ilTorinese

Carlos Tavares si dimette: quale futuro per i dipendenti Stellantis?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’amministratore delegato di Stellantis si è dimesso improvvisamente in serata. Si guarda al futuro, incerto. Intanto il gruppo sarà in mano ad un comitato guidato da John Elkann. Le prime dichiarazioni sindacali e politiche. Marco Rizzo: “Gli articoli 42 e 43 della Costituzione consentirebbero al governo italiano di espropriare un’azienda strategica come questa”.

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“Oltre il cuore” di Vincenzo Desiante: una storia di passioni, scelte e riflessioni sulla vita

Informazione promozionale 

Il romanzo è una finestra sulla complessità delle emozioni umane e sulle scelte che ci definiscono.

Vincenzo Desiante, laureato in Giurisprudenza con un master in Criminologia e Studi Forensi, è un autore che porta nelle sue opere la stessa sensibilità analitica che contraddistingue il suo ruolo professionale. Impegnato nello studio e nella formazione in ambito criminologico e una carriera consolidata in un’azienda privata, l’autore ha trasformato la sua passione per le dinamiche umane in una narrazione profonda e coinvolgente.
Il suo romanzo “Oltre il cuore” è una finestra sulla complessità delle emozioni umane e sulle scelte che ci definiscono.

La trama
Salvatore, un ingegnere quarantenne del Sud Italia, si trasferisce a Milano in cerca di nuove opportunità lavorative. Grazie all’aiuto di un vecchio amico e compagno di università, riesce a ottenere un impiego e a costruire una nuova vita. Ma il suo percorso, apparentemente lineare, si complica quando incontra Perla, una giovane donna di 28 anni che frequenta quotidianamente lo stesso bar dove lui fa colazione.

Affascinato da questa donna misteriosa, Salvatore si trova improvvisamente intrappolato in una crisi profonda, che rischia di mettere in discussione tutto ciò che ha costruito: la sua carriera, la sua famiglia e il futuro che immaginava per sé.
A complicare ulteriormente la situazione arrivano i problemi familiari: una figlia in piena crisi adolescenziale e una madre gravemente malata. Tra passioni proibite e legami familiari che si intrecciano e si spezzano, Salvatore si ritrova a lottare tra la razionalità e l’irrazionalità, tra ciò che è giusto e ciò che il cuore gli suggerisce.
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Una storia che tocca l’anima
Desiante non si limita a raccontare una vicenda personale, ma dipinge quadri di struggimento e bellezza, descrivendo il dolore di coloro che si amano intensamente ma che, per circostanze ineluttabili, non possono stare insieme. I personaggi si muovono in un mondo fatto di scelte difficili, di relazioni che si intrecciano come rami di alberi in una foresta, per poi essere separati dal destino.
Ciononostante, il romanzo non è solo una narrazione di amori impossibili, ma anche un inno alla bellezza del sentimento, alla forza di una passione che sfida ogni ostacolo e alla gratitudine per quei momenti di connessione che illuminano la vita.
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Un finale che lascia spazio alla riflessione
Nel finale, Desiante invita il lettore a immergersi nelle proprie emozioni, lasciandosi trasportare dalle lacrime e dalle riflessioni. “Oltre il cuore” è una storia che non offre risposte preconfezionate, ma spunti di riflessione che ognuno può trasformare in insegnamenti di vita.
Perché leggere “Oltre il cuore”
Con uno stile evocativo e coinvolgente, Vincenzo Desiante racconta una storia che parla a tutti, esplorando i grandi temi della vita: la lotta tra ragione e passione, l’importanza dei legami familiari, e il peso delle scelte che plasmano il nostro destino. Un romanzo che promette di lasciare il segno, conducendo il lettore in un viaggio emozionante nel profondo del cuore umano.
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Non lasciarti sfuggire questo capolavoro di emozioni e introspezione. “Oltre il cuore” è disponibile presso le principali librerie e piattaforme online.
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A dicembre e gennaio orari serali prolungati per la metropolitana

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Nei mesi di dicembre e gennaio la metropolitana di Torino prolunga l’orario del servizio: dal martedì al giovedì e la domenica le ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi saranno a mezzanotte, il venerdì e il sabato all’1.

“Orari studiati per garantire una maggiore copertura serale e offrire maggiore flessibilità per permettere a Torino di accogliere al meglio chi sceglie di vivere la città durante il periodo invernale”, spiegano da Gtt.

La riorganizzazione dell’orario tiene conto dell’aumento di mobilità tipico del periodo e la possibilità di integrare l’estensione oraria fino a tutto gennaio grazie all’avanzamento delle attività di aggiornamento tecnologico in corso. “Una rimodulazione – sottolineano da Gtt – frutto della stretta collaborazione con la Città che si integra con il progresso dei lavori di migrazione degli impianti di terra del sistema di segnalamento CBTC”.

L’installazione del nuovo sistema digitale, che migliora sicurezza, efficienza e sostenibilità, è ormai quasi completata sull’intera linea. I lavori in questa fase non interferiscono sul servizio ed è quindi stato tecnicamente possibile estendere gli orari. Le attività di migrazione del sistema riprenderanno nel mese di febbraio 2025.

A partire da dicembre 2024, inizieranno inoltre le prime prove notturne di circolazione dei treni con il nuovo sistema, un ulteriore passo verso il completamento definitivo.

Scontro tra due auto: un morto e un bambino ferito

Nello scontro tra una Ford e una Suzuki nella strada da Alessandria verso Valle San Bartolomeo, il conducente della seconda vettura è deceduto nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorsi. Sulla stessa auto e’ rimasto ferito anche un bambino di 10 anni portato in ospedale in codice rosso ma non in pericolo di vita. Ferito anche l’uomo a bordo dell’altra vettura.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

SEPEM Industries B2B per l’industria manifatturiera

SEPEM Industries 2024, la 1ª edizione dell’evento B2B interamente dedicato al mondo dell’industria manifatturiera del Nord-Ovest

 

Martedì 3 e mercoledì 4 dicembre saranno due giornate di full immersion dedicate a responsabili di produzione, tecnici e specialisti dell’industria manifatturiera alla ricerca delle migliori soluzioni per gestire le loro necessità quotidiane

 

 

 

Dopo la sesta edizione francese appena conclusasi con successo a Grenoble, SEPEM Industries arriva – per la prima volta – in Italia.

 

La manifestazione, organizzata da GL Events Exhibitions Industrie con il patrocinio di Regione PiemonteCittà di TorinoCamera di Commercio TorinoAPI TorinoCNA Piemonte e Unione Industriali Torinosi terrà a Lingotto Fiere Torino (in Via Nizza 294martedì 3 e mercoledì 4 dicembre.

 

Pensata per rispondere ai bisogni concreti delle aziende locali e alle esigenze del settore manifatturiero in un contesto regionale, la rassegna avrà l’intento di favorire lo sviluppo di relazioni tra le imprese limitrofe e sottolineare le peculiarità del territorio.

 

Il Salone, che coinvolgerà oltre 90 tra marchi ed espositori, si concentrerà su temi come la sostenibilità e la sicurezza sul lavoro e proporrà soluzioni concrete ai problemi quotidiani. Durante la due giorni, infatti, i visitatori troveranno proposte di attrezzature, materiali e strumenti essenziali alla produzione, soluzioni per la finitura e il trattamento dei materiali, per il loro assemblaggio, così come il loro fissaggio e la loro saldatura. Oltre a un’importante presenza di realtà legate all’elettronica, alle lavorazioni meccaniche, alla sicurezza, all’igiene e ai DPI.

 

A pochi giorni dall’inizio del Salone, i professionisti che hanno richiesto l’accredito all’evento sono oltre 1500.

 

Vero e proprio punto di riferimento e d’incontro per le istituzioni e le imprese manifatturiere sia su scala macro-regionale che internazionale, il Salone verrà inaugurato con una Tavola Rotonda martedì 3 dicembre alle ore 10:00. 

 

Durante l’incontro, dal titolo “Oltre il 2025: le sfide per la manifattura del Nord-Ovest Idee e prospettive sul futuro“, le istituzioni del territorio si confronteranno con alcune delle più importanti associazioni imprenditoriali torinesi. Tra i protagonisti, Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio Torino, API Torino, CNA Torino e Unione Industriali Torino.

 

PERCHÉ A TORINO?

La prima edizione italiana del format SEPEM Industries – nato in Francia nel 2006 e cresciuto oltralpe fino a 7 edizioni biennali – si terrà a TorinoCapitale della Cultura d’Impresa 2024, per essere vicino agli stabilimenti produttivi del Nord-ovest d’Italia e sottolineare l’importanza di un territorio da sempre motore della filiera industriale italiana.

L’area del capoluogo piemontese è tra le prime per densità di piccole e medie imprese del settore manifatturiero e rappresenta da sempre il crocevia del cosiddetto triangolo industriale italiano, asse portante del tessuto economico del nostro Paese.

La manifattura italiana ad alta e medio-alta tecnologia è composta da 45.206 imprese, di cui solo il Nord Ovest ne ospita complessivamente il 41,6%. Basti pensare al grande distretto automotive piemontese, guidato dal Gruppo Stellantis, al distretto aerospaziale torinese di Leonardo, GE Avio e Thales Alenia Space. Ai distretti di chimica, plastica e gomma, agli agroalimentari del cuneese e della Lombardia sud – orientale, fino al distretto tessile di alta gamma della zona biellese.

 

QUALI SARANNO GLI OBIETTIVI? 

Il Salone metterà al centro il concetto di prossimità, al fine di offrire soluzioni valide e costruttive alle sfide dell’industria manifatturiera, dando la possibilità ai responsabili di produzione, della logistica, della sicurezza e di tutti i settori operativi dell’impresa, di trovare risposte concrete alle loro specifiche necessità.

Considerata la complessa situazione del mercato industriale italiano in questo periodo storico, se da una parte le imprese hanno bisogno di investire nell’innovazione, dall’altra devono trovare le migliori soluzioni possibili per risolvere i problemi del quotidiano, restare al passo con la concorrenza e gestire i propri flussi in modo veloce, sicuro e funzionale. Per questo motivo, al centro di SEPEM Industries, ci saranno strumenti e servizi per garantire efficienza, sicurezza ed elevate prestazioni degli stabilimenti produttivi.

 

“È con grande piacere che presentiamo alle industrie piemontesi, più in generale a quelle del Nord Ovest, un salone che in Francia esiste da quasi vent’anni. SEPEM è un importante momento d’incontro per i responsabili operativi dell’industria manifatturiera. In fiera si potranno trovare soluzioni per l’efficientamento, la manutenzione, la sicurezza e la sostenibilità del ciclo di produzione. Pensiamo si tratti di un’offerta essenziale per chi ogni giorno gestisce, in tutto o in parte, uno stabilimento produttivo. Il Piemonte è terra di manifattura – automotive, aerospazio, agroalimentare, tessile, meccatronica – e riteniamo importante fornire soluzioni e strumenti a chi ogni giorno contribuisce al consolidamento del tessuto economico locale” afferma Giacomo Bottaro – Head of Marketing & Communication, GL Events Exhibitions Italia.

 

AREA JOB & PLACEMENT

Oltre a identificarsi come la fiera delle soluzioni concrete, all’interno di SEPEM sarà inoltre presente uno spazio dedicato alla ricerca del lavoro. In collaborazione con UMANA – fra le principali Agenzie per il Lavoro in Italia – verrà proposta un’area dedicata, dove poter scambiare riflessioni sul mondo del lavoro e mettere in connessione aziende e professionisti in cerca di nuove sfide.

 

In conclusione, SEPEM Industries 2024 promette di essere molto più di un semplice salone: con oltre 90 tra espositori e marchi presentati, il Salone offrirà un’esperienza immersiva nel mondo dei servizi per l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità degli stabilimenti produttivi.

 

Un evento per l’intero ecosistema industriale, sarà una piattaforma unica di scambio e ispirazione, dove ogni partecipante avrà la possibilità di connettersi con fornitori, distributori e potenziali clienti per creare sinergie e opportunità concrete di crescita.

“Il nostro obiettivo?” conclude Giacomo Bottaro – Head of Marketing & Communication, GL Events Exhibitions Italia. “Sviluppare un evento che fa della prossimità e della concretezza il suo punto di forza, capace di ispirare crescita, innovazione e una vera collaborazione tra imprese, enti e lavoratori”.

 

IL PROGRAMMA

 

MARTEDì 3 DICEMBRE

 

ALLE ORE 10:00

Tavola Rotonda Inaugurale “Oltre il 2025: le sfide per la manifattura del Nord-Ovest
Idee e prospettive sul futuro della produzione industriale tra incertezze geopolitiche, innovazione, sostenibilità e sicurezza”

Istituzioni del territorio e associazioni imprenditoriali a confronto.

 

ALLE ORE 11:30

ESG: ma tu che ne sai?
Un appuntamento durante il quale API Torino si metterà a disposizione delle imprese per affrontare correttamente l’argomento e riflettere sull’applicazione dei criteri ESG, il rating e i bilanci di sostenibilità secondo le regole europee.

 

ALLE ORE 14:00

LUBExpert Implementation Master Class – Corso di formazione sulla lubrificazione: modulo Advocate
Un corso introduttivo che offrirà una visione a 360 gradi sulle pratiche di lubrificazione nell’industria. Offerto gratuitamente a un numero limitato di partecipanti esclusivamente in occasione della fiera, il corso sarà tenuto da Haris Trobradovic di SDT Ultrasound Solutions e verrà tradotto simultaneamente in italiano.

 

ALLE ORE 16:00

Tavola Rotonda “Come sarà la meccanica italiana nel 2025: innovazioni e sfide raccontate dai protagonisti”

 

ALLE ORE 17:00

DARKWAVE Motion Amplification®: Una nuova era per il controllo vibrazioni e l’analisi causa radice

Un workshop durante il quale i manutentori e responsabili di produzione avranno modo di scoprire come la tecnica del controllo delle vibrazioni e l’analisi causa radice possono essere utilizzate quotidianamente in casi reali e concreti.

 

MERCOLEDÍ 4 DICEMBRE 

 

ALLE ORE 10:00

SDT Italia – Monitoraggio ultrasonoro delle condizioni degli impianti rotanti 

Un corso di formazione su come si possono monitorare le condizioni degli asset rotanti, dei cuscinetti e degli ingranaggi, anche a bassa velocità. Un’opportunità per scoprire come la tecnologia ultrasonora offra soluzioni precise e affidabili.

N.B. La sessione, che sarà tenuta da Haris Trobradovic di SDT Ultrasound Solutions, con traduzione simultanea in italiano, sarà offerta gratuitamente in occasione della fiera e includerà un certificato di partecipazione valido per la formazione SDT Ultrasound Power User.

 

ALLE ORE 12:00 

Tavola Rotonda “Nuove tecnologie, elettronica, tematiche digitali ed energie rinnovabili al servizio delle PMI industriali nel 2025: novità e storie di impresa”

 

ALLE ORE 14:00 

DARKWAVE Motion Amplification®: Una nuova era per il controllo vibrazioni e l’analisi causa radice

Un workshop durante il quale i manutentori e responsabili di produzione avranno modo di scoprire come la tecnica del controllo delle vibrazioni e l’analisi causa radice possono essere utilizzate quotidianamente in casi reali e concreti.

 

ALLE ORE 15.00

API Torino EXPAND

La presentazione di un progetto finanziato dall’Europa e dall’Italia per l’eccellenza della nostra manifattura con l’adozione di tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity.

 

Maggiori informazioni su turin.sepem-industries.com.

 

Il Magazzino Settantatré

14 dicembre 2024
Ore 21,00
Libreria Comunardi
Via San Francesco da Paola 6
Torino

Sabato 14 dicembre, presso la libreria Comunardi di Torino, salotto culturale torinese, lo scrittore
Giorgio Caponetti e l’editore Dino Aloi dialogheranno con l’autore del suo libro “Il Magazzino Settantatré”.
Giorgio Caponetti, straordinario scrittore torinese, autore di libri come Quando l’automobile uccise la cavalleria,
La carta della regina, Il Grande Gualino, La leggenda del cavallo verde, Avanti! Ma non troppo – L’insospettabile
vita di Edmondo De Amicis e molti altri, terrà a battesimo l’opera prima di Angelo Cucchi, autore anche del
disegno di copertina, edito da Il Pennino.
Il Magazzino Settantatré è un racconto con un intreccio mozzafiato che si districa tra un quadro di
Dürer scomparso e documenti dell’operazione ODESSA, organizzazione che fece fuggire centinaia
di nazisti in Argentina. Questo è il nuovo libro, opera prima, di Angelo Cucchi, scenografo di lunga esperienza,
al suo esordio come scrittore. Sono previste letture in sala di alcuni testi.

Angelo Cucchi, nato a Torino nel 1949, dal padre, artigiano scultore ed intagliatore in legno, ha appreso l’arte, quella che non
si mette mai da parte e la si impara in bottega.Fino alla nuova rivelazione che è stata per lui la scenografia, grazie ad un contratto alla Rai presso il reparto scenografie del
Centro di Produzione Tv di Torino, nel 1967. Si è diplomato alla scuola di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di
Torino. Nel 1976, l’assunzione definitiva alla RAI prima pittore realizzatore e poi scenografo fino al 1990.
Ha collaborato alla realizzazione di diversi spettacoli televisivi. Lasciata la Rai si è dedicato alla libera professione. Si è occupato
di scenografie per teatro, balletto, opera lirica, cinema e pubblicità, alternando a mostre per musei e istituzioni culturali. Nel 1995
con la realizzazione della mostra Nefertari, luce d’Egitto ha conosciuto il mondo espositivo dell’archeologia.
Ha collaborato con il Museo Egizio di Torino per altre realizzazioni espositive, oltre a musei di Scienze Naturali a Torino, Matera
Museo Ridola di Antropologia, Nizza Museo Archeologico Cimièz. Si è occupato di altri allestimenti museali e spettacoli in Italia,
Francia, Spagna, Repubblica Dominicana, e negli Stati Uniti a Miami. Ha collaborato a varie istituzioni culturali dall’Assessorato
alla Cultura della Regione Piemonte fino al Palazzo delle Esposizioni di Roma in quattro anni, dalla mostra dedicata al bicentenario
della nascita di Charles Darwin e Homo Sapiens, Tehotihuacan la Città degli Dei, fino a La Via della Seta, sempre lavorando
“con le sue stesse mani” come ama ricordare, perchè il mestiere della realizzazione scenografica richiede manualità.
Hanno scritto di lui Gran Bazaar Italia Edizioni Elemond, Il Gazzettino di Venezia, la rivista Habitat, la Fondazione Franco
Antonicelli di Torino, la Galleria Zenith Arte ed un servizio video su Rai Tre.

Informazioni: Il Pennino – 3356869241 – info@ilpenninodinoaloi.it

Azione, Ruffino: “Non percorribile alleanza con chi vuole resa Europa”

“Affermare, come sostiene Giuseppe Conte, che l’Europa ha scelto la guerra per il solo fatto che aiuta l’Ucraina a resistere all’aggressione della Russia, significa distorcere la realtà dei fatti. Per Azione non è percorribile qualsiasi alleanza con chi propugna la resa dell’Ucraina, e quindi dell’Europa, all’imperialismo aggressivo e guerrafondaio di Vladimir Putin. La postura di Conte di fronte al tema della guerra e della pace è un problema che riguarda il Pd prima di tutto, su cui Elly Schlein dovrebbe esprimersi con chiarezza. È difficile trovare un’intesa se Conte legge nel rapporto di Mario Draghi, europeista della prima ora, una spinta verso la finanza delle armi”.
Lo dichiara la deputata Daniela Ruffino, commissario di Azione in Piemonte

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Joyce Maynard “Il Bird Hotel” -NNE- euro 21,00

In questo romanzo si avverte il piglio sciolto della sceneggiatrice e scrittrice americana che racconta più fasi della vita della protagonista, e lo fa con ritmo quasi visivo. Ancora una volta la Maynard mette a fuoco il dolore della perdita, del lutto e del traumatico abbandono, dovuti alle capriole di un destino beffardo.

Al centro c’è l’io narrante di Irene (all’anagrafe Joan) rimasta orfana a soli 7 anni. La madre -cantante e attivista dalla vita disordinata e nomade- muore disintegrata dall’esplosione della bomba che aveva piazzato in un’azione terroristica.

Poiché non si sa chi sia il padre, la piccola viene cresciuta dalla nonna, che le cambia il nome e le impone di non svelare mai a nessuno le circostanze in cui della madre è rimasto solo un polpastrello per risalire al Dna.

Crescendo, Irene scopre la passione per la pittura e durante un’esposizione a San Francisco conosce Lenny. I due si innamorano e mettono al mondo il piccolo Arlo. Per un attimo la vita sembra tornare benevola; ma un’altra immane tragedia uccide marito e figlio in un colpo solo.

Schiantata dal dolore Irene pensa prima al suicidio, poi si lascia guidare dal caso e sale su un pulmino che la conduce in un immaginario luogo sperduto nell’America Centrale. Un paesino affacciato su un lago, dominato da un vulcano.

Una sorta di paradiso terrestre, dove il tempo è scandito dai cicli della natura e dalle calamità che la gente del luogo è abituata ad affrontare.

Irene trova ospitalità nell’unico albergo del paese, La Llorona; luogo fiabesco gestito dalla misteriosa Leila, piena di debiti ma con principi saldissimi. Tra le due donne si crea un rapporto complice, dal quale derivano sviluppi successivi che cambieranno ancora una volta il destino della protagonista.

 

 

Milena Palminteri “Come l’arancio amaro” -Bompiani- euro 20,00

A ben 75 anni Milena Palminteri esordisce con questo romanzo balzato subito in testa alle classifiche. Di origine palermitana, l’autrice vive a Salerno ed è stata conservatrice negli archivi notarili.

Ora ha raggiunto il successo con questa saga che racconta la storia di tre donne di due differenti generazioni. Sono Nardina, Sabedda e Carlotta e si muovono nell’immaginario paese di Sarraca, per il quale la scrittrice si è ispirata a Sciacca.

Il romanzo inizia nel 1960; Carlotta lavora nell’Archivio Notarile e per caso scopre che la nonna paterna aveva accusato sua madre di non averla partorita, bensì comprata.

E’ l’inizio di una serrata indagine nel passato e nelle vicende privatissime della madre Nardina, che aveva avuto difficoltà a restare incinta del marito, il nobile Carlo Cangialosi.

A imprimere una svolta c’è anche la serva Sabedda, incinta di un figlio che non sarà mai riconosciuto dal padre. E i destini di due donne tanto diverse si intrecciano, sullo sfondo dei maneggi di alcuni personaggi, alcuni anche in odor di mafia.

 

 

A.M. Homes “Il complotto” -Feltrinelli- euro 24,00

E’ una delle voci più interessanti e innovative della letteratura americana negli ultimi 20 anni, quella della scrittrice nata a Washington D.C. nel 1961. Oggi vive a New York, insegna alla Columbia University e collabora con prestigiose testate. Amy Michael Homes, dopo 10 anni e parecchi premi vinti, si cimenta nuovamente con il romanzo.

459 pagine per raccontare un’America che sembra sgretolarsi e aver perso la rotta verso il sogno americano. Tutto franerebbe nell’arco di tempo in cui Barak Obama è stato il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti.

A prendere malissimo questa vittoria è il Grand’uomo, (Big Guy), uno dei principali finanziatori dello sconfitto Mc Caine.

Ma chi è Big Guy? Un ultraconservatore bianco, intorno ai 60 anni, razzista incallito che non vuole arrendersi al risultato elettorale e studia un piano per salvare il paese da quella che ritiene una pericolosa deriva socialista.

Fin qui la sfera pubblica e politica, che corre in parallelo con quella della vita privata; i guai con la moglie alcolizzata e con l’instabile figlia 18enne. Ma le energie di Big Guy saranno assorbite soprattutto dal progetto di un golpe…e non resta che addentrarvi in questo corposo romanzo intriso di satira politica.

 

 

Jane Campbell “Interpretazioni dell’amore” –Blu Atlantide- euro 18,50

Jane Campbell, nata in Inghilterra nel 1942, psicologa e docente ad Oxford, è una scrittrice sui generis che ha debuttato a 80 anni con il libro di racconti “Spazzolare il gatto”.

Ora con “Interpretazioni dell’amore” si affaccia alla narrativa e ci regala un romanzo corale in cui i protagonisti -negli ultimi anni delle loro vite- si raccontano con disincanto e onestà. Si muovono tutti all’interno di agiati circoli accademici e la narrazione parte dalla vigilia dei preparativi per un matrimonio.

Sulla scena compare l’anziano Malcolm, insegnante ad Oxford, invitato alle nozze della nipote. E’ l’occasione per svelare un segreto taciuto a lungo. In passato, nel primo dopoguerra, la sorella in punto di morte gli aveva consegnato una lettera in cui svelava il nome del vero padre della figlia Agnes.

Lui aveva giurato, ma poi non aveva consegnato lo scritto a chi di dovere; una decisione con parecchie conseguenze.

 

 

Camilla Sten “Il villaggio perduto” -Fazi Editore- euro 19,50

Un’atmosfera inquietante avvolge il villaggio di Silverstjän, dove nel 1959 erano improvvisamente scomparsi tutti i 900 abitanti. Come svaniti nel nulla. Erano rimasti solo il corpo di una donna lapidata nella piazza del paese e una neonata abbandonata sui banchi della scuola: e nessuno è mai riuscito a chiarire il mistero.

A tornare nel paese, al giorno d’oggi, è Alice Lindstedt, giovane regista di documentari che cerca un argomento per sfondare nel suo mestiere precario. A legarla al luogo misterioso c’era anche sua nonna che viveva a Silverstjän, ed era scomparsa con tutta la famiglia.

Alice affronta l’impresa con una troupe di amici; ad avvolgerli immediatamente è un silenzio inquietante, i fantasmi del passato, l’enigma inspiegabile. Gli sviluppi li scoprirete leggendo, man mano che mistero si aggiunge a mistero.

Nuovi episodi di violenza nelle carceri piemontesi

ALESSANDRIA: AGGREDITO POLIZIOTTO AL ‘CANTIELLO-GAETA”. SAPPE: “PENITENZIARI COME INFERNO DANTESCO”

“Ancora violenza presso il carcere “SAN MICHELE” di Alessandria.  Ieri mattina, un detenuto tunisino che si trovata nella sala socialità è proditoriamente uscito dalla saletta e si è scagliato a manate contro l’ufficio box per parlare con uno degli Agenti di servizio, impegnato in un colloquio con altro ristretto. Con atteggiamento spavaldo ed aggressivo, il nordafricano ignorava l’invito del poliziotto a rientrare nella saletta e, uno volta che questi ha terminato di ascoltare il precedente detenuto, gli si è avventato contro”. A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che denuncia come poi il detenuto “si è scagliato contro il poliziotto, tirandogli due pugni al volto e spingendolo contro il muro. Solo l’intervento di alcuni detenuti ed ulteriore personale di Polizia ha consentito di porre fine all’aggressione”. Amare le conclusioni di Santilli: “Dopo un po’ la situazione è rientrata, grazie anche all’intervento degli altri colleghi, ma al collega contuso va tutta la solidarietà del SAPPE”. “Siamo alla follia, adesso siamo arrivati al punto che i detenuti sfasciano letteralmente le carceri se non vengono assecondate le loro richieste, specie quando sono assurde e senza senso come avvenuto ad Alessandria”, conclude. “Il senso di impunità ed abbandono delle carceri del Piemonte è veramente a livelli allarmanti se non si riprende in mano la situazione. Ormai, quello che quotidianamente accade nelle carceri piemontesi non fa più notizia. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”

“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – commenta il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, che ribadisce: “Quanto avvenuto testimonia che il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali per cui è necessario intervenire. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare, con l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede particolari restrizioni, per coloro che mettono in crisi l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari”. 

“Continuiamo altresì a chiedere che vengano previste adeguate strutture sul territorio nazionale, ove i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso, fino a quando non comprendono che devono rispettare le regole e soprattutto la polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori”, prosegue il leader del SAPPE, che fa appello ai Sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per un incontro urgente “al fine di ristabilire subito regole efficaci per garantire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.

Esercito: ancora oggi screening sanitari gratuiti e corsi di formazione

Il 60° anniversario della costituzione del 101° Ospedale da Campo “Taurinense”, da cui ha preso origine il 1° Reparto di Sanità “Torino”, viene celebrato quest’anno con una serie di iniziative che ne sottolineano il valore e l’impegno nell’ambito della sanità militare.

Dal 29 novembre al 2 dicembre, Torino ospiterà una manifestazione speciale in Piazza San Carlo, dove sarà allestito un ospedale militare campale avanzato (“Role 2 Forward”). Questa struttura, pensata per interventi chirurgici rapidi e per la gestione delle prime fasi di emergenza sanitaria, evidenzia il tipo di supporto che il Reparto di Sanità può fornire in situazioni di crisi, sia sul territorio nazionale sia in scenari internazionali, capace di operare fino a 72 ore in autonomia.

Durante l’evento, il pubblico potrà partecipare a numerose attività, come screening sanitari, corsi di formazione sulle manovre rianimatorie a cura del Nucleo Operativo Soccorsi Speciali del Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M., e conoscere più da vicino il ruolo della figura del “Soccorritore Militare”, grazie al personale della Brigata Alpina Taurinense.

Inoltre, sarà allestita una mostra commemorativa che ripercorre i principali successi e traguardi raggiunti dal Reparto in questi sessant’anni di attività, mettendo in luce il contributo alle operazioni di soccorso, in diversi contesti. A chiudere le celebrazioni, il 2 dicembre si terrà un convegno sulla gestione delle emergenze sanitarie, un’occasione di confronto tra esperti civili e militari per riflettere sull’importanza della collaborazione tra i due settori nella gestione delle crisi sanitarie.

Quest’attività, non solo celebra il passato glorioso del 1° Reparto di Sanità “Torino”, ma rinnova anche l’impegno continuo dell’Esercito nell’innovazione, nella preparazione e nell’assistenza sanitaria, con l’obiettivo di garantire risposte tempestive e qualificate nelle situazioni più critiche, consolidando ulteriormente il legame con la comunità locale.