La ripartenza dell’Unione Musicale
La musica dal vivo riparte dopo 6 mesi di pausa forzata causa pandemia. L’unione Musicale con tanto entusiasmo, annuncia la ripresa dei concerti dal vivo. Il cartellone prevede 32 concerti da aprile a luglio. Molti concerti annullati nell’autunno-inverno 2020-2021, sono stati riprogrammati. I concerti si svolgeranno al Conservatorio G. Verdi e al Teatro Vittoria.
Il concerto inaugurale si svolgerà mercoledì 28 aprile alle 20 al Conservatorio. Massimo Quarta violino e Stefania Redaelli pianoforte eseguiranno musiche di Schubert, Strauss, Ravel e Paganini. Tanti i musicisti prestigiosi che si alterneranno nei palchi del Teatro Vittoria e del Conservatorio. Tra questi il Trio di Parma (5 maggio al Conservatorio con musiche di Beethoven e Kagel), Natalie Clein violoncello e Marianna Shirinyan pianoforte( 12 maggio Conservatorio con musiche di Britten , Beethoven e Sostakovic), Mario Brunello violoncello e violoncello piccolo ( 9 e 16 giugno al Conservatorio con le suite, sonate e partite di Bach), Pietro De Maria pianoforte ( 19 maggio e 7 luglio al Conservatorio con le sonate per pianoforte di Beethoven), Andrea Lucchesini pianoforte ( concerto di chiusura al Conservatorio del 28 luglio con musiche di Schubert e Schumann) e tanti altri. Per tutti i concerti si seguiranno i protocolli di sicurezza anti Covid 19. Tutti i posti saranno numerati con le sale a capienza ridotta. Durante i concerti sarà obbligatorio indossare la mascherina.
Pier Luigi Fuggetta
Il bollettino Covid di martedì 27 aprile
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 667 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 111 dopo test antigenico), pari al 3,8% di 17.736 tamponi eseguiti, di cui 12.664 antigenici. Dei 557 nuovi casi, gli asintomatici sono 284 (42,6%).
I casi sono così ripartiti: 126 screening, 405 contatti di caso, 136 con indagine in corso; per ambito: 13 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 82 scolastico, 572 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 346.114 così suddivisi su base provinciale: 27.922 Alessandria, 16.646 Asti, 10.605 Biella, 49.669 Cuneo, 26.672 Novara, 185.561 Torino, 12.869 Vercelli, 12.242 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2485 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 240 (–7 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.308 (-96 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 14.216
I tamponi diagnostici finora processati sono 4.307.873 (+17.736 rispetto a ieri), di cui 1.480.753 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.185
Sono 27 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 11.185 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.528 Alessandria, 690 Asti, 418 Biella, 1.362 Cuneo, 921 Novara, 5.323 Torino, 493 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
318.165 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 318.165 (+965 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.372 Alessandria, 15.386 Asti, 9.680 Biella, 45.428 Cuneo, 24.648 Novara, 170.656 Torino, 11.869 Vercelli, 11.504 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.343 extraregione e 2.279 in fase di definizione.
Ragazzo in mutande sul treno posta video sui social
Un ragazzo di 20 anni, residente nel torinese, è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico e per aver diffuso il relativo video.
Il giovane, italiano, è salito a bordo di un treno regionale diretto a Milano e all’altezza della galleria successiva alla stazione di Porta Susa si è spogliato, rimanendo solo con in boxer, e ha iniziato ad urlare e ad importunare i passeggeri chiedendo loro i biglietti. Il tutto è stato filmato e pubblicato, in diretta, su un noto social network.
La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer ha immediatamente riconosciuto dal filmato il giovane, già noto in quanto autore in passato di condotte illecite, e lo ha rintracciato e denunciato per atti osceni in luogo pubblico.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi ha chiuso le sue porte fisiche per l’emergenza sanitaria, ma ha aperto le porte digitali per interagire con il pubblico. Tra dirette facebook, racconti social di straordinari arredi, laboratori online per famiglie, approfondimenti #aportechiuse sui singoli ambienti, sono state superate le 100mila visualizzazioni, con una crescita costante, nell’ultimo anno, del numero di followers su Facebook e Instagram.
Da lunedì 26 aprile la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha aperto di nuovo i cancelli al pubblico, contingentando gli ingressi e applicando tutte le regole in vigore per una visita in sicurezza, rafforzando allo stesso tempo l’esperienza online con l’avvio di una nuova e innovativa piattaforma streaming personalizzata. Il nuovo servizio non utilizza le più comuni piattaforme e non si limita a virtual tour attraverso immagini statiche o con la ormai diffusa tecnologia Google Street View, ma per la prima volta in campo museale offre una vera e propria visita virtuale totale, narrata da Serena Fumero, referente per la Didattica, sala dopo sala, alla scoperta di opere, arredi e curiosità, per una durata complessiva di 45 minuti.
La fruizione online e on-site «non vuole essere un’offerta alternativa – spiega Marta Fusi, direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi – ma complementare. Noi non abbiamo mai chiuso, in realtà, perché siamo sempre stati presenti online e vogliamo continuare a farlo offrendo questo nuovo servizio. La visita virtuale è pensata per chi preferisce rimanere a casa, per chi è distante fisicamente, ma anche e soprattutto per chi vuole conoscere la Palazzina prima della visita reale».
Oltre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, si potrà visitare virtualmente anche la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, uno dei più celebri esempi del gotico internazionale, ed è in fase di preparazione anche la visita guidata dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, uno dei più grandi monumenti medioevali del Piemonte. Sono state inoltre attivate modalità di visite online anche per le scuole.
Tutte le attività Facebook online di approfondimento saranno mantenute: “I Venerdì di Stupinigi”, ciclo di approfondimenti dentro e fuori il museo in programma tutti i venerdì all’ora del tè; “I racconti del Centro a Stupinigi” con protagonisti gli arredi del percorso museale, in collaborazione con il Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale; “Famiglie al Museo!”, l’appuntamento del sabato pomeriggio con le famiglie per una visita virtuale e un laboratorio; “#aportechiuse”, la rubrica del martedì di approfondimento su un ambiente della Palazzina.
Tra i primi appuntamenti in programma online, venerdì 30 aprile alle 18, il concerto dell’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto dal titolo “Cerimoniale e Divertissement” che celebra la musica barocca e l’arte dei suonatori del corno da caccia (patrimonio Unesco). Si tratta della prima esecuzione integrale al mondo, dopo quella del 1971 di Paillard, e soprattutto della prima esecuzione assoluta con strumenti originali barocchi. Il concerto sarà trasmesso sulle pagine Facebook della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Corni da caccia della Reggia Venaria – Accademia di Sant’Uberto, Regione Piemonte, VisitPiemonte, Reggia di Venaria.
Info
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato e domenica 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18). Dal 3 maggio consueto orario con apertura dal martedì alla domenica.
Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro
Il prezzo del biglietto per la visita virtuale è di 5 euro.
www.vivaticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-stupinigi/155057
www.vivavticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-ranverso/155118
“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi è stata discussa la mia interrogazione finalizzata a fare chiarezza sul Villaggio Olimpico di Bardonecchia, struttura regionale gestita da una cooperativa, che, nell’anno del Covid, ha dovuto pagare 1 milione di euro di affitto a fronte di entrate praticamente inesistenti, situazione che rischia di far chiudere la struttura e lasciare a casa i circa 100 dipendenti” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.
“In un’articolata risposta letta in Aula dall’Assessore Marrone – prosegue Daniele Valle – è stato precisato che “l’immobile non va in crisi e non può chiudere in quanto la Doc s.c.s. è un sub-concessionario e in assenza di questo la gestione resterebbe a carico di Parcolimpico” e che fin dal 2020 è in corso un contenzioso tra Parcolimpico e la cooperativa Doc s.c.s., considerato dalla giurisprudenza un rapporto tra due imprenditori che sono stati soggetti alle evenienze negative derivate dalla pandemia. Parcolimpico sta cercando di arrivare a una mediazione attraverso la proposta di uno scontro prima del 25% e poi del 30% del canone degli anni 2020 e 2021 con recupero sugli anni 2026- 2029. Sempre dalla risposta emerge che, nonostante l’esito del contenzioso non sia scontato, la Fondazione 20 Marzo 2006 sta monitorando la vicenda e auspica un esito positivo”.
“Nella risposta – commenta Valle – ho trovato molti dati e molte informazioni. Tuttavia, avrei voluto conoscere la posizione della Giunta regionale sul destino dei 100 dipendenti, qualora non si arrivasse a un accordo e una maggiore attenzione al futuro del Villaggio Olimpico che rischia di essere vittima sia della stagione invernale completamente saltata, sia di una grande confusione nella futura gestione. Non posso condividere l’opinione per cui la continuità dell’attività della struttura sarebbe in ogni caso salvaguardata, c’è invece il rischio a mio avviso che la struttura resti chiusa con grave danno per tutto il sistema Bardonecchia. Si pensi che solo il villaggio olimpico cuba la metà dei posti letto alberghieri di Bardonecchia. Inoltre si aggiunga che la Regione, proprietaria dell’immobile, potrebbe sostenere diversi interventi di manutenzione straordinaria, da tempo necessari, che potrebbero contribuire a un positivo esito della vicenda”.
Un operaio di 56 anni questa mattina è morto sotto gli occhi del fratello a Candiolo
L’uomo è stato schiacciato da una lastra in lamiera davanti a una ditta di trasporti. I fratelli lavoravano per conto di una ditta lombarda. Una parte del carico del container che stavano svuotando ha investito l’operaio, morto sul colpo.
Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Vinovo. (foto archivio)
Domani mercoledì 28 alle ore 10 presso l’oratorio di San Lorenzo ci sarà la consegna di 100 kit per le persone anziane e in difficolta, prodotti che verranno consegnati alle seguenti parrocchie:
San Lorenzo, San Massimo, Sacro Cuore, San Massimiliano di Kolbe, Santa Chiara, Madonna dei Poveri e Centro D’Ascolto Pier Giorgio Frassati.
Ogni kit è composto: per gli uomini- un pigiama , uno slip, una canottiera, un paio di calzini, una ciabatta e un kit di prodotti per l’igiene. Per le donne_ un pigiama, due canottiere, uno slip, un paio di calzini, un paio di ciabatte e un paio di pantofole e un kit per prodotti per l’igiene.
Alla consegna dei pacchi saranno presenti gli otto club che hanno aderito a questo service e sono: Torino Taurasia, Rivoli Castello, Torino Principe Eugenio, Torino Monviso, Torino Experia, Torino Sabauda, Torino risorgimento, Torino Due, inoltre sarà presente il Governatore del ns. Distretto 108ia1 Giancarlo..
Non è stato raggiunto l’ accordo tra Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino e i curatori fallimentari di Ventures
Per il momento nessun risultato al tavolo convocato dall’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.
Sono quindi confermati i licenziamenti dei 400 lavoratori ex Embraco che scatteranno il 22 luglio al termine della cassa integrazione.
I legali hanno confermato di non poter inviare la richiesta di cassa integrazione per Covid, nonostante quanto sostenuto dai tecnici del ministero del Lavoro al tavolo convocato nei giorni scorsi dal Mise.
(foto archivio)
Da oggi tutte le aziende produttive presenti sul territorio piemontese potranno aderire alla manifestazione d’interesse indetta dalla Regione Piemonte per dare loro la possibilità di vaccinare direttamente i propri lavoratori, con l’opzione che l’immunizzazione venga estesa anche ai famigliari in linea diretta (genitori, conviventi, figli).
I lavoratori e i famigliari per fascia di età o categoria di rischio dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale.
Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo delle linee di indirizzo loro fornite e potranno partire una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione.
L’apertura alle aziende della possibilità di vaccinare autonomamente i propri dipendenti presenta molteplici vantaggi.
«Da un lato – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano – mettendo al riparo le categorie produttive dal rischio di contrarre il virus, si garantisce al tessuto economico regionale la presenza della forza lavoro di cui necessita per dare continuità alle attività. L’amministrazione regionale incontrerà ora nuovamente le aziende, confrontandosi, per definire tutta una serie di aspetti organizzativi».
«Dall’altro – afferma il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo – questo ci consente di avere a disposizione ulteriori punti vaccinali e quindi di procedere più rapidamente nella campagna di immunizzazione della popolazione piemontese, nonché di tutelare la salute delle persone che proprio in questi giorni, con le nuove aperture, riprendono a recarsi sui luoghi di lavoro».
Lavoratori e famigliari, per fascia di età o categoria di rischio, dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale.
Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo specifiche linee di indirizzo e potranno iniziare con le vaccinazioni una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione.
Il modulo per la manifestazione d’interesse sarà pubblicato oggi su www.regione.piemonte.it