



Si è concluso il tanto atteso match tra Andrea Fontana e Michele De Filippo, che si è tenuto ieri sera a San Severo (Fg), per la conquista del titolo italiano welter. Dopo un incontro ricco di intensità e momenti spettacolari, Michele De Filippo ha avuto la meglio imponendosi sull’allievo di Abatangelo al termine della quinta ripresa.
Il confronto, caratterizzato da un ritmo incalzante e da scambi serrati, ha visto Fontana partire con determinazione, mettendo in difficoltà l’avversario nelle prime fasi del match.
Tuttavia, il pugile pugliese ha dimostrato la sua esperienza e capacità strategica, riuscendo a ribaltare l’andamento del combattimento con una prestazione brillante nella quarta e quinta ripresa.
La svolta è arrivata con una combinazione precisa di colpi da parte di De Filippo, che ha messo in difficoltà il pugile torinese, portando l’arbitro a decidere la fine dell’incontro.
Fontana ha commentato con sportività al termine del match “Ho dato il massimo sul ring, ma Michele è stato più bravo stasera. Tornerò ad allenarmi duramente per migliorarmi e sono già concentrato sui prossimi obiettivi. Ringrazio il mio team Boxing de Rua e i tifosi per il sostegno”.
Nonostante la sconfitta Fontana resta uno dei talenti più promettenti della boxe italiana e questa battuta d’arresto rappresenta solo una tappa di un percorso sportivo in continua crescita.
Leggi l’articolo del 22 dicembre su L’identità:
Meloni: Lunedì un vertice sul Piano Albania. Lista Ue Paesi sicuri non prima di marzo
Retake scende in campo a Torino il 23 dicembre con un’iniziativa dedicata alla cura dei beni comuni e chiama a raccolta i cittadini per una raccolta di rifiuti natalizia.
L’appuntamento – completamente gratuito e aperto a tutti i cittadini di Torino – è fissato il giorno 23 dicembre alle ore 14:00, in via Nizza 245. I partecipanti possono portare un cappello di Natale e tanta voglia di fare: l’evento rappresenta un’occasione di sensibilizzazione della cittadinanza e insieme di intervento concreto a tutela dei beni comuni.
Possono partecipare cittadini di ogni età e condizioni sociale, intenzionati a prendere parte a un’iniziativa civica finalizzata alla cura di strade, dei marciapiedi, delle piste ciclabili, delle piazze e del verde urbano di Torino.
“Nemmeno con il freddo e vicino alle feste noi volontari di Retake Torino ci fermiamo! Ci incontriamo il 23 dicembre alle ore 14:00, in via Nizza 245, con l’intenzione di vivere insieme un pomeriggio dedicato alla raccolta di rifiuti e alla sensibilizzazione dei torinesi. Vi aspettiamo con tanti cappelli di Natale, per poi concludere la giornata con una bella cioccolata calda!” – dichiara Sofia, Referente Retake Torino.
Giusto in tempo per il Natale: l’inaugurazione è avvenuta giovedì 19 dicembre. Più di 350 mq dedicati al mondo della parafarmacia, con tante proposte non solo per la salute ma anche per il benessere di tutta la famiglia.
Medi-Market, il gruppo di farmacie e parafarmacie di origine belga, apre il quarto punto vendita del torinese. Il nuovo store sorge all’interno di Settimo Cielo Retail Park in Via Niccolò Paganini SNC, a soli 15 km dalla città della Mole. Il nuovo Medi-Market accoglierà più di 350 mq dedicati alla salute e al benessere e a un vasto assortimento di Farmaci OTC (Over The Counter) e SOP (senza obbligo di prescrizione) ovvero da banco ma anche ad articoli per l’igiene e la cura della persona, prodotti per mamma, bambino e complementi alimentari.
Anche nel contesto di questa nuova apertura, Medi-Market si saprà distinguere per prezzi accessibili e tanti articoli di qualità accuratamente selezionati. La filosofia che guida la catena belga, in tutti i Paesi in cui è presente, è sempre quella di rendere possibile un facile accesso al benessere e alla salute a un pubblico sempre più ampio. Il personale specializzato, composto non solo da farmacisti, ma anche da esperti di cosmesi, beauty e nutrizione, come in tutti i punti vendita della catena, anche all’interno del punto vendita di Settimo Cielo Retail Park sarà sempre presente per consigliare e supportare la clientela. In modo particolare nel periodo di Natale: tante le proposte regalo a disposizione in negozio.
Medi-Market cerca personale specializzato, tra farmacisti e addetti alla vendita, in tutta Italia, anche in Piemonte. Requisiti fondamentali sono la laurea in Farmacia o CTF, l’iscrizione all’Ordine dei Farmacisti e la disponibilità a inserimenti formativi per aspiranti farmacisti e addetti alla vendita, ai quali è richiesta la passione per il cliente e per il prodotto. Le figure inserite all’interno dei punti vendita faranno parte di un programma di formazione continua, introdotto dall’azienda al fine di offrire un servizio di consulenza personalizzato per i clienti. Medi-Market è un gruppo di farmacie e parafarmacie, leader in Belgio nel settore della salute e del benessere. Il gruppo conta 130 punti vendita in Belgio e Lussemburgo, Italia e due webshops. Dal 2019 sono presenti sul territorio italiano con 41 parafarmacie dislocate tra Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lazio.
Gian Giacomo Della Porta
In via Pianezza, quattro persone sono state allontanate e denunciate all’Autorità
Giudiziaria.
La mattina di mercoledì 18 dicembre, gli uomini del Comando di Polizia Locale di Alpignano sono intervenuti
con i tecnici di ATC per allontanare due famiglie responsabili di aver occupato senza titolo degli alloggi di
edilizia sociale e per installare a porte e finestre i dispositivi di antintrusione.
L’operazione ha permesso il recupero di due appartamenti nella zona di via Pianezza; il primo intervento è
avvenuto alle 9 e ha coinvolto lo stabile che si trova al civico 56. L’unità abitativa era stata occupata
illecitamente lo scorso settembre.
Il secondo sgombero è stato portato a termine poche ore dopo, ma questa volta lo stabile interessato è il civico
44. In questo caso l’appartamento risultava esser occupato da novembre 2023.
I nuclei interessati non hanno posto resistenza attiva e hanno consegnato volontariamente le chiavi
dell’abitazione alle Forze dell’Ordine.
Questo importante risultato è stato reso possibile grazie al lavoro coordinato dall’Amministrazione Comunale
che ha messo in sinergia le competenze del Comando di Polizia Locale, dell’Ufficio comunale Politiche della
Casa, dei Servizi Sociali locali (C.I.S.S.A) e quelli di Casale Monferrato e di A.T.C. Piemonte centrale.
Questi interventi dimostrano l’impegno concreto nel contrastare le occupazioni abusive che, oltre ad essere un
atto illegale punito dalla legge, penalizza profondamente le famiglie fragili che sono in attesa di assegnazione.
“Il tema della casa è un problema che interessa sempre di più il nostro territorio e tutte le nostre Città. Il grande
lavoro svolto in concerto con tutti gli attori per arrivare a uno sgombero senza contrasti è una grande vittoria del
lavoro di squadra e delle professionalità messe in campo. Un grazie a tutti loro.
Torno sul tema della fragilità sociale che stiamo vivendo e di come il tema abitativo necessitino di un impegno
urgente da parte di Governo e Regione per poter dare all’Agenzia e agli Enti locali gli strumenti per esser pronti
e celeri per farne fronte”. Questo il commento del Sindaco, Steven Giuseppe Palmieri.
“ Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Alpignano e il Comando di Polizia Locale per l’intervento. Il
recupero di alloggi occupati abusivamente è fondamentale per restituire le case a chi ne ha diritto e questo
intervento dimostra quanto sia efficace la collaborazione tra istituzioni nel garantire legalità e sicurezza nelle
case popolari”, così il presidente di ATC Emilio Bolla.
“Il malato immaginario” con il metodo Marcido
Poche repliche in questo minuscolo teatro “Marcidofilm!” di corso Brescia per uno spettacolo che racchiude tutta l’allegria degli spettatori a gustare a due passi dal palcoscenico ogni virtuosismo di ogni singolo attore; ma anche uno spettacolo che girerà in seguito per le scuole e non soltanto, un allestimento che è il risultato del progetto vincitore del “Bando della Città di Torino per l’Anno 2024 – Che spettacolo… dal vivo”. “Decaduto il sostegno che premiava le Compagnie torinesi professionali – spiega così il nuovo corso Daniela Dal Cin, scenografa dei Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa – abbiamo partecipato al Bando dell’Assessorato, vincendolo, assicurandoci così il piccolissimo contributo, per noi irrinunciabile, che ci è stato assegnato, cioè circa un terzo del sostegno finanziario che era stato disposto dalle “politiche” precedenti: ricordando altresì che le istituzioni sostengono il Teatro non più sul progetto artistico ma sulla sostenibilità “sociale” dell’attività.”
Quindi, “Il malato immaginario”, tappa ultima – per ora da parte della compagnia nell’universo di Jean Baptiste Poquelin detto Molière? – di un cammino letterariamente universale e inarrestabile che, mutando d’epoca finalità orizzonti e non certamente “metodo” approderà il 25 febbraio al Gobetti con “Le baccanti” euripidee, per la stagione dello Stabile torinese, ancora la tragedia greca sorta di fil rouge nei lunghi quarant’anni d’attività perennemente incisiva, vicenda riletta attraverso la lente del grottesco, la via dell’antica catarsi percorsa da una spiccata dimensione ludica. Quinto appuntamento in quell’universo, in questo nuovo millennio, dopo “Avaro” (2003), “Tartufo” (2007), “Borghese gentiluomo” (2012) e “Misantropo” (2014), ogni testo e vicenda rivisitati dall’estro e dalle invenzioni e dai graffi neppur troppo sottili di Marco Isidori: “Misurandoci con la marmorea classicità dell’autore, abbiamo sempre sentito consapevolmente quanto la sua sola potenza di poeta ci sapesse donare in sapienza scenica e in esemplare costrutto drammatico; senza che assolutamente quei testi abbisognassero di essere caricati con una significanza ulteriore: ecco perché il nostro “Malato” è trattato con l’estrema semplicità che il dettato narrativo impone.”
La poltrona di Argante e il suo pallottoliere a far di conto sui soldi sborsati alla medicina in clisteri e salassi, le sue pretese malattie, le staffilate della governante Tonina e i suoi sorrisi consolatori allo stesso tempo, i camuffamenti di una moglie pronta a versar lacrime come a godere della (finta) dipartita del proprio consorte, le ansie e le lacrime (vere) di una figlia cui è imposto un matrimonio altrimenti il convento, la processione di fasulli dottoroni che consigliano e impongono e spillano giorno dopo giorno. Argante è il punto di riferimento della scrittura e dell’impianto registico di Isidori, il personaggio dei Seicento e di oggi che tutti condanna e tutti assolve, che fa una cittadella arroccata della propria idea “malata” e un trono della propria “guarigione” che saprà ben prendere altre strade di personale autorità. Ogni voce, di quelle che a teatro oggi si fatica a volte a comprendere, ogni suono gutturale e sonorissimo, ogni atteggiamento o avvolgimento del corpo, ogni temporale certezza o stupore o ravvedimento, la testa infiocchettata di nastrini violacei a rimpiazzo di una bianca parrucca, tutto posto all’obbedienza di quel grottesco che è la cifra principe di ogni recitazione, ogni cosa fa della prova di Paolo Oricco un significativo, incisivo capolavoro. Chi guarda avverte senza mezze misure la pienezza della parola pronunciata, cogli il culto della parola, non l’inseguimento del ben detto ad ogni costo ma lo studio, la padronanza, l’intera costruzione che fanno da solida base. E nel ritmo indiavolato del dire e del fare fa a gomitate sua eccellenza la Farsa, il Teatro antico e ti immagini per un attimo che su quella poltrona possa sedere persino Totò, con allegro siparietto finale al suono della canzone napoletana. Divertimento allo stato puro, incessante, senza sbavature, alimentato dagli interventi di Maria Luisa Abate soprattutto, eccellente Tonina che è l’anima dell’intero e controverso svolgimento, di Valentina Battistone e Ottavia Della Porta che sono la moglie e la figlia, assai gustose figurine nei costumi di Daniela Dal Cin, di quella corona degli allievi attori del Laboratorio permanente diretti da Marco Isidori, vivace “scenografia vivente” dello spettacolo.
Elio Rabbione
L’episodio risale a pochi giorni fa, quando i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Chieri (TO), nel corso del consueto servizio di controllo del territorio, hanno fermato un 25enne del chierese per un normale accertamento.
Erano da poco passate le 20:30 quando i militari, dopo aver fatto accostare l’auto del giovane lungo Strada San Felice a Pino Torinese (TO), si sono insospettiti per il suo eccessivo nervosismo.
Il controllo è stato quindi approfondito e ha permesso di rinvenire, addosso al 25enne, 58 grammi di ketamina, mezzo grammo di hashish e 100 euro in contanti. Presupposti chiari che hanno permesso ai Carabinieri di estendere la perquisizione anche a casa.
Lì i militari hanno trovato, oltre a 1.050 euro in contanti, ulteriore sostanza stupefacente: 37 grammi di hashish, 1.5 grammi di marijuana e materiale atto al confezionamento, tra cui una padella per cucinare rivestita di carta stagnola, verosimilmente utilizzata per la preparazione della ketamina. Sostanza, quest’ultima, utilizzata in ambito medico e veterinario il cui abuso può provocare gravi danni alla salute.
In totale, i Carabinieri hanno sequestrato quasi 100 grammi di sostanza stupefacente tra ketamina, hashish e marijuana, una quantità pari ad almeno 150 dosi, pronte per essere smerciate in vista delle festività natalizie.
Il 25enne è stato arrestato con l’accusa di essere gravemente indiziato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” e sottoposto al regime degli arresti domiciliari dall’Autorità Giudiziaria.
Questo in sintesi il contenuto della convenzione approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni. Il documento è stato poi presentato alla stampa dal sindaco Stefano Lo Russo e dal direttore generale di REAM SGR, società proprietaria dell’immobile, Oronzo Perrini.
“Oggi – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – prende il via un progetto che risponde alle esigenze di uno degli assi di sviluppo strategici della nostra città, quello di città universitaria, e che la vede sempre più attrattiva per i giovani da tutto il mondo, con una particolare attenzione all’inclusione degli studenti con disabilità. Ma non solo: grazie a questa convenzione un immobile da tempo dismesso tornerà fruibile per tutta la comunità cittadina, mantenendo al suo interno anche l’originaria vocazione di presidio sanitario di prossimità. Questo è davvero un bell’esempio dei benefici della collaborazione tra pubblico e privato”.
“L’operazione di riqualificazione e valorizzazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide tramite la sua trasformazione in uno studentato moderno e inclusivo – ha dichiarato Oronzo Perrini, direttore generale di REAM SGR S.p.A – comprova l’impegno di REAM SGR, per conto del Fondo immobiliare Cervino – Comparto B, nel creare valore, investendo in immobili dedicati ai servizi alla persona e ampliando l’offerta di strutture a supporto degli studenti universitari della Città di Torino”.
L’ex Ospedale Maria Adelaide, localizzato nell’isolato compreso tra Lungo Dora Firenze e le vie Messina, Pisa e Catania, fu inaugurato nel 1887 e destinato alla riabilitazione fisica dei bambini affetti da rachitismo e alla loro istruzione elementare. Chiuso definitivamente nel 2016 e inserito dal piano regolatore vigente come area destinata a Servizi Pubblici e a servizi assoggettati all’uso pubblico, il complesso è stato acquisito nel febbraio 2024 dalla società REAM SGR. Alla fine di novembre di quest’anno la società ha presentato alla Città la richiesta di Permesso di costruire per la realizzazione di una residenza universitaria, la cui gestione sarà affidata alla Fondazione CAMPLUS.
A dare il via libera formale al progetto di riqualificazione è la convenzione approvata oggi che garantisce il permanere della funzione pubblica dell’immobile. I lavori prevedranno la completa ristrutturazione della superficie esistente e la riqualificazione energetica e strutturale dell’intero complesso immobiliare. Il progetto ha un obiettivo di certificazione LEED Gold.
Lo studentato offrirà complessivamente 369 posti letto. Sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto Ministeriale, applicate nell’ambito dell’intervento, e della quota destinata al Diritto allo Studio, sono previste ulteriori riduzioni delle rette. Questo approccio garantisce che oltre la metà dei posti disponibili favorisca l’accesso all’alloggio per un numero sempre maggiore di studenti. Una parte del totale sarà riservata a studenti con disabilità, con un’offerta di servizi integrati specifici.
Sempre secondo quanto stabilito dalla convenzione, nel progetto dovranno essere previste anche aree dedicate ad attività collettive come palestra, aule studio e spazi ricreativi nonché uno spazio di ristorazione aperto al pubblico con tariffe calmierate dedicate a studenti e operatori universitari. Circa 500 metri quadrati saranno destinati all’utilizzo da parte dell’Asl Città di Torino, di concerto con la Città, per servizi sanitari pubblici, anche relativi alla promozione e alla prevenzione della salute. La progettazione degli spazi dovrà tener conto di criteri di accessibilità, autonomia ed inclusività con particolare riguardo agli studenti con disabilità ai quali saranno offerti servizi di supporto e di accompagnamento specializzati a garanzia della piena autonomia, inclusione e fruizione delle attività. L’intervento da parte della proprietà ricomprenderà inoltre la riqualificazione dello spazio esterno comprendente marciapiede, banchina alberata e parcheggio con soluzioni drenanti nella parte adiacente l’intervento relativa al tratto del lungo Dora Firenze compreso tra le vie Messina e Catania.
TORINO CLICK
A causa del fumo sprigionatosi dall’incendio del materasso dovuto a una sigaretta accesa una donna di 49 anni è morta con il proprio cane all’interno di un appartamento a Settimo torinese. Sul posto i soccorsi e i vigili del fuoco.