ilTorinese

Referendum maggioritario: l’opposizione del Pd

Riceviamo e pubblichiamo

“I CAPIGRUPPO DEL PD DI CINQUE REGIONI DEL NORD SI OPPONGONO ALLA FORZATURA VOLUTA DALLA LEGA”

“Salvini chiedeva i pieni poteri, oggi li esercita sulle Regioni del Nord, costrette da un diktat lanciato domenica scorsa a Pontida a forzare le procedure per approvare in pochi giorni, senza alcun dibattito, un referendum sulla legge elettorale nazionale. Le Regioni vengono svilite a meri strumenti di lotta politica al servizio della Lega. Peraltro, il quesito che stanno chiedendo di approvare non sta in piedi dal punto di vista giuridico e non ha le condizioni per essere ritenuto ammissibile, ma la strategia politica di Salvini, per i consiglieri regionali della Lega e delle forze politiche alleate, non ammette discussioni e va seguita con fede cieca. Noi abbiamo un altro modo di concepire la democrazia e ci opporremo in tutte le Regioni del nord a questo scempio delle istituzioni.”

Lo dichiarano i capigruppo del Partito Democratico nelle Regioni Piemonte Domenico RavettiLiguria Giovanni LunardonLombardia Fabio PizzulVeneto Stefano Fracasso e Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello in merito alla volontà della Lega, insieme agli alleati di centrodestra, di approvare entro lunedì 30 settembre in almeno cinque consigli regionali un quesito referendario parzialmente abrogativo della legge elettorale nazionale, con lo scopo di cancellarne la componente proporzionale e trasformarla in senso totalmente maggioritario.

I medici dello IEO arrivano a Torino

La partnership tra Affidea Nuova Lamp e l’Istituto Europeo di Oncologia porta gli specialisti vicino ai pazienti

 Con 850.000 pazienti curati dal 1994 al 2018 e un incremento annuo di 50.000 pazienti, l’Istituto Europeo di Oncologia è un punto di riferimento internazionale per la ricerca, prevenzione e cura dei tumori. Iniziato nel 2013, il progetto Medici IEO nella tua città ha l’obiettivo di accorciare le distanze fra le sedi IEO – presenti solamente in Lombardia – e i pazienti; lo scopo è di portare l’esperienza e la qualità IEO nell’ambito di prevenzione, diagnosi e cura sul territorio nazionale.

Affidea, provider di servizi sanitari, leader paneuropeo del settore, specializzato nell’erogazione di prestazioni di diagnostica avanzata, diagnosi del cancro, specialistica ambulatoriale, analisi di laboratorio, fisioterapia riabilitativa, ha aderito al progetto Medici IEO nella tua città con il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino.

Grazie a questa partnership presso gli ambulatori solventi di AMP, situati proprio presso il Centro Affidea Nuova Lamp visiterà il Dr. Gianmatteo Pagani, chirurgo senologo con incarico di alta specializzazione dello IEO che erogherà le visite senologiche presso il centro di Corso Regina Margherita, 136, a partire dal 21 settembre 2019.

Il reparto di senologia di Centro Affidea Nuova Lamp di Torino completa così l’offerta diagnostica, dopo la recentissima installazione dell’innovativo Mammografo con Tomosintesi 3D di ultima generazione, che permette di effettuare esami diagnostici senza ansie e stress per le donne, con una dosimetria paragonabile a quella di un’indagine a due dimensioni. L’indagine mammografica così effettuata permette lo studio a strati dei tessuti mammari e rappresenta l’eccellenza in mammografia per attendibilità, qualità dell’immagine e prestazioni diagnostiche.

 

Per prenotare una visita con il Dr. Pagani sarà sufficiente chiamare il Centro Unico Prevenzioni IEO o contattare il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino, i cui riferimenti sono riportati anche sul sito www.ieo.it nell’elenco dei centri convenzionati. Sempre sul sito dell’Istituto sarà possibile prenotare la propria visita online, consultando la sezione Medici IEO nella tua città.

La collaborazione sul territorio con poliambulatori e centri polispecialistici convenzionati con l’Istituto, come Affidea, consente di effettuare visite specialistiche in regime di solvenza con medici specialisti IEO.

Per contattare il Centro Unico Prevenzioni IEO:

Telefono: (+39) 02 5749001

Per contattare il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino:

Telefono: (+39) 011 4363040

E-mail: info.nuovalamp.tor@affidea.it

 

 

 

 

 

 

Affidea Italia

Affidea Italia è uno dei principali erogatori di prestazioni di diagnostica per immagini, specialistica ambulatoriale ed esami di laboratorio con 21 Centri.

Affidea Italia (www.affidea.it) esegue oltre 600.000 esami di diagnostica per immagini, 434.000 visite specialistiche e 2,7 milioni di esami di laboratorio all’anno, offrendo prestazioni cliniche di eccellenza e trattamenti all’avanguardia. Affidea Italia impiega 1200 professionisti, di cui 1000 medici altamente qualificati, in sei regioni d’Italia: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Umbria. Affidea Italia ha ottenuto nei suoi centri l’accreditamento di qualità ISO 9001:2015 multi-sito, per le prestazioni cliniche relative a “servizi specialistici ambulatoriali, diagnostica per immagini, medicina fisica e riabilitazione, medicina di laboratorio”.

Affidea Italia è riconosciuta per il suo approccio sicuro con i pazienti, avendo ottenuto per 8 centri il riconoscimento delle “5 Stars” per la sicurezza dei pazienti nell’Eurosafe Wall dalla Società Europea di Radiologia.

 

Occidente, Provincia, Animali. Nella poesia di Giampiero Neri

Mercoledì 25 settembre Ore 18 Libreria Il Ponte sulla Dora (Via Pisa 46, Torino) Ingresso libero

 

Ritorna “Sul Ponte diVersi. I poeti d’oggi”, la rassegna di incontri di poesia organizzata dal gruppo di lettura “Sul Ponte diVersi”. Giunta alla terza edizione, porta a Torino poeti e maestri, invitati a confrontarsi sulla poesia e sul suo valore.

Torino, 19 settembre 2019 – Riparte con Giampiero Neri, mercoledì 25 settembre alle ore 18, la stagione di incontri con i poeti contemporanei italiani “Sul Ponte diVersi. I poeti d’oggi”. L’autore lombardo sarà ospite della Libreria Il Ponte sulla Dora (Via Pisa, 46) e del gruppo di lettura “Sul Ponte diVersi”, che unisce studenti e dottorandi delle Università di Torino e Roma Tre.
«Il più in ombra dei grandi maestri», come lo definisce Andrea Cortellessa, Giampiero Neri è in realtà una delle più autorevoli voci del panorama letterario del secondo Novecento: esperto di poesia italiana ed europea, da Dante a Ungaretti, da Rimbaud a Campana, i suoi studi, intrisi di storia e filosofia orientale, intercettano anche la prosa, in particolare l’opera di Beppe Fenoglio, l’epicità del suo stile essenziale. Poeta eclettico e anticonvenzionale, Giampiero Neri si racconta a lettori e appassionati, ripercorrendo la strada che lo ha condotto dagli esordi alla recente autoantologia, Non ci saremmo più rivisti (Interlinea, 2018).  A partire dalle domande dei quattro organizzatori e dalle suggestioni del pubblico, il poeta lombardo potrà esprimere la sua visione del mondo e della poesia; al centro, la lettura condivisa dei testi, con la possibilità – unica – di un commento a voce d’autore.
La rassegna “Sul Ponte diVersi. I poeti d’oggi” promette una stagione di grandi ospiti: sulla scia del successo delle due edizioni passate, che hanno accolto poeti e critici di fama (Umberto Fiori, Riccardo Olivieri, Franco Buffoni, Francesco Iannone, per quanto riguarda la prima; Mario Baudino, Giulia Rusconi, Matteo Marchesini, Marco Corsi, Fabio Pusterla, Guido Mazzoni e Franca Mancinelli la seconda), l’edizione 2019-2020 ha in calendario, oltre all’incontro settembrino con Giampiero Neri, un confronto d’ottobre con Carlo Bordini e a novembre uno spin off dedicato al «Quaderno di poesia contemporanea» dell’editore Marcos y Marcos.

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Giampiero Neri – pseudonimo per Giampietro Pontiggia, è un bancario reinventatosi poeta. Nato ad Erba nel 1927, intraprende studi scientifici a Milano, dove inizia presto a lavorare in banca. Il suo esordio letterario è tardivo e avviene grazie all’interlocuzione e al confronto con il fratello Giuseppe Pontiggia, già narratore affermato: i versi di Neri iniziano a vedere la luce a metà degli anni ’60 su alcune riviste letterarie, «Il Corpo», «Almanacco dello Specchio» e «Paragone». Nel 1976 esce a Milano la prima raccolta edita da Guanda, L’aspetto occidentale del vestito, che tradisce uno stile asciutto, prosastico, lontano sia dallo sperimentalismo neoavanguardista sia dalla più classica tradizione lirica del secolo scorso. Seguono, tra gli altri, Liceo (1986), Dallo stesso luogo (1992), Teatro naturale (1998), Armi e mestieri (2004), l’Oscar Mondadori Poesie 1960-2005 (2007), Paesaggi inospiti (2009), Il professor Fumagalli e altre figure (2012), Via provinciale (2017), fino alla recente autoantologia Non ci saremmo più rivisti (2018).  Il gruppo di lettura Sul Ponte diVersi nasce alla fine del 2017 su iniziativa di Riccardo Deiana, Federico Masci, Jacopo Mecca e Francesco Perardi con lo scopo di rendere pubblici i privatissimi confronti che da tempo si consumavano al chiuso di caffetterie e appartamenti per fuori sede. Il primo incontro risale al 21 marzo del 2018 (giornata mondiale della poesia) e riscuote un enorme successo, grazie soprattutto alla caratura dell’ospite: Umberto Fiori. Tale esordio permette al gruppo di procedere con il suo programma raccogliendo grandi adesioni. Gli obiettivi? Dialogare direttamente con i poeti, rimanendo “fedeli, domestici e rigorosi” ad una politica indipendente dalla promozione editoriale; indagare l’intera produzione del poeta ospite, ricostruendone la genealogia e svelandone segreti e idiosincrasie.  “Rendersi conto che una comunità di lettori forti di poesia esiste, ma le manca un luogo in cui trovarsi, condividere, esprimersi liberamente. Questa presa d’atto è il nostro punto di partenza: vogliamo dare la possibilità ai lettori di conoscere i loro autori, di sedersi al loro fianco e guardarli negli occhi; favorire l’incontro tra avventori, giovani critici e aspiranti tali, librai, professori, studenti, studiosi, poeti e poeti…”. Queste le parole con cui il gruppo descrive un’iniziativa coraggiosa che, sin dall’inizio, ha incontrato ampia approvazione e consensi diffusi.

Giornate Europee del Patrimonio: aperture straordinarie

Nei siti culturali dell’intera città metropolitana

Le GEP — Giornate Europee del Patrimonio rappresentano un imperdibile appuntamento per la valorizzazione dell’arte, della storia e della cultura del vecchio continente. Perché essere europei non è solo un problema di ordine economico e politico, ma è soprattutto una questione culturale. Lo sanno bene anche i musei, le istituzioni e i siti storico-archeologici italiani che, da molti anni, organizzano visite esclusive e aperture straordinarie in occasione delle GEP. 

Le Giornate Europee del Patrimonio 2019 si terranno domani e dopodomani e avranno come filo conduttore il tema Un due tre… Arte! Cultura e intrattenimento. Per l’occasione, anche a Torino saranno molte le iniziative speciali proposte al grande pubblico. Domani, sabato 21 settembre, numerosi siti della cultura e musei prolungheranno l’orario di apertura. A Palazzo Carignano partiranno tour guidati alle 18, alle 19 e alle 20, mentre ai Musei Reali di Torino e alla Pinacoteca Albertina l’ingresso a un solo euro sarà concesso sino alle 22.30. Resteranno aperti sino alla tarda serata anche il Museo Egizio, in cui partiranno rapidi tour guidati ogni venti minuti alla tariffa unica di 5€ (dalle 18.30 alle 22), il Museo Storico Reale Mutua, che organizzerà visite gratuite dalle 14.30 sino alle 22.30, e lo Spazio La Stampa. Quest’ultimo propone un esclusivo tour serale, con la possibilità di accedere nello stabilimento di via Giordano Bruno e di osservare da vicino le rotative al lavoro (prenotazione obbligatoria al numero 0116568319; costo 10 €). Anche al Teatro Regio e alla Palazzina di Caccia di Stupinigi domani sarà possibile accedere a luoghi solitamente preclusi al grande pubblico. Se del primo sarà possibile visitare le stanze e gli ambienti che si celano dietro le quinte (costo 5 €; partenza ore 11, 11.45, 15, 15.45),  della seconda saranno accessibili le grandi cucine (intero 8€, visita alle 15.30, prenotazione obbligatoria al numero 0116200634). Ancora, sia domani che domenica 22 (dalle 10 alle 18), il Museo della Radio e della TV sarà eccezionalmente aperto per offrire gratuitamente al pubblico visite presso lo studio TV1 del Centro produzione Rai di Torino. 

Gli eventi delle Giornate del Patrimonio, dei quali è consultabile l’elenco completo sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, non interesseranno solo Torino. Ad essere coinvolta sarà l’intera area metropolitana. Fuori dai confini cittadini, meritano di essere segnalate le aperture eccezionali e gratuite, nel pomeriggio di domenica 22 settembre, dell’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese e del Castello di Foglizzo. Lo stesso giorno, in Valle di Susa saranno ben dodici i siti aperti. Lì la festa sarà doppia: oltre a celebrare le Giornate Europee del Patrimonio, si festeggerà anche la decima Giornata del Patrimonio Archeologico. Sarà così possibile riscoprire storia e tradizioni visitando gratuitamente luoghi come il Parco Archeologico di Bardonecchia, la Villa Romana di Almese, l’Abbazia di Novalesa, il Castello della Contessa Adelaide di Susa, l’Antica Fucina di Bruzolo e il Museo Laboratorio della Preistoria di Vaie.

Insomma, per sentirsi tutti un po’ più europei, non resta altro che scegliere tra la molteplicità di proposte e partecipare alle iniziative culturali.

Giulia Amedeo 

La Rocca, addio al Corriere Torino

Umberto La Rocca da oggi non è più alla guida del dorso torinese del Corriere della Sera, iniziativa editoriale che lanciò lo stesso giornalista due anni fa, su iniziativa dell’editore Urbano Cairo. Il responsabile della redazione subalpina del quotidiano milanese fu in passato direttore del Secolo XIX e vicedirettore de La Stampa. Non sono ancora note le ragioni dell'”addio” al Corriere.

Fiori d’arancio nell’ Orchestra de “I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni”

 Trionfano la musica e l’amore: sposi due suoi musicisti

 

Fiori d’arancio sabato 21 settembre prossimo per due componenti de “ I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni”, orchestra residente del Duomo di Torino, e reduci dal successo della partecipazione al Piano Trail di Macugnaga, festival pianistico giunto alla sua seconda edizione, svoltosi lo scorso agosto ai piedi del monte Rosa.

A convolare a nozze a Caselette, dove vivono, saranno Ugo Favaro, cornista dalla chiara fama che ormai travalica i confini nazionali, e la violinista Valentina Rauseo. Favaro, che si è accostato allo studio della musica già in tenera età e diplomatosi al Conservatorio di Alessandria con il massimo dei voti nel 1987, ha poi collaborato con formazioni orchestrali di indiscusso pregio quali la Sinfonica Nazionale della Rai ed il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e quella “Arturo Toscanini” di Parma, ricoprendo sempre il ruolo di primo corno e di corno solista. È anche stato vincitore del primo premio al Concorso di musica da camera “Città di Genova” nel 1994 e del primo premio, l’anno successivo, al “Concorso Zoppi” per corno della città di Asti.

La violinista Valentina Rauseo, diplomatasi nel 2001 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, sotto la guida di Christine Anderson, ha poi ottenuto due borse di studio per i migliori esami di compimento inferiore e medio, ed il premio “Berrino” per il miglior diploma. Attualmente svolge attività concertistica sia come solista sia in formazioni cameristiche, in cui cura con attenzione il repertorio romantico per violino e pianoforte. Ottenuto il diploma di perfezionamento musicale a indirizzo virtuosistico presso l’Accademia superiore di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella, collabora con varie orchestre tra le quali dal 2005 l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dal 2009 il Teatro Regio di Torino, dal 2007 la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio e, attualmente, con I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni. Quest’ultima orchestra ha visto confluire il talento artistico di questi due musicisti in un percorso comune professionale, che è diventato anche di vita. I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni sono l’espressione musicale di un’associazione culturale che ha sede presso la Cattedrale Metropolitana di Torino, vantando come presidente il parroco don Carlo Franco, e che ha come obiettivo l’interesse di promuovere lo Spirituale nell’Arte.

 

Mara Martellotta

 

 

Blitz della polizia: anarchici arrestati per i disordini all'”Asilo”

La Polizia di Stato di Torino, dalle prime ore della mattina, ha dato inizio ad una vasta operazione per i gravi episodi di violenza verificatisi lo scorso 9 febbraio, in occasione della manifestazione organizzata dai gruppi anarchici a seguito dell’operazione “Scintilla” che ha condotto allo sgombero e al sequestro dello storico centro sociale Asilo. 

Le indagini della Digos di Torino, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno visto la collaborazione delle Questure di Milano, Ravenna, Sassari, Trento e Cuneo.

Sono state adottate numerose misure cautelari nei confronti di militanti anarchici – provenienti dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sardegna – indagati per i reati di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e imbrattamento.

Sono in corso inoltre, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, diverse perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria di Torino.

IL COMUNICATO DELLA QUESTURA

Nella mattinata di venerdì 20 settembre, nell’ambito di articolate
indagini della Digos della Questura di Torino, coordinate dalla locale
Procura della Repubblica, sono state messe di esecuzione
n.14 misure
cautelari, con la collaborazione anche delle Digos di Milano, Bologna,
Ravenna, Sassari, Trento, Livorno e Cuneo, nei confronti di militanti
anarchici di diversi contesti territoriali resisi responsabili, a vario
titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni
aggravate, danneggiamento ed imbrattamento, commessi in
occasione della manifestazione nazionale svoltasi a Torino lo scorso 9
febbraio per protestare contro lo sgombero del centro sociale “Asilo” e
solidarizzare con i “libertari” tratti in arresto per associazione eversiva
nell’ambito dell’operazione “Scintilla”.
In particolare,
3 militanti libertari sono stati sottoposti alla misura
della custodia in carcere
(un 23enne di Como, un 24enne di Torino ed
un terzo soggetto in fase di rintraccio), mentre altri 11 anarchici di
Sassari, di Savona, di Livorno, di Ravenna, di Torino, della Svizzera,
della Slovacchia e della Serbia sono stai invece interessati dalla
misura cautelare del divieto di dimora a Torino
.
Nel medesimo contesto operativo, coordinato dalla Direzione Centrale
della Polizia di Prevenzione, sono state eseguite
17 perquisizioni
delegate dall’Autorità Giudiziaria
di Torino, alcune delle quali ancora
in corso di svolgimento.
L’attività di indagine fa riferimento ai
gravissimi episodi di violenza
verificatisi a Torino lo scorso 9 febbraio, durante la manifestazione
nazionale organizzata alcuni giorni dopo l’operazione “Scintilla” ed il
contestuale sgombero e sequestro dello storico centro sociale “Asilo”.
In quella circostanza,
circa 500 facinorosi, perlopiù a volto coperto
,
dopo che il corteo dei circa 1000 anarco-antagonisti
(provenienti da
tutta Italia e dall’Estero: tra cui anche Francia, Spagna, Germania e
Croazia)
aveva percorso alcune
vie del centro con l’obiettivo di
raggiungere l’“Asilo”,
si erano resi responsabili, per oltre due ore, di
ripetuti attacchi ai contingenti dei Reparti Mobili
fatti oggetto di lanci
di
sassi, bottiglie, aste di ferro, batterie di razzi multipli, artifici
esplodenti di altissima potenzialità, con diversi blocchi stradali
realizzati con cassonetti della nettezza urbana ribaltati ed incendiati
al fine di rendere complicata l’avanzata dei reparti inquadrati.

A Palazzo Lascaris l’audizione sulle fusioni dei comuni

Mercoledì mattina si è svolta nella Sala dei Morando del Consiglio Regionale del Piemonte, l’audizione della Prima Commissione dell’assemblea subalpina nella quale era stato convocato il Movimento Progetto Piemonte – MPP.

Oggetto dell’incontro era un approfondimento sulla richiesta che era stata in una lettera alla Regione di modificare l’iter della legge regionale sulle fusioni di comuni nella parte legata al referendum, che in Piemonte è unicamente di natura consiltiva. Ad inviarla era stato il Movimento Progetto Piemonte insieme al Comitato Autonomia Piemont, ai comitati contro le fusioni di Cuccaro Monferrato e Gavazzana, al gruppo consigliare ‘Cassano e Gavazzana Insieme’ e con il supporto dell’associazione ‘Piemonte nel Cuore’. Il tutto per evitare quanto avvenuto nelle fusioni di Lu e Cuccaro Monferrato (con i voti contrari alla fusione maggioranza a Cuccaro), Cassano Spinola e Gavazzana (con i voti contrari maggioritari a Gavazzana) e Gattico e Veruno (dove si espressero in modo contrario la maggioranza dei cittadini in entrambi i comuni).

A rappresentare le istanze dei sottoscrittori a Torino c’era, su delega espressa dal presidente di MPP, Massimo Iaretti, c’era Andrea Riva, già consigliere comunale a Cuccaro Monferrato. Riva, su sollecitazione del presidente della I Commissione – Programmazione, Bilancio, Enti Locali –Carlo Riva Vercellotti ha ribadito le motivazioni contenute nella missiva sottolineando come la volontà popolare, secondo l’attuale impostazione legislativa, verrebbe meno.

Poi ha consegnato al presidente Riva Vercellotti una dettagliata memoria scritta nella quale erano motivate le ragioni della richiesta.

Sono seguiti gli interventi dei consiglieri Angelo Dago, Mauro Fava, Andrea Cane, Alberto Preoni, Sean Sacco, alla presenza dell’assessore agli enti locali, Fabio Carosso. Poi il presidente Riva Vercellotti ha dichiarato chiusa l’audizione in un clima assolutamente costruttivo. Ed è sua intenzione, successiva a questo passaggio, portare in tempi brevi l’argomento all’esame della Commissione.

“Non posso che esprimere soddisfazione per lo svolgimento di questa audizione – dice il presidente del Movimento Progetto Piemonte, Massimo Iaretti – perché ci ha consentito di esprimere chiaramente ed in modo esaustivo quella che per noi è una criticità nell’iter legislativo delle fusioni. Non siamo a priori contro le fusioni ma riteniamo che fusioni ed incorporazioni vadano fatte soltanto quando ci siano le condizioni oggettive e quando nelle consultazioni referendarie la maggioranza di entrambe le cittadinanze sia d’accordo. Un ringraziamento a tutti per la solerte convocazione ed espletamento di questa audizione, in particolare al presidente Riva Vercellotti”.

I bambini del Regina Margherita piccoli aviatori per un giorno

Sabato 21 settembre – Aero Club Torino, Strada Vicinale della Berlia 500 Torino

 

La gioia è come il volo. (Emily Dickinson)

Sabato 21 settembre 2019 i bambini dell’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino saranno ospiti, con i loro accompagnatori, dell’aeroporto Torino – Aeritalia, dove potranno sperimentare insieme ai piloti dell’Aero Club Torino una giornata in alta quota.

L’iniziativa vuole donare ai bambini e alle loro famiglie un sorriso e un momento di serenità nel difficile percorso che affrontano quotidianamente.

Per un centinaio di bimbi insieme ai loro accompagnatori la giornata inizierà alle ore 10 con le attività di volo, spettacoli e attività ludico-creative.

Dopo pranzo, dalle ore 14, la Scuola di Circo FLIC regalerà ai bambi uno spettacolo e il mago Marco Berry intratterrà il pubblico con giochi di prestigio.

La giornata si concluderà con la consegna dei diplomi di volo ai piccoli aviatori.

L’evento, giunto alla sua decima edizione, è organizzato dall’Aero Club Torino e ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte e delle Città di Torino e di Collegno, con il supporto entusiasta di Federazione Malattie rare Infantili OnlusFondazione Ospedale Infantile Regina Margherita OnlusUnione Genitori Italiani Onlus, associazioni che da tempo si dedicano all’assistenza dei bambini malati e delle loro famiglie. Alla buona riuscita della giornata contribuirà, oltre al lavoro dei volontari, il sostegno economico di diverse aziende che hanno voluto partecipare all’iniziativa.

Testimoni di Geova “amore all’opera”: 80 mila presenti

Riceviamo e pubblichiamo

Ai congressi nel Nord-Ovest. 400mila in tutta Italia

 

Sedici congressi nella Sala delle Assemblee di Cameri, dal 31 maggio al 22 settembre con una partecipazione stimata di 56mila delegati. Tre congressi al MiCo – Milano Convention Centre, a cavallo fra luglio e agosto per altri 24mila. Questo il bilancio dell’estate 2019 dei Testimoni di Geova del Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria. Gli 80mila delegati del Nord-Ovest vanno ad aggiungersi a quelli di altri 54 congressi sparsi in tutta la penisola, per un totale complessivo, secondo gli organizzatori, di 400mila presenze. I numeri sono in linea con quanto scrive Massimo Introvigne: “I Testimoni di Geova rappresentano la seconda religione italiana, con una comunità di riferimento di circa 460.000 persone1

 

Il tema dibattuto: “L’amore non viene mai meno”.

 

Ovviamente quello per il prossimo. Che Cosa significa per i Testimoni di Geova amare il prossimo? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Bertone, portavoce locale.

«Non solo andare di casa in casa in cerca di connazionali che ascoltino. Operiamo nei centri di accoglienza, ad esempio il C.A.R.A. di Mineo, cercando di trasmettere un messaggio di conforto agli immigrati. Al ciclo di congressi del 2019 avremo sessioni in 14 lingue. Questo significa che una considerevole parte dei Testimoni di Geova in Italia è composta di diverse etnie, con le quali – specie negli ultimi quarant’anni – si è condiviso il messaggio biblico. Era doveroso, del resto, poiché altri lo avevano fatto prima con noi. Se in Italia i testimoni di Geova sono cresciuti da poco più di cento – scampati alla persecuzione fascista – nel 1946, agli attuali oltre 250mila attivisti ciò è dovuto in gran parte all’opera dei missionari americani giunti in Italia nel secondo dopoguerra. Il programma di un congresso sarà interamente in LIS, la Lingua Italiana dei Segni, a beneficio dei sordi, e adattata ai non vedenti».

 

Come funziona, in pratica, l’amore cristiano oggi?

«Per essere vero e pratico, l’amore cristiano deve necessariamente avere una ricaduta positiva sul sociale. Coltivare l’amore e altre qualità affini nel quotidiano, significa vivere in contrapposizione allo spirito comune oggi, caratterizzato da immoralità, rivalità, vizi, sregolatezza, conflitti. Non stiamo parlando di perfezione, ma di qualità della vita: prodotto del vero cristianesimo. Un recente sondaggio condotto in Italia ha rilevato che, negli ultimi anni, grazie all’impegno dei Testimoni oltre 46mila persone hanno modificato comportamenti che li avevano condotti ad avere problemi con la legge e a crisi matrimoniali; che si sono liberati da droga, alcolismo, fumo, ludopatia, violenza domestica e linguaggio triviale2. Alcuni sono stati aiutati in carcere a fare questi cambiamenti – in quello di Bollate è stato autorizzato un luogo di riunioni di studio biblico – attraverso ministri di culto che fanno regolari visite ai detenuti3. Per citare un caso storico emblematico, la testimone di Geova Maria Ruhnau fu la donna che rimase accanto alla principessa Mafalda di Savoia, fino al suo ultimo giorno di vita, nel lager di Buchenwald4».

 

4 Massimo Introvigne, I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano, Edizioni Cantagalli, 2015, p. 5.

2 Ansa 14-mar-18.

3 Matteo Luca Andriola, Testimoni di Geova in prima linea nella riabilitazione dei detenuti, Ristretti Orizzonti, 12 ottobre 2017.

4 Cristina Siccardi, Mafalda di Savoia dalla reggia al lager di Buchenwald, Edizioni Paoline, Torino 1999, pp. 257, 271.

 

Dati statistici sui Testimoni di Geova anno 2018

  • 8.579.909: i Testimoni a livello mondiale
  • 251.502: i Testimoni in Italia (oltre 400mila se si includono i simpatizzanti)
  • 240: i paesi in cui sono attivi i Testimoni di Geova
  • 119.954: le congregazioni in tutto il mondo
  • 2.921: le congregazioni in Italia
  • 20.329.317: il numero massimodi presenti alle riunioni dei Testimoni di Geova nel mondo

 

 

 

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