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Vaccini agli ultra 80enni: la Regione mette in guardia su sms non autorizzati

INFO SUI VACCINI – LA REGIONE PIEMONTE AGLI ULTRA80ENNI: ATTENZIONE

AGLI SMS E AI NUMERI TELEFONICI NON AUTORIZZATI E A PAGAMENTO

L’unico servizio ufficiale è il numero verde gratuito 800.95.77.95



La Regione Piemonte comunica di non aver incaricato nessuna società ad inviare agli ultra80enni i messaggi, che stanno circolando in questi giorni via SMS, che li invitano a chiamare un determinato numero telefonico che sarebbe in grado di fornire informazioni e dettagli per prenotare il vaccino contro il Covid-19.

La Regione mette in guardia da questi messaggi, in quanto si tratta di servizi a pagamento che non consentono nessuna prenotazione del vaccino e non sono autorizzati.

Infatti, la preadesione per la vaccinazione contro il Covid-19 può essere espressa dagli ultra80enni esclusivamente tramite il proprio medico di famiglia.

Si ricorda che l’unico servizio telefonico attivato dalla Regione Piemonte è il numero verde gratuito 800.95.77.95, dal quale gli operatori forniscono 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 informazioni su diversi aspetti legati al Covid-19.

Il ritorno di Fassino

Probabile che Piero Fassino diventi reggente del pd fino all’inevitabile congresso. Zinga non ci pensa lontanamente di cambiare idea.

Roberta Pinotti palesemente inadeguata. Anna Fibocchiaro , viceversa adeguatissima ma il Pd si giocherebbe una carta ( forse ) prima del tempo. Sarà che sono Torinese,  consiglio vivamente al Pd  la scelta di Piero Fassino. Competente,  50 anni d esperienza e grande e grandissimo lavoratore. Si sbattera’ per tutta l’ Italia per rianimare il comatoso Pd. Comunque facciano loro,  adulti e vaccinati. Una mano sta arrivando dalle Sardine che , a loro modo, vogliono rilanciare la sinistra nel nostro paese. Missione impossibile? Forse,  magari , perché no ? Tentarci va sempre bene. Ovviamente in bocca al lupo. Sulla graticola ci sta finendo Giorgia Meloni. Ora  pure i pentiti di ‘ndrangheta la tirano in ballo per aver pagato per i voti . Garantismo,  Garantismo fino alla fine,  comunque essere stata eletta a Latina qualche domanda,  sia ben chiaro solo di carattere politico,  dovrebbe farsela. A Torino Roberto Rosso. Anche in questo caso,  in Fratelli d Italia,  contenti loro contenti tutti. Mario Draghi e’ testimonianza pratica che l’ insieme dei partiti non ha più ragione d’ essere. Loro,  indifferenti, vanno avanti o perlomeno fanno finta di andare avanti. Come a Torino. L’80 % dei pentastellati non vogliono andare con il Pd e l’80 % del PD non vuole andare con i cinque stelle. Il disprezzo non si tramuterà mai in amore.  È l’ amore che a volte si trasforma in odio.  Sono leggi della natura che neppure la politica può e sa stravolgere. Farsene una ragione? Ma no, è più comodo far finta di niente. Costa poco e non impegna. Unici contenti sono quelli della sinistra sbrindellata. Magari,  in questo baillamme portano a casa qualcosa.
Anche a destra le cose non quadrano . Claudia Porchietto non ci sta nel fare ( eventualmente ) il vice di Damilano.  Chi vincerà? Per prevederlo , magari giochiamo a dadi. O, quando potremo,  causa covid , sedute spiritiche. Siamo proprio spettatori inconsapevoli di felicità impossibili. Non è mia la frase , ma rende molto bene il nostro attuale sgomento.
Patrizio Tosetto

I 35 anni della Fondazione per la ricerca sul cancro

ARTURO BRACHETTI E’ IL PRIMO “AMBASCIATORE” A SOSTEGNO DELLA RICERCA

Il celebre trasformista e attore Arturo Brachetti sarà il primo “Ambasciatore” in occasione del 35° anniversario dalla nascita della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e, attraverso i suoi canali social, per tutto il mese di marzo racconterà il suo rapporto con l’Istituto di Candiolo-IRCCS. Dopo di lui ogni mese, e per tutto il 2021, altri personaggi noti scenderanno in campo per la ricerca e la cura del cancro.
Arturo Brachetti è il primo degli “ambasciatori” che la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus avrà al suo fianco per festeggiare l’importante traguardo dei 35 anni di attività, che si celebra proprio quest’anno.
Per tutto il mese di marzo il famoso trasformista e attore di Torino, conosciuto in tutto il mondo, racconterà attraverso i suoi profili social del suo rapporto con l’Istituto di Candiolo IRCCS, dell’importanza della prevenzione e della cura della malattia, e del fondamentale lavoro svolto quotidianamente dai medici, dai ricercatori e da tutto il personale dell’Istituto.
Dopo Brachetti, e per tutto il 2021, alcuni personaggi e volti noti legati a Candiolo, scenderanno in campo per sostenere la Fondazione in questo speciale anniversario, e per dare il loro prezioso contributo alla ricerca e alla cura del cancro.
Secondo lo stile che ha sempre caratterizzato la Fondazione e che le ha permesso di ottenere una grande credibilità, i 35 anni di attività saranno festeggiati nel segno della concretezza. Partono, infatti, i lavori del nuovo piano di ampliamento dell’Istituto di Candiolo, che nei prossimi anni metterà a disposizione di pazienti, medici e ricercatori nuovi spazi di cura e di ricerca.
Il Covid 19 non ha fermato le attività di cura e di ricerca dell’Istituto, che continua a garantire il suo impegno a favore dei pazienti oncologici.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus opera dal 1986 e grazie alla generosità di oltre tre milioni di sostenitori – privati, associazioni, fondazioni, imprese e istituzioni del territorio – ha realizzato un centro oncologico di eccellenza e di rilievo internazionale al servizio di tutta la comunità.
Il supporto dei personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria, è la testimonianza del forte legame che esiste da sempre tra la Fondazione e il territorio, un legame fatto di reciproca fiducia e di importanti risultati raggiunti insieme.

 

Articolo Uno e Sinistra Italiana sull’intervista di Appendino

“Vogliamo Torino capitale della qualità della vita, siamo pronti al dialogo”

 

Abbiamo appreso  l’intenzione della Sindaca Appendino di proporre, per la Città di Torino, un laboratorio politico nel solco della coalizione giallorossa che a livello nazionale ha sostenuto unitariamente il Governo Conte bis.

Durante questi anni di governo della Città le divergenze su alcune scelte vi sono state e sono sempre state marcate. Tuttavia Appendino ha il merito di porre al centro di un possibile terreno di confronto temi importanti per noi: lotta ai cambiamenti climatici, diritti civili, contrasto delle diseguaglianze. La pandemia ha fatto da detonatore di tante disuguaglianze e crediamo che investire per non tornare a quella ‘normalità’ fatta di decrescita infelice e profitto per pochi possa essere un’occasione irripetibile di transizione verso una Torino ‘capitale della qualità della vita’.

Per questo riteniamo che l’invito al dialogo e alla collaborazione vada accolto con coraggio e con lo sguardo rivolto al futuro” – dichiarano gli esponenti torinesi di Articolo Uno e Sinistra Italiana.

“Verifichiamo subito se ci siano le condizioni per un ‘Laboratorio Torinese’ d’esempio per tutte le città che andranno al voto in autunno” – proseguono gli esponenti di LEU. – “Certamente abbiamo la consapevolezza, da un lato, della durezza dello scontro che si prospetta con la destra e, dall’altro, di quanto sia importante che nascano nuove prospettive progressiste per immaginare e praticare uno sviluppo diverso delle nostre città e di tutto il Paese. Si aprano quindi tavoli di confronto sui territori senza veti e pregiudizi per verificare modi e forme di collaborazione”.

Pizzicato mentre infrange gli arresti domiciliari

Viene arrestato per evasione

Negli scorsi giorni, personale dell’ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato Barriera Nizza acquisiva informazioni ritenute attendibili in merito a un giovane di 20 anni, italiano, che sebbene sottoposto da oltre 2 mesi al regime degli arresti domiciliari, sembrava sottrarsi sistematicamente alla misura nottetempo, approfittando del buio per uscire ed incontrarsi con altri soggetti pregiudicati. A seguito di alcuni servizi di osservazione effettuati a debita distanza dal condominio in cui lo stesso è ristretto, la sera di giovedì 4 marzo, attorno alle 23, i poliziotti hanno visto scendere sotto casa il giovane: il ventenne inizialmente stazionava sotto il portone finendo di fumare una sigaretta. Poco dopo, calzato il cappuccio della felpa, si è incamminato lungo la via in direzione di piazza Bengasi.  Percorsi un centinaio di metri, è stato bloccato; non essendo in grado di fornire alcuna giustificazione in merito al suo allontanamento, è stato arrestato per evasione.

Depositato il referendum per l’abolizione della caccia

E’  proposto dal Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali”

In data 19/02/2021, alle ore 10, il Movimento Ora Rispetto per Tutti gli Animali comunica di aver presentato la seconda richiesta di referendum in materia di caccia presso l’Ufficio centrale dei referendum della Suprema Corte di Cassazione, locato in Piazza Cavour a Roma.
L’accettazione del deposito risulta comprovata dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in data 20 febbraio 2021, (GU Serie Generale n.43 del 20-02-2021)

⦁ L’intento e unico obiettivo del progetto referendario è quello dell’abolizione della caccia. Un’opportunità che va colta immediatamente da parte dei cittadini che, altrimenti, dovrebbero attendere molti anni ancora per potersi esprimere a riguardo dell’abrogazione. Insomma, un’occasione molto importante che non va sprecata.
⦁ Quello appena depositato si configura come il secondo di cinque quesiti referendari, tutti attentamente studiati e vagliati dal nostro ufficio legale
⦁ La presente richiesta di referendum si limita a richiedere l’abrogazione degli articoli legati all’attività venatoria, lasciando intatta la disciplina relativa alla proprietà e la gestione della fauna selvatica in capo allo Stato e alle Regioni (legge n. 157/92)

 

Giancarlo De Salvo Presidente del Movimento:
“Ritengo il deposito di questo referendum un grande successo raggiunto. C’è molto da fare, certo, ma siamo pronti per le prossime tappe. Finalmente, grazie all’impegno di tanti italiani, avremo la possibilità di fermare la caccia. Questo referendum non rappresenta il punto di arrivo ma la partenza di una nuova coscienza imperniata sul rispetto massimo per gli animali. Il nostro non è un intento di voto politico ma una pura salvaguardia nei confronti di tutti gli animali, quindi mi auguro che chi ha cuore questa tematica, a prescindere dalle forze partitiche per cui milita, possa schierarsi al nostro fianco per portare avanti questa battaglia fatta di civiltà e coscienza ambientale”.

 

REFERENDUM per L’ABOLIZIONE della CACCIA proposto dal Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali”

La decisione non è più rinviabile: il Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali” propone 5 (cinque) referendum in materia animalista ed ambientale, quale esito conclusivo di un lungo lavoro, protratto per anni, di approfondimento delle problematiche che interessano la tutela di animali e natura e di elaborazione di soluzioni che devono passare inevitabilmente attraverso una chiamata referendaria. Tutti gli elettori saranno chiamati ad esprimere una preferenza su temi che interessano la vita di ognuno di noi e che richiedono un intervento deciso e non più differibile. I tempi sono ormai maturi ed il Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali sarà portavoce della volontà della maggioranza degli italiani.
Dopo decadi di progettazioni e analisi, da parte del Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali, è giunto il momento di agire. I referendum che il Movimento propone, costituiscono una tutela chiara e indifferibile per il mondo animalista rafforzando una coscienza ambientale sempre più pressante e urgente.
Il Mahatma Gandhi era solito pronunciare una frase rimasta celebre e che dovrebbe scuotere le coscienze di ognuno di noi:
“Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare sé stesso.”
I referendum costituiscono un’opportunità, una luminosa possibilità, per tentare di cambiare definitivamente, per invertire la rotta che, siamo certi, tutta la società civile accoglierà benevolmente.

 

“Il piacere dell’onestà” per mantenere vivo il rapporto tra spettatore e palcoscenico

Che cosa sta succedendo al di là delle porte sbarrate dei teatri, in questa annata di pandemia che sta sgretolando cartelloni e iniziative, che prende a calci la Cultura (ma la colpa non sta soltanto tutta lì, a Roma si decidono – si sono da tempo decisi – decreti che pensano poco e male alla nostra pancia e nulla ai nostri sentimenti teatrali), che cancella un’intera attività, che soffoca i pensieri e l’aggregazione?

 

Che cosa si fa per tener debolmente viva la candela che forse è ancora in grado di non spegnersi del tutto (aspettiamo questo benedetto 27 marzo e poi vedremo se allontanarci per sempre dal capezzale o tornare timidamente, con ogni accorgimento mai pensato, a occupare un teatro, o una sala cinematografica), grazie ad un occhio privato e vittima della solitudine, non mescolato al rosso delle poltrone e dei sipari, che ci porta nelle case, ancora una volta, almeno le voci e le battute, i corpi che si muovono, gli attori che esprimono sentimenti, un regista che guida ogni cosa attraverso le pagine di un copione?

Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale ha realizzato Camere nascoste. Svelare il teatro a porte chiuse, curato dal regista e videomaker Lucio Fiorentino attraverso una serie di docufilm. Grazie al link www.teatrostabiletorino.it/camerenascoste è possibile riappropriarci con uno sguardo della scena, dopo il Garcìa Lorca della Casa di Bernarda Alba (che aveva avuto brevissima vita sul palcoscenico nei mesi scorsi), con il titolo “Dov’è finita la normalità?” si hanno le prime immagini di The Spank di Hanif Kureishi, che avrebbe dovuto avere il proprio debutto nel dicembre scorso e che verrà riproggrammato nel corso di quest’anno: due attori, Valerio Binasco e Filippo Dini, quest’ultimo a curare anche la regia del testo nella nostra città in prima mondiale, per due amici da sempre legati da un rapporto di solidi affetti e complicità che all’improvviso si incrina mettendo allo scoperto una rete di contraddizioni e divergenze finora mai immaginata. Con “Il fantasma della verità” (titolo spudoratamente bunueliano) ci viene restituito per immagini quel Così è (se vi pare) che con la regia a tratti sconcertante ma solidissima di Dini avevamo visto al Carignano: non soltanto immagini, ma altresì interviste e approfondimenti e sviluppi che ancor più e più chiaramente ci avvicinano al testo pirandelliano.

Da pochi giorni è ultimo arrivato “Le bestie” a mostrarci le riprese delle prove (anche questo spettacolo verrà programmato nel corso di quest’anno), approfondite in ogni loro sguardo d’analisi, ancora di un testo di Pirandello, quel Piacere dell’onestà che proprio a Torino ebbe il suo battesimo 104 anni fa, nel novembre del ’17, con la compagnia di Ruggeri. Anche per questo riavvicinamento tra spettatore e palcoscenico, il link ci offre immagini, stralci di dialogo a spingerci verso la curiosità, sentimenti, percorsi a viva voce attraverso i personaggi della commedia, in primo luogo il Baldovino di Valerio Binasco (sua anche la regia, affrontata quasi di sghembo, immergendosi nella “profonda sgradevolezza” del protagonista con un “forte disagio”, con una costante amarezza, scena dopo scena, arrivando ad uno sfacciato “odio questo spettacolo”). Trasportando l’azione agli anni Cinquanta del ‘900, in un ambiente freddo e spoglio inventato da Nicolas Bovey, Angelo Baldovino piomba nelle regole borghesi di un ferreo nucleo familiare e le contorce, ne mina le ipocrisie, egli solitario perdente, appartato da tutti e da tutto, ma allo stesso tempo sottile raisonneur, lucido esempio del panorama pirandelliano, capace di dare comodamente la mano a Leone Gala o ad un Ciampa, che all’ombra di quei ragionamenti indossa la maschera di padre e di marito, restituendo con il matrimonio una veste d’onestà a una ragazza che è stata resa madre da un uomo sposato: ma con quei ragionamenti l’uomo costruisce e incappa in quel ruolo di facciata che subito odia e allontana, convinto com’è che a quel finto concetto debba subentrare la verità più assoluta, la ragione e l’intelligenza in grado di ristabilire l’ordine. A quel che per ora intravediamo sulla scena, Binasco conduce con un sottile percorso di sguardi e di sentimenti, di dialettica e di inaspettata disperazione il proprio personaggio, di esatta ribellione; Orietta Notari è una grintosa suocera che vorrebbe dettare e mantenere ben saldo quel personale gioco delle parti ma che è costretta a soccombere; Giordana Faggiano e gli altri attori si muovono attraverso la partitura che Binasco ha impostato. Li attendiamo al debutto, sulle vere tavole del palcoscenico.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini sono di Luigi De Palma

Corsi per manutentori di verde

I manutentori del verde hanno ancora un anno di tempo per fare i corsi di formazione: Confartigianato Imprese Piemonte ha ottenuto la proroga del termine dalla Regione Piemonte

 

I manutentori del verde hanno ancora un anno di tempo per svolgere i corsi di formazione previsti dalla Conferenza Stato-Regioni del 22/2/2018, che in quella sede ha definito la disciplina regionale in materia di corsi di formazione dei “Manutentori del verde”.

In pratica tutti coloro che erano in attività alla data del 25/8/2016, o che si sono iscritti dopo e che non possono far valere determinati titoli, dovevano frequentare appositi corsi formativi entro il 22/2/2021, in assenza dei quali era prevista la cancellazione dal Registro Imprese della CCIAA.

 

In Piemonte le attività artigiane relative alla sistemazione del paesaggio sono 1.855 

 

Grazie al pressing esercitato nei confronti della Regione Piemonte da Confartigianato Imprese Piemonte, insieme alle altre organizzazioni dell’artigianato, si è riusciti ad ottenere la proroga di un anno per svolgere i corsi di formazione necessari a regolarizzare la posizione dei manutentori del verde presso le rispettive Camere di commercio.

Ricordiamo che questi corsi, al termine ai quali viene rilasciato l’attestato di idoneità, sono rivolti al titolare d’impresa o al preposto facente parte dell’organico dell’impresa e a coloro che intendono avviare l’attività di manutenzione del verde. È previsto che i corsi vengano erogati dagli enti formatori in possesso dell’accreditamento regionale alla formazione.

“Sono state poche le imprese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – che hanno rispettato la scadenza. Sicuramente la crisi sanitaria in atto da più di un anno non ha fatto mettere in cima all’agenda lavorativa degli artigiani la partecipazione ai corsi di formazione, seppur richiesti dalla legge. Inoltre le imprese hanno dovuto affrontare problematiche più impellenti, come la loro stessa sopravvivenza e la messa in atto di tutte le misure di sicurezza necessarie per il contenimento della pandemia Covid-19″.

“Questa situazione – conclude Felici – ha indotto Confartigianato Imprese Piemonte e le altre associazioni a chiedere alla Regione lo slittamento di un anno per lo svolgimento del corso di formazione destinato ai manutentori del verde, consentendo così alle imprese di avere maggior tempo a disposizione per partecipare ai corsi formativi, corsi che le stesse associazioni territoriali di Confartigianato Imprese organizzano direttamente o con l’ausilio di agenzie accreditate esterne.”

Nuove (più facili) modalità per ottenere lo Spid alle Poste

Basta scaricare l’app gratuita PosteID, registrare un breve video e inviare un bonifico di 1 euro che sarà restituito. Oltre 14 milioni di cittadini hanno ottenuto Spid con Poste Italiane

Poste Italiane ha aggiunto una nuova modalità per richiedere l’identità digitale PosteID abilitato a Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente di accedere in modo facile, veloce e sicuro ai servizi della Pubblica Amministrazione: dal modello 730 precompilato al cashback di Stato, dalla propria situazione previdenziale al fascicolo sanitario elettronico.

Per ottenere Spid da casa o in mobilità è sufficiente scaricare sul proprio smartphone l’app gratuita PosteID e seguire le istruzioni: i cittadini in possesso di un Passaporto italiano o di una Carta di Identità Elettronica dovranno riprendere con lo smartphone i documenti e il proprio volto e avvicinare il documento al cellulare per consentirne una lettura elettronica. Se si possiede una Carta di Identità Elettronica e se ne ricorda il PIN, la procedura è ancora più semplice: non sono richieste foto o video e l’attivazione è immediata.
Da oggi, inoltre, i cittadini che non sono in possesso di un Passaporto o una Carta Identità Elettronica possono concludere la registrazione eseguendo un bonifico SEPA standard, proveniente da un conto corrente italiano a loro intestato o cointestato, del costo simbolico di un euro, che gli verrà restituito al termine della procedura.

Anche chi dispone di una Carta Nazionale dei Servizi attiva o di una firma digitale può effettuare la registrazione dal portale posteid.poste.it e attivare l’identità in pochi minuti seguendo le istruzioni.

Sono inoltre sempre disponibili anche le altre modalità per ottenere Spid con Poste Italiane: presso uno degli oltre 12.800 uffici postali presenti sul territorio nazionale, anche nei più piccoli centri, oppure, per i clienti BancoPosta e Postepay che operano online, accedendo al portale posteid.poste.it con le proprie credenziali.
In tutti i casi, è disponibile un servizio di assistenza clienti che, sei giorni su sette, può fornire supporto per qualsiasi difficoltà.
Lo SPID viene rilasciato da Poste Italiane senza alcun costo sia se si sceglie di farsi identificare in Ufficio Postale sia se si scelgono le altre modalità online disponibili.
Sono già 14,7 milioni i cittadini italiani che hanno richiesto lo SPID con Poste Italiane (corrispondenti ad oltre l’80% del totale), compresi 3,7 milioni che vivono in comuni con meno di 5 mila abitanti. Negli ultimi mesi lo SPID ha avuto una crescita molto importante, con una media di circa 200.000 nuove attivazioni a settimana. Nel 2020 sono stati più di 110 milioni gli accessi ai servizi accreditati da parte di titolari del servizio PosteID abilitato a SPID di Poste Italiane.
Poste Italiane conferma dunque il suo impegno a fianco delle istituzioni e della Pubblica Amministrazione per supportare il percorso di digitalizzazione e modernizzazione del Paese.

 

Asfalto mancante e cordoli rotti in via Borgaro

Caro direttore, diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che il tratto di via Borgaro, tra largo Borgaro e via Val della Torre presenta asfalto disconnesso e mancante, inoltre i cordoli di marciapiede in all’incrocio con via Val della Torre sono rotti, è presente il transennamento, ma i lavori non sono mai stati eseguiti.

Abbiamo scritto alle istituzioni chiedendo che i lavori vengano effettuati in breve tempo, in questo tratto di strada transitano quotidianamente centinaia di cittadini, essendoci nelle vicinanze fermate del tram e la chiesa del Santo Volto, la sicurezza diventi priorità”.
Lo dichiara Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza.
“Ancora una volta siamo di fronte a marciapiedi pericolosi per i cittadini e lavori mai eseguiti dopo mesi dalla messa in sicurezza. Le istituzioni sono in letargo e i torinesi rischiano la propria incolumità ogni giorno, ennesima situazione imbarazzante e vergognosa, i lavori vengano effettuati subito.
 Paolo Biccari, cittadino attivo della circoscrizione 5