Il Centro Pannunzio chiede il rinvio del Festival di Sanremo “perché una sua versione dimezzata guasterebbe la bella tradizione sanremasca.
Il turismo per la ripartenza
Si è tenuto venerdì 29 gennaio il primo Consiglio di Amministrazione dell’ATL Turismo Torino e Provincia del 2021 in videoconferenza.
Presieduto dal Presidente Maurizio Vitale, presenti i membri Maria Luisa Coppa (Presidente Ascom Torino), Franco Capra (Sindaco di Clavière), Giancarlo Banchieri (Presidente Confesercenti di Torino e Provincia e Confesercenti Piemonte) e Francesca Soncini (Direzione Commerciale e Marketing Extra Aviation, Comunicazione SAGAT). Nella stessa seduta si è riunito anche il Collegio Sindacale, composto dal Presidente, dott.ssa Nardelli e dai dott.ri Rizzi e Sortino.
Nel corso del Consiglio si è manifestata la piena adesione sulla sensibile incidenza del comparto turistico sul tessuto economico-sociale legato a cultura e commercio e sull’importanza di Turismo Torino e Provincia quale Ente deputato alla valorizzazione e promozione della destinazione.
Durante l’incontro si è inoltre condiviso il ruolo di Turismo Torino e Provincia per l’evento delle Nitto ATP Finals 2021-2025 che vede l’ATL impegnata nella definizione del “Tourist Plan”. L’obiettivo è di valorizzare e posizionare la “destinazione Torino” e il territorio piemontese come luogo di elezione per l’appuntamento internazionale, mettendo in luce le potenzialità e le ricadute per tutti i comparti coinvolti a livello locale, nazionale e internazionale.
“Unitamente all’efficientamento della gestione – sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia – sia sotto il profilo della digitalizzazione che della formazione, le ATP Finals (evento indoor tra i più qualificati a livello internazionale) rappresentano un’occasione di lungo periodo alla generazione di reddito. Ringrazio i soci della rinnovata fiducia che ripongono nel ruolo strategico di Turismo Torino e Provincia per la valorizzazione delle attività commerciali e culturali”.
Torino: tentati furti a negozi chiusi per la pandemia
5 persone arrestate negli scorsi giorni nei servizi di prevenzione e vigilanza delle Volanti
Nella notte di martedì tre soggetti stranieri vengono visti forzare un’auto in strada Comunale di Mongreno: arrivati tempestivamente sul posto, gli agenti della Squadra Volante fermano uno dei tre, mentre i complici hanno già scavalcato la recinzione che costeggia il giardino di un ristorante della zona. I poliziotti scavalcano anche loro e trovano nascosti i due fuggitivi. Il terzetto è composto per intero da ragazzi di nazionalità marocchina, due dei quali allontanatisi da una comunità per minori sita in provincia. Hanno addosso dei cacciaviti ed uno scalpello di grosse dimensioni, che verranno sottoposti a sequestro. Gli agenti accertano che una pota finestra del ristorante era stata forzata. Nelle disponibilità degli arrestati, della merce trafugata poco prima dall’auto che avevano preso di mira, fra cui uno zaino e degli occhiali da sole, che vengono restituiti immediatamente al legittimo proprietario. Inoltre, un secondo mezzo posteggiato su strada Mongreno si presenta privo di finestrino posteriore: dal furgoncino sono stati asportati degli altoparlanti, dei joystick, un misuratore di pressione, degli attrezzi da lavoro, il tutto riposto in una capiente borsa, nonchè una bicicletta. Rintracciato il proprietario del furgoncino, tutto il materiale trafugato gli è stato riconsegnato. Gli arrestati, di 22 anni uno e gli altri sedicenti minorenni, ma di fatto di circa 19 anni, hanno precedenti specifici per reati analoghi. Sono stati tratti in arresto per furto pluriaggravato e tentato furto in abitazione continuato in concorso, gli ultimi due anche per aver fornito false dichiarazioni in merito alla loro età.
Due cittadini italiani di 50 e 43 anni sono stati arrestati ancora dalla Squadra Volante venerdì notte per aver tentato di introdursi all’interno di un ristorante pizzeria chiuso sempre in ordine alla emergenza pandemica. I due sono stati intercettati da una pattuglia in via Borgo Dora mentre tornavano alla base, l’alloggio di residenza di uno di essi, in via L. Damiano. Dopo un tentativo di fuga neutralizzato dai poliziotti, i due sono stati fermati: in auto, due televisori di grosse dimensioni ed un’affettatrice professionale. Il tutto era stato asportato da un ristorante pizzeria ubicato nei pressi della Mole Antonelliana. Rinvenuti e sequestrati anche numerosissimi oggetti atti allo scasso trovati nella disponibilità dei due, che sono ben noti alle forze dell’ordine per una serie impressionante di analoghi delitti.
Arrestato anarchico: fabbricava bombe carta
La DIGOS della Questura di Torino, ha arrestato un militante della locale area anarchica, per il delitto di porto illegale di esplosivi in luogo pubblico ai sensi degli art. 10 – 12 della L. 497/1974 (arresto poi convalidato dal GIP di Torino).
Il predetto era stato inizialmente notato nel gruppo dei circa 50 “liberati” riunitisi in presidio all’esterno del locale Centro di Permanenza e Rimpatri di Corso Brunelleschi per protestare contro la politica immigratoria dello Stato ed, in particolare, contro i rimpatri degli stranieri.
Nella circostanza, il militante era stato individuato mentre accendeva una “bomba” ed altri petardi, motivo per il quale è stato poi bloccato, al termine della manifestazione, da personale della Digos di Torino, in via Monginevro, dove, pochi istanti prima, era stata udita altra forte deflagrazione.
A seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti, all’interno di uno zainetto, tre “bombe carta” artigianali, un artifizio esplodente privo di etichettatura, un coltello a serramanico ed un accendino (quello precedentemente utilizzato).
Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione sita nel Comune di Monastero di Lanzo sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 4 artifici esplodenti di fabbricazione artigianale.
La Boheme del Regio in streaming
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Dopo piazza San Carlo è ora che Torino volti pagina
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
E’ sceso in campo anche l’ottantenne ex ministro Bassanini a sostenere la Appendino, oltre a sua sorella che le ha preparato una colazione speciale per affrontare il nuovo giorno dopo la condanna con rinnovata energia
Ricordo che Bassanini ha sconquassato la pubblica amministrazione per parare il culo ai politici, senza grandi successi, se i politici continuano ad essere condannati per le loro malefatte. Salvo una lineare dichiarazione di Enzo Ghigo che ha ricordato il giustizialismo feroce dei grillini i quali dopo aver seminato vento per anni non possono che raccogliere tempesta, ho solo letto reazioni scomposte e stupide alla sentenza di condanna di Appendino a 18 mesi per fatti gravissimi, con due morti e un numero altissimo dei feriti. La casta dei politicanti fa quadrato con frasi prive di significato giuridico. Consiglieri comunali, deputati, aspiranti sindaci si sono lasciati andare ad osservazioni che rivelano ignoranza giuridica e ignoranza tout – court. Lor signori pretendono di fare i sindaci, scaricando sui sottoposti le responsabilità, affidando a capi di gabinetto strampalati poteri incredibili. I cittadini hanno eletto i sindaci che devono quindi anche rispondere penalmente dei loro errori. Ricordate cosa accadde alla sindaca Vincenzi di Genova e nessuno si mosse? Appendino si è servita persino dell’avvocato della Fiat e della Juventus. Questo argomento meriterebbe un approfondimento, considerando che il sindaco e’ volata in Inghilterra a vedersi la partita della Juve, invece di rimanere a Torino a lavorare. Ciò che è accaduto non lo avrebbero fatto neppure i peggiori sindaci del passato. Vogliamo ricordare le cose non fatte ? I mancati controlli agli ingressi, le bottiglie di vetro, la troppa gente in piazza, il non sgombero del sotterraneo della piazza, le transenne che hanno impedito la fuga Ripeto, i teppisti hanno
fatto la loro parte e sono stati condannati , ma le omissioni e gli errori di sindaco e questore ed altri andavano sanzionati. Hanno scelto il rito abbreviato per evitare pene più dure. Chi è innocente non lo fa.
Mentre apprezzo la dignità del Questore, non posso non condannare i piagnistei del Sindaco sui social. Dicevano che era tanto meglio di Raggi, i fatti le hanno dato torto. Applichi le norme grilline e faccia le valigie. Fassino ha voluto generosamente difenderla, ma anche lui ha sbagliato. Torino deve davvero voltare pagina. Questo e’ un episodio che resterà nella storia più buia della città .
“La Regione Piemonte garantirà adeguati ristori a questi lavoratori, ormai da un anno senza reddito”
C’è un mondo che si è fermato da un anno, senza mai ripartire, e per il quale, a prescindere dai colori, non è cambiata la… musica. Si tratta del settore dell’intrattenimento e delle discoteche, indubbiamente fra i più flagellati sotto il profilo economico-lavorativo e il cui grido troppo spesso è passato sotto silenzio. La Regione Piemonte, dal canto suo, ha inteso ascoltare le istanze dei rappresentanti della categoria e agire concretamente a sostegno di una platea che consta di 6mila addetti ai lavori e che annualmente genera un fatturato che va dai 10 ai 12 milioni di euro.
Nei giorni scorsi Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha incontrato Alessandro Mautino, numero uno piemontese del SILB (l’associazione italiana di imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo), e i referenti provinciali del sodalizio, tra cui la cuneese Federica Toselli. “Stiamo parlando di imprenditori ormai da dodici mesi del tutto privi di reddito – ha sottolineato il consigliere regionale –. Durante il colloquio abbiamo definito insieme un piano di interventi regionali, che entrerà a far parte della delibera che abbiamo approvato la scorsa settimana e che garantirà ristori alle oltre 200 aziende oggi chiuse in Piemonte. Un patrimonio che non si può perdere, un patrimonio che produce denaro, un patrimonio che dà lavoro e svago”.
Parole alle quali hanno fatto eco quelle pronunciate dalla sopra menzionata Federica Toselli, presidente della sezione cuneese del SILB: “Grazie a Paolo Bongioanni, presidente della VI Commissione Cultura, ancora una volta abbiamo evidenziato in Regione la situazione di estremo disagio del nostro comparto, che il 22 febbraio prossimo compirà un anno intero di inattività. Il presidente si è dimostrato attento e responsabile nell’attribuire anche al nostro settore dignità e importanza nel campo dello svago e non soltanto a livello turistico. A breve verranno individuati le risorse e i metodi attraverso i quali le nostre attività potranno beneficiare del bonus istituito e pianificato dalla Regione Piemonte”.
La Regione Piemonte, nell’ambito del Programma Alcotra PITEM RISK progetto RISK-COM, per una corretta comunicazione dei rischi, ha realizzato in collaborazione con Arpiet, Agrap, Soccorso Alpino, Uncem Piemonte, dei materiali informativi per prevenire il rischio sanitario e informare i frequentatori sulle regole generali da seguire in montagna.
I materiali sono a disposizione di tutti i Comuni, di tutte le Istituzioni e Associazioni; possono essere diffusi anche su social e siti web istituzionali. A questo link è possibile scaricare i materiali e il video: https://www.pitem-risk.eu/notizie/montagna-salute
Per la costruzione del Deposito Unico Nazionale delle scorie radioattive.
Sogin, società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della
gestione dei rifiuti radioattivi, su autorizzazione dei Ministeri dello Sviluppo economico e
dell’Ambiente, ha pubblicato la CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonei). Il
documento individua 67 aree, di cui 8 in Piemonte: 2 in provincia di Torino e 6 in quella di
Alessandria, per la costruzione del Deposito Nazionale e di un Parco Tecnologico in un’area di
circa 150 ettari.
Le 67 aree sono suddivise in fasce, secondo il grado di idoneità. Le 8 piemontesi ricadono tutte
in fascia A, quelle classificate come più idonee.
L’infrastruttura dei depositi nazionali è presente in tutti Paesi Europei ed accoglierà non solo le
scorie ereditate dalle centrali nucleari, ma anche quelle prodotte dall’industria, dalla ricerca e dalla
medicina attualmente stoccati in siti “temporanei” come quelli di Saluggia e Trino.
Queste 2 località piemontesi ospitano, in siti nati per altre funzioni e non allo scopo per il quale sono
usati attualmente, la maggior parte delle Scorie Radioattive del territorio nazionale, e sono stati
esclusi dalle aree potenzialmente idonee in quanto a ridosso di fiumi e soggette ad alluvioni.
Il Piemonte quindi è già deposito di scorie nucleari: in Piemonte si trova il 18 per cento dei rifiuti
radioattivi misurati in metri cubi e l’81 per cento degli stessi rifiuti (più le sorgenti dismesse e il
combustibile irraggiato) misurati in becquerel, cioè in effettivo pericolo emissivo.
Dopo la pubblicazione del documento si sono levate ovunque forti contestazioni, riassumibili nella
formula “da noi no”. In effetti, la situazione potrebbe solo migliorare rispetto a quella attuale.
Detto questo, la Carta è per definizione provvisoria e soggetta a valutazione. Essa dà l’avvio ad un
percorso lungo e articolato e che ci auguriamo continui ad essere trasparente, nel quale le forze
politiche dovranno fare la loro parte individuando le eventuali criticità dei siti individuati per il
Piemonte.
Per affrontare la situazione in modo efficace e senso di responsabilità, Azione Piemonte,
impegnandosi a fare la propria parte, invita le istituzioni, Regione, Province e Comuni interessati, ad
attivare e coordinare le migliori competenze esistenti sul territorio, per analizzare i profili tecnico
ingegneristici, geologici, ambientali dei siti in valutazione ed a partecipare senza pregiudizi
ideologici, con rigore scientifico, alla consultazione nazionale.
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Claudio Lubatti
Resp. Regione Piemonte Azione