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Caselle tenta il recupero dopo la fuga di Ali-taglia

alitaliaSagat è ottimista: la società di gestione dell’aeroporto pensa di riuscire a trovare in un paio di mesi la copertura di tutti i voli per il Sud, che “chiuderanno” a fine ottobre

 

Il governatore è stato chiaro: la Regione non ha nulla contro Levaldigi, ma c’è da chiedersi che senso abbia un secondo aeroporto a soli 45 chilometri da Torino. E così da piazza Castello non arriveranno i 200 mila euro di quota regionale necesari alla ricapitalizzazione della società aeroportuale cuneese. Meglio puntare su Caselle.

 

Sergio Chiamparino dixit, domenica sera alla festa del Pd e pure attraverso un tweet. Ma il presidente non vuole chiudere tutte le porte a Levaldigi. Il piccolo scalo potrebbe diventare una sorta di seconda pista dell’aeroporto torinese. L’unione fa la forza.

 

Intanto, nell’operazione di salvataggio dei voli dalla cancellazione di Alitalia, Sagat è ottimista: la società di gestione dell’aeroporto pensa di riuscire a trovare in un paio di mesi la copertura di tutti i voli per il Sud, che “chiuderanno” a fine ottobre. L’ad Roberto Barbieri, nella riunione promossa  dal sindaco Piero Fassino ha detto che ci sarà persino qualche volo nuovo.  

 

Nelle trattative con Alitalia è stato ottenuto il mantenimento del collegamento con Napoli e il confronto è in corso per le rotte verso la Calabria. Ci sono già contatti con altre compagnie per Bari, Palermo e Catania.

 

MTV Digital Days alla Reggia

mtvParola d’ordine di quest’anno: innovazione

 

Tornano gli MTV Digital Days e anche per l’edizione 2014 saranno alla Reggia di Venaria, venerdì 12 e sabato 13 settembre. Dopo il successo della passata edizione, con oltre  25.000 partecipanti, ci sarà di nuovo spazio per le attività pomeridiane dedicate all’incrocio tra musica, intrattenimento e innovazione, mentre le serate saranno all’insegna dell’Electro Night, con dj internazionali e italiani e performance di musica elettronica. Parola d’ordine di quest’anno: innovazione. Lo Start Up Village che l’anno scorso rappresentò una delle novità più apprezzate si trasforma e diventa infatti Innovation Village, un luogo dove la creatività si incontra con l’entertainment e i contenuti con l’interattività. Il 12 e 13 settembre alla Reggia, le performance live di Groove Armada (Dj Set), Todd Terje, SBCR Dj Set (di Bloody Beetroots), Congorock, Planet Funk Dj Set, Stylophonic Dj Set e Merk & Kremont

 

(www.torinocultura.it)

Itinerari del vento su due ruote

A settembre si torna in bicicletta con Anemos

 

BICICL
Tutti i sabato e domenica fino al 2 novembre – Royal E-Bike Tour, un’esperienza facile, divertente e sostenibile per scoprire in modo originale Torino e le sue Residenze Reali. I tour in sella a biciclette a pedalata assistita, permettono di spostarsi senza sforzo lungo le piste ciclabili della città, attraversando luoghi famosi e meno noti con gli Accompagnatori Cicloturistici di Anemos Itinerari del Vento che sapranno stupire i partecipanti con aneddoti e curiosità. Due itinerari speciali per godere del centro storico di Torino (tutti i sabati alle ore 15.00) e della Palazzina di Caccia di Stupinigi (tutte le domeniche alle ore 9.00) con partenza in Piazza Castello angolo via Garibaldi presso l’Ufficio del Turismo a Torino. 

 

Domenica 14 settembre – Escursione gratuita in mountain bike sugli sterrati della Collina Torinese. Un tour facile e adatto a tutti per riprendere l’attività dopo la pausa estiva o per avvicinarsi per la prima volta a questo splendido sport. Si percorreranno strade sterrate e facili tratti di sentiero, con un dislivello complessivo in salita di circa 400 m e uno sviluppo di circa 22 km sulle colline di Chieri e Pecetto Torinese. L’escursione in mountain bike è gratuita, per la partecipazione è richiesto il tesseramento ad Anemos Itinerari del Vento ed è possibile, su richiesta, avere in uso una mountain bike dell’associazione.  Calendario, itinerari e modalità di partecipazione su www.anemostorino.com e su www.turismotorino.org per Royal E-Bike Tour.

 

Associazione Sportiva Dilettantistica
Strada Val Pattonera 57 – 10133 Torino Tel: 011 63 17 065 Fax: 011 66 11 450
e-mail: info@anemostorino.com www.anemostorino.com

Torino-Lione, avanti tutta: gli scavi procedono alla grande

notav striscioneNO TAV BARDONECCHIAI No Tav: “Per chi pensa di fermarci, ancora una volta il messaggio è chiaro…a sarà dura!”

 

Ad annunciarlo, a dispetto delle voci pessimistiche o ottimistiche, a seconda della posizione pro o contro la Torino-Lione, è stato Mario Virano, commissario di governo per la Tav.

 

Nel corso dell’ennesimo incontro promosso da Bartolomeo Giachino, fu sottosegretario ai trasporti (FI), Virano ha detto che gli scavi di Chiomonte per la Tav “stanno procedendo senza veri problemi e si conferma la previsione di terminarli entro la fine del 2015. Siamo vicini ad 1,5 km di scavo e siamo tornati al ritmo di 10 metri al giorno dopo un rallentamento ad agosto quando abbiamo incontrato una frattura nella roccia che ci ha costretto per 30 metri ad armare la galleria”. A quanto pare le manifestazioni No-Tav non creano troppi problemi.

 

Intanto, sul sito notav.info, gli irriducibili avversari dell’alta velocità scrivono: “l’estate di lotta si avvia  verso la conclusione così come si era aperta all’inizio di luglio, col ritorno di centinaia di No Tav sui luoghi storici della mobilitazione. Una lunga estate che ha dimostrato a più riprese e in forme diverse che la militarizzazione della valle e gli attacchi della controparte non fermano la determinazione dei No Tav nel voler bloccare quest’opera inutile. Per chi pensa di fermarci, ancora una volta il messaggio è chiaro…a sarà dura!”

77 marocchini a 20 all’ora sulla Torino-Savona

Alla  guida  del bus c’era il meccanico giunto da Genova per riparare il mezzo dopo che gli autisti erano scappati

 

BUS

Una vera e propria odissea: erano partiti dal Marocco per arrivare a Torino su un pullman che viaggiava a venti  km all’ora per un guasto al motore.  Due passeggeri si sono sentiti mancare ed è dovuto intervenire il 118. A bordo, in tutto,  77 marocchini, compresi molti bambini e anziani. Sono stati soccorsi dalla Stradale di Mondovì sull’autostrada Torino-Savona.  La società proprietaria del bus è stata multata, poiché a bordo i passeggeri superavano il numero di posti. Tanto per non farsi mancare nulla, alla  guida c’era il meccanico giunto da Genova per riparare il mezzo dopo che gli autisti erano scappati.

Cappuccino e parole nel microcosmo di un bar

Per colazione,  pausa relax  o aperitivo.  Un recente sondaggio della Fipe conferma il ruolo sociale dei caffè. Torino  è all’avanguardia per numero e qualità di locali storici (o che faranno storia)

 

BICELe relazioni, ormai, si intrecciano online e la mancanza di rete per la connessione  crea ansia da isolamento e paura di non far più parte di questo mondo. Ma resiste un luogo dello spirito, per noi italiani in particolare, che accomuna tutti, sia nelle metropoli che nel più sperduto villaggio. E’ un’abitudine che si potrebbe definire “istituzionale” e anche decisamente democratica, visto che ce l’hanno un po’ tutti, indipendentemente dal ruolo che ricoprono, dal censo e dall’età.  E’ l’abitudine di andare al bar. Dal Settecento, quando in Francia ci si trovava nei salons a discutere di tutto un po’, il rito del Café Philosophique non è mai tramontato. Soprattutto  nel Bel Paese, dove il caffè è un’arte

 

Che sia per colazione, pausa caffè o aperitivo. Tutto ciò, se ci fosse mai bisogno di una conferma, emerge da un recente sondaggio della Fipe, la federazione nazionale dei pubblici esercizi. Al bar si va per rilassarsi, per consuetudine e per lasciarsi avvolgere da quell’atmosfera rassicurante di cui si ha bisogno. E che ancora , grazie a Dio, il bar con i suoi profumi, con i suoi rumori e chiacchiericcio riesce a regalarci. Si fa un salto al caffè, si dà un’occhiata al giornale  si fa il pronostico della partita,o ancora ci si fa viziare con tutte le varianti possibili di caffe’  e di paste. E poi ci sono le chiacchiere da bar, sempre diverse e sempre uguali. Insomma gli irriducibili del bancone, quelli che non rinunciano al primo e forse l’unico o al primo di una serie. Torino, la prima e blasonata capitale d’Italia non è seconda a nessuno in quanto a locali storici o di tendenza. Proviamo a fare una panoramica – anche se non certo esaustiva –  della realtà dei caffè subalpini.

 

Incominciamo da alcuni di quelli d’epoca.  In piazza San Carlo il Caffè Torino, atmosfera  belle epoque e luogo per eccellenza degli incontri d’affari.  Di fronte,  Stratta, da qualche anno trasformatasi da “semplice” boutique del cioccolato – fornito ai bei tempi alla Real Casa – a elegante bar con dehor nel salotto buono della città. E naturalmente Platti, in Corso Re Umberto, con annessa pasticceria, una delle più antiche (nella foto del Torinese). Il Bicerin, in pochi metri quadrati, è il più antico bar d’Europa: risale a metà  Settecento e fabbrica ogni giorno, instancabilmente, la squisita bevanda intitolata a Cavour.

 

In piazza Castello Mulassano, inventore del tramezzino e Baratti e Milano, caffè storico e  premiata ditta di caramelle. I giovani prediligono invece gli aperitivi del Wall Paper, del Gran Bar in zona Gran Madre, o del One Apple (meta di calciatori zebrati) a due passi da via Lagrange.  Chissà, forse saranno i locali storici del futuro. Non dimentichiamo Norman, in piazza Solferino, dove venne fondato il Torino calcio e dove si possono gustare apericene sfiziose.  Zucca, con i suoi aperitivi, il Rosso e il verde, ha riaperto dopo un decennio di chiusura, nella nuova sede di via Gramsci, grazie ad una illuminata iniziativa imprenditoriale. Proprio qui, a fine gennaio, la guida del Gambero Rosso ha presentato l’edizione 2014 che propone 59 caffè torinesi su un totale nazionale di 4000. E ancora il Caffè San Tommaso, nell’omonima via che fu sede storica della Lavazza e  Fiorio in via Po, da cui si è diramata la nuova catena di gelaterie che occupano dolcemente ormai quasi tutti i quartieri. 

 

Gerla, sotto i portici di corso Vittorio,  da un paio di anni si è arricchita (in aggiunta alla pasticceria di antica tradizione), di un elegante ristorante-bar e di annessa gastronomia. Pfatish  in via Sacchi prosegue la lunga storia dell’arte pasticcera, senza mai cambiare gli arredi originali anni Venti.  In corso re Umberto  il caffè Testa, rinomato per i croissant burrosi.  La Croisette, in corso De Gasperi, sembra quasi una nave  con la prua arrotondata, meta di giovani e meno giovani nel cuore dell’elegante Crocetta.  A due passi si trova la rinomata pasticceria Sacco, famosa anche per il profumatissimo caffè. Ha aperto da pochi mesi in via  San Secondo il caffè-pasticceria-panetteria Stillitano, già divenuto celebre per i mini-pasticcini incartati in eleganti confezioni bianche e verde lime. 

 

Enzo e Grazia, in  via Capelli  è apprezzato per le golosissime zeppole e per la pasticceria in genere, così come la  Cioccolateria Zuccarello di Collegno che ricorda vagamente l’atmosfera cinematografica della Fabbrica del cioccolato, seppur senza Johnny Depp al bancone.  Se amate la qualità nella quantità, la pasticceria Primavera  in via Sant’Ottavio  vi proporrà brioches  grandi il doppio di quelle normali, oltre alla più vasta gamma di dolciumi siciliani. Da Rivetti a Moncalieri e da Beatrice  in piazza Carducci, troverete squisite torte e paste eccellenti.  Zichella in via Saluzzo, vi affascinerà anche solo per le sue sei vetrine “zuccherose” affacciate sulla città. Prima di prendere il treno, nell’atrio principale di Porta Nuova è d’obbligo una tappa da Vyta Boulangerie: ottimo cappuccino e panini variopinti e croccanti. Infine, se cercate l’atmosfera da caffè letterario, fa certamente per voi Mood, moderno bar libreria a pochi metri da piazza Carignano.

 

Insomma, è inutile fare i conti con la crisi, le tasse che aumentano e il lavoro spesso precario. Il bar è l’essenza di un luogo, e’ un appiglio sociale. L’unico cui (per ora?) la Rete non trova il modo di sostituirsi.

 

(foto: il Torinese)

Giuliana Romano

 

Apre la mostra della locandina-scandalo

 Il Comune aveva ritirato il suo patrocinio a causa della foto della donna obesa che calpesta un’immagine sacra

 

CICCIONA

ciccia 2Dopo il ritiro del patrocinio da parte del Comune e gli strali lanciati dall’arcivescovo, ha aperto i battenti alla ex Manifattura Tabacchi di Torino la mostra ‘Saligia’, acronimo dei sette vizi capitali . L’iniziativa è promossa dalla famosa  locandina-scandalo,  che riporta l’immagine di una donna nuda e grassa che posa un piede su un’immagine religiosa. Per quella locandina il Comune aveva ritirato il suo patrocinio, in un primo tempo concesso. La mostra è organizzata dall’associazione Koiné. All’inaugurazione sono intervenuti l’autore della fotografia contestata, Mauro Pinotti, e la modella oversize, Morena Romani, che ritengono ingiusta la polemica. non si è visto il sindaco Piero Fassino.

Fiat, la doppia faccia della grande impresa italiana

LIBRO FIATLa penna di Salvatore Cannavò, giornalista che collabora con “Il Fatto Quotidiano”, imprime nero su bianco il volto nascosto della strategia di Marchionne in uno spaccato di storie e retroscena legati al più grande e potente gruppo finanziario ed industriale italiano. Dalla vita in Mirafiori al famoso licenziamento di Melfi; dallo stabilimento modello di Pomigliano al tramonto di Termini Imerese. Nelle pagine di Cannavò prendono vita le storie dei lavoratori Fiat che vanno ad intrecciarsi con le riforme del governo su pensioni e lavoro, fino ad arrivare alle dichiarazioni della Fornero ed agli aiuti ricevuti da Obama. Libro interessante e con molti aspetti di denuncia che vede, tra i principali protagonisti, un Sergio Marchionne rappresentato in certi punti in modo quasi sarcastico:<<..lo stile vittimista ha avuto la meglio e si è via via affermato nella comunicazione dominante di Marchionne…>>.

 

Simona Pili Stella

 

C’era una volta la Fiat. Quello che l’azienda non vuole che sappiate”. Di Salvatore Cannavò, Aliberti Editore.

Marchionne scopre l’America ma molla i Balcani

fiat bandierafiat 500fiat lingottoBloccata la produzione alla Fiat Automobili Srbija (Fas) di Kragujevac in Serbia centrale

 

 

L’ad di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne ha detto stop. Bloccata la produzione alla Fiat Automobili Srbija (Fas) di Kragujevac in Serbia centrale, dove viene fabbricata la 500L. L’azienda informa che si tratta solo di una pausa legata all’andamento del mercato dell’auto in Europa e che l’attività riprenderà prima possibile.

 

 “L’interruzione temporanea  e di breve durata della produzione – dice il Lingotto – e’ uno dei metodi abituali impiegati con successo per reagire alle condizioni del mercato, consentendo all’azienda di riprendere la produzione in tempi rapidi”.

 

Chissà se la fuga (temporanea?) dai Balcani può rappresentare una buona notizia per Torino e l’Italia: che il Gruppo investa in modo più consistente qui da noi? Pochi giorni fa, a Cernobbio, Marchionne ha esaltato l’italianità marchiata Fiat:“Siamo fondamentalmente italiani. Abbiamo una storia secolare che è importante proteggere. Su questa eccellenza abbiamo centrato la nostra strategia di valorizzare il nostro alto di gamma coi marchi Alfa e Maserati”.

 

Intanto, però, il Lingotto guarda sempre più agli Usa. Sarà forse un sogno di grandezza ma Marchionne spera di poter sbarcare alla Borsa di Wall Street proprio il 13 ottobre, giorno in cui Cristoforo Colombo scoprì l’America. “Sarebbe proprio una bella idea – ha dichiarato – sbarcare in America lo stesso giorno che è arrivato lui. Anche se tecnicamente è il giorno dopo”. God bless America.

 

(Foto: il Torinese)