Nel 2020 i consumi delle famiglie torinesi hanno subito un arresto, in favore del risparmio.
Si spende molto nelle spese alimentari, a discapito di quelle non alimentari e cambiano i luoghi favoriti per fare la spesa.
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Si spende molto nelle spese alimentari, a discapito di quelle non alimentari e cambiano i luoghi favoriti per fare la spesa.
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A più di un anno dall’inizio dell’epidemia di Covid19, anche quest’anno in Italia la Giornata Unesco per la danza, in programma giovedì 29 aprile, potrà essere celebrata “simbolicamente” ma senza eventi in presenza.
Appuntamento ricorrente per i progetti della Lavanderia a Vapore – che dal 2018 dedica a questa occasione la traiettoria “Danzare la memoria – Ripensare la storia” -, per il 2021 la Casa della Danza di Collegno ha ideato una maratona online (dalle ore 14 alle ore 18.30) per approfondire i temi, tra teoria e pratica, che ogni giorno artisti e operatori affrontano nella creazione contemporanea. La giornata si conclude alle ore 21 con il Gala, a cura della Fondazione Egri per la Danza, in una nuova versione digitale aperta a tutti, in diretta streaming dalla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.
“Per la Lavanderia a Vapore – dichiara Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo – la giornata Unesco della Danza rappresenta da anni un appuntamento importante, in cui i cittadini si incontrano in piazza grazie al progetto collettivo di danza “Danzare la memoria, ripensare la storia”. Per il secondo anno questo non è possibile, ma grazie al digitale vogliamo provare a mantenere viva questa relazione, in attesa di poterla celebrare nuovamente”.
Il punto di partenza è una domanda molto semplice ma altrettanto efficace: che cosa è successo quest’anno?
La maratona, in diretta sulla pagina Facebook di Lavanderia a Vapore, proverà a rispondere a questo interrogativo, esplorando geometrie diverse: talk, pratiche, video, conversazioni con anche l’interazione del pubblico online, a partire da parole chiave individuate insieme agli artisti e ai progetti che la Lavanderia accoglie. Questo per rilanciare anche sul futuro e sulle traiettorie che la Casa della Danza sta portando avanti quale realtà flessibile, dinamica, aperta, in dialogo costante con la cittadinanza.
La moderazione è affidata a Stefania di Paolo, curatrice della piattaforma digitale TalkwithDance con cui la Lavanderia a Vapore ha condiviso la curatela della giornata.
Dopo una breve introduzione di Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo, insieme a Franca Fubini, psicologa ed esperta della pratica del social dreaming, e Antonella Usai, danzatrice e coreografa del TRA – tavolo della ricerca artistica, la parola passa ad alcuni degli artisti associati di Lavanderia a Vapore, grazie a contributi video pensati per questa occasione. I contenuti di Silvia Gribaudi, Salvo Lombardo, Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti, Daniele Ninarello, Andrea Costanzo Martini sono il pre-testo per immergersi poi nel social dreaming, pratica di condivisione dei sogni, guidata da Franca Fubini ed Elena Giannotti, che utilizza le libere associazioni per generare nuovi pensieri.
A seguire, un talk raccoglie simbolicamente tutti gli spunti emersi e ne trae una riflessione con le diverse voci dello spettacolo dal vivo: un teatro, i lavoratori, un organismo di produzione e Lavanderia a Vapore come centro di residenza.
Dalle ore 16.30 circa si susseguono pratiche per tutti, intorno ad alcune parole chiave come “libertà” proposta dalla comunità di ricerca del progetto Dance Well, in questa occasione guidata da Elena Cavallo, Emanuele Enria e Gaia Giovine Proietti; “cura”, proposta dalla comunità di ricerca del progetto DAP – Dance Agency Project, guidata da Antonella Usai e Francesca Cola; e ancora “bellezza”, con Doriana Crema.
Queste pratiche vogliono offrire al pubblico un’esperienza plurale di conoscenza e contatto che si origina dal corpo, nella speranza di poterle nuovamente condividere in presenza. Obiettivo è mettere in relazione la danza con i contesti della società civile, costituita da cittadini ma anche imprese e mondo della scuola, realtà coinvolte nei diversi progetti che la Lavanderia sta sperimentando.
Alle 21, sempre in diretta streaming sulla pagina Facebook di Lavanderia a Vapore, la programmazione riparte con il GALA per la GIORNATA MONDIALE della DANZA, nell’ambito della stagione IPUNTIDANZA20/21 organizzato dalla Fondazione Egri per la danza in collaborazione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Raphael Bianco direttore artistico della Compagnia EgriBiancoDanza così si esprime sul valore di questa giornata: “la consuetudine di celebrare questa giornata dedicata alla danza è stata da sempre fortemente voluta dalla nostra Presidente Susanna Egri. Sono felice di perpetuarla nel tempo, ed oggi più che mai, in questo momento di profonda incertezza ma allo stesso tempo di desiderio di ritornare sulle scene. Ho voluto con me gli artisti e le compagnie di danza professionali del nostro territorio che investono risorse e vivono di danza, che stanno subendo la difficilissima clausura di questi mesi. Siamo insieme a condividere questa giornata e questo non può che darci gioia ed essere di buon auspicio per una nuova rinascita e nuove opportunità di vivere la danza”.
“Il Gala della Danza, appuntamento ormai entrato nella tradizione della Casa del Teatro, passa anche attraverso il racconto di una serie di collaborazioni che sono centrali per la Fondazione TRG” dichiara il Direttore Artistico Emiliano Bronzino. “Il rapporto sempre più stretto con Piemonte dal Vivo e Egri per la Danza, ma anche con gli altri soggetti che animano la scena della Danza Contemporanea Torinese. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo alla manifestazione mettendo a disposizione i nostri spazi. Nella speranza che presto il pubblico possa tornare a frequentare le nostre sale in presenza”.
Come già in passato, tante le realtà artistiche che la Fondazione Egri per la danza, ha raccolto per questa celebrazione corale. La serata inizia con La Danza in 1 minuto, un contest consolidato dell’Associazione COORPI di video danza rivolto ad autori/autrici in grado di accettare la sfida nella creazione di opere di video danza innovative, coraggiose e di forte impatto cinematografico. Due i video che saranno presentati: WASTEPLANET diretto da Susanna della Sala, vincitrice del Premio speciale alla Produzione della VII edizione del contest La danza in 1 minuto e ANCHE MENO diretto da Valentina Corrado vincitrice della sezione video 1 minuto di SoloCoreografico 2021. A seguire il coreografo Paolo Mohovich presenta un estratto da Del portar la voce al cor / Farinelli alla corte del re uno spettacolo su musiche barocche che si ispira alla leggendaria figura e voce del castrato Farinelli e al suo personale rapporto con il Re Filippo V di Spagna e con la consorte Elisabetta Farnese una produzione Ekodance/Palcoscenico Danza/Fondazione TPE.
La Compagnia Zerogrammi sarà presente con ELEGÌA_a small picture on lost things con la coreografia di Stefano Mazzotta. Nell’indagine intorno al topos dell’esilio, questa creazione racconta, oltre il suo significato geografico, la condizione morale che riguardi chiunque possa sentirsi estraneo al mondo in cui vive, collocandolo in uno stato di sospensione tra passato e futuro, speranza e nostalgia. Il desiderio che questa condizione reca in sé non è tanto il desiderio di un’eternità immobile quanto di genesi sempre nuove e di un luogo che resta, un luogo dove essa si anima di una rinascita che è materia viva, e aiuta a resistere, a durare, a cambiare.
A seguire il Balletto Teatro di Torino che porta un estratto da Kiss me hard before you go con la coreografia di Jose Reches, un duetto fluido e dinamico in cui i corpi dei danzatori viaggiano dentro ad una riflessione esistenziale che è in grado di muovere e mettere a nudo la vulnerabilità dell’essere umano. Le relazioni tra i danzatori si contrappongono, in una narrazione lenta, densa e profonda, un susseguirsi di gesti e movimenti vorticosi e trainanti ma allo stesso tempo leggeri e coraggiosi. Questa coreografia ci parla di ciò che ci tiene attaccati alla vita, in un costante chiedersi quale sia la linea di confine tra ciò che è presente e ciò che è da lasciare andare.
Chiude la serata la Compagnia EgriBiancoDanza con Apparizione #5, uno dei sei quadri che compongono lo spettacolo Apparizioni. In questo balletto il coreografo Raphael Bianco sollecita la fantasia degli spettatori proponendo una riflessione su ciò che appare e scompare ai nostri occhi in forma concreta o impalpabile presentando una danza priva di narrazione ma profondamente intrisa di significati, in parte oscuri e misteriosi.
lavanderiaavapore.eu – facebook.com/lavanderiaavapore
Il teatro Astra torna allo spettacolo dal vivo, con il debutto di due prime assolute, “Sorelle” scritto e diretto da Pascal Rambert con in scena Anna Della Rosa e Sara Bertala’, e “Festen” di Thomas Vintenberg per la regia di Mario Lorenzi.
Seguirà la prima torinese di “Chi ha ucciso mio padre” di Edouard Luois nella lettura registica di Deflorian/ Tagliarini.
Pascal Rambert dirige Anna della Rosa e Sara Bertela’ in un testo dal titolo “Sorelle”, che parte dalla tematica dei conflitti familiari e da un piano personale per assumere una visione geopolitica molto dura e inedita dal punto di vista poetico. Lo spettacolo è prodotto da TPE e da Fog Triennale Milano Performing Arts ed è stato in prova allo stesso teatro Astra durante la chiusura forzata dei teatri dovuta alla pandemia da Covid 19.
Il regista e autore francese approda, così, al teatro Astra per dirigere due attrici che risultano molto amate dal pubblico di questo teatro; Sara Bertela’ è stata già interprete nel Misantropo di Moliere, in “Una specie di Alaska”e in “Niente di me”; Anna della Rosa interprete nel Misantropo, in Cleopatras e in Accabadora.
Pascal Rambert, regista e autore, è considerato uno dei maggiori esponenti del teatro contemporaneo. Classe 1962, è soprattutto autore per il teatro e la sua drammaturgia si trasforma in pensiero agito, come avviene sul ring di “Cloture d’amour”, in cui una coppia deve fare i conti con la fine della sua storia d’amore.
Uno dei temi prediletti nella scrittura teatrale di Rambert, come dimostrano alcuni suoi lavori (La prova, L’arte teatrale ) è rappresentato dalla crisi relazionale e di senso presente nel rapporto tra uomini e donne, di attori, in un contesto in cui essi rappresentano la parte (il teatro) per il tutto, vale a dire il mondo che viviamo.
L’Astra nei mesi scorsi ha ospitato le prove del nuovo lavoro scritto e diretto da Rambert dal titolo “Deux amis”, che vede protagonisti i due attori francesi Charles Berling e Stanislas Nordey, un lavoro teatrale il cui debutto è in programma 9 luglio prossimo alla Scene Nationale di Chateauvallon.
Mara Martellotta
IL PROGETTO “GIARDINO 45” VINCE IL CONCORSO PER IL MONUMENTO COMMEMORATIVO DI PASTA
Congratulazioni dalla città di Rivalta alla NAG Atelier di Firenze, che con il suo progetto intitolato “Giardino 45” si è aggiudicata il primo premio del concorso di idee per il nuovo monumento commemorativo di Pasta.
Sono stati 26 i progetti presentati da altrettanti professionisti e studi professionali di tutta Italia, che hanno risposto al bando lanciato a gennaio dalla Città di Rivalta per ideare e realizzare nel quartiere di Pasta un’opera che ricordi la Resistenza e il 25 Aprile. Professionisti ai quali va il ringraziamento dell’amministrazione e di tutti i rivaltesi per la partecipazione e l’attenzione riservata alla nostra città.
Tutt’altro che facile è stato perciò il compito della commissione esaminatrice, che alla fine ha scelto di premiare “Giardino 45” perché – come si legge nella motivazione – «il monumento si configura come uno scenario da abitare, capace di rendere le attività collettive che avranno luogo un raggiungimento figlio della Liberazione».
Si è invece classificato al secondo posto il progetto “Tutti i fiori del mondo sono fratelli” e al terzo posto “Chi non spera l’insperabile non lo scoprirà”.
Al progetto vincitore spetta ora un premio di 3.000 € ma soprattutto la soddisfazione di veder realizzata la propria idea, che prenderà forma nei prossimi mesi proprio a Pasta nell’area di via Foglienghi.
«Il 25 aprile, come ha sempre voluto ricordare Nicola de Ruggiero, è il Natale laico dell’Italia, la festa di tutti gli italiani, il giorno simbolo della riconquista della libertà: tutti gli anni rendiamo omaggio ai nostri caduti a Tetti Francesi, alla Chiesetta della Madonna della Mercede a Gerbole, al Parco della Rimembranza e al monumento di piazza Martiri» da detto il vicesindaco Sergio Muro. «Dal prossimo anno al nostro pellegrinaggio laico si aggiungerà una nuova tappa perché anche a Pasta ci sarà un monumento, uno spazio pubblico, in cui celebrare le manifestazioni civili. Era l’unico quartiere a non averne ancora uno, sarà bello, evocativo, moderno».
La Città di Rivalta ringrazia la commissione esaminatrice composta dalla dottoressa Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal professor Sergio Soave, presidente Fondazione Polo del 900, dall’architetto Rosanna Bergese e dall’architetto Giovanni Ruffinatto, per il prezioso lavoro svolto in queste settimane.
Il progetto vincitore e tutte le proposte presentate per il concorso di idee sono pubblicati in home page sul sito www.comune.rivalta.to.it nella sezione “Proget
Sabato notte una cittadina spagnola di 21 anni chiama un taxi per spostarsi dal centro in zona San Salvario.
Terminata la corsa, la giovane riferisce al tassista di non avere soldi per pagare il servizio ma che, se l’avesse attesa in macchina, sarebbe salita nel suo appartamento per recuperare la carta di credito. Sospettoso, l’uomo decide di seguirla fino all’entrata del suo alloggio, portando con sé il pos per effettuare il pagamento.
Attraverso la porta rimasta socchiusa, il tassista osserva la giovane impegnata nella ricerca della carta, quando improvvisamente la porta si chiude davanti ai suoi occhi. L’uomo contatta il 112 NUE.
Gli agenti del commissariato Barriera Nizza giunti sul posto suonano all’appartamento della ventunenne. Quest’ultima stacca allora il quadro elettrico per impedire ai poliziotti di continuare ad utilizzare il campanello.
Richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, la donna viene trovata all’interno della sua stanza, distesa sul letto, in stato di ubriachezza. Per la ventunenne scatta la denuncia per insolvenza fraudolenta.
“Siamo stati contattati da diversi cittadini per la situazione di degrado in cui versa il giardino situato in via Brusa, di fronte la scuola Gozzano.
“ICARDI ANNUNCIA UNA RIFORMA DELLE ASL SUBITO DOPO L’APPROVAZIONE DI AZIENDA ZERO. LA SANITA’ NON SI RIDISEGNA ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI SPEZZATINO”
“L’Assessore Icardi, in Commissione, a seguito delle nostre richieste di aprire un confronto a 360 gradi su una riforma più generale di tutta la sanità piemontese, anche alla luce delle criticità che la pandemia ha evidenziato e reso più allarmanti, ha annunciato che un minuto dopo l’approvazione della proposta su Azienda Zero procederà a una riforma territoriale e delle funzioni delle Aziende Sanitarie. Una decisione che spezzetta una riforma della sanità che dovrebbe essere più generale e coinvolgere in un confronto a 360 gradi tutti i soggetti interessati” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Chiediamo, quindi, a Icardi – prosegue Gallo – di presentarci la sua proposta di riforma delle Asl insieme a quella di Azienda zero. Se vogliamo discutere dobbiamo farlo, entrando nel merito di una visione globale della sanità. Abbiamo ribadito, ancora una volta, che il provvedimento non ci piace per molteplici motivi, temiamo crei confusione e non chiarisca dove risiederanno le responsabilità dopo la sua istituzione. L’Azienda dovrebbe avere funzioni di coordinamento e supervisione e monitoraggio non gestione diretta! Tanti temi presenti nella proposta meritano un approfondimento: i rapporti tra le Direzioni regionali, il Direttore dell’Azienda Zero e l’Assessorato, così come i rapporti con SCR, una maggiore definizione di contenuti e ruoli nella governance della sanità regionale, una migliore definizione delle funzioni dell’Azienda Zero, la necessità di prevedere prima dell’entrata in vigore di questa riforma, l’approvazione di un nuovo piano sociosanitario”.
“Attendiamo di sapere e di capire qual è il progetto dell’Assessore alla Sanità sulle Aziende Sanitarie piemontesi, ricordandogli che ridisegnare la sanità significa farlo attraverso il coinvolgimento di tutti” conclude Raffaele Gallo.
“IL SUPERAMENTO DEL CAMPO È A PORTATA DI MANO. MA LA REGIONE SI VOLTA DALL’ALTRA PARTE”
«La chiusura dello storico campo Rom di Collegno è arrivata al rush finale. Grazie al faticoso e paziente lavoro svolto dal Comune di Collegno, si è passati dalle oltre 400 presenze iniziali alle attuali 93. Tra questi, ben 36 sono di minore età, con un’elevata percentuale di disabilità certificata. Ho voluto quindi chiedere alla Giunta regionale di intervenire per dare un supporto a questo Comune virtuoso e completare il superamento del campo, in linea con le Direttive europee e con la Strategia nazionale di inclusione della popolazione Rom, Sinti e Caminante, che prevedevano il superamento dei campi entro il 2020. L’integrazione di queste etnie non attiene in modo prioritario alle politiche della sicurezza, ma a quelle dell’inclusione sociale, la cui competenza spetta non solo ai Comuni, ma anche alle Province e alle Regioni, con il supporto dei Prefetti. Eppure, l’assessore Caucino, in risposta al mio Question Time, ha dichiarato che non è compito della Regione, ma solo dei Comuni e dei Consorzi dei servizi sociali, dare risposte sociali specifiche per la popolazione Rom»: lo afferma la consigliera regionale Monica CANALIS a margine del dibattito in Consiglio regionale sul Question Time relativo al campo Rom di Collegno .
«Oggi la Giunta Cirio ha perso un’occasione per dare una mano a raggiungere il traguardo della chiusura di un campo Rom, scaricando tutti gli oneri sulle amministrazioni comunali-aggiungono la consigliera regionale Monica CANALIS ed il Sindaco di Collegno Francesco CASCIANO-Un comportamento che stride con i ripetuti proclami di voler superare i 18 campi rom del Piemonte, in cui vivono circa 2.000 persone, in buona parte minori. Ora la chiusura di un campo è a portata di mano, ma la Giunta Cirio si volta dall’altra parte, rifiutando di destinare una quota della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo a questa minoranza, e di coordinare una ricollocazione abitativa da Collegno in altri Comuni. Una brutta notizia per tutti i Comuni del Piemonte che ospitano campi Rom e che avrebbero bisogno di avere al loro fianco Regione e Prefettura. Quello di Collegno poteva essere un modello replicabile e invece si è trasformato nel simbolo dell’inerzia della Giunta Cirio. I bambini sono tutti uguali ma di fronte a questi 36 bambini in stato di rischio l’assessore Caucino sembra voltarsi dall’altra parte, addirittura invitando ad allontanarli dalla famiglia e a collocarli in comunità».
Realizzato nell’ambito dell’intervento “XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 – Riqualificazione dell’area Marchi-Combi” per dotare la Città di una struttura in grado di ospitare competizioni nazionali ed internazionali, l’impianto natatorio Palazzo del Nuoto rappresenta un unicum nel sistema sportivo torinese e costituisce il principale polo per l’attività agonistica della Città, del Piemonte e della Valle d’Aosta.
A partire dal 2011 è stato gestito dalla Città con modalità sperimentali e provvisorie, che hanno sempre visto la costante collaborazione della FIN e del suo Comitato Regionale. Considerate la continua domanda di utilizzo dell’impianto per gli allenamenti, l’agonismo e le competizioni delle realtà sportive del territorio, la volontà di valorizzarne ulteriormente le potenzialità e le difficoltà di una gestione diretta per carenza di risorse e di necessarie competenze tecniche, si è resa necessaria l’individuazione di un modello gestionale stabile, vantaggioso ed efficiente, capace di mantenere e migliorare la vocazione sportiva e agonistica.
Con la costituzione di un Centro Federale di Alta Specializzazione presso il Palazzo del Nuoto, si realizza in Città un polo territoriale di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva di giovani nuotatori e nuotatrici. Per il monitoraggio della gestione e la verifica del conseguimento degli obiettivi dell’accordo sarà istituito un organismo paritetico. L’intesa tra la Città e la FIN avrà la durata di 9 anni per conferire stabilità nel tempo alla collaborazione e consentire la programmazione delle attività a lungo termine.
Il presidente della FIN Paolo Barrelli ha voluto sottolineare che questo accordo rappresenta un segno di speranza in questo momento così difficile per il nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19.
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