ilTorinese

Rossi (Pd): “Un piano per l’economia circolare”

Approvata all’unanimità la mozione del consigliere democratico Domenico Rossi

Dopo oltre un anno dalla sua presentazione, il Consiglio Regionale ha approvato , all’unanimità, la mozione presentata dal Consigliere Domenico Rossi nel novembre 2019 con la quale si chiede che il Piemonte si doti di un Piano Regionale per la Bioeconomia e l’economia circolare “Un atto importante che non deve rimanere sulla carta, bensì aprire un periodo di transizione e trasformazione. Per questo lavoreremo da oggi in poi” commenta il consigliere, portavoce del gruppo PD nella Commissione Ambiente.

“Si tratta di un atto fondamentale – prosegue Domenico Rossi – che ci mette nella condizione di coniugare crescita economica e tutela ambientale. Il modello economico lineare, fondato sullo sfruttamento delle risorse naturali, non è più sostenibile. Abbiamo il dovere di promuovere un’economia giusta, che produca lavoro, crescita, ma minori emissioni di CO2, meno consumo di materia prima e rifiuti. Si tratta, inoltre, di un settore ad alto potenziale. L’Alleanza per l’economia circolare stima che al 2030 si possa raggiungere il 7% di maggiori investimenti con una diminuzione del 10% dei costi, del 17% di emissioni, ma con 700.000 mila posti di lavoro in più”. L’ultimo rapporto Intesa Sanpaolo-Assobiotec stima il fatturato del settore in 328miliardi di euro e la Strategia Nazionale sulla Bioeconomia si pone l’obiettivo di aumentare le performance del 15% entro il 2030

“L’Europa e l’Italia – prosegue il primo firmatario – hanno avviato da tempo consistenti programmi di investimento nel settore, per questo motivo elaborare una strategia e livello regionale significa anche prepararsi per intercettare risorse importanti; basta pensare al Green New Deal o al Next Generation UE. Significa, inoltre, valorizzare le tante eccellenze già presenti nella nostra regione che rappresentano punti di riferimento a livello internazionale, con le quali mi auguro la Regione vorrà costruire il piano piemontese. Le trasformazioni epocali di questo tipo non si improvvisano, ma vanno accompagnate”. Il rapporto OCSE The Bioeconomy to 2030: designing a policy agenda” attribuisce alla bioeconomia la capacità di imprimere una vera e propria spinta propulsiva verso una nuova “rivoluzione industriale”.

“L’approvazione all’unanimità di questo atto di indirizzo – aggiunge il capogruppo del Partito Democratico Raffaele Gallo – ha un importante significato politico. Questa giunta ha dimostrato in questo primo anno e mezzo di governo di avere significative carenze sul piano della programmazione riducendo spesso la sua azione ad interventi puntuali, fuori da una visione globale. Siamo contenti di poter essere d’aiuto in tal senso rispetto ad un tema su cui si gioca una parte importante del futuro della nostra regione”. 

Come mettere in atto gli impegni contenuti nella mozione? “Al settore pubblico e alla politica spetta il compito di guidare la transizione da un’economia lineare ad una circolare anche creando i presupposti per la crescita culturale necessaria allo sviluppo di questi nuovi paradigmi” spiegano i consiglieri Dem evidenziando che “per caratteristiche e vocazione, il Piemonte può essere un’ideale piattaforma per il comparto e quindi è necessario, in primis, partecipare attivamente al Tavolo Nazionale per la Bioeconomia. Su quel modello occorre, quindi, crearne uno a livello regionale dove le eccellenze del mondo dell’università e della ricerca, oltre alle aziende leader che hanno sede nel nostro territorio, possano contribuire a mettere nero su bianco un piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare al fine di facilitare la nascita di un ecosistema dove le diverse parti comunichino tra di loro per un obiettivo comune e con visione sistemica”.

Cinque mostre, oltre 141 mila visitatori e profili social in crescita: il 2020 dei Musei Reali

Crescono la partecipazione digitale e il desiderio di riscoprire, anche da casa, le bellezze culturali del nostro territorio. Al termine di un anno difficile, segnato dalla sospensione temporanea degli accessi agli spazi museali a causa dell’emergenza Covid-19 e da un inevitabile calo della presenza fisica, i Musei Reali di Torino chiudono il 2020 con uno sguardo di speranza verso i prossimi 12 mesi.

 

Ingressi

In 194 giorni di apertura gli ingressi sono stati 141.943, concentrati nei primi due mesi dell’anno e nel periodo estivo, fino alla nuova interruzione imposta del DPCM del 3 novembre. Torinesi e turisti sono tornati ad ammirare e vivere uno dei luoghi simbolo della città, arricchito da un’ampia offerta di esposizioni temporanee, visite guidate e attività all’aperto nel rinnovato Giardino Ducale, restituito al pubblico a fine giugno alla conclusione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione. Tra suggestioni mediorientali e street art, capolavori rinascimentali e fotografie glamour, sono cinque le mostre inaugurate tra settembre e ottobreIncensum. Nella terra dell’Oman al Museo di Antichità, Capa in color nelle Sale Chiablese e, in Galleria Sabauda, TOward2030. What are you doing?, Beyond Walls. Oltre i muri e Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude. Ottima accoglienza per l’esposizione monografica dedicata alle immagini a colori realizzate dal grande fotoreporter Robert Capa tra gli Anni ‘40 e ‘50, che ha richiamato, in soli 35 giorni di apertura 13.882 visitatori. Per riavvicinare il pubblico, sempre nel rispetto delle norme per evitare la diffusione del contagio, i Musei Reali hanno inoltre creato e promosso percorsi e attività speciali come lezioni di yoga e disegno, sviluppate insieme a Coopculture, oltre a iniziative serali come in occasione della Notte di San Lorenzo e della riapertura dei Giardini Reali, registrando 5.408 ingressi.

 

Canali digitali

Lo spostamento sui canali digitali di parte delle attività ha rafforzato la condivisione con la community online: tutti i profili hanno registrato un notevole incremento – +55,6% su Instagram, +21,3% su Twitter e +16% su Facebook – sulla scia dell’introduzione di nuove rubriche, appuntamenti speciali e webinar dedicati ad appassionati, famiglie, studenti e ricercatori. Tra le iniziative più apprezzate, #MRTfriends, ogni giovedì, che ha permesso di sviluppare la rete con i musei del territorio piemontese (Pinacoteca Albertina di Torino, Castello di Masino, Castello di Rivoli, Fondazione Torino Musei, Archivio di Stato di Torino e Direzione Regionale Musei Piemonte del MiBACT), e #MRTkids, ogni venerdì, con giochi per bimbi e genitori da svolgere a casa, pubblicati sulla pagina dei Servizi Educativi dei Musei Reali e sul sito del MiBACT. Dagli scatti dei grandi maestri al reportage fotografico su temi d’attualità, Autunno della fotografia. Torino 2020 è stata poi l’occasione per confrontarsi e fare rete con altre importanti realtà come CAMERA, Fondazione Torino Musei, Museo Ettore Fico e La Venaria Reale. Buona partecipazione anche ai webinar proposti dai curatori dei Musei Reali, con i quali si è parlato dei Sustainable Development Goals fissati dall’ONU nell’Agenda 2030 in relazione alle collezioni, del mestiere dell’archeologo, di reperti di origine animale, della storia dell’incenso e del Natale attraverso opere d’arte e tradizioni.

Durante il primo lockdown l’esperienza di visita è stata ampliata su Youtube e Instagram con il lancio della serie Closed in. I Musei visti da dentro, e con il lancio della piattaforma èreale, realizzata in collaborazione con MyBossWas e fruibile dal sito web dei Musei Reali, un inedito palinsesto di approfondimenti tematici che accompagnano i visitatori, da casa, alla scoperta delle stanze del Palazzo Reale e all’interno della Cappella della Sindone, tra i disegni di Leonardo in Biblioteca Reale e i dipinti custoditi in Galleria Sabauda, svelando i retroscena dei restauri, degli allestimenti museali e della cura del patrimonio, attività che non si sono mai fermate – così come i cantieri – durante i periodi di confinamento e chiusura al pubblico.

Per fruire del percorso museale dei Musei Reali e di approfondimenti sulle collezioni, anche a distanza, è stata realizzata l’App ufficiale multilingua MRT in collaborazione con CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. A marzo è stato pubblicato sul sito dei Musei Reali il catalogo online, con oltre 15.000 immagini a colori e in bianco e nero, in continuo aggiornamento per rendere disponibili elenchi bibliografici e contenuti digitalizzati.

Nel mese di novembre, durante il secondo lockdown, la sentita partecipazione di oltre 330 donatori alla raccolta fondi digitale Il Grande Assente, coordinata dai Musei Reali con i giovani Talenti per il fundraising della Fondazione CRT e il Rotary Club Torino Palazzo Reale, ha permesso di centrare un obiettivo ambizioso: grazie al sostegno di cittadini affezionati e di Borsa Italiana, in meno di un mese sono stati raccolti oltre 15.000 Euro per restaurare il grande dipinto di Tommaso Gazzarrini, Amedeo VI presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli (1848) e completare così la serie di tele a soggetto storico commissionate dal re Carlo Alberto per essere esposte nella Galleria della Sindone.

 

“La sfida che ci attende per il 2021 è rendere accessibili, anche virtualmente, nuovi contenuti capaci di moltiplicare le opportunità di conoscenza e di esperienza – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali di Torino -. L’emergenza che abbiamo vissuto negli ultimi 12 mesi ha evidenziato la necessità di offrire al pubblico proposte culturali inedite, misurate sulle attuali esigenze di fruizione e di sostenibilità, e sviluppate anche in collaborazione con altre realtà del territorio e nazionali, perché uniti saremo più resilienti”.

Foto Daniele Bottallo

Torna la zona rossa fino al 6 gennaio (arancione il 4)

Anche Torino, come tutto il territorio nazionale sarà zona ‘rossa’ nelle giornate del 31 dicembre, 1-2-3 e 5-6 gennaio: saranno consentiti solo spostamenti per salute, lavoro e necessità;

chiudono negozi, bar e ristoranti (salvo per asporto sino alle 22, e consegna a domicilio senza restrizioni); rimangono aperti supermercati, negozi beni alimentari e prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
Il 4 gennaio saranno in vigore le limitazioni come zona ‘arancione’.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni, anche per raggiungere le seconde case fuori regione. Permane inoltre il divieto di spostamenti tra le 22 e le 5 (salvo i casi di necessità, salute, lavoro, da dichiarare).

Anziani a scuola di tecnologie digitali grazie a Social Community Theatre Centre

Social Community Theatre Centre, gestore di Spazio BAC, il primo centro di prossimità dedicato al Welfare Culturale, ha deciso di offrire gratuitamente a un gruppo di anziani di Torino una formazione di base per l’utilizzo delle tecnologie digitali.

Il progetto si chiama Connessioni, verrà offerto gratuitamente ai beneficiari e può essere sostenuto fino al 1 gennaio con donazioni libere sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono all’indirizzo https://www.retedeldono.it/it/progetti/sct-centre/connessioni 

Le donazioni servono a coprire una parte dei costi vivi di realizzazione del progetto.
Tutta la parte di creazione del percorso, comunicazione, organizzazione, supervisione metodologica e monitoraggio è presa in carico gratuitamente da Social Community Theatre Centre e dai suoi collaboratori come regalo di Natale 2020 alla cittadinanza.  

Social Community Theatre Centre (SCT Centre) nasce dall’incontro tra Consorzio Corep, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino e Teatro Popolare Europeo con l’obiettivo di dare vita a ricerche, attività di valutazione e progetti artistici di innovazione culturale e di forte impatto sociale. Dal 2003 SCT Centre sviluppa a Torino la metodologia di Teatro Sociale di Comunità con un focus sulla promozione della salute e l’inclusione sociale collaborando in Italia e all’estero con una vasta rete di partner. Dal 2006 ha avviato una collaborazione stabile con la Scuola di Medicina dell’Università di Torino e dal 2010 una convenzione con DorS – Centro per la promozione della Salute della Regione Piemonte. SCT Centre gestisce Spazio BAC curandone l’offerta culturale e formativa in dialogo con le altre realtà che lo abitano. Dentro Spazio BAC hanno sede gli uffici di SCT Centre.

Rete del Dono è la piattaforma di crowdfunding leader per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit (ONP).

Magliano: “Ripresa della scuola, la Giunta non sa da che parte iniziare”

Volevamo una parola chiara sul rientro a scuola e sull’ipotesi di prolungare l’anno scolastico fino all’estate: ma l’Assessore Chiorino, che ha  risposto al mio Question Time sul tema, non ha dissipato i dubbi.

Aumenta anzi la nostra preoccupazione: a poco più di una settimana dalla ripresa delle lezioni, la Regione Piemonte brancola nel buio. Al 29 di dicembre lasciare le famiglie piemontesi nell’incertezza non è accettabile.



Il Consigliere chiede, la Giunta quasi non risponde. Terminata la discussione del mio Question Time sul tema, non abbiamo capito, anzi proprio non ci è stato detto, quali saranno le modalità di ripresa dell’anno scolastico: ritorno sui banchi giovedì 7 gennaio? Lunedì 11? Secondo quali modalità? Con quali criteri? Chi vivrà, vedrà. Poco importa a questa Giunta, evidentemente, che le famiglie, e con loro alunni e docenti, abbiano la necessità di organizzarsi per tempo. Il tempo per pianificare ci sarebbe stato, in abbondanza: ma la Giunta ha sprecato settimane intere. Mi preoccupa anche la mancata volontà, da parte della Giunta, di prendersi la responsabilità della scelta relativamente all’ipotesi di una riformulazione del calendario scolastico. “A oggi non sono in programma revisioni del calendario, ma c’è la nostra disponibilità in merito in caso di urgenza” (così, a verbale, l’Assessore Chiorino) è una bella formula per passare la palla al Governo. Ancora una volta. Studenti, docenti e famiglie piemontesi meriterebbero ben altro rispetto. Delle due l’una: o si sostiene che la DAD sia una modalità di insegnamento in tutto equiparabile alle lezioni in presenza o si parla di “tempo perso da recuperare“. Sostenere le due posizioni contemporaneamente non ha senso: la Giunta decida.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte

Il parco del Castello è della Città di Moncalieri

Con la firma dell’atto di trasferimento di proprietà dall’Agenzia del Demanio al Comune di Moncalieri, si conclude il percorso iniziato nel 2016 con il programma di valorizzazione. Il Sindaco Montagna: “giornata importante, la nostra storia diventa patrimonio di tutti. Al lavoro per aprire al più presto”.

Moncalieri, 29 dicembre 2020 – È stato firmato questa mattina l’atto notarile che definisce il passaggio di proprietà del Parco del Castello Reale dall’Agenzia del Demanio al Comune di Moncalieri. Si conclude così anche formalmente il percorso iniziato nel 2016 con l’avvio del programma di valorizzazione. Il Parco, luogo di delizia e passatempo amato dai Savoia, da secoli inaccessibile, verrà presto restituito ai cittadini. Saranno completamente restaurate la “Torre del Roccolo”, che veniva usata per la caccia, e la “Casa del Vignolante”, testimonianza dell’antica e diffusa presenza dei vigneti del re. Il progetto del Comune prevede spazi per ospitare esposizioni e per accogliere i visitatori, il recupero del laghetto e la creazione di percorsi esperienziali come quelli in voga nel Nord Europa. Da due anni è inoltre attiva una Convenzione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino che ha già prodotto la mappatura del sito e la catalogazione delle specie arboree (a metà Ottocento furono messe a dimora ventimila piante di 97 specie, soprattutto autoctone).
“Quella di oggi è una giornata storica che apre un nuovo percorso per la città – commenta il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna – Siamo orgogliosi di acquisire il Parco del Castello e di lavorare per la sua valorizzazione. Gli interventi sull’area verde sono già iniziati ed è stata completata la recinzione che delimita il Parco. Investiremo complessivamente 600mila euro per restituire questa meraviglia di natura incontaminata alla nostra città e ai turisti. Ringrazio gli uffici Lavori Pubblici, Patrimonio e Cultura, che sono impegnati su questo obiettivo. Con questa operazione Moncalieri riparte dalla sua storia, rafforzando l’identità di città verde.”.
“Dopo l’intuizione di acquisirlo, oggi la firma che porterà alla prossima apertura del Parco Storico del Castello Reale di Moncalieri: un polmone verde – per la prima volta nella storia accessibile a tutti – in pieno centro città – commenta l’Assessore alla Cultura Laura Pompeo, che prosegue: “ la Città ha intrapreso dal 2015 un importante percorso relativo all’acquisizione del Parco, bene UNESCO, doppiamente riconosciuto come patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale:
perché è pertinente al Castello (nella Lista del Patrimonio dell’umanità) e perché area MaB (Parco CollinaPo). Il Parco costituisce l’innesco di un processo dello sviluppo turistico e culturale, non solo a livello locale; un fattore di trasformazione del territorio a sud di Torino di forte beneficio pubblico,

chiave di volta dei percorsi di valorizzazione già intrapresi. Il Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari-DISAFA dell’Università degli Studi di Torino sta fornendo il contributo scientifico dal 2018: il parco è un modello perché immerso in una zona in cui l’intervento umano ha favorito nel tempo una particolare biodiversità. Qui ognuno potrà passeggiare in un bosco, percorrendo vialetti, prati, tra laghetti, fontane… Il poterne disporre ad uso pubblico doterà la Città di un forte attrattore, oltre che di
un doveroso ed esemplare episodio di recupero e valorizzazione di un bene storico ambientale oggi in pessime condizioni. Il già predisposto progetto di valorizzazione è ricco e articolato. L’intero sistema Verde pertinente al Castello fungerebbe da snodo e “punto di raccordo” dei percorsi “lenti” locali (sentieri, ciclovie)), incrementando ulteriormente l’ampio programma culturale “Moncalieri Città nel Verde”, dedicato dal 2015 a queste tematiche come asse fondamentale delle azioni culturali di valorizzazione del patrimonio moncalierese e di sviluppo per il Territorio Metropolitano.”

Consegnate tutte le 40 mila dosi di vaccino anti Covid previste per il Piemonte

Dopo il V-Day entra nel vivo la Fase 1 della campagna di vaccinazione del personale delle aziende sanitarie e di ospiti e operatori delle Rsa

 

Sono arrivate ieri le 40 mila dosi del vaccino anti Covid destinate al Piemonte per la Fase 1 della campagna di vaccinazione, che prende il via oggi e coinvolge 195 mila persone tra personale delle aziende sanitarie e ospiti e operatori delle Rsa. Sono state infatti consegnate agli hub territoriali tutte le 41 scatole di vaccino Pfizer contenenti 975 dosi ciascuna.

«Dopo la prima giornata del 27 dicembre, oggi il primo vero piano di consegna massiccia dei vaccini ha funzionato perfettamente – sottolinea il commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte Vincenzo Coccolo –.  Grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA sono state consegnate nei tempi previsti. Da oggi entriamo nel vivo della prima fase di vaccinazione con la consapevolezza di poter contare su un sistema territoriale forte e preparato».

«La campagna vaccinale – evidenzia il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo – inizia effettivamente oggi sia con l’arrivo delle dosi previste sia, soprattutto, con il massiccio afflusso di personale sanitario della Città della Salute di Torino, circa 480 persone, che si sono ordinatamente messe in fila per sottoporsi all’inoculazione della prima dose».

«Dopo la giornata simbolica di domenica, l’arrivo delle prime 40.000 dosi segna un punto di svolta – dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardied è fondamentale la più ampia adesione da parte del personale delle Aziende sanitarie, degli operatori e degli ospiti delle Rsa per ottenere il massimo risultato nella battaglia contro il Covid che da mesi ci vede fortemente impegnati».

Per il territorio di Alessandria sono state consegnate 5 scatole e 4875 dosi destinate agli ospedali di Alessandria, Casale, Novi Ligure e Tortona e alle RSA.

Per il territorio di Asti 3 scatole e 2925 dosi destinale al Cardinal Massaia di Asti, all’ospedale di Nizza e alle RSA.

Per il territorio di Biella 2 scatole e 1950 dosi destinate all’Ospedale degli infermi e alle RSA

Per il territorio di Cuneo 6 scatole e 5850 dosi destinate al Santa Croce e Carle e agli ospedali di Mondovì, Savigliano, Verduno e alle RSA.

Per il territorio di Novara 3 scatole e 2925 dosi destinate al Maggiore della Carità, all’ospedale di Borgomanero, all’Asl e alle RSA.

Per il territorio di Torino 18 scatole e 17.550 dosi: in particolare 9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali Città della Salute, Mauriziano, San Giovanni Bosco e le RSA di Torino città, e altre 9 scatole e 8775 dosi in tutto destinate a Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli.

Per il territorio del Vco 2 scatole e 1950 dosi destinate agli ospedali di Domodossola e Verbania e alle RSA.

Per il territorio di Vercelli 2 scatole e 1950 dosi destinate al Sant’Andrea, all’ospedale di Borgosesia e alle RSA.

Le somministrazioni sono già iniziate ieri all’ospedale Molinette di Torino, dove sono state vaccinate 480 persone, e proseguiranno a partire da oggi nelle altre strutture piemontesi. È prevista la fornitura di 40 mila dosi a settimana fino al completamento del fabbisogno della prima somministrazione e del relativo richiamo.

Donazioni Covid: più di 21 milioni di euro sul conto regionale

Ammontano a 21 milioni e 291mila euro le risorse versate sul conto corrente aperto dalla Regione Piemonte per raccogliere le donazioni che, con grande generosità, sono state effettuate a sostegno del sistema sanitario piemontese durante l’emergenza da Covid-19.  Così ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in risposta a un’interpellanza di Silvio Magliano (Moderati) e a un’interrogazione di Daniele Valle (Pd) che chiedevano di fare il punto della situazione sulle donazioni raccolte, su come siano state impiegate e sugli ospedali destinatari.

L’assessore ha innanzitutto precisato che questa cifra non tiene conto delle donazioni che non sono transitate sul conto regionale, ma che riguardano opere finanziate direttamente dai donatori, come nel caso del Covid-hospital delle Ogr e di quello del Valentino.

Icardi ha poi spiegato che “la Giunta con apposita deliberazione ha stabilito le modalità di assegnazione delle risorse alle aziende sanitarie regionali per la copertura degli acquisti di materiali e attrezzature necessari per fronteggiare l’emergenza e nella distribuzione delle risorse sono state considerate anche le causali specificatamente indicate dal donante”.
Fra le destinazioni delle donazioni si segnalano oltre 5,5 milioni assegnati al Dirmei per i posti di terapia intensiva e semi intensiva e 6 milioni di euro alla Protezione civile per la distribuzione di mascherine alla popolazione.
Rispetto alla cifra complessivamente raccolta, a oggi residuano oltre 210mila euro, che verranno distribuiti in coerenza con le indicazioni del Dirmei (Dipartimento interaziendale di malattie ed emergenze infettive).
L’assessore ha inoltre precisato le assegnazioni in denaro e in beni materiali che riguardano l’Asl della Città di Torino, l’Asl To3, l’Asl To4, l’Asl To5, l’Asl di Vercelli, l’Asl di Biella, l’Asl di Novara, l’Asl del Vco, l’Asl Cn1, l’Asl Cn2, l’Asl di Asti, l’Asl di Alessandria, l’Ospedale San Luigi di Orbassano, l’Aso di Novara, l’Aso di Cuneo, l’Aso di Alessandria, l’Ospedale Mauriziano di Torino e la Città della Salute.
È stato infine sottolineato che tutte le determinazioni in materia sono state pubblicate sul sito della Regione nella sezione “Amministrazione trasparente – sezione interventi straordinari di emergenza”.
Il consigliere Magliano ha auspicato che la Regione prosegua in un monitoraggio complessivo delle risorse donate, affinché attraverso la rendicontazione anche da parte delle strutture sanitarie sia rispettato il più possibile un criterio di efficienza ed efficacia nella spesa.

Un gennaio fondamentale per il destino scudetto della Juve e la salvezza del Toro

Terzo giorno d’allenamenti intensi per Juve e Toro.

Qui Juve: a sentire i giocatori durante le interviste il tecnico Pirlo ha davvero fatto breccia in tutta la squadra. Ronaldo, Betancour, Chiellini hanno detto che il neo mister è davvero un valore aggiunto. Intanto arrivano grandi notizie
dalla Continassa, il centro di allenamento della Juventus. Nell’allenamento di oggi Pirlo ha avuto a disposizione tutta la squadra, senza nessun infortunato. Arthur e Chiellini partiranno dalla panchina contro l’Udinese, non essendo ancora al top della forma. Stessa sorte anche per uno tra de Ligt e Demiral, con il turco che potrebbe avere una possibilità dal primo minuto domenica sera.Intanto continua il sondaggio nel mercato calcistico per cercare la quarta punta e tutte le strade portano ad un gradito ritorno dello spagnolo Llorente, ora al Napoli.

Qui Toro: a sentire i tifosi e leggendo sui forum i loro commenti anche quest’anno il mercato invernale del Toro sarà pressoché nullo.Vero è che come accade negli ultimi anni e questa volta a maggior ragione con la pandemia in corso,gireranno zero soldi e si procederà con scambi di giocatori.A meno che dall’estero arrivi qualcuno che compri qualche giocatore e versi soldi freschi nelle casse granata.Almeno un centrocampista centrale di qualità dovrà arrivare altrimenti sarà serie B sicura.
Oggi il Torino ha svolto una doppia seduta d’allenamento al Filadelfia. I giocatori presenti della rosa hanno svolto una sessione mattutina divisa tra lavoro in palestra ed esercitazioni tecniche sul campo. Nel pomeriggio invece si sono concentrati su una seduta tecnico-tattica che si è conclusa con una partitella a ranghi misti.In particolare evidenza Belotti,Verdi e Gojak.
Domani è in programma un’altra seduta al Filadelfia in avvicinamento alla gara fondamentale di domenica contro il Parma al Tardini.

Vincenzo Grassano

Covid Piemonte, mercoledì 30 dicembre: la situazione

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1084 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 215 dopo test antigenico), pari al 5,8 % dei 18.613 tamponi eseguiti, di cui 9.646 antigenici. Dei 1084 nuovi casi, gli asintomatici sono 524 , pari al 48,3 %.

I casi sono così ripartiti: 325 screening, 533 contatti di caso, 226 con indagine in corso; per ambito: 142 RSA/Strutture socio-assistenziali, 48 scolastico, 894 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 199.989, così suddivisi su base provinciale: 17.770 Alessandria, 10092 Asti, 6.961 Biella, 27.637 Cuneo, 15.504 Novara, 104.982 Torino, 7.579 Vercelli, 6735 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1067 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1662 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 192 (- 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2957 (-72 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.909

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.998.440 (+ 18.613 rispetto a ieri), di cui 914.838 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7893

Sono 33 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.893 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1210 Alessandria, 493 Asti, 334 Biella, 890 Cuneo, 662 Novara, 3.613 Torino, 371 Vercelli, 250 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

161.038 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 161.038 (+ 2.239 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.837Alessandria, 8045 Asti, 5.117 Biella, 21.997 Cuneo, 13.135 Novara, 85.617 Torino, 5769 Vercelli, 5657 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 796 extraregione e 1.068 in fase di definizione.