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Il “Piccolo Urbanista” ha coinvolto 600 studenti

Si è svolta nella giornata di domenica 15 dicembre, presso l’Educatorio della Provvidenza, la premiazione del progetto “Piccolo Urbanista”, che ha coinvolto 600 studenti

 

 
Nella mattinata di domenica 15 dicembre si è svolta, presso l’Aula Magna dell’Educatorio della Provvidenza in corso Trento 13, la premiazione del progetto “Piccolo Urbanista – piccoli progettisti per un grande cambiamento”, che ha coinvolto 10 istituti scolastici torinesi, 30 classi e 600 studenti.
 
“Mi chiamo Ibukun – ha raccontato un giovane studente, tra i vincitori del premio – e frequento la prima A della scuola Martiri del Martinetto, che si trova nel quartiere Barca. Ho 11 anni. Oggi in questo tema parlerò del mio quartiere ideale. Il mio quartiere ideale è tutto colorato, si respira area pulita e fresca. Mentre passeggio posso ammirare panchine colorate dove sedermi e fare due o tre chiacchiere con gli amici. Nel quartiere dei miei sogni ci sono persone anziane che chiacchierano al fresco degli alberi e bambini che si prendono cura della pulizia del parco. Il quartiere dei miei sogni è sicuro e colorato, frequentato da persone educate e rispettose dei più bisognosi, è pieno di attività divertenti dove poter socializzare con tutti. Le strade belle e colorate rendono tutti più felici. Nel quartiere dei miei sogni “siamo tutti di-versi perché siamo poesia”.

Da tutti gli elaborati, e da questo in particolare, è emersa una chiara indicazione generale affinchè la città dei sogni e in particolare la Torino del futuro sia un luogo inclusivo, verde, sostenibile e accessibile.
 
“Leggere alcuni di questi temi – dichiara Piero Abruzzese, presidente del MOBA, promotore del progetto – è stata un’esperienza molto forte. Se una bambina di quinta elementare riesce a dirci che anche nei parchi giochi dovremmo introdurre cartelli inclusivi che spieghino a tutti come orientarsi e che non c’è un unico linguaggio universale, ma ce ne sono tanti, dal braille alla lingua dei segni, significa che i piccoli urbanisti sono già tra noi. Il messaggio che lanciano è fondamentale: una città a misura di bambino e una città che non è adatta solo ai più piccoli, ma a tutti e soprattutto è la città ideale per tutte le età della vita”.

Dopo i saluti istituzionali di Paola Casacci e Veronica Taricco, rispettivamente direttrice e responsabile ufficio eventi di Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, oltre a Piero Abruzzese sono intervenute Maria Vittoria Zanchin della CPD, Anna Monticelli, esperta in Climate Change di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Alessandra Serio, psicologa della Fondazione Educatorio della Provvidenza, Davide Greco, segretario MOBA e Fabrizio Vespa come moderatore. Sono state 16 le classi premiate con un voucher del valore di € 100,00 spendibile nei negozi e sullo store online Feltrinelli, e altre 9 con laboratori gratuiti sul tema della sostenibilità ambientale presso l’Intesa Sanpaolo Innovation Center.

” Piccolo Urbanista” è un progetto finalizzato a sensibilizzare i giovani sull’importanza di partecipare attivamente alla progettazione e allo sviluppo del proprio territorio, favorendo il benessere psico-fisico e una maggiore libertà nelle scelte personali con il coinvolgimento degli studenti delle scuole primarie e medie di 8 circoscrizioni di Torino e di alcuni comuni montani. In particolare, gli studenti hanno esplorato il proprio quartiere, identificando problemi e opportunità, venendo in contatto con gli enti locali che operano nel territorio mentre durante le passeggiate hanno raccolto foto, disegni e appunti per progettare la loro “città dei sogni”. Alla fine hanno realizzato un elaborato con cui hanno descritto il quartiere ideale, sviluppando così una consapevolezza attiva e progettuale del proprio ambiente. Le circoscrizioni coinvolte includono Torino e il comune di Roure e nello specifico si tratta delle circoscrizioni 1,2,3,4,5,6,7,8, del Comune di Roure – Frazione Balma “Cirillo Gouthier”, Scuola Circoscrizione 1, I.C. “Tommaseo”, Scuola Circoscrizione 2, I.C. “Ezio Bosso”, Scuola Circoscrizione 3, I.C. “Baricco”, Scuola Circoscrizione 4, I.C. “Pacinotti”, Scuola Circoscrizione 6, I.C. “Cena”, Scuola Circoscrizione 7, I.C. “Marconi-Antonelli” e Scuola Circoscrizione 8, I.C. “Sandro Pertini”.
 
Inoltre, la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ETS ODV si è incaricata di curare il filone dell’inclusione sociale e dell’accessibilità, temi fondamentali per guardare alla città di oggi e di domani affinchè gli ambienti diventino accoglienti per tutti, a prescindere dalle loro condizioni particolari, e adatti ad ogni stagione della loro vita. Il Piccolo Urbanista è un progetto di MOBA – Movimento per i Bambini ODV, OPES ITALIA – Ente di Promozione Sportiva, Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, in collaborazione con la Regione Piemonte, con il contributo del Ministero del Lavoro e con il patrocinio della Circoscrizione 1 oltre agli enti collaboratori CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS, CSV Vol.To ETS, Associazione Solidarietà Insieme 2010 ODV, UNICEF – Comitato Provinciale di Torino per l’Unicef Fondazione Onlus, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Experior e WeGlad.
 

Mara Martellotta

Economia Piemonte, situazione di stallo: automotive e moda in crisi

Dalla quarta indagine trimestrale congiunturale del 2024 i valori previsionali rilevati confermano il trend negativo dei precedenti trimestri. La previsione di produzione totale, già preceduta dal segno meno nella terza indagine trimestrale, rimane ancora negativa passando da 16,19% a 12,79%. L’andamento occupazionale passa da 6,08% a 3,69%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti si riduce passando da 21,45% a 18,62%.

 

Le previsioni circa l’andamento occupazionale vedono passare il dato, da –6,08% a            –3,96%.

In merito all’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo negativo si riduce, passando dal –21,45% al –18,62%.

Rimane ancora negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa da –16,19% al –12,79%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –14,74% al –12,79%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti salgono leggermente e passano da 7,32% a 7,91%; salgono anche quelle per sostituzioni che passano da 13,81% a 15,45%; infine, scende la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 78,87% al 76,64%.

La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da      –31,34% a –28,04%.

Scende la previsione di regolarità negli incassi, che varia dal 69,18% al 66,23%; aumenta la stima dei ritardi, passando dal 30,62% al 33,42%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,21% al 0,35%.

Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “Questa analisi ci fotografa un Piemonte collocato in una posizione di stallo. Pesa la crisi dell’automotive che investe, con effetto domino, tutto l’indotto e la filiera componentistica che rischia la sua stessa sopravvivenza. Questo clima di incertezza si abbatte soprattutto su Torino che con il +87% conquista il tragico primato di città più cassintegrata d’Italia. Anche le tensioni geopolitiche influiscono negativamente sull’economie locali, rallentando una ripresa che ci aspettavamo più robusta. Il settore manifatturiero, in particolare, sta risentendo di queste difficoltà, con una produzione in calo e vendite del made in Italy che stentano a riprendersi. Settori chiave come l’automotive e la moda vivono una crisi profonda, aggravata dalla recessione dei nostri principali partner commerciali, come la Germania. Inoltre, l’intervento sulle detrazioni edilizie contenute nel disegno di legge di bilancio frena anche questo comparto e l’attività di ristrutturazione delle abitazioni. Ma, mentre questi settori hanno subito una importante frenata, ci sono aree in crescita come quelle dei servizi e del turismo che aiutano ad alleviare gli esiti negativi della crisi legata, in primis, al crollo dell’automotive”.

Continua Felici: “Nel dettaglio si evidenzia che scende di circa 3 punti percentuali la previsione di regolarità negli incassi, che varia dal 69,18% al 66,23%, aumenta di circa 3 punti percentuali la stima dei ritardi, passando dal 30,62% al 33,42% e le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,21% al 0,35%. Mentre sono sostanzialmente stabili le proiezioni di investimenti per ampliamenti che salgono leggermente e passano da 7,32% a 7,91%, migliorano di circa 2 punti percentuali anche quelle per sostituzioni che passano da 13,81% a 15,45% e scende la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 78,87% al 76,64%. Nonostante la Banca Centrale Europea abbia ridotto i tassi di un quarto di punti, (il quarto dallo scorso giugno), che porta al 3% il costo del denaro, gli effetti sulle imprese non è percettibile. Inoltre, questa estrema cautela della BCE, capace solo di mettere in campo una politica monetaria priva di visione, non si addice ad un contesto geopolitico ed economico di profondo cambiamento rispetto allo scorso semestre.

Occorre restituire fiducia alle Pmi perché il costo del denaro continua a rappresentare un vincolo per la ripresa. Ricordiamo che la stretta monetaria ha rallentato le scelte di investimento delle imprese come le evoluzioni di processo, l’acquisto di nuovi macchinari, la rivoluzione degli spazi di lavoro ecc. Tutto questo costa e le Pmi non possono permetterselo e quindi riducono drasticamente la loro capacità di stare sul mercato e di esprimere tutto il loro potenziale, minandone la competitività.”

Conclude Felici: “L’indagine congiunturale conferma il trend negativo delle indagini precedenti. La previsione di produzione totale, già preceduta dal segno meno nella terza indagine trimestrale, passa dal 16,19% al 12,79%. L’andamento occupazionale ancora rimane negativo da –6,08% a –3,69%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti varia passando da 2–1,45% a 1–8,62%. Questi dati ci restituiscono un’economia regionale che resiste, nonostante l’indebolimento dell’economia nazionale e le difficoltà che registrano alcuni settori. Certo il quadro generale è fosco e instabile ed è difficile fare previsioni a lungo termine ma il nostro punto di forza è il tessuto differenziato”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la quarta indagine trimestrale congiunturale del 2024 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

CS

L’illustrazione di Margherita Caspani da Torino a New York

 

Alla ribalta della “Big Apple City”, fra le venti commissionate da “Palazzo Madama” per la mostra “Change!”

Il segno è nitido ed essenziale. Delicato e puro. Il racconto si muove fra la magia del “surreale” e la leggera visionarietà del “pop”. Illustrazione a tecnica mista, collage e digitale, si intitola “New Life – Recycling” (“Nuova vita – Riciclo”), a firma dell’artista milanese Margherita Caspani, ed é fra le venti illustrazioni commissionate da “Palazzo Madama” ad illustratrici e illustratori italiani riconosciuti a livello mondiale, nell’ambito dell’ampio progetto di sensibilizzazione, rivolto alla Città, sulla sfida globale della crisi climatica culminante nella mostra dal titolo esemplare di “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, allestita in “Sala Senato” fino al 13 gennaio 2025. Ebbene, proprio l’opera della Caspani, nella sua elementare ma immediata chiarezza narrativa, ha messo le ali per volare oltreoceano ed essere premiata con tanto di “medaglia d’oro” (per la categoria “Illustrazione istituzionale”) dalla celebre “Society of Illustrators”, società professionale con sede nella 63rd Street di New York City, fondata nel 1901 per promuovere l’arte dell’“illustrazione” e oggi (dopo aver assorbito nel 2012 il “Museum of Comic and Cartoon Art – MoCCA”) promotrice dell’annuale “MoCCA Festival”, vetrina indipendente di “fumetti”.

“New Life – Recycling” (oggetti dismessi e di banale quotidianità trasportati “colà dove si puote” ma soprattutto si “deve”, da omini svelti e inaspettatamente forzuti che li trasportano a mano o alzandoli in alto a suon di vigorose braccia) è stata esposta nell’ambito della mostra diffusa nelle vie di Torino, tra aprile e maggio di quest’anno, in occasione della “Planet Week”, promossa dal “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”, in collaborazione con il programma “Connect4Climate” della “World Bank”, che ha proposto a Torino e in Piemonte una riflessione sui temi di azione climatica, economia circolare, energie rinnovabili, acqua e giovani.

La “Planet Week” ha anticipato il “G7 Clima, Energia e Ambiente”, che si è tenuto dal 28 al 30 aprile scorsi alla “Reggia di Venaria Reale” e ha posto sul tavolo la necessità di una riflessione multidisciplinare e di un filone espositivo su cui “Palazzo Madama” s’è impegnato per tutto l’anno ormai in chiusura.

La “medaglia d’oro” della “Society of Illustrators” rappresenta un illustre riconoscimento al lavoro dell’artista e anche al progetto “Change!”,e testimonia il valore dell’impegno su un tema più che mai attuale, e che “troppo spesso – sottolineano i responsabili – manca di essere al centro del dibattito pubblico e dell’attenzione di cittadinanza e istituzioni”.

La “cerimonia di premiazione” è prevista per febbraio 2025 a New York.

Si tratta di un Premio altamente prestigioso che va ad arricchire un palmarès già ricco e “di peso” per Margherita Caspani , diplomata in “Illustrazione e Animazione” presso lo “IED” di Milano e più volte premiata in concorsi internazionali promossi in Italia, piuttosto che negli States o in Cina.

I suoi progetti includono collaborazioni con clienti come “Il Sole 24 Ore”, “Acqua di Parma”, “L’Espresso”, “La Repubblica”, “La Feltrinelli”, “Internazionale”, “De Agostini”, il “FuoriSalone” e il “Piccolo Teatro”. A partire dal 2023, è “docente universitaria” presso lo “IED” di Milano.

Le è stato spesso detto che “il suo mondo interiore è oniricamente ironico” e che “il suo lavoro è nel raccontarlo”. La definizione ci convince, aggiungendo altresì che proprio nel “sogno” e nell’“ironia” (mai sguaiata) abitano spesso i segreti della “vera” arte. Di quella pagina disegnata capace di arrivare dagli occhi al cuore, per tradursi in pure emozioni, così come a stimoli garbati per concrete e chiare e impegnative riflessioni.

Gianni Milani

Nelle foto: Margherita Caspani “New Life – Recycling”, tecnica mista collage e digitale, 2024;  Margherita Caspani

Adinolfi nuovamente alla guida del PdF

Cristina Zaccanti, coordinatore del PdF Piemonte e consigliere nazionale dichiara: “Si è appena concluso a Pomezia il 4° Congresso Nazionale. Il Piemonte ha partecipato con una delegazione di 30 persone, rappresentanti degli 11 circoli attivi nelle diverse province.
All’unanimità i 142 presenti alla votazione finale hanno riconfermato Mario Adinolfi presidente del Popolo della Famiglia. Applaudiamo anche la nomina di Nicola Di Matteo, cofondatore e braccio destro di Adinolfi, ora anche Segretario Nazionale.
Mai come ora, a 8 anni di distanza dalla fondazione avvenuta l’11 marzo del 2016, il ruolo del PdF si presenta come unica opposizione alla ideologia dell’autodeterminazione per la difesa della verità. Difesa dell’identità naturale del dato biologico, del primato educativo dei genitori, della cura dei fragili, deboli, disabili e malati ribadendo con forza No all’aborto, No alla propaganda gender, No all’eutanasia. Impellente il sostegno alla natalità, alle piccole e medie imprese famigliari che subiscono invece in modo particolare lo scellerato sostegno alla guerra. Il PdF rilancia la propria specifica vocazione ad essere quella casa politica capace di raccogliere le autentiche istanze di riaffermazione dei principi non negoziabili, consci di andare controcorrente e proprio per questo ancora più consapevoli del proprio ruolo storico.
Con la nuova dirigenza potenzieremo organizzazione e radicamento territoriale in tutto il territorio nazionale pronti alle nuove sfide politiche e alle ben note battaglie culturali”.
PdF Piemonte

Col tuo biglietto passo anche io. Giochi di prestigio in metropolitana

Scendi le scale della metropolitana, compri il biglietto, vai ai tornelli, li attraversi e come per magia si accoda qualcuno dietro che passa con te.

La prima volta che si assiste o si vive questa scena si crede che sia un’ eccezione e si e’ portati a pensare che non tutti si possono permettere il biglietto e si materializza dentro la nostra mente una giustificazione, questa pero’ solo e’ una parte della verita’. L’altra e’ che questo gioco di prestigio e’ una abitudine frequente praticata da diverse persone per viaggiare gratis. Signore ben vestite, padri con figli, ragazzoni con enormi zaini, gente ubriaca utilizza disonestamente questo metodo per non pagare il biglietto. A parte il fastidio e la paura di sentire qualcuno troppo vicino mentre si accede all’entrata della metropolitana, la sensazione di avversione di aver fatto da veicolo ad una azione illegale e’ quella che prevale. Perche’ la maggior parte delle persone comprano il biglietto e voi invece dovete passare a nostre spese? Perche’ in quel momento non si trova mai nessuno a cui poter segnalare questo abuso? Le fermate piu’ presidiate dai controlli sono Porta Nuova e Porta Susa, le altre, invece, sono perlopiu’ vuote di personale che si occupa di disciplinare e monitorare le entrate.

Gli sciacalli del trasporto pubblico prediligono le prede piu’ deboli e inoffensive come gli anziani, ma se intravedono altre opportunita’ le sfruttano con grande prontezza.

E’ vero che il biglietto e’ caro e inaccessibile per molti cittadini e questo e’ un tema su cui bisognerebbe fare una riflessione, per il resto e’ necessario aumentare i controlli e garantire alle persone che ancora comprano i biglietti per usufruire di un servizio pubblico la sicurezza di non dover subire soprusi. Il pensiero che troppo spesso ribolle oramai nella nostra mente e’ che si e’ sciocchi a seguire le regole considerato che chi non lo fa ha piu’ vantaggi, in questo caso quello di viaggiare gratis, sara’ vero?

Maria La Barbera

AVS: “In Piemonte galà natalizi, a Roma tagli agli enti locali”

Da mesi AVS sta dando battaglia in Parlamento sulle previsioni della manovra finanziaria che impongono ai Comuni di contribuire alla finanza pubblica per 130 milioni nel 2025, per 260 milioni di Euro per gli anni dal 2026 al 2028 e per 440 milioni nel 2029. Un taglio feroce mascherato da “accantonamento di risorse”, che porterà a ridurre drasticamente i servizi erogati dai comuni ai cittadini e rischierà di portare al dissesto circa un terzo dei comuni italiani.
Non solo: la finanziaria prevede anche un blocco del turn over che metterà in ulteriore crisi gli enti locali, che come è noto stanno affrontando numerosissimi pensionamenti e hanno una grave carenza di personale.
Intanto, la Regione Piemonte continua a macinare ritardi sempre più allarmanti nei pagamenti ai Comuni, che abbiamo già più volte denunciato in aula.
La destra sta mettendo in ginocchio gli enti locali e il Presidente Cirio, se davvero è convinto che il Piemonte “sia i suoi Comuni” come recita il titolo dell’iniziativa di questa sera a Venaria, dovrebbe dare risposte serie su queste drammatiche scelte politiche fatte dalla sua stessa maggioranza, non organizzare sfarzosi eventi natalizi. Non è di questo che i Comuni hanno bisogno, ed è per questa ragione che questa sera AVS non parteciperà all’evento.
Gruppo consiliare AVS Regione Piemonte

Salute, lavoro, ambiente: le sfide della Regione per il 2025

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Il presidente Alberto Cirio: «Identica centralità per tutti i Comuni, da Torino ai più piccoli»

Una carrellata degli obiettivi della Giunta regionale per il 2025 al centro dell’evento “Il Piemonte è i suoi Comuni”, che Regione e Consiglio regionale hanno organizzato questa sera alla Reggia di Venaria per illustrare ai sindaci quanto svolto all’inizio della nuova legislatura e presentare il programma di lavoro dei prossimi mesi.

«Si sta concludendo il 2024, che è stato l’anno della riconferma alla guida del Piemonte per il quale desidero ancora ringraziare i piemontesi, insieme ai miei assessori e ai sottosegretari, per la fiducia che ci hanno confermato. Fiducia che ripaghiamo con grande impegno e determinazione nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati per la nostra Regione. Si comincia dal diritto alla salute, con la realizzazione dei nuovi ospedali a partire dal Parco della Salute di Torino, per il quale nel 2025 inizieranno finalmente i lavori, dall’attenzione al lavoro, con la misura di integrazione al reddito per i lavoratori in cassa integrazione del settore auto. Poi la tutela dell’ambiente, per cui abbiamo appena approvato il nuovo Piano della qualità dell’aria e nel 2025 si avvierà una misura che prevede il trasporto pubblico gratuito per gli studenti under26 nelle città universitarie che aderiranno all’iniziativa. Sono solo alcuni degli obiettivi che ci siamo dati per il 2025, che compongono un’agenda serrata che portiamo avanti con lo spirito di sempre. Attenzione al nostro capoluogo, ma identica centralità anche ai nostri tanti piccoli Comuni, che sono la ricchezza e il tessuto connettivo del nostro Piemonte», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nel suo intervento, che ha fatto seguito a quelli del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio.

L’attenzione verso i piccoli Comuni si concretizza con il supporto a moltissimi progetti. Al momento, tra Fondi di Sviluppo e Coesione, Accordi di programma, Aree interne e Strategie urbane d’area, la Regione lavora su progetti che coinvolgono oltre 1.000 Comuni con uno stanziamento complessivo di 271 milioni di euro.

Gli obiettivi 2025 sono stati poi illustrati dai vari assessori in un video nel quale ognuno di loro ha elencato le priorità di lavoro dei prossimi 12 mesi.

«In questa legislatura intendiamo consolidare e ampliare il cambio di passo avviato in Piemonte, puntando su interventi concreti e strategici. È pertanto mia intenzione dare massimo valore al potenziale delle partecipate regionali, rafforzando il loro impatto sul territorio.

Parallelamente, implementeremo le politiche del lavoro orientate al welfare aziendale, con l’obiettivo di supportare in modo significativo le famiglie. Nel 2025, dopo aver avviato la rivoluzione della formazione, ci concentreremo sull’evoluzione delle Accademie di Filiera garantendo formazione di qualità per imprese e lavoratori, così da sostenere la competitività del nostro tessuto produttivo. Vogliamo inoltre sviluppare gli indici predittivi per prevenire le crisi d’impresa, intervenendo per tempo e prima che si manifestino le difficoltà.

Infine, ribadiamo il nostro impegno per una piena meritocrazia nell’assegnazione delle borse di studio, offrendo ai giovani studenti opportunità fondate sul talento e sull’impegno.

Un’economia in rilancio, un futuro giusto e solido: lavoriamo così al miglior Piemonte possibile», ha spiegato Elena Chiorino, vicepresidente, assessore a Istruzione e merito, Diritto allo studio universitario, Lavoro, formazione professionale e welfare aziendale, Rapporti con le società a partecipazione regionale.

«Al primo posto delle questioni su cui lavoriamo fin dall’insediamento e che proseguiremo con decisione nel 2025, anche mettendo mano a una coraggiosa riprogrammazione delle risorse del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-27, la sburocratizzazione delle procedure nella gestione dei bandi per accelerare l’accesso alle contribuzioni. Al centro dell’attività figurano anche: lo sviluppo della Filiera corta dell’agroalimentare piemontese per una maggiore remunerazione dei produttori, valorizzando il commercio di vicinato, i mercati di tradizione, il sistema della nostra ristorazione; la strutturazione dei Distretti del Cibo per favorirne la nascita di nuovi e in contemporanea dotarli di una veste giuridica più solida che consenta di svilupparsi e attrarre in autonomia nuove risorse; il rifinanziamento dei Distretti del Commercio per sostenere i negozi di prossimità e fermare la desertificazione commerciale, specie nei piccoli centri; la ripresa in modo deciso del sostegno alle fiere che identificano i nostri prodotti tipici legati al territorio. E infine il potenziamento della ricerca in agricoltura, per avere prodotti che coniughino in modo sempre più competitivo qualità, tracciabilità e sostenibilità rispetto alle sfide dei cambiamenti ambientali e dei mercati», ha affermato Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Parchi, Caccia e Pesca, Peste suina.

«Per quanto riguarda gli Enti locali, a breve saranno attivati nuovi bandi a favore della Polizia locale per sostenere l’acquisto di vestiario e attrezzature. Intendiamo inoltre promuovere le Unioni dei Comuni e valorizzare le funzioni di Protezione civile. Il 2025 sarà un anno cruciale anche per la logistica e le infrastrutture strategiche. Stiamo lavorando alla creazione di un sistema retroportuale sul nostro territorio, grazie alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS). Questo progetto includerà interporti, scali ferroviari e piattaforme logistiche, in un’integrazione efficace con il sistema portuale e retroportuale di Genova e dei porti liguri. Proseguiremo con la definizione dei confini dei 5.000 ettari di ZLS e con il completamento dei lavori della Asti-Cuneo e del Tunnel del Tenda. Sul tema dell’Autonomia differenziata proseguiranno le trattative con il Governo e con le altre Regioni, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti e condivisi», ha sottolineato Enrico Bussalino, assessore all’Autonomia, Sicurezza e Polizia locale, Immigrazione, Logistica e Infrastrutture strategiche, Enti locali.

Per Marina Chiarelli, assessore al Turismo, Cultura, Sport e post-olimpico, Pari opportunità e Politiche giovanili, «il 2025 sarà un anno straordinario per il Piemonte, con un’agenda densa di eventi culturali e sportivi che rappresentano un’opportunità irripetibile per far conoscere al mondo la ricchezza del nostro territorio. Accoglieremo il prestigioso World’s 50 Best Restaurants, occasione unica per esaltare la nostra eccellenza enogastronomica e la filiera piemontese, portando il Piemonte sotto i riflettori della scena internazionale. Sul fronte sportivo ospiteremo eventi di grande rilievo, con una strategia mirata non solo a valorizzare le grandi città, ma anche a portare luce sulle aree meno conosciute, creando un itinerario ideale per chi desidera scoprire un Piemonte autentico e sorprendente. Stiamo insomma lavorando con determinazione per rendere sempre di più il nostro Piemonte in una meta globale, in grado di coniugare tradizione, paesaggio e innovazione in un’esperienza unica e indimenticabile. Il nostro impegno è volto a non disperdere quanto costruito negli ultimi anni ed a consolidare e rafforzare il lavoro svolto, grazie anche alla formazione di manager e all’acquisizione di competenze specifiche per le aziende turistiche locali. Puntiamo su una visione moderna e integrata del turismo, che sappia affrontare le sfide del futuro con preparazione e professionalità. Il 2025 sarà un anno di trasformazioni e opportunità, in cui il Piemonte si presenterà al mondo con la sua miglior versione, capace di emozionare, ispirare e lasciare un segno nel cuore dei visitatori».

«Nel 2025 avremo finalmente in servizio 71 nuovi treni, a testimonianza dell’attenzione che abbiamo messo nel settore ferroviario, invertendo una tendenza che durava da troppi anni. Per la prima volta ci si avvale di un processo partecipativo appositamente ideato per coinvolgere attivamente gli stakeholder e le amministrazioni locali piemontesi, immaginando un servizio che non lasci indietro nessuno e che risponda davvero ai bisogni di ogni comunità.

Incentiveremo l’uso del mezzo pubblico per gli studenti universitari under 26, aiutando i giovani a scegliere il mezzo collettivo e riducendo così l’impatto ambientale nelle grandi aree urbane.

Renderemo il Piemonte il territorio più ciclabile d’Italia, realizzando oltre 120 km di piste attraverso un piano d’azione innovativo da 40 milioni di euro che vede la bicicletta come un’esperienza comune di benessere quotidiano: in città e tra città, nella natura, per turismo. La bici, normale mezzo di tutti i giorni, come grande opportunità di sviluppo locale che toccherà Comuni per oltre 200mila abitanti.

Sono previsti inoltre altri 20 progetti nuovi di prevenzione del rischio idrogeologico, per rendere più sicuro il nostro Piemonte», ha dichiarato Marco Gabusi, assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Opere pubbliche e Difesa del suolo, Protezione civile.

«Tra le priorità in ambito legislativo c’è il disegno di legge su recupero e rigenerazione dei fabbricati, così da concludere il superamento del vuoto normativo legato alla sentenza della Corte costituzionale in materia urbanistica.

D’intesa con il collega Bussalino avvieremo la riforma delle 54 Unioni montane, puntando su una maggiore omogeneità d’area. Il 2025 segnerà poi l’avvio del Programma forestale, che delineerà lo sviluppo per i prossimi dieci anni, puntando molto sulla filiera del legno locale.

Getteremo le basi per sperimentare nella stagione 2025-26 il biglietto unico nelle oltre 50 stazioni sciistiche del Piemonte.

In termini di promozione e sviluppo lavoreremo per il ritorno, l’auspicio è fin dal 2025, del Salone della Montagna, con un format nuovo per raccontare le eccellenze delle nostre terre alte.

Ci sarà una novità anche per il tartufo: l’esordio del mercato estivo», ha evidenziato Marco Gallo, assessore allo Sviluppo e Promozione della montagna, Aree interne e GAL, Sistema neve, Tutela delle Aree protette, Attività estrattive, Programmazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica, Biodiversità, Tartuficoltura.

«Il Piano strategico ICT 2024-26 della Regione Piemonte prevede di applicare sperimentalmente metodologie e strumenti dell’Intelligenza artificiale come percorso di trasformazione digitale che vede integrate l’evoluzione dell’organizzazione, del sistema informativo della Regione e dei suoi servizi digitali.

Continueremo la sfida della decarbonizzazione del sistema energetico con una serie di azioni concrete a beneficio soprattutto di imprese e Comuni, come interventi di efficienza energetica e promozione delle fonti rinnovabili.

In materia di economia circolare si punterà nei primi mesi del 2025 all’approvazione del Piano sui rifiuti speciali, che darà il via a bandi sui fondi Fesr.

Si proseguirà sullo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio da selvicoltura e urban forestry/verde urbano, valorizzando il ruolo del verde nel rimuovere gli inquinanti atmosferici, mitigare gli effetti dell’isola di calore urbano, conservare la biodiversità.

Si prevede di partire con le prime gare per il rinnovo di grandi concessioni idroelettriche (con potenza superiore a 3.000 kW). Regione Piemonte pubblicherà i bandi relativi ai project financing “Valle Orco” e “San Mauro”, che hanno superato il giudizio di fattibilità tecnico-economica e che costituiranno la base di gara: si tratta del primo caso in Italia», ha sostenuto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Energia, Coordinamento del Tavolo permanente regionale per l’emergenza alla siccità, Innovazione, Intelligenza artificiale, Ricerca, Servizi digitali per cittadini ed imprese.

«Il 2025 sarà l’anno di Vesta, il nuovo voucher da 1000 euro per le famiglie con bambini in fascia 0-6 anni, ma non solo. Riapriremo le domande per Scelta Sociale, 600 euro al mese per anziani e disabili non autosufficienti. Con il nuovo Servizio Civile Regionale contrasteremo il degrado nelle periferie impiegando i giovani volontari nel contrasto alle droghe. Infine, realizzando l’autorecupero renderemo finalmente assegnabili centinaia di alloggi delle case popolari», ha annunciato Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali e integrazione socio-sanitaria, Emigrazione, Cooperazione decentrata e internazionale, Usura e beni confiscati alla criminalità organizzata, Interventi a favore delle vittime delle mafie, Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini.

«Lavoreremo con determinazione per avere una sanità pubblica aperta a tutti, gratuita e universale, che punti a dare servizi migliori e non lasciare indietro nessuno, soprattutto le persone più deboli. I dati indicano che c’è una percentuale di cittadini che non riesce ad accedere alle cure, una situazione inaccettabile. Si punterà con decisione sull’edilizia sanitaria per avere infrastrutture adeguate e competitive. Un investimento complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi dedicati all’edilizia territoriale: il più imponente dal dopoguerra ad oggi, che doterà il Piemonte di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali. Con Azienda Zero si è deciso di predisporre un nuovo capitolato per un Centro unico di prenotazione integrato con l’intelligenza artificiale, che dovrebbe diventare operativo entro la prima metà del 2025.

I direttori generali delle Aziende sanitarie Regionali dovranno raggiungere obiettivi di mandato specifici per il recupero delle liste d’attesa per singola prestazione, partendo dalla gestione della presa in carico del paziente cronico affinché si alleggerisca anche la pressione sul Cup. Ai nuovi direttori generali verrà assegnato un obiettivo specifico vincolante. Per colmare il divario rispetto alle regioni confinanti sarà all’opera un tavolo permanente di indirizzo e monitoraggio delle procedure di individuazione e riconoscimento degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), affinché si giunga già nei prossimi anni ad averne almeno cinque pubblici», ha sottolineato Federico Riboldi, assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Prevenzione e Sicurezza sanitaria, Edilizia sanitaria.

«La riduzione del disavanzo e del debito della Regione sarà l’impegno più importante da affrontare nel 2025. Sarà anche l’anno della definizione della Città dell’Aerospazio, dove le eccellenze tecnologiche e industriale cammineranno insieme al mondo accademico.

Lavoreremo per diventare sempre più importanti a livello internazionale per l’attrazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese: le classifiche sono già soddisfacenti ma cercheremo ancora di migliorare. Con Lombardia e Liguria ci adopereremo come Nord-Ovest per trattare le questioni cruciali della nostra economia, a partire da automotive, semiconduttori, energia e manifattura», ha evidenziato Andrea Tronzano, assessore al Bilancio, Finanze e Programmazione economica e finanziaria, Sviluppo delle attività produttive, Internazionalizzazione, Attrazione investimenti.

Per Gian Luca Vignale, assessore al Personale, Organizzazione, Patrimonio, Affari legali e contenzioso, Rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di Sviluppo e Coesione, «nel 2025 si entrerà nella fase esecutiva della messa a terra dei 105 milioni di euro dei Fondi di Sviluppo e Coesione per gli 805 Comuni beneficiari. La Regione sarà impegnata a seguire i cantieri e l’avanzamento dei lavori degli oltre 1000 progetti finanziati. Stileremo un approfondito Piano delle valorizzazioni del vasto patrimonio regionale, effettuando puntuali sopralluoghi. Si avvieranno le procedure concorsuali con la prima fase di selezioni, che porteranno nel quinquennio all’assunzione di 606 nuovi dipendent regionale e un ulteriore incremento dei servizi per il Grattacielo che ospita la Regione, quali, a titolo di esempio, un bancomat interno, la velostazione, la palestra».

Screening neonatale per la SMA, mozione di Nallo (Stati Uniti d’Europa)

Vittoria Nallo, eletta per la Lista Stati Uniti d’Europa (opposizione), ha presentato una mozione votata all’unanimità in Consiglio Regionale.

Ci racconta di cosa si tratta?

La mozione che ho presentato, sottoscritta da più di venti consiglieri di maggioranza e opposizione, mira ad estendere lo screening neonatale per l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) in Piemonte. La SMA è una malattia genetica rara e gravemente invalidante, che colpisce circa 1 neonato su 10.000. La diagnosi precoce è fondamentale per intervenire tempestivamente con terapie innovative che possono migliorare notevolmente la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.

Perché questo screening è così importante?
Quando parliamo di screening ci riferiamo alla prevenzione secondaria: diagnosi precoce che consente di identificare i neonati affetti in fase pre-sintomatica, ovvero prima che i segni della malattia si manifestino. Questo è cruciale, perché intervenendo subito con le nuove terapie si puo trasformare completamente il corso della SMA. Per essere chiari: fino a qualche anno fa era impensabile che bambini affetti da SMA potessero camminare. Oggi, sappiamo che questo è possibile se si agisce per tempo.

Alcune Regioni italiane hanno già adottato lo screening per la SMA. Qual è la situazione in Piemonte?
Regioni come Lombardia, Toscana, Lazio e Puglia hanno già avviato programmi di screening con risultati molto positivi. In Piemonte, invece, siamo ancora aspettando. Questo significa che i nostri neonati non hanno ancora le stesse opportunità offerte in altre regioni. Con la mozione approvata, il Consiglio Regionale ha fatto un primo passo importante per colmare questa mancanza.

Quali sono i prossimi passi che la Regione dovrebbe intraprendere?
La mozione impegna la Giunta regionale a potenziare lo screening neonatale, sollecitare il Governo e la Conferenza Stato-Regioni per l’anticipazione dell’entrata in vigore dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione per professionisti sanitari e famiglie. Inoltre, abbiamo proposto l’istituzione di un Gruppo di lavoro sulle neuroscienze ampliato alle malattie rare, per migliorare il coordinamento e la consapevolezza, ma anche seguire il percorso di presa in carico dei bambini per le cure. Il prossimo passaggio sarà prevedere i fondi necessari in previsione di Bilancio 2025.

Questa mozione rappresenta una battaglia anche politica. Qual è stato il ruolo di Italia Viva?
Italia Viva è sempre stata in prima linea su questo argomento. La nostra ex deputata Lisa Noja, affetta da SMA, ha portato avanti una battaglia in parlamento e in consiglio regionale in Lombardia, promuovendo anche una petizione nazionale per chiedere l’estensione dello screening neonatale per la SMA su tutto il territorio nazionale.

Ha parlato di sensibilizzazione. Quali strumenti sono previsti per informare le famiglie e il personale sanitario?
La sensibilizzazione è una parte essenziale di questa iniziativa. È necessario avviare campagne informative rivolte alle famiglie per spiegare l’importanza dello screening neonatale e aumentare la consapevolezza sulla SMA.

Quale messaggio vorrebbe lanciare alle famiglie piemontesi?
Questo risultato è un esempio concreto di come possiamo fare la differenza per migliorare la vita dei cittadini, con battaglie che sono di tutti noi. Dare a tutti le stesse possibilità è il compito della Politica. Oggi non è ancora così, perché molto dipende dalla regione in cui si nasce.
Auspico che questo sia solo un primo passo verso questo grande e ambizioso obiettivo.