Anche la terza giornata del Campionato Italiano Assoluto Unipo è terminata ieri, ricca di emozioni per il Piemonte!
La sessione di finali inizia con la premiazione delle classifiche del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema. Premiato la società Centro Nuoto Torino per il secondo posto ottenuto nella Serie A1 Maschile.
Il pomeriggio di gare si apre poi col botto: nella finale A dei 200 Misti Donne Anita Gastaldi (CS Carabinieri/Vo2 Nuoto) si prende un argento che le vale il pass per il Mondiale di Singapore, una prestazione da 2’10’’97. “Non me l’aspettavo proprio un crono del genere e soprattutto di ottenere il pass per i Mondiali, sono al settimo cielo. – racconta l’allieva di Fabrizio Clary – Sono cresciuta molto in questi ultimi anni e penso di avere ancora margini di miglioramento”. Nella stessa finale arriva il bronzo per Anna Pirovano (Fiamme Azzurre/In Sport RR) con 2’12’’26 e settima la posizione di Francesca Fresia (CS Carabinieri/Aquatica Torino) con 2’15’’65.
Ma le emozioni in questa sessione di gare non finiscono, show di Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero) nella gara regina, l’atleta cuneese seguita da Thomas Maggiora si prende il pass per il mondiale con tanto di Record Italiano Assoluto e con la migliore prestazione stagionale mondiale, un clamoroso 53’’01 che cancella il primato di Federica Pellegrini 53’’18. “Non ho parole per quello che ho fatto onestamente. Sapevo di stare bene e di essere in forma ma così sono andata oltre le mie aspettative – racconta Curtis – Ho battuto un mito come Federica, che per noi rappresenta una leggenda. Adesso ho altre gare qui a Riccione e poi penserò ai Mondiali”.
Nella finale A dei 200 Misti Maschili si classifica all’ottavo posto Lorenzo Altini (CN Torino) che chiude con il tempo di 2’02’’16.
Nei 100 Stile Libero Maschili è quarto Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/C Torino) con 48’’74, quinto Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport RR) con 49’’07. Impreziosisce la Finale A della gara regina un giovanissimo Lorenzo Actis Dato (Sisport) con una prestazione da 49’’26 in mattinata e che chiude la gara in settima posizione stampando un 49’’52.
In chiusura di serata lo svolgimento delle serie della staffetta 4×100 Mista: si classifica sesta la formazione maschile del Centro Nuoto Torino (Ubertalli, Mangiamele, Torquati e Febbraro) con 3’39’’06.
Ieri sera Domenico De Leonardis (Sinistra Ecologista) è stato nominato coordinatore della V commissione cultura per la Circoscrizione 3.
De Leonardis “raccoglie” il testimone da Emanuele Busconi, che da settembre 2024 è entrato in Sala Rossa:
«Sono sicuro che l’ingresso in giunta e la nomina a coordinatore della V commissione della Circoscrizione 3 con delega alla cultura di Nico de Leonardis permetterà di continuare l’importante lavoro portato avanti in questi anni. – commenta Busconi – Il tessuto culturale dei quartieri San Paolo, Pozzo Strada, Cenisia e Cit Turin è vivo e ricco di associazioni di varia natura: per questo richiede cura e attenzione, che sono sicuro non mancheranno da parte di De Leonardis. Cosi come non mancherà l’impegno per far sì che progetti e attività si svolgano in modo diffuso e partecipato per tutta la cittadinanza».
La nomina di De Leonardis, conferma il ruolo di Sinistra Ecologista all’interno della maggioranza.
«Come coordinatore alla cultura, mi impegnerò nel segno della continuità di chi mi ha preceduto consapevole che la nostra città, e quindi il nostro territorio circoscrizionale, debba essere un luogo di incontro e di scambio tra culture diverse – dichiara De Leonardis – Lavorerò per valorizzare le tante attività sul territorio anche promuovendo la cultura come motore nella transizione ecologica e nella lotta al cambiamento climatico. Antifascismo, uguaglianza, accessibilità e inclusione saranno i principi guida di un palinsesto di azioni che spero dia ampio spazio a tutte le forme culturali e alle realtà presenti sul territorio anche attualizzandole con i temi e le sfide che il mondo contemporaneo impone».
Intelligenza artificiale o stupidità naturale?
Di Gianluigi De Marchi
Tutti ormai sappiamo che dobbiamo fare i conti con AI, l’intelligenza artificiale che piano piano sta prendendo il posto degli umani, risolvendo problemi complessi, dando risposte a domande che sembrano impossibili, prendendo decisioni in tutti i campi.
Infallibile, perché la mostruosa quantità di dati che può consultare dà la garanzia che ogni risposta è data con la massima precisione, competenza e razionalità.
Che bello affidarsi ad un metrò senza conducente, un consulente finanziario che consiglia il miglior investimento, una sala operatoria senza chirurgo…
Però…
Però possono verificarsi episodi al limite dell’assurdo, che pensavo fossero confinate in qualche scenetta di Crozza o di Brignano, ed invece sono state vissute da una mia conoscente: leggete bene.
La signora telefona il 3 aprile alla sua agenzia di Unicredit, dove da moltissimi anni affitta una cassetta di sicurezza e chiede di poter prelevare l’argenteria per far bella figura con gli amici invitati a cena.
Già il fatto di telefonare per chiedere il permesso per un’operazione così banale è ridicolo, ma le norme interne prevedono che non si possa arrivare senza preavviso, gli impiegati hanno tanto da fare, ognuno riceve la clientela solo su appuntamento “per offrire un miglior servizio”.
Vabbè, seguiamo le procedure senza polemizzare, si dice la signora e chiama la linea verde. Dopo una lunga attesa riesce a parlare con un addetto che le fissa, con grande professionalità, l’appuntamento per la complessa operazione in data 28 aprile. Di fronte alle garbate rimostranze della signora, la voce consiglia di provare attraverso il sito della banca.
Vabbè, proviamo, magari il sito è più efficiente e magari mi dà appuntamento per oggi pomeriggio, si dice la signora e, fiduciosa, apre il sito e formula la richiesta.
L a risposta, ovviamente, è fornita da un “assistente virtuale”, una di quelle specie di fantasmi con i quali puoi colloquiare su qualunque argomento. A fronte della richiesta di appuntamento urgente per l’apertura della cassetta di sicurezza presso l’agenzia X, la risposta ricevuta è esilarante e merita di essere citata nella sua letterale completezza: “Ci dispiace, ma la filiale prescelta non ha disponibilità nei prossimi giorni per questo tipo di operazioni, te ne proponiamo di seguito delle altre disponibili”.
Capito quanto è intelligente e preparato quel fenomeno di “assistente virtuale” che gestisce gli appuntamenti?
La signora non può andare nell’agenzia X perché gli impiegati sono molto occupati, ma può effettuare l’operazione nell’agenzia A o in quella B dove l’afflusso è minore. Arrivata lì, con qualche misteriosa procedura dell’AI potrà prelevare l’argenteria nella cassetta di sicurezza dell’agenzia X e passare una bella serata sfoggiando il “servizio buono”.
Ma si può essere più dementi? Si può affidare ad un “assistente virtuale” un’operazione banale (forse troppo banale per l’intelligentone artificiale…) rispondendo in questo modo?
Lancio un appello ai dirigenti Unicredit: per favore, levateci dai piedi l’intelligenza artificiale, ridateci la vecchia, cara stupidità naturale che sicuramente ci farà aprire la casetta di sicurezza dieci minuti dopo, senza tante storie….
giovedì 17 aprile alle 15
In occasione di Exposed, Torino Foto Festival, l’istituto Europeo di Design, gli studenti di Fotografia dell’istituto Europeo di Design propongono, in una portfolio review dinamica e interattiva, un viaggio visivo attraverso aspirazioni, fragilità e trasformazioni, svelando il primo capitolo intitolato “Ti vorrei dire”.
Un mosaico generazionale che interpreta e riflette il presente con autenticità, vulnerabilità e una profonda tensione poetica. “The Dreamers” rappresenta il primo capitolo del progetto triennale “Ti vorrei dire”, realizzato in collaborazione con le Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo.
Giovedì 17 aprile dalle 15 alle 17.30 Gallerie d’Italia-Torino ospita la Public Portfolio Review che mette in mostra i lavori di 21 studenti e studentesse dei corsi di fotografia IED delle sedi di Milano, Torino e Roma, le cui voci si uniscono per la prima volta per esplorare i sogni, le vite parallele e le scelte dei loro coetanei.
Attraverso la potenza delle immagini, il progetto si propone di tracciare un ritratto sfaccettato e sincero dei giovani che superi le narrazioni semplificate e contrapposte che spesso emergono quando si osserva chi ha vent’anni, restituendone, invece, la complessità, la fragilità e le aspirazioni.
Un’indagine fotografica che si svela in una lettura di un portfolio dinamica e interattiva che favorisce il dialogo tra l’autore, il pubblico e special lecturer, professionisti del mondo della fotografia e del settore museale e culturale, curatori e giornalisti, che avranno l’occasione di confrontarsi con l’opera dello studente e arricchire il dibattito. Elemento centrale di questa esperienza è il tavolo, che accoglie le immagini, custodite in una scatola, il cui design è curato dagli studenti di Design della Comunicazione Visiva Ied di Firenze. Con la sua presenza costante nelle case, negli studi, nei luoghi di lavoro di tutti, il tavolo è un punto di raccolta quotidiano , dove accadono le discussioni più accese, i momenti di scambio, le confidenze. Qui diventa simbolo di incontro, veicolo attraverso cui condividere i propri progetti e palcoscenico ideale per una riflessione collettiva ma, al tempo stesso, empatica.
“Ogni portfolio, presentato in una scatola progettata con cura, rappresenta un’unità che, una vota aperta, entra fisicamente in un progetto di confronto – raccontano le curatrice del progetto e coordinatrici dei corsi di Fotografia IED Giulia Ticozzi, Carlotta Cattaneo e Daria Scolamacchia – “ Gli studenti e le studentesse sono invitati non solo a mostrare il proprio lavoro al pubblico, ma anche a muoversi nello spazio, a interpretarlo, a porre domande, con l’idea di stimolare un discorso comune che si costruisce e si arricchisce di volta in volta coinvolgendo diversi sensi di chi, esperto o semplice curioso, investe il suo corpo in questa performance partecipata aggirandosi liberamente tra i tavoli.
The Dreamers non è solo una mostra, ma un archivio in continuo divenire, una testimonianza viva e pulsante delle prospettive creative delle nuove generazioni, che è destinata a crescere nel tempo, grazie all’incontro tra chi crea,chi osserva e chi si mette in gioco.
Giovedì 17 aprile 2025 Gallerie d’Italia Torino, piazza San Carlo 156.
Ingresso libero dalle 15 alle17.30.
Mara Martellotta
Misure antismog livello zero
Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte per martedì 15 aprile 2025 è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.
A partire da mercoledì 16 aprile 2025 il protocollo antismog prevede la sospensione delle limitazioni temporanee emergenziali, pertanto a partire da tale data, ai sensi dell’ordinanza dirigenziale n° 7398 del 20 dicembre 2024, saranno attive le sole limitazioni strutturali, in vigore dal 1 gennaio 2025 e valide tutto l’anno.
Maggiori dettagli, quali l’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, le deroghe e i percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile sulla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale
TORINO CLICK
Il corso, che è anche il 62° corso per agenti di Polizia Locale della Città di Torino, ha una durata di 360 ore e si svolge secondo il nuovo piano formativo approvato il 18 ottobre 2024. E’ diretto da Enrica Baretta, responsabile della Scuola “Roberto Bussi”, istituzione che dalla sua fondazione nel 1953 ad oggi ha formato circa 5mila agenti di Polizia Municipale che acquisiscono una preparazione teorico-pratica ritenuta tra le più innovative a livello nazionale. Tra le materie trattate figurano il Codice della Strada, il Codice Penale, l’Infortunistica stradale, la normativa sul Commercio, la Sicurezza Operativa, la Guida Sicura, le tecniche di Segnalazioni manuali e il metodo di prossimità, che punta a rafforzare la relazione tra l’agente di polizia locale e la comunità di riferimento.
“L’obiettivo è fornire agli agenti tutte le competenze necessarie per affrontare con serietà e preparazione il loro ruolo sul territorio. La formazione è la prima forma di sicurezza. Solo un’azione congiunta tra Regione e Comuni può garantire una Polizia Locale davvero efficace, vicina ai cittadini, pronta e moderna – ha dichiarato l’assessore regionale Enrico Bussalino –. Questo corso è anche un’occasione per rafforzare lo spirito di corpo e la cultura del servizio pubblico”.
“È una giornata importante – ha sottolineato l’assessore della Città di Torino, Marco Porcedda – in cui salutiamo i nuovi agenti che iniziano la formazione che li porterà a prendere servizio in città e nei Comuni di tutto il Piemonte. Lo faranno nella nostra scuola di Polizia Locale, un elemento di cui siamo particolarmente orgogliosi e rispetto al quale vogliamo ringraziare la Regione Piemonte e l’assessore Bussalino per il sostegno dato alla formazione di queste donne e di questi uomini. Il loro arrivo al termine di questo percorso ci consentirà di continuare e rafforzare il lavoro di presidio del territorio e di presenza di prossimità già in campo nella città di Torino”.
Il percorso formativo si concluderà il 7 luglio 2025, mentre la cerimonia finale è prevista per l’8 luglio.
TORINO CLICK
Continua il “viaggio” della scrittrice-archeologa torinese alla ricerca delle antiche radici pre-romane del nostro Piemonte
Poche righe “rubate” all’introduzione del libro:“Forse per l’immagine che si pensa – accucciati a un focolare, vestiti di pelle, irsuti – gli uomini della preistoria e della protostoria stanno fermi: è opinione diffusa, ma errata. Erano genti in cammino e di questi cammini – lenti, non di una sola generazione, ma spesso di qualche persona speciale in avanguardia – si vedono ancora tracce”. Tracce che, da anni, ricerca e studia, con passione infinita, Donatella Taverna, scrittrice, giornalista e nota critica d’arte, importanti (e mai, per un attimo, dimenticati) studi di “Archeologia” alle spalle, sotto la guida, nell’Ateneo torinese, di Giorgio Gullini e di Antonio Invernizzi, nonché figlia del celebre scultore – allievo e collaboratore del Bistolfi – Giovanni Taverna. Il suo è un lento percorrere, fra storie leggende e suggestive ricerche sul campo, strade di un passato ancora in gran parte avvolto nel mistero, se non del tutto obliato, lungo le quali trovare risposte “sotterranee” a realtà che hanno ancora tanto, ma proprio tanto, da raccontare e da svelare a noi “uomini dell’oggi”. Focus incentrato, in particolare, e ancora una volta, sulle antiche radici del nostro Piemonte, è di fresca uscita in libreria, sempre per i tipi della gloriosa “Atene del Canavese” (editrice fondata nel 2010 da Giampaolo Verga a San Giorgio Canavese e così denominata per omaggiare quella che è stata terra natia di tanti celebri intellettuali e uomini di cultura), la sua ultima “fatica” letteraria dal titolo ben esplicito – come da introduzione – di “Leggende sugli antichi cammini”.
Sottolinea Donatella: “Il libro continua la serie dei miei scritti sulle tradizioni popolari piemontesi, riprendendo un discorso che viene da lontano”. E che ha già visto la pubblicazione di svariate opere incentrate sull’argomento. Quattro capitoli, un’ottantina di pagine intense e ricche di avvincenti “leggende – verità” legate fra loro da un unico rigoroso fil rouge. “Che – spiega ancora l’autrice – é la trasformazione di un antico sapere atavico attraverso metafore successive, spesso tradotte in temi religiosi, che descrivono esperienze ancestrali remote nel tempo. Nelle narrazioni qualcosa di incontrollabile dall’uomo avrebbe modificato la terra in modi diversi (la pioggia di fuoco, il diluvio, la caduta di grandi meteoriti, il vulcanesimo). Sempre lo si è attribuito alla divinità, alla grande dea madre nera sumerica ‘Tiamat’ fino agli arcangeli, o alla punizione divina contro gli uomini. Questi ultimi, benché in tempi remotissimi e a più riprese, si sono messi in cammino spostandosi, a seconda delle necessità di sopravvivenza, verso Occidente, ed hanno portato con sé la narrazione di eventi terribili, di volta in volta modificata e trasfigurata, ma con un comune denominatore. Quello assunto da una di queste narrazioni in una veste semitica prima e cristiana poi è riflesso in San Michele. Nel suo culto il percorso è più chiaramente identificabile perché cristianizzato”.
E all’Arcangelo Michele, sempre raffigurato e rappresentato in forma di guerriero con la spada sguainata e ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana, il libro dedica una particolare attenzione (oltreché l’immagine di copertina in cui l’illustrazione della “Sacra”, pilastro del culto micaelico in Piemonte, viene intelligentemente “frantumata” nelle sue parti più emblematiche e significative dalla pittrice Luisa Porporato) anche perché “accosta esperienze lontane a mondi più vicini, dalla cristianizzazione alla forte presenza bizantina in Piemonte e ad una comunanza culturale della regione più con l’area borgognona e provenzale, che con la cultura del resto d’Italia”. Curiosa, “pazza” (dice Donatella”) “novità” del libro, due sue poesie “che fanno parte di una lunga serie scritta , prima in italiano (i miei primi versi sono stati pubblicati da Teresio Rovere quando avevo otto anni), poi in un ‘mistilinguismo’ che in quanto cresciuta in un contesto di cultura con versanti anche provenzali, trovavo anche interessante tecnicamente e infine in francese”… Au peril de la mer, toi, Saint Michel/garde les ames pieuses chancelantes … E, invece, non novità ma piacevole consuetudine, l’abbinamento delle parole, del racconto a varie illustrazioni a tema, opera di artisti amici: dal “Remember” di Sandro Cherchi, a “La Bella Addormentata” di Pippo Leocata (“immagine della montagna che sorgeva dietro una tenuta dei miei antenati in cui il nome di famiglia, una generazione sì e una no, era proprio ‘Michele’”), fino a “La nuotatrice” di Elisabetta Viarengo Miniottti e a “La Sacra” di Tino Aime.
Donatella mi mostra il suo ultimo libro e già, butta lì qualche idea sul prossimo. “Ora in pentola bolle … una ‘pietra nera’ (!?) che dimostrerà ancora di più come tutte le civiltà, dalla Mesopotamia in qua, abbiano una radice comune, trasformandosi in più aspetti anche antropomorfi … con l’editore abbiamo poi il sogno di un lavoro sull’amore per l’‘Ideale’ (come Dante per Beatrice) ma ancora una volta in una versione che parte, prima di Dante, dal Piemonte”. Suspense! Assolutamente vietato “spoilerare” in anticipo. Restiamo in fiduciosa attesa. Brava, Donatella!
Donatella Taverna: “Leggende sugli antichi cammini”, “Atene del Canavese”
Per info: www.atenedelcanavese.it//donatellataverna
Gianni Milani
Nelle foto: Cover “Leggende sugli antichi cammini”; Donatella Taverna; Illustrazioni: Tino Aime “La Sacra” e Pippo Leocata “La Bella Addormentata”
I Baci di Cherasco
A cura di piemonteitalia.eu
Leggi l’articolo:
https://www.piemonteitalia.eu/it/enogastronomia/ricette/baci-di-cherasco
Un tour informativo per gli studenti delle scuole superiori nei teatri con lo spettacolo “La fiera delle Illusioni” e un approfondimento con l’intervento di un esperto e una testimonianza.
Questa l’iniziativa che parte il 15 aprile da Biella nell’ambito delle attività di prevenzione avviate dalla Regione Piemonte dal 2023 per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico ( GAP).
Si tratta di eventi che si rivolgono ai giovani perché, come si evince dal rapporto ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs-Italy), in Piemonte nel 2022 il 45,9% degli adolescenti tra i 15 e i 17 anni ha riferito di aver giocato d’azzardo nell’ultimo anno ( il 49, 4% dei ragazzi e il 42,5% delle ragazze). Il dato è più basso rispetto al valore nazionale, del 50,9%, ma a preoccupare è l’incremento di oltre 7 punti percentuali rispetto alla rivelazione dell’anno precedente. Il 9.8% ha un profilo di gioco a rischio ( nel 2021 erano il 7,4%, nel 2020 il 5,8%) e il 5,2%, il 6,9% dei ragazzi e il 3,3% delle ragazze sono giocatori problematici, picco storico dall’inizio delle rilevazioni.
Ecco quindi l’impegno della Regione Piemonte verso i più giovani e, dopo la positiva esperienza dello scorso anno della testimonianza del calciatore Nicolò Fagioli, è stato programmato per il 2025 un tour nei teatri destinato alle scuole superiori con il seguente calendario:
15 aprile Biella Teatro Odeon
29 aprile Torino Teatro Monterosa
30 aprile Asti Teatro Cinema Lumiere
6 maggio Vercelli Teatro Civico
14 maggio Saluzzo ( Cn) Teatro Magda Olivero
21 maggio Tortona ( Al) Teatro Civico
26 maggio Intra (VB Teatro Hotel il Chiostro
Nel corso del 2025 è stato realizzato un edugame, che verrà utilizzato dagli operatori ed educatori durante i loro interventi nelle aule scolastiche che, riproducendo le tattiche proprie dei giochi d’azzardo, svelerà i meccanismi e le false credenze che sono alla base della patologia.
“Sul gioco d’azzardo patologico – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – la Regione Piemonte è impegnata in un approccio integrato con l’obiettivo di tutelare le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, come lo sono i giovani. Il tutto supportato dal fondo statale vincolato che sarà stanziato anche per il 2025, per garantire continuità alle importanti iniziative messe in atto, come il tour in programma nei mesi di aprile e maggio nei teatri piemontesi”.
“Insieme all’assessore Riboldi che ringrazio per la grande attenzione verso i nostri ragazzi, lavoriamo per formare cittadini consapevoli, in grado di distinguere i pericoli. Parlare agli studenti si gioco d’azzardo, evidenziandone i meccanismi ingannevoli e i rischi concreti, significa dare loro degli strumenti perché possano avere dei necessari anticorpi. Questo tour nei teatri piemontesi rappresenta prevenzione, ma anche educazione civica e orientamento al futuro, prendendosi cura della crescita dei nostri ragazzi. Siamo orgogliosi di un’iniziativa che coinvolge interamente scuola, cultura e salute pubblica, con l’obiettivo comune di renderli più forti davanti all’illusione del gioco d’azzardo – ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione della Regione Piemonte”.
Mara Martellotta