ilTorinese

Sergio Bartoli: “Un pensiero ai più fragili e un augurio di crescita al Piemonte”

Natale 2024

Caro direttore,

in qualità di Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della Commissione Ambiente, desidero rivolgere a tutti i cittadini piemontesi i miei più sinceri auguri di un sereno Natale e di un felice Anno Nuovo.

Le festività natalizie sono un momento di riflessione e di vicinanza, in cui è importante ricordare chi vive situazioni di difficoltà. Un pensiero particolare va alle persone più fragili, a chi è solo o sta affrontando momenti di sofferenza, affinché non si senta abbandonato e possa contare sul sostegno della comunità e delle istituzioni.

Voglio esprimere profonda gratitudine alle forze dell’ordine, ai volontari, ai lavoratori della sanità, agli insegnanti e a tutti coloro che, con il loro impegno quotidiano, garantiscono sicurezza, aiuto e opportunità di crescita alla nostra Regione. La loro dedizione è un esempio prezioso per tutti noi.

Nel 2024 abbiamo fatto passi avanti per tutelare il nostro territorio e migliorare la qualità della vita, e nel 2025 ci impegneremo a portare avanti con determinazione questo percorso, puntando sempre al benessere collettivo e alla salvaguardia del nostro Piemonte.

Che queste feste possano portare pace e serenità nelle case di ciascuno, e che il nuovo anno sia un’occasione per costruire insieme un futuro migliore.

 

Sergio Bartoli

Presidente Commissione Ambiente

Consigliere regionale del Piemonte

Auto contro bus Gtt: sei feriti in ospedale

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Incidente ieri sera a Torino nella zona di Madonna di Campagna. Una vettura Bmw si è scontrata con un bus Gtt della linea 60 tra le vie Stampini e Sparone. Anche tre auto parcheggiate hanno subito danni. Sei i feriti non gravi portati in ospedale. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia municipale.

Bancomat di frontiera in pieno centro

La foto che vedete è stata scattata all’interno della bussola del bancomat del Banco Desio a Torino, in via Cibrario. Uno “spettacolo” indecente che riguarda purtroppo molte banche in città, non solo nei quartieri periferici di “frontiera”, ma come vedete anche in centro. Il vano viene spesso utilizzato dai senzatetto come rifugio dal freddo e disseminato di rifiuti. Agli istituti bancari il compito di pulire, alle istituzioni quello di trovare una soluzione al problema sociale dei clochard.
(foto M. Martellotta)

Palazzo Civico è anche “on screen”

Presentato in una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala delle
Colonne di Palazzo Civico, il progetto “Palazzo Civico ON SCREEN”, tour guidato alla
scoperta delle bellezze storiche e artistiche del Palazzo di Città, attraverso il legame unico
che questo luogo ha con il cinema e con le serie televisive, promosso dalla Presidenza del
Consiglio Comunale in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, Film Commission
Torino Piemonte e Turismo Torino e Provincia.
Le visite, della durata di un’ora e mezza, si svolgeranno ogni quarto sabato del mese, alle
ore 10.30, a partire dal 25 gennaio 2025, con prenotazione obbligatoria attraverso il sito di
Turismo Torino e Provincia https://bit.ly/PalazzoCivicoonscreen

Dawat ristorante indiano, eccellenza e qualità delle materie prime

Informazione promozionale
DOVE SI TROVA IL RISTORANTE DAWAT – Il ristorante Dawat è situato nel cuore del centro storico di Torino, nelle immediate vicinanze di Palazzo Reale, Piazza Castello e a pochi passi dalla Cappella della Sacra Sindone.
LA FILOSOFIA – I proprietari possono vantare ben 25 anni nel settore della ristorazione. Il loro obiettivo è sempre quello di portare la cucina indiana tradizionale in Italia e di distinguersi dagli altri, per l’eccellenza e la qualità delle proprie materie prime.
LE SPECIALITÀ DELLA CASA – Il menù propone aromi speziati e piccanti, piatti a base di carne, pesce e verdure fresco cotti nel forno tandoor, ma anche portate vegetariane. Ricca anche la carta dei vini.
TEL 3381125890

Natale in città, i musei sono aperti

Riapre in occasione delle festività di Natale uno dei luoghi di riferimento per la storia dell’automobilismo. Il Centro Storico Fiat, sede delle prime officine di produzione dell’azienda torinese, con la sua ricca collezione una collezione di modellini, manifesti pubblicitari e cimeli, torna ad accogliere i visitatori nell’edificio liberty di via Chiabrera 20 grazie a un accordo tra Stellantis e il Museo dell’Automobile.

Fu il primo ampliamento (1907) delle officine di corso Dante nelle quali nacque l’azienda e fin dall’inizio teatro di momenti importanti nella storia della Fiat. Al suo interno custodisce le automobili più significative della storia dell’azienda: la 3 ½ HP, prima vettura prodotta dalla FIAT, la Eldridge Mefistofele del 1923 con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, il trattore Fiat 702 del 1919, l’autocarro 18BL che motorizzò le truppe italiane nella prima guerra mondiale, la Littorina, protagonista del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta e il caccia G91, disegnato da Giuseppe Gabrielli e poi adottato dalla NATO. Lo stesso edificio ospita l’archivio aziendale, consultabile su appuntamento, con oltre 9mila metri lineari di documenti cartacei, 400mila disegni tecnici, 5mila tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, più di 6 milioni di immagini tra stampe, diacolor, lastre e negativi e 200 ore di filmati storici. Di particolare interesse è il fondo del progettista Dante Giacosa, il “papà” delle utilitarie – la Topolino, la 600, la 500 – che hanno motorizzato l’Italia.

Fino a domenica 4 maggio al Centro Storico Fiat sarà possibile visitare anche il progetto espositivo Memoria e conflitti,  spin off della mostra 125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario Fiat ospitata al Mauto. In mostra immagini e documenti legati al tema della conflittualità – scioperi, manifestazioni, vertenze, volantini, comunicati aziendali – che coprono tutto il corso del Novecento.

I visitatori potranno accedere al Centro Storico Fiat dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) acquistando il biglietto online sul sito del MAUTO o alle biglietterie del MAUTO in corso Unità d’Italia 40 o del Centro Storico Fiat in via Chiabrera 20.

Nel periodo natalizio, il Centro Storico Fiat osserverà i seguenti orari nei giorni di festa:
Martedì 24 dicembre dalle 10 alle 14 (ultimo ingresso alle 13)
Mercoledì 25 dicembre dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle 18)
Martedì 31 dicembre dalle 10 alle 14 (ultimo ingresso alle 13)
Mercoledì 1° gennaio dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle 18)

INIZIATIVE IN CITTÀ

Il 18 dicembre alle ore 20.30 il Teatro Colosseo propone Dream Gospel Choir from Harlem.

Dal 23 dicembre al 7 gennaio il Museo Nazionale del Cinema propone la salita a piedi sulla cupola della Mole Antonelliana e visite guidate “alla scoperta del museo” e alla mostra “Movie icons”.

Il 23 dicembre alle ore 21 al Teatro Monterosa l’associazione Avvalorando propone il Concerto di Natale con cori gospel, a cura dell’Academy Choir di Torino, a ingresso libero per i cittadini di Barriera di Milano

Nei giorni dal 24 al 31 dicembre, a eccezione del 25, sarà possibile visitare il Museo della Sindone alla tariffa ridotta di 6 euro.

Il 26 e il 27 dicembre alle ore 20.30 il Teatro Colosseo propone Disney Tim Burton’s The Nightmare before Christmas.

Dal 26 dicembre al 6 gennaio la Fondazione Accorsi-Ometto propone visite guidate alla collezione permanente tutti i giorni, alle ore 10.30 e 16.30 (comprese nel costo del biglietto) e visite guidate al costo di 6 euro alla mostra Giorgio De Chirico: 1924 tutti i giorni, alle ore 11.30 e 17.

Il 26 dicembre a partire dalle ore 18.30 alla Reggia di Venaria, la Fondazione TRG propone alle famiglie con bambini una “caccia al regalo”: percorso teatrale e musicale dal sapore natalizio. Dal 26 dicembre al 6 gennaio la Reggia apre i suoi spazi anche in orario serale con la possibilità di visita alle mostre con biglietto dedicato.

Il 26 dicembre dalle ore 16 alle 17, Gallerie d’Italia Torino propone Museum collage Christmas edition: una visita per famiglie e bambini per poi creare un elaborato speciale sulla propria idea di museo… ma aggiungendo un tocco natalizio. Prenotazione obbligatoria entro il martedì precedente alle ore 16 scrivendo a torino@gallerieditalia.com. Dalle ore 14.30 alle 15.30 verrà invece proposta la visita guidata alla mostra Mitch Epstein. American Nature, al costo di 5 euro in aggiunta al prezzo del biglietto.

Il 26 dicembre alle ore 16 al Teatro Monterosa, la Compagnia dei Saltapasti propone lo spettacolo per famiglie “La streghetta rapita”, adattamento in due atti della “Regina delle Nevi”, una delle più famose fiabe dello scrittore danese Hans Christian Andersen.

Il 27 dicembre alle ore 16, nell’ambito del programma “Natale in Reggia”, la Reggia di Venaria ospita nella Galleria di Diana il concerto “Le seduzioni del Barocco”, di Lingotto Musica in collaborazione con De Sono Associazione per la Musica. Maggiori informazioni al link https://lingottomusica.it/evento/duo-zaglia-guarneri.

Il 27 dicembre alle ore 21 alle Fonderie Limone di Moncalieri la Fondazione Cirko Vertigo propone “Coppelia un ballet mécanique” di Compagnia blucinQue. Maggiori informazioni al link  coppelia-un-ballet-mecanique.

Il 28 dicembre alle ore 18, nell’ambito del programma “Natale in Reggia”, la Reggia di Venaria ospita nella Galleria di Diana il concerto “Ai confini del Classicismo”, di Lingotto Musica in collaborazione con Fondazione Accademia di Musica. Maggiori informazioni al link https://lingottomusica.it/evento/antonia-de-pasquale.

Il 28 e il 29 dicembre il Mufant – Museo del Fantastico propone “Fa’ Natale Fantasy”, grande Festa di Natale Fantasy. Per maggiori informazioni e il programma dettagliato: https://www.mufant.it/2024/11/26/fa-natale-fantasy/.

Il 29 dicembre alle ore 18 CulturalWay, organizzazione che propone e conduce tour in città, realizza una visita guidata alla scoperta delle Luci d’Artista. Informazioni al link https://www.culturalway.it/tour/luci-dartista-5/.

Il 29 dicembre alle ore 18, nell’ambito del programma “Natale in Reggia”, la Reggia di Venaria ospita nella Galleria di Diana il concerto “Mitteleuropa romantica”, di Lingotto Musica in collaborazione con Fondazione Accademia di Musica. Maggiori informazioni al link https://lingottomusica.it/evento/trio-severini-zuo-garzillo/.

Il 30 dicembre alle ore 16, nell’ambito del programma “Natale in Reggia”, la Reggia di Venaria ospita nella Galleria di Diana il concerto “Ai confini del Classicismo”, di Lingotto Musica in collaborazione con De Sono Associazione per la Musica. Maggiori informazioni al link https://lingottomusica.it/evento/duo-capretti-momo/.

Il 31 dicembre a partire dalle ore 21 la Città di Torino saluta il nuovo anno e dà il benvenuto al 2025 con il grande concerto in piazza Castello. Sul palco si esibiranno i Morcheeba, band simbolo della musica europea, con 10 album registrati in studio e il singolo Rome wasn’t built in a day che nel 2000 diventò una hit mondiale; Rose Villain, fresca di nomina a Sanremo 2025, stella del panorama musicale italiano e internazionale, cantante, autrice e regista, con all’attivo milioni di stream grazie ai suoi due album di successo e alle hit che hanno conquistato l’Italia intera; e Malika Ayane, artista poliedrica e dalla voce inconfondibile, vincitrice di numerosi premi e con all’attivo 13 certificazioni di platino e 2 d’oro per singoli e album, che salirà sul palco nella doppia veste di interprete e presentatrice. Insieme a lei condurranno la serata Marco Maccarini, presentatore, autore televisivo e speaker radiofonico, e Davide D’Urso, comico e content creator torinese.

Il 31 dicembre alle ore 22.30 al Teatro Café Müller di Torino Fondazione Cirko Vertigo propone “Che bello café”, un immaginario e immaginifico incontro fra Domenico Modugno e Fabrizio de André per celebrare due importanti ricorrenze: il trentennale della scomparsa di Domenico Modugno e i venticinque anni da quella di Fabrizio De Andrè. Maggiori informazioni al link https://www.blucinque.it/date/che-bello-cafe/

Il primo gennaio alle ore 16 in piazza Castello si festeggia il nuovo anno all’insegna della grande musica classica, della cultura e della storia, con il concerto di Capodanno della Città di Torino. Sul palco l’Orchestra Filarmonica di Torino si esibirà in una selezione di pagine musicali popolari, tra ouverture, arie, duetti e pagine orchestrali dal repertorio operistico italiano, da Rossini a Puccini, passando per Bellini, Verdi, Ponchielli e Giordano, oltre a un’incursione in ambito cinematografico con il grande Nino Rota.

Il primo gennaio alle ore 21 nella Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria si terrà invece il Concerto di Capodanno alla Reggia, con possibilità – a partire dalle 18.30 – di visitare la Reggia e le mostre con lo stesso biglietto.

Dal 3 al 6 gennaio alle ore 17 al al Teatro Café Müller, la Fondazione Cirko Vertigo propone “Piccolo circo Charivarial”, un’ora di puro divertimento accompagnato dalle squisitezze di Alberto Marchetti (cioccolata calda e nocciolini di Chivasso). Maggiori informazioni al link https://www.blucinque.it/date/piccolo-circo-charivari/.

Il 5 gennaio il Mufant propone “Epifania. Giochi fantasy, Intelligenze artificiali, marziani e monsignori”, con sessioni di giochi fantasy e due conferenze.

Il 6 gennaio alle ore 10 nella Cappella dei Mercanti avrà luogo un concerto organistico organizzato dalla Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti.

Il 6 gennaio il Museo civico Pietro Micca offre visite guidate alle ore 10.30, 14.30, 15.30 e 16.30.

Il 6 gennaio il Museo Nazionale del Cinema propone “Vola vola la befana!”, laboratorio di trucchi ed effetti speciali.

Il 6 gennaio dalle ore 16 alle 18 il Museo A come Ambiente propone il laboratorio “La Befana vien di notte: giochi curiosi e dove trovarli”, per realizzare bellissimi giochi e oggetti sostenibili. Prenotazione obbligatoria sul sito https://www.acomeambiente.org/.

Inoltre, fino al 2 febbraio 2025 OGR Torino ospita due eventi a ingresso gratuito: nella @Corte Est la visita alla nuova opera di Rebecca Moccia “Cold As You Are” commissionata all’artista in occasione della 27esima edizione di Luci d’Artista e new entry della sezione Costellazioni del progetto della Città di Torino, informazioni al link https://ogrtorino.it/events/rebecca-moccia-cold-as-you-are; al @Binario1 la mostra “Cyprien Gaillard, Retinal Rivalry”, informazioni al link  https://ogrtorino.it/events/retinal-rivalry.

Fino alla fine di gennaio, nella sala da pranzo del Museo Accorsi-Ometto sarà possibile ammirare la tavola di Natale realizzata dall’associazione per la valorizzazione delle tradizioni storico-nobiliari VIVANT, con servizi in porcellana dell’Ottocento. Visita compresa nel biglietto d’ingresso al museo.

fino al 29 dicembre l’associazione culturale Mythos propone Natale Insieme 2024, un calendario di concerti e spettacoli a ingresso gratuito presso diverse chiese. Il calendario è scaricabile al link https://www.assmusto.org/images/NataleInsieme2024_locandina.pdf.

MUSEI APERTI IN CITTÀ

Sono tantissime le occasioni per cittadini e turisti di visitare i musei torinesi nel periodo delle festività natalizie.

24 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Archivio Storico della Città di Torino con orario 8,30-16,30
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-14
  • Musei Reali con orario 9-16
  • Giardini Reali con orario 9-16-Ingresso Libero
  • Sale Chiablese-Mostra La Grande Arte Italiana con orario 9.30-17.30
  • Biblioteca Reale con orario 8.30-16-con Prenotazione
  • Museo Egizio con orario 9-14
  • Museo Dell’Auto con orario 10-14
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-18
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10,30-14
  • Gallerie D’Italia con orario 9,30-18
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-15
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-16
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-15
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

25 dicembre

  • Sale Chiablese – Mostra La Grande Arte Italiana con orario 12-19,30
  • Museo Nazionale del Cinema con orario 14-20
  • Museo Dell’auto con orario 14-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18 e dalle 23:00 alle 01:00 per la celebrazione della S. Messa di Natale alle ore 24:00

26 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Museo Civico Pietro Micca con orario 10-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei Di Anatomia, Lombroso, e della Frutta con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 9-19
  • Museo Egizio con orario 9-18.30
  • Museo Dell’Auto con orario 10-19
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-20
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10,30-18
  • Gallerie D’Italia con orario 9,30-19,30
  • Basilica Di Superga con orario 10 Alle 18
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-20
  • Mufant – Museo Del Fantastico con orario 15,30-19
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-22
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30 -18,30
  • OGR TORINO con orario 10-20
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10-18
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-19
  • CAMERA – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-21
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

27 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Museo Civico Pietro Micca con orario 10-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei di Anatomia, Lombroso e della Frutta con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 9-19
  • Museo Egizio con orario 9-20
  • Museo Dell’Auto con orario 10-19
  • Museo del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale del Cinema con orario 9-20
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10,30 -18
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30 -19,30
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Mufant – Museo Del Fantastico con orario 15:30-19
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-21
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Ogr Torino con orario 10 – 22
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10 -18
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-19
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-19
  • Museo Della Sindone con orario 15 -18

28 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Museo Civico Pietro Micca con orario 10-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei Di Anatomia, Lombroso, e Della Frutta con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 9-19
  • Museo Egizio con orario 9-20
  • Museo Dell’Auto con orario 10-19
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-20
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10-18
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30- 19,30
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Mufant – Museo Del Fantastico con orario 15:30 -19
  • Reggia Di Venaria-con orario 9,30-22
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai-con orario 9,30-18,30
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10-18
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-19
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-19
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

29 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Museo Civico Pietro Micca con orario 10-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 9-19
  • Museo Egizio con orario 9-20
  • Museo Dell’auto con orario 10-19
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-20
  • Museo Nazionale Della Montagna – con orario 10-18
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30-19,30
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Mufant – Museo Del Fantastico con orario 15:30-19
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-22
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai Dalle orario 9,30- 18,30
  • Ogr Torino con orario 10-20
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10-18
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-19
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-19
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

30 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Archivio Storico della Città di Torino con orario 8,30-16,30
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei Di Anatomia, Lombroso, e Della Frutta con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 10-19
  • Giardini Reali con orario 10-17-Ingresso Libero
  • Sale Chiablese – Mostra La Grande Arte Italiana orario 9.30 -19.30
  • Biblioteca Reale – Consultazione con orario 8.30-18.30
  • Museo Egizio con orario 9-18.30
  • Museo Dell’Auto con orario 10-19
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-20
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30-19,30
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-21
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-19
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

31 dicembre

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-14
  • Archivio Storico della Città di Torino con orario 8,30-16,30
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-14
  • Musei Reali con orario 9-18
  • Giardini Reali con orario 9-17-Ingresso Libero
  • Sale Chiablese – Mostra La Grande Arte Italiana orario 9.30-17.30
  • Biblioteca Reale – Consultazione con orario 8.30 -18.00
  • Museo Egizio con orario 9-18.30
  • Museo Dell’auto con orario 10-14
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-18
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10,30-14
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30-18
  • Mufant – Museo Del Fantastico con orario 15.30-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Reggia Di Venaria con orario 9.30-17
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Fondazione Mario Merz con orario 11-16
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-15
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

1 gennaio

  • GAM, MAO con orario 14-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Museo Egizio Dalle con orario 9-18.30
  • Museo Dell’Auto con orario 14-19
  • Sale Chiablese – Mostra La Grande Arte Italiana con orario 12-19.30
  • Museo Del Risorgimento con orario 15-20 e Ingresso a € 2 Per Tutti
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 14 -20
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 14,30-19,30
  • Basilica Di Superga con orario 10 -18
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 14-19
  • Reggia Di Venaria Dalle con orario 11-22
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10-18
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 15-19

5 gennaio

La maggior parte dei musei cittadini rispetta il normale orario di apertura.

Ai Musei Reali è Domenica al museo, con ingresso gratuito su prenotazione, da effettuare esclusivamente online sul sito https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino/.

Ingresso gratuito anche alle Gallerie d’Italia Torino, aperte in orario 9.30-19.30.

6 gennaio

  • GAM, MAO, PALAZZO MADAMA con orario 10-18
  • Museo Civico Pietro Micca con orario 10-18
  • Museo Diffuso Della Resistenza con orario 10-18
  • Musei Di Anatomia, Lombroso e Della Frutta con orario 10-18
  • Musei Reali con orario 9-19
  • Giardini Reali con orario 9-17-Ingresso Libero
  • Sale Chiablese – Mostra La Grande Arte Italiana orario 9.30-19.30
  • Museo Egizio con orario 9-18.30
  • Museo Dell’Auto con orario 10-19
  • Museo Nazionale Del Cinema con orario 9-20
  • Museo Del Risorgimento con orario 10-18
  • Museo Nazionale Della Montagna con orario 10,30-18
  • Gallerie D’Italia – Torino con orario 9,30-19,30
  • Fondazione Accorsi-Ometto con orario 10-19
  • Basilica Di Superga con orario 10-18
  • Reggia Di Venaria con orario 9,30-22
  • Museo Della Radio E Della Televisione Rai con orario 9,30-18,30
  • Museo A Come Ambiente-Maca con orario 14-19
  • Ogr Torino con orario 10-20
  • Pinacoteca Agnelli con orario 10-18
  • Camera – Centro Italiano Per La Fotografia con orario 11-19
  • Museo Della Sindone con orario 15-18

NATALE IN BIBLIOTECA

Numerosi gli appuntamenti nelle biblioteche civiche della Città di Torino.

Sabato 14 dicembre
ore 11 Biblioteca Guidetti Serra: Incontri di lettura, canzoni e marionette in lingua francese
ore 10 Biblioteca Marchesa: Sabato in famiglia aspettando il Natale

Mercoledì 18 dicembre
ore 17 Biblioteca Bonhoeffer: Fiaba di Natale
ore 17 Biblioteca Primo Levi: Magie impossibili
ore 17 Biblioteca Ginzburg: Un giardino di storie…a Natale

Giovedì 19 dicembre
ore 16 Biblioteca Italo Calvino: Il Natale alla Calvino
ore 17 Biblioteca Italo Calvino: Speciale Natale! Letture, laboratorio, sorprese per piccini
ore 17 Biblioteca Cognasso: Regalo di Natale
ore 17 Bibliobus: Storie di Natale in arrivo

Sabato 21 dicembre
ore 10.30 Biblioteca Cesare Pavese: Magiche storie di Natale
ore 10.30 Bibliobus: Storie di Natale in arrivo

Venerdì 20 dicembre
ore 17 Biblioteca Villa Amoretti: Aspettando il Natale

Lunedì 23 dicembre
ore 16.30 Biblioteca Alberto Geisser: I racconti di Babbo Natale
ore 17 Bibliobus: Il lunedì dei libri

Lunedì 30 dicembre
ore 17 Biblioteca Luigi Carluccio: Storie da regalare a Natale

Giovedì 2 gennaio
ore 17 Biblioteca Cesare Pavese: Tombola della Befana
ore 16 Biblioteca Passerin d’Entrèves: Storie che prendono vita
ore 16 Biblioteca Primo Levi: Bibliogicando

Sabato 4 gennaio
ore 10.30 Biblioteca Luigi Carluccio: Storie per liberare la fantasia
ore 10 Biblioteca Primo Levi: Bibliogiocando Edizione della Befana

TORINO CLICK

Le Messe di Natale in Duomo a Torino

Quest’anno la Messa della notte di Natale nel Duomo di Torino sarà presieduta martedì 24 dicembre alle 22,30 dal Vescovo ausiliare monsignor Alessandro Giraudo. L’arcivescovo di Torino, cardinale Roberto Repole, celebrerà la Messa solenne nella cattedrale di Torino mercoledì 25 dicembre, Natale del Signore, alle 10,30. Le due celebrazioni in Duomo saranno trasmesse in diretta streaming sul canale You Tube della Diocesi di Torino.
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Si accende il Natale a La Venaria Reale con Immaginaria

Diversi momenti di festa si alterneranno alla Reggia e nel centro storico

 

Immaginaria 2024 è una rassegna unica che unisce tradizione, arte e spettacolo. Dopo il Concerto di Natale, tenuto dall’orchestra Barocca dell’ Accademia di Sant’Uberto, in programma il 7 dicembre, con un viaggio sonoro attraverso le opere di Telemann, Fasch e altri compositori, la magia continua con le “Sere di Natale”. A partire dal 26 dicembre fino al 6 gennaio, la Reggia aprirà i suoi spazi anche in orario serale per far rivivere l’atmosfera magica del Natale nei suoi ambienti barocchi, e sarà possibile visitare il piano nobile della Reggia e le mostre in corso “Tolkien – uomo, professore e autore” e “Blake e la sua epoca”, fino alle ore 21 durante la settimana e alle 22 nei weekend e festivi a tariffe speciali.

Il giorno di Santo Stefano, in occasione dell’avvio dele sere di Natale, la magia della Reggia si riaccenderà con la Festa dello Zapato, una speciale visita teatralizzata a cura di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani che coinvolge sia piccoli sia grandi visitatori nel rivivere il momento dello scambio di doni, che avverrà attraverso una divertente caccia al tesoro nei sontuosi ambienti del palazzo.

Tutte le domeniche di dicembre, a partire dalle 15.30, la Reggia offre alle famiglie con bambini visite guidate speciali con laboratori didattici dedicati alla scoperta della tradizionale Festa dello Zapato, antica ricorrenza che si celebrava alla Corte dei Savoia nel periodo di Natale. In occasione di questa festa, lo scambio di doni avveniva nascondendo i regali dentro scarpette che piccoli principini si divertivano a cercare.

Lingotto Musica propone, nello scenario della Venaria Reale, un ciclo cameristico con quattro appuntamenti nella Sala di Diana il 27,28,29 e 30 dicembre, nel tardo pomeriggio. Protagonisti formazione emergenti e giovani solisti under 35, ma dal talento comprovato, che dirigeranno lo spettatore attraverso un itinerario capace di esplorare quattro secoli di musica, a partire dalle melodie barocche, ai brani romantici, al repertorio “fin de siecle” e ai ritmi del Novecento americano. La musica continuerà a essere protagonista alla Reggia di Venaria cieche il giorno di Capodanno, mercoledì 1 gennaio alle ore 21, con il concerto del celebre violoncellista Mario Brunello. Il concerto troverà luogo nell’aulica cappella di Sant’Uberto, all’interno della Reggia di Venaria. Prima del concerto i visitatori potranno, con lo stesso biglietto, visitare le mostre in corso. Brunello è solista, direttore, musicista da camera e, di recente, pioniere di nuove sonorità con il suo piccolo violoncello. Il suo stile appassionato lo ha portato a collaborare con i migliori direttori d’orchestra del mondo e a esibirsi con le più prestigiose orchestre mondiali. Per tutta la durata delle festività natalizie, sarà presente un videomapping immersivo che darà vita con i suoi colori alle facciate del Castelvecchio della Reggia, della Torre dell’Orologio e delle architetture dei palazzi storia del centro di Venaria.

Martedì 24 dicembre ci sarà la chiusura anticipata alla Reggia e al Castello della Mandria, prevista alle ore 15; mercoledì 25 dicembre è prevista la chiusura natalizia e, a partire dal 26 dicembre fino al 6 gennaio la Venaria Reale rimarrà aperta in occasione delle Sere di Natale. Apertura secondo programma anche in orario serale (esclusi 31 dicembre e 6 gennaio).

Mara Martellotta

La vigilia di Natale e il tesoro del Fontegno

 

L’inverno non era ancora neve ma nell’aria, da giorni, si avvertiva la sua presenza. Da nord, il vento freddo soffiava con più vigore e le nuvole, nel cielo ingrigito, si rincorrevano veloci.

Il bosco era silenzioso. Solo qualche passero infreddolito cinguettava senza molta convinzione. Affacciandosi dal Belvedere, lo sguardo si perdeva sull’intero perimetro del lago d’Orta. E di fronte, più alta e massiccia, la vetta del Mottarone chiudeva all’occhio l’orizzonte. A Natale mancava ormai poco. Eppure, nonostante il clima di festa, l’aria che si respirava quando un abitante di Quarna Sopra incontrava uno di Quarna Sotto, diventava improvvisamente gelida.


I volti diventavano scuri e gli sguardi truci. Non un saluto, non un cenno. Solo indifferenza e, soprattutto, insofferenza. Era una vecchia storia che si trascinava da molto, troppo tempo. Tra Giovanni e Carletto non correva buon sangue. E lo stesso si poteva dire per Berta e Giuditta o per Silvano e Luciana. Insomma, per farla breve: gli abitanti di Quarna Sopra non andavano per niente d’accordo con quelli di Quarna Sotto. E viceversa. Non c’era modo di farli ragionare. Ogni pretesto, anche il più banale, faceva scattare la scintilla del dissidio. Bastava un nonnulla per litigare, discutere, polemizzare. E ci si accusava a vicenda, senza risparmiarsi. Ciò che contava era dividersi, guardandosi di traverso. Non era una novità. Accadeva puntualmente da almeno due secoli. Tutto era nato nella notte della vigilia di Natale del 1809, dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, a meno di quarantott’ore dalla festa che la celebrava, quand’era sparita la pentola di polvere d’oro custodita nella cripta a fianco dell’altare. Il furto aveva costernato l’intera comunità. Tutti i quarnesi erano rimasti a bocca aperta, attoniti. Era un fatto doppiamente grave. Vuoi per il gesto sacrilego compiuto poco prima della messa di mezzanotte, probabilmente tra il tardo pomeriggio e le prime ore della sera, complice il buio. Vuoi per il valore non solo venale della pentola e del prezioso metallo che, in migliaia e migliaia di pagliuzze dorate, era stato raccolto nei fiumi della zona e dell’alta Val Sesia dai cercatori d’oro che n’avevano pazientemente setacciato i letti in lungo e in largo. Il frutto del lavoro e della devozione d’intere generazioni si era volatilizzato in un battibaleno. Il furto, ovviamente, aveva lasciato una ferita che non era ancora rimarginata. Un pesante atto d’accusa aveva diviso in due, come una mela spaccata a metà, le Quarne visto che le due comunità si rinfacciavano l’accaduto. “Sono stati quelli di sotto”, dicevano quelli di Quarna Sopra. “ Ma, siete matti? Sarete ben stati voi a nasconderla, così da incolparci. Vergognatevi..!”, ribattevano gli abitanti di Quarna Sotto. Un filo d’odio ormai divideva le due comunità che pure, un tempo, erano abbastanza unite. C’erano stati screzi, qualche battibecco e persino delle scazzottate quando gli animi più accesi e le gole più arse si ritrovavano per la bevuta di fine settimana alla locanda della Luna Nuova. La “notte della pentola rubata”, come ormai era ricordata, aveva dato uno scossone tremendo, dividendo le due comunità. Da allora si stava come su di un confine tra paesi in guerra. Una guerra senza armi e senza atti di violenza ma non meno cruenta se si prestava attenzione agli stati d’animo e si pesavano le parole.

Da sempre i curati avevano cercato di mitigare i dissapori, tentando di riunire i quarnesi. A onor del vero, con scarsi risultati. Anche il vecchio parroco di Santo Stefano, don Giulio Leoni, testardo e cocciuto, continuava da anni in quest’opera che, per ottenere un risultato positivo, necessitava di un vero e proprio miracolo. Il suo punto di vista ( che era stato, in precedenza, più o meno, lo stesso degli altri parroci ) era piuttosto semplice e al tempo stesso abbastanza chiaro: perché non unire le forze e tentare di venire a capo del misterioso furto? Perché non mettere da parte le polemiche, smettendola di guardarsi in cagnesco, e cercare una intesa? Appelli che regolarmente cadevano nel vuoto. Pareva non vi fossero orecchie disposte ad ascoltarli e animi talmente induriti dalla diffidenza da sembrare rinsecchiti come delle vecchie prugne. Certo che dopo quasi due secoli di tracce utile non ve n’erano, semmai ve ne fossero state, nemmeno una e il caso non poteva essere annoverato tra quelli freddi, come si diceva in gergo, ma andava rubricato tra quelli ormai del tutto ghiacciati. Eppure le preghiere e le invocazioni di don Giulio toccarono il cuore di due ragazzini, Mirco e Maria Rita. Il ragazzo abitava con i suoi genitori a Quarna Sopra, in via dei Gelsomini. Maria Rita, viceversa, era nata e viveva in via alle Motte, a Quarna Sotto. Entrambi frequentavano la quinta elementare alla De Amicis di Omegna, scuola che aveva avuto tra i suoi alunni più celebri il piccolo Gianni Rodari. I due erano molto amici e soffrivano per quel muro invisibile fatto di rancori e incomprensioni che divideva le due Quarne. Don Giulio l’avevano conosciuto frequentando, come lupetti degli scout, l’oratorio del capoluogo cusiano dove il prelato quarnese insegnava catechismo. Ascoltata la storia della pentola trafugata, decisero di provare a fare luce una volta per tutte su quell’evento che aveva sconvolto irrimediabilmente il quieto vivere dei due paesini abbarbicati sul monte Castellaccio. Seguendo i consigli del vecchio prete iniziarono le ricerche e, in pochi giorni, raccogliendo con discrezione testimonianze e racconti dei più anziani d’entrambi i paesi, riuscirono a trovare una piccola, minuscola traccia. Frugando tra le vecchie carte impolverate dell’archivio della parrocchia, misero gli occhi sul testamento di un’anziana contadina che probabilmente nessuno aveva letto visto che non comparivano eredi. Nel documento, vergato con mano incerta da qualche amanuense sotto dettatura di Cesira Nardini, oltre al lascito delle povere cose ( un tavolo, due sedie, alcuni strumenti da lavoro, una gerla e dodici scudi d’argento ) alla parrocchia di Santo Stefano, a cui l’anziana donna era devota, c’era dell’altro. E si trattava di una vera e propria rivelazione. In una parte aggiunta al testamento si narrava del vecchio Osvaldo Strimpellino, una figura conosciutissima. L’Osvaldo era stato, a suo tempo, sergente maggiore dell’esercito di Napoleone, accompagnando l’ex caporale corso in tante campagne e battaglie sui campi d’Europa. In virtù di questa sua esperienza nella Grand’armée, era stato incaricato dalla comunità di Quarna di far rispettare le leggi e di tutelare gli interessi degli abitanti del piccolo paese. A quei tempi di Quarna ce n’era una sola e, si pensava, indivisibile. Cesira Nardini era stata sua moglie. Morto il marito, sentendo ormai vicino anche lo scoccare della sua ora, dettò la memoria per non portarsi il segreto nella tomba. Ma di quale segreto si parlava? Mirco e Maria Rita non ci misero molto a scoprirlo: si trattava proprio della pentola d’oro. Cos’era accaduto?  La sera della vigilia di Natale del 1809 Osvaldo si stava incamminando verso la chiesa per accendere le due fiaccole che avrebbero illuminato il piccolo cortile esterno. Il vespro era già passato e nel buio ormai fitto i riflessi delle torce facevano danzare le ombre lungo i muri, complice una lieve brezza gelata. Dalla strada vecchia si udirono voci che parlottavano sommessamente. Osvaldo incuriosito si avvicinò al muretto e guardò sotto. Una mezza dozzina di loschi figuri, intabarrati in lunghi mantelli neri, stavano accordandosi su come rubare la pentola d’oro. Dall’inflessione della parlata si coglieva che venivano dalla bassa, forse da Gozzano o da Borgomanero. Erano arrivati fin lì a dorso di mulo, salendo da Omegna dopo aver costeggiato le sponde del lago d’Orta per tutta la sua lunghezza. Osvaldo, udite le parole di quei brutti ceffi, non esitò un attimo. Non potendo da solo affrontare quella compagnia di canaglie, decise di agire d’astuzia. Il modo migliore per salvare il tesoro dei quarnesi era metterlo al sicuro, prelevandolo dalla cripta e nascondendolo. E così fece. Poco più tardi, appostatosi nell’ombra, vide i ladri andarsene arrabbiati e senza bottino. Tornando verso casa, con le orecchie che gli fischiavano ancora per le male parole e le imprecazioni di quei loschi figuri, raccontò tutto a sua moglie, facendole giurare di non dire mai nulla. Per sua grande sfortuna Osvaldo cadde in un burrone proprio la sera stessa, scivolando su di una lastra di ghiaccio mentre stava per recarsi dal curato per raccontare anche all’uomo di chiesa l’accaduto. La moglie, per il gran dolore che le fece perdere parte del senno e un poco per ignoranza, non se la sentì di raccontare a nessuno ciò che il marito gli aveva confessato. Solo nel suo testamento decise di raccontare cos’era accaduto. Ma a chi sarebbe interessato tutto ciò? Lo scrivano pensò al delirio di una vecchia che aveva le rotelle fuori posto e per carità scrisse quanto aveva udito senza però prestarvi credito. Così nessuno seppe che la pentola d’oro, causa di tutte quelle polemiche che avevano occupato lo spazio di due secoli, cementando le divisioni tra Quarna Sopra e Quarna Sotto, era stata calata da Osvaldo in fondo al vecchio pozzo della chiesa della Madonna del Fontegno. In quel luogo, a meno di venti metri sotto un braccio d’acqua, lungo il sentiero che da Quarna Sopra scendeva verso Cireggio, la pentola giaceva indisturbata da quasi duecento anni. Con il Natale alle porte la grigia cappa che incombeva sul paese si era spezzata e dal cielo la neve scese lieve, a larghe falde. Si rinnovava l’atmosfera di magia di quei giorni. I bambini giravano su se stessi con  le facce rivolte al cielo e le bocche aperte; ogni fiocco che si depositava  sulle lingue aveva un sapore particolare, emettendo una sorta di lieve crepitio. Era uno dei suoni dell’infanzia, uno dei ricordi di attesa felice che non avrebbero mai dimenticato. Erano quasi le otto di sera del 24 dicembre quando Mirco e Maria Rita, accompagnati da Don Giulio, dal sindaco di Quarna Sopra e dal maresciallo dei carabinieri, raggiunsero il vecchio pozzo. Bastò meno di un’ora per recuperare la vecchia pentola. Tutto l’oro brillò davanti ai loro occhi, illuminato dalle torce elettriche, rivelando il prezioso fardello  che il vecchio Osvaldo aveva calato con una corda in fondo al pozzo. La pentola fu riportata nella chiesa di Santo Stefano pochi minuti prima dello scoccare della mezzanotte. La notizia si sparse in un baleno. Per tutta la notte vi fu un via vai di persone che s’incontravano, parlavano, si davano grandi pacche sulle spalle, abbracciandosi. Si rideva e si piangeva, in quella notte di Natale. E ci s’interrogava sulla stupidità che aveva diviso per tanto, troppo tempo le due comunità. Per fortuna, di fronte alle invidie e all’insensibile testardaggine dei grandi, c’erano stati due bambini curiosi che non si erano arresi.

 

 Marco Travaglini

 

 

Yoga di Natale: 3 Semplici Pose per Restare in Forma

YOGA SENZA BARRIERE 

 

Con l’arrivo del Natale, è essenziale trovare momenti di calma e benessere.

 

Il praticare yoga durante il periodo natalizio non solo ci aiuta a mantenere la forma fisica, ma offre anche una pausa rigenerante per mente e corpo.

 

In questo articolo, esploreremo tre pose yoga – Guerriero 1, Guerriero 2 e Parivrtta Parsvakonasana – che possono essere integrate facilmente nella tua routine natalizia.

 

Guerriero 1

 

In piedi, estendi una gamba indietro e piega l’altra formando un angolo retto. Alza le braccia sopra la testa, palme unite.

 

Questa posizione potenzia la forza nelle gambe, tonifica i muscoli addominali e rinvigorisce la mente.

 

Guerriero 2

 

 

Dalla posa del Guerriero 1, apri le braccia lateralmente, allineandole con le gambe. Concentrati sul punto di vista oltre la mano anteriore.

 

Questa postura migliora la resistenza fisica, stimola la circolazione e promuove la stabilità emotiva.

Parivrtta Parsvakonasana

 

Dalla posa del Guerriero 2, gira il busto dalla parte della gamba anteriore e posiziona una mano a terra, l’altra si alza verticalmente.

Questa torsione benefica il sistema digestivo, rafforza la colonna vertebrale e libera tensioni accumulate.

Queste tre pose, inserite nella tua routine natalizia, ti regaleranno benessere e vitalità.

 

Attraverso la pratica costante, il tuo corpo e la tua mente affronteranno la stagione invernale con equilibrio e serenità.

 

Che tu sia un praticante esperto o alle prime armi, dedicare del tempo a te stesso con lo yoga renderà le festività ancora più speciali.

 

Namasté – @odakawithserena

SERENA FORNERO