ilTorinese

Torino: si crea un varco e tenta il furto al ristorante

53enne italiano arrestato dalla Polizia

Scassina l’infisso esterno della vetrina del locale con un cacciavite, infrange la vetrata superiore e si “tuffa” all’interno del ristorante chiudendo dietro di sé il serramento nel tentativo di passare inosservato. È successo lunedì sera intorno le 23.30. Un uomo con una giacca rossa e nera e un paio di scarpette bianche non può di certo passare inosservato mentre manda in frantumi la vetrata di un locale commerciale in orario di chiusura. La scena è stata seguita a vista da un uomo che in quegli attimi si trovava affacciato al balcone di casa ed ha contattato le Forze dell’Ordine. Gli agenti del Commissariato Borgo Po, raggiunta piazza Borromini, aprono l’infisso esterno del ristorante e scorgono immediatamente la sagoma dell’uomo che armeggia vicino il registratore di cassa. Così, uno dei due operatori utilizza lo stesso varco per accedere al locale e fermare il ladro. Si tratta di un cinquantatreenne italiano con diversi precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Arrestati in quattro per furto e rapina

Torino. Intensificati i controlli dei carabinieri per contrastare i reati contro il patrimonio

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio, i carabinieri hanno arrestato 4 persone per rapina, furto e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
In particolare a Torino, nel quartiere San Donato, sono finiti in manette due cittadini peruviani, un uomo e una donna, che hanno rubato vari prodotti da un supermercato della zona. I due avevano nascosto la merce all’interno di una borsa schermata, riuscendo così a passare le casse senza pagare ma sono stati bloccati dal pronto intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile nel frattempo chiamata dalla sicurezza dell’esercizio commerciale, insospettita dall’atteggiamento della coppia.
A Settimo Torinese, i militari della locale Tenenza hanno arrestato un pregiudicato che, ubriaco, sotto la minaccia di un coltello ha tentato di rapinare i soldi a un pensionato che stava prendendo un caffè seduto nel dehors esterno di un bar. L’uomo è stato disarmato e immobilizzato dalla pattuglia
Infine a Giaveno è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale un cittadino marocchino. La pattuglia dell’Arma è intervenuta a casa dove, sotto l’effetto dell’alcol, stava avendo una violenta lite con la compagna. Alla richiesta di fornire le proprie generalità ha aggredito i militari con calci e pugni prima di essere immobilizzato e tradotto presso il carcere di Torino.

Alla ricerca della Rul Verda

3@ edizione. Domenica 7 febbraio 2021 a Verrua Savoia (TO)

Riproponiamo questa escursione naturalistica in un territorio unico e particolarmente adatto a questo tipo di eventi, alla ricerca della Cerro-Sughera (Quercus Crenata) che è una varietà di quercia molto rara tanto che  sulla collina piemontese del Po ne esistono solo 3 esemplari, mentre in tutto il Piemonte se ne contano una trentina in tutto.

Questa escursione naturalistica ci porterà fino ai piedi della Rul Verda di Verrua, un esemplare di circa 140 anni alta più di 25 metri con un tronco di oltre 3 metri di circonferenza.

Cammini DiVini & Nordic Walking Valcerrina propone un’escursione naturalistica di 10 Km. con un dislivello di +280 m, per circa 3,5 h.

Ritrovo alle 13,30 di fronte alla Parrocchia di San Giovanni, partenza alle ore 14,00 mentre  il rientro è previsto intorno alle 17,30.

Il percorso si snoderà tra le svariate frazioni e borgate del Comune di Verrua, partendo dalla località Valentino e dirigendoci verso Longagnano per poi scendere fino alla frazione di Cervoto, risalendo verso la caratteristica borgata di Scandolera e dopo aver trovato l’oggetto della nostra ricerca faremo ritorno sfiorando la frazione di Collegna. Il tutto attraversando boschi e vallate coltivate immerse nella natura incontaminata dove è facile perdersi nella contemplazione del paesaggio.

Quota partecipazione: €. 5 cad.

Percorso accessibile a tutti, con un misto di strade asfaltate a bassa percorrenza di auto e sterrati in buone condizioni. Si consigliano: Calzature da trekking – riserva d’acqua – abbigliamento comodo ma adeguato alla stagione.

N.B.: L’escursione è a posti limitati (max 25 pax), è quindi necessaria la prenotazione
CORONAVIRUS

Lo svolgimento delle escursioni proposte da professionisti è subordinato a disposizioni, protocolli operativi e regolamenti così come richiesti dai ministeri di riferimento e accolti dalla Commissione Tecnica Scientifica e Formazione di AIGAE. Ciò comporta, per quanto vi riguarda: avere con sé ed a portata di mano i necessari dispositivi di protezione individuale;
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI POTETE CONTATTARE I SEGUENTI RIFERIMENTI
Info ed iscrizioni:

Augusto tel. 339 4188277 – mail: augusto.cavallo66@gmail.com   

http://camminidivini.altervista.org/alla-ricerca-della-rul-verda-3-edizione/

https://www.facebook.com/events/3045921828844561

https://www.facebook.com/augustonordic/

https://www.facebook.com/groups/1722191187995377/

Lotteria degli scontrini? Un problema in montagna

“Sono preoccupato per l’avvio della lotteria degli scontrini nelle aree montane. Non solo per i costi di adeguamento dei registratori telematici che gli esercenti dovranno accolarsi. Ma anche perché senza rete internet adeguata non si potranno trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate. Moltissimi territori italiani, non certo per colpa degli esercenti e dei Comuni, sono sprovvisti di adeguata banda”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, che chiede un urgente tavolo di lavoro con le Associazioni di categoria, i vertici dell’Agenzia delle Entrate e Uncem in rappresentanza degli Enti locali dei territori montani.

Il registratore telematico deve avere il software aggiornato per poter memorizzare e trasmettere i dati della lotteria al sistema centrale. Può essere dotato di lettore di codice a barre per poter registrare in automatico e senza errori il codice lotteria che verrà mostrato dal cliente. La spesa media per software e lettore è di 300 euro. Per queste spese di adattamento l’esercente ha diritto a un bonus, sotto forma di credito d’imposta, di 50 euro. Per ogni registratore telematico, lo Stato offre un contributo del 50% della spesa sostenuta, fino a 250 euro in caso di acquisto e 50 in caso di adeguamento. Il bonus per l’acquisto equivale al 50% della spesa e non può superare i 250 euro. Per un registratore di 800 euro, l’esercente dovrà alla fine pagarne 550, per uno di 1.500, ne pagherà 1.250. Chi usa il registratore telematico deve preoccuparsi di avere una connessione internet attiva, almeno al momento della chiusura della cassa poiché dopo questa operazione è il registratore, in automatico, a trasmettere il file con i dati dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

“Questi costi sono ingenti per un esercente di un piccolo paese alpino o appenninico – afferma Marco Bussone – Riteniamo utile incentivare l’uso di moneta elettronica, ma le sperequazioni territoriali che da sempre denunciamo di certo non aiutano questi passaggi e l’attuazione di queste scelte legislative. Già lo avevamo detto con la fatturazione elettronica, e poi un anno fa per l’annunciata lotteria degli scontrini. Ora si parte e molti non saranno in grado di farlo. Gli esercenti già martoriati dalla crisi economica, cresciuta con la pandemia, nelle aree montane soffrono di più. Per questo stiamo lavorando con i Comuni per i bandi destinati proprio a commercio e imprese artigiane grazie ai 210 milioni per 3100 Comuni delle aree interne e montane italiane previsti nella legge di bilancio 2020. La digitalizzazione dei processi è fondamentale”.

Super bonus 110 % anche a Torino con le Poste

Con l’accordo sarà possibile per i partner di SMA Italia acquisire direttamente i bonus fiscali dai cittadini attraverso il meccanismo dello “sconto in fattura” sugli interventi di efficientamento energetico con il fotovoltaico

Roma, 3 febbraio 2021 Poste Italiane conferma il suo ruolo sociale a supporto dello sviluppo sostenibile del Paese, coniugando il sostegno al tessuto locale delle piccole e medie imprese con l’impegno “green”.

In tale ottica l’accordo con SMA Italia, azienda leader nel settore della produzione di inverter e di soluzioni integrate per il mercato fotovoltaico, consentirà agli installatori partner del gruppo di accedere all’offerta di “Cessione del credito d’imposta” di Poste Italiane a condizioni ad essi dedicatenell’ambito della soluzione SMA 110 Energy Solution.

“Siamo soddisfatti di annunciare questo accordo, che offrirà un ulteriore servizio agli installatori e quindi un vantaggio anche ai clienti finali, che potranno così accedere facilmente alle agevolazioni fiscali. La nostra soluzione SMA 110 Energy Solution, già completa ed efficiente dal punto di vista tecnologico, diventa oggi più integrata e, soprattutto, rende più fattibile per gli italiani prendere in considerazione una risorsa come il fotovoltaico permettendo di superare l’ostacolo del credito. Il fatto che un player dell’importanza di Poste Italiane abbia deciso di collaborare con noi non fa altro che confermare la qualità e serietà della nostra proposta”, afferma Valerio Natalizia, Amministratore Delegato di SMA Italia.

I prodotti compresi nella soluzione recentemente lanciata da SMA Italia consentono sia il risparmio fino all’80% all’anno in bolletta grazie all’autoproduzione di energia, sia ilmiglioramento della classe energetica di un appartamento. Per questa ragione rientrano quindi tra i principali interventi agevolabili al 110% e cedibili a terzi, secondo quanto previsto dal “Decreto Rilancio” dello scorso mese di maggio.

Per poter usufruire del Superbonus 110%, si dovranno infatti realizzare interventi di efficientamento energetico che, nel loro complesso, assicurino un miglioramento di almeno due classi energetiche oppure, ove questo non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.

Anche nella provincia di Torino, i cittadini potranno cedere il credito d’imposta maturato a seguito di tali interventi scontando direttamente l’importo dal corrispettivo dovuto (il cosiddetto “sconto in fattura) ai professionisti partner SMA Italia per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.

L’installatore potrà in una seconda fase cedere a sua volta il credito d’imposta ad altri soggetti, tra cui, appunto, Poste Italiane.

In Piemonte aumentano le richieste di credito presentate dalle imprese

Cresce anche l’importo medio (+2,9%): con 51.639 Euro il Piemonte si colloca nel 2020 al di sotto della media nazionale (80.941 Euro) Tra le province, Torino, con 47.296 Euro mediamente richiesti, resta al 61° posto assoluto nel ranking nazionale

I timori della pandemia e l’incertezza causata dalla seconda ondata dei contagi, hanno fatto registrare nell’ultimo trimestre 2020 una crescita pari a +9,5% del numero di richieste di credito presentate dalle imprese a livello nazionale rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. L’incremento totale annuo rispetto al 2019 è pari a +24,5%, consolidando una dinamica positiva rafforzatasi nel corso del 2020 dopo che il primo trimestre si era aperto con un segno negativo (-14,7%). Il dato che emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF rappresenta, in termini assoluti, la migliore performance fatta registrare dal comparto negli ultimi 7 anni.

Le imprese individuali, che rappresentano la componente preponderante del tessuto imprenditoriale italiano, nel 2020 aumentano le proprie richieste del +27,5%, mentre le società di capitali segnano un incremento del +22,6% rispetto al 2019.

Altro dato significativo è rappresentato dall’aumento dell’importo medio richiesto, che nel 2020 si attesta a 80.941 Euro (+22,7% rispetto al 2019) nell’aggregato di società di capitali e ditte individuali. Per le società di capitali l’importo mediamente richiesto è pari a 112.688 Euro (+26,0% rispetto al 2019) contro i 29.834 Euro richiesti delle imprese individuali (+5,1%).

“Il rallentamento del ciclo economico, indotto dell’emergenza sanitaria, ha fortemente condizionato nell’ultimo anno l’andamento dei flussi di cassa delle imprese e quindi anche la dinamica delle richieste di credito – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. Del resto, come emerge da una recente ricerca di CRIF Ratings, quasi la metà delle imprese italiane si è trovata ad affrontare lo shock causato dalla pandemia partendo da situazioni di liquidità già delicate”.

LA SITUAZIONE IN PIEMONTE

Anche in Piemonte la dinamica risulta estremamente vivace, con un boom del numero di finanziamenti richiesti del +33,1% rispetto all’anno precedente.

Considerando il volume complessivo delle richieste in termini assoluti la regione si posiziona al 6° posto nella classifica nazionale (dietro a Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Campania), guadagnando una posizione rispetto all’anno precedente.

A livello provinciale si registrano però andamenti estremamente difformi, con una crescita marcata ad Asti e Torino, rispettivamente pari a +41,6% +41,2%, seguite da Biella con +33,6%. Variazioni più contenute ma comunque significative si rilevano a Novara (+16,8%) e a Verbano-Cusio-Ossola (+10,9%).

Province Variazione % interrogazioni

(2020 su 2019)

ALESSANDRIA +24,0%
ASTI +41,6%
BIELLA +33,6%
CUNEO +28,4%
NOVARA +16,8%
TORINO +41,2%
VERBANO-CUSIO-OSSOLA +10,9%
VERCELLI +28,1%
TOT. PIEMONTE +33,1%
TOT. ITALIA +24,5%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Per quanto riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese, invece, con 51.639 Euro il Piemonte si colloca ben al di sotto della media nazionale (80.941 Euro), a fronte di una crescita del +2,9% rispetto al 2019, quando l’importo medio in regione era stato pari a 50.163 euro. Questo potrebbe derivare sia da una minore tensione sul fronte della liquidità o, più plausibilmente, dalla specificità e dalle dimensioni medie delle imprese attive sul territorio.

Il valore più elevato si registra a Cuneo, con 69.409 Euro mediamente richiesti, seguita da Asti, con 64.287 EuroBiella, con 60.214 Euro, e da Novara, con 55.091 Euro.

Tra le province piemontesi, Torino, con 47.296 Euro mediamente richiesti, resta al 61° posto assoluto nel ranking nazionale. Grande balzo in avanti di Novara, che passa dal 94° al 42° posto.

“L’andamento delle richieste di credito è stato favorito anche dagli strumenti che le istituzioni nazionali hanno attivato nel corso del 2020 per fronteggiare l’impatto sull’economia reale derivante dall’emergenza sanitaria e supportare la liquidità delle imprese. Tra questi le moratorie per la sospensione del rimborso dei contratti in atto e le garanzie statali per favorire l’ottenimento di nuove linee di credito. In questa delicata fase va però sottolineato come la domanda di nuovi finanziamenti sia stata determinata più dalla necessità di far fronte a esigenze di liquidità che da progetti di investimento e sviluppo del business” – conclude Capecchi.

Fine settimana con 2 super sfide per le squadre torinesi

21esima giornata di campionato
Seconda di ritorno
Sabato 6 febbraio
Ore 15 Atalanta-Torino
Ore 18 Juventus-Roma

Qui Juve: doppia seduta tecnico tattica per la squadra bianconera del tecnico Andrea Pirlo.Organico al completo con il solo Dybala a parte che probabilmente sarà recuperato per la gara di Champions League contro il Porto in Portogallo mercoledì 17 febbraio alle ore 21.Il mercato di gennaio non ha portato grosse novità nella rosa della Juventus che ha deciso di concentrarsi esclusivamente sulle cessione acquistando solo giocatori per il proprio settore giovanile. La richiesta di Pirlo è caduta nel vuoto, Paratici infatti non è riuscito a dare al tecnico la quarta punta capace di far rifiatare il duo Morata-Ronaldo.Kulusevsky e Chiesa si alterneranno,per necessità,nel ruolo di quarta punta.Altrimenti occuperanno i loro abituali ruoli di interno di centrocampo ed ala.
Contro la lanciata Roma la Juve non può permettersi di sbagliare e deve continuare nella scia degli ottimi risultati ottenuti fin qui nel mese di gennaio.La vetta della serie A è ad un passo.

Qui Toro: squadra granata rinforzata al mercato di gennaio con gli arrivi di 2 calciatori voluti espressamente dal neo tecnico granata Davide Nicola,stiamo parlando del regista Mandragora e dell’attaccante Sanabria.I giocatori a disposizione del mister sono 24,2 squadre praticamente,con 2 giocatori per ogni ruolo.Ci sono tutti i presupposti per salvarsi dall’incubo della retrocessione e del conseguente fallimento sportivo.Il tecnico granata proverà a recuperare, soprattutto mentalmente,il difensore centrale N’Kolou il quale andrà a scadenza naturale del suo contratto il 30 giugno 2021, già ora può firmare per chi vuole.Oggi doppia intensa tecnico tattica.Nella difficile trasferta contro l’Atalanta mancheranno Vojvoda,ancora convalescente per infortunio e l’attaccante Sanabria,in quarantena per positività al covid.Recuperato Izzo.
Il Toro rigenerato da Nicola proverà a tornare a casa,dalla difficile trasferta di Bergamo,con i 3 punti, fondamentali per la classifica ed il morale.

Vincenzo Grassano

Mario Draghi e la Dc

In questo momento difficile per il nostro paese, ritengo doveroso che ogni forza politica, anche non rappresentata in Parlamento, come la nostra, prenda pubblicamente posizione in merito all’incarico conferito stamane dal Presidente Mattarella all’ex Presidente della Bce, Mario Draghi.

Conferimento che si è reso necessario, come dalle precise motivazioni che ne ha dato il
Capo dello Stato, in considerazione degli ineludibili impegni e degli adempimenti che il
contesto emergenziale sanitario, economico e sociale e le imminenti importanti scadenze
che riguardano il perfezionamento delle procedure per i fondi europei del next generation eu,
richiedono, onde evitare l’ulteriore aggravarsi della situazione generale del paese, che una
campagna elettorale e i riverberi che su un esecutivo mirato a sbrigare gli affari correnti,
potrebbe generare, con il rischio di perdere buona parte dei sostegni finanziari correlati al
Recovery fund.

Mentre ,con grande sconforto, registriamo, come segnale preoccupante, l’incapacità
di questa classe politica nel non essere stata in grado, dopo quattro giorni di
conclave a Montecitorio, di dare soluzioni serie e responsabili all’Italia, non riuscendo
ad aggregarsi attorno ad un esecutivo forte ed autorevole che l’ampio raggio della
grave e drammatica crisi ne richiede.

Nell’augurarci che un tale esecutivo possa legittimarsi giusto per la fase strettamente
necessaria per mettere il paese in una positiva fase di ripartenza e superare il semestre
bianco senza l’aggravarsi del quadro già drammatico, si auspica che appena dopo l’elezione
del nuovo Presidente della Repubblica il paese possa essere chiamato a nuove
consultazioni.

Il Segretario politico
Renato Grassi
Il Segretario amministrativo
Mauro Carmagnola

Luci spente a San Marco

Com’è triste Venezia senza carnevale! E proprio quest’anno che la città lagunare compie 1600 anni di vita! Anche i tanti piemontesi abituè del carnevale di Venezia devono quest’anno rassegnarsi a causa dell’emergenza sanitaria. Salta l’agognato soggiorno nel periodo clou del carnevale di febbraio.

Niente maschere, niente balli, niente sfilate, niente allegria tra le calli e nella famosa piazza: solo nostalgia, silenzio e fascino che a Venezia non manca mai, neppure in simili circostanze. Alluvioni, acqua alta, pandemia, crollo del turismo, piazza San Marco deserta, gli storici caffè chiusi, che disastro per la città più bella del mondo! Bandiere a mezz’asta, si direbbe, ma il Mose finalmente funziona, almeno quello…Venezia vietata ai turisti tranne ai pochi beati che hanno la seconda casa in laguna e possono raggiungerla lo stesso se proprio non c’è un lockdown totale e drastico. Vivere il carnevale a Venezia nei giorni centrali della manifestazione non è in realtà molto semplice. Chi c’è stato sa bene che si cammina a fatica per la presenza di decine di migliaia di turisti che in fila indiana puntano verso piazza San Marco. Con il vaporetto certo si arriva prima ma la gente è stipata come le sardine in saor..Il fulcro del carnevale è la celebre piazza dove si ammirano le maschere più belle ma l’anima autentica del carnevale serpeggia nei vicoli, spunta nelle calle, su ponti e ponticelli, nei canali e nelle fondamenta dove intere famiglie veneziane escono dai portoni delle loro abitazioni con i costumi tradizionali, abbelliscono gondole e barchette e vanno a trovare i loro amici rigorosamente vestiti a festa. Non sarà il carnevale più bello al mondo ma sicuramente è quello più ricco di fascino, di mistero e di storia. Sono infatti trascorsi nove secoli dal primo documento ufficiale che fa riferimento a questa festa. Si tratta di un attestato del 1094 del doge Vitale Falier in cui si fa cenno per la prima volta a giochi e divertimenti pubblici. In una carta del doge si parla di bagordi carnascialeschi in occasione della visita in città di Enrico IV, l’imperatore di Canossa. Niente festa quest’anno ma spazio agli anniversari, i 1600 anni di vita di Venezia, 421-2021. La città nacque attorno al ponte di Rialto, dove si sviluppò il primo insediamento veneziano che risalirebbe al 25 marzo 421 con la consacrazione della chiesa di San Giacomo sulle rive del Canal Grande. Le sponde di Rialto, vero cuore economico della città, erano unite da un ponte di barche prima della costruzione di un ponte di legno. Ma non furono tempi facili: i barbari, dagli Unni ai Longobardi, si avvicinavano alla laguna. Il terrore spinse gli abitanti della terraferma a mettersi in salvo in laguna per sfuggire agli invasori. Venezia diventerà una delle città più potenti dell’Occidente medievale.
Filippo Re

“Chiusure a ripetizione se non si sostiene il turismo organizzato”


La mia battaglia in Regione e in Comune a favore degli Agenti di Viaggio e dei Tour Operator: con due Ordini del Giorno chiederò immediato e adeguato sostegno economico. Serve inoltre eliminare l’aliquota Irpef regionale, oltre all’apertura di corridoi turistici, ancora mancanti sul nostro territorio. Il settore è forse il più colpito di tutti da una crisi economica tremenda, che ha già provocato la chiusura di un’Agenzia su cinque (7 su 10 rischiano di non farcela). Ho chiesto a Palazzo Lascaris un’informativa sull’argomento, ma non mi è stata concessa.

 

Sostenere il settore del turismo organizzato in questo momento significa sostenere il Paese e impedire fallimenti e licenziamenti. Anche la Regione Piemonte e il Comune di Torino possono e devono fare la loro parte. Ho appena chiesto alla Giunta Regionale un’informativa sul sostegno che si intende dare a un comparto che – diversamente da altri settori – difficilmente può provare a reinventarsi. Gli Agenti di Viaggio hanno espresso, per esempio su iniziativa di MAAVI, una serie di richieste al Governo, dal sostegno economico alla cancellazione della tassazione: le faccio mie convintamente. Chiedo che anche la Giunta Regionale si muova, tornando a garantire bonus adeguati ed erogati in tempi brevi e pensando a un’esenzione dall’Irpef per tutti i mesi di crisi. Anche il Comune di Torino ha margini di manovra. Presenterò due Ordini del Giorno nei rispettivi Consigli. Gli stessi attori del settore che più di tutti è stato colpito dalla crisi (7 attività su 10 sono, si stima, a rischio fallimento) considerano necessario un sostegno non solo da parte del Governo, ma dalle Istituzioni locali. Sul territorio piemontese le Agenzie di Viaggi sono circa 700, un decimo della cifra nazionale. Si calcola che il turismo organizzato rappresenti il 13% del PIL italiano. Il settore del turismo – del quale gli Agenti di Viaggio e i Tour Operator sono la colonna portante – è trainante nella nostra economia. Ancora non siamo stati in grado di immaginare corridoi turistici, strumento fondamentale per garantire la permanenza di flussi incoming e outgoing anche in questi mesi di pandemia. Quest’ultima ha penalizzato ulteriormente un comparto in ginocchio a causa di una crisi di cui non si vede la fine. Questo settore lavora sul medio-lungo termine, con una programmazione di almeno nove mesi. Gran parte degli attori del settore attende ancora di ricevere le somme spettanti del fondo perduto per il periodo febbraio-luglio 2020.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.