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Conoscere le montagne con l’infografica

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix

 

montagneCome fare per orientarsi tra le montagne piemontesi? Semplice, con la nuova Infografica curata dal Consiglio Regionale in collaborazione  con Uncem, Csi e Università di Torino.  

 

Sono visibili tutte le informazioni disponibili relative a rifugi e strutture turistiche . Il progetto dell’Assemblea regionale nasce da Visual Contest e Topix, (realizzazione Collettivo grafico Boumaka).

 

Un nuovo modo per avvicinarsi al mondo della montagna piemontese.

 

 

  link:http://www.cr.piemonte.it/cms/media/files/51-peak_me_up.pdf

 

 

(Foto: il Torinese)

Api Torino: “Impariamo a innovare la nostra impresa”

Grazie alla collaborazione della Fondazione Human + i workshop offriranno momenti di alta formazione per approfondire le implicazioni gestionali dell’innovazione

 

API TORINOIl Gruppo Giovani Imprenditori di API Torino, in collaborazione con la Fondazione Human+, ha organizzato l’iniziativa “Impariamo a innovare la nostra impresa” che prevede un ciclo di 3 workshop sul tema del management dell’innovazione, considerato uno strumento di crescente rilevanza per lo sviluppo dell’impresa e per migliorarne il posizionamento competitivo.

 

Obiettivi dei workshop
Grazie alla collaborazione della Fondazione Human +, i workshop offriranno momenti di alta formazione volti ad approfondire le implicazioni gestionali dell’innovazione all’interno dell’impresa. Ogni workshop – della durata di circa 2 ore – ha un approccio molto pratico e prevede una testimonianza aziendale, allo scopo di favorire la condivisione e lo scambio di esperienze positive tra imprese, che possano offrire nuovi spunti per la propria realtà aziendale.

 

Workshop #2 – Martedì 27 Maggio 2014, ore 17-19 presso la sede di API Torino
Aprirsi all’innovazione: l’open innovation

Il secondo appuntamento parte dalla considerazione che le PMI sono strutturalmente portate per gestire l’innovazione in modo aperto. La riduzione dei rischi, la condivisione degli investimenti, la possibilità di accedere a maggiori risorse grazie alla messa a fattor comune delle proprie potenzialità sono solo alcuni degli esempi che supportano questa affermazione. Durante il workshop verranno analizzati i principali punti di forza e di debolezza dell’impostazione di una strategia di innovazione “open” in aziende di piccole dimensioni. Il workshop, che richiede la partecipazione attiva delle persone presenti, sarà arricchito da una testimonianza di un progetto di innovazione aperta del territorio piemontese.

 

Workshop #3 – Martedì 17 Giugno 2014, ore 17-19 presso la sede di API Torino
Valorizzare il know-how: l’innovazione tecnologica

Il terzo e ultimo workshop sarà incentrato sulla valorizzazione del know-how aziendale. Gli aspetti tecnologici dell’innovazione sono centrali per tutte le aziende e – a maggior ragione – per le aziende concentrate sul prodotto, come la maggior parte delle PMI italiane. Individuare gli aspetti chiave dell’innovazione tecnologica permette di gestire al meglio il processo di generazione dell’innovazione. Partendo dall’analisi del proprio modello di innovazione tecnologica i partecipanti al workshop potranno approfondire il processo completo di gestione della propria innovazione, dalla fase di nascita (exploration) fino alla sua valorizzazione (exploitation). Il workshop sarà arricchito dalla testimonianza di una piccola azienda piemontese che ha fatto dell’innovazione tecnologica il suo principale punto di forza.

 

(info: www.apito.it)

 

Quattro No Tav processati, tre giudici popolari ammalati. Si rinvia al 6 giugno

Mattia Zanotti, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Chiara Zenobi sono in cella dallo scorso dicembre per avere assaltato l’area del cantiere dell’alta velocità di Chiomonte nel 2013. Le accuse: attentato con finalità terroristiche, atti di terrorismo con esplosivi, detenzione di armi da guerra e danneggiamento

 

POLIZIA CAMIONSoltanto il 6 giugno, data in cui è stato aggiornato il processo,  la Corte d’Assise darà il proprio parere sulle molte eccezioni sollevate stamattina in aula dalla difesa degli imputati. Veniamo all’udienza di oggi.

 

Visto che di terrorismo si parla,  la rinuncia (ufficialmente per ragioni di salute) da parte di tre giudici popolari del processo di oggi ai  quattro ragazzi no Tav fa tornare alla memoria anni decisamente bui, quando le giurie popolari erano “decimate” per la paura di rappresaglie delle Brigate rosse. Oggi non è la stessa cosa, ma la scelta dei tre giurati fa comunque capire il clima che si respira. Ed è dei giorni scorsi la decisione della Cassazione di chiedere al tribunale della libertà di riesaminare i capi di imputazione.

 

All’inizio dell’udienza gli imputati sono stati accolti in aula da slogan e applausi dei loro sostenitori tra il pubblico. La giuria popolare, all’unanimità dei sei componenti, (scortati su un pullman dal Tribunale alle Vallette) ha chiesto di non essere fotografata e ripresa dalle telecamere. Nel team della difesa, anche il prof. Oreste Dominioni, che ha già difeso Silvio Berlusconi. Il giudice ha stabilito che, durante l’udienza,  i quattro imputati possano stare insieme nella stessa gabbia dell’aula.

 

Come è noto, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Chiara Zenobi sono in carcere dallo scorso dicembre per avere assaltato l’area del cantiere dell’alta velocità di Chiomonte il 13 maggio 2013. Le accuse: attentato con finalità terroristiche, atti di terrorismo con esplosivi, detenzione di armi da guerra e danneggiamento. In teoria, le pene previste potrebbero superare i 20 anni di reclusione. 

 

Dal canto loro  i no  Tav, che hanno presidiato – erano  circa duecento – la zona antistante le Vallette  in segno di solidarietà ai loro compagni, dicono che è in atto un “tentativo di criminalizzazione del  movimento con accuse spropositate”.

 

Va ricordato, infine, che pochi giorni fa all’inizio del maxiprocesso alle 53 persone accusate di avere lanciato sassi contro le forze dell’ordine tre anni fa (il 3 luglio 2011) al cantiere della tav , la testimonianza  più significativa della difesa  era stata quella di un tecnico dell’Environment Park secondo il quale le forze dell’ordine avrebbero sparato lacrimogeni direttamente sui manifestanti. Da qui la richiesta della difesa di fare luce sul comportamento della polizia.notav striscione

 

Insomma, una bella gatta da pelare anche per in nuovo procuratore capo di Torino, Armando Spataro.

 

 

 

 

(Foto: il Torinese)

Processo Vannoni, non accolto il “rinvio causa elezioni”

vannoniIl “guru” delle staminali avrebbe tentato di ottenere dalla Regione  la somma di 500mila euro, come prima tranches  per creare un laboratorio per l’applicazione del suo metodo di cura

 

E’ incominciato  al Palagiustizia il processo a Davide Vannoni (nella foto), iniziato lo scorso 3 aprile. L’accusa al “guru” del metodo Stamina risale a cinque anni fa e da allora il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha avviato l’inchiesta sulla terapia medica.  La difesa ha chiesto il rinvio, rifiutato dal giudice monocratico, adducendo motivazioni legate al clima della campagna elettorale, in cui Vannoni è candidato per la lista “Io cambio”. Non accolta anche la richiesta di far svolgere l’udienza a porte chiuse.

 

Vannoni, sostiene il pm Giancarlo Avenati Bassi, avrebbe tentato di ottenere dalla Regione Piemonte  la somma di 500mila euro, come prima tranches di un finanziamento complessivo di tre milioni e mezzo, finalizzato alla realizzazione di un laboratorio per l’applicazione del suo metodo incentrato sulle cellule staminali. In un primo tempo l’ente sembrava intenzionato a concederglielo ma in seguito fece retromarcia.

 

Nel corso del processo (oggi entreranno nel vivo le tesi dell’accusa) varranno ascoltati anche alcuni esponenti politici: l’ex governatrice Mercedes Bresso e gli ex assessori della sua giunta, Paolo Peveraro ed Eleonora Artesio, oltre a Riccardo Nicotra, allora consigliere regionale del Nuovo Psi, che aveva proposto la delibera.

 

Vannoni oggi non parteciperà all’udienza perchè impegnato nella campagna elettorale come candidato.

Scrive su Fb: “Faccio saltare in aria l’asilo”

carabinieriTRANA – Un uso decisamente improprio dei social network. Un 47enne  di Trana ha scritto su Facebook minacciando di fare esplodere la propria abitazione e l’ asilo vicino. 

La squadra artificieri dei carabinieri ha fatto le verifiche presso la casa dell’uomo che è stato poi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

 

L’asilo e il palazzo non sono comunque stati fatti evacuare.

 

(Foto: il Torinese)

Armando Spataro è il nuovo procuratore capo

 Il Consiglio Superiore della Magistratura lo ha nominato nel pomeriggio con 16 voti a favore, tra i quali quello del vicepresidente del Csm, Michele Vietti

 

TRIBUNALE 1A sostituire Giancarlo Caselli sarà Armando Spataro, da oggi  nuovo procuratore capo di Torino.

 

Il Consiglio Superiore della Magistratura lo ha nominato nel pomeriggio (16 voti a favore, tra i quali quello  del vicepresidente del Csm, Michele Vietti, 8 al procuratore di Novara Francesco Enrico Saluzzo).

 

Spataro, pm a Milano, in magistratura dal ’75 e membro togato del Csm ebbe una grande notorietà quando si occupò del processo ad Abu Omar.

 

 

 

(Foto: il Torinese)

Torino si tinge di verde

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia

 

flor14E’ tutto pronto per la quarta edizione di uno degli appuntamenti più attesi dai pollici verdi, non solo torinesi ma di tutto il Nord Italia. Da venerdì 23 a domenica 25 maggio (dalle 10.00 alle 20.00) torna Flor, la mostra mercato, ad accesso libero e gratuito, dedicata a piante, fiori, ortaggi, sementi, attrezzature per il giardinaggio, arredi da giardino. Un ottimo punto di incontro per gli appassionati, per chi coltiva orti e frutteti, per i collezionisti di piante rare, ma anche per chi semplicemente ama colorare la propria abitazione e chi desidera imparare a coltivare il verde ornamentale e commestibile.

 

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia con i loro prodotti: dagli agrumi siciliani alle piante alpine, dai profumi del mediterraneo con olivi, bouganville e gelsomini ad alberi e arbusti come aceri, camelie, azalee, rose, ortensie; piante rampicanti ideali per abbellire terrazzi e balconi ma anche piante da appartamento. Passeggiando tra le bancarelle sarà possibile scoprire piante rare e insolite, piante tropicali e piante acquatiche, ma anche libri, decorazioni e prodotti naturali per la persona e per l’ambiente perché a Flor si è attenti anche alla cura del nostro pianeta.

 

Flor14, proprio grazie al suo interesse per l’ambiente, rinnova la sua collaborazione con il Workshop I.MA.G.E.. Gli incontri di I.MA.G.E. 2014 si terranno giovedì 22 e venerdì 23 maggio presso il Centro Congressi Torino Incontra e proporranno un focus su medicina ambientale, salute e smart healt. Due giorni di confronto interdisciplinare sulle patologie legate all’inquinamento outdoor e indoor, sulle forme di prevenzione e sulle cure attraverso le medicine non convenzionali (omeopatia, fi toterapia, naturopatia, medicine tradizionali).

 

A questo link approfondimenti e programma: http://www.workshop-image.it/edizione-2014/

 

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Imprenditori, in carrozza. L’Unione industriale: “migliaia di posti di lavoro”

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A Torino si apre il processo nei confronti dei quattro attivisti no Tav accusati di terrorismo

 

Il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, Mario Virano, pochi giorni fa aveva ribattuto quasi scandalizzato alle affermazioni del movimento no Tav, secondo le quali il progetto dell’alta velocità si sarebbe presto arenato. A dargli manforte, oltre ai lavori per la linea ferroviaria che (anche se in Francia, per ora) stanno procedendo a passo spedito,  sono oggi gli industriali piemontesi che hanno visitato il cantiere di Chiomonte.

 

notav striscioneErano circa venti gli imprenditori presenti, guidati dalla presidente dell’Unione, Licia Mattioli.  A suo parere l’opera, una volta realizzata, porterà grandi benefici al territorio attraversato e all’economia piemontese in generale. Si stima che possano essere più di 5mila i posti di lavoro creati e che le ricadute dei finanziamenti  per le opere di compensazione sull’area interessata ammonteranno nel corso di un decennio a oltre cento milioni di euro.

 

Intanto, a contrastare l’opera non ci sono solo i no Tav tradizionali: il candidato regionale controcorrente di Forza Italia Roberto Salerno scriverà una lettera a Silvio Berlusconi per spiegargli le ragioni del suo no.

 

Il tutto mentre a Torino si apre il processo nei confronti dei quattro attivisti no Tav accusati di terrorismo per avere attaccato il cantiere di Chiomonte. Tra le parti offese anche l’Unione Europea.

 

(Foto: il Torinese)

La “Dudù-crazia” conquista i torinesi

Chi non ha un pet tra gli amici di Facebook?  Perché attraverso il rapporto che molto spesso diventa l’unico , autentico e di successo, con il proprio amico con la coda, cane o gatto che sia , si ha la chiave di lettura di ciò che rende una relazione solida: la complicità

 

BERKY 2 All’alba o in pausa pranzo, al pomeriggio e ancora la sera  prima di dormire, a Torino, come in (quasi) tutto il mondo – che si passi per l’isola pedonale della Crocetta, Piazza D’Armi o la Pellerina, e perché no,dando un occhio sul piccolo spazio verde tra un palazzo e l’altro – puntualmente s’incontrano tante persone. Sono ragazzi, anziani, uomini e donne che sguinzagliano baldanzosi il proprio cane e cominciano a parlare tra loro.

 

Dei loro cani. Come fossero i loro pargoli, anche se, dei propri figlioli, non ci si vanta di quanto siano ribelli, scalmanati e astuti nel fregare l’ennesima merendina. Al massimo ci si lamenta e anche pudicamente, in via del tutto confidenziale. Invece, ecco li , non perdendo di vista il proprio piccolo tesoro mentre snuffia tra l’erbetta e socializza con i propri amichetti soliti o appena conosciuti, ognuno racconta compiaciuto con trasporto, orgoglio e tanta affettiva rassegnazione, la marachella della giornata che il pupetto ha combinato, per passare ai livelli di ingovernabilità quando si incontrano  cani rivali, o quando ancora non gradisce le crocchette , ma fa ben intendere di volere qualcosina di più buono e succulento. E chi non ha un pet tra gli amici i Facebook poi?  Perché attraverso il rapporto che si ambisce ad instaurare, e che molto spesso diventa l’unico , autentico e di successo, con il proprio amico con la coda, cane o gatto che sia , si ha la chiave di lettura di ciò che rende una relazione solida: la complicità. Siamo soggetti alla Pet-crazia, piacevolmente dominati dai nostri cuccioli. O meglio, alla “Dudù-crazia”, se prendiamo a titolo di esempio il pet  per eccellenza, l’ormai celebre Dudù, in grado di intenerire persino un imprenditore e politico rotto a tutte le esperienze, del calibro di Silvio Berlusconi.

 

Grazie alle tante campagne di sensibilizzazione, a chi per primo ha scoperto quanto amore e comprensione si può ricevere e soprattutto dare, il donare all’altro che molto spesso non si riesce a realizzare nei rapporti umani, perché ritenuto inutile e poco soddisfacente, nella relazione con un animale ecco che diventa un lato di noi stessi incontenibile e straordinariamente positivo. Oggi  la visione antropomorfa viene meno, non si cerca più di “addestrare” un animale  con rigore al fine di stabilire una superiorità per pretendere ubbidienza, ma,  grazie a Dio, si è scoperto che il coronamento  del rapporto con il cane o il gatto è la conquista del loro cuore, del loro affetto, del  loro scambio comunicativo. Molte persone si dilungano in racconti della vita quotidiana al proprio animale, e lui fedelmente, ascolta, sia che si sfoci in pianto, che in una sana risata. E il risultato è un legame trionfale , speciale, unico.

spookyDiciamolo, il cane e il gatto fanno il minimo, mangiano dormono e giocano, e il “padrone” (chi mai vuol più essere chiamato così in relazione al proprio Pet?)  preferibilmente identificato come Mami, Papi, o nomignolo preferito, attraverso sforzi che ad alcuni possono sembrare simpaticamente ridicoli , ma senz’altro commoventi, cerca in tutti i modi di interpretare i loro bisogni, le loro sensazioni,  spesso con tenere domande: ” Tesoro vuoi la pappa?” ,”Hai voglia di giocare..?! Birbetta!!” e le reazioni sono sempre sorprendenti. Ecco alcuni Pet Shop in città (ne esistono molti di più) , dove si può fare un salto quando si decide che oggi la birbetta di casa  merita un premio, un regalino, e perché no, un maglioncino per il freddo o il necessaire per la gita fuori porta:

 

  • Porcocane Fashion Dog, via Carlo Alberto 24/bis
  • Per un Pelo,  via Marco Polo 36
  • Pet Store, corso Siracusa 13

 

Buona passeggiata a tutti.

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

 

Fiat lux (risparmiosa) Torino s’illumina di meno?

Sono tornati di attualità nelle cronache sul “compagno G”. I  lampioni municipali, se tecnologicamente evoluti, consentirebbero notevoli risparmi alle casse comunali.  Non è, però,  che la luce led è troppo “fredda”? Se lo chiede il sindaco  Fassino

 

LAMPIONI MANUTENZIONESarà che sono tornati di attualità, i lampioni municipali,  grazie alle cronache sul “compagno G” (Primo Greganti) che si era interessato per l’ installazione  di quelli “intelligenti” in piazza San Carlo. O sarà che il costo delle lampade tradizionali è troppo elevato tanto che, ormai da tempo, i lampioni della città si accendono un po’ dopo e si spengono un po’ prima. E pare che il risparmio annuo sia di quasi mezzo milione di euro. 

 

 Fatto sta che Palazzo Civico ha allo studio la sostituzione del “parco lampade” cittadino con lampionI a led. Si calcola di risparmiare circa 4 milioni di euro in due anni. Non è che la luce led è troppo “fredda”, si chiede il sindaco Piero Fassino, e così si rischia di raffreddare anche l’immagine della città? i tecnici sono al lavoro per verificare anche questo aspetto.Lampioni 2

 

E  intanto le cronache cittadine strillano: “i lampioni ci costano 23 milioni. Torino cambia 55mila lampade” . La ricetta  sta nell’illuminare con più parsimonia ma puntando sulle nuove tecnologie.

 

(Foto: il Torinese)