ilTorinese

Buone pratiche per prevenire e controllare il Covid. Un progetto coinvolge il Poli

 L’Agenzia UNHABITAT delle Nazioni Unite, nell’ambito del programma Participatory Slum Upgrading Programme (PSUP), insieme a un gruppo di studenti del Master Techs4change del Politecnico di Torino coordinato dalla professoressa Francesca De Filippi, ha elaborato un progetto volto a tracciare le migliori azioni e pratiche di prevenzione e controllo del Covid-19 in slum e insediamenti marginali.

Il team di ricerca di UNHABITAT e del Politecnico ha riunito le soluzioni più efficaci in una mappa interattiva georeferenziata (Interactive Project Map), basata su una piattaforma open source, organizzata per categorie (per esempio acqua, servizi essenziali, protezione dei gruppi più vulnerabili) che attualmente comprende 29 progetti provenienti da 14 Paesi nel mondo. La mappa è in continuo aggiornamento e aperta al contributo di chi opera sul campo.

Il progetto intende così supportare le organizzazioni non-governative e i decisori politici che lavorano alla riduzione dell’impatto del Covid-19 nelle aree urbane densamente abitate e marginali, particolarmente esposte alla diffusione della pandemia.

La mappa raccoglie dati su situazioni quali ad esempio Kibera, la più grande periferia degradata del Kenya, dove alcune donne positive all’HIV si guadagnano da vivere producendo flaconi per disinfettanti e maschere protettive, sotto la guida di SHOFCO, un’organizzazione locale che supporta i lavoratori della sanità. Un altro esempio di progetto raccolto nella mappa si concentra sui trasferimenti di denaro di emergenza, sull’assistenza medica di base e sulle forniture di cibo per migliorare le condizioni dei residenti di Dharavi in India, una delle più estese baraccopoli al mondo.

“La mappa interattiva può diventare un potente strumento che, attraverso il sistema del crowdsourcing, permette una costruzione collettiva di contenuti, la ricerca e la condivisione a livello globale di idee per azioni concrete – dichiara Francesca De Filippi, docente di Tecnologia dell’Architettura, direttrice del master Techs4Change e coordinatrice del progetto per il Politecnico – Le risposte più efficaci al problema sono spesso quelle bottom-up, perché si basano sul contesto e utilizzano creativamente le risorse, umane e materiali, a disposizione. Con questo progetto vorremmo dare un contributo a un problema la cui scala è drammaticamente rilevante e che coinvolge miliardi di persone nel mondo, con ovvie conseguenze sulla salute globale”.

È possibile contribuire al progetto segnalando buone pratiche anti-Covid all’indirizzo email UNHABITAT-PSUP@un.org.

Quattro passeggeri positivi sul volo da Ibiza

Erano cento i passeggeri scesi del volo delle 14,25, in arrivo a Caselle da Ibiza e sono stati 97 quelli che hanno accettato di sottoporsi subito al tampone in aeroporto  

 

Di questi, 4 sono risultati positivi, mentre altri 3 sono in via di accertamento. Nelle 24 ore necessarie per l’esito  i viaggiatori hanno dovuto osservare l’isolamento fiduciario. I restanti passeggeri avevano invece deciso di sottoporsi al tampone presso la propria ASL di riferimento essendo tutti residenti fuori Piemonte. In queste ore sono in arrivo a Torino altri voli da Paesi considerati a rischio come Malta e Spagna

Romiti, un quarto di secolo alla Fiat

Cesare Romiti è morto a 97 anni. Tranne l’ultimo è sempre stato in pista con la sua presidenza della associazione Italia Cina. 70 anni di onorata carriera tra e nelle stanze del potere economico e finanziario italiano e non solo. Ma è passato alla storia per i suoi 24 anni alla Fiat e con la famiglia Agnelli. Era orgoglioso nel precisare che con l’Avvocato si davano del lei.

Una vita intensa e diremmo anche  contro corrente. Diceva d’ essere un uomo contro il potere politico ed al tempo stesso lui uomo di potere. Romano de Roma venuto a Torino per mettere in riga i torinesi. La prima sua vittima fu Carlo De Benedetti. Scontro di personalità e scontro (anche) di potere. Del resto si è sempre detto che gli Agnelli regnano e lui governava. Tradotto faceva il lavoro “sporco”. Da Luca di Montezemolo ai Sindacati è stato durissimo . Cacciato il primo perché  si diceva che vendesse gli incontri con l’Avvocato e salvato dallo stesso. Gli operai erano in esubero e dopo i 35 giorni ci pensò lo Stato con la cassa integrazione. Ebbe il coraggio della rottura ma ebbe sempre bisogno della mediazione di quella politica che non amava tanto. Anche lui con i suoi begli appoggi come Cuccia che lo preferì ad Umberto Agnelli. Probabilmente l’unico grande manager pubblico che passerà all’ industria privata. In una intervista di 4 anni fa sostenne di essere stato scelto direttamente dall’ Avvocato.Viceversa molti sostenevano che il suo vero sponsor era Cuccia e che Gianni Agnelli facesse sempre quello che Cuccia desiderava. Molti lo sconsigliano di
accettare perché con gli Agnelli e Torino entrava in un mondo fondamentalmente chiuso. Era una sfida che non poteva non accettare. Carlo De Benedetti durò solo tre mesi ai vertici Fiat. Per allora fu cacciato (con faraonica buona uscita) perché, si diceva , voleva fare le scarpe agli Agnelli. L’ ingegnere dopo diede la sua versione dei fatti. Sosteneva che in Fiat bisognava licenziare subito e lo disse immediatamente a Gianni Agnelli che gli rispose: domani vado a Roma e le saprò dire. Al suo ritorno fu categorico: non si può fare. Del resto dalla prima guerra
mondiale la Fiat ha sempre avuto stretto rapporto con lo Stato. Dal fondatore Giovanni Agnelli a Vittorio Valletta una sana tradizione. Dopo la seconda guerra mondiale continuò barattando condizioni di favore per la Fiat che appena poteva assumeva. Notorio che pur controvoglia Vittorio Valletta si faceva periodicamente un viaggetto a Roma in visita ai suoi amici funzionari
del ministero dell Industria. Gianni Agnelli da Presidente di Confindustria fu grande mediatore e protagonista dell’accordo con Lama sulla scala mobile. Toccherà a Cesare Romiti nell’80 quello
che voleva fare Carlo De Benetti anni prima. Appunto il lavoro “sporco” di licenziare. Cominciava il tramonto industriale di Torino. Sia ben chiaro, non è stata colpa sua. Ma qualche responsabilità sì.Quasi cento anni da protagonista, indubbiamente. Protagonista ed interprete di questo secolo. Passerà anche alla storia per essere passato da manager ad industriale nel periodo post
industriale, dove si è preferito produrre dove costava meno e consumare dove si produceva una volta. Si rammaricava molto che la Fiat non è più italiana. E non era compito suo proporre e realizzare politiche industriali. Talmente indispettito con i politici attuali che ha votato la Raggi a Sindaco di Roma. Aggiungendo che non lo avrebbe più fatto visto la inconsistenza pentastellata. Pragmatico in tutto. Lui che ha avuto i suoi guai con tangentopoli. In cassazione assolto. Non l’ unico del resto. La corruzione era assimilabile alla concussione e  si diceva che aveva pagato la sua scelta di collaborare con la magistratura milanese producendo l’invidia di quella torinese. Un pragmatico che come tale non pensava all’ insieme visto che doveva solo assolvere al compito che gli era stato assegnato.

Patrizio Tosetto

L’isola del libro. Speciale William Faulkner

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria / Un grande applauso alle edizioni “La nave di Teseo” per aver portato in libreria i 6 racconti polizieschi di William Faulkner “Gambetto di cavallo”; autore che vinse il Premio Nobel nel 1950

Un gigante della letteratura americana e mondiale del XX secolo, nato a New Albany (Mississippi)   il 25 settembre 1897 e stroncato da una trombosi a Byhalia il 6 luglio 1962.

Gli esordi non furono facili: scrisse poesie, si mantenne facendo svariati lavori e viaggiò tra New Orleans, New York, Parigi. Sposò la fanciulla che aveva amato in gioventù, Estelle Oldham (divorziata da poco), con lei visse a Rowen Oak, che abbandonerà solo per le incursioni nella mecca del cinema. Un matrimonio difficile, dai sentimenti cupi e carente di romanticismo e affetto. Dapprima la sua carriera letteraria sembra un fallimento. Allora, deluso dai rifiuti degli editori, decide di scrivere solo più per se stesso e il risultato è uno dei suoi capolavori, “L’urlo e il furore”.

E’ l’inizio della folgorante esplosione creativa di Faulkner che sfociò nelle grandi opere composte tra fine anni 20 e inizio 30: ci ha lasciato 20 romanzi e 85 racconti, più alcuni testi per il grande schermo. La sua vita fu attraversata anche da difficoltà economiche dovute soprattutto allo stile di vita dispendioso suo e della moglie. Nel 1932 cercò di risolvere la situazione finanziaria lavorando per circa un decennio come sceneggiatore a Hollywood. La sua vita oscillò tra alti e bassi, alcol che gli distrusse il fisico e relazioni con donne più giovani che bruciarono il suo matrimonio.

Ambientò le sue opere nel profondo sud, che trasferì nell’immaginaria contea di Yoknapatawpha, di cui – con incredibile realismo- colse e descrisse in modo indimenticabile la difficile realtà rurale negli anni della Grande Depressione: tra povertà, fatica, sudore di bianchi e neri, pregiudizi, ingiustizie e schiavitù.

Ed ecco l’occasione perfetta per leggere o rileggere alcune sue opere.

***

William Faulkner “Gambetto di cavallo. Sei racconti polizieschi” -La nave di Teseo-   euro 18,00

Il racconto che dà il titolo alla raccolta fa riferimento a una mossa di scacchi e l’autore lo scrisse nel 49, quasi in concomitanza con il conferimento del Nobel per letteratura. Un’ incursione nel genere poliziesco attraverso sei storie ambientate nell’immaginaria contea di Yoknapatawpha, con protagonista dilettante (sulla falsa riga di Sherlok Holmes) l’avvocato di mezza età Gavin Stevens, procuratore di contea, alle prese con disperata gente comune, miserie, misfatti e misteri. Nella provincia tormentata e bigotta, Stevens attraversa sconfinate lande dove si trova alle prese con crimini locali. Li affronta caparbio e cerca di risolverli attraverso il percorso deduttivo, armato dell’ inseparabile pipa (proprio come Faulkner stesso). Sei vicende in cui scendono in campo famiglie tragiche e disfunzionali, solitudini e rancori, illusionisti e misteriose scomparse e ricomparse, confessioni e sotterfugi.

 

“L’urlo e il furore”   -Einaudi- euro 11,50

E’ il primo grande romanzo di Faulkner pubblicato nel 1929. Racconta tragedie, decadenza e disgrazie dei Compson, una grande famiglia del sud americano alle soglie della Grande Depressione. A narrare questa stirpe, un tempo gloriosa, sono più voci; tra queste spicca quella di Benjamin, ragazzo afflitto da un ritardo cognitivo, che alterna piani temporali differenti tra passato e presente. Perché Faulkner era un maestro nel seguire una cronologia affettiva, prima ancora che temporale, ed abilissimo nell’ammantare i lunghi monologhi interiori di una potentissima forza evocatrice.

 

“Mentre morivo” -Adelphi-   euro 11,oo

E’ del 1930 questo libro che Faulkner scrisse in sole 6 settimane, quando aveva 32 anni; di giorno lavorava come operaio in una centrale elettrica e di notte creava. Ambientato nell’immaginaria contea di Yoknapatawpha è un coro polifonico intorno alla vita, alla morte e al funerale di Addie Bundren, madre di 5 figli e moglie di Anse. E’ il marito che, per rispettarne le volontà, fa costruire la migliore cassa possibile e intraprende un viaggio, tra il folle e il grottesco, su un carretto sgangherato per andare a seppellirla a Jefferson, lontano da casa. Il romanzo scivola nei racconti di 15 voci narranti che hanno fatto parte della vita di Addie, povera donna poco amata. Così com’è vissuta -in solitudine e con il suo orgoglio- rischia di morire senza il conforto dei suoi cari. Persino il figlio prediletto diserta il suo capezzale: l’unica ad assisterla è la compaesana Cora che non vuole farle “…affrontare il Grande Ignoto senza un viso familiare lì a farle coraggio”. Un libro che traccia tanti profili psicologici sullo sfondo dell’ambiente rurale con i suoi usi e le sue chiusure.

“Luce d’agosto” -Adelphi-   euro 13,00

Pubblicato nel 1932 fu considerato un capolavoro. E’ un romanzo che mette a nudo la dura realtà di disadattati ed emarginati, e indaga pregiudizi e razzismo. Lo fa attraverso le vicende di una folta pletora di personaggi: dalla povera ragazza incinta che attraversa Alabama e Mississippi per cercare il padre del bambino, a un reverendo ripudiato dalla sua Chiesa, passando per sceriffi, taglialegna, predicatori e negri disperati. Una comunità e un universo composito che si mette in allarme quando si sparge la voce di un brutale omicidio.

 

“Assalonne Assalonne” -Adelphi-   euro 28,00

Questo romanzo del 1936 ruota intorno alla vita e al destino di un uomo assillato dall’incertezza   sulla sua identità razziale. Apre scorci di vita sulle piantagioni di cotone e sulla brutalità con cui venivano fustigati i lavoratori neri. E’ la storia del contadino Thomas Stupen che diventa proprietario della piantagione in cui lavora, e di Bon, il probabile figlio. Anche in queste pagine Faulkner sciorina una narrazione multipla per mettere a fuoco una realtà che conosceva molto bene: il modo miope in cui i bianchi degli Stati del Sud consideravano il passato storico e la loro incapacità di fare i conti con la spietata piaga della schiavitù. Una curiosità: tra gli affetti più solidi di Faulkner ci fu quello che lo legò alla sua governante di colore, Callie Bar.

 

 

 

Anziani malati non autosufficienti: “La Regione li dimentica”

Riceviamo e pubblichiamo / Sono passati due mesi dal sit-in dei parenti delle vittime nelle Rsa nel periodo di massima diffusione del Coronavirus il 18 giugno scorso. Finora, dalla Giunta regionale e dal Presidente Alberto Cirio, nessun atto concreto rispetto alle richieste avanzate dai tanti che hanno perso uno o più cari nella drammatica strage delle Residenze sanitarie assistenziali e dalle associazioni di tutela dei loro diritti.

– Non è stata revocata la controversa e contestata delibera 14-1150 del 20 marzo
2020 che permetteva (e permette ancora!) il trasferimento di malati contagiosi
dagli ospedali alle Rsa e che ha determinato una diffusione della patologia nelle
Rsa, con conseguenze letali su molti degenti. In caso di nuova pandemia, con
l’attuale delibera sarà possibile operare nuovi trasferimenti, infettando i
degenti ricoverati. Tanti morti non hanno insegnato niente?

– L’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha incontrato i Sindacati e i Gestori privati
delle Rsa, ma non ha trovato il tempo di incontrare i famigliari dei malati morti
nelle Rsa e le associazioni che difendono i diritti dei malati non autosufficienti.
– Gli anziani malati non autosufficienti non sono scomparsi! Restano 30 mila
malati in lista d’attesa che hanno diritto alle cure sanitarie e socio-sanitarie in
convenzione con l’Asl (dati 2016-2019). Nessuna azione della Sanità
piemontese è stata messa in atto per dare priorità alle cure domiciliari ed
erogare gli «assegni di cura» previsti dalla legge regionale 10/2010 con parte
sanitaria.

Devono seguire subito ai decessi 4.000 nuove convenzioni per sostituire i posti
liberatisi nel periodo Covid e almeno altre 6.000 per coprire le quote sanitarie
di chi sta pagando da anni la degenza privatamente in Rsa. Spesa stimata: 60
milioni da erogare subito (sui circa 250 all’anno di spesa storica per i ricoveri in
Rsa). La Regione non ha attivato ingressi in Rsa per molti mesi, risparmiando le
risorse che ora deve rimettere in blocco. Quei soldi non devono sparire, ma
servire per un abbattimento secco delle liste di attesa.

– Non ci sono atti della Giunta regionale verso il Governo per rendere più umane
le visite ai propri parenti in Rsa. Si tratta di una mancanza aggravata dal fatto
che l’assessore alla sanità Icardi è il coordinatore nazionale degli assessori alla
sanità nella Conferenza Stato-Regioni e quindi avrebbe tutti gli strumenti per
porre la questione a livello nazionale.

La mobilitazione della Fondazione promozione sociale, delle associazioni del
Csa – Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, del Comitato
vittime nelle Rsa hanno ottenuto la delibera 2-1821 del 5 agosto in cui vengono
definite le “Linee di indirizzo per la gestione, nella fase di emergenza Covid-19,
delle attività sul territorio della Regione Piemonte, delle strutture residenziali e
semi-residenziali” che comprendono il tema delle visite, delle uscite, dei rientri
a casa per brevi periodi e affermano finalmente le responsabilità della Regione
e delle Asl. Si tratta di un passo avanti, che fissa criteri generali, ma non è ancora
abbastanza. C’è bisogno di una presa di posizione nazionale, che la Regione
Piemonte deve sollecitare in rappresentanza dei suoi cittadini più deboli.

Al Presidente Cirio e alla Giunta della Regione Piemonte chiediamo di confrontarsi
sulle proposte (allegate, già inviate il 22 giugno scorso al Presidente Cirio) e di
prevedere un confronto istituzionale urgente. Le associazioni scriventi hanno
contribuito a scrivere le delibere e le leggi (compresa la legge 10/2010) che hanno
consentito a migliaia di malati non autosufficienti di ricevere le cure, la continuità
terapeutica, la presa in carico definitiva dei servizi. Non ci stiamo ad essere ignorati.
Come ha scritto recentemente Francesco Pallante, docente di diritto Costituzionale
all’Università di Torino: «Di fronte a ogni questione tecnico-scientifica permane un
margine, più o meno ampio, di apprezzamento discrezionale che il governo,
nell’esercizio delle proprie prerogative, ha tutto il diritto di utilizzare. Ciò comporta,
però, l’assunzione di una responsabilità e, in un ordinamento democratico, il dovere
di motivare politicamente le ragioni delle decisioni adottate».

È quindi fondamentale che ogni provvedimento di riforma del sistema di presa in
carico sanitaria e socio-sanitaria non sia assunto come una scelta calata dall’alto,
senza confronto con i cittadini, ma passi dal Consiglio regionale e dall’ascolto delle
associazioni che difendono i diritti dei malati non autosufficienti.

CSA – Coordinamento Sanità e Assistenza fra i movimenti di base

 

Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, proseguono le iscrizioni

Digital first, economia e finanza, giornalismo scientifico, internazionalizzazione, sostenibilità editoriale

È aperto il bando di partecipazione al 9° biennio del Master in giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Il Master è oggi la principale porta di accesso alla professione giornalistica: la frequenza equivale al praticantato e permette, terminato il percorso, di sostenere l’esame di Stato e di essere iscritti all’Albo dei professionisti.  

Fino al 3 settembre p.v. è possibile presentare la domanda di ammissione al biennio 2020/2022 che inizierà a novembre. Tutte le informazioni sulla procedura di iscrizione sono disponibili qui: www.mastergiornalismotorino.it

Le parole chiave di questa nuova edizione del Master sono: digital first, economia e finanza, giornalismo scientifico, internazionalizzazione, sostenibilità editoriale.

Il Master sarà diretto da Marco Ferrando, caporedattore  responsabile della sezione Finanza e Mercati de “Il Sole 24 Ore“, selezionato da apposito bando ora in attesa del parere dell’Ordine necessario alla nomina formale.

Come di consuetudine, oltre a docenti e tutor competenti ed esperti, le studentesse e gli studenti potranno incontrare e interagire con giornalisti e professori nazionali e internazionali.

Il programma di formazione integra studio e pratica professionale nelle modalità previste dalla convenzione con l’Ordine. Prevede 300 ore di lezioni accademiche per la cultura del giornalismo contemporaneo (88 Crediti Formativi Universitari); 1700 ore di laboratori giornalistici per apprendere l’utilizzo dei tools e dei metodi di lavoro; attività redazionale quotidiana su portale web e social network, carta stampata, tv e radio grazie a tutor professionisti esperti; 5 mesi di stage (2 nel primo anno, 3 nel secondo) presso le più prestigiose testate nazionali; una prova finale per conseguire il titolo.

Come candidarsi?

Possono candidarsi tutte le studentesse e gli studenti in possesso di titolo di laurea triennale appartenente a tutte le classi di laurea o i laureandi e le laureande se in condizione di conseguire il titolo entro la scadenza prevista per il perfezionamento dell’immatricolazione. I posti disponibili sono 20.

Una prima selezione avverrà sulla base del curriculum vitae e dei titoli delle candidate e dei candidati. Seguiranno prove scritte e orali.

Il costo del Master è di 13.000,00 Euro per i due anni. Si tratta di una riduzione di circa il 30% rispetto ai bienni precedenti. L’obiettivo è di contenere quanto più possibile eventuali diseguaglianze all’ingresso, una necessità urgente tanto più in tempi di crisi per pandemia. In questa prospettiva sono garantite dal Master borse di studio o in alternativa, esenzioni dei costi, pari al 20 per cento delle somme totali versate dagli studenti.

Le lezioni, il praticantato e il Covid-19 

In caso di ritorno della pandemia da Covid-19 e di rinnovate misure per il distanziamento interpersonale, le attività saranno comunque assicurate. Le lezioni potranno svolgersi, se necessario, in modalità blended, ovvero integrando momenti di formazione in presenza con altri da remoto mediante streaming in simultanea, con disponibilità di registrazione della videolezione. Anche le attività redazionali e gli stage si svolgeranno regolarmente, sempre nel rispetto delle misure vigenti in ogni momento.

Le testate del Master

Il Master è pienamente inserito nella realtà culturale e informativa locale. Le sue testate sono “Futura Magazine”, quindicinale in formato pdf; il portale d’informazione quotidiana “Futura News” www.futura.news.

laboratori radiotelevisivi realizzano notiziari tradizionali (registrati negli studi di Cinedumedia) e format sperimentali come i podcast tematici “I viaggi di Futura”. Il laboratorio televisivo dispone di un proprio canale YouTube mentre il notiziario e le trasmissioni speciali radiofoniche sono realizzate anche in collaborazione con l’emittente di Ateneo Radio 110.

Inoltre gli studenti frequentano un laboratorio dedicato al lavoro del giornalista negli uffici stampa e nella comunicazione istituzionale, che poi viene messo in pratica sul campo grazie ad accordi di sponsorizzazione o di partnership. Negli anni il Master ha collaborato con Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Eni, Città Metropolitana di Torino, Salone del Libro, Circolo dei Lettori, Biennale Democrazia, Festival della Tecnologia, Festival del Giornalismo Alimentare, Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani.

PER INFORMAZIONI

Segreteria Master in Giornalismo di Torino ‘Giorgio Bocca’

Via Roero di Cortanze 5, 10124 Torino

Phone: (+ 39) 011 6704888

Info-mail: giornalismo@corep.it | formazione@corep.it

TransAlp Experience. Una “’passeggiata” di 95 km

Una grande randonnée per ripartire in Mtb

Stante le grandi difficoltà nel poter allestire eventi agonistici, il team organizzatore de La Via del Sale rilancia e prepara un grande evento cicloturistico per sabato 29 agosto: la TransAlp Experience, con partenza da Limone Piemonte e arrivo sul lungomare di Sanremo.

Una “’passeggiata” di 95 km per un dislivello positivo di 1.250 metri, l’ideale per rimettere in moto le proprie gambe affrontando un tracciato che attraversa un territorio dalla storia millenaria. Si potrà godere senza gli affanni agonistici della bellezza incommensurabile della Via del Sale, il percorso carovaniero su strade bianche che dagli oltre 2.000 metri delle Alpi proiettava verso il blu intenso delle acque liguri, ma questa volta la TransAlp Experience regalerà agli occhi dei partecipanti anche un altro spettacolo: i Forti Sabaudi, per la prima volta attraversati direttamente in Mtb respirando la storia che trasmettono le loro mura.
L’appuntamento è per il 29 agosto con ritrovo alle 7:30 dal Piazzale Nord di Limone Piemonte e partenza alle ore 8:00 con bus navetta che porteranno partecipanti e bici allo Chalet le Marmotte, a quota 1.800 metri da dove inizierà il lungo viaggio su due ruote. Tre saranno i ristori previsti: il primo sarà l’Aperitivo Don Barbera con possibilità di ricarica per le E-bike, il secondo al Rifugio La Terza e il terzo a Triora, tutti provvisti di prodotti tipici, infine grande ristoro finale dopo lo scenografico arrivo a Villa Nobel proprio di fronte alla pista ciclabile sul mare di Sanremo. Una conclusione più che degna per una vera avventura.
La quota di partecipazione ammonta a 70 euro, comprensivi di assistenza tecnica e sanitaria e trasporto bagagli da Limone Piemonte a Sanremo. Chiaramente l’iniziativa sarà svolta nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie di prevenzione virologica in vigore in Italia per le manifestazioni su due ruote. Per tutti gli iscritti ci sarà l’opportunità di far seguire all’evento un weekend di piacevole turismo a Sanremo.
Per informazioni: Limone-On, www.limone-on.com, info@limone-on.com

In arresto due corrieri della droga

Numerosi servizi coordinati di controllo del territorio in tutta l’area metropolitana torinese sono stati disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Torino per il ponte di Ferragosto e per i giorni successivi, allo scopo di svolgere un’adeguata azione di prevenzione e di contrasto nei confronti dei principali fenomeni di illegalità diffusa e di criminalità.

Nell’ambito dell’attività, i Carabinieri di Chieri hanno arrestato in flagranza un 40enne, residente a Ladispoli (RM) ma domiciliato a Chieri, che – a bordo della propria autovettura – non si è fermato all’ALT dei militari di un posto di controllo ad Arignano, ed è stato bloccato dopo un breve inseguimento. I Carabinieri hanno recuperato un involucro con 110 grammi di cocaina che il fuggitivo ha gettato dal finestrino durante la fuga. Nel garage dell’uomo, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 360 grammi di cocaina e un bilancino elettronico.. L’uomo è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Nella rete dei carabinieri è finito anche un altri corriere della droga, un operaio di 41 anni di Chieri che è stato fermato a bordo della sua macchina a Pecetto. Nascondeva 22 grammi di cocaina in macchina e altri14 grammi di cocaina a casa.

Entrambi i soggetti arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale “Lorusso – Cotugno” di Torino, a disposizione della Autorità Giudiziaria. L’attività dei carabinieri ha evitato l’immissione di oltre 1500 dosi di cocaina sul mercato della droga della movida torinese.

Nel corso del medesimo servizio i Carabinieri di Chieri in collaborazione con il N.A.S. CC di Torino hanno sanzionato (2.000 euro) il titolare di un supermercato per non aver “ottemperato alle procedura previste dal manuale di autocontrollo (haccp) avendo posto in vendita prodotti con termine minimo di conservazione superato di validita’ ”.

Altri migranti in Piemonte. Cirio: “Il governo ci prende in giro”

“Il governo ci ha preso in giro”, dice apertamente il governatore Alberto Cirio

Il presidente del Piemonte aggiunge: “l’ impegno con il Viminale era che in Piemonte non sarebbero stati mandati altri migranti, ma è stato disatteso.

E inoltre  abbiamo appreso da una notizia di agenzia di stampa”. Cirio  ha fatto un sopralluogo nell’hub di Castello d’Annone (Asti), dove per iniziativa del Ministero dell’Interno sono destinati 76 migranti sbarcati a Lampedusa. “Il Piemonte non ce la fa, soprattutto in questo momento. Il Governo fa ordinanze a ogni sole che sorge”, ha aggiunto il governatore. L’arrivo dei nuovi migranti impegnerà 14 persone della Croce Rossa, che e  in aiuto alle forze dell’ordine arriveranno altre 30 persone, anche della Guardia di Finanza.

Un arresto e due denunce. Una donna trovata con 20 mila euro in tasca

Personale del commissariato Barriera Milano, coadiuvato da pattuglie del  Reparto Prevenzione Crimine e da una Squadra del Reparto Mobile di Torino,  ha effettuato un controllo straordinario che ha interessato in particolar modo Largo Giulio Cesare e la zona sita fra corso Palermo e le vie Montanaro, Baltea e Scarlatti.

Un cittadino straniero è stato denunciato in quanto aveva con sè 8 grammi di marijuana; una cittadina nigeriana di 25 anni, invece, è stata trovata in possesso di una somma di oltre 20000 € in contanti, senza essere in grado di giustificarne il motivo. Pertanto, è stata denunciata per ricettazione.

Attorno alle 22.30, in Largo Giulio Cesare i poliziotti sono stati avvicinati da una passante che ha segnalato loro di aver appena assistito ad un litigio animato fra una coppia alla fermata del tram, al  termine del quale la donna era stata percossa con violenza.

I poliziotti si sono recati immediatamente sul posto ed hanno trovato effettivamente la vittima, seduta sulla pensilina, in lacrime, mentre un uomo si allontanava a passo svelto. Gli agenti hanno fermato il soggetto, un cittadino egiziano sulla sessantina, e soccorso la sua ex compagna. Nel contesto della denuncia presentata negli uffici del Comm.to, sono emersi maltrattamenti e comportamenti persecutori da parte del cittadino egiziano nei confronti della signora, soprattutto nell’ultimo periodo, da quando si erano lasciati in seguito al suo arresto nel marzo 2019, e  mai denunciati per timore di ritorsioni. L’uomo è stato arrestato per stalking.