ilTorinese

Online il 18 dicembre, il nuovo sito web della Città di Rivoli

Il  portale istituzionale della città è stato completamente rinnovato, con un design moderno e funzionale, e progettato secondo le Linee Guida di Designers Italia per i siti web dei comuni italiani, redatte dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Queste linee guida garantiscono usabilità e design uniformi, rendendo l’esperienza online più semplice, accessibile e interattiva.

Caratteristiche principali del nuovo portale:
– Una navigazione intuitiva e un’architettura dell’informazione semplificata.
– Accessibilità migliorata, per garantire un utilizzo inclusivo a tutti i cittadini.
– Maggiore interattività, favorendo una comunicazione diretta e una partecipazione attiva tra Amministrazione e comunità.
– Realizzazione finanziata con i fondi del PNRR nell’ambito della Misura 1.4.1 “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici”

Il Sindaco Alessandro Errigo ha evidenziato come il nuovo portale rappresenti “un passo avanti fondamentale per migliorare il dialogo tra Amministrazione e cittadini. Si tratta di uno strumento progettato per semplificare l’accesso ai servizi e favorire la partecipazione attiva alla vita della città, con un’attenzione particolare alla trasparenza”.

L’Assessore alla Trasformazione Digitale, Emanuele Bugnone, ha sottolineato: “Grazie ai fondi del PNRR, abbiamo sviluppato un portale che risponde ai più elevati standard di usabilità e tecnologia per la Pubblica Amministrazione. Il nuovo sito sarà un punto di riferimento per tutti i cittadini, con servizi online efficienti e informazioni sempre aggiornate”.

A partire dal 18 dicembre, il portale sarà accessibile all’indirizzo ufficiale www.comune.rivoli.to.it. Si invitano i cittadini a esplorare le novità e a utilizzare i servizi digitali disponibili.

Voglia di mercatini

In questo periodo prenatalizio un po’ ovunque, specie nel nord e centro Europa, i mercatini di Natale attirano persone anche da località piuttosto distanti.

Alcuni agenzie di viaggi sono quasi specializzate in viaggi in autobus o con mezzi propri verso località sede di mercatini famosi, come Innsbruck, Annecy, Graz, Budapest, Montreux o Merano.

Questi mercatini natalizi, ed i viaggi organizzati, hanno una caratteristica che li differenzia da tutti gli altri: non si va lì per fare affari, né per la scelta di articoli natalizi; si va lì per stare con altre persone, per tuffarsi nell’atmosfera natalizia, per cambiare aria potremmo dire.

Ieri con i miei collaboratori ho visitato i mercatini di Aosta che, nonostante la sede provvisoria in attesa che l’area romana venga ripristinata, contengono decine di casette. Abbiamo chiesto ad alcuni visitatori quale motivo li spingesse a venire, spesso dalla Francia, a visitare questo mercatino. La risposta è stata promettente, almeno da un punto di vista umano: la voglia di stare in mezzo ad altre persone, respirare questa atmosfera e, ma in misura molto minore, acquistare qualche prodotto tipico (liquori, ricami, artigianato ligneo). Agli espositori è stato chiesto come stesse andando l’edizione di quest’anno: la risposta è stata positiva, tanti visitatori nonostante il freddo pungente, poche vendite di oggetti, molte consumazioni di cibi e bevande tipici (succo di mela caldo, vin brulè, strudel, brezeln).

Si evince, quindi, che il motivo per cui queste persone si recano a visitare questi eventi non sia il risparmio (tra benzina e autostrada o considerando il costo del viaggio organizzato occorrerebbe acquistare davvero tanti articoli convenienti per ammortizzare i costi sostenuti), non è la ricerca di articoli particolari (vi sono negozi che vendono online e negozietti specializzati anche nelle nostre città), non è la concomitanza dei mercatini con un week end in zona, perché la quasi totalità viaggia in giornata.

Cosa spinge allora le persone, e intere famiglie con bimbi piccoli, a visitare questi mercatini?

L’ipotesi più plausibile, e molti intervistati l’hanno testimoniato, è la voglia di stare in mezzo alla gente, tornare all’atmosfera natalizia, riempire gli occhi dei più piccoli di oggetti e tradizioni natalizie.

In una città come Torino in cui, nel periodo natalizio, i parcheggi sono a pagamento anche nei festivi, in cui cantieri eterni disincentivano i giri in centro, dove i problemi di parcheggio ti fanno preferire viaggi di 100-200 chilometri per trascorrere una giornata senza stress, in cui il mercatino natalizio di piazza Castello è sparito ai tempi del Covid e ora stanno ancora evidentemente disinfettando la piazza, le persone non trovano un’atmosfera degna di questo periodo, dove socializzare, fare acquisti da persone e non da siti e, pertanto, si rivolgono altrove, com’è nella logica umana.

Salta subito all’occhio come, obbligati a stare con il cellulare in mano tutto il giorno, per lavoro, per tenere contatti con amici e con la famiglia, raggiungere un indirizzo, effettuare un bonifico, leggere le mail, riconoscere un brano musicale di anni addietro, pagare, accendere da remoto il termosifone di casa o togliere l’antifurto in ufficio, segnare un appuntamento in agenda o messaggiare con qualcuno potersi finalmente incontrare di persona anche se con perfetti sconosciuti, lasciare un attimo lo smartphone in tasca per poter toccare gli oggetti, bere il vin brulè o spingere il passeggino acquistino un sapore, un piacere dimenticato.

Ripeto sempre che l’uomo è un animale sociale che ha bisogno di stare in mezzo ad altri esseri umani, di confrontarsi con essi e, soprattutto, di affermare o confutare i propri pensieri, le proprie idee, le proprie convinzioni.
Dal secondo dopo guerra il QI delle persone è in calo, ed in Italia il problema è particolarmente sentito stante che il 70% degli adulti è analfabeta funzionale (sa leggere ma non comprende il senso); al di là di ogni possibile terapia cognitiva, cura medica, intervento ministeriale nei programmi educativi, ecc ecc, è palese che confrontarsi con gli altri, anziché convincersi ogni giorno di più che il proprio smartphone sia la Bibbia, che ognuno di noi sia la reincarnazione della più alta divinità, possa influire positivamente su questo calo intellettivo.

Confrontare tesi e opinioni, saper cambiare il proprio punto di vista (Einstein sosteneva che l’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento) è segno di obiettività, di intelligenza e, dunque, di umiltà.

Mantenere sempre la stessa opinione, rimanere ancorati a poche idee, ma sempre le stesse, non indica carattere forte, anzi, mostra semplicemente di non avere interesse a capire la verità ma solo a non ammettere di essersi sbagliati.

Sergio Motta

Il “Piccolo Urbanista” ha coinvolto 600 studenti

Si è svolta nella giornata di domenica 15 dicembre, presso l’Educatorio della Provvidenza, la premiazione del progetto “Piccolo Urbanista”, che ha coinvolto 600 studenti

 

 
Nella mattinata di domenica 15 dicembre si è svolta, presso l’Aula Magna dell’Educatorio della Provvidenza in corso Trento 13, la premiazione del progetto “Piccolo Urbanista – piccoli progettisti per un grande cambiamento”, che ha coinvolto 10 istituti scolastici torinesi, 30 classi e 600 studenti.
 
“Mi chiamo Ibukun – ha raccontato un giovane studente, tra i vincitori del premio – e frequento la prima A della scuola Martiri del Martinetto, che si trova nel quartiere Barca. Ho 11 anni. Oggi in questo tema parlerò del mio quartiere ideale. Il mio quartiere ideale è tutto colorato, si respira area pulita e fresca. Mentre passeggio posso ammirare panchine colorate dove sedermi e fare due o tre chiacchiere con gli amici. Nel quartiere dei miei sogni ci sono persone anziane che chiacchierano al fresco degli alberi e bambini che si prendono cura della pulizia del parco. Il quartiere dei miei sogni è sicuro e colorato, frequentato da persone educate e rispettose dei più bisognosi, è pieno di attività divertenti dove poter socializzare con tutti. Le strade belle e colorate rendono tutti più felici. Nel quartiere dei miei sogni “siamo tutti di-versi perché siamo poesia”.

Da tutti gli elaborati, e da questo in particolare, è emersa una chiara indicazione generale affinchè la città dei sogni e in particolare la Torino del futuro sia un luogo inclusivo, verde, sostenibile e accessibile.
 
“Leggere alcuni di questi temi – dichiara Piero Abruzzese, presidente del MOBA, promotore del progetto – è stata un’esperienza molto forte. Se una bambina di quinta elementare riesce a dirci che anche nei parchi giochi dovremmo introdurre cartelli inclusivi che spieghino a tutti come orientarsi e che non c’è un unico linguaggio universale, ma ce ne sono tanti, dal braille alla lingua dei segni, significa che i piccoli urbanisti sono già tra noi. Il messaggio che lanciano è fondamentale: una città a misura di bambino e una città che non è adatta solo ai più piccoli, ma a tutti e soprattutto è la città ideale per tutte le età della vita”.

Dopo i saluti istituzionali di Paola Casacci e Veronica Taricco, rispettivamente direttrice e responsabile ufficio eventi di Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, oltre a Piero Abruzzese sono intervenute Maria Vittoria Zanchin della CPD, Anna Monticelli, esperta in Climate Change di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Alessandra Serio, psicologa della Fondazione Educatorio della Provvidenza, Davide Greco, segretario MOBA e Fabrizio Vespa come moderatore. Sono state 16 le classi premiate con un voucher del valore di € 100,00 spendibile nei negozi e sullo store online Feltrinelli, e altre 9 con laboratori gratuiti sul tema della sostenibilità ambientale presso l’Intesa Sanpaolo Innovation Center.

” Piccolo Urbanista” è un progetto finalizzato a sensibilizzare i giovani sull’importanza di partecipare attivamente alla progettazione e allo sviluppo del proprio territorio, favorendo il benessere psico-fisico e una maggiore libertà nelle scelte personali con il coinvolgimento degli studenti delle scuole primarie e medie di 8 circoscrizioni di Torino e di alcuni comuni montani. In particolare, gli studenti hanno esplorato il proprio quartiere, identificando problemi e opportunità, venendo in contatto con gli enti locali che operano nel territorio mentre durante le passeggiate hanno raccolto foto, disegni e appunti per progettare la loro “città dei sogni”. Alla fine hanno realizzato un elaborato con cui hanno descritto il quartiere ideale, sviluppando così una consapevolezza attiva e progettuale del proprio ambiente. Le circoscrizioni coinvolte includono Torino e il comune di Roure e nello specifico si tratta delle circoscrizioni 1,2,3,4,5,6,7,8, del Comune di Roure – Frazione Balma “Cirillo Gouthier”, Scuola Circoscrizione 1, I.C. “Tommaseo”, Scuola Circoscrizione 2, I.C. “Ezio Bosso”, Scuola Circoscrizione 3, I.C. “Baricco”, Scuola Circoscrizione 4, I.C. “Pacinotti”, Scuola Circoscrizione 6, I.C. “Cena”, Scuola Circoscrizione 7, I.C. “Marconi-Antonelli” e Scuola Circoscrizione 8, I.C. “Sandro Pertini”.
 
Inoltre, la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ETS ODV si è incaricata di curare il filone dell’inclusione sociale e dell’accessibilità, temi fondamentali per guardare alla città di oggi e di domani affinchè gli ambienti diventino accoglienti per tutti, a prescindere dalle loro condizioni particolari, e adatti ad ogni stagione della loro vita. Il Piccolo Urbanista è un progetto di MOBA – Movimento per i Bambini ODV, OPES ITALIA – Ente di Promozione Sportiva, Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS, in collaborazione con la Regione Piemonte, con il contributo del Ministero del Lavoro e con il patrocinio della Circoscrizione 1 oltre agli enti collaboratori CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS, CSV Vol.To ETS, Associazione Solidarietà Insieme 2010 ODV, UNICEF – Comitato Provinciale di Torino per l’Unicef Fondazione Onlus, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Experior e WeGlad.
 

Mara Martellotta

Economia Piemonte, situazione di stallo: automotive e moda in crisi

Dalla quarta indagine trimestrale congiunturale del 2024 i valori previsionali rilevati confermano il trend negativo dei precedenti trimestri. La previsione di produzione totale, già preceduta dal segno meno nella terza indagine trimestrale, rimane ancora negativa passando da 16,19% a 12,79%. L’andamento occupazionale passa da 6,08% a 3,69%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti si riduce passando da 21,45% a 18,62%.

 

Le previsioni circa l’andamento occupazionale vedono passare il dato, da –6,08% a            –3,96%.

In merito all’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo negativo si riduce, passando dal –21,45% al –18,62%.

Rimane ancora negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa da –16,19% al –12,79%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –14,74% al –12,79%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti salgono leggermente e passano da 7,32% a 7,91%; salgono anche quelle per sostituzioni che passano da 13,81% a 15,45%; infine, scende la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 78,87% al 76,64%.

La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da      –31,34% a –28,04%.

Scende la previsione di regolarità negli incassi, che varia dal 69,18% al 66,23%; aumenta la stima dei ritardi, passando dal 30,62% al 33,42%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,21% al 0,35%.

Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “Questa analisi ci fotografa un Piemonte collocato in una posizione di stallo. Pesa la crisi dell’automotive che investe, con effetto domino, tutto l’indotto e la filiera componentistica che rischia la sua stessa sopravvivenza. Questo clima di incertezza si abbatte soprattutto su Torino che con il +87% conquista il tragico primato di città più cassintegrata d’Italia. Anche le tensioni geopolitiche influiscono negativamente sull’economie locali, rallentando una ripresa che ci aspettavamo più robusta. Il settore manifatturiero, in particolare, sta risentendo di queste difficoltà, con una produzione in calo e vendite del made in Italy che stentano a riprendersi. Settori chiave come l’automotive e la moda vivono una crisi profonda, aggravata dalla recessione dei nostri principali partner commerciali, come la Germania. Inoltre, l’intervento sulle detrazioni edilizie contenute nel disegno di legge di bilancio frena anche questo comparto e l’attività di ristrutturazione delle abitazioni. Ma, mentre questi settori hanno subito una importante frenata, ci sono aree in crescita come quelle dei servizi e del turismo che aiutano ad alleviare gli esiti negativi della crisi legata, in primis, al crollo dell’automotive”.

Continua Felici: “Nel dettaglio si evidenzia che scende di circa 3 punti percentuali la previsione di regolarità negli incassi, che varia dal 69,18% al 66,23%, aumenta di circa 3 punti percentuali la stima dei ritardi, passando dal 30,62% al 33,42% e le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,21% al 0,35%. Mentre sono sostanzialmente stabili le proiezioni di investimenti per ampliamenti che salgono leggermente e passano da 7,32% a 7,91%, migliorano di circa 2 punti percentuali anche quelle per sostituzioni che passano da 13,81% a 15,45% e scende la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 78,87% al 76,64%. Nonostante la Banca Centrale Europea abbia ridotto i tassi di un quarto di punti, (il quarto dallo scorso giugno), che porta al 3% il costo del denaro, gli effetti sulle imprese non è percettibile. Inoltre, questa estrema cautela della BCE, capace solo di mettere in campo una politica monetaria priva di visione, non si addice ad un contesto geopolitico ed economico di profondo cambiamento rispetto allo scorso semestre.

Occorre restituire fiducia alle Pmi perché il costo del denaro continua a rappresentare un vincolo per la ripresa. Ricordiamo che la stretta monetaria ha rallentato le scelte di investimento delle imprese come le evoluzioni di processo, l’acquisto di nuovi macchinari, la rivoluzione degli spazi di lavoro ecc. Tutto questo costa e le Pmi non possono permetterselo e quindi riducono drasticamente la loro capacità di stare sul mercato e di esprimere tutto il loro potenziale, minandone la competitività.”

Conclude Felici: “L’indagine congiunturale conferma il trend negativo delle indagini precedenti. La previsione di produzione totale, già preceduta dal segno meno nella terza indagine trimestrale, passa dal 16,19% al 12,79%. L’andamento occupazionale ancora rimane negativo da –6,08% a –3,69%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti varia passando da 2–1,45% a 1–8,62%. Questi dati ci restituiscono un’economia regionale che resiste, nonostante l’indebolimento dell’economia nazionale e le difficoltà che registrano alcuni settori. Certo il quadro generale è fosco e instabile ed è difficile fare previsioni a lungo termine ma il nostro punto di forza è il tessuto differenziato”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la quarta indagine trimestrale congiunturale del 2024 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

CS

L’illustrazione di Margherita Caspani da Torino a New York

 

Alla ribalta della “Big Apple City”, fra le venti commissionate da “Palazzo Madama” per la mostra “Change!”

Il segno è nitido ed essenziale. Delicato e puro. Il racconto si muove fra la magia del “surreale” e la leggera visionarietà del “pop”. Illustrazione a tecnica mista, collage e digitale, si intitola “New Life – Recycling” (“Nuova vita – Riciclo”), a firma dell’artista milanese Margherita Caspani, ed é fra le venti illustrazioni commissionate da “Palazzo Madama” ad illustratrici e illustratori italiani riconosciuti a livello mondiale, nell’ambito dell’ampio progetto di sensibilizzazione, rivolto alla Città, sulla sfida globale della crisi climatica culminante nella mostra dal titolo esemplare di “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, allestita in “Sala Senato” fino al 13 gennaio 2025. Ebbene, proprio l’opera della Caspani, nella sua elementare ma immediata chiarezza narrativa, ha messo le ali per volare oltreoceano ed essere premiata con tanto di “medaglia d’oro” (per la categoria “Illustrazione istituzionale”) dalla celebre “Society of Illustrators”, società professionale con sede nella 63rd Street di New York City, fondata nel 1901 per promuovere l’arte dell’“illustrazione” e oggi (dopo aver assorbito nel 2012 il “Museum of Comic and Cartoon Art – MoCCA”) promotrice dell’annuale “MoCCA Festival”, vetrina indipendente di “fumetti”.

“New Life – Recycling” (oggetti dismessi e di banale quotidianità trasportati “colà dove si puote” ma soprattutto si “deve”, da omini svelti e inaspettatamente forzuti che li trasportano a mano o alzandoli in alto a suon di vigorose braccia) è stata esposta nell’ambito della mostra diffusa nelle vie di Torino, tra aprile e maggio di quest’anno, in occasione della “Planet Week”, promossa dal “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”, in collaborazione con il programma “Connect4Climate” della “World Bank”, che ha proposto a Torino e in Piemonte una riflessione sui temi di azione climatica, economia circolare, energie rinnovabili, acqua e giovani.

La “Planet Week” ha anticipato il “G7 Clima, Energia e Ambiente”, che si è tenuto dal 28 al 30 aprile scorsi alla “Reggia di Venaria Reale” e ha posto sul tavolo la necessità di una riflessione multidisciplinare e di un filone espositivo su cui “Palazzo Madama” s’è impegnato per tutto l’anno ormai in chiusura.

La “medaglia d’oro” della “Society of Illustrators” rappresenta un illustre riconoscimento al lavoro dell’artista e anche al progetto “Change!”,e testimonia il valore dell’impegno su un tema più che mai attuale, e che “troppo spesso – sottolineano i responsabili – manca di essere al centro del dibattito pubblico e dell’attenzione di cittadinanza e istituzioni”.

La “cerimonia di premiazione” è prevista per febbraio 2025 a New York.

Si tratta di un Premio altamente prestigioso che va ad arricchire un palmarès già ricco e “di peso” per Margherita Caspani , diplomata in “Illustrazione e Animazione” presso lo “IED” di Milano e più volte premiata in concorsi internazionali promossi in Italia, piuttosto che negli States o in Cina.

I suoi progetti includono collaborazioni con clienti come “Il Sole 24 Ore”, “Acqua di Parma”, “L’Espresso”, “La Repubblica”, “La Feltrinelli”, “Internazionale”, “De Agostini”, il “FuoriSalone” e il “Piccolo Teatro”. A partire dal 2023, è “docente universitaria” presso lo “IED” di Milano.

Le è stato spesso detto che “il suo mondo interiore è oniricamente ironico” e che “il suo lavoro è nel raccontarlo”. La definizione ci convince, aggiungendo altresì che proprio nel “sogno” e nell’“ironia” (mai sguaiata) abitano spesso i segreti della “vera” arte. Di quella pagina disegnata capace di arrivare dagli occhi al cuore, per tradursi in pure emozioni, così come a stimoli garbati per concrete e chiare e impegnative riflessioni.

Gianni Milani

Nelle foto: Margherita Caspani “New Life – Recycling”, tecnica mista collage e digitale, 2024;  Margherita Caspani

Adinolfi nuovamente alla guida del PdF

Cristina Zaccanti, coordinatore del PdF Piemonte e consigliere nazionale dichiara: “Si è appena concluso a Pomezia il 4° Congresso Nazionale. Il Piemonte ha partecipato con una delegazione di 30 persone, rappresentanti degli 11 circoli attivi nelle diverse province.
All’unanimità i 142 presenti alla votazione finale hanno riconfermato Mario Adinolfi presidente del Popolo della Famiglia. Applaudiamo anche la nomina di Nicola Di Matteo, cofondatore e braccio destro di Adinolfi, ora anche Segretario Nazionale.
Mai come ora, a 8 anni di distanza dalla fondazione avvenuta l’11 marzo del 2016, il ruolo del PdF si presenta come unica opposizione alla ideologia dell’autodeterminazione per la difesa della verità. Difesa dell’identità naturale del dato biologico, del primato educativo dei genitori, della cura dei fragili, deboli, disabili e malati ribadendo con forza No all’aborto, No alla propaganda gender, No all’eutanasia. Impellente il sostegno alla natalità, alle piccole e medie imprese famigliari che subiscono invece in modo particolare lo scellerato sostegno alla guerra. Il PdF rilancia la propria specifica vocazione ad essere quella casa politica capace di raccogliere le autentiche istanze di riaffermazione dei principi non negoziabili, consci di andare controcorrente e proprio per questo ancora più consapevoli del proprio ruolo storico.
Con la nuova dirigenza potenzieremo organizzazione e radicamento territoriale in tutto il territorio nazionale pronti alle nuove sfide politiche e alle ben note battaglie culturali”.
PdF Piemonte

Col tuo biglietto passo anche io. Giochi di prestigio in metropolitana

Scendi le scale della metropolitana, compri il biglietto, vai ai tornelli, li attraversi e come per magia si accoda qualcuno dietro che passa con te.

La prima volta che si assiste o si vive questa scena si crede che sia un’ eccezione e si e’ portati a pensare che non tutti si possono permettere il biglietto e si materializza dentro la nostra mente una giustificazione, questa pero’ solo e’ una parte della verita’. L’altra e’ che questo gioco di prestigio e’ una abitudine frequente praticata da diverse persone per viaggiare gratis. Signore ben vestite, padri con figli, ragazzoni con enormi zaini, gente ubriaca utilizza disonestamente questo metodo per non pagare il biglietto. A parte il fastidio e la paura di sentire qualcuno troppo vicino mentre si accede all’entrata della metropolitana, la sensazione di avversione di aver fatto da veicolo ad una azione illegale e’ quella che prevale. Perche’ la maggior parte delle persone comprano il biglietto e voi invece dovete passare a nostre spese? Perche’ in quel momento non si trova mai nessuno a cui poter segnalare questo abuso? Le fermate piu’ presidiate dai controlli sono Porta Nuova e Porta Susa, le altre, invece, sono perlopiu’ vuote di personale che si occupa di disciplinare e monitorare le entrate.

Gli sciacalli del trasporto pubblico prediligono le prede piu’ deboli e inoffensive come gli anziani, ma se intravedono altre opportunita’ le sfruttano con grande prontezza.

E’ vero che il biglietto e’ caro e inaccessibile per molti cittadini e questo e’ un tema su cui bisognerebbe fare una riflessione, per il resto e’ necessario aumentare i controlli e garantire alle persone che ancora comprano i biglietti per usufruire di un servizio pubblico la sicurezza di non dover subire soprusi. Il pensiero che troppo spesso ribolle oramai nella nostra mente e’ che si e’ sciocchi a seguire le regole considerato che chi non lo fa ha piu’ vantaggi, in questo caso quello di viaggiare gratis, sara’ vero?

Maria La Barbera

AVS: “In Piemonte galà natalizi, a Roma tagli agli enti locali”

Da mesi AVS sta dando battaglia in Parlamento sulle previsioni della manovra finanziaria che impongono ai Comuni di contribuire alla finanza pubblica per 130 milioni nel 2025, per 260 milioni di Euro per gli anni dal 2026 al 2028 e per 440 milioni nel 2029. Un taglio feroce mascherato da “accantonamento di risorse”, che porterà a ridurre drasticamente i servizi erogati dai comuni ai cittadini e rischierà di portare al dissesto circa un terzo dei comuni italiani.
Non solo: la finanziaria prevede anche un blocco del turn over che metterà in ulteriore crisi gli enti locali, che come è noto stanno affrontando numerosissimi pensionamenti e hanno una grave carenza di personale.
Intanto, la Regione Piemonte continua a macinare ritardi sempre più allarmanti nei pagamenti ai Comuni, che abbiamo già più volte denunciato in aula.
La destra sta mettendo in ginocchio gli enti locali e il Presidente Cirio, se davvero è convinto che il Piemonte “sia i suoi Comuni” come recita il titolo dell’iniziativa di questa sera a Venaria, dovrebbe dare risposte serie su queste drammatiche scelte politiche fatte dalla sua stessa maggioranza, non organizzare sfarzosi eventi natalizi. Non è di questo che i Comuni hanno bisogno, ed è per questa ragione che questa sera AVS non parteciperà all’evento.
Gruppo consiliare AVS Regione Piemonte