play with Food – La scena del cibo, la cui IX edizione, che sarà l’occasione di festeggiare il decimo compleanno, è prevista dal 28 settembre al 4 ottobre a Torino.

“Con piacere Moncalieri Experience, il nostro cartellone culturale, include per il secondo anno il Pranzo in silenzio – esprime la propria soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Una proposta di alto livello in cui i protagonisti sono il cibo, il corpo che se ne nutre e lo stare insieme. Un modo particolarmente efficace, dopo i mesi di lockdown, per celebrare il diffuso desiderio di socialità, di riavvicinamento tra le persone ovviamente nel rispetto delle procedure e modalità ancora vigenti per il contenimento del virus. Alcune cose non cambiano: l’esperienza culturale fondamentale rimane quella che si svolge in presenza e il nostro compito è contribuire per suo tramite a far crescere una comunità coesa”.

Note pratiche: si comunica che l’evento sarà eseguito nel rispetto delle misure attualmente in vigore per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19. A tal proposito, vi informiamo che la partecipazione è limitata a un massimo di 30 persone, che sarà garantita la distanza minima di almeno 1 metro tra i partecipanti, che le pratiche proposte sono individuali e si svolgono all’aria aperta e che verrà fornito spray igienizzante per le mani. Si invitano gli interessati a non partecipare qualora avessero una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi centigradi, o manifestassero altri sintomi influenzali. Si ricorda che in ottemperanza alle misure in vigore è necessario fornire nominativo e recapito di ogni singolo spettatore, e che tali dati verranno conservati dall’organizzatore per 14 gg per consentire la tracciabilità dei partecipanti.

INFORMAZIONI

dove: Giardino delle Rose, Castello di Moncalieri (TO)

quando: domenica 26 Luglio 2020 alle ore 12.30

posto unico: 18 euro

Spettacolo a posti limitati (max 30 persone)
Prenotazione obbligatoria a: prenota@playwithfood.it indicando nomecognome e recapito telefonico di ogni singolo partecipante.

Cirio, l’erogazione dei bonus continua: “Il Governo non ferma il ‘riparti Piemonte'”

“La legge RipartiPiemonte non si ferma; degli 87 articoli che la compongono, sono soltanto 5 quelli su cui il Governo ha richiesto alla Regione dei chiarimenti.

Deve essere quindi chiaro che il Bonus Piemonte, il Bonus Turismo, il Voucher Vacanze e tutte le altre misure a favore delle imprese e delle famiglie non hanno subito alcun rilievo del Governo, a dimostrazione della validità dell’impianto complessivo”: è perentorio il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nel commentare con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Vittoria Poggio e Maurizio Marrone, la decisione di impugnare alcune norme della legge assunta dal Consiglio dei ministri.

Gli articoli oggetto di verifica da parte del Governo riguardano infatti soltanto: il contributo straordinario alle ATL per il riavvio economico del comparto turistico; la sospensione fino al 31 gennaio 2021 della presentazione delle domande per il rilascio di autorizzazioni per nuova apertura di centri commerciali; alcune norme di semplificazione in campo urbanistico.

“Daremo battaglia fino all’ultimo – garantiscono Cirio, Carosso, Poggio e Marrone – perché spiace che si vogliano bloccare risorse necessarie per la ripartenza del turismo, norme per la tutela dei piccoli commercianti di fronte all’espansione della grande distribuzione e altri provvedimenti per la lotta alla burocrazia, specialmente in campo urbanistico, che sono per noi principi irrinunciabili. E spiace anche constatare che appena una Regione dimostra il coraggio di fare la differenza e anticipare lo Stato nel contrasto alla burocrazia, il Governo centrale si ribelli a questa sfida innovativa per imporre il mantenimento della palude attuale”.

In piazza (non autorizzati) contro le restrizioni: denunciati e multati

I Carabinieri della Stazione di Torre Pellice,  con il supporto della locale Polizia Municipale, hanno identificato circa 20 persone che hanno preso parte alla manifestazione non autorizzata svoltasi  nel paese il 16 maggio 2020.

Quel giorno circa 40 persone intorno alle 17 si sono radunate nel centro storico, in piazza Montenero e da lì hanno formato un corteo che ha raggiunto la piazza antistante il Municipio. Lí giunti hanno espresso varie contestazioni alle restrizioni disposte dal governo per contenere l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus. Il corteo è poi tornato al punto di partenza e si è sciolto verso le 19,30. Tutte le persone identificate, che hanno preso parte alla manifestazione, sono state denunciate alla Procura di Torino per aver organizzato una manifestazione non autorizzata, in quanto non è stata preventivamente comunicata (almeno 3 giorni prima) agli organi preposti. Inoltre, gli stessi soggetti sono stati sanzionati amministrativamente con la multa di €400,00 per non aver rispettato il divieto di assembramento disposto dal D.L. 33/2020 per contrastare l’emergenza sanitaria.

Il Poli studia le alluvioni degli ultimi 500 anni

Il Politecnico di Torino partecipa al progetto di ricerca internazionale condotto dall’Università Tecnica di Vienna (TU Wien) che dimostra per la prima volta che le caratteristiche delle piene fluviali degli ultimi decenni sono diverse da quelle dei secoli precedenti

 

 Le piene fluviali possono causare problemi enormi: in tutto il mondo, il danno annuale causato dalle alluvioni è stimato in oltre 100 miliardi di dollari e continua a salire. Finora non è stato però possibile dimostrare scientificamente, secondo una prospettiva a lungo termine, se l’Europa sia attualmente in un periodo particolarmente ricco di piene fluviali.

Il professor Günter Blöschl della Università Tecnica di Vienna (TU Wien), esperto austriaco di rischio idraulico, ha condotto un ampio studio internazionale che ha coinvolto un totale di 34 gruppi di ricerca tra i quali quello del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino. Lo studio dimostra chiaramente come gli ultimi tre decenni siano stati tra i periodi più ricchi di alluvioni in Europa negli ultimi 500 anni. Lo studio mostra, inoltre, come questi ultimi tre decenni differiscano dagli altri periodi ricchi di piene fluviali in termini di durata, estensione spaziale, temperatura dell’aria e stagionalità delle alluvioni. Rispetto al passato, il periodo presente è più esteso, la stagionalità delle piene è variata e il rapporto tra occorrenza delle alluvioni e temperatura dell’aria si è invertito: in passato, i fenomeni alluvionali si verificavano più frequentemente in decenni caratterizzati da basse temperature, mentre oggi il riscaldamento globale è uno dei motori del loro aumento. I risultati dello studio sono stati pubblicati oggi sulla rivista Nature.

Mezzo millennio di dati storici

“Avevamo già rilevato l’influenza del cambiamento climatico sulle alluvioni in Europa negli ultimi 50 anni”, afferma Alberto Viglione del Politecnico di Torino, uno dei principali autori della pubblicazione. “Tuttavia, è anche importante capire se quanto visto negli ultimi 50 anni è una situazione completamente nuova o se si tratta solo di una ripetizione di qualcosa che si è già verificato in passato. Finora, i dati disponibili non erano stati sufficienti a dare una risposta alla questione. Grazie al lavoro fatto in questo studio possiamo ora dire con fiducia che sì, le caratteristiche delle alluvioni degli ultimi decenni sono diverse da quelle dei secoli precedenti”.

Per lo studio, sono state analizzate decine di migliaia di documenti storici coevi alle alluvioni dal 1500 al 2016. Il team alla TU Wien ha lavorato con storici provenienti da tutta Europa. “La sfida di questo studio consisteva nel rendere comparabili testi molto diversi tra loro per tipologia, datazione e aree di provenienza”, spiega Andrea Kiss dell’Università Tecnica di Vienna, lei stessa ricercatrice e storica, nonché uno dei principali autori della pubblicazione. “Siamo riusciti a raggiungere questa comparabilità contestualizzando tutti i testi nei relativi periodi storici, con un’attenta cura ai dettagli.”

Freddo prima, caldo ora: le piene fluviali adesso avvengono in un contesto diverso

L’analisi dei dati ha identificato nove periodi ricchi di alluvioni e le regioni ad essi associate. Tra i periodi più rilevanti spiccano il 1560–1580 (Europa occidentale e centrale), il 1760–1800 (la maggior parte dell’Europa), il 1840–1870 (Europa occidentale e meridionale) e il 1990–2016 (Europa occidentale e centrale). Il confronto con i dati ricostruiti di temperatura atmosferica ha mostrato che questi periodi alluvionali sono stati sostanzialmente più freddi dei periodi intermedi. “Questa scoperta sembra contraddire l’osservazione secondo cui, in alcune zone, come nel nord-ovest dell’Europa, il recente clima più caldo sia associato ad alluvioni più estese”, afferma Günter Blöschl“Il nostro studio mostra per la prima volta che i meccanismi sono cambiati: mentre in passato le alluvioni si sono verificate più frequentemente in condizioni di maggior freddo, ora è il contrario. Le condizioni idrologiche del presente sono molto diverse da quelle del passato”.

Anche la stagionalità delle alluvioni è cambiata. In precedenza, il 41% delle piene fluviali dell’Europa centrale avveniva in estate, rispetto al 55% di oggi. Anche nell’Europa meridionale, dove le piene autunnali sono le più frequenti, la loro proporzione è passata dal 42% al 54% del totale. Questi mutamenti sono connessi a mutamenti nelle precipitazioni, nell’evaporazione e nello scioglimento delle nevi e sono un indicatore importante per distinguere il ruolo del cambiamento climatico rispetto a quello di altre cause come la deforestazione e la regimazione dei fiumi. Queste scoperte sono state rese possibili grazie al nuovo database creato dagli autori dello studio, che include la datazione esatta di quasi tutti gli eventi alluvionali riportati dalle fonti negli archivi storici. Lo studio è il primo al mondo a valutare i periodi storici ricchi di alluvioni per un intero continente in maniera così dettagliata.

 

Dati migliori, previsioni migliori

A causa del cambiamento nei meccanismi di formazione delle alluvioni, Günter Blöschl sostiene sia necessario l’uso di strumenti per la valutazione del rischio alluvionale basati sui meccanismi fisici coinvolti e strategie di gestione che possano tenere conto dei recenti cambiamenti nel rischio. “Nonostante gli sforzi necessari per mitigare i cambiamenti climatici, vedremo comunque gli effetti di questi cambiamenti nei prossimi decenni”, afferma Blöschl, che conclude: “La gestione delle alluvioni deve adattarsi a questa nuova realtà”.

Al castello l’“Ulisse” da Claudio Monteverdi

L’estate della musica prosegue al Castello di Miradolo con i concerti di “Avant-dernière pensée” e le singolari performances di Duda Paiva. Martedì 28 luglio, ore 21,30. San Secondo di Pinerolo (Torino)

Si preannuncia come un concerto di intensa spettacolarità e modernità, accompagnato da una video installazione, realizzata appositamente per l’occasione e che vedrà come protagonista il noto ballerino e performer di origine brasiliana, Duda Paiva.

In programma per il prossimo martedì 28 luglio (alle ore 21,30), promosso dalla “Fondazione Cosso” e realizzato, nel Parco storico del Castello di Miradolo, dal progetto artistico “Avant-dernière pensée” diretto dal maestro Roberto Galimberti, l’“Ulisse” da Claudio Monteverdi rientra nella Rassegna proposta dalla Fondazione di San Secondo di Pinerolo per l’estate 2020 e segna oltre dieci anni di ricerca e sperimentazione in ambito musicale, presentandosi come secondo appuntamento dopo il “Concerto d’estate” da Steve Reich, con cui si è salutata la prima alba d’estate il 21 giugno scorso, e in attesa del prossimo concerto del 15 settembre, allorché andrà in scena “Metamorphosis” da Buster Keaton e Philip Glass. La performance – presentata in una veste totalmente inedita, che vedrà il pubblico al centro di un’arena di oltre 2mila mq. circondato dalla corona verde di alberi secolari e da grandi schermi per video proiezioni – vuole porsi come una profonda ri-lettura del “Ritorno di Ulisse in patria” di Monteverdi. “L’intento – spiegano gli organizzatori – è quello indagare il tema del viaggio, dentro e fuori di sé, e i sentimenti e le contraddizioni profonde dell’uomo, in una figura come quella di Ulisse che ha attraversato la musica, la letteratura, il cinema e la poesia”. Esemplare sarà in tal senso l’esibizione di Paiva, che nel 2004 ha creato la “Duda Paiva Company”, con cui porta in giro per il mondo, performances spettacolari, tra danza e teatro, accompagnato dai “puppets” di gommapiuma, suoi inseparabili compagni di scena.
Il pubblico è invitato a spostarsi nel Parco per trovare la propria personale prospettiva del concerto ed è anche simpaticamente invitato a portarsi un plaid da casa per lasciarsi andare al video-ascolto comodamente rilassato sul tappeto verde del prato. Le cuffie silent system luminose, attraverso cui si fruisce della partitura, divengono autentiche “stanze d’ascolto”, in cui ricercare non la solitudine, ma il raccoglimento che richiede l’ascolto.

Alle 19, il Bistrot del Castello sarà già a disposizione per un aperitivo o una cena leggera nella corte interna, alla luce del tramonto. Alle 20 avrà luogo una guida all’ascolto curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico, che dialogherà con il pubblico.

Gli esecutori: Roberto Galimberti, violino e direzione; Francesca Lanza, soprano; Evans Tonon, basso; Marco Pennacchio, violoncello; Laura Vattano, armonium
I tecnici: Marco Ventriglia, supervisione tecnica e regia audio Edoardo Pezzuto; allestimento tecnico Duda Paiva, Ulisse on video.
Prenotazione obbligatoria.

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (Torino); tel. 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

g. m.

Si torna a gareggiare al Palazzo del Nuoto

Con il Campionato Regionale di Categoria – Campionato Italiano di Categoria su Base Regionale

Al termine del lungo periodo di sospensione delle gare a causa dell’epidemia Covid-19, l’attività agonistica di Piemonte e Valle d’Aosta riparte con il Campionato Regionale di Categoria di nuoto in vasca lunga, valido come Campionato Italiano di Categoria su Base Regionale indetto dalla Federazione Italiana Nuoto. Sede della manifestazione sarà il Palazzo del Nuoto di Torino, nelle giornate di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 luglio. L’evento si svolgerà secondo le linee guida emanate dalla FIN, elaborate nel rispetto dei protocolli di sicurezza ministeriali al fine di ridurre e prevenire il rischio di diffusione del Covid-19.
Dopo il periodo di chiusura delle piscine e le ultime settimane di ripresa degli allenamenti, i nuotatori di Piemonte e Valle d’Aosta tornano quindi a gareggiare. La manifestazione del fine settimana assegnerà i titoli e le medaglie regionali di categoria; i tempi stabiliti dagli atleti nelle rispettive distanze serviranno inoltre a comporre una classifica nazionale, che eleggerà i campioni italiani di categoria 2020. Tutti i partecipanti si tufferanno quindi con un doppio obiettivo e i più forti potranno inoltre verificare la propria preparazione in vista della 57esima edizione del Trofeo Sette Colli, in programma dall’11 al 13 agosto a Roma e valida come edizione 2020 dei Campionati Italiani Assoluti.
Le particolari disposizioni necessarie per lo svolgimento in sicurezza della manifestazione hanno imposto una revisione del programma di gara solitamente utilizzato in passato. Non ci saranno le staffette e tutte e tre le giornate saranno divise in tre turni, al termine dei quali l’impianto dovrà essere sgomberato per consentire le operazioni di igienizzazione di tutti i locali (spogliatoi, vasche, tribune ecc.) da parte del personale addetto. Le gare saranno si svolgeranno a serie con classifica (per categoria) in base al tempo.
Sono circa 450 gli atleti iscritti al Campionato Regionale di Categoria – Campionato Italiano di Categoria su Base Regionale, equamente distribuiti tra maschi e femmine e divisi nelle categorie Ragazzi, Junior, Cadetti e Senior. Tra loro sono attesi i più forti nuotatori piemontesi, nel recente passato protagonisti nelle più importanti gare nazionali e con la maglia della nazionale assoluta e giovanile. 26 le società piemontesi rappresentate, quasi 1300 le presenze gara complessive.

Fallimento Ventures, scontro Piemonte – Governo: “Dal ministero soltanto chiacchiere”

Gli assessori al Lavoro, Elena Chiorino e alle Attività produttive, Andrea Tronzano: «In questo tempo il Ministro ha ignorato i nostri appelli e non è stato in grado di mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti, convincendoli a individuare una soluzione efficace. Adesso non può lavarsene le mani: ascolti il grido di dolore che viene dal territorio e incontri subito le parti sociali».

 

«La Regione ha già contattato il curatore fallimentare per confrontarsi e accelerare il più possibile una richiesta di cassa integrazione per cessazione, al fine di tutelare i lavoratori della Ventures, e si impegnerà con tutti i mezzi a disposizione per favorirne la ricollocazione. Ma non possiamo non denunciare il fatto che, se siamo arrivati a questo punto, gran parte della responsabilità è da attribuire al ministero per lo Sviluppo Economico. Che non solo, per mesi, non si è degnato nemmeno di rispondere alle nostre lettere ufficiali – in cui segnalavamo il progressivo degenerare della vicenda Ventures e la necessità di intervenire immediatamente – ma che in un anno non è stato in grado di mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti in questa triste vicenda, da Ventures, agli Enti locali, da Whirlpool a Invitalia, insieme a un soggetto designato per la reindustrializzazione – per indurli a individuare una soluzione per salvare il posto di lavoro a più di 400 persone. Che non sono numeri, ma famiglie che ora guardano al futuro con disperazione, essendo state prima sedotte – con la mossa di Calenda che aveva individuato gli attuali titolari della Ventures, falliti e al centro dell’inchiesta – e poi abbandonati dai governi di centrosinistra».

E’ durissimo il commento degli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino e alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, all’indomani della notizia del fallimento della Ventures. «Oltre a esprimere la nostra personale vicinanza ai lavoratori – proseguono i due esponenti della giunta Cirio – chiediamo ora con forza al ministro Stefano Patuanelli di metterci finalmente la faccia e non sottrarsi alle proprie responsabilità, accettando di incontrare le parti sociali che oggi sono giustamente preoccupate per il futuro dei lavoratori che rischiano davvero di restare senza ammortizzatori sociali e di finire sul lastrico».

«Il fallimento Ventures – aggiunge ancora Chiorino – è l’emblema di un altro fallimento: quello di un governo di persone non adeguate al ruolo, senza idee, progetti e autorevolezza, che hanno dimostrato di non saper fare altro che prendere tempo. E non capiamo nemmeno bene per attendere che cosa, dal momento che la Regione Piemonte, in questo anno, ha aggiornato puntualmente il Ministero di quanto stava accadendo a Riva presso Chieri, dove la produzione non ha mai preso il via».

«Purtroppo ormai la situazione è passata a un livello superiore e ancora più delicato – conclude e Tronzano – ma non è ugualmente accettabile che il Mise se ne lavi le mani. La Regione farà anche questa volta tutti i passi possibili e opportuni. Dimostri almeno il Ministro di avere la coerenza di incontrare immediatamente i rappresentanti dei lavoratori, dimostrando perlomeno attenzione e consapevolezza».