Magnifica Torino/ Il Ponte Sassi e uno scorcio primaverile
Nel corso del 2021 saranno complessivamente quasi mille, 925 per la precisione, i cantieri cittadini (tra quelli ad oggi già avviati o chiusi perché i lavori sono terminati oppure il cui allestimento è previsto prossimamente) aperti per la realizzazione di opere infrastrutturali o per interventi di manutenzione di strade e marciapiedi.
Da marzo fino a settembre il loro numero aumenterà considerevolmente e questo avrà un impatto particolarmente significativo sul territorio cittadino.
Informarsi sui lavori sarà ora possibile collegandosi alla pagina web dedicatadove si potranno conoscere, anche con ampio anticipo, tutti i dettagli dei cantieri, dal committente al tipo di lavoro e, soprattutto, la durata. Spostandosi con il mouse sui diversi quartieri del capoluogo appariranno infatti gli interventi programmati per quella zona dal Comune, ma anche GTT, Iren e Smat.
“Una delle prime richieste alla Città – sottolinea la sindaca Chiara Appendino – era avere migliori coordinamento e comunicazione sui cantieri. Questo progetto ha un valore aggiunto duplice, ci permette di essere più trasparenti e corretti nell’informazione e ci aiuta nel coordinarci, oltre ad essere uno strumento importante anche per la programmazione”.
La Sindaca e l’Assessora alla Mobilità Maria Lapietra hanno poi evidenziato che “aver approvato il Bilancio nei termini ci permette di pianificare meglio e investire di più. Se nel 2015 c’erano 5 mln per le manutenzioni oggi sono tra gli 11 e i 12 (senza considerare l’intervento delle partecipate).
“Un progetto – conclude l’assessore al Commercio Alberto Sacco – che esaudisce una richiesta molto sentita dal mondo del commercio e dai cittadini”.
Di Carlo Manacorda LINEAITALIAPIEMONTE.IT
Secondo i dati forniti dal Dirmei al 23 marzo 2020, poco meno di 325.000 dosi di vaccino contro il SARS-CoV-2 sono state utilizzate a beneficio del personale sanitario in Piemonte, creando le condizioni per garantire la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari e un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori e pazienti. Nonostante la massiccia adesione del comparto medico-sanitario alla campagna di vaccinazione, si sono registrate alcune situazioni di resistenza tra coloro che, per scelta personale, hanno deciso di non sottoporsi alla profilassi.
“Rispetto all’obbligo di vaccinazione contro SARS-CoV-2/COVID-19 – ha puntualizzato attraverso una nota scritta l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – è fondamentale un pronunciamento normativo nazionale che possa rendere obbligatorie alcune vaccinazioni o, in alternativa, adibire gli operatori ad altre mansioni in modo da rimuovere il rischio di contagio dei pazienti. Si tratta di un provvedimento fortemente richiesto dalle Regioni e proprio in queste ore è al vaglio del governo. In assenza di previsioni di legge nazionale non si può al momento obbligare nessuno a trattamento sanitario neppure con finalità preventiva, cosi come previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione”.
“Il vaccino contro il Covid è doveroso sul piano etico e obbligatorio sul piano deontologico per quelle categorie di professionisti che vivono accanto ai malati e che hanno come missione quella di proteggere i loro pazienti – ha dichiarato il consigliere Carlo Riva Vercellotti – A livello nazionale, risulta che oltre il 90% degli operatori sanitari abbia aderito alla campagna vaccinale. Nonostante l’elevata percentuale di adesioni da parte del comparto medico-sanitario alla campagna di vaccinazione, sono diversi i casi di rinuncia alla profilassi. Tali operatori sanitari continuano però a svolgere regolarmente la propria professione all’interno delle strutture ospedaliere, rappresentando un possibile vettore di contagio per sé stessi, i pazienti e l’intera comunità. In caso di contagio, oltre al grave danno arrecato nella guerra contro il covid19, gli operatori in questione risultano essere destinatari dell’indennità di infortunio”.
Durante il question time sono state discusse anche le interrogazioni di Federico Perugini (Lega) su misure a sostegno delle aziende vitivinicole; di Silvio Magliano (moderati) su richiesta di inclusione del personale ostetrico nell’esecuzione dei tamponi naso faringei e nella campagna vaccinale anti Covid-19 a sostegno del Servizio Sanitario Regionale; di Maurizio Marello (Pd) su Indagine su compost inquinante, traffico illecito di rifiuti; di Diego Sarno (Pd) sulla progettazione definitiva ed esecutiva ospedale unico ASL TO5; di Sarah Disabato (M5S) sull’eseguire a domicilio il test molecolare per casi di infezione da SARS-CoV-2 a chi non può raggiungere in sicurezza gli hotspot; di Marco Grimaldi (Luv) su richiesta di chiarimenti in merito al presunto grave atto censorio da parte dell’Assessora alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, al Sociale e alle Pari Opportunità; di Domenico Ravetti (Pd) su Dimissioni della Presidente dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti Piemontesi; di Francesca Frediani (M4O) su utilizzo ospedale quinto padiglione dell’ex area esposizioni del Valentino.
A Cambiano saranno consegnate 800 dosi Johnson&Johnson, 9400 dosi di Astrazeneca e 1300 dosi di vaccino Moderna. Ad Ivrea saranno consegnate 1400 dosi Johnson&Johnson, 15.300 dosi di Astrazeneca e 2000 dosi del vaccino Moderna.
Sabato alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Chiavari e proseguiranno il loro viaggio, per raggiungere la loro destinazione finale presso le strutture della provincia.
In totale il Corriere SDA in collaborazione con l’Esercito Italiano consegnerà in Italia 2.440.400 dosi di vaccini Johnson&Johnson, AstraZeneca e Moderna.
Qui Juve: tegola in casa bianconera. Mancherà Demiral: il difensore centrale turco è risultato positivo al covid e quindi è in isolamento in attesa di negatività.Buone notizie invece per l’attaccante Dybala che sarà convocato e partirà dalla panchina.A breve rientreranno tutti i nazionali ma c’è apprensione anche per il portiere polacco Szczesny per il focolaio Covid che ha colpito la nazionale polacca.Mancando anche Buffon per squalifica in porta giocherebbe il terzo portiere Pinsoglio lasciando in panchina il giovane 18enne portiere della primavera Giovanni Garofani.
Qui Toro: anche in casa granata nascono nuovi problemi.Al recupero del difensore camerunense N’Kolou,che partirà dalla panchina,s’aggiungono le defezioni del secondo portiere M.Savic e del difensore centrale brasiliano Lyanco entrambi infortunati,oltre al terzino Singo già stoppato dal malore alla coscia.Per il resto squadra in forma in attesa dei nazionali e con apprensione per il centrocampista polacco Linetty in quanto un focolaio Covid ha colpito alcuni giocatori della nazionale polacca.
Prove di 4-2-4 con squadra offensiva da parte del tecnico Davide Nicola che non lascerà nulla di intentato per portare a casa i 3 punti fondamentali per la salvezza.
Vincenzo Grassano
Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi su tematiche ambientali e sui beni comuni, la Onlus torinese ha sensibilizzato i bambini e li ha coinvolti nel ripensare il cortile della loro scuola, con l’obiettivo di renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e ai loro desideri.
In un quartiere periferico come Barriera di Milano, molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto e oggi più che mai, in relazione alla pandemia da Covid-19, è necessario avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza per poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.
I fondi raccolti verranno utilizzati per riorganizzare il campetto da gioco e per realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini.
Dal 2015, chiamata dalla direzione scolastica della scuola Albert Sabin di Torino, Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus (ASF) ha sviluppato attività di coesione sociale e di sensibilizzazione su tematiche ambientali e beni comuni rivolte agli allievi, ma anche attività aperte al quartiere. Insieme ad alunni, insegnanti, genitori e associazioni, ASF ha disegnato, dipinto, recitato, filosofeggiato, organizzato feste, creato piccoli giardini in cassetta e perfino scritto un libro con i bambini per bambini ambientato nel giardino della scuola.
Un percorso che ha portato a “Sabin Pocket Garden”, progetto per la riqualificazione del cortile dell’istituto.
Il cortile di una scuola è un bene comune, dei bambini, degli insegnanti e della comunità. Un bene importante per la socializzazione e la crescita soprattutto in un quartiere periferico come Barriera di Milano, in cui molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto, e oggi più che mai, in relazione alla pandemia, per avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza e poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.
Il cortile di 4.850 mq della scuola Sabin è però poco accogliente, degradato dal tempo e dalla poca manutenzione. Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi, ASF ha quindi ripensato il cortile insieme ai bambini, per renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e desideri.
Finalmente, dopo anni di progettazione, di sensibilizzazione, di confronti con le istituzioni e di raccolta fondi, ASF è riuscita ad ottenere dei finanziamenti, sufficienti però solo a coprire le spese che riguardano il verde: piantumazione di nuovi alberi, aiuole colorate e sensoriali e orto didattico.
Sono necessari altri interventi fondamentali per poter vivere pienamente il cortile. È necessario riorganizzare il campetto da gioco, che a oggi si presenta con una pavimentazione dissestata e pericolosa, e realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini durante le giornate calde, ma non solo.
ASF ha quindi deciso di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it, reperibile a questo indirizzo www.ideaginger.it/progetti/riprendiamoci-il-cortile-con-il-colore.html insieme a informazioni dettagliate sull’intero progetto di riqualificazione. Un progetto ambizioso che ASF ha deciso di perseguire per step: con i fondi che si raccoglieranno attraverso questa campagna di crowdfunding verrà realizzato il primo obiettivo, ovvero la nuova pavimentazione del campetto da gioco.
Cuore del progetto è la scuola primaria Albert Sabin, costruita nel 1964 nella periferia di Torino e frequentata da 517 alunni, di cui 354 stranieri. Il progetto di riqualificazione del cortile parte dal principio della scuola come spazio pubblico e dalla convinzione che spazi di qualità possano condurre ad un maggior rispetto dei luoghi, facilitando la didattica e favorendo l’integrazione.
Il cortile della scuola è il luogo in cui l’alunno diviene cittadino e l’educazione incontra la Città: i cittadini di domani avranno negli occhi quello che i bambini di oggi stanno vedendo e vivendo.
Questo ruolo è ancora più significativo in una scuola di una periferia multietnica, dove spazi marginali e conflittualità possono aggravare situazioni di disagio e dove gli spazi pubblici sono ridotti e spesso poco curati.
C’è necessità di spazi di incontro, di verde e di bellezza, c’è bisogno di integrazione, educazione ambientale, partecipazione, visione.
I bambini potranno stare più tempo all’aria aperta, a contatto con la natura in uno spazio ampio e ben organizzato che garantisce maggiore sicurezza anche in relazione alla pandemia in corso.
Gli insegnanti avranno la possibilità di proporre attività didattiche outdoor e coinvolgere gli studenti in esperienze innovative e sorprendenti, avvicinandoli anche a un rapporto di armonia con la natura.
E’ rivolto a loro, agli ospiti delle RSA di Chieri, il progetto “La voce dei libri”, attivato dalla locale “Biblioteca Civica”, in collaborazione con le Case di Riposo “Orfanelle” e “Giovanni XXIII”.
L’iniziativa consiste nel trasmettere ai due istituti di cura per anziani , due volte alla settimana, video e audio, della durata di circa 15-20 minuti, nei quali un bibliotecario, per far compagnia agli ospiti, legge brevi racconti e, prossimamente, anche classici della letteratura, esposti in modo sintetico. “In considerazione del protrarsi del periodo di emergenza sanitaria e del conseguente isolamento a cui gli anziani ospiti sono costretti per preservare la propria salute – spiega Silvia Basso, direttrice della Biblioteca Civica- abbiamo pensato di far sentire la vicinanza della Biblioteca e della Città, proponendo una modalità di interazione sicura e, nello stesso tempo, utile a far sentire meno soli gli ospiti delle nostre strutture. Siamo felici che i rispettivi direttori dei due istituti, la dottoressa Paola De Nale e il dottor Federico Fenu, abbiano accolto con entusiasmo questo progetto”.
Videoletture ed audioletture potranno così essere proposte agli ospiti nei momenti più adeguati; sia durante i tempi di svago collettivo negli spazi comuni, sia per accompagnare le ore di solitudine dei soggetti costretti alla quarantena dopo il rientro da un ricovero. “ Si tratta di un progetto- commenta l’assessore alla Cultura e alla Biblioteca Antonella Giordano- che conferma l’attenzione dell’amministrazione nei confronti dei soggetti più fragili, come sono i nostri anziani. Le Rsa hanno pagato un prezzo drammatico alla pandemia, e tuttora, nonostante tutti gli ospiti e il personale siano vaccinati, permane l’isolamento rispetto all’esterno e la solitudine. Nelle scorse settimane abbiamo messo a disposizione delle due Rsa chieresi le ‘stanze degli abbracci’, ora, grazie ai nostri bibliotecari, portiamo la voce dei libri, sperando così di regalare loro serenità e speranza”. E di certo preziose “vitamine” per la mente. Che la lettura offre con ampia generosità. Diceva Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina 1986: “Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso che quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente”.
g. m.