ilTorinese

Se la piazza è “ragazzabile”

Piazza Ragazzabile è un’iniziativa che prevede laboratori formativi e attività di ecologia urbana ed educazione alla cittadinanza attivaper ragazzi tra 15 e 17 anni di età, in svolgimento in vari luoghi della Città di Carmagnola dal 15 giugno al 3 luglio 2020.

Il progetto è a cura dall’Ufficio Giovani del Comune di Carmagnola, in collaborazione con l’Opera Pia Cavalli Onlus e il Cisa31.

Quest’anno si sono iscritti ben 70 ragazzi (lo scorso anno erano la metà) che vengono quotidianamente suddivisi in 7 gruppi da 10 e impegnati in attività formative e in piccole manutenzioni sul territorio, sotto la guida di 7 educatori e dei 3 volontari Daniele Crivello , Gaia Monterzino, Domenico Audisio

Per ciò che riguarda la formazione il programma prevede laboratori di ciclofficina a cura di Cicli Groppo, di sicurezza stradale in collaborazione con l’associazione Pedale Carmagnolese e di educazione all’uso dei social media in collaborazione con l’Informagiovani.

Per ciò che riguarda le attività, 2 gruppi di “manutentori” stanno verniciando panchine e arredi presso i Giardini Unità d’Italia e presso il Parco Cascina Vigna, 2 gruppi di “ambientalisti” stanno ripulendo il Parco del Gerbasso con il prezioso supporto del responsabile del Museo di Storia Naturale, Giovanni Delmastro e delle GIAV – Guardie Ittico Ambientale Volontarie (in particolare grazie a Ermanno Mareliati) e 3 gruppi di “creativi” stanno restaurando i murales di Viale Barbaroux angolo via De Gasperi, del sottopasso di Santa Rita , e le panchine e le fioriere di Via San Francesco di Sales.

Piazza Ragazzabile si conferma una pregevole iniziativa rivolta a giovani adolescenti e quest’anno sta ottenendo un particolare successo, forse anche in seguito al duro periodo di quarantena ed al risveglio che l’isolamento può aver suscitato nel senso civico e ambientalista di molte persone, in particolare dei ragazzi.

E’ molto bello vederli felici di lavorare in gruppo ed entusiasti di dare un apporto concreto al miglioramento della propria città, attraverso un prezioso lavoro volontaristico che il Circolo La Fonte sta documentando fotograficamente.

Ritiro delle pensioni dal 24 giugno

Ritiro possibile da oltre 7.000 Postamat per chi ha scelto l’accredito.

Per coloro che invece devono necessariamente recarsi negli Uffici Postali
per il ritiro in contante sarà effettuata una turnazione in ordine alfabetico.
Gli over 75 possono delegare al ritiro i Carabinieri

Poste Italiane comunica che le pensioni del mese di luglio verranno accreditate a partire da mercoledì 24 giugno per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti nell’Ufficio Postale dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente, suddiviso tra Torino e provincia a causa della festività del santo Patrono:

UFFICI POSTALI CITTA’ di TORINO

i cognomi dalla A alla C giovedì 25 giugno;
dalla D alla G venerdì 26 giugno;
dalla H alla M sabato mattina 27 giugno;
dalla N alla R lunedì 29 giugno;
dalla S alla Z martedì 30 giugno.

UFFICI POSTALI PROVINCIA di TORINO

i cognomi dalla A alla B mercoledì 24 giugno;
dalla C alla D giovedì 25 giugno;
dalla E alla K venerdì 26 giugno;
dalla L alla O sabato mattina 27 giugno;
dalla P alla R lunedì 29 giugno;
dalla S alla Z martedì 30 giugno

Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

Le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. Pertanto ciascuno è invitato ad indossare la mascherina protettiva, ad entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti, a tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Aumento record dei prezzi in spiaggia. E il distanziamento sociale diventa realtà

Ma cosa hanno fatto di così meraviglioso i gestori delle spiagge? Hanno compreso per primi il significato di “distanziamento sociale”…

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Aumenti record dei prezzi in spiaggia. E il distanziamento sociale diventa realtà

 

“Rsa, risponda in primo luogo la Regione”

I misfatti vengono a galla. Nelle Rsa del Piemonte, in piena emergenza Covid19, gli anziani e non solo hanno dovuto subire le conseguenze di mancate misure di protezione sanitaria, dell’assenza di personale.

Ieri un organo di stampa ha riferito “dell’ingresso nelle Rsa di pazienti affetti da Covid” e di “commistione tra malati e non” sulla base di una direttiva regionale rettificata 21 giorni dopo – troppo tardi – rettificata in sede di pubblicazione di delibera regionale. Oggi viene riferito delle indagini in corso dei NAS riguardo ad “anziani legati al letto, immobilizzati per troppe ore, se non per giorni. O sedati con farmaci”. Misure di contenzione fisica o fisica vietate dalla legge a cui si sarebbe fatto ricorso in maniera diffusa per carenza di personale.

Già in aprile come Rifondazione Comunista avevamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Torino – su cui è stato aperto un fascicolo di indagine –  per chiedere di svolgere indagini riguardo l’emanazione di direttive controverse, la commistione di infettati Covid e non, l’assenza di misure di protezione sanitaria, la mancanza di personale. Un quadro d’insieme che non poteva che comportare una situazione di rischio e di deplorevole degrado sanitario a carico degli anziani e del personale.

Nessuno adesso pensi di giocare allo scaricabarile, di scaricare le responsabilità sull’ultima ruota del carro. Le responsabilità da accertare, oltre che a livello gestionale, sono a livello di scelte politiche regionali, in primo luogo dell’assessore regionale alla sanità. La Regione Piemonte avrebbe dovuto garantire la vigilanza e il corretto funzionamento delle Rsa. Queste ultime si sono invece trasformate in focolai di contagio. Le responsabilità siano accertate fino in fondo.

Ezio Locatelli segretario provinciale Prc-Se Torino

La Granfondo Gavia Mortirolo – Damiano Cunego rinviata al prossimo anno

Riceviamo e pubblichiamo / Il Gs Alpi, con grande rammarico, comunica che la Granfondo Internazionale Gavia Mortirolo – Damiano Cunego, inizialmente prevista per il 28 giugno 2020 e poi spostata al 6 settembre, è definitivamente rinviata al 27 giugno 2021. Nel mese di settembre, il Gs Alpi avrebbe dovuto organizzare anche lo Spluga Day, previsto per il 20 settembre. Anche questa manifestazione è rinviata al 2021.

Il comitato organizzatore comunica queste scelte con enorme dispiacere, in quanto ci si aspettava che la situazione legata all’emergenza sanitaria Covid-19 potesse migliorare al punto tale di avere delle regole precise su come far svolgere le manifestazioni ciclistiche amatoriali. 

Il Gs Alpi ha sempre inteso le proprie manifestazioni come un grande momento di sport e di convivialità. Per la Granfondo Gavia Mortirolo – Damiano Cunego, in particolare, la località di Aprica si è sempre vestita a festa per più giorni al fine di accogliere i numerosi ciclisti e le proprie famiglie, che approfittavano della gara per trascorrere alcuni giorni di vacanza in montagna. Si è sempre trattato di una formula vincente, che ha permesso, a partire dallo scorso anno, di avere un testimonial d’eccezione come Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004 e di numerose classiche monumento nella propria carriera.

Lo stesso discorso vale anche per lo Spluga Day, giornata in cui il Passo dello Spluga viene onorato della presenza non solo di ciclisti, ma di numerosi sportivi che danno vita a molte competizioni. Anche lo Spluga Day incarna quindi quei valori di sport e convivialità tipici delle manifestazioni amatoriali.

Ad oggi, purtroppo, siamo ancora senza una data certa di apertura delle prossime gare e non esistono delle regole precise e ben definite che possano mettere il Gs Alpi in condizione di iniziare a lavorare su due manifestazioni così importanti, che richiedono un anno di lavoro per essere organizzate nel migliore dei modi, garantendo sicurezza e divertimento ai partecipanti. Con così poco tempo davanti, e senza regole certe, il lavoro dell’organizzatore diventa troppo difficile.

Il Gs Alpi, società lombarda, è vicina a tutti coloro che sono stati colpiti dal Covid-19 e ai propri rispettivi familiari. L’augurio è che le varie istituzioni possano lavorare in maniera congiunta per risolvere nel più breve tempo possibile l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, e che si possano poi stabilire delle regole precise che permettano lo svolgimento delle manifestazioni amatoriali.

La Mole si “anima” per San Giovanni

Con la festività  entrano nel vivo i festeggiamenti per 20 anni del Museo Nazionale del Cinema e della Film Commission Torino Piemonte

24 giugno 20 luglio  dalle 21:00 alle 23:30

La Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema, dal 24 giugno al 20 luglio 2020 diventa per la prima volta un cinema a cielo aperto, grazie a uno spettacolo di videomapping altamente innovativo, rivolto al grande pubblico e di livello internazionale.

Tutti i giorni, dalle 21:00 alle 23:30, i quattro lati della cupola della Mole si animano contemporaneamente con uno spettacolo, della durata di 20 minuti, che non ha eguali; un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi, in un montaggio serrato e visionario realizzato da Donato Sansone grazie al supporto tecnico di Iren, sponsor dell’evento.

Entrano così nel vivo i festeggiamenti per celebrare i 20 anni del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana e di Film Commission Torino Piemonte, un doppio compleanno che ribadisce la vocazione cinematografica di Torino, culla degli albori della Settima arte, solidamente ancorata alla propria vocazione ma da sempre aperta alla sperimentazione dei nuovi linguaggi audiovisivi.

A partire dal giorno dedicato a San Giovanni, patrono della città, la Mole, gioiello architettonico progettato da Alessandro Antonelli, una sorta di “archistar” ante litteram, diventa una torre cinematografica, un inusuale faro luminoso, e grazie al contributo del Gruppo Iren per la prima volta si trasforma in uno schermo multimediale per proiettare immagini in movimento.

“È uno spettacolo studiato come momento perfetto per comunicare la ripartenza della cultura e delle idee innovative e per promuovere Torino come città del cinema – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. È allo studio un sistema di diffusione della musica, e un’apposita campagna social e web, con fotografie e riprese con i droni, diffonderanno e promuoveranno a livello internazionale le immagini di una Torino ‘cinematografica’. Inoltre, il progetto entrerà a far parte, come “opera” audiovisiva, del patrimonio del Museo e potrà in futuro essere aggiornata e riproposta insieme ad altre opere di videomapping create da grandi registi ma anche giovani artisti”.

“Con questo evento la Mole Antonelliana diventa il tempio del cinema sia all’interno, con il suo spettacolare museo, che all’esterno, con il videomapping visibile da tutta la città – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. 20 anni sono un traguardo importante, che festeggiamo consapevoli che le sfide da affrontare sono ancora tante, ma forti del sistema cinema che caratterizza Torino. La coincidenza con un momento storico non facile e assolutamente non previsto ci rende ancora più determinati nel rendere questo museo sempre più partecipativo e innovativo, vicino agli oltre 10 milioni di visitatori che in questi 20 anni hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana per lasciarsi incantare dall’affascinante mondo della Settima Arte”.

Il presidente di Film Commission Torino Piemonte Paolo Damilano aggiunge che “oggi è ancora più importante valorizzare la storica vocazione del cinema torinese e mostrare al contempo il ruolo chiave che questo settore ricopre per il rilancio dell’industria culturale del nostro territorio. Ci congratuliamo con il Museo Nazionale del Cinema per l’ideazione di questo spettacolo che dà il via ad una serie di progetti che ci vedranno collaborare in vista del week-end del 20 luglio, quando le rispettive 20 candeline verranno spente”.

Il Gruppo Iren, da sempre attento al sostegno del patrimonio artistico e culturale dei territori in cui opera, ha voluto dare il proprio contributo per celebrare questo importante traguardo del Museo del Cinema” dichiara il presidente di Iren, Renato Boero. “In questo particolare momento storico inoltre la capacità di adattarsi ed evolversi attraverso lo sviluppo di nuove ed innovative tecnologie digitali risulta una opportunità vincente per arricchire tutte le iniziative di carattere culturale offerte dal territorio, consentendo nello stesso tempo una fruizione diffusa delle stesse ed un’ulteriore valorizzazione del patrimonio artistico collettivo.

Lo spettacolo

Il videomapping è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte e si avvale della regia e del genio creativo di Donato Sansone. Sponsor dell’evento è Iren.

Le proiezioni alternano diversi elementi e varimateriali, molti dei quali appartenenti alle ricche e prestigiose collezioni del Museo Nazionale del Cinema: foto, manifesti e oggetti si avvicendano a sequenze e elementi di computer grafica, in un crescendo emozionale che coinvolge fino all’ultimo frame.

Si parte dall’omaggio al cinema torinese e italiano, per poi arrivare alle grandi star. Le fotografie animate dei volti bellissimi delle attrici e degli attori noti al grande pubblico – da Sophia Loren a Marcello Mastroianni, da Claudia Cardinale a Vittorio Gassman, da Massimo Troisi a Ornella Muti, da Ugo Tognazzi a Monica Bellucci – si incontrano con i manifesti che hanno scandito la storia del cinema italiano: la bellezza dei loro sguardi si interseca con il tributo al regista italiano più visionario, Federico Fellini, nell’anno del centenario della sua nascita.

A questi si aggiungono memorabili sequenze di film girati a Torino, da Cabiria a The Italian Job,fino alla sezione dedicata alle icone cinematografiche internazionali: da King Kong a Spiderman, dall’agente 007 a Indiana Jones, da Vito Corleone al perfido Darth Vader.

Un altro omaggio a Torino viene raccontato daglielementi chiave che la connotano: l’acqua che riempie la Mole trasformandola in acquario è un omaggio al fiume Po, in cui nuotano personaggi ironici e legati all’immaginario infantile, le automobili che si inseguono in maniera rocambolesca attorno alla Mole e infine il volo con le sequenze più vertiginose che contraddistinguono i film d’avventura.

Non poteva mancare l’amore romantico, con i più bei baci della storia del cinema, e i momenti di festa, in omaggio al doppio compleanno, con proiezione di fuochi d’artificio.

Si tratta di uno spettacolo tecnologicamente avanzato, che prevede l’utilizzo di 8 videoproiettori a led posizionati sui palazzi adiacenti che proiettano simultaneamente sui 4 lati della cupola; la sincronizzazione delle immagini che partono dalle quattro postazioni avviene con dei trasmettitori wireless che dalla Mole Antonelliana diffondono il segnale via radio e, grazie alla mappatura architettonica dell’edificio – mai fatta prima –, sarà possibile assistere a inediti giochi di luci e colori.

La proiezione sincronizzata delle immagini video è possibile grazie all’investimento tecnico di Iren,basato sull’installazione di 8 video proiettori da 20 mila Ansi Lumen, con tecnologica 3 chip DLP con lampada allo Xenon da 3000 watt. Nello specifico, ad ogni lato della cupola della Mole sono dedicati due proiettori, in grado di lavorare in stack, ossia in contemporanea, le immagini video per permettere maggiore visibilità e nitidezza delle immagini stesse.  

I proiettori sono stati posizionati a coppie sul balcone dell’Istituto Madre Cabrini delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, sulla sommità del palazzo della Rai, sulla sommità di Palazzo Nuovo – Università degli Studi di Torino e su un balcone di una casa privata con affaccio sulla MoleAntonelliana.

Sono stati installati, inoltre, 4 media player Dataton, ossia 4 server in grado di fornire multiuscite video per permettere la riproduzione sincronizzata dei contenuti multimediali e una regia workstation posizionata all’interno della Mole. Infine, la sincronizzazione effettiva avverrà tramite l’utilizzo di 4 router LTE che, mediante una connessione a bassa latenza che permette una velocità di comunicazione superiore allo standard e un controllo in diretta dei 4 proiettori, farà comunicare tutte le macchine all’interno dello stesso network, per poter lavorare in modo sincronizzato.

L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, partner Intesa Sanpaolo, media partner Rai.

Ecco tutti gli appuntamenti di San Giovanni

Mercoledì 24 giugno Torino, insieme a Genova e Firenze celebreranno San Giovanni mettendo in scena, a partire dalle ore 21.30, uno spettacolo comune in diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt), in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.

Durante la giornata di festa, molti dei musei torinesi saranno aperti al pubblico, tra questi: i Musei Reali (orario 9-19) i Giardini RealiPalazzo Madama, GAM e MAO (orario 10-20); il Museo Egizio (10-18); la Pinacoteca Albertina (orario 10–18); il Museo Nazionale del Risorgimento (orario 10–18); Camera – Centro Italiano per la Fotografia (orario 11-19); Fondazione Accorsi Ometto (10–13 e 14–19); il Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706  (orario 14.30-18 e 21-23); il Museo storico nazionale d’artiglieria – Mastio della Cittadella (orario 14–22, ingresso gratuito); il Museo Nazionale della Montagna (orario 10–18); la Cupola della Basilica di Superga (orario 10.30-13.30; 14.30-18; salita in notturna 21.30-00.30); il Planetario (solo su prevendita dei biglietti orario 14-19); il MAUTC – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (orario 10–19, ultimo ingresso ore 18); il PAV – Parco Arte Vivente (orario 12-19); la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (orario 14–21, ingresso libero); la Palazzina di Stupinigi (orario 10–18.30, ultimo ingresso ore 18); la Reggia di Venaria (orario 10.30-18.30).

Anche il mondo del commercio intende dare un messaggio alla cittadinanza per recuperare i propri spazi di normalità: la proposta di Confesercenti è quella di tenere i negozi aperti fino a mezzanotte in centro, prima di tutto, ma anche nel resto della città.

L’appello è rivolto sia ai commercianti sia alla loro clientela. Ai commercianti, affinché colgano l’occasione per dare un altro segno della loro volontà di ripresa; ai consumatori, affinché riscoprano il gusto dello stare insieme e frequentare vie e quartieri, nella consapevolezza che la ripresa della città passa anche attraverso la ripresa dei locali pubblici, dei negozi e dei mercati.

La tradizionale ricorrenza inizierà alle ore 10.30 con la Messa solenne in Duomo (funzione organizzata dalla Famija Turinèisa con il Duomo). Alle ore 12,15 la Sala del Consiglio Comunale a Palazzo Civico ospiterà la cerimonia di nomina di sette Ambasciatori delle eccellenze di Torino e del suo territorio: personalità che si sono distinte per le loro esperienze umane e professionali e che, a livello nazionale e internazionale, sono espressione di alte capacità imprenditoriali, di cultura, creatività, solidarietà e impegno nel campo del sociale e della giustizia. Gli ambasciatori nominati sono: Maria Lodovica Gullino, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Paolo Pininfarina, Lorenzo Sonego, Sergio Momo, Ernesto Olivero e don Luigi Ciotti

“La Notte di San Giovanni” – programma in diretta tv nazionale presentato da Arianna Ciampoli  per la regia di Duccio Forzano – prenderà il via alle ore 21.30 e durerà fino alle 23.30.

Gli artisti dello show torinese, ospitato all’interno della Mole Antonelliana (che quest’anno celebra il 20^ compleanno con un programma dedicato, ‘Torino città del cinema 2020) saranno: Luciana LittizzettoNiccolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Guido Catalano, Suor Cristina l’orchestra del Teatro Regio di Torino, il Maestro Andrea Bacchetti con un omaggio a Ezio Bosso; il poeta Guido CatalanoChristian Greco, Direttore del Museo Egizio, Alessandro Barbero, il Maestro Bruno Santori e il Professor Curnis.

La serata terminerà con il dj set di Ema Stockholma, prima in diretta tv, successivamente in streaming sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it sulla pagina Facebook della Città di Torino.

La luce sarà protagonista della notte del Santo patrono grazie a speciali coreografie realizzate con imponenti fasci luminosi proiettati verso il cielo in tre differenti luoghi cittadini: Superga, Monte dei Cappuccini e Lingotto.

Inoltre, dalla sera di San Giovanni, e fino al 20 luglio, la Mole Antonelliana diventerà, per la prima volta, un cinema a cielo aperto, grazie a uno spettacolo di videoproiezione altamente innovativo. Dalle ore 21.00 alle 23.30, i quattro lati della cupola si animeranno contemporaneamente con uno spettacolo, della durata di 20 minuti: un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi, in un montaggio serrato e visionario realizzato da Donato Sansone.

(foto Michele D’Ottavio)

Omnibus, Grimaldi (LUV): “Cirio, Lega e soci valgono quanto la loro parola”

“Le lobby che stanno scrivendo per loro gli emendamenti devono avergli fatto cambiare idea nel weekend

“In queste giornate il Consiglio regionale è bloccato a votare una legge presentata dalla Giunta che contiene materie tutt’altro che urgenti e indifferibili: mentre siamo immersi in una crisi dagli esiti ancora incerti, il Piemonte è la seconda regione per nuovi positivi al Covid 19 dopo la Lombardia, in Regione la Lega ci blocca da giorni a discutere di caccia ai merli e alle allodole. Prova a stravolgere leggi strutturali come quella sulle cave, prova a privatizzare il CSI e dare consulenze a pagamento al direttore di Arpa. Non contenta, nel segreto e di notte, prova a fare una sanatoria sulle slot machine, premiando chi non ha rispettato le regole”. Lo afferma Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Per contrastare questa deriva senza precedenti, il ‘Riparti slot’ e lo ‘Spara tutto’, le opposizioni hanno depositato 5700 emendamenti perché altro non potevamo fare. Lega e soci prima hanno saltato la discussione del disegno di legge nella Commissione competente richiamando il testo in aula, poi hanno contingentato i tempi del dibattito e, con un’interpretazione senza precedenti del regolamento, ci hanno cancellato la presentazione di nuovi emendamenti. Non felici – prosegue Grimaldi –, dopo aver promesso a noi, e al milione di piemontesi che rappresentiamo, di ritirare buona parte delle loro proposte, a partire dall’emendamento che compromette la legge più avanzata in Italia sul contrasto all’azzardopatia, la maggioranza si rimangia la parola data e, grazie alla tagliola, ci impedirà di votare centinaia e centinaia di emendamenti. Cirio, la Lega e soci valgono quanto la loro parola!”

“Evidentemente – afferma in Aula Grimaldi davanti al silenzio della maggioranza – le lobby che stanno chiedendo a gran voce il ‘riparti Slot ‘devono avergli fatto cambiare idea nel weekend”.

Coronavirus, quattro vittime e sei contagi nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

23.880 PAZIENTI GUARITI E 1.445 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.880 (+104 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2816 (+34) Alessandria, 1392 (+0) Asti, 809 (+0) Biella, 2245 (+1) Cuneo, 2134 (+4) Novara, 12.397 (+62) Torino, 1010 (+2) Vercelli, 925 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 152 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.445 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4059

Sono 4 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4059 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 671 Alessandria, 252 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 357 Novara, 1.792 Torino, 218 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 36 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.254 (+6 rispetto a ieri, di cui 4 asintomatiche; delle 6, 4 sono screening e 2 con inchiesta in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4058 Alessandria, 1872 Asti, 1042 Biella, 2849 Cuneo, 2777 Novara, 15.858 Torino, 1319 Vercelli, 1125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 330 (16 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1522.

I tamponi diagnostici finora processati sono 394.940, di cui 216.165 risultati negativi.

Ravetti (Pd): “Una proposta per il riconoscimento della parità retributiva”

“Ho presentato, in Consiglio regionale, una proposta di legge che ha lo scopo di promuovere la parità retributiva tra i sessi e di sostenere l’occupazione femminile stabile e di qualità. Il pieno riconoscimento del ruolo della donna nel mondo del lavoro costituisce il parametro per misurare la maturità di una democrazia.

Le donne continuano ad essere meno presenti nel mondo del lavoro rispetto agli uomini anche dal punto di vista dell’impegno temporale, sono più coinvolte in lavori con part time involontario, incontrano maggiori difficoltà nella stabilizzazione e, soprattutto nel settore privato, sono soggette a disparità salariali molto evidenti. Una donna lavoratrice nel privato può percepire anche un quinto in meno del suo collega uomo, a parità di mansione e di ore lavorate” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“In questo contesto ho ritenuto importante – afferma Ravetti – presentare un provvedimento che, data l’importanza del tema, auspico che il Consiglio regionale discuta e approvi in tempi stretti. La proposta prevede da parte della Regione la creazione di un Registro delle imprese virtuose in materia retributiva di genere, al quale possono iscriversi le imprese pubbliche e private con sede legale e operanti sul territorio piemontese e con meno di cento dipendenti che attuano la parità retributiva tra donne e uomini. Per queste imprese la Regione prevede, nell’attribuzione di benefici economici, un sistema di premialità e la possibilità di utilizzare una “certificazione di pari opportunità di lavoro”.

“Sono introdotte, inoltre – prosegue Domenico Ravetti – misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, in particolare, il fenomeno delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle dipendenti nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio di puerperio e disposizioni per sostenere e valorizzare le imprese che assumono donne con contratti a tempo indeterminato. Nello specifico la Regione riconosce a queste imprese una riduzione del 60% dell’Irap per il triennio successivo alla data di sottoscrizione dei contratti e un punteggio aggiuntivo nella valutazione dei progetti presentati nell’ambito di avvisi e bandi regionali. E’, inoltre, promossa l’istituzione di appositi “Sportelli Donna” presso i Centri per l’impiego con lo scopo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.

“Per promuovere l’informazione e la sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni sul lavoro la proposta stabilisce che venga istituita la “Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro” che verrà celebrata, ogni anno, il 29 luglio, data di nascita della torinese Teresa Noce, madre costituente e politica che si distinse come proponente della legge per la “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri” testo che costituì la base della legislazione sul lavoro femminile. Si prevedono oneri economici quantificabili in 85 mila euro finalizzati a finanziare le diverse misure della proposta legge” conclude il Consigliere Ravetti.