ilTorinese

Rassegna mensile dei libri più letti e commentati

Anche a gennaio torniamo a occuparci dei libri più letti e commentati dai membri del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri.

Il primo mese dell’anno vede in testa alle preferenze il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, La disciplina di Penelope, che raccoglie commenti molto favorevoli; l’altro titolo più commentato è La posizione della Missionaria il controverso ma interessante saggio di Christopher Hitchens che analizza la figura di Madre Teresa di Calcutta;  terzo gradino del podio per Due figlie e altri animali feroci, il romanzo epistolare di leo Ortolani che racconta la sua esperienza di padre adottivo.

L’argomento più caldo del mese è rappresentato dalle liste dei libri letti nel 2020 appena terminato: elenchi più o meno lunghi e ricchi di annotazioni hanno tenuto banco per buona parte del mese, che stimolando confronti e curiosità: il titolo più letto dell’anno si conferma Cambiare l’acqua ai fiori, di Valerie Perrin, seguito dai romanzi della Saga delle Sette Sorelle di Lucinda Riley.

Infine, annunciamo la nascita della collaborazione del nostro sito con Novità in libreria (www.novitainlibreria.it): questo mese troverete un’intervista alla scrittrice Laura Pisciotto e approfondimenti sui nuovi romanzi di Davide Morosinotto e Cecilia Giampaoli.

Se siete appassionati lettori o semplici curiosi in cerca di nuovi titoli, venite a trovarci ed entrate nella comunità di lettori più frequentata di Facebook: Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri!

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Nuovo numero telefonico per il call center Covid

POTENZIATO IL CALL CENTER COVID DELLA REGIONE PIEMONTE: DAL 1° FEBBRAIO UN NUOVO NUMERO VERDE PER AVERE RISPOSTE SU TUTTI GLI ASPETTI DELLA PANDEMIA

Da lunedì  1° febbraio, il servizio di call center per l’emergenza Coronavirus, attivato a pochi giorni dall’inizio della pandemia, verrà ulteriormente potenziato con ilnuovo numero verde 800.95.77.95.

Fornirà informazioni 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 su tutti gli aspetti legati al Covid-19, dagli adempimenti sanitari per i rientri in Italia alle procedure per isolamento e quarantena, indicazioni per gli operatori di comunità, sedi e modalità di accesso agli hotspot per l’esecuzione dei tamponi e ubicazione degli hotspot scolastici. Sarà inoltre possibile ottenere certificati sugli esiti dei tamponi ed ottenere informazioni sulle normative e le ordinanze regionali per la gestione dell’emergenza. In una seconda fase comunicherà anche i riferimenti necessari per la campagna vaccinale della popolazione. Nei casi di richieste più specifiche, gli operatori metteranno direttamente in contatto il cittadino con l’Asl competente per territorio.

“Il nuovo numero verde per le informazioni sul Covid-19 – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – eredita e potenzia il lavoro del numero verde sanitario della Regione, attivato l’anno scorso nel giro di poche ore dopo il primo manifestarsi della pandemia in Piemonte. Un servizio che nei momenti più critici ha consentito di decongestionare i numeri unici dell’emergenza, rispondendo in modo puntuale ed efficace alle richieste dei cittadini. Ringrazio tutti i volontari che a qualsiasi titolo, in questi mesi, hanno contribuito a mantenere attivo il servizio, con grande spirito di collaborazione e generosità. L’implementazione del nuovo numero verde renderà l’attività strutturale nell’ambito del Dirmei, con schede applicative collegate direttamente alle singole Aziende sanitarie locali”.


Il nuovo numero verde fa capo al Dirmei, il Dipartimento interaziendale Malattie ed Emergenze infettive della Regione Piemonte. Il progetto è stato avviato in forma sperimentale nei mesi scorsi dall’Asl Città di Torino e viene ora implementato per tutto il territorio regionale.

“Sono particolarmente lieto – dichiara Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino – che con il sostegno della Regione si sia realizzato il progetto da noi ideato e avviato”.

“Il nostro obiettivo – afferma Pietro Presti, consulente strategico Covid per la Regione Piemonte – è dare risposte uniformi e tempestive alle richieste e alle domande dei piemontesi. In questa prima fase il numero verde sarà in grado di gestire 2000 telefonate al giorno sulle varie questioni legate all’emergenza Covid-19, che saranno integrate successivamente da altre 1000 chiamate quotidiane per fornire informazioni sulle prossime campagne vaccinali. Ringrazio tutte le persone e le strutture che hanno collaborato a questa nuova estensione e potenziamento del call center regionale Covid, in particolare Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, e Fabiano Zanchi, responsabile del progetto, oltre a Francesco Pensalfini e Walter Occelli per l’implementazione”.

Gagliasso (Lega): “La Regione semplifica gli adempimenti edilizi ”

Saranno più semplici per i piemontesi gli adempimenti urbanistici ed edilizi, finalizzati alla realizzazione di nuove opere di modesta entità.

“La Giunta Regionale – commenta il consigliere della Lega Salvini Piemonte Matteo Gagliasso – con una deliberazione ha adottato l’elenco di interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità, che consentirà grosse semplificazioni a fronte di una normativa, che dal lontano 1908 dopo il terribile terremoto che colpì Messina, si è sviluppata in mille rivoli nazionali e regionali. Sono inseriti nell’elenco interventi che per requisiti strutturali, dimensioni, forma e materiali impiegati, non costituiscono pericolo sotto il profilo della pubblica incolumità, fermo restando il rispetto delle disposizioni che regolano l’urbanistica e l’assetto del territorio”.

“Sarà quindi più facile – prosegue Gagliasso – il processo autorizzativo di posa di elementi che non presentano rigidezza, resistenza e massa tali da risultare significativi ai fini della sicurezza e dell’incolumità delle persone che potranno essere realizzati con preavviso scritto allo sportello unico per l’edilizia. Questo provvedimento non toglie nulla a livello di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, o di norme relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio ma rende agevole per i piemontesi che investiranno in opere edili farlo con processi amministrativi leggeri e trasparenti”

“Lavorare con la Cina”, opportunità e scambi

Nel pomeriggio di martedì 2 febbraio è in programma l’incontro online “Lavorare con la Cina”, opportunità e scambi nella pratica architettonica. 

 

Il webinar è occasione per  un primo passo concreto di POLITO Studio, programma promosso dal Politecnico di Torino e dell’Ordine degli Architetti di Torino che offre opportunità di lavoro sul mercato cinese per architetti e progettisti.

Nel corso della giornata sarà presentata la call riservata agli iscritti all’Ordine degli Architetti attraverso la quale saranno selezionati professionisti che parteciperanno a un percorso formativo biennale in Cina.

 

L’incontro è promosso in collaborazione con TOChina Center dell’Università di Torino e con Fondazione Italia-Cina.

 

Interverranno:

Guido Saracco, Rettore Politecnico di Torino;

Massimo Giuntoli, Presidente OAT- Ordini degli Architetti Torino;

Roberto Pagani, Consolato Generale d’Italia a Shangai;

Michele Bonino, vice Rettore per le Relazioni con la Cina, Politecnico di Torino;

Cristina Coscia, Vice Presidente OAT;

Massimo Bagnasco, vice Presidente della Camera di Commercio Europea in Cina;

Giovanni Adornino, direttore TOChina Center di UNITO;

Edoardo Agamennone, Direttore Accademico del ChinaMed business program ToChina center di UNITO,

Filippo Fasulo, Direttore CeSIF- Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia-Cina.

PER VEDERE IL PROGRAMMA E ISCRIVERSI

Insolvente seriale soggiorna in hotel e non paga

Nei giorni scorsi  gli agenti del commissariato San Donato vengono chiamati ad intervenire presso un bed and breakfast in zona Parella, dove un cliente ospite della struttura riferisce di essere in lite con la titolare.

L’uomo, cittadino italiano di 56 anni, racconta ai poliziotti giunti sul posto, di aver soggiornato presso la struttura per cinque giorni e di aver corrisposto il pagamento per il soggiorno ad inizio settimana tramite bonifico. Nonostante questo, la proprietaria, a suo dire, rifiutava di riconsegnargli la valigia. Interpellata la donna, questa riferisce di non aver ricevuto alcun accredito sul suo conto. Il cliente inizialmente dichiara di aver smarrito la propria ricevuta, per poi fornire una nuova versione dei fatti, confessando di non aver mai saldato l’importo in quanto indigente. Da ulteriori accertamenti svolti dagli operatori emerge come l’uomo non fosse nuovo a questo tipo di episodi: nei primi giorni dell’anno era già stato fermato per un caso di insolvenza fraudolenta.

Alla luce dei fatti il reo viene nuovamente denunciato e sanzionato in quanto inottemperante al divieto di effettuare spostamenti tra comuni salvo comprovate esigenze.

PdF: «Occorre difendere l’ambiente, occorre favorire la natalità»

Quale futuro per Torino e per il Piemonte? In Piazza Castello un funerale per riflettere ed agire.

 

Gli ambientalisti di Extinction Rebellion e di Fridays For Future hanno organizzato il 29 gennaio in Piazza Castello a Torino un singolare flash mob, una simbolica veglia funebre per l’ambiente, percorrendo tutta la piazza fino alla sede della Regione Piemonte. Un unico feretro su cui campeggiava la scritta “Futuro”, in memoria delle vittime di disastri ambientali, ma anche del destino che attende l’umanità, a rischio di estinzione insieme al disastro ambientale del pianeta che ci ospita. Secondo i manifestanti la Regione ha disatteso l’impegno assunto esattamente un anno fa tramite la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale.

«Conosciamo bene l’urgenza di questo tema, controverso e pressante, che tanta attenzione attira anche da parte del mondo giovanile. I nostri giovani, che oggi sfilano in silenzio per rivendicare il loro futuro, domani come affronteranno le condizioni poste da un ambiente esausto e da un’umanità senza bambini? Quale aria respireranno i nostri figli? Quale acqua berranno? – afferma Lucianella Presta, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia in Piemonte – L’ambiente è il primo tra i 26 punti del nostro programma originario. È evidente che, oltre a considerare il problema nella sua globalità, occorre provvedere concretamente e partendo da quanto è di nostra immediata pertinenza.

Evidentemente non è stato fatto abbastanza per Torino dall’amministrazione comunale ormai uscente. Sappiamo bene che il principale problema di Torino, la città meno ventilata d’Italia, sono le polveri sottili, causate in buona misura dal traffico urbano. Il PdF, se fosse nell’amministrazione, potenzierebbe il sistema di piste ciclabili, che renderebbero la città più vivibile.

Proporrebbe l’estensione del teleriscaldamento agendo in modo da renderlo più conveniente rispetto a gasolio e gas. Se tutti potessero passare al teleriscaldamento si otterrebbe un’ulteriore riduzione di polveri sottili. Le idee non mancano: quello di cui c’è bisogno è un ambiente a misura d’uomo con tanti bambini per un futuro in cui credere»

‘Obiettivo sulle Luci’, un contest fotografico legato a Luci d’Artista

La Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione per Cultura Torino e l’Associazione AbbonamentoMusei.it, ha ideato un concorso dedicato alla rassegna Luci d’Artista, progetto d’arte contemporanea open air, giunto quest’anno alla sua XXIII edizione.

‘Obiettivo sulle Luci’, questo è il nome del contest, ha come intento la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio d’arte pubblica costituito dalle installazioni di luce che quest’anno, eccezionalmente, resteranno accese fino al 28 febbraio.

Il bando per partecipare al concorso si aprirà lunedì 1 febbraio e durerà fino alla fine del mese, ultimo giorno d’esposizione delle opere a cielo aperto.

Per partecipare all’iniziativa è sufficiente immortalare le luminarie artistiche e pubblicare lo scatto sul proprio profilo Instagram usando l’hashtag #obiettivosulleluci. In questo modo tutte le foto potranno essere viste direttamente dalla Pagina IG di Luci D’Artista senza dover inviare dati sensibili.

Sarà una giuria composta dai rappresentanti delle istituzioni museali (coinvolte nella realizzazione del ‘Public Program’ Luci d’Artista) a scegliere la foto che, più di tutte le altre, saprà esprimere al meglio la ‘magia’ trasmessa dalle opere allestite nelle vie e nelle piazze di Torino.

Il secondo posto, invece, verrà assegnato dal pubblico dei social. Sarà infatti premiata la foto che avrà ricevuto più ‘like’.

Gli autori degli scatti selezionati riceveranno in premio Abbonamenti Musei Piemonte Valle d’Aosta 2021 ciascuno.

Le immagini pubblicate nel contesto del concorso saranno considerate libere da diritti d’autore e utilizzabili dalla Città di Torino per scopi istituzionali.

Sito Luci d’Artista : http://www.contemporarytorinopiemonte.it

ELENCO LUCI D’ARTISTA 2020/21

CENTRO CITTÀ

  1. Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
  2. Tappeto Volante – Daniel BUREN – piazza Palazzo di Città
  3. Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza Carlina – Opera permanente in via sperimentale
  4. Giardino Barocco Verticale – Richi FERRERO – via Alfieri 6 – Palazzo Valperga Galleani – Opera privata permanente
  5. L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
  6. Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
  7. Migrazioni (Climate Change) – Piero GILARDI  Galleria San Federico
  8. Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
  9. Doppio passaggio (Torino) – Joseph KOSUTH – ponte Vittorio Emanuele I -Opera permanente
  10.  Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Carlo Alberto
  11.  Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
  12.  Vento Solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
  13.  Palomar – Giulio PAOLINI – via Po
  14.  Noi – Luigi STOISA – via Garibaldi

ELENCO CIRCOSCRIZIONI: DALLA 2 ALLA 8

  1. Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Livio Bianco(Circoscrizione 2)
  2. Volo su… – Francesco CASORATI – area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
  3. My noon – Tobias REHBERGER – nuova collocazione – Borgata Lesna – cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, via Germonio 12 (Circoscrizione 3)
  4. Illuminated Benches –  Jeppe HEIN  piazza Risorgimento  Opera permanente in via sperimentale (Circoscrizione 4)
  5. L’amore non fa rumore – Luca PANNOLI – piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5)
  6. Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
  7. Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica – Opera permanente (Circoscrizione 7)
  8. Piccoli spiriti blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  9. Ancora una volta – Valerio BERRUTI – via Monferrato (Circoscrizione 8)
  10. Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  11. L’albero del PAV – Piero GILARDI – Via Giordano Bruno, 31 (Circoscrizione 8)

Strappa il cellulare dalle mani di una donna, fermato dalle Pegaso

La vittima nel frattempo ne monitorava gli spostamenti dal computer

Sono le 22.30 in zona San Salvario ed una donna sta rientrando alla propria abitazione, ascoltando musica attraverso le cuffiette. Questo non le permette di accorgersi della presenza di un uomo, cittadino gabonese di 21 anni, che improvvisamente sopraggiunge alle sue spalle, strappandole il cellulare dalle mani, per poi scappare via. A questo punto la vittima rincasa, allerta il 112 NUE dell’accaduto e comunica la direzione di fuga dello straniero attraverso la geolocalizzazione attiva sul telefono. Nello stesso attimo, in via Morgari, un uomo viene fermato da una pattuglia delle Pegaso: poco prima era stato visto correre per la strada, comportamento che aveva insospettito gli operatori. Sottoposto a perquisizione, gli agenti rinvengono nella tasca della giacca il cellulare in questione, che scopriranno poi essere oggetto della segnalazione ricevuta contestualmente al controllo.

Il ventunenne, irregolare sul territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, viene arrestato per furto con strappo e denunciato per aver fornito false generalità nel corso degli accertamenti.

Reale Mutua Basket Torino – Biella 85 – 90: una sconfitta indecorosa

Il basket visto a distanza

Ci saranno tanti che proveranno a trovare molte scuse sulla sconfitta di Torino. E, a dire il vero, esiste ben più di una scusa, anzi, esistono dei fatti; tanti giorni senza allenamento e influenza contribuiscono sicuramente negativamente sul piano fisico degli atleti. Ma è sul piano tattico che è un disastro. Ci si trova senza Alibegovic e Pinkins per “motivo virus” e non si hanno alternative tattiche in difesa per contenere gli avvesari, e in attacco si continua a girare palla sognando che San Diop faccia tutto.

Si sente in settimana dire che si lavora tanto per la difesa e poi si prendono 90 punti da una squadra oggettivamente da metà classifica in A2 e a sua volta senza il proprio lungo straniero fuori causa per positività al Covid.

La conduzione della panchina sembra all’inizio partita aver preso la bella strada del sorriso e della fiducia, con pacche sulle spalle dei propri giocatori e incitamenti positivi. Ma poi, come una vernice che non tiene all’acqua, sotto la pioggia dei punti avversari “l’Hysteria” torna a dominare in panchina con classiche scenate e sfuriate come sempre, dando quindi la solita incertezza nella tranquillità di chi dovrebbe invece avere la serenità dei forti. Ma, sorprese a parte (sempre gradite se arriveranno), Basket Torino Reale Mutua non è una squadra compressore e si confonde invece nel marasma della classifica a metà circa. Mancano ancora diverse partite, e se si arriverà ai playoff tutto potrà cambiare se tutta la squadra sarà al completo. Ma manca un salto di qualità mentale, un pensiero positivo, una mentalità vincente. Senza offesa per nessuno, ma Torino città del basket dovrebbe avere una qualità di spettacolo più alta di altre piazze. A volte ci viene da pensare con terrore al fatto che anche il prossimo anno si debba di nuovo fare i conti con queste realtà.

Torino del basket è stata salvata dal deliquio l’altr’anno e di questo bisogna essere grati a chi ha realizzato tutto ciò. Però non è giusto buttare via tutto l’entusiasmo e la voglia di basket con così tanta pochezza di spettacolo (anche ieri nessuna schiacciata e purtroppo molti momenti per il Benny Hill show del Shaqtin a’ fool che, per chi non conosce il mondo del basket NBA, sono i momenti ridicoli che avvengono in campo commentati ironicamente in una simpatica trasmissione televisiva).

La cronaca della debàcle segnala che Cappelletti e Diop restano in panchina nel momento in cui Torino va in vantaggio dando spazio all’ormai condottiero dei disastri Penna e a giocatori in crisi di identità, permettendo ovviamente a Biella di rientrare  e poi di superare.

Non è difficile immaginare che non si possano concedere due giocatori così in panchina nei momenti caldi. Se li mandi a riposare a più 7 non è che la partita sia vinta. E poi se si suppone che siano “freschi” nel finale di partita si prende atto che l’idea del “killer instinct” sportivo sia mai apparsa dalle parti della panchina di Torino.

Jason Clarke, se guardiamo lo score finale, sembra abbia fatto un’ottima partita, ma in realtà è proprio verso il finale che è uscito allo scoperto più per necessità che per volontà. Sicuramente, se avesse voglia di giocare come negli ultimi minuti durante tutto l’arco della partita, Torino maschererebbe moltissimi problemi che si evidenziano nella totale mancanza di gioco che purtroppo quest’anno è molto di bassa qualità.

Detto del povero Penna, il buon Cappelletti va a corrente alternata ma dovrebbe non mai uscire dal campo, perché purtroppo senza di lui la situazione perde in improvvisazione e pericolosità.

Campani e Toscano sembrano ex giocatori con lampi di raro basket e sembrano molto involuti rispetto alla stagione precedente, mentre di Bushati dispiace non vederlo più tirare da tre e segnare come qualche anno fa in maglia avversaria, ma almeno si impegna e ci prova.

Ora ci sono molte partite in pochi giorni. Meglio o peggio? Probabilmente, se si perderà, si darà la colpa a calendario e a Covid, mentre se si vincerà si tesseranno lodi e si spargerà incenso a giocatori e gestione del gruppo. Siamo pronti a sorprenderci, sarebbe ora.

Il basket visto a distanza. Reale Mutua Basket Torino – Biella 85 – 90: una sconfitta indecorosa.

Ci saranno tanti che proveranno a trovare molte scuse sulla sconfitta di Torino. E, a dire il vero, esiste ben più di una scusa, anzi, esistono dei fatti; tanti giorni senza allenamento e influenza contribuiscono sicuramente negativamente sul piano fisico degli atleti. Ma è sul piano tattico che è un disastro. Ci si trova senza Alibegovic e Pinkins per “motivo virus” e non si hanno alternative tattiche in difesa per contenere gli avvesari, e in attacco si continua a girare palla sognando che San Diop faccia tutto.

Si sente in settimana dire che si lavora tanto per la difesa e poi si prendono 90 punti da una squadra oggettivamente da metà classifica in A2 e a sua volta senza il proprio lungo straniero fuori causa per positività al Covid.

La conduzione della panchina sembra all’inizio partita aver preso la bella strada del sorriso e della fiducia, con pacche sulle spalle dei propri giocatori e incitamenti positivi. Ma poi, come una vernice che non tiene all’acqua, sotto la pioggia dei punti avversari “l’Hysteria” torna a dominare in panchina con classiche scenate e sfuriate come sempre, dando quindi la solita incertezza nella tranquillità di chi dovrebbe invece avere la serenità dei forti. Ma, sorprese a parte (sempre gradite se arriveranno), Basket Torino Reale Mutua non è una squadra compressore e si confonde invece nel marasma della classifica a metà circa. Mancano ancora diverse partite, e se si arriverà ai playoff tutto potrà cambiare se tutta la squadra sarà al completo. Ma manca un salto di qualità mentale, un pensiero positivo, una mentalità vincente. Senza offesa per nessuno, ma Torino città del basket dovrebbe avere una qualità di spettacolo più alta di altre piazze. A volte ci viene da pensare con terrore al fatto che anche il prossimo anno si debba di nuovo fare i conti con queste realtà.

Torino del basket è stata salvata dal deliquio l’altr’anno e di questo bisogna essere grati a chi ha realizzato tutto ciò. Però non è giusto buttare via tutto l’entusiasmo e la voglia di basket con così tanta pochezza di spettacolo (anche ieri nessuna schiacciata e purtroppo molti momenti per il Benny Hill show del Shaqtin a’ fool che, per chi non conosce il mondo del basket NBA, sono i momenti ridicoli che avvengono in campo commentati ironicamente in una simpatica trasmissione televisiva).

La cronaca della debàcle segnala che Cappelletti e Diop restano in panchina nel momento in cui Torino va in vantaggio dando spazio all’ormai condottiero dei disastri Penna e a giocatori in crisi di identità, permettendo ovviamente a Biella di rientrare  e poi di superare.

Non è difficile immaginare che non si possano concedere due giocatori così in panchina nei momenti caldi. Se li mandi a riposare a più 7 non è che la partita sia vinta. E poi se si suppone che siano “freschi” nel finale di partita si prende atto che l’idea del “killer instinct” sportivo sia mai apparsa dalle parti della panchina di Torino.

Jason Clarke, se guardiamo lo score finale, sembra abbia fatto un’ottima partita, ma in realtà è proprio verso il finale che è uscito allo scoperto più per necessità che per volontà. Sicuramente, se avesse voglia di giocare come negli ultimi minuti durante tutto l’arco della partita, Torino maschererebbe moltissimi problemi che si evidenziano nella totale mancanza di gioco che purtroppo quest’anno è molto di bassa qualità.

Detto del povero Penna, il buon Cappelletti va a corrente alternata ma dovrebbe non mai uscire dal campo, perché purtroppo senza di lui la situazione perde in improvvisazione e pericolosità.

Campani e Toscano sembrano ex giocatori con lampi di raro basket e sembrano molto involuti rispetto alla stagione precedente, mentre di Bushati dispiace non vederlo più tirare da tre e segnare come qualche anno fa in maglia avversaria, ma almeno si impegna e ci prova.

Ora ci sono molte partite in pochi giorni. Meglio o peggio? Probabilmente, se si perderà, si darà la colpa a calendario e a Covid, mentre se si vincerà si tesseranno lodi e si spargerà incenso a giocatori e gestione del gruppo. Siamo pronti a sorprenderci, sarebbe ora.

Paolo Michieletto

Torino e Piemonte da lunedì si tingono di giallo

Torino e il Piemonte da lunedì  mattina tornano  in  zona gialla.

In base ai dati e alle indicazioni della Cabina di Regia, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.

Anche Torino e Piemonte tornano in zona gialla.

I  ristoranti e  bar resteranno aperti fino alle 18, e sarà possibile viaggiare all’interno del territorio piemontese senza autocertificazione.

Aperti anche i musei.

L’appello del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio

“Oggi il Piemonte sarà in zona gialla: dobbiamo essere prudenti. Seguire le regole.  Per rispetto delle vite che hanno pagato il prezzo più alto e per non vanificare ogni singolo passo avanti fatto fino ad oggi”.