ilTorinese

Sotto le palpebre

LA POESIA di Alessia Savoini

Ricordo le mani di mio nonno, profumavano di pesco

…Riesumare la nostalgia dell’ultimo avo
in abiti di nafta e semi oblii di flanella

incastrati come capelli nella coccola del cuscino
ove si nascondono ancora cimeli di profumo e mani di pesca.

Insegnami ancora come stringere il seme di una venere nella chiusa di un palmo

e invertire la rotta di un sogno antichissimo,
per concedere all’invisibile il sintomo di una preghiera
e restituire a una sordida apocalisse
la bellezza per qualcosa di incompleto.

Gettano estintore dal treno e postano su Instagram. La Polfer li rintraccia

Vandali di 19 anni

Dopo aver svuotato l’estintore a bordo del treno Torino-Bardonecchia l’hanno gettato dal finestrino e hanno acceso un lacrimogeno immortalando “l’impresa” con il cellulare  e postandola  su Instagram. Ma la Polfer dopo una serie di riscontri proprio sui social è riuscita a identificarli e a denunciarli. I due vandali sono entrambi diciannovenni.

Elezioni: obiettivo non vincere

FRECCIATE Davide Bono di M5S ha proprio ragione:  Cinquestelle deve presentarsi alle elezioni da solo. Obiettivo non vincere,  perché vincere vuol dire compromessi che snaturano l’idea fondante del Movimento. Votateci,  tanto perdendo non faremo nulla. Ottimo programma.

L’arciere

Con Alliance Française corsi intensivi a distanza

Corsi collettivi intensivi di francese, quest’estate a distanza in videoconferenza. Per migliorare rapidamente il livello di lingua da casa, con i nostri insegnanti madrelingua e una classe virtuale di studenti. E se porti un amico, sconto del 10% per te e per lui! La promozione è valida anche per studenti universitari e componenti della stessa famiglia.*

I corsi di francese collettivi dedicati ad adulti e adolescenti rappresentano uno strumento fondamentale per l’apprendimento della lingua. Classi e obiettivi sono definiti dai 6 livelli previsti dal QERL (da A1 a C2). I programmi prevedono lo studio approfondito del francese e la preparazione alle certificazioni ufficiali per ogni livello di conoscenza.

Nel periodo estivo proponiamo corsi intensivi, occasione per immergersi nello studio del francese con appuntamenti quotidiani da 3 ore che permettono di avanzare rapidamente nell’apprendimento. Quest’anno, a causa dell’emerngenza Covid-19, i corsi si terranno a distanza in videoconferenza e con una bella sorpresa: se porti un amico, ricevete entrambi il 10% di sconto sul costo del corso! Lo sconto del 10% è valido anche per studenti universitari e membri della stessa famiglia*.

CALENDARIO E ORARI

Prime conoscenze – Competenze elementari  | A1.1 – A1.2 – A2.1 – A2.2
Sessioni: 29 Giugno – 10 Luglio / 13 – 24 Luglio / 14 – 25 Settembre
Dal Lunedì al Venerdì | Orario 8.00 – 11.00 / 18.00 – 21.00

Livello intermedio – Utilizzatore indipendente | B1.1 – B1.2 – B2.1 – B2.2 | 45 ore
Sessioni: 11 Giugno – 2 Luglio / 6 – 24 Luglio / 7 – 25 Settembre
Dal Lunedì al Venerdì | Orario 8.00 – 11.00 / 18.00 – 21.00

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI CORSI A DISTANZA

  •  In videoconferenza tramite ZOOM (da scaricare gratuitamente cliccando qui) o altri strumenti, in base a quanto concordato dal gruppo con il singolo insegnante. A livello tecnico si richiede: una connessione internet; un computer /notebook/ smartphone; webcam e audio del dispositivo funzionanti.
  • Tenuti dai nostri insegnanti madrelingua certificati, i corsi si svolgono in videoconferenza con interazione in gruppi da 6 a 10 persone. I nostri insegnanti, con strumenti diversi, stimolano il lavoro di gruppo (anche con suddivisione della classe in piccoli gruppi per determinati progetti) e la partecipazione attiva di ciascuno studente, con le modalità più adatte ai singoli partecipanti.
  • La modalità in videoconferenza offre strumenti aggiuntivi rispetto al corso in presenza, permettendo una forte personalizzazione del percorso, grazie a un dialogo continuo con il docente, alla condivisione del materiale pedagogico ricco ed eterogeneo che ogni insegnante prepara in base alle esigenze del gruppo, alla possibilità di registrare la lezione, all’accesso ai documenti prodotti durante il corso e agli approfonimenti suggeriti sulla base delle carenze di ciascuno studente.
  • Ogni docente mette a frutto la propria esperienza per strutturare un percorso pedagogico di alto livello su misura per i propri studenti:  scopri nel dettaglio, direttamente dalle parole dei nostri insegnanti!

TARIFFE, PROMO E ISCRIZIONE

  • Corso da 30 ore (livelli A): prima iscrizione € 340,00 | tariffa scontata seconda iscrizione € 312,00
  • Corso da 45 ore (livelli B): prima iscrizione € 464,00 | tariffa scontata seconda iscrizione € 420,00
  • * Sconto 10% per: Studenti universitari (presentando tessera universitaria), Membri della stessa famigliaDue amici nell’ambito della promozione “porta un amico” (per accedere alla promozione è necessario effettuare entrambe le iscrizioni e i pagamenti nello stesso giorno. Tutti e due gli iscritti accedono alla tariffa scontata). Lo sconto del 10% non è cumulabile con la tariffa scontatata seconda iscrizione.
  • Se non hai già la nostra tessera, associati all’Alliance Française Torino al costo di 20,00 € (tessera trimestrale) o 35,00 € (tessera annuale) e scopri tutti i vantaggi, tra cui l’accesso gratuito a Culturethèque!
  • Richiedi un test di livello gratuito a corsi@alliancefrto.it. Ci è necessario per permetterci di inserirti nel corso più adatto a te, ma sostenerlo non ti obbliga all’iscrizione
  • Le iscrizioni chiudono una settimana prima dell’inizio dei corsi!
  • Per informazioni e iscrizioni: corsi@alliancefrto.it

Torino-Bardoneccha, Mpp: “Privatizzare è un passo indietro”

MPP: “L’Autostrada Torino Bardonecchia e la strada del traforo del Frejus sono state privatizzate ed acquisite da un importante gruppo privato, che così si aggiudica un tratto autostradale che nel 2019 ha garantito ricavi per 221 milioni di euro e utili per 125, una redditività notevole”

PRIVATIZZARE L’AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA ED IL TRAFORO DEL FREJUS: UN PASSO INDIETRO PER LA SOVRANITA’ E L’AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI PIEMONTESI.

La quota che permetterà di arrivare al controllo è stata ceduta da Comune di Torino e dalla Città Metropolitana di Torino (ex Provincia ). Il Gruppo privato arriverà così a detenere tra partecipazioni dirette ed indirette quasi il 70% del capitale della Torino Bardonecchia e dell’importante traforo. Il controllo della tratta autostradale in questione costituiva un felice esempio di “monopolio naturale” – come la vecchia e sana economia chiamava infrastrutture come le strade e autostrade – controllato non tanto dallo Stato ma dalla comunità locale attraverso le quote di controllo in capo alla Città di Torino ed alla ex Provincia , oggi Città Metropolitana; con il passaggio delle quote di controllo ad una società privata, comunque esperta e maggiormente affidabile ad oggi quanto a garanzia di manutenzione rispetto ad altri tristemente famosi concessionari autostradali, la comunità locale cede il controllo dell’autostrada ad un importante gruppo finanziario.
Alla guida tanto del Comune quanto della Città metropolitana di Torino c’è Chiara Appendino esponente di punta del Movimento 5 Stelle, lo stesso partito che ha giurato e spergiurato, dopo la tragica vicenda del crollo del ponte Morandi di Genova, che mai e poi mai avrebbe permesso ad un privato di gestire le autostrade; ricordiamo il grillismo della prima ora che si scagliava con parole di fuoco contro un’economia schiava dei poteri finanziari che si accaparravano monopoli pubblici puntando a fare utili e non a garantire servizi idonei ai cittadini. Dobbiamo pensare che il grillismo di governo provi un certo piacere a manovrare ingenti capitali se la dottpressa.sa Appendino, nella sua duplice veste di Sindaco e Presidente della città metropolitana farà incassare ai due enti da lei guidati con questa operazione squisitamente finanziaria la bellezza di 272 milioni di euro; non male in tempo di crisi, e la comunità di Torino e Provincia si vede sfilato un bene gestito efficientemente a beneficio del traffico internazionale in transito sul proprio territorio. Alle comunità locali del torinese e al Piemonte in generale resta il ricordo di una buona ed importante linea autostradale ed un traforo strategico per il commercio con l’estero praticamente regalati alla speculazione finanziaria di borsa.

Massimo Iaretti, Presidente Movimento Progetto Piemonte
Gigi Cabrino, consigliere comunale aderente al Movimento Progetto Piemonte

Addio a Vatta: con lui scompare un pezzo di storia del Toro e del calcio

Nella chiesa di San Rocco di Trofarello sono stati celebrati i funerali di Sergio Vatta, già allenatore del settore giovanile del Toro

Da lì uscirono negli anni moltissimi  campioni del calcio italiano. Tanti gli ex calciatori ex calciatori presenti alla cerimonia funebre, come Renato Zaccarelli, e diversi ex ragazzi lanciati nel calcio importante da Vatta, anche in posizioni dirigenziali e non solo sul campo.

C’erano Giancarlo Camolese, Ezio Rossi, Franco Ermini, Antonio Comi.

Da ricordare che Vatta aveva introdotto nel mondo del calcio anche figure femminili  e quelle dello psicologo e del  preparatore atletico.

Con lui scompare un pezzo di storia del Toro e del calcio italiano.

Quarant’anni di amicizia e di politica

La maturità viene con gli anni. Si apprezzano cose che magari erano lì davanti da una vita, e fino in fondo non capite. Come il valore dell amicizia. Non sono frasi fatte. Prosaicamente è la riflessione che ti fa vedere le stesse cose da un punto di vista diverso, appunto più maturo

Conosco da più di 40 anni Tullio Monti e da 30 posso dire di essergli amico. La nostra amicizia è un fiume carsico che riemerge nel tempo, concretizzandosi in lunghe e retrospettive chiacchierate, mischiando il nostro passato tempo comune alle miserie attuali. Punti di partenza decisamente distanti. Direi di più, radicalmente distanti.

Conosciuto alla fine del 78 alle elezioni universitarie, Tullio è figlio della borghesia torinese con robuste radici in Val di Susa dove ora risiede. Per dieci anni ha fatto la spola con le isole greche dove ha costruito una villa in riva al mare. Sembrava che dovesse essere il suo ultimo approdo. Lui ha sempre qualcosa da dover fare. Chi si ferma è perduto. La stessa sua vita è questo suo insistente ricostruire qualcosa con qualcuno. Non è tutta farina del suo sacco. Ma piacendogli le scommesse le affronta con lo spirito giusto. Appassionato di politica inizia come giovane liberale di sinistra. Vi assicuro che alla fine degli anni ’70 non era di moda, ancorché Torino fosse una delle culle del liberalismo italiano. Diventa segretario ma il tutto gli sta stretto e passa ai socialisti. Convintissimo che il grande limite  della sinistra italiana fosse il dominio dei comunisti che offuscavano ogni prospettiva riformistica. Vedeva, e vede nei fratelli Rosselli come in Gobetti i suoi punti di riferimento teorici. Periodicamente ci si incontrava. Alla Consulta giovani del comune di Torino. Nel comitato per gli aiuti piemontesi ai terremotati Campani e una decina di anni dopo funzionari della Lega coop, settore abitazione. Fatto per la politica attiva, fu fermato da tangentopoli con la liquefazione del Psi e il tramonto di Bettino Craxi patteggiò per finanziamenti non regolari e per 7 anni fu socio di autostrasportatori vercellesi . Tutte le mattine in treno da Torino a Vercelli e ritorno. Non è da tutti, direi. Sparirono i vecchi partiti. Solo la maggioranza dei comunisti di allora rimase a sinistra mentre la dc come i socialisti si divisero in estimatori di Berlusca o in pds o Margherita. Tullio non ebbe dubbi e rimase a sinistra, nonostante il suo anticomunismo, grazie al suo essere profondamente laico, radicale e libertario. Diviso tra il nuovo Psi e i Ds , sempre controcorrente con la maggioranza. Questo mi è sempre piaciuto di Tullio, non far parte del coro. In questo, sottolineo, un po’ ci assomigliamo. Non sicuramente nella tignosità. Lui difficilmente molla, io se non avete capito è un problema vostro. Ed a questo punto la sua più originale creatura: la Consulta Laica con simbolo i sanculotti della Rivoluzione francese. Libero Stato in libere chiese. Chiese perché non c’è solo la Chiesa cattolica. Tullio è un po’ mangiapreti. Lo punzecchio:  ma non hai studiato dai preti? Appunto, mi risponde. Non ha più voglia di fare politica, non riconoscendosi in questo ciarpame. Ma la passione è dura a morire. Continua nell’ impegnarsi su due fronti. La libertà di espressione e dei diritti nei paesi come l’Iran. E i diritti per la comunità Lgbt. Il mondo delle diversità sessuali. Libertà su tutto regolata da regole precise con l’ entità dello Stato che fa applicare ed applica le regole in un insieme di valori condivisi. Dopo 42 anni di amicizia capisco che il vero utopico è lui. Assicuro, non molla, vorrebbe incontrare l’Appendino. Che sta sbagliando secondo lui il suo approccio con la comunità dell’Iran e con quello Stato. Praticamente subordina presunti interessi economici ai diritti umani. Non dovrebbe essere da lei. Ripeto, Tullio non molla. Con le mani in mano non ci sta proprio. Tra i vari tarli c’è anche quello dell’organizzazione. Tignoso com’ è. Anche sul buon gusto alimentare si è dato da fare. In particolare nella stagione dei tartufi. Ha organizzato comitive qualificate e concordato con i ristoratori prezzi abbordabili. Pullman e comitive a go- go. Le Langhe tutte per noi. Come a Neive, al Rondò con l’amico e  compagno Francarlo Negro. Del resto l’ecletticità e’ figlia dell intelligenza. Come la buona cucina è e figlia della buona politica. C’è sempre qualcosa di cui parlare, caro Tullio. C’è sempre qualcosa per poter continuare la nostra amicizia.

Patrizio Tosetto

Stavano per salire sul treno con droga e coltelli

Erano in procinto di salire su un regionale diretto ad Alessandria, nove ragazzi, tra cui due minori, sono stati fermati e sottoposti a controllo dalla Polizia Ferroviaria: due di loro sono stati indagati per detenzione e spaccio di stupefacenti e uno per possesso armi da taglio.

I poliziotti sono intervenuti in ausilio al Capotreno che ha indicato un gruppo di ragazzi che tentava di salire a bordo eludendo il controllo del titolo di viaggio. Accompagnati presso gli uffici di Polizia, alcuni si mostravano sin da subito nervosi e non collaborativi.

Cinque maggiorenni (nati rispettivamente a Torino, Varese, Caltagirone e in Romania) avevano a carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e la proprietà, ma nulla in pendenza. Pertanto venivano rilasciati.

Tra i restanti, due donne immediatamente hanno attirato l’attenzione degli agenti in quanto hanno assunto da subito un atteggiamento poco collaborativo.

L’accurato controllo ha permesso di rinvenire su una delle minori, italiana di 16 anni residente a Bra (CN), occultati nel reggiseno, 25 involucri contenente sostanza stupefacente tipo ‘anfetamine’, 5 pasticche di ecstasy, 25 involucri di sostanza granulosa tipo ‘MDMA’ e 12 involucri di stupefacente tipo ‘chetamina’. Nel marsupio della ragazza è stato ritrovato un bilancino di precisione. Notiziato il magistrato di turno del Tribunale per i Minorenni di Torino, la ragazza è stata denunciata in stato di libertà per possesso e spaccio di droga per lieve entità e ricondotta presso la casa familiare.

L’altra ragazza, minore di 17 anni e residente nella provincia di Torino, è stata trovata in possesso di sostanza stupefacente tipo ‘hashish,’ per cui è stata sanzionata amministrativamente e riconsegnata alle cure dei genitori.

Un’altra ragazza italiana, residente a Torino e maggiorenne, è stata trovata in possesso di un coltello lungo 19 cm con due lame richiudibili, una appuntita e l’altra seghettata; è stata pertanto denunciata per possesso di armi da taglio.

Altra sostanza illecita tipo ‘marijuana’ è stata rinvenuta nel borsello al seguito di un ventunenne residente a Bra (CN), nei cui confronti è stata effettuata perquisizione locale in una stanza di hotel nella città di residenza, dove il giovane dimorava recuperando la somma complessiva di 1.430 euro, suddivisa per taglio di banconote e celata in vari borselli ritrovati. Il ragazzo è stato indagato in stato di libertà per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio per lieve entità.

Tutto il materiale rinvenuto (droga, il coltello ed i telefoni cellulari) è stato sequestrato per il proseguo delle specifiche indagini

“Stazioni sicure”, oltre cento agenti impegnati

861 persone identificate, di cui 188 stranieri, 74 bagagli controllati, 2 sanzioni amministrative elevate in materia di sicurezza ferroviaria:  questo il bilancio dell’operazione “stazioni sicure”, promossa dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che ha visto impegnati 108 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e Valle d’Aosta nella giornata di giovedì 23 luglio.

 

Particolare attenzione è stata riservata alle tratte ferroviarie internazionali Torino – Lione e quelle da e per la Liguria sulla quale si registra una maggior presenza di viaggiatori nel periodo estivo, nonché per prevenire episodi di aggressioni al personale F.S.I. viaggiante e danneggiamenti alle strutture ferroviarie, con notevoli ripercussioni sul trasporto e la sicurezza. Ai fini di una efficace prevenzione di condotte illecite e di un adeguato mantenimento delle misure di sicurezza negli gli ambiti ferroviari, i servizi hanno interessato gli scali cittadini principali con particolare attenzione agli scali minori non presenziati.

 

Gli operatori impiegati hanno effettuato accertamenti su viaggiatori e bagagli, all’atto della salita e discesa dai convogli, con l’uso del metal detector e delle più recenti tecnologie che consentendo un disbrigo più rapido delle procedure di identificazione e permettono un maggiore numero di controlli di Polizia effettuabili grazie l’immediato accesso alle banche dati.

 

Le stazioni interessate dai servizi disposti sono state Torino Porta Nuova,  Torino Porta Susa, Torino Lingotto, Torino Stura, Carmagnola, Bussoleno e Bardonecchia. Nella provincia di Alessandria, Arquata Scrivia, Novi Ligure e Tortona; a Novara, Trecate, Oleggio, Galliate,; Asti; Cuneo, Mondovì, Alba, Cavallermaggiore e Racconigi; Vercelli e Santhià; Aosta e Verres e infine Domodossola.

 

Gli operatori Polfer della Sottosezione di Domodossola hanno elevato due sanzioni amministrative, rispettivamente per attraversamento dei binari e violazione al CDS.

 

La Regione: “Veicoli con oltre 40 anni liberi senza move – in”

Il Piemonte è pronto a sostenere il mondo delle auto storiche: i veicoli con oltre 40 anni potranno circolare liberamente anche senza il sistema Move-in. Ad annunciarlo è l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, in risposta ad alcune polemiche innescate dai rappresentanti del mondo delle auto storiche in merito alle decisioni della Giunta su traffico veicolare e inquinamento atmosferico.

«La delibera sul Move-in – ha spiegato Marnati – non è stata ancora approvata in quanto la Giunta è stata posticipata alla settimana prossima. Move-in è la soluzione per tutte le auto che saranno oggetto della limitazione, in quanto prevede un chilometraggio annuale specifico, calcolato solo nei tragitti del Piemonte. Senza di esso migliaia di auto non potranno più circolare. In Lombardia più di 13.000 lo anno già adottato l’anno scorso»L’assessore regionale all’Ambiente si è detto anche «concorde che vadano tutelati quei modelli di grande valore storico, portando a breve in Giunta una proposta che permetterà alle auto con oltre 40 anni, che sono un numero davvero esiguo, di poter circolare più liberamente anche senza move-in, per cui si stanno definendo solo gli ultimi aspetti tecnici».

«Avremmo voluto occuparcene prima – ha proseguito Marnati – ma la pandemia ha occupato gran parte delle attività degli ultimi mesi. Fra qualche giorno ci incontreremo con i partner dell’accordo del bacino padano, i colleghi di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, per decidere di posticipare a gennaio l’introduzione della limitazione anche per l’euro 4, come previsto dal piano della qualità dell’aria. Secondo il piano, infatti, già dal primo ottobre gli euro 4 non potrebbero più circolare. Questa decisione è stata proposta alla luce del lungo lockdown nei mesi primaverili, che ha fortemente danneggiato il tessuto economico italiano».

L’assessore ha poi ricordato che l’anno scorso la Giunta ha deciso l’introduzione della possibilità concessa agli ultrasettantenni di circolare con qualsiasi automobile, anche storica.«Resto dell’idea – ha concluso Marnati – che per rilasciare il certificato di rilevanza storica per gli autoveicoli ci sia bisogno di un ente pubblico e non privato, che possa garantire la terzietà della decisione».