ilTorinese

Parte male l’avventura granata di Giampaolo

Qui Toro: comincia male l’avventura granata di Giampaolo. Sconfitta di misura per 1a 0 contro la Fiorentina al Franchi di Firenze.Toro timoroso ed alquanto confusionario con un gioco  ancorato al passato e lontano dai dettami del nuovo mister. Qualche segnale timido di ripresa verso la fine della partita. Male Belotti e Zaza.Benino il centrocampo,disattenta la difesa con Izzo anello debole della difesa a 4.

Bene Sirigu autore di 2 strepitose parate che hanno impedito un passivo più pesante.Oggi è emersa la necessità di un regista ed un trequartista.Saranno Torreira e Ramirez? Mercato sempre aperto fino al 5 ottobre.Il ds Vagnati è stato piuttosto evasivo nel rispondere in quanto è necessario prima sfoltire l’organico che conta ben 32 calciatori

Qui JuveGrande attesa per la Juve di Pirlo che scenderà in campo domani sera a Torino contro la Sampdoria.

I bianconeri hanno effettuato la rifinitura oggi con Ronaldo e Kulusevsky in ottima forma. Senza un centravanti di ruolo sarà una Juve senza punti di riferimento in avanti.Il mercato porterà Dzeko?pare proprio di sì.

Vincenzo Grassano

Coronavirus: una nuova vittima e 74 contagi. Stabili i ricoveri in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

27.450 PAZIENTI GUARITI E 333 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.450(+ 50 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3.412 (+2) Alessandria, 1627 (+1) Asti, 857 (+1) Biella, 2.661 (+6) Cuneo, 2.483 (+13) Novara, 13.970 (+20) Torino, 1246 (+7) Vercelli, 1006 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 188(+0) provenienti da altre regioni.

Altri 333 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4154

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale è quindi di 4154 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 400 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 34.241 (+74 rispetto a ieri,di cui 48 asintomatici. Dei 74 casi, 20 screening, 36 contatti di caso, 18 con indagine in corso. I casi importati sono 10 su 74, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4.285 Alessandria, 1.939 Asti, 1.116 Biella, 3.288 Cuneo, 3.194 Novara, 17.079 Torino, 1.635 Vercelli, 1.207 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 290 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 208 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 140 (+0 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2158

I tamponi diagnostici finora processati sono 666.3091, di cui 369.272 risultati negativi.

 Spacciatore pretende i soldi dai nonni del cliente che non paga

 Arrestato per estorsione dai carabinieri

Un arresto è avvenuto a Borgone di Susa, dove un cliente dopo aver acquistato dosi di droga non le aveva pagate, mentre lo spacciatore pretendeva che fossero i suoi nonni a saldare il debito. I carabinieri della Compagnia di Susa hanno così arrestato per estorsione un 26enne dopo la denuncia di due anziani nonni 80enni, quali si sono rivolti alla locale Stazione per le continue minacce ricevute dall’arrestato, il quale pretendeva da loro presunti debiti insoluti del loro nipote. Per ricevere il denaro dai due anziani, oltre a diverse minacce telefoniche, il giovane pusher era persino arrivato a danneggiare la porta della loro abitazione dandovi fuoco con alcuni giornali, oltre a danneggiare la vetrata della loro casa con un grosso mattone. L’uomo era già riuscito a riscuotere dalle vittime 500 euro in contanti. I Carabinieri hanno ora posto fine al loro incubo, sorprendendo in flagranza il malvivente subito dopo essere uscito dalla casa delle vittime con altre 400 euro estorte.
(foto archivio)

Qual è il momento migliore per mangiare la frutta?

MANGIARE CHIARO /  Qual è il momento migliore per mangiare la frutta?Nessuno. O meglio, tutti! Immagino avrete già sentito dire innumerevoli volte che la frutta va mangiata solo lontano dai pasti. Altra diceria o falso mito sentito e stra sentito. Partiamo da questo presupposto: la frutta va mangiata. Punto. Quando volete, come volete.

Ma allora, perché si è diffusa questa diceria? In questo caso sarebbe per via delle testimonianze di chi dice che dopo aver mangiato frutta dopo il pasto si sente gonfio, eccessivamente sazio, con “aria nella pancia”.

Questo succede perché la frutta ha diversi componenti, tra cui fibre e oligosaccaridi, e questi possono effettivamente rallentare (di molto poco) il transito del cibo attraverso lo stomaco e l’intestino, dare luogo a processi di fermentazione e creare un accumulo di gas a livello intestinale (ecco il gonfiore di cui sopra). Ma, e qui attenzione c’è un grosso ma, questo capita a chi, sfortunatamente, ha una problematica intestinale conclamata, come colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo. Se escludiamo queste condizioni, generalmente non si riscontrano fastidi dopo aver ingerito la frutta a fine pasto e non ci sono studi scientifici o linee guida che lo sconsigliano.
Anzi, possiamo trarne diversi benefici: gli zuccheri che contiene vengono rilasciati nel sangue più lentamente rispetto a quando si mangia lontano dal pasto, l’acidità e la vitamina C facilitano l’assorbimento del ferro contenuto il alcune verdure e alimenti di origine vegetale, il sapore acidulo dà all’organismo il segnale di fine pasto.
Ah, e di certo non sarà la frutta a farvi ingrassare, a meno che non esageriate con le quantità (come per qualsiasi altro alimento, d’altronde).
In sostanza, il concetto è: mangiate 2-3 porzioni di frutta (da circa 150 g) al giorno, dopo i pasti, lontano dai pasti, quando preferite. Purchè le mangiate.

Fonti: https://www.issalute.it

Vittoria Roscigno

Vittoria Roscigno, classe 1995, laureata con lode in Dietistica presso l’Università degli studi di Torino e con il massimo dei voti nella Magistrale in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università degli studi di Firenze. Ha conseguito i titoli di “Esperta in nutrizione sportiva” e “Nutrition expert” mediante due corsi annuali e sta attualmente frequentando un Master di II livello in Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Università degli studi di Pavia. Lavora in qualità di dietista presso le strutture Humanitas Gradenigo e Humanitas Cellini, oltre a svolgere attività di libera professione a Torino.

-“Che la scienza e la buona forchetta siano sempre con te”.
Sito: vittoriaroscigno.it
Instagram: @dietistavittoriaroscigno
Facebook: Dott.ssa Vittoria Roscigno – Dietista

Al MAO di Torino: “Il Giappone dalla A alla Z”

Il Paese del Sol Levante raccontato nelle sue tipicità e “in ordine alfabetico” nel libro di Guido Montanari. Giovedì 24 settembre, ore 17,30

Perché in Giappone i treni arrivano puntuali? Perché i giapponesi salutano con un inchino? Perché mettevano la mascherina ancora prima della pandemia del Covid19? Come hanno fatto a diventare uno dei Paesi più sviluppati del mondo e al tempo stesso a mantenere le loro tradizioni millenarie? Come hanno potuto sviluppare le feroci arti marziali ed esprimere nelle loro opere artistiche poesia e leggerezza inarrivabili? Curiosità, domande fors’anche a volte banali che in tanti ci siamo fatti imbattendoci, per varie ragioni, nella storia di un Paese così misterioso e affascinante, per tanti versi, ancora molto lontano e “incompreso” dal nostro. E che, anche per questo, suscita sempre grande interesse e attrazione. A venirci in aiuto nel dare risposte ai succitati (e sicuramente a tant’altri ancora) dilemmi, potrebbe esserci di grande utilità il volume di Guido Montanari titolato “Il Giappone dalla A alla Z”, edito da “disegnodiverso”, curato da Paola Gribaudo (con illustrazioni e foto di Lorena Alessio, esperta di architettura e cultura giapponese) e che verrà presentato il prossimo giovedì 24 settembre, alle 17,30, negli spazi del MAO- Museo d’Arte Orientale di via San Domenico 11, a Torino. Nel libro, l’autore (docente di Storia dell’Architettura e della Città al Politecnico di Torino) racconta del Giappone, dove ha vissuto per un certo periodo, alcuni aspetti peculiari attraverso una scrittura divulgativa estremamente agevole e una serie di brevi osservazioni e riflessioni, seguendo la traccia (di qui il titolo) delle lettere dell’alfabeto. Fra il colto e lo scanzonato. Tanto che il volumetto – al pari degli altri 67 titoli della collana– si propone come una sorta di “capriccio” editoriale che intende fondere approcci diversi al testo unendovi contributi di artisti, scrittori, poeti, attori, musicisti e collezionisti. E in qust’ottica le possibili risposte di Montanari, atte a soddisfare i nostri molti punti interrogativi, “si articolano come brevi appunti di viaggio, utili a stimolare la curiosità piuttosto che a fornire spiegazioni: un tentativo di raccogliere pensieri e proporli alla discussione, per confrontarsi magari con chi conosce meglio questo complesso Paese”.
La presentazione, aperta dal Direttore del MAO, sarà condotta da Elena Dellapiana e da altri ospiti. Saranno presenti gli autori e la curatrice del volume.
Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria alla mail mao@fondazionetorinomusei.it indicando nell’oggetto “PRESENTAZIONE LIBRO MONTANARI”.
In ottemperanza alle normative anti Covid19, gli ingressi sono contingentati e i posti disponibili limitati.

g. m.

La visione liberale sconosciuta ai novelli Robespierre

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Il Presidente della Commissione Parlamentare antimafia Morra, a due giorni dal voto, denuncia 13 casi di candidati impresentabili ai sensi della Legge Severino, una delle leggi meno eque, come e’ stato dimostrato dai fatti, e più giacobine:

una triste eredità del governo Monti. Inoltre si rifà a a casi di infrazione del codice di autoregolamentazione dei partiti che non tocca all’antimafia far rispettare.  Morra riecheggia Rosi Bindi che anche lei alla vigilia del voto fece una cosa analoga, ma almeno formalmente un po’ più corretta.

La Commissione antimafia ha compiti differenti che riguardano appunto la mafia e non la generica lotta alla corruzione e la denuncia di reati connessi.  A due giorni dal voto significa intervenire in modo pesante nella partita del voto nella sua fase conclusiva e più delicata, sollevando polveroni. Morra doveva semmai agire con tempestività, sempre però attenendosi alle sue competenze specifiche in relazione a reati di mafia. In questa Italia infestata da giacobini che vogliono tagliare teste come fossero cavoli (uso una metafora del grande Hegel)  non c’è affatto bisogno di un nuovo grande inquisitore. Il 20 e 21 i cittadini voteranno. Poi si vedranno le ineleggibilità per chi, eletto, non gode dei requisiti di eleggibilità stabiliti dalla legge. Questa è la regola a cui anche Morra – Robespierre deve sottostare. Morra si lascia andare anche a valutazioni etiche che debbono essere estranee a valutazioni giuridiche. La morale deve restare fuori, ma l’integralismo manicheo grillino non permette di capire le ragioni profonde di una distinzione fondamentale in uno Stato di diritto, propria di una visione liberale che è del tutto estranea a Morra, come lo era alla Bindi.

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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Contro la fauna musicale

Caleidoscopio rock USA anni 60 / Tra 1963 e 1967 nacque e proliferò rapidamente nel mondo del rock USA tutto un florilegio di nomi di bands incentrati sull’ambito “faunistico”, dagli animali feroci agli insetti, tanto che ormai pareva quasi essere diventato “originale” chiamarsi con nomi “normali”…

E ancor più con l’ondata della British Invasion l’effetto venne amplificandosi, in primis in scia a nomi quali “The Beatles” o “The Animals”. Naturalmente c’era chi espressamente non intendeva seguire la corrente e, al contrario, era ben orgoglioso di allontanarsene e prenderne le distanze, fin appunto dal nome del complesso musicale.

Tra questi rileviamo la band The Humans, che proprio nel nome sottolineavano immediatamente la non-appartenenza alla “fauna musicale” imperante. Formatisi ad Albion (stato di New York, area del lago Ontario) nell’estate del 1964, quasi tutti i membri rientravano nel contesto del liceo locale: Dick Doolan (V), Danny Long (V, arm), Bill [William R.] Kuhns (chit), Marty Busch (b), Gar Trusselle (org), Jack Dumrese (batt). Si rileva che già fin dall’inizio del 1965 l’attività musicale della band risultava fitta, grazie all’attività del manager Al Cecere (nell’area di Rochester) e dell’agente Rich Nader (ponte con la Premier Talent Associates). Partendo dal locale “Oak Orchard Lanes” di Albion, The Humans estesero presto il raggio di azione a Rochester, Oswego, Syracuse, Utica, Binghamton, con la possibilità di essere “opening band” per Mitch Ryder and The Detroit Wheels, The Hollies e The Standells. Nei vari gigs incrociarono altre bands del garage rock tra cui Caesar & His Romans, The Heard, The Rivieras, specialmente dell’area di Batavia (tra cui The Squires, The Plague e The Majestics); nel 1966 ebbero l’occasione di esibirsi al Rheingold Festival a Central Park (Manhattan). Nello stesso anno vissero l’esperienza della sala di registrazione grazie al prezioso aiuto di Al Cecere, da cui scaturì il primo (e unico) 45 giri: “Warning” [William R. Kuhns] (6109; side B: “Take A Taxi”), con etichetta Audition Recording, inciso a Syracuse presso i Riposo Studios, con produzione Cecere Music. Con il 45 giri alle spalle, The Humans furono trasmessi anche in radio di Michigan, Indiana, Illinois e Iowa, spingendosi finanche sul mercato musicale di Texas e Oklahoma. Nelle esibizioni entrarono in repertorio stabile entrambi i brani del disco, registrando un discreto successo anche a livello di esecuzioni “live” in adult clubs di Pennsylvania, Ohio e Indiana tra maggio e luglio 1966; purtroppo il destino avverso colpì improvvisamente e dolorosamente la band in quello stesso anno, che sembrava quello giusto per un futuro promettente. Nel settembre 1966 morì in un incidente stradale Danny Long (V, arm), assestando un pesantissimo colpo all’entusiasmo della compagine, che già cominciava ad essere decimata dalle chiamate in esercito. Il declino fu conseguente ed inevitabile e a quanto pare le ultime esibizioni “live” dei The Humans ebbero luogo ad Albion nel novembre 1966, con lo scioglimento definitivo del gruppo entro l’inizio del 1967.

Gian Marchisio

Tav, Ruffino (Fi): “Chi risarcirà la valle?”

“Un territorio provato, messo a ferro e fuoco da anni, dove si sono consumati scontri brutali che hanno messo in ginocchio un intero territorio.

Gli arresti recenti di alcuni esponenti del Movimento No Tav sono la conseguenza ovvia di provvedimenti assunti dalla magistratura, le cui sentenze vanno sempre rispettate. Non si tratta, dunque, di ingiustizia, di abominio, o di sentenze politiche ingiuste, come qualcuno dalle parti del M5S sta dicendo in queste ore, ma del normale decorso della giustizia. Il punto è un altro, ovvero, chi risarcirà la Valle di Susa per tutti i danni subìti in questi anni, per essere stata dilaniata da scontri feroci, di attività di protesta violente contro il cantiere Tav, decine di episodi che hanno messo a dura prova un intero territorio, l’elenco sarebbe lunghissimo. Dunque, la nostra solidarietà, oggi, va al territorio, alla popolazione e alle forze dell’ordine, da sempre impegnate per evitare la degenerazione degli scontri”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Sequestrati 2,2 chili di “Amnèsia”, la nuova droga che cancella i ricordi

Spaccio  di droga, carabinieri arrestano due corrieri e due pusher. La sostanza è ottenuta spruzzando metadone ed eroina sulla marijuana

Nell’ambito dei servizi di controllo antidroga del territorio, i carabinieri hanno arrestato 4 persone, tre italiani e un senegalese, per detenzione di droga.
A Caselle, i carabinieri hanno sequestrato oltre 2,2 kg di Amnèsia, la nuova droga ottenuta spruzzando metadone ed eroina sulla marijuana.
I carabinieri della Tenenza di Ciriè l’hanno sequestrata a una coppia, uomo italiano di 34 anni e la sua compagna italiana di 23 anni, residenti a San Maurizio Canavese. In auto della coppia, i carabinieri hanno trovato 2,2 kg di Amnèsia, in due confezioni termosaldate. Nella loro abitazione a San Maurizio Canavese sono stati trovati altri 300 grammi di hashish e 1000 euro in contanti. I militari che li hanno fermati nei pressi dell’Aeroporto di Caselle Torinese, durante uno dei controlli stradali intensificati in queste settimane, sospettano che si tratti di due corrieri della pericolosa sostanza che crea rapida dipendenza e pericolose amnesie, da cui il nome Amnèsia. Stanno proseguendo le indagini per verificare la provenienza e soprattutto la destinazione della nuova droga.
A Torino, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato per detenzione di droga un italiano di 24 anni, di Torino. Controllato in Via Mittone (Quartiere Parella) e perquisito, i militari hanno sequestrato 20 grammi di marijuana. Nell’abitazione del giovane, i carabinieri hanno trovato altri 50 grammi della stessa sostanza occultati all’interno di un cassetto della stanza da letto. L’uomo è stato collocato ai domiciliari
Sempre a Torino, in via Pelosa (Quartiere Cenisia), i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato per detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale un senegalese di 36 anni, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano.
Per sottrarsi al controllo e all’arresto, l’uomo ha deglutito gli ovuli nascosti in bocca e poi ha tentato la fuga a piedi scalzi. Poco dopo è stato bloccato ma ha colpito i carabinieri con calci e pugni nel tentativo di divincolarsi.
L’africano è stato bloccato e arrestato.