ilTorinese

Colpito da mandato di arresto europeo viene arrestato dalla Squadra Volanti

I fatti accaduti il giorno di Natale

Venerdì pomeriggio una chiamata al 112 NUE segnala la presenza di un soggetto in corso Svizzera intento a rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata. Grazie alla descrizione fornita, gli agenti della Squadra Volanti giunti sul posto individuano immediatamente l’uomo, un cittadino macedone di 36 anni. Questi viene rintracciato nei pressi del veicolo in questione che, all’arrivo degli operatori, si presenta con il finestrino abbassato e l’interno rovistato. Appurato l’ammanco di alcune monete dal vano portaoggetti, il trentaseienne viene fermato. In fase di accertamenti emergono numerosi precedenti di Polizia a carico dell’uomo ed un ordine di esecuzione emesso dalle autorità macedoni per traffico di sostanze stupefacenti con una pena di 3 anni da scontare.

Scattate le manette per lo straniero che è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Galli, il bipartitismo imperfetto

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni   Giorgio Galli è  morto a 92 anni. Ha  scritto tanti libri, alcuni anche poco significativi o addirittura bislacchi, come quello su Hitler e l’ esoterismo.

Mi capitò una sola volta di essere correlatore con lui in qualche convegno a Milano. Quando vidi che iniziò persino a parlare nei raduni massonico- sabaudi in provincia di Cuneo, ruppi ogni rapporto. E’ l’ esempio non solo dell’ homo unius libri, ma dell’ unico titolo: il bipartitismo  imperfetto, spesso citato a vanvera perché la Dc e il Pc non furono mai il bipartitismo sia pure imperfetto, ma l’inciucio  che ha  dilapidato lo Stato con la scusa del compromesso storico. Galli è stato il teorico di uno dei periodi storici peggiori della storia Italiana. Poi quando il suo teorema cadde, Galli continuò scrivere come se niente fosse accaduto .Scienziato della politica? Direi proprio di no, in nessun modo. Non scrivo cosa mi disse  di lui il grande Nicola Matteucci. Credevo amasse scrivere e pubblicare a dismisura. Purché si parlasse di Galli. Al Centro Pannunzio non lo volli mai. Bobbio fu tassativo . A più di 90 anni continuava a scrivere. Mi dicono si fosse avvicinato alla  destra. Come il suo coetaneo Alberoni. Galli fu un Alberoni della politologia. Se i politologi sono questi, non dobbiamo  poi troppo lamentarci dei politici “imperfetti”. Quel bipartitismo di Galli fu la rovina d’ Italia, non solo un libro molto citato da chi aveva l’età per leggero nel 1966, quando uscì. Molti lo citarono, senza neppure leggerlo, poi il sistema  dei due formi ebbe fine, ma Galli forse non si accorse neppure della fine di un’era geologica. Pace all’anima sua, prolifico autore, noto per il primo titolo. In biblioteca sono almeno trent’anni che l’ho relegato nel piano più alto. Non capì neppure Craxi e il suo disegno politico di ampio respiro.

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scrivere a quaglieni@gmail.com

Coronavirus, il bollettino di domenica 27 dicembre

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 475 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari al 10,1 % dei 4685  tamponi eseguiti, di cui 1383 antigenici. Dei 475 nuovi casi, gli asintomatici sono 188 , pari al 39,6 %.

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 255 contatti di caso, 119 con indagine in corso; per ambito: 30 RSA/Strutture socio-assistenziali, 2scolastico, 423 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 197.649, così suddivisi su base provinciale: 17.611 Alessandria, 9.886 Asti, 6813 Biella, 27.258 Cuneo, 15.357 Novara, 103.921 Torino, 7.467 Vercelli, 6.648 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1059 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1629 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 211 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3039 (+ 28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 31.199

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.957.801 (4685 rispetto a ieri), di cui 906.622  risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.784

Sono 17  i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.784  deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1193 Alessandria, 483 Asti, 331 Biella, 873 Cuneo, 645 Novara, 3577 Torino, 368 Vercelli, 244 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

155.416 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 155.416 (948 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.439 Alessandria, 7.784 Asti, 4889 Biella, 21.086 Cuneo, 12.878 Novara, 82.737 Torino, 5438 Vercelli, 5493 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 745 extraregione e 927 in fase di definizione.

Le prime vaccinazioni negli ospedali e nelle rsa scelte per il VaxDay

E’ iniziato in Piemonte il VaxDay, la giornata con la quale l’Unione Europea intende dare il via simbolico alla vaccinazione anti-Covid.

Le 910 dosi del vaccino della Pfizer/Biontech destinate al Piemonte sono state consegnate all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino dalle Forze armate, incaricate del trasporto dall’Istituto Spallanzani di Roma ed inserite in cryo-box, borsa che consente di mantenerlo ad una temperatura tra i 2 e gli 8°, unitamente ai materiali per la somministrazione (siringhe, aghi, diluenti).

Il personale dell’Amedeo di Savoia, punto di concentrazione del Piemonte, ha provveduto alla  suddivisione delle quantità assegnate alle 10 strutture individuate per la partenza simbolica della campagna vaccinale, dove la consegna delle fiale è stata affidata alla Protezione civile regionale.

In mattinata inizio delle vaccinazioni anche alle Molinette, al Mauriziano e al San Giovanni Bosco di Torino.

Si prosegue nel resto del Piemonte con inizio alle ore 12:

– ad Asti nella casa di riposo “Città di Asti” (presenti il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi);

– ad Alessandria nell’ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (presenti gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa);

– a Cuneo nell’ospedale Santa Croce e Carle (presente l’assessore Luigi Genesio Icardi);

– a Rodello (CN) nella Rsa La Residenza (presente il presidente Alberto Cirio con Marco Brunetti, vescovo di Alba e delegato della Conferenza episcopale piemontese per la Pastorale della salute);

– a Novara nell’ospedale Maggiore della Carità e poi alle 13 nella Rsa De Pagave (presente l’assessore Matteo Marnati).

 

ll programma del Vax Day

Si è iniziato alle ore 9 nell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, alla presenza dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, del commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, del commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo, del direttore dell’Asl Citta di Torino Carlo Picco e del responsabile delle Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia, Giovanni Di Perri, che è stato il primo vaccinato, seguito dalla dott.ssa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia.

 

 

 

Sono arrivate a Torino le 910 dosi di vaccino anti Covid per gli operatori sanitari

Sono arrivate a Torino le prime dosi di vaccino anti Covid, in occasione del V Day europeo

Lo annuncia il governatore del Piemonte Alberto Cirio che posta su Facebook la foto delle fiale giunte in città: “Eccole qui, sono appena arrivate le prime dosi del vaccino anti Covid destinate al nostro Piemonte. Ora dall’ospedale Amedeo di Savoia di Torino saranno trasportate verso le altre province del Piemonte. La speranza riparte da qui.”

Questa mattina con il presidente della Regione all’Amedeo di Savoia era presente anche la sindaca Chiara Appendino. Il primo piemontese ad essere vaccinato è l’immunologo Di Perri

Le prime 910 dosi destinate a operatori sanitari di ospedali e rsa saranno distribuite anche agli ospedali Mauriziano, Città della Salute-Molinette, San Giovanni Bosco, Maggiore di Novara, Santa Croce e Carle di Cuneo, Ospedale SS. Antonio e Biagio – Cesare Arrigo di Alessandria, Casa di Riposo ‘Città di Asti’, Rsa ‘La Residenza di Rodello’ a Cuneo, Istituto Gaudenzio de Pagarve di Novara.

L’addio a don Meo, uomo di cultura e spiritualità

IL RICORDO / Il giorno di Natale, è stato richiamato a Dio Mons. Bartolomeo Bessone, già Vicario Generale della diocesi di Mondovì e Rettore del Santuario-Basilica della Natività di Maria Santissima di Vicoforte.

Originario di Chiusa Pesio, don Meo è mancato all’ospedale di Mondovì, dove era ricoverato per il Covid 19. Nato nel 1948 e ordinato sacerdote a 24 anni, è stato Rettore del Collegio Vescovile e poi del Seminario, quindi parroco ai Piani di Mondovì Breo e Piandellavalle, poi a Mondovì Carassone. Il 15 dicembre 2017 ha accolto a Vicoforte la salma della Regina Elena e due giorni dopo quella di Re Vittorio Emanuele III.

Il Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena e pronipote della Regina Elena, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, ha dichiarato: “Fu uomo di spiritualità, di cultura e di accoglienza, discreto ma sempre disponibile. Abbiamo avuti molti contatti in occasione dei nostri pellegrinaggi, anche prima della traslazione della salma della “Regina della Carità”. Dal 15 aprile 2018 i contatti si moltiplicarono. Ricordo che presiedette la S. Messa della nostra XXVIII Festa di Sant’Elena a Sant’Anna il 20 agosto 2017 ed il nostro pellegrinaggio al Santuario il 4 ed il 5 novembre 2017″.

Da poco era Parroco a Dogliani e Vicario della Zona pastorale per le Langhe e Pianura e Presidente del Centro di Spiritualità.

In occasione della donazione di viveri di ogni 28 novembre, rimandata a due settimane fa per la pandemia, gli avevamo scritto e il 12 dicembre 2020 un suo incaricato è venuto ricevere una parte degli aiuti umanitari offerti dall’Associazione Internazionale Regina Elena a Dogliani.

Al Vescovo di Mondovì, ai parrocchiani di Dogliani, a don Francesco Tarò, alla comunità del Santuario Basilica Regina Montis Regalis di Vicoforte ed ai familiari del Defunto giungano le sentite condoglianze del sodalizio intitolato alla “Regina della Carità”.

Alberto Casirati

Associazione Internazionale Regina Elena

Massimo Gotta vice presidente di Meritocrazia Italia

L’avvocato Massimo Gotta, del foro di Torino, ha ricevuto l’incarico di vice presidente nazionale di Meritocrazia Italia,  l’associazione “nata poco più di due anni fa con l’intento di promuovere la spontanea valorizzazione del merito, della formazione e della premialità dell’impegno, con il fine ultimo di perseguire giustizia ed equità sociale, quali presupposti per la riscoperta di valori primari dimenticati ed il rilancio del Paese.

Avvocato specializzato in diritto civile e commerciale, già presidente dell’associazione forense Aiga, distretto di Torino, attivo nell’ambito della politica forense sin dagli inizi della professione, Massimo Gotta ha accolto la nomina con grande entusiasmo e senso di responsabilità, ritenendo che la stessa possa favorire la crescita della neo associazione, che già annovera migliaia di iscritti su tutto il territorio nazionale, anche a livello regionale.

“Questa nomina è il frutto del grande impegno, della serietà, della competenza e dello straordinario garbo di Massimo, che nel suo percorso in Meritocrazia Italia ha sempre dimostrato un grande senso istituzionale, rivestendo prima il ruolo di coordinatore regionale e poi di consigliere di presidenza” il commento del presidente nazionale di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello.

Fermato dalla Polfer per ricettazione e possesso di armi

Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova hanno denunciato un quarantaseienne italiano, residente a Genova, per ricettazione e possesso d’armi.

L’uomo, diretto in Liguria, è stato fermato dai poliziotti nel corso dei controlli ai varchi della stazione previsti per il contenimento del Covid – 19.

Durante gli accertamenti di rito sono risultati a suo carico  numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di armi. Approfonditi i controlli, il viaggiatore è stato trovato in possesso di un martelletto frangivetro compatibile con quelli in dotazione dei treni regionali e un tablet, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Dalle verifiche effettuate successivamente, è emerso che il computer portatile era stato rubato, qualche giorno prima, a Genova, ad un tecnico di una ditta di installazioni.

Riscoprire i borghi del Piemonte

Il Piemonte dei Borghi, una storia lunga 50 anni fatta da 1.181 Comuni. Così si intitola il numero speciale della rivista Comunità Montagna, periodico dell’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani (Uncem), pubblicato a dicembre 2020. 

La scelta di collaborazione tra il Consiglio regionale del Piemonte e Uncem nasce dalla volontà di celebrare i 50 anni della Regione Piemonte con un approfondimento sui numerosi borghi che costellano e arricchiscono il nostro territorio.
“La montagna non può essere considerata un tema settoriale delle politiche regionali, ma trasversale – afferma in apertura il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia -. Le aree montane sono caratterizzate da specificità che richiedono un continuo dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, affinché vengano formulate politiche per la programmazione a servizio delle comunità locali. Occorre modificare il destino e la percezione delle nostre montagne: da territori da abbandonare a spazi che devono potersi riappropriare della propria identità”.

Il numero speciale di Comunità Montagna, in 48 pagine a colori diffuse per ora online ma presto anche su carta, approfondisce i numerosi temi legati ai borghi piemontesi – non solo di montagna – con l’intervento di esperti, politici, tecnici che si occupano delle condizioni di vita in altura.

Partendo dal turismo di prossimità che in questi mesi di pandemia nella nostra regione si è spesso rivolto verso i vicini territori montani, si arriva ad indagare sulla possibilità di lavorare in remoto anche dai borghi più sperduti, riutilizzare le vecchie costruzioni con metodi innovativi di recupero e riuso, aumentare la fruizione turistica senza snaturare i luoghi e apprezzare con rispetto la natura di boschi e laghi che oggi ancora domina le nostre montagne.

Torino: vestiti e bottiglie di vino “Shopping” natalizio con tre arresti

Due tentati furti e una rapina in meno di 24 ore. Tra martedì e mercoledì scorsi gli agenti della Squadra Volanti hanno arrestato un cittadino georgiano di 29 anni e due italiani di 36 e 40 anni.

Nel primo episodio lo straniero si è introdotto in un esercizio commerciale in piazza Carducci e, servendosi di una borsa di carta “schermata”, è riuscito a trafugare capi d’abbigliamento per un valore di circa 140 euro, senza asportare alcuna placca antitaccheggio. Gli agenti della Polizia di Stato, allertati dal personale di vigilanza, hanno arrestato il ventinovenne.

Alcune ore dopo i poliziotti intervengono in un supermercato di corso Monte Cucco dove personale dipendente stava trattenendo il trentaseienne italiano. L’uomo, poco prima, aveva prelevato dagli scaffali 4 bottiglie di amaro, sganciato i collarini antitaccheggio servendosi di una tronchesina e una tenaglia, e le aveva occultate nel proprio zainetto. Passando attraverso la corsia di uscita senza acquisti, il suono dell’allarme delle barriere ha allertato il vigilante: il reo non aveva notato il secondo dispositivo antitaccheggio posto sul fondo delle bottiglie.

L’indomani un cittadino quarantenne italiano si trova in fila presso le casse di un esercizio commerciale in via Renier per effettuare il pagamento di una baguette. Lo zainetto che porta in spalla tradisce le sue reali intenzioni: ogni movimento dell’uomo produce il suono di bottiglie di vetro che impattano tra di loro. Personale della vigilanza, intuito il contenuto della borsa, ferma il reo all’esterno, chiedendo di mostrargli lo scontrino. L’uomo, vistosi scoperto, spintona il dipendente e si da alla fuga. Questi lo rincorre e cerca di afferrarlo dallo zainetto ma il quarantenne se ne libera e lo colpisce al volto. L’intervento degli operatori di Polizia pone fine alla sua fuga. Durante il controllo vengono ritrovate nello zainetto 4 bottiglie di vino del valore di oltre 110 euro mentre la tronchesina di cui si era servito per asportare le placche era nascosta in un’aiuola.