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Le origini del Natale, la festa cristiana più celebre

PERCHE’  SI CELEBRA IL 25 DICEMBRE?

Il Natale e’ la festa piu’ importante della tradizione cristiana. Il 25 dicembre si commemora l’anniversario della nascita di Gesu’ Cristo, lo sanno tutti, ma non tutti sanno quale e’ la storia che ha portato a scegliere proprio questa data considerato che ne’ il Vangelo, a parte qualche riferimento di Matteo e Luca, ne’ la Bibbia riportano in quale mese nacque Gesu’. Per un periodo ci fu anche un dibattito nel mondo ecclesiastico all’interno del quale furono proposti diversi di giorni per le celebrazioni e alla fine si arrivo’ alla data che tutti conosciamo.

E’ il mondo romano che ci ha portato a festeggiare la nascita del Salvatore proprio il 25 dicembre, infatti questa festa prende spunto da due feste pagane che sono: i Saturnalia e il Solstizio d’inverno.

Saturno era il dio dell’agricoltura e del raccolto che nell’antica Roma si celebrava tra il 17 e il 23 di dicembre, in concomitanza con il solstizio d’inverno, il periodo più buio dell’anno, quando il sole sorge più tardi e tramonta prima. In quel periodo non si lavorava la terra e tutti si riposavano, anche gli schiavi che smettevano di servire i loro padroni. Venivano organizzati banchetti, ci si scambiava visite e regali e si aspettava il nuovo anno. Il solstizio d’inverno, o bruma per i romani, fu fissato da Giulio Cesare (calendario giuliano), nel 45 a.c., proprio il 25 dicembre che corrisponde secondo il calendario gregoriano, quello da noi utilizzato, al 21-22 dicembre. Dal giorno dopo, secondo il culto del Sole Invitto, o Sole vittorioso, le giornate ricominciavano ad allungarsi, si usciva dall’oscurita’.

Il vescovo greco ortodosso Epifanio di Salamina, venerato dalla Chiesa Cattolica, intorno al 226 si rese conto che tra le due tradizioni, quella pagana e quella cristiana, c’erano dei punti di contatto come la metafora della rinascita della luce sulle tenebre; Papa Giulio I, sulla scia di questa corrispondenza, nel 337 stabili’ che il 25 dicembre sarebbe stato celebrato il Natale, probabilmente anche con la speranza di convertire i romani al cristianesimo, e l’ Imperatore Giustiniano nel 529 rese la data festa ufficiale dell’Impero.

La piu’ antica fonte che riguarda il Natale celebrato dalla Chiesa di Roma e’ il Cronografo del 354 che riporta che il Natale Invicti ricorre, appunto, il 25 dicembre nel calendario civile.

Il sole invictus, l’uscita dal buio e dall’assenza di luce, dunque, ha messo insieme l’eliolatria, l’adorazione per questa grande sfera di idrogeno ed elio che e ’il sole, da parte dei pagani romani e la figura di Gesu Cristo che con la sua nascita diventa il simbolo della luce, della speranza e dell’uscita dall’oscurita’.

MARIA LA BARBERA

Il Natale nel mondo: tradizioni e curiosità

Il Natale e’ una festa che coinvolge tutto il globo, da oriente ad occidente i cristiani celebrano l’anniversario della nascita di Gesu’. Le tradizioni e i simboli di Natale sono diversi come la decorazione dell’albero, il presepe con i suoi personaggi piu’ importanti, il tanto atteso scambio di regali, i baci sotto al vischio con l’augurio di abbondanza e prosperita’, l’auspicio di buona fortuna con l’agrifoglio e poi i canti di Natale che tutti conosciamo sin da bambini. Come non aggiungere, poi, alle consuetudini natalizie anche quelle culinarie come il delizioso panettone, farcito in mille modi, il pandoro, il torrone o il mandorlato meglio se accompagnati da bollicine, vin brule’ o cidro caldo? Le luci, inoltre, decorano le nostre citta’ e le scaldano, c’e’ aria di festa e un tripudio di rosso, oro, verde e argento, tutto sembra un fiaba, una sospensione dalla realta’, un momento di magia.

Le tradizioni e i riti della festa piu’ amata cambiano o si aggiungono se si butta uno sguardo in giro per il mondo; alcuni di questi sono molto curiosi e bizzarri, mentre altri decisamente spiacevoli, soprattutto se si pensa che molti sono rivolti ai piu’ piccoli.

In Islanda, per esempio, i bambini che si sono comportati bene avranno dentro le scarpe, posizionate sul davanzale di casa, un dolce o un regalino, chi invece e’ stato non troppo bravo trovera’ una patata. Sono i Jólasveinar (ragazzi del Natale), figli dell’orchessa Grýla, a ricordare loro queste due possibilita’ ed a spingerli a comportarsi bene.

In Lettonia si usa chiudere con le sfortune e gli eventi negativi passati e lo si fa con uno speciale ceppo natalizio che assorbe le cose brutte dell’anno appena trascorso. Il ceppo viene poi bruciato come simbolo del passato che va via e da’ il benvenuto al futuro e alle cose belle.

A Caracas, in Venezuela, dal 15 al 23 dicembre si va alla messa giornaliera, chiamata Misa de Aguinaldo con i pattini a rotelle. E’ una abitudine molto praticata tanto che molte strade chiudono al traffico per permettere ai pattinatori di muoversi in sicurezza.

In Guatemala, invece, le pulizie non si fanno a Pasqua, ma a Natale. In questo paese si crede che il diavolo e gli spiriti maligni si nascondano tra la sporcizia e nel periodo delle feste, quindi, si puliscono a fondo le proprie case, la spazzatura viene poi ammassata in una pila e una immagine del diavolo viene posizionata sulla cima, il tutto poi viene bruciato come segno di purificazione.

In Messico, nella regione di Oaxaca, si celebra la Noche de Rabanos, la Notte dei Ravanelli. Tutti gli anni, il 23 dicembre, gli artigiani competono per la scultura piu’ bella, fatta di ravanelli appunto, che viene premiata con una somma di denaro che servira’ anche per continuare a perpetuare questa tradizione.

In Estonia il 24 dicembre non si fa il cenone, la famiglia, invece, si riunisce in sauna. Niente brindisi , grandi mangiate e tombola, il popolo estone passa ore ed ore al caldo umido nudi e sudati, tutti insieme: genitori, figli, zii, nipoti e nonni. Niente calorie, solo detox e relax.

In molti paesi europei, soprattutto dell’est, esiste il Babbo Cattivo, il Krampus, che “punisce” i bambini che non si sono comportati bene e che ha un nome diverso nei diversi paesi: Parkelj in Slovenia e Croazia, Père Fouettard in Francia, Hans Trapp in Alsazia, Zwarte Piet nei Paesi Bassi, Houseker in Lussemburgo, Schmutzli in Svizzera. In Austria e in Germania al posto della calza appesa al camino si lascia uno stivale fuori dalla porta: i bambini buoni riceveranno un regalo mentre a quelli “cattivi” il Krampus, un demone abbastanza brutto e inquitante, lascerà solo un bastoncino di legno.

MARIA LA BARBERA

Sicurezza, Ruffino: “Più competenze al sindaco ma no al modello Caivano”

“Chi pensa che le periferie italiane, di Torino o di altre metropoli, siano assimilabili a Caivano rischia di prendere lucciole per lanterne. Conosco bene la situazione del capoluogo piemontese e di Barriera. E proprio per la conoscenza del fenomeno movida e della degenerazione che esso subisce in quello e in qualche altro quartiere di Torino, ho presentato tre mesi fa una proposta di legge volta ad regolamentare i minimarket o banglamarket, accrescere le competenze dei sindaci, ad esempio consentendo di adottare provvedimenti restrittivi di durata annuale, eventualmente rinnovabile, con la prescrizione di limitare gli orari di apertura degli esercizi di vicinato comprendendoli nella fascia oraria dalle 7 alle 22. Con la facoltà, ovviamente, riconosciuta all’esercente di determinare liberamente all’interno di quella fascia le 13 ore di attività.
Credo che si tratti di una proposta ragionevole, flessibile e agevolmente rispettabile da tutti quegli esercenti che somministrano o vendono bevande alcoliche in quartieri attenzionati per disordini o alta frequenza di piccola criminalità e spacciatori. Prima di arrivare al modello Caivano o di mandare in strada l’esercito, trovo che sia ragionevole approcciare la questione con gli strumenti ordinari, ampliando le competenze del sindaco”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata e commissario di Azione in Piemonte.

Club Med a Sansicario partirà la prossima primavera

CESANA TORINESE – Il Natale a Cesana porta un grande regalo sotto l’albero. Il Club Med di Sansicario è realtà. Miglior notizia per il Natale a Cesana ed in tutta la Valle di Susa non poteva arrivare. E con tempismo perfetto.

Sabato 21 dicembre a Serre Chevalier il presidente di Club Med Henri Giscard D’Estaing, durante l’inaugurazione del complesso francese riammodernato, ha annunciato che a primavera partirà il cantiere di Sansicario. Lo ha fatto alla presenza dei Sindaci dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Una notizia che pone fine alle cassandre che annunciavano sempre con toni pessimistici l’operazione del Club Med a Sansicario.

Questa è la voce vera e arriva dal massimo esponente della società francese.

Soddisfatto il presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea Mauro Meneguzzi: “Questo sì che è una bella notizia natalizia. La parole del presidente di Club Med Giscard D’Estaing confermano in maniera inequivocabile la volontà del Club Med di dar corso al progetto di Sansicario che è strategico per tutto il sistema turistico della nostra alta valle. Non c’è più tempo da perdere e dopo questa notizia anche la Regione Piemonte dovrà fare la sua parte così come era stato promesso”.

Il Sindaco di Cesana Daniele Mazzoleni commenta: “Per Cesana e per tutta l’Alta Valle Susa l’investimento del Club Med su Sansicario è a dir poco strategico. Parliamo di un investimento da 130 milioni di euro per un nuovo villaggio da 500 camere per un totale di 1100 posti letto. Un’operazione che andrà alla creazione non indifferente di centinaia di posti di lavoro in loco con un giro di affari sul territorio alquanto importante. Stante al cronoprogramma il resort dovrebbe essere inaugurato a fine 2027 e l’inizio lavori è previsto per la prossima primavera. Un resort che non sarà solo sci, ma garantirà importanti ricadute anche nel periodo estivo e quindi funzionale a quella destagionalizzazione che stiamo perseguendo con grande convinzione. Questo strategico investimento rilancia poi in modo determinante la nostra idea di costruire lo Ski Dome al posto della pista da bob che dovrà essere smantellata e che garantirebbe agli ospiti del Club Med la possibilità di sciare 365 giorni all’anno”.

Il Natale al Teatro Colosseo

Il Natale al Teatro Colosseo con “The nightmare before Christmas”, poi Oblivion e Roberto Vecchioni apriranno il 2025

Giovedì 26 e venerdì 27 dicembre è in programma al Teatro Colosseo un’esperienza imperdibile che trasforma il classico natalizio di Tim Burton, “Nightmare Before Christmas”, in un evento unico. Sul grande schermo in versione italiana, il film sarà accompagnato dalle musiche iconiche di Danny Elfman, vincitore del GRAMMY Award, eseguite dal vivo da un’orchestra sinfonica, mentre le canzoni originali rimarranno intatte, proprio come nel film. Un’occasione straordinaria per immergersi nella magia gotica di Jack Skellington e vivere le sue avventure in modo ancora più intenso e coinvolgente, perfetto per celebrare il Natale in modo originale.

Apriranno il 2025 del Teatro Colosseo, domenica 5 gennaio alle ore 20.30, gli Oblivion. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, ovvero gli Oblivion, tornano in scena con il loro nuovo spettacolo “Tuttorial”, una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di TikTok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo, personaggi di varie epoche allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo. Spaziando dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, al presentarci le creature tipiche delle modernità come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da Tastiera fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità. TUTTORIAL è un vero e proprio strumento di orientamento grazie al quale in poche e semplici note, i grandi interrogativi umani avranno risposte alla portata di tutti; uscirete dal teatro più saggi di Siri, più fluidi di D’Annunzio, più caldi del riscaldamento globale.
Oblivion “Tuttorial”.

Seguirà, giovedì 9 maggio alle 20.30, il concerto di Roberto Vecchioni, uno dei più grandi cantautori e poeti italiani, che torna al Teatro Colosseo dopo l’emozionante concerto della scorsa stagione con il suo nuovo tour “Tra il silenzio e il tuono”: un viaggio profondo che prende il nome dal suo ultimo lavoro letterario tra le note e le parole che hanno segnato la sua straordinaria carriera artistica. Conosciuto per la sua capacità di fondere poesia e musica, Vecchioni regalerà al pubblico una serata indimenticabile, in cui i suoi brani più celebri si alterneranno a nuove composizioni, creando un ponte tra il passato e il presente, tra il silenzio delle riflessioni intime e il tuono delle emozioni più forti, un’esperienza immersiva, in cui la musica si intreccia con la narrazione, portando gli spettatori a riflettere su temi universali come l’amore, la vita, la sofferenza e la gioia. Vecchioni, con la sua inconfondibile voce e il suo carisma, guiderà il pubblico in un percorso emozionale unico, arricchito da arrangiamenti musicali raffinati e coinvolgenti.

Tutte le informazioni sul sito e sui profili social del Teatro www.teatrocolosseo.it (http://www.teatrocolosseo.it/)

 

Mara Martellotta

La felicità era un trenino a Natale

Natale è sempre Natale. A questo Natale ci siamo arrivati “faticanti “. In questa realtà fatichiamo. Guerre, morti sul lavoro e femminicidi e salariati che perdono il posto di lavoro. Ma arriva in soccorso il ricordo.
Più è in là questo ricordo, più è dolce come il miele dAcacia. 65 anni fa. 3 anni. Come faccio a ricordarmi. Francamente non so.
Sono cose ancestrali e sinceramente sono frammenti, frammenti di vita, “visioni frasi spezzettate si affacciano alla mia mente…” non sono mie parole e per i pochi che non le conoscono: sono di Francesco Guccini. E per me Natale erano i trenini Marklin. Soprattutto era costruire l’insieme.
Passaggi a livello. Stazioni e tunnel con i binari e relativi scambi. C’era una punlsantiera da dove si governava tutto. Secondo la complessità dei plastici da sei bottoni da pigiare in su. Erano bottoni colorati in diverso modo ed ognuno con funzioni diverse.
Il bello era  ogni anno aggiungere nuove parti “allargando” ogni volta le dimensioni del plastico. La base era di compensato pressato. Ed era divertente accompagnare mio padre dai falegnami. Si trovavano in via Baltea oltre corso Vercelli. Mio padre dava la metratura e tempo 15 minuti era pronto il tutto. Larghe 1metro e cinquanta e lunghe fino a tre metri. Poi mio padre si caricava il tutto fino in via Cherubini 64. Poi quattro piani senza ascensore ed eravamo arrivati.
E l’erba sintetica. Sono dopo si cominciava a fissare i binari. E per l’appunto ogni anno si ingrandiva e almeno ogni due anni si cambiava base. Montato il tutto….sai quanti sogni ci ho fatto sopra. Dopo alcuni anni sono comparsi gli omini. Il capo treno o i passeggeri. Sintesi tra realtà e sogno diventato un film. E dovevi avere tanta ma tanta fantasia. Non potevi e non dovevi ripetere quella del giorno prima. Ti saresti sentito banale e ripetitivo.
Segnando il tempo che passava. Avevi tanto tempo davanti che si chiamava futuro.
Lo immaginavi e poi…diciamocelo…altro che telefonini. La televisione aveva al massimo due canali e dovevi aspettare le 17 40 per  i primi cartoni animati.
Ed il ricordo si trasforma in rimpianto.
Sapevi aspettare. Sapevi costruire. Sapevi inventarti delle storie. O perlomeno ci tentavamo. Qualcosa di indispensabile magari non sufficiente ma sicuramente necessario. La facevano  da padrone le storie tra indiani a cowboy. Ed oltre alla stazione paesi del far West con il Saloon.
Assalti ai treni. Erano i cattivi mentre tu eri sempre dalla parte dei buoni. Ovvio no?
Così Natale tra l’attesa dei giochi e la fantasia che ti riempiva la vita. E poi …dai …si cresceva e la contentezza durava fino all’Epifania. E ci ritroviamo qua 65 anni dopo.
Non è da poco. Addirittura amiche ed amici di allora non ci sono più. Morti troppo presto.
E dopo 65 anni capisci che quei trenini erano una metafora,  in fondo, della vita, della mia e nostra vita. Tra il viaggio per cercare qualcosa o qualcuno al costruire per essere.
Ma bando alle tristezze. Per tutti un buon Natale. Per tutti il diritto di un futuro migliore del presente.

PATRIZIO TOSETTO

Il latinista Luciano Perelli

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il latinista Luciano Perelli è stato ricordato al liceo “Carlo Botta” di Ivrea dove nacque nel 1911. Morto trent’anni fa, è ancora molto ricordato dagli ex allievi al liceo Gioberti di Torino e alla Facoltà di Lettere dove insegnò-caso raro- Letteratura latina e successivamente Storia romana alla Facoltà di Magistero. Soprattutto Perelli è ricordato per i suoi libri di testo dalla pregevolissima “Storia della letteratura latina” che non ebbe eguali per decine d’anni ai molti commenti a Cicerone ed agli amatissimi Lucrezio, poeta dell’angoscia e Catullo, poeta dell’amore tenero e disperato. I giovani nei suoi commenti ritrovavano l’humanitas autentica e la storicità di Roma senza l’eccessivo tecnicismo filologico che a volte uccide gli studi classici. Gli allievi di Perelli, similmente a quelli di Concetto Marchesi, acquisivano una cultura classica che era la base di un sapere poliedrico nel quale sarebbero cresciuti. Quando Perelli morì all’improvviso nel 1994, Luciano Canfora scrisse di lui una testimonianza ancora oggi importante che riguarda i suoi “ricordi antifascisti” incentrati sul carcere inflitto dal regime al padre e al fratello, che condizionò i suoi studi per affrettare il suo insegnamento privato, appena superata la Maturità, per dare un sostegno alla famiglia. Tuttavia egli non confuse mai l’insegnamento con un marcato impegno politico, come invece fece Marchesi. L’antifascismo per lui fu una scelta di libertà incompatibile con l’ideologismo anche se seppe difendere le ragioni della scuola classica da chi avrebbe voluto circoscriverla a pochi specialisti, di fatto uccidendola. Giovanna Garbarino, che fu docente di Letteratura latina, mi disse spesso che questa capacità di miscelare insieme letteratura e storia latina e greca era la cifra straordinaria di Luciano, forse non abbastanza apprezzato in Facoltà. Quando ancora insegnava al liceo, seppe difendere con coraggio ed anticonformismo la dignità professionale dei professori dalla tendenza già allora emergente di considerarli degli impiegati. La tutela della funzione docente fu una delle sue più grandi preoccupazioni e anche questo rende Perelli un protagonista unico della scuola piemontese. Egli capì fin dal suo sorgere l’aspetto eversivo di una parte della contestazione giovanile del ’68 insieme ai colleghi Franco Venturi, grande storico dell’Illuminismo e Giorgio Gullini, archeologo e preside della Facoltà di Lettere. Giunse a vedere delle affinità con il fascismo in certi estremismi di sinistra. Una volta con il “Corriere della Sera” in mano parlammo di un articolo del direttore Spadolini sugli opposti estremismi che corrispondeva a pieno al suo modo di vedere la violenza in quegli anni difficilissimi in cui qualcuno tentò di vedere le lotte studentesche in una sorta di continuità con la Resistenza.

 

Il concerto di Natale ad Assisi con l’orchestra Sinfonica della Rai 

Il 39esimo concerto di Natale ad Assisi, su RAI 1 e Rai 5, esprime lo spirito del Natale con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da David Giménez.

Dai classici come Still Nacht al brillante medley di Natale contenente i popolari Jingle Bells e ‘We wish you a Merry Christmas’, passando per pagine di grandi autori molto amate dal pubblico come “O mio babbino caro” di Puccini, la danza slava di Dvorak o la Fantasia Ungherese di Lehar, si tratta del tradizionale concerto di Natale dalla Basilica Superiore di San Francesco di Assisi, trasmesso da Rai Cultura mercoledì 25 dicembre alle 12.25 circa su Rai 1 dopo la Benedizione Urbi et Orbi del Santo Padre e successivamente in prima serata su RAI 5 alle 21.15.

Protagonisti la cantante palestinese Amal Murkus, il soprano russo di origine ucraina Ekaterina Bakanova e il violinista israeliano Itamar Zorman che, insieme al direttore David Giménez e alla compagine Rai porteranno nelle case degli italiani l’atmosfera del Santo Natale e un messaggio di fratellanza, pace e serenità.

Amal Markus interpreta Diary of a Palestinian Wound di Nizar Zreik e Torch of the Magi di Nassim Dakwar. A Ekaterina Bakanova sono affidate l’Ave Maria di William Gomez, l’aria pucciniana “O mio babbino caro” dal Gianni Schicchi, e il Laudatae Dominum dai Vesperae Solennes de Confessore K399 di Wolfgang Amadeus Mozart. Itamar Zorman è violino solista in “ Nigun” dalla suite Ba’al Shem di Ernest Bloch, e nella Fantasia Ungherese op. 45 di Franz Lehar.

Accanto a loro il corno inglese dell’OSN RAI Franco Tangari, impegnato nell’Adagio per corno inglese e archi in fa maggiore K580a di Mozart, il coro Maghini istruito da Claudio Chiavazza, impegnato tra l’altro in “Judex” dall’Oratorio Sacro ‘Mors et Vita’ di Charles Gounod e in un medley dei più tradizionali canti natalizi. In programma anche la danza slava in sol minore n. 8 op. 46 di Dvořák e Fruhlingsstimmen di Johann Strauss II.

Il gran finale sarà affidato alle voci di Markus e Bakanova che, insieme a Coro e Orchestra, chiuderanno il concerto con uno dei più celebri canti di Natale, Still nacht di Franz Xaver Gruber.

Mara Martellotta

Le iniziative di Natale a Cesana

CESANA TORINESE – Un Natale all’insegna della cultura a Cesana Torinese. Centrale come sempre il tema della Natività nella frazione Bousson. Anche quest’anno grazie all’impegno dell’Associazione Contempora, Bousson presenta la sua Natività, che resterà aperta alle visite sino al 31 gennaio. Una Natività con figure a grandezza naturale dipute a mano dall’artista Valeria Tommasi. Quest’anno la grande novità sono i grandi Angeli che dalla via del Museo Casa delle Lapidi indicheranno la via alla Natività. Museo Casa delle Lapidi che verrà aperto dal 27 dicembre al 7 gennaio ospitando la mostra “I Sapori tramandati dalle Donne”.

Si è aperto l’8 dicembre e proseguirà sino al 30 gennaio l’iniziativa “Scatta e Post@” che è giunta alla sua terza edizione ed è curata dall’Ufficio del Turismo. Tutti i partecipanti dovranno scattare una foto o girare un video e pubblicarli sul social istagram taggando la pagina ufficiale del Comune @comunecesanatorinese. I primi 100 partecipanti saranno premiati con un simpatici gadget da ritirare presso l’Ufficio del Turismo di piazza Vittorio Amedeo.

Venerdì 27 dicembre alle ore 17,30 presso la sala polivalente dell’Ufficio del Turismoverrà presentato il “Progetto CleanAlp” per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente alpino.

La sala polivalente dell’Ufficio del Turismo ospiterà poi dal 30 dicembre al 5 gennaio la mostra personale dell’architetto Massimo Rasero “Montagna e Territorio” con inaugurazione lunedì 30 dicembre alle ore 17.

Sempre lunedì 30 dicembre dalle ore 17.30 alle ore 19.30 i
Maestri di Sci della Scuola Sci Monti della Luna propongono il tradizionale
appuntamento del Braciere di Capodanno in via Roma 37: a seguire
cioccolata calda e vin brûlé.

Sabato 4 gennaio presso la Sala Formont l’Associazione Museo Monte Chaberton di Claviere, in collaborazione con l’Ufficio del Turismo di Cesana, organizza una serata informativa ad ingresso gratuito e aperta a tutti sulla storia di Cesana e del Monte Chaberton attraverso le immagini in bianco e nero del passato.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni porge gli auguri di buone feste: “A nome mio personale, ma anche dei colleghi Amministratori della Giunta e del Consiglio Comunale voglio augurare a tutti i residenti ed ai villeggianti buon Natale e buone feste”.

“Guidami con i tuoi occhi”: un successo la lotteria per l’acquisto di un cane guida

Supporto fondamentale da parte di Borello Supermercati 

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla lotteria benefica “Guidami con i tuoi occhi”! Grazie al vostro supporto, siamo riusciti a raccogliere fondi per l’acquisto di un cane guida, una risorsa fondamentale per una persona non vedente.

Un grazie speciale va anche ai nostri sponsor che hanno reso possibile questa iniziativa, con un riconoscimento particolare ai Supermercati Borello, che ci hanno dato un supporto fondamentale per il successo della lotteria.

Fiorenzo Borello
 Grazie a tutti coloro che hanno acquistato i biglietti! Ogni gesto di generosità ha contribuito a fare la differenza.
 I numeri vincenti della lotteria saranno disponibili nei Supermercati Borello e sulle nostre pagine ufficiali di Facebook e Instagram.
Nei prossimi mesi vi comunicheremo la data di consegna del cane guida, e vi invitiamo a partecipare a questo emozionante momento insieme a noi!
A cura di
– CI.TI.ELLE GOLF
– SERVIZIOCANI GUIDA DEI LIONS DAL 1959
– BORELLO SUPERMERCATI