ilTorinese

Quella volta che Giuliano Ferrara mi salvò

Pure una cooperativa agroforestale ho fondato. Non da solo, si intende. Allora il numero minimo era 9 persone. Stiamo parlando del 1978, per me un anno decisamente pieno di avvenimenti. Ero talmente ” brillante” (vera definizione incosciente) che mi licenziai da un lavoro sicurissimo: impiegato Inps, mi licenziai senza alcuna alternativa, semplicemente non mi piaceva quel lavoro
e i suoi orari. 7, 30 –  14 compreso il sabato.

Tutta la mattina a scrivere cartellini degli assicurati. Non contento a febbraio mi sposo senza una lira in tasca. Tutti i soldi della liquidazione di mio padre, morto all’improvviso, investiti nel comperare l’alloggio di via Cherubini. Fortunatamente la mia futura sposa, maestra d’asilo di Torino passava a tempo pieno raddoppiando lo stipendio. Nessun viaggio di nozze, nessuno dei due aveva la patente e dunque nessuna auto. Ogni sei  mesi 360 mila lire di mutuo da pagare e il suo stipendio di 126 mila lire.

Tredicesima, e poi venne la quattordicesima. 21 anni, avevamo il mondo in mano. Proprio così, due cuori ed una capanna , che poi era un alloggio di 45 metri quadrati. Unico lusso molti libri. Il mese successivo arriva l’idea di fondare la cooperativa. Fu Carlo Foppa, assessore al lavoro di Torino ad avere l’idea. Istituì un fondo di rotazione di 200 milioni anni. Il meccanismo era presto detto. La Coop doveva essere fondata  almeno per metà da giovani in cerca di lavoro e per almeno il 30% di addetti con esperienza nel settore. Fino a 20 milioni a cooperativa restituibili in 5 anni senza interessi. Da aprile a luglio lavoro a tempo pieno. Paga sindacale e ci decurtavamo il 10 % che si lasciava in Coop. All’inizio tanto quanto, ma a luglio che caldo. Zappare la terra ti spezza la schiena. Poi il capo che decide come lavori, quanto lavori e quando ti riposi. Non era per me. Agosto: frugale vacanza in campeggio e nessuna voglia di rientrare. Mi salvò Giuliano Ferrara. Festa Provinciale dell Unità. Patrizio sei sparito, che stai facendo? Mi sveglio alle 6 e crollo alle 10 di sera. Perché non fai il responsabile all’Università dei giovani comunisti? Mi piacerebbe ma devo comunque lavorare. Vieni domani in Federazione che ne parliamo.

La sua idea era questa: al mattino lavori come correttore di bozze alla Paravia, al pomeriggio all’Università, Palazzo nuovo. Accettai subito, entusiasta. I tre mesi più belli della mia vita. Tra la campagna e lo studio preferivo il secondo. Bello il profumo della carta stampata. Tutti i lunedì sera direttivo del Pci in via Mazzini dove mi “abbeveravo” con gli interventi dei professori universitari iscritti al Pci. Poi (finalmente) il grande salto: funzionario a tempo pieno. Paga 300mila lire al mese. 100 della sezione universitaria, 100 del Pci e 1oo della Fgci. Primo anno senza contributi e poi tutto regolare fino al settembre del 1982. Niente da dire, avevo coronato un sogno. C’erano le elezioni universitarie. Solo il 15% degli iscritti al voto. Detto così sembra poco. Ma non per quegli anni… 1977, gli anni di piombo, e Palazzo Nuovo era un covo di novelli terroristi rossi. Per la cronaca la lista di sinistra vinse aggiudicandosi 2 seggi nel cda dell’Ateneo. Io venni eletto nel cda dell’Opera Universitaria che organizzava i servizi per gli studenti. Bella esperienza.

Contenti anche i Riformisti laici, giovani liberali e soprattutto i Ciellini di Gianpiero Leo, loro Capo assoluto. Unici arrabbiati i nostri alleati giovani socialisti. Nessuno di loro venne eletto. In particolare Edmondo Rho loro segretario. Ci teneva molto. Grazie alla disciplina di partito, noi dicemmo di votare solo i nostri ed i nostri vennero eletti. Francamente mi sono divertito molto. Ho iniziato l’anno come impiegato INPS e l’ho finito come amministratore dell’Università. Bella carriera, no? Ma non era tanto la carriera che ci interessava. Era la politica , quella sì ci interessava molto. Era già cominciata l’era del riflusso. Il cosiddetto riflusso verso i fatti propri. Non era più tempo del tutto è politica ed il privato è pubblico. Comunque si sentiva, si capiva che qualcosa bisognava cambiare e la politica serviva a questo. E non tutto è stato buttato via. Qualcosa si è fatto, qualcosa siamo riusciti a fare. Magari poco, ma è sempre meglio che niente. Appunto, un’altra epoca, un altro mondo. Non il “miserere” di oggi. Almeno ci abbiamo provato.

Patrizio Tosetto

Furto informatico dei dati, come salvarsi?

Sono una sessantina i casi di phishing e sim-swap denunciati nel 2020 al Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni e avvenuti nel territorio piemontese.

Nei giorni scorsi, il Commissariato Borgo Po ha ricevuto due denunce riconducibili a questi fenomeni.

Nel primo caso, la vittima riceve un SMS, privo di numero, da un mittente che rimanda a un istituto bancario, il quale la informa che sono avvenuti accessi anomali al conto corrente e per questo indica un link al quale collegarsi, al fine di verificare i dati. Il malcapitato segue il suggerimento e accede al link inserendo dati personali e pin di sicurezza. Poco dopo, la vittima viene contattata da un numero verde, l’operatore avvisa che sono stati effettuati 5 bonifici da 1500 euro. A questo punto, l’operatore stesso invita il cliente, qualora non ne riconosca la paternità, a bloccarli. In tal senso utente e operatore iniziano insieme la procedura nella quale seguono una serie di telefonate nel corso delle quali la persona truffata, per annullare i bonifici, fornisce i propri codici via SMS. La mattina successiva andando in banca scopre di essere vittima di una truffa.

In un secondo caso, invece, la potenziale vittima non è caduta nel tranello. Nonostante avesse ricevuto prima un messaggio, dalla “banca” che invitava a completare una procedura di sicurezza dell’app per l’home banking, e poi una telefonata che aveva la stessa finalità, il destinatario non si fida. Contattato l’istituto di credito, l’interessato scopre di aver evitato una truffa nei suoi confronti.

Le tecniche del Phishing e del  sim-swap

   Phishing e sim swap sono tecniche informatiche fraudolente applicate alla commissione di varie tipologie di crimini tra cui in primis la truffa, la frode informatica e l’indebito utilizzo di carte di pagamento.

Il phishing si concretizza attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli provenienti solo in apparenza da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri dati riservati di accesso al servizio; per rassicurare l’utente è indicato un link che rimanda solo in apparenza al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è stato allestito ad hoc con una configurazione grafica analoga a quella del sito originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali che potranno così effettuare delle transazioni illecite dal sistema di home banking del soggetto ingannato.

Per quanto attiene il sim swap, si tratta di un’avanzata tipologia di frode informatica articolata in molteplici passaggi. Una volta individuata la vittima si procede all’acquisizione dei suo dati e delle credenziali di home banking tramite tecniche di phishing mirato (c.d “spear phishing”). In parallelo il truffatore, anche tramite dealer compiacenti, realizza una dissociazione tra il numero telefonico e la sim del truffato associando il primo ad una sim nella propria disponibilità. Questa procedura consente di superare le tutele dell’autenticazione a due fattori dell’home banking aprendo ancora una volta la possibilità di effettuare transazioni illecite.

Trattandosi di tecniche prodromiche alla commissione di reati complessi, phishing e sim swap fungono da comune denominatore di numerose condotte delittuose. Circa 60 i casi già denunciati nel territorio Piemontese per l’annualità 2020.

Come tutelarsi

  • Gli Istituti di Credito o le Società che emettono Carte di Credito  non chiedono mai la conferma di dati personali tramite e-mail ma contattano i propri clienti direttamente per tutte le operazioni riservate. Diffidate delle e-mail che, tramite un link in esse contenute, rimandano ad un sito web ove confermare i propri dati.
  • Nel caso riceviate una e-mail, presumibilmente da parte della vostra banca, che vi fa richiesta dei riservati dati personali, recatevi personalmente presso il vostro istituto di credito.
  • Se credete che l´e-mail di richiesta informazione sia autentica,diffidate comunque del link presente in questa, collegatevi al sito della banca che l´ha inviata digitando l´ indirizzo internet, a voi noto, direttamente nel browser.
  • Verificatesempre che nei siti web dove bisogna immettere dati (account, password, numero di carta di credito, altri dati personali), la trasmissione degli stessi avvenga con protocollo cifrato https (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket).
  • Controllate, durante la navigazione in Internet, che l´indirizzo URL sia quello del sito che si vuole visitare, e non un sito “copia”, creato per carpire dati.
  • Installatesul vostro computer un filtro anti-spam.
  • Controllateche, posizionando il puntatore del mouse sul link presente nell´ e-mail, in basso a sinistra del monitor del computer, appaia l´ indirizzo Internet del sito indicato, e non uno diverso.

Un pic nic al castello di Marchierù

DOMENICA 26 LUGLIO LA DIMORA STORICA NEL BORGO SOAVE APRE LE PORTE PER LA VISITA E UN ADORABILE PICNIC. Riconosciuto come bene di interesse storico e parte dell’itinerario delle Dimore Storiche del Pinerolese, il Castello di Marchierù, a Villafranca Piemonte, domenica 26 luglio prossimo aprirà  le sue porte per una visita speciale arricchita da un delizioso  picnic.

Saranno i gentilissimi  padroni di casa, appartenenti alla famiglia che lo occupa dal 1220, ad accompagnare i visitatori nelle belle sale ammobiliate, nell’incantevole Cappella gentilizia, nelle scuderie settecentesche e nel parco ottocentesco. Racconteranno la storia e le storie che si sono succedute all’interno di questa dimora che nacque come fortificazione dalle caratteristiche difensive. Vi narreranno dei personaggi che l’hanno abitata lasciando tracce di nobiltà ma anche di vita quotidiana, vi racconteranno come l’austero Marchierù è divenuto una  piacevole ed elegante residenza familiare.

Ad arricchire la giornata ci sarà un gradevole intermezzocon un menù speciale in cestino ideato dal maestro di cucina Massimo Agù che sarà gustato all’interno del parco adagiati all’ombra su un plaid tra le meravigliose rose colorate e gli altri angoli fioriti e verdeggianti che decorano il Castello.  

Una giornata speciale, una esperienza unica in un luogo magico immerso nella storia e nella quiete. 

In caso di maltempo, l’apertura avverrà egualmente e le delizie del Maestro Agù saranno servite nelle scuderie del Castello.

Nel parco saranno a disposizione dei visitatori prodotti agricoli locali con il   ” Banchetto dei sapori di Borgo Soave”.

Per informazioni sui costi dei biglietti, il menù e per laprenotazione, gentilmente richiesta:

picnic al 3405266980 entro sabato 25 luglio fino ad esaurimento disponibilità

visita al Castello al 3394105153 – segreteria@castellodimarchieru.it  

Obbligatoria la mascherina protettiva

I plaid con due cuscini, inclusi nel biglietto insieme al cestino in caso di partecipazione al picnic, saranno posizionati in modo da assicurare le distanze previste dalla legge in vigore.

Biglietto picnic visita guidata: adulti € 30. Bimbi fino a 10 anni € 15 

Visita guidata adulti € 8 bambini meno di 10 anni gratisPassport Dimore Storiche Pinerolesi, Torino o Piemonte Card € 5.

Maria La Barbera

A Torino l’estate di scienza e di scoperta

Una caccia al tesoro entusiasmante e divertente per conoscere le curiosità dell’arte e scoprire i segreti della scienza.

Nell’ambito delle Settimane della Scienza tornano gli attesissimi Rally della Scienza. 90 minuti per mettersi in gioco. 90 minuti alla scoperta della scienza e dell’arte. 90 minuti per risolvere quesiti di chimica e fisica, biologia, matematica, geologia e tanto altro. 90 minuti per conoscere l’arte contemporanea e i suoi protagonisti. 90 minuti per sfidare tutti in una gara a punti!

Il Rally della Scienza è il gioco, dedicato ai bambini fra i 7 e i 12 anni, che da anni l’Associazione CentroScienza Onlus propone con successo.

Moltissimi gli appuntamenti e i luoghi della “caccia”, tutti all’aperto, compresi i parchi di alcuni musei d’arte, tra cui il Rally della Scienza del 29 luglio al Castello di Rivoli, nell’ambito della Summer School a cura del Dipartimento Educazione del Museo.

Mercoledì 22 luglio il Rally della Scienza si svolgerà su due turni: dalle 16.00 alle 18.00 (con accredito dalle 15.30) e dalle 18.00 alle 20.00 (con accredito dalle 17.30).

A tutti (grandi e piccini) sarà donata una mascherina lavabile e riutilizzabile durante tutti gli eventi delle Settimane della Scienza!

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria.  

L’evento si ripeterà nel corso della rassegna. Per informazioni su date, orari e prenotazioni è possibile scrivere a settimane@centroscienza.it o telefonare al numero 011/8394913.

 

A Torino e provincia tornano le Settimane della Scienza. Due mesi di eventi per avvicinare il pubblico alla scienza e ai suoi protagonisti. Molti gli appuntamenti in programma con oltre 40 tra Enti, Dipartimenti, Musei e Associazioni del territorio piemontese che hanno aderito anche in questa estate molto particolare, scegliendo di incontrare anche “dal vivo”, all’aria aperta e in sicurezza, il pubblico, coinvolgendolo con eventi e format dedicati.

Un “esserci” voluto fortemente, molto importante per tutti, per tornare a condividere, oltre alle esperienze sul web, preziosi momenti di incontro per un’estate in città all’insegna della scienza e della scoperta.

Da 0 a 99 anni, un fitto calendario di appuntamenti per tutte le età.

Le Passeggiate scientifiche con Astut (Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino) per le vie di San Salvario alla scoperta delle abitazioni di illustri uomini di scienza torinesi con Indovina chi abitava qui? e con I luoghi di Cesare Lombroso, il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” accompagna il pubblico in centro città per scoprire i luoghi dove l’antropologo veronese ha vissuto e lavorato. E ancora A spasso con il sapere, una passeggiata culturale lungo il Parco del Valentino accompagnata dall’ascolto di letture da parte dei ricercatori dell’Università di Torino di alcuni brani tratti da opere scientifiche e letterarie che hanno contribuito in modo significativo al patrimonio culturale.

Il Museo del Risparmio propone un laboratorio dal titolo L’Isola che non c’è per capire che le risorse naturali del nostro Pianeta non sono inesauribili, un percorso a ostacoli dal titolo Tris d’Assi, durante il quale il pubblico potrà mettere alla prova le proprie conoscenze in materia di sostenibilità con riguardo all’ambiente, alle risorse e al cibo. Per i genitori sarà a disposizione una guida che li condurrà tra le sale del Museo per scoprire che… l’economia non è poi così noiosa!

(XXⁿ) Sfumature di donne di Scienza con l’attrice Sara D’Amario. Un ONE-WOMAN-SHOW dal tono leggero e divertente: un viaggio nel tempo per divertirsi scoprendo 20 scienziate eccezionali. La messinscena esalta con umorismo e energia le storie di queste donne per (ri)scoprire insieme che “L’intelligenza non ha sesso!”.

Grande spazio al tema del riciclo con il laboratorio “Plastic all around” promosso dal Museo A Come Ambiente in collaborazione con CentroScienza Onlus. Grazie a una vera e propria officina di manipolazione, sarà possibile toccare con mano come può avvenire il recupero, il riciclo e il riuso dei materiali plastici. Il laboratorio è realizzato da Officine Creative Torino e ToScienceCamp.

A Settimo Torinese con Il teatro dell’acqua e l’Ecomuseo dei Freidano, laboratori, spettacoli ed esperimenti alla scoperta dell’acqua. E ancora, magia e percezione alla Biblioteca Archimede che nell’ambito del Festival 365 propone “WonderMind”, lo spettacolo con Antonio Argus.

Telescopi puntati al cielo per gli appassionati di astronomia. Tante le proposte di Infini.to, il Planetario di Torino con visite pomeridiane e serate osservative per conoscere ammirare le meraviglie della volta celeste.
Un cocktail di scienza è il titolo del ciclo di conferenze online proposto per le Settimane della Scienza dall’INRIM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.

In occasione delle Settimane della Scienza diventa un Polo scientifico quello di Mirafiori con gli appuntamenti di Scienza Wow nello spazio esterno di Via Onorato Vigliani 102 (da poco restituito alla cittadinanza grazie al progetto “Orto Wow” nato nell’ambito del progetto europeo ProGIreg), un’area green in cui i residenti di Mirafiori potranno, tra le altre cose, produrre il miele; con MirafioriScienza due saranno gli appuntamenti previsti al Mausoleo della Bela Rosin. La scienza sarà protagonista anche nel fitto programma previsto da “Estate a Sud” presso la Casa nel Parco della Fondazione Mirafiori.

Edizione speciale del Rally della Scienza, dalla Notte dei Ricercatori arriva alle Settimane della Scienza, una caccia al tesoro alla scoperta di scienza, arte e tecnologia, organizzata da CentroScienza Onlus in diversi spazi della città.

Nell’ambito della mostra “Lo sguardo dell’Antropologo” realizzata dal Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET) e dal Museo Egizio, in occasione delle Settimane della Scienza, i curatori e gli organizzatori della mostra propongono un ciclo di incontri on line per approfondire i temi dell’esposizione.
Sempre a cura del Museo Egizio una visita speciale alla mostra temporanea Archeologia Invisibile pensata per i mesi estivi, per scoprire il dietro le quinte delle ricerche condotte in questi ultimi anni sull’inestimabile patrimonio storico e culturale custodito dal museo, tra nuove tecnologie e tecniche innovative.
Anche il Museo Nazionale del Cinema aderisce alle Settimane della Scienza con tre diversi percorsi: Scopri il museo, Cinemaddosso e I segreti della Mole. Visite guidate gratuite rivolte a bambini e famiglie, ogni venerdì, sabato e domenica su prenotazione.

Workshop_64/Antropologie Yanomami è il titolo del laboratorio proposto invece da PAV (Parco Arte Vivente) e condotto Piero Gilardi che propone la realizzazione collettiva di ornamenti indossabili, impiegando come medium la gomma piuma, materiale da lui utilizzato per i suoi celebri tappeti natura.

A partire da questa edizione Le Settimane della Scienza dedicheranno la massima attenzione alla promozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale si sono delineate a livello mondiale le direttrici delle attività per i prossimi anni.

Il calendario è in continuo aggiornamento, per conoscere tutti gli appuntamenti consultare il sito www.settimanedellascienza.it/

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nel rispetto del distanziamento sociale e con osservanza delle norme di sicurezza attuate per l’emergenza Covid19.

La prenotazione è obbligatoria.

Le Settimane della Scienza sono ideate e organizzate dall’Associazione CentroScienza Onlus, sostenute dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con il contributo di Regione Piemonte, il supporto di Iren, e con il patrocinio della Città metropolitana e della Città di Torino. L’iniziativa rientra nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte.

Sabotaggio telecamere: “Dai No-Tav eversione terroristica“

 “Il sabotaggio delle telecamere di sorveglianza della Polizia in Val Susa è l’ultima dimostrazione del modo in cui alcune frange estremiste del movimento No-Tav si rendano responsabili, da tempo, di atti di vera e propria eversione terroristica”.
Così il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese. ”Questo gravissimo episodio – prosegue – fa seguito all’agguato subito solo due settimane fa dal Reparto Mobile della Polizia di Stato all’interno della galleria Cels, sull’autostrada A32. Continuiamo a chiedere con forza che i gruppi organizzati anti-Tav vengano fermati prima che commettano veri e propri atti terroristici: non si può continuare a fingere di non vedere questa escalation di episodi criminosi”, conclude.

Poste italiane per lo sviluppo socioeconomico torinese

Nelle regioni dell’Area Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria) generati tramite i fornitori oltre 1 miliardo di PIL, 16 mila posti di lavoro e circa 450 milioni di euro di reddito

A Torino e provincia circa 4500 dipendenti tra personale di staff, operatori dei 420 uffici postali e dei 42 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi

Oltre 1 miliardo di euro di Prodotto Interno Lordo, 16mila posti di lavoro e circa 450 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. È questo l’impatto economico generato nel 2019 dai fornitori italiani utilizzati da Poste Italiane nell’Area Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Val D’Aosta e Liguria), prima area in Italia delle 6 complessive nella creazione del valore. Il Bilancio Integrato 2019 di Poste Italiane per la prima volta, contiene un modello di stima degli impatti economici prodotti complessivamente dall’Azienda in ogni singolo territorio e fornisce una chiara fotografia di una realtà centrale nel Paese, che grazie al lavoro dei suoi 128mila dipendenti riesce a creare valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche attraverso il coinvolgimento di una catena di fornitori locale.
Anche in provincia di Torino, Poste Italiane incide in modo diretto e indiretto a generare sviluppo dell’economia locale attraverso il coinvolgimento delle imprese in una molteplicità di settori come ad esempio quello dell’edilizia, della manutenzione, della sicurezza, della logistica, delle nuove tecnologie, dell’impiantistica.
Significativi, in questo senso, sono stati i recenti numerosi interventi straordinari effettuati in provincia di Torino nell’ambito del progetto “Piccoli Comuni”. Oltre alla oggettiva valenza sociale, tali iniziative hanno generato reddito e lavoro per le imprese locali attraverso l’attivazione del servizio Wi-Fi gratuito negli uffici postali; la realizzazione di opere di “decoro urbano”, effettuate nei piccoli comuni e frazioni, in particolare con il restyling e l’installazione ex novo delle cassette postali; l’abbattimento delle barriere architettoniche; le nuove installazioni degli ATM Postamat nonché le sostituzioni degli stessi con modelli più evoluti e con un livello di sicurezza più elevato.
A livello occupazionale, nel torinese Poste Italiane impiega complessivamente circa 4500 risorse di cui circa il 47% sono impegnate nel settore “Mercato Privati”, che comprende la rete degli uffici postali e circa il 53% del personale in “Posta, Comunicazione e Logistica”, struttura che gestisce il recapito di corrispondenza e pacchi. Oltre agli impatti diretti legati strettamente all’attività economica del Gruppo, il business di Poste italiane, dunque, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando impatti indiretti e indotti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l’Azienda e i suoi fornitori di acquistare nuovi beni e servizi (generando impatti indotti). Nel 2019, ad esempio, l’Azienda ha acquistato beni e servizi da circa 2.300 piccole e medie imprese, per un valore totale di 1.2 miliardi di euro, oltre il 48% degli acquisti totali da fornitori italiani. In generale, sempre nel 2019, le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia italiana pari a circa 12,5 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo, coinvolgendo complessivamente circa 189mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,5 miliardi di euro.

Softball A2: Reale Mutua Avigliana Rebels vs Polisportiva Supramonte 2-0

Prima storica vittoria in serie A2 per la Reale Mutua Avigliana Rebels, successo arrivato al temine di una bellissima e tiratissima partita, vinta all’ultimo inning contro un coriaceo avversario la Polisportiva Supramonte di Orgosolo, team giovane e ben messo in campo dallo staff tecnico guidato dal manager Benito Francia Ventura e dalla coach Maria Assunta Mereu.

I due match giocati domenica a Torino hanno avuto un andamento diverso ma con lo stesso epilogo, entrambi sono stati vinti al 7° ed ultimo inning.
Se il primo è stato giocato punto a punto ed ha visto le due squadre
rincorrersi, nel secondo la compagine aviglianese, sebbene fosse in
vantaggio per 5-0, non è riuscita a chiuderlo in anticipo al sesto
inning, anzi ha subito la reazione delle sarde, che fra il 6° ed il 7°
gioco hanno avuto una reazione, autrici di una bella rimonta che le ha
fatte addirittura impattare il risultato sul 5-5.
C’è voluto l’ultimo attacco, dunque, per stabilire la vittoria
dell’intera giornata, ad appannaggio della Reale Mutua Avigliana Rebels.
Si è concluso così un lungo ed inteso week-end di softball che ha visto,
sabato la formazione U15 vincere in casa per 15-2 contro La Loggia,
prestazione che ha prodotto, come premio, la convocazione di tutte le
ragazze in Prima squadra per la partita di domenica e che ha avuto come
epilogo il debutto in serie A2 delle giovani Eleonora Berretta e di
Maria Ferro Milone.
Insomma, un fine settimana da incorniciare per lo staff tecnico somposto
da Maristella Perizzolo, Gaetano Labianca, Ezio Evangelista, Paola Dal
Degan, Marco Pennazio e Julio La Rosa Zequiela, ultimo solo in ordine di
arrivo.
Risultati Domenica 19 luglio 2020
• Reale Mutua Avigliana Rebels vs Supramonte Softball 2-0 (5-4, 6-5)
• Sacco Legnano Softball – Banco di Sardegna Nuoro 1-1 (1-3, 3-2)
Classifica girone A
1. Sacco Legnano Softball (4) 3-1
2. Banco di Sardegna Nuoro (4) 2-2
3. Polisportiva Supramonte (4) 2-2
4. Real Mutua Avigliana Rebels (4) 2-2
5. Monzesi New Bollate (2) 1-1
6. Softball La Loggia (2) 0-2

Vaccini antinfluenzali, oltre un milione di dosi. Gratis per gli over 60

“Per la stagione 2020-2021 la Regione si è aggiudicata un quantitativo di dosi di vaccino antinfluenzale nettamente superiore allo scorso anno.

Le dosi previste sono infatti 1,1 milioni rispetto alle 750mila dello scorso anno”. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in Commissione regionale Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, rispondendo a un’interrogazione di Domenico Rossi (Pd) sulla pianificazione della somministrazione dei vaccini per il prossimo autunno.

“In questo modo – ha aggiunto l’assessore – pensiamo di poter soddisfare i fabbisogni aggiuntivi di vaccino legati all’introduzione della vaccinazione antinfluenzale gratuita anche nei soggetti over 60, che negli anni scorsi era gratuita per gli over 65. L’Assessorato ha inoltre intenzione di anticipare la campagna di promozione della vaccinazione antinfluenzale già nei mesi di agosto-settembre per essere pronti, all’inizio delle vaccinazioni, compatibilmente con la fornitura dei vaccini da parte delle aziende aggiudicatrici, a partire dal mese di ottobre”.

Nel corso della seduta l’assessore ha svolto una nuova comunicazione sul Centro unico di prenotazione regionale che, in seguito all’emergenza Covid, si trova a gestire una situazione piuttosto difficile.

In premessa, l’assessore ha svolto una breve cronistoria del servizio per contestualizzarne meglio l’attività, ricordando che le basi per l’affidamento della realizzazione di un sistema regionale omogeneo di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie a livello sovraziendale sono state gettate da un bando europeo nel 2005, mentre la convenzione è stata sottoscritta nel 2018: “Un percorso assai travagliato – ha sottolineato – che abbiamo ereditato dopo che nel febbraio 2019 la società consortile mandataria ha depositato istanza di fallimento e il rapporto è proseguito con un altro operatore economico”.

“Al momento sono disponibili sulla piattaforma le agende di 12 Aziende sanitarie mentre quelle delle altre sei – Ao e Asl di Alessandria, Asl di Asti, Asl Cn2, Asl To3 e Aou Città della Salute di Torino – lo saranno entro l’anno”, ha osservato.

“L’attuale congestionamento nel servizio di call center – ha spiegato – è anche imputabile alla ripresa delle attività ambulatoriali e al recupero di quelle sospese o ridotte a seguito del lockdown”.

Tra le iniziative in atto per arginare l’emergenza è previsto “l’incremento di 900 ore settimanali aggiuntive entro fine luglio rispetto alle attuali 2.000, l’avvio di un piano di comunicazione che valorizzi i servizi digitali di prenotazione alternativi al call center, quali l’app e il portale web, l’attivazione di nuovi canali di prenotazione da parte degli operatori del territorio quali farmacie e medici di base e l’erogazione di prestazioni ambulatoriali in televisita”.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, Daniele Valle (Pd), Sean Sacco (M5s), Mario Giaccone (Monviso), Marco Grimaldi (Luv) e Carlo Riva Vercellotti (Fi).

La Vigna della Regina di Torino protagonista su “Forbes”

Forbes, la prestigiosa rivista americana di economia e attualità, ha dedicato, nell’edizione online, un ampio articolo alla Vigna della Regina di Torino e alla Rete delle vigne urbane

(  https://www.forbes.com/sites/catherinesabino/2020/07/16/what-you-should-know-about-italys-rare-and-surprising-vineyards/#a5299203d96b). 

All’interno della sezione Lifestyle, Forbes presenta la Vigna della Regina, e l’adiacente ViIla della Regina, come un gioiello italiano sorprendente e tutto da scoprire. Ne racconta la storia lunga 400 anni, con una particolare attenzione al grande lavoro effettuato dall’azienda vitivinicola Balbiano per ridarle nuova vita e riportarla all’antico splendore, e ne descrive la bellezza, consigliandola come meta turistica da non perdere durante un viaggio in Italia.
L’articolo si conclude raccontando la neonata URBAN VINEYARDS ASSOCIATION, Rete delle vigne urbane istituita nel 2019 proprio a Torino grazie a un’idea di Luca Balbiano e che oggi coinvolge, oltre Vigna della Regina, anche Clos Montmartre di Parigi, la Republique des Canuts di Lione,  la Vigna di Leonardo di Milano, i Vigneti della Laguna di Venezia, San Francesco della Vigna di Venezia, i Vigneti Senarum Vinae di Siena, la Vigna del Gallo di Palermo, e che presto ne accoglierà altre.

Nuove tecnologie: accordo tra Politecnico e Spea

La collaborazione verterà sullo sviluppo di soluzioni innovative per il collaudo di componenti e sistemi elettronici

 

 È stato siglato il 1° luglio tra il Politecnico di Torino e la società SPEA S.p.A., leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi automatici per il collaudo di microchip, MEMS, schede e dispositivi elettronici (oggi particolarmente richiesti per applicazioni come mobilità elettrica, 5G, IoT, Fabbrica 4.0), un importante contratto di ricerca biennale per lo sviluppo di nuove tecnologie da inserire nei sistemi già prodotti da SPEA.

L’accordo prevede l’affidamento della direzione scientifica ai professori Matteo Sonza Reorda e Marcello Chiaberge, che avranno il compito di coordinare un’articolata attività di ricerca che coinvolgerà sia il dipartimento di Automatica e Informatica, sia quello di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico.

Tra gli obiettivi individuati dall’accordo, lo sviluppo di un dispositivo per il test ottico, l’attività di ricerca per l’incremento delle prestazioni delle macchine di collaudo e infine lo studio di un sistema di rilevazione delle deviazioni di funzionamento e del sistema di manutenzione predittivo e prescrittivo dell’apparecchiatura.

Si rinnova e si amplia, nonostante le difficoltà generali dovute al contesto post lockdown, una collaborazione già consolidata tra due realtà piemontesi di eccellenza: nelle attività di ricerca verranno coinvolti studenti e neolaureati, che avranno così la possibilità di acquisire, attraverso la formazione in azienda, competenze specifiche molto richieste dal mercato e facilmente spendibili per futuri inserimenti lavorativi.

I professori Sonza Reorda e Chiaberge sottolineano come, malgrado le difficoltà del momento, continui la stretta collaborazione con aziende di successo del nostro territorio che investono sullo sviluppo congiunto di nuove tecnologie e collaborano attivamente con il Politecnico alla formazione di nuovi ingegneri.