ilTorinese

Domani si ricomincia! 15esima giornata

Ore 15        Parma-Torino
Ore 20.45.  Juventus-Udinese
Vietati passi falsi per le 2 torinesi

Qui Juve: rosa al completo col solo Chiellini prudenzialmente a riposo ma pronto a riprendere il suo posto a breve, visto il mese di gennaio molto intenso. Contro l’Udinese vietato sbagliare: obbligatori i 3 punti per non perdere ulteriore terreno dalla capolista Milan.
Gennaio sarà un mese con tante partite ravvicinate:campionato,ottavi di finale di Coppa Italia ed eventuali quarti e poi l’assegnazione del primo trofeo stagionale,la Supercoppa italiana.Quando si gioca? È il “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia l’impianto scelto dalla Lega Serie A per ospitare mercoledì 20 gennaio 2021 alle 20.45 la gara di Supercoppa Italiana 2020 tra la Juventus, vincitrice della Serie A TIM 2019/2020, e il Napoli, che lo scorso giugno si è aggiudicato la Coppa Italia.Quindi la squadra di Pirlo dovrà partire subito in quarta per non deludere i milioni di tifosi sparsi nella penisola italiana.

Qui Toro: aria d’ottimismo  e voglia di ripartenza alla grande in casa granata per cominciare subito bene questo 2021 e cancellare il nefasto 2020.Il tecnico Giampaolo ha convocato 24 giocatori per lo “spareggio” salvezza contro il Parma.Gara da vincere per confermare i timidi segnali di miglioramento visti il 23 dicembre con il pareggio a Napoli,dove la vittoria è sfuggita per un soffio.Mancheranno Ansaldi.,Millico ed Ujkani.Per il resto modulo confermato 3-5-2 con Baselli al rientro, inizialmente in panchina,a 6 mesi dal brutto infortunio patito a giugno 2020.
Intanto Cairo,Vagnati e Giampaolo si sono incontrati a casa del presidente,qualche giorno fa per confermare la fiducia al tecnico granata
e per rassicurarlo sugli acquisti funzionali al suo progetto di gioco durante la sessione invernale di mercato 4/31 gennaio 2021.Sarà così?Intanto 2 potenziali obiettivi di mercato si sono già accasati altrove: Nainggolan al Cagliari e Saponara allo Spezia.

Vincenzo Grassano

Covid, sabato 2 gennaio: in leggero calo i ricoveri ospedalieri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 427 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 15 dopo test antigenico), pari al 12,9 % dei 3.322tamponi eseguiti, di cui 1.051 antigenici. Dei 427 nuovi casi gli asintomatici sono 174 , pari al 40,7 %.

I casi sono così ripartiti: 98 screening, 206contatti di caso,123 con indagine in corso; per ambito: 34 RSA/Strutture socio-assistenziali, 20 scolastico, 373 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 202.953, così suddivisi su base provinciale: 18.064 Alessandria, 10.281 Asti, 7.061 Biella, 28.031 Cuneo, 15.808 Novara, 106.366 Torino, 7.701 Vercelli, 6.900 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.075 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.666 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 182 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.777(7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 23.063.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.033.544(+3.322 rispetto a ieri), di cui 924.186risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7971

Sono 11i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.971 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1220 Alessandria, 499 Asti, 335 Biella, 911 Cuneo, 662 Novara, 3650 Torino, 373 Vercelli, 251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

168.960 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 168.960(+ 2904rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 14.671 Alessandria, 8.275 Asti, 5.618Biella, 23.191 Cuneo, 13.699 Novara, 89.378 Torino, 6.221 Vercelli, 5832 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 864 extraregione e 1211 in fase di definizione.

E’ morta Anna Giustetto, la nonnina degli agnolotti

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Luigi, 93 anni, e Anna, 89. Erano i titolari del più antico Pastificio di Torino, in via Santa Teresa angolo via San Francesco d’Assisi.  I due fratelli sono morti a distanza di poche settimane, prima Luigi e ieri l’altro Anna.

Hanno lavorato fino a poco tempo fa. Tanti torinesi li ricordano nel loro negozio, il Pastificio Giustetto, rimasto immutato dagli anni ‘60 che ha sfornato (rigorosamente venduti a dozzine) un’infinità di squisiti agnolotti.

Su Facebook li ricorda il nipote Franco Rabezzana, titolare dell’enoteca vicina al Pastificio: “Il 2020 si è portato via anche i miei zii Luigi e Anna Giustetto, due mesi fa mio zio Luigi e solo due giorni fa la mia carissima zia Anna. Vorrei ricordarli nel loro pastificio e ringraziarli ancora di tutto il lavoro che hanno fatto per portare avanti con grande professionalità e passione la tradizione del più antico pastificio di Torino”.

(Foto Facebook Pastificio Giustetto)

Tenta di sfondare la porta dell’ex fidanzata: arrestato

Torino, 2 gennaio:  bloccato dai militari che gli trovano in dosso 20 gr. di cocaina

Torino, 2 gennaio. I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un italiano di 30 anni che, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è presentato a casa della ex fidanzata, 32enne, e ha cercato di sfondare la porta per entrare all’interno contro la volontà della donna. L’immediato intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo prima che riuscisse ad accedere in casa. L’uomo, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 20 grammi di cocaina. Altri 8 grammi di hashish sono stati trovati all’interno della propria abitazione.

(foto archivio)

Le vignette di Mellana

E’ indubbiamente in vaccino anti-covid il protagonista principale del 2021.
La scienza dovrà dimostrare ai suoi detrattori di essere in grado di contribuire ad aiutare e proteggere la razza umana, senza pretendere però di assurgere a unico Dio salvifico,
rischio che traspare dalle affermazioni di alcuni scienziati (la scienza non è democratica), un tantino troppo categoriche.
Per fortuna a sventare questo rischio ci ha pensato quel fantastico giornale che è La Repubblica pubblicando in prima pagina il suo forte sostegno alla vaccinazione di massa
ma, contemporaneamente e sempre in prima pagina,  edulcorando l’onnipotenza della scienza con un bell’oroscopo fatto in esclusiva per il quotidiano.
Come dire, un colpo ai Novax e l’altro a Burioni.
Da notare che nell’oroscopo non si trova un solo accenno alla pandemia anche se, con un po’ di astuzia, si potrebbero fare previsioni alla Nostradamus, buone per tutte le interpretazioni.
Tipo:
  • Ariete: riceverai molti complimenti per il tuo deltoide;
  • Toro: ti innamorerai di un angelo vestito di bianco che ti entrerà dentro;
  • Gemelli: E’ l’anno in cui dovrai rimboccarti le maniche.
  • eccetera
Provate a fare voi ora le altre previsioni.
Claudio Mellana

I due concerti di Capodanno

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Sono stato un assiduo frequentatore dal vivo dei concerti di Capodanno di Vienna e di Venezia

Quest’anno mi sono limitato con dispiacere alla televisione. Un concerto senza pubblico – mi diceva già tanti anni fa Massimo Mila – perde parte importante della sua vitalità. Ma certo la pandemia impone anche per i concerti delle regole tra cui la assenza di pubblico o almeno un contingentamento. Alla “Fenice” hanno scelto le mascherine e i distanziamenti tra i concertistici. Lo stesso maestro aveva la mascherina nera alla Zorro. La stessa regola è stata applicata al coro, quasi che il canto con o senza la mascherina sia un particolare trascurabile. Tutto il contrario di Vienna dove non si è vista traccia di mascherine e Muti ha diretto magistralmente. Mi sono commosso ad ascoltare il coro del Nabucco che appare il canto dolente di un popolo calpesto e deriso – uso apposta le parole del nostro inno nazionale – ma che io ho sentito un po’ illusoriamente anche come un canto di speranza, come lo sentivano Verdi e gli uomini del Risorgimento. Preciso che, come abito mentale, scelgo a priori la cautela perché il virus non perdona. Ma mi è venuto anche spontaneo domandarmi perché in Italia ci fossero le mascherine e in Austria no e mi sono chiesto chi abbia sbagliato o se esistano eventuali protocolli che lascino libere scelte in Europa in una materia tanto delicata anche sotto il profilo dell’esempio civico.
Ma soprattutto mi sono domandato dove fosse Franceschini, ministro di una cultura resa muta da provvedimenti assurdi che lasciano perplessi: chiudere i concerti e tenere aperte le chiese e’, ad esempio, una scelta comprensibile nel modo di ragionare clerico – marxista del ministro, ma non della gente normale.
Franceschini o un suo collaboratore non ha pensato di chiedere cosa facevano a Vienna e così l’Italia si è trovata con il bavaglio anche a Capodanno. La Fenice in una Venezia azzoppata e’ cosa internazionale che non può essere lasciata alla decisione burocratica del ministro Speranza o a qualche suo funzionario.
Un ministro inesistente è sempre meglio di un monstrum come la Azzolina,  ma l’Italia che ha avuto Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni, non può avere Franceschini ministro della cultura. Piuttosto ridateci Bondi. Era più sveglio.

Torna la neve in Piemonte Fino a un metro in montagna

La neve torna  in Piemonte, con valori previsti  tra i 5 e i 20 centimetri in pianura e tra i 50 centimetri e il metro sui rilievi alpini e appenninici.

L’Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha diramato uno stato di allerta gialla per tutta la Regione, ad eccezione delle zone alpine occidentali.

Il peggioramento  è avvenuto già nel pomeriggio del primo dell’anno, quando una saccatura polare presente sullo scenario europeo, ha portato precipitazioni nevose su tutta la regione  con valori più intensi sui rilievi meridionali. Un ulteriore peggioramento sabato mattina: la quota delle nevicate subirà però un aumento progressivo, dai 200-300 metri del mattino agli oltre 600 metri del tardo pomeriggio, quando i fenomeni diminuiranno.

Meritocrazia Italia: “No a nuove segnalazioni bancarie”

Dall’1 gennaio 2021 entra in vigore la nuova definizione di default prevista dal Regolamento europeo n. 575/2013 e relativa ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento.

 

I criteri di classificazione dei clienti a fini prudenziali da parte di banche e intermediari finanziari saranno più stringenti rispetto a quelli finora previsti. Il senso è quello della maggiore armonizzazione normativa, ma, a conti fatti, rispetto ad altri Stati membri l’Italia sconterà forti penalizzazioni.

I principali cambiamenti prevedono che le banche definiscano automaticamente inadempiente il cliente privato, il libero
professionista o la piccola-media impresa che abbiano un arretrato da oltre 90 giorni nel pagamento di una obbligazione
concessa dall’istituto di credito. L’importo di tale arretrato dovrà soddisfare contemporaneamente due condizioni: essere
superiore sia, in valore assoluto, a 500,00 euro per le imprese o 100,00 euro per i privati, e sia all’1% del totale delle
esposizioni verso la banca.

Non sarà più possibile la compensazione degli importi scaduti con altre linee di credito non utilizzate, e si seguirà la logica
secondo la quale ogni concessione, ancorché prestata al medesimo cliente, dovrà venir considerata a sé stante e valutata
separatamente rispetto all’intero assetto delle concessioni utilizzate dallo stesso. Sì che ciascuna concessione dovrà essere
ben ponderata prima di essere sottoscritta non solo da chi la concede ma anche e soprattutto da chi la richiede, atteso il
potenziale livello di rischio.

Inoltre, in caso di rapporti co-intestati (conti correnti o mutui), il default coinvolgerà tutti gli intestatari (c.d. contagio del
default).

È certo che i destinatari sono (e saranno) chiamati a significativi interventi in termini di governance – attraverso l’adozione di
modelli di early warning che anticipino l’evento di default e intercettino in modo più tempestivo i segnali negativi, contenendo
gli effetti del deterioramento – sia in termini di processo, per un costante e tempestivo monitoraggio delle diverse posizioni
creditorie e di audit.

A prova del forte impatto della nuova definizione di default sull’operatività, da uno studio effettuato da Assifact emerge che il
25% delle esposizioni verso le imprese, il 30% delle esposizioni verso le amministrazioni pubbliche centrali, il 63% delle
esposizioni verso le amministrazioni locali e addirittura il 94% delle esposizioni verso gli enti del settore sanitario nazionale
dal 1° gennaio 2021 verrebbero classificate tra i crediti deteriorati (Npl), per un valore stimabile tra i 7,6 e i 12 miliardi di
euro.

Il timore, diffusamente avvertito e non infondato, è che le nuove norme frenino i percorsi di inclusione finanziaria.
Ciò sarebbe gravissimo soprattutto perché mortificherebbe le speranze di una prossima uscita dalla crisi economica in corso
e del rilancio dell’attività d’impresa. Sarebbe come aggiungere acqua a un annegamento in corso.

Compresa la necessità di uniformare il sistema bancario e finanziario ai principi della vigilanza equivalente e della neutralità
normativa, ma considerato il rischio che ulteriori restrizioni affatichino la ripartenza, Meritocrazia Italia richiede la
temporanea disapplicazione della definizione di default e di tutte correlate le conseguenze tecniche, a iniziale
beneficio di aziende e privati cittadini e successiva utilità della Comunità nel suo insieme.
Meritocrazia propone altresì:

– una più ragionevole soluzione interpretativa delle regole dettate in materia di rischio di diluizione; in concreto,
l’applicazione del principio generale secondo il quale per la classificazione a default occorre la continuità dello scaduto su una
singola obbligazione creditizia per oltre 90 giorni dovrebbe aver conto anche delle peculiarità del credito commerciale (la cui
esigibilità cambia, soggetta a clausole, termini e condizioni inserite nei contratti di fornitura);

– maggiore impegno nello sviluppo e nell’adozione dell’invoice fintech (soluzioni tecnologiche applicate all’invoice
finance, a supporto della cessione del credito) a livello mondiale, identificando i casi di successo delle start-up innovative e gli
esempi virtuosi di collaborazione fra queste e gli operatori del mercato, al fine di intercettare e interpretare i trend, con
particolare focus sulla supply chain finance.

Fino a quando gli istituti di credito saranno gli unici soggetti preposti a sostenere gli investimenti e lo sviluppo delle piccole
imprese, non potrà non darsi prioritario rilievo al ‘merito’ sulla reale sostenibilità economica e finanziaria delle richieste di
credito, tenendo conto del progetto imprenditoriale e delle reali prospettive di crescita.

Meritocrazia Italia suggerisce azioni che possano riabilitare il credito, rendendolo accessibile a tutti, invece di nuove chiusure
che andranno ad amplificare il disagio sociale e quindi la povertà.

Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello

I carabinieri sventano rave party

Torino. Controlli dei Carabinieri: 4 arrestati, 1 kg di hashish sequestrato, sanzionate 8 persone

Quattro persone arrestate, 1 kg di stupefacente sequestrato, un rave party sventato e 8 automobilisti sanzionati sono il bilancio dei controlli effettuati nella notte dell’ultimo dell’anno dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino nel capoluogo piemontese e nell’hinterland, finalizzati a contrastare ogni forma di criminalità ed assicurare il rispetto delle prescrizioni anticovid. Impiegata altresì una squadra di artificieri ed unità cinofile per scongiurare il pericolo derivante da artifizi pirotecnici inesplosi.
A Torino sono stati fermati due giovani egiziani, che nel quartiere periferico di Barriera Milano avevano appena rapinato un coetaneo marocchino, asportandogli con violenza una collanina.
A Ciriè, nella prima cintura torinese, a finire in manette è stato un italiano di origine ucraina trovato in possesso di un 1 kg di hashish, suddiviso in 12 panetti pronti per lo smercio di capodanno.
A Nichelino, a sud della Città metropolitana, 5 pattuglie dell’Arma sono dovute intervenire in un’area industrale dismessa, dove alcuni giovani avevano tagliato la rete di recinzione ed erano entrati per predisporre un Rave Party. In tre sono stati denunciati e la presenza delle gazzelle con i lampeggianti accesi ha impedito che gli amici raggiungessero il luogo, già ampiamente pubblicizzato sui social network.
Qualche ora più tardi altri equipaggi hanno raggiunto velocemente l’abitazione di un locale pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari che, in stato alterazione dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, poneva in essere condotte violente nei confronti della fidanzata convivente, poi medicata dai sanitari per escoriazioni al volto, al collo ed agli arti superiori. L’uomo è stato tradotto in carcere.
Pochi gli automobilisti per strada e solo in 8 sono stati sanzionati per spostamenti non consentiti.
Anche oggi e nei prossimi giorni i servizi dei CC proseguiranno in tutta la provincia, con particolare attenzione anche alle località montane.

L’anno “particolare” del volo in parapendio e deltaplano

Il volo libero giunge agli sgoccioli di un anno che definire “particolare” è giusto un eufemismo, ma con assoluta certezza che tutto tornerà come prima e non solo per chi vive con la passione di esplorare il cielo.

La quarantena, da reclusione e patimento, si è evoluta in occasione di crescita e informazione. Grazie alle modalità di incontro on-line, centinaia di piloti hanno potuto partecipare a riunioni dove sono intervenuti esperti di volo in parapendio e deltaplano. Sono state occasioni di studio, istruzione e riflessione sulle tecniche di volo libero e sulle materie connesse. La stessa assemblea annuale FIVL è avvenuta a distanza.

Ovviamente le restrizioni sanitarie hanno influito sulle attività di volo agonistiche e amatoriali, a partire dalla cancellazione dei campionati europei che si sarebbero dovuti svolgere nel comprensorio del Monte Cucco (Perugia), quelli di deltaplano, e in Serbia, quelli di parapendio. Tutto rimandato al 2022 perché l’anno prossimo si volerà per i titoli mondiali.

Durante lo scorcio estivo, allentate le restrizioni anti epidemia, si è tentato di recuperare almeno i campionati italiani. Operazione fallita e titolo non assegnato nel caso del deltaplano e non per colpa del virus, ma del maltempo che ha imperversato sul sito di volo proprio nella settimana scelta per la gara. È andata meglio allo Spring Meeting in Friuli. Bene anche il salvataggio del campionato di parapendio, trasferito d’urgenza dall’Emilia Romagna al comprensorio di Cuorgnè-Chiesanuova (Torino). All’impresa, perché tale è stata di fatto, hanno lavorato senza badare a risparmi di energie i volontari del club Volo Libero Santa Elisabetta.

Ne è scaturita una bella settimana di voli, con una partecipazione sorprendente e numerosa oltre ogni aspettativa. Scudetto a Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), già campione mondiale di parapendio in carica insieme a tutta la squadra azzurra, come quella di deltaplano lo è da sei edizioni consecutive.

Sempre approfittando della pausa dopo la prima quarantena, è stato possibile praticare l’hike & fly, volo ed escursionismo, cioè completare un percorso in volo o a piedi. La Hike & Fly Presolana, tra le montagne della Val Seriana (Bergamo), la Dolomiti Super Fly in Trentino, la Hike & Fly Experience sul Monte Grappa, non sono i soli esempi di come questa disciplina stia affascinando sempre nuovi piloti. Il calendario prevedeva una dozzina di questi raduni che non sempre la pandemia ha permesso. Se ne riparlerà nel 2021 quando il peggio sarà alle spalle come tutti ci auguriamo.

Gustavo Vitali – Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)