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È Gennaro Sangiuliano il “personaggio più memato dell’anno”

È Gennaro Sangiuliano il “personaggio più memato dell’anno” ai Meme Awards di Memissima 2024: il festival della cultura memetica ideato da Max Magaldi e prodotto da The Goodness Factory che si svolge ogni anno a Torino e che assegna l’Oscar dei meme e premia le pagine e i memer più irriverenti e creativi da tutta Italia all’interno di un grande evento che ha ospitato anche le migliori agenzie di comunicazione.

 

Tornato alla ribalta proprio in questi giorni per le nuove intercettazioni sul caso Sangiuliano – Boccia, l’ex ministro della Cultura trionfa nella notte degli Oscar dei Meme, stravincendo la categoria di personaggio più memato dell’annoLa statuina dell’Oscar – “trasfigurata” nel volto da un meme, appunto – viene ‘virtualmente’ accettata da un divertentissimo Sangiuliano in AI che ringrazia il festival attraverso un video meme (scaricabile qui) che il festival invita a condividere sul web.

 

I meme – racconta il direttore artistico Max Magaldi al termine dell’evento – sono il mezzo di comunicazione più potente del contemporaneo perché nessuno pensa che i meme siano il mezzo di comunicazione più potente del contemporaneo. Memissima nasce per creare massa critica aggregando persone che producono, consumano, condividono e studiano queste immagini che tutti vediamo centinaia di volte al giorno e che influenzano l’estetica e il dibattito pubblico contemporaneo molto più di quanto pensiamo.

 

Insieme al personaggio più memato dell’anno, nella serata di sabato 7 dicembre, sono stati assegnati a OFF TOPIC anche gli Oscar dei Meme alle 13 pagine e creator vincitori e vincitrici per ogni categoria:

  • Personaggio più memato dell’anno: Gennaro Sangiuliano
  • Politica: Grande Flagello
  • Tik Tok: Marco Ballarini Sindaco
  • 7 Reels: Everything is Italian
  • 4 IGP: Relatable Roma Memes
  • Scuola, Università e Lavoro: Cat splaining
  • TrashDankNonsense: Liskokopulos Cliiffiao
  • Musica, Arte e Spettacolo: Correttore Mematico
  • Sport: Er Club La Riserva
  • Attualità: Il Silmemillion
  • Nerd: Memopoli Capopalestra
  • Troppo io: Produci Consuma Mema
  • Premio URMET: Filosofia Coatta

 

Quasi 400 i meme candidati e 13 i vincitori scelti.  Per la prima volta quest’anno, grazie al sostegno e all’ intraprendenza di URMET, meme per gli acquisti è diventato anche un contest che ha invitato le pagine di meme ad immaginare contenuti legati all’azienda. Le Decine di proposte/meme arrivate sono state vagliate dal reparto creativo di Urmet che ha decretato inoltre il vincitore premiato durante i meme awards con un premio in denaro da 500€ assegnato a Giulio Armeni e la sua pagina Filosofia Coatta.

 

Tra le novità di questa edizione, anche ‘Meme per gli acquisti’, l’incubatore sul memevertising che ha ospitato alcune delle migliori agenzie di comunicazione italiane, pensato per studiare il rapporto tra meme e pubblicità nell’incontro fra memer e admin di pagine meme con agenzie di comunicazione e aziende come URMET, UNA, dieci04, ti:mbro agency e molte altre.

 

Memissima è stata una quattro giorni intensa di formazione e lectio magistralis di ‘scrittura memetica’ fra Scuola Holden e OFF TOPIC fra talk, speed date, presentazioni di libri e tanto spettacolo, con performance si stand up comedy che hanno coinvolto artisti, docenti universitari ed esperti del mondo della comunicazione per imparare a riflettere e conoscere come quanto i meme possano e debbano oggi essere integrati all’interno di una strategia di comunicazione, per imparare a conoscerne i rischi, ma anche tutte le opportunità.

Si è parlato di attivismo nel mondo dei meme, di come l’IA stia cambiando la creatività, ma anche di storie, tradizioni, dialetti e località per imparare a scrivere nell’era in cui tutti scrivono adottando un proprio stile riconoscibile, ma anche di algoritmi e bot, fino ai doppiaggi live dell’ospite Fabio Celenzada Giorgia Meloni e il Dalai Lama fino a Matteo Salvini e Mick Jagger, scoprendo anche come comunicare l’arte nell’era dei social.

Fra le pagine protagoniste di MEMISSIMA 2024 troviamo madonnafreeeda, cyaomamma, filosofiacoatta, Fabio Celenza, Il Sindaco Marco Ballarini, Hipster Democratici e giornalistichenonriesconoascopare.

Gli eventi sono stati realizzati in collaborazione con Scuola Holden, OFF TOPIC, Torino Comedy Lounge, ADCI, Except, URMET, UNA, dieci04, ti:mbro srl, Lorenzo Carnielo, Claudia Grande, Gabriele Marino, Bruno Surace, Simona Quaglia, Sebastiano Iannizzotto, Dario Bassani, Vincenzo Franciosa, Francesco Calarco, Daniele Di Sica, Giovanni Lo Leggio, Marco Rubiola, Luna Bianchi e Domenico Emanuele Spagnuolo.

Memissima, il festival della cultura memetica, è prodotto da The Goodness Factory, con il sostegno di Camera di commercio di Torino e Fondazione CRT e con il contributo di UNA e URMET. Un progetto realizzato nell’ambito di Creative Living Lab, in collaborazione con OFF TOPICScuola HoldenTorino Comedy LoungeADCI e con la media production partnership di Except.

 

Juventus – Bologna 2-2

A Torino Juve e Bologna pareggiano 2-2. È da quarto partite che i bianconeri non vincono. La Juventus raggiunge il Bologna in vantaggio di due reti al  92′ (Ndoye al 30′ su assist di Holm e Pobega nella ripresa). Per la Huve segna Koopmeiners al 17′ e Mbangula appena iniziato il recupero. Thiago Motta viene espulso per proteste.  I bianconeri sono ora  a 27 punti in classifica e il Bologna a 22.

“Barriera di Milano dimenticata”

SICUREZZA E DEGRADO LA FANNO DA PADRONE

Importante incontro sulla Sicurezza in Barriera di Milano  ieri nella sede di via Pertengo. Un incontro molto partecipato e organizzato dal Comitato di Barriera a dimostrazione che il problema è sentitissimo anche se non si vedono significativi miglioramenti. Introducono il Presidente della Circoscrizione LOMANTO, l’assessore regionale Bussalino e quello cittadino Porcedda e il futuro Presidente del Comitato spontaneo Dramisino. Dopo il ricordo commosso di Angelo Martino il presente Presidente del Comitato spontaneo scomparso recentemente è iniziato un dibattito molto animato.

Gli interventi dei cittadini hanno evidenziato un degrado pesante e diffuso aggravato dal calo economico della Città che si sente particolarmente nella Periferia nella quale non si sono fatti investimenti portando tutte le iniziative nel centro di Torino. Dall’intervento dell’Assessore Porcedda pare che il Comune oggi si renda conto della situazione molto pesante perché solo a Gennaio 2022 di fronte ai Parroco della Madonna della Pace, don Stefano Votta, il Sindaco disse che la situazione della sicurezza a Barriera era identica a quella di S. Rita.
Il degrado di quello che era un bel Quartiere e’ impressionante ed è stato raccontato dai cittadini presenti a partire da Giulia Magro al Presidente del Comitato dei commercianti GOIA, Nardozzi.  In sala si è levato un forte brusio che ha ironizzato molto all’annuncio che la Linea 2 della Metro che partirà proprio da Barriera sarà ultimata solo nel 2032. Molta sfiducia e una elencazione impietosa dei punti di degrado e dello spaccio e del ruolo negativo dei minimarket.

Il fatto che negli ultimi 25 anni la economia torinese sia cresciuta meno della media nazionale si fa sentire molto di più nelle periferie, nella metà della Città che sta male secondo la denuncia dell’Arcivescovo Nosiglia. Se si abbassano i redditi calano i consumi e il degrado abbassa di molto il valore delle abitazioni impoverendo chi aveva investito nella edilizia i propri risparmi. La situazione dell’area Gondrand e della piscina Sempione così gli atti di vandalismo alle auto e ai negozi.

Bene l’impegno degli Assessori regionali e comunale ma il problema di Barriera come quello degli altri Quartieri svantaggiati della Città potrà vedere una prospettiva solo con lo spostamento di investimenti pubblici e privati e con la accelerazione della costruzione della Linea 2 della Metro. Anche qualcuno dei grandi avvenimenti torinesi dovrà essere spostato dal Centro della Città alle Periferie.

Mino GIACHINO

Bagnaia e la moglie in visita ai pazienti UGI e del Regina Margherita

Nel pomeriggio di ieri Pecco Bagnaia e la moglie Domizia Castagnini hanno fatto visita ai pazienti di UGI Odv e dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il bicampione del Mondo di MotoGP ha giocato con i bambini in Casa UGI. All’ospedale Regina Margherita è stato accompagnato dalla professoressa Franca Fagioli e da Emma Sarlo Postiglione (Segretario generale di UGI Odv) nei reparti di Oncoematologia pediatrica, Centro Trapianti e Hospice Isola di Margherita. Pecco ha distribuito sorrisi e gadgets (magliette e foto autografate) ad ogni paziente ricoverato. Un pomeriggio natalizio particolare che verrà ricordato dai bambini e dai ragazzi, desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo.

A Pianezza una mostra dedicata al disagio mentale dei carcerati

Dal 10 dicembre: dagli OPG alle REMS, storia della presa in carico sanitaria

Mario Salvatore Castello: “Un reportage fotografico dagli ospedali giudiziari di Max Ferrero e una esposizione di manufatti della REMS Anton Martin: documentazione unica per raccontare l’evoluzione di un servizio che ora in Piemonte è un’eccellenza”

Inaugurazione della mostra a Villa Casalegno martedì 10 alle 17.30. Sarà possibile visitarla fino al 23 dicembre dalle 10.30 alle 17, chiusura il lunedì

Dodici fotografie del reportage di Max Ferrero sulla fase conclusiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari stampate in alta risoluzione nella tipografia del carcere di Saluzzo e una esposizione di disegni, fotografie e manufatti artistici realizzati dai pazienti della Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) Anton Martin di San Maurizio Canavese: martedì 10 dicembre sarà inaugurata a Villa Casalegno, via al Borgo 2 Pianezza (TO), la mostra “Nocchier che non seconda il vento” a cura di Bruno MellanoGarante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, con il supporto del Consiglio Regionale, del Comune di Pianezza e dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli che gestisce la REMS di San Maurizio.

All’inaugurazione interverranno:

  • Mario Salvatore Castello, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte
  • Antonio Castello, Sindaco di Pianezza
  • Riccardo Gentile, Assessore alla Cultura e Vice Sindaco di Pianezza
  • Max Ferrero, Fotografo, autore del reportage “Nocchier che non seconda il vento”
  • Alessandro Jaretti Sodano, Direttore della REMS Anton Martin di San Maurizio Canavese
  • Dante Viotti, Direttore Presidio Sanitario Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese
  • Franco Ripa, Vicario Direzione Sanità – Assessorato alla Sanità Regione Piemonte, Responsabile Settore Programmazione dei Servizi sanitari e socio-

Moderatore: Bruno Mellano.

La mostra racconta in pratica l’evoluzione di quelli che una volta erano denominati “manicomi criminali” e della presa in carico di pazienti con patologie mentali nell’ambiente carcerario: l’avvento delle REMS ha segnato un cambio di passo nella cura; al momento in Piemonte ci sono due REMS, una a San Maurizio Canavese, dove sono state realizzate le opere esposte, e una a Bra. Entrambe sono strutture d’eccellenza che testimoniano l’efficacia del percorso scelto per la gestione di pazienti psichiatrici nell’ambito carcerario e che aprono all’opportunità di incrementare il numero di strutture di questo tipo sul territorio.

“Garantire i diritti di ciascuno – commenta Mario Salvatore Castello, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale -, contribuisce all’obiettivo di fare vivere ciascuno di noi in un mondo migliore. Per questo sono felice di aver ricevuto le deleghe ai rapporti con i Garanti: questa mostra testimonia il lavoro che stiamo facendo per promuovere un approccio moderno all’ambiente penitenziario, un approccio che punti al miglioramento delle persone attraverso il miglioramento delle loro condizioni. La data che abbiamo scelto per l’inaugurazione, il 10 dicembre, è emblematica perché è la Giornata internazionale dei Diritti dell’Uomo. La mostra rappresenta una documentazione unica e racconta l’evoluzione di un servizio che ora in Piemonte è un’eccellenza”.

“Abbiamo voluto ospitare questa mostra nel nostro comune, all’interno del museo civico di Villa Casalegno – spiega Antonio Castello, Sindaco di Pianezza -, perché riteniamo utile e importante fare riflettere le persone sui temi del disagio mentale. Questa mostra offre ai pazienti con problemi di disagio mentale l’opportunità di esprimersi in modo artistico e costruttivo e garantisce la giusta visibilità ai lavori che sono stati realizzati e che ora vengono esposti di fronte a tutti. Si tratta di un’iniziativa con una importante finalità sociale, perché serve anche per valutare i progressi terapeutici dei pazienti ai fini di una futura loro rieducazione e riabilitazione nella comunità civile. Ringrazio la Presidenza del Consiglio Regionale perché ci ha permesso di organizzare questa iniziativa e per la disponibilità e attenzione che dimostra sempre nel sostenere e promuovere gli eventi del Comune di Pianezza”.

“Occorre innanzitutto ringraziare il Comune di Pianezza – afferma Bruno Mellano -, nella persona del Sindaco Castello e del Vice Sindaco Gentile, per la disponibilità immediatamente dimostrata alla proposta che il mio Ufficio ha formulato in accordo con la REMS Anton Martin. Si tratta di una preziosa occasione per far conoscere all’opinione pubblica il percorso di superamento degli OPG che ha portato le Regioni italiane a farsi carico dei propri pazienti autori di reato in un nuovo contesto di presa in carico sanitaria e con la necessaria e opportuna gradualità di intervento dettata dai singoli piani di assistenza individualizzata. Un grazie anche al fotografo Max Ferrero che ha – ancora una volta – reso disponibili le sue fotografie stampate in alta definizione che sono un documento storico di cosa è stata la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, tragicamente sfuggiti alla chiusura dei manicomi e traghettati fino al 2015 quando finalmente sono stati definitivamente archiviati”.

Dall’8 al 22 dicembre in centro sosta a pagamento anche nei giorni festivi

Torna la sosta a pagamento nell’intera area centrale (tutte le sottozone A) in occasione delle festività natalizie.

Nelle settimane che precedono il Natale per parcheggiare in centro sugli stalli delimitati dalle strisce di colore blu si dovrà pagare anche nelle giornate di domenica 8 dicembre, domenica 15 dicembre e domenica 22 dicembre.

TORINO CLICK

Surface Tension per le facciate della Corte Est delle OGR

Le OGR Torino

presentano la prima installazione di Surface Tension, nuova serie di commissioni per per le facciate della Corte Est delle OGR Torino

REBECCA MOCCIA. COLD AS YOU ARE a cura di Iacopo Prinetti un’opera video commissionata dalle OGR Torino in occasione di Luci d’Artista 08.12.2024 – 02.02.2025 | Corte Est

ACCENSIONE

8 dicembre 2024, ore 18.30

Rebecca Moccia, Cold As You Are. Intallation view at OGR Torino, 2024. Ph. Matteo Zin for OGR Torino. Courtesy OGR Torino

OGR Torino | Corso Castelfidardo 22, Torino

www.ogrtorino.it

L’8 dicembre alle 18.30 inaugura Surface Tension, il nuovo progetto delle OGR Torino: la serie di commissioni d’artista che con installazioni luminose trasformerà le facciate della Corte Est delle OGR in una grande tela di proiezione per opere site-specific.

Il primo progetto della serie è una nuova opera dell’artista Rebecca Moccia, Cold As You Are, a cura di Iacopo Prinetti, commissionata dalle OGR e prodotta in occasione della 27^ edizione di Luci d’Artista, come new entry progetto, sezione Costellazione, con cui dal 1998 la Città di Torino illumina l’inverno torinese con installazioni d’arte contemporanea. La video installazione site-specific, realizzata con il supporto tecnico di Epson, raccoglie scene intime e pubbliche, riprese dall’artista con una termocamera, combinate in una sequenza di diversi elementi e narrazioni.

L’accensione della nuova opera avverrà alla presenza del Presidente delle OGR Torino Davide Canavesio, dell’artista Rebecca Moccia e del curatore di Luci d’Artista Antonio Grulli.

L’opera utilizza lo strumento della termocamera, in cui un’ottica fotografica insieme a un sistema a raggi infrarossi converte la rilevazione di informazioni termiche in una gamma cromatica dove ciascuna gradazione di colore corrisponde alla temperatura di un dato oggetto o essere vivente. Sviluppata in ambito militare come molte tecnologie che permeano il nostro quotidiano, la termovisione porta con sé un immaginario legato a pandemie e guerre contemporanee, dove è utilizzata per identificare obiettivi distanti, in una modalità di visione-controllo incapace di cogliere la specificità dei singoli soggetti rendendoli meri bersagli.

In Cold As You Are, Rebecca Moccia ha utilizzato questo strumento per filmare un diario sociale in cui situazioni casalinghe, di festa e di lavoro si combinano con eventi pubblici, proteste e paesaggi urbani. Il cortocircuito materiale e sensoriale tra la prossimità delle immagini proiettate, il paesaggio sonoro che le accompagna, e il ricordo di scenari di controllo e conflitto, è pensato dall’artista per indagare la pervasiva e invisibile infrastruttura neoliberale in relazione alle soggettività su cui agisce con forme di governance intima, una ricerca che l’artista porta avanti sin dal progetto Ministry of Loneliness (2021-2024). Al contempo, la mancanza di definizione causata dal mezzo stesso combinata a inquadrature soggettive e ravvicinate, favorisce un racconto in cui pubblico e privato, personale e politico si fondono, mettendo in secondo piano la visione ottica per privilegiare una percezione legata allo scambio e alla condivisione di spazio, ambienti ed emozioni.

Come in AGGRO DR1FT (2024), film del regista Harmony Korine, i limiti della termocamera come strumento di documentazione visiva deviano l’attenzione su ciò che non è manifesto o che non segue una linearità percettiva per concentrarsi sul livello affettivo e sentimentale dei personaggi. Allo stesso modo, in Cold As You Are, l’immagine diventa sensorialità e stimolo aptico, che supera il visuale per ricollegarsi a esperienze personali e condivise, attivando così uno slittamento percettivo e concettuale che investe la nostra fiducia rispetto all’immagine stessa e la sua funzione.

In Moccia come in Korine, la termocamera è utilizzata quindi per creare profondità in contrasto al suo impiego in ambito militare e di controllo dove la visione si riduce, sia attraverso la gamma cromatica – solitamente in bianco (vivo – caldo) e nero (non vivo – freddo) – sia attraverso la posizione in cui si colloca chi detiene il mezzo rispetto ai suoi obiettivi. In Cold As You Are l’immagine termica si oppone così alla dinamica che riduce i corpi umani e non umani a numeri in un sistema, per concentrarsi su scambi quotidiani che dettano un racconto empatico, e non più freddo e distaccato, svelando al contempo la progressiva indistinzione tra la vita che viviamo e i conflitti che pensiamo di combattere.

A Barolo tavola artistica dedicata a Paolo Desana

A Barolo è stata collocata una tavola artistica dedicata al senatore Paolo Desana, padre della Doc.  tavole artistiche sono state dedicate a Luigi Einaudi, Giacomo Morra, il padre del tartufo bianco d’Alba, Juliette Colbert, l’inventrice del Barolo. Lunedì saranno installate le altre due tavole dedicate a Adriano Olivetti e Michelangelo Abbado.

Nella foto di copertina Andrea Desana, figlio di Paolo, di fronte alla tavola dedicata al padre.

“Buon Compleanno Beethoven” al Conservatorio Verdi

La violinista Irene Abrigo e il direttore d’orchestra Antonmario Semolini protagonisti di un concerto unico dedicato allo straordinario compositore

I virtuosi dell’Accademia di San Giovanni proporranno, il 16 dicembre alle ore 21, in piazza Bodoni, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, il concerto intitolato “Buon Compleanno Beethoven”. Si tratta di un’iniziativa lodevole a sostegno delle borse di studio per studenti meritevoli ma con difficoltà economiche dell’Istituto Superiore di Studi Musicali (ISSM) Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. La serata è organizzata e sostenuta dal Rotary Club Torino Duomo (distretto 2031) nell’ambito del progetto “Lo spirituale nell’arte” dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, con il patrocinio del Conservatorio Giuseppe Verdi, dell’Associazione Culturale Ipotenusa Camelot e sotto l’egida di “Magia del Rotary International”. Protagonisti la violinista italo elvetica Irene Abrigo e il direttore d’orchestra Antonmario Semolini. I principi ispiratori del Rotary di servizio e comunità si riflettono nella scelta del programma musicale del concerto, articolato in due celebri opere di Beethoven, ispirate a unità, armonia e natura, capaci di toccare il cuore degli ascoltatori. La prima parte del programma sarà dedicata al Concerto per violino in Re maggiore op.61, la seconda alla Sinfonia n.6 in Fa maggiore op.68, definita “Pastorale”.

Il Concerto per violino in Re maggiore op.61 rappresenta la principale opera per violino di Beethoven e una delle opere più amate e ammirate dal pubblico di tutto il mondo. Alla fama notevole della Sinfonia contribuisce non poco il lirismo del violino, le espansioni contabili, le suggestioni dei passi virtuosistici che con nessuno strumento tanto impressionano quanto con il violino (tanto che si narra che il violino sia lo strumento preferito dal Demonio). Il Concerto fu composto nel 1806.

La Sinfonia n.6 in Fa maggiore op.68 fu composta da Beethoven tra il 1807 e l’inizio del 1808. La prima esecuzione avvenne a Vienna il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien, aprendo il medesimo concerto nel quale debuttò la Sinfonia n.5. Beethoven a quell’epoca trascorreva molto tempo in campagna, e ne era affascinato. Lo stare a contatto con la natura lo colpiva nell’intimo, creandogli quell’immenso piacere di partecipare in prima persona alla vita campestre, di cercare in essa il raggiungimento della pace. Dai suoi trascorsi ricordi nasce la “Pastorale”, composta in contemporanea con la Sinfonia n.5.

Ingresso libero fino ai 18 anni e oltre gli 80.

Info: rc.torinoduomoeventicastalia@gmail.com

 

In moto punta pistola contro gruppo di studenti

In moto, con il volto coperto da un passamontagna,  è passato davanti a un gruppo di studenti dell’istituto «Pascal» di Romentino nel Novarese puntando contro di loro una pistola. Nelle scorse ore la polizia ha rintracciato e identificato grazie alle immagini delle telecamere, l’autore del gesto, un ragazzo  18 enne, che è stato denunciato per minaccia aggravata. L’arma è poi risultata essere una scacciacani. Una “bravata” irresponsabile che ha procurato non poco spavento ai ragazzi.

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