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Mercato immobiliare a Torino quartiere per quartiere: nel 2020 prezzi stabili, compravendite in calo

Forti differenze tra Torino e provincia. Falchera, Borgo Po, Cenisia e San Donato in crescita

Nel 2020 Torino registra un mercato immobiliare abitativo sostanzialmente stabile nei prezzi, seppur con un decremento nelle compravendite, tuttavia inferiore alle stime preliminari di chiusura anno. Al contempo però mostra come il comparto si sia rinforzato sul fuori porta e in provincia rispetto alla città. A Torino invece l’anno appena passato ha ridato slancio all’andamento di Falchera, Borgo Po, San Donato e Cenisia. Lo rivela l’Osservatorio del mercato immobiliare 2020, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

La città metropolitana di Torino ha registrato 28.030 compravendite nel ramo residenziale: 11.870 nel capoluogo e 16.160 nella provincia subalpina. Un decremento medio percentuale dell’8,6%, rispetto al 2019. Il calo delle transazioni a Torino è stato del 13%, una contrazione inferiore alle stime previsionali di fine anno che segnalavano una discesa tra il 20 e il 25%. La provincia torinesemostra invece una migliore tenuta, rispetto al capoluogo, con un calo del 5% nelle compravendite sul 2019. Otto punti percentuali dividono i volumi di vendita nelle due macro aree. Mentre nel 2019, con valori in positivo, solo un punto percentuale le divideva. Al contempo si riduce il gap nella variazione dei prezzi. Le quotazioni medie al metro quadro hanno registrato il -0,2% a Torino mentre il-0,8% nel resto del territorio.

“L’impatto della pandemia ha cambiato l’andamento del mercato immobiliare, rendendolo discontinuo e non omogeneo nel corso dell’anno. Il primo semestre ha frenato bruscamente le vendite, che si sono poi riprese nella seconda parte dell’anno con un’accelerata, quasi sorprendente, che ha contenuto la perdita di transizioni. Il -13% può quindi considerarsi fisiologico visti i due mesi di stop delle attività”, spiega Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino.

“Il 2020 ci consegna un mercato residenziale ancora equilibrato, tra compravendite e prezzi”, commenta Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip. Le mutate esigenze legate al significato e al valore dello spazio in cui si abita hanno sostenuto la domanda, seppur modificando in parte il suo indirizzo. Ne dà evidenza il raffronto tra le rilevazioni di Torino e quelle della provincia – sottolinea Portinaro -. La forbice tra le due flessioni nelle transazioni è molto più ampia nel 2020, rispetto all’anno precedente in cui si distanziavano di un solo punto percentuale. Un dato che va a suffragare il rinato desiderio di spazi e giardini. Soluzioni più diffuse fuori città, a prezzi più contenuti, rispetto a parità di spesa alle proposte in piena città”.

I QUARTIERI

Nel quadro generale aumenta la platea di zone in cui le oscillazioni percentuali si avvicinano allo zero. Al contempo si attenuano le differenze, sempre in termini di percentuali, tra quartieri, così come tra i vari comuni della provincia.  Restano aree in positivo a trazione del mercato e permangono zone con criticità, ma in entrambi i casi le variazioni sono lievi e rivelano l’assestamento del mercato.

Le zone centrali di piazza San Carlo, Statuto e Vittorio Veneto che nel  2019 salivano in media del 2,8% (trainato da Statuto con il +4%), nel 2020 si equilibrano a un modesto +0,7%, con capofila la centralissima piazza San Carlo (+1,5%). Anche Cit Turin, unica zona che dal 2015 non ha mai visto valori negativi, rialza le quotazioni solo dell’1,3%, mentre l’anno scorso segnava il +4,4%.

Le zone periferiche, caratterizzate negli ultimi anni da valori negativi, vedono oscillazioni percentuale più contenute. Se nel 2019 i prezzi scendevano fino al -9%, nel 2020 non si va al di sotto del -3%. È la situazione di Borgo Vittoria (-3%) e Parella(-2,9%).

 

IN CRESCITA: FALCHERA, BORGO PO, CENISIA E SAN DONATO

L’area di Falchera-Villaretto mostra una sostanziale novità rispetto al passato. Nel 2020 i prezzi segnano solo il –0,9% (nel 2019 era precipitata a -9%). “È l’effetto di alcune opere urbanistiche di riqualificazione”, spiega Lucia Vigna, vice presidente di Fiaip Torino.  “È stata ripristinata la fruibilità pubblica dell’area dei laghetti, con un importante intervento di recupero ambientale che è partito dalla bonifica dai materiali di rifiuto, fino alla creazione di aree attrezzate piste ciclabili, campi sportivi”.

In più la zona ha “sommato anno dopo anno perdite di valore e si è assestata, arrivando al suo equilibrio di mercato”, aggiunge Vigna, sottolineando come questo parametro si evidenzi in diverse zone che negli anni passato hanno avuto ribassi su ribassi.

Inoltre, “Villaretto – prosegue Vigna – ha molte aree verdi, i prezzi sono più sostenibili, così si riesce ad accedere a costruzioni recenti e moderne, già pensate con terrazzini e ampi balconi”.

A stupire è anche Borgo Po che recupera valore e torna in positivo con il +0,5% e 2.647 euro al metro quadro (nel 2019 era sotto con il -2,6%). “Nel 2020, Borgo Po ha ritrovato vigore sotto l’impulso della ricerca del verde”, Claudia Gallipoli delegata ai rapporti istituzionali di Fiaip. “Spesso trascurata in passato, è stata ripresa in considerazione per i suoi vantaggi: vicina al centro, ma abbastanza distante dalla confusione. In certi tratti gode della vista del fiume. In cinque minuti si raggiunge piazza Vittorio e al contempo permette di fare più facilmente una vita all’aria aperta, grazie anche alle ciclabili. È una zona che vedrà dei benefici nei prossimi anni, infatti c’è già fermento edile con il via a operazioni di riqualificazione”, sottolinea Gallipoli.

San Donato mostra segnali di recupero con un +1,5% e 1.640 euro al metro quadro (nel 2019 già segnata un +0,5%). “San Donato è in ripresa, anche se la percentuale di risalita non è significativa, è una media tra la prima parte, prossima a piazza Statuto, e la parte più spostata verso corso Tassoni”, commenta Gallipoli.  “Non godeva di una bella fama, ma negli ultimi anni grazie al passante ferroviario di piazza Statuto ha avuto una ripresa. Soprattutto il primo tratto di via ne ha giovato, comoda a Porta Susa e alle fermate metropolitane”. I valori hanno seguito un costante trend positivo dopo il tonfo del 2014/2015.

Cenisia sale con il +1,3% e 1.858 euro al metro quadro (recuperando dal -1,8% del 2019). Anche in questo caso la forza gravitazionale di una zona limitrofa fa da traino favorevole. In questo caso Cenisia gode dell’influenza del cuore liberty di Torino.  “Non vanta palazzi storici e signorili come Cit Turin, ma ha prezzi più abbordabili, beneficia della presenza di tanti servizi e della vicinanza alla metropolitana”, spiega Luca Portinaro. “La lieve crescita dei valori è una media di zona, che sale avvicinandosi a piazza Adriano e piazza Bernini”.

DISCESA PREZZI SI ATTENUA

Diverse zone di Torino caratterizzate negli anni passati da consistenti discese dei prezzi, nel 2020 hanno mostrato cali ben più moderati. Borgo Vittoria è la zona più penalizzata e registra il peggior dato annuale con il -3% e 1.218 euro al metro quadro. Parella segna il -2,9% con un prezzo medio al metro quadro di 1.579 euro. Nizza Millefonti scende con il -2,1% e 1.713 euro al metro quadro.
Cavoretto scende al -1,9% con 2mila euro al metro quadro, incrementando la perdita di valore già subita nel 2019 del -1%. Madonna di Campagnaregistra il -1,4% con 1.000 euro al metro quadro. Mentre Barriera di Milano registra il -1,2% con un valore al metro quadro di 826 euro (nel 2019 aveva registrato il -4%).  Regio Parco–Barca registra il -1,1% con 1.216 euro al metro quadro (mentre nel 2019 aveva un valore positivo seppur contenuto del +1,5%). Pozzo Strada segna il -0,9% con 1895 euro al metro quadro (nel 2019 era scesa al -3%). Santa Rita registra il -1,1% con 1.632 euro al metro quadro (nel 2019 era a -1,2%).

AUMENTO ZONE DAI VALORI STABILI

Aumenta il numero di aree con valori stabili e differenze percentuali prossime allo zero.

Aurora torna in positivo con lo  0,1% e 984 euro al metro quadro (nel 2019 era scesa al -1%). Gran Madre-Crimea resta pressoché invariata con il -0,1% e 3.418 euro l metro quadro (nel 2019 era -0,3%). Lingotto segna il +0,1% con 1.195 euro al metro quadro e ritorna in positivo dopo il -1,4% del 2019. Anche Lucento e Vallette si attesta al +0,1% con 846 euro al metro quadro (nel 2019 segnava il -2,6%). Madonna Pilone – Sassi – Bertolla segna il -0,5% con circa 2mila euro al metro quadro, come registrato nel 2019. Mirafiori Nord si attesta sul +0,9% con 1.530 euro al metro quadro (nel 2019 era al +0,8% ). Mirafiori Sud recupera lievemente i valori con un +1,1% con 1.371 euro al metro quadro. Regio Parco Sud – Aurora segna 0,8% con 1.713 euro al metro quadro. In lieve recupero San Salvario con il -0,5% e 1.942 euro al metro quadro (nel 2019 segnava il -2,3%). Stabile San Paolo con il -0,4% (nel 2019 era al +0,1%). Crocetta torna in positivo con il +0,7% e 2.410 euro al metro quadro, interrompendo una serie di annate in discesa (nel 2019 segnava il -0,3%).

LA PROVINCIA

La provincia torinese registra nel 2020 un calo del 5% nelle compravendite rispetto 2019. Confrontando il dato con quello del capoluogo, vanta una migliore tenuta complessiva nell’anno della pandemia.  Se la città perde il 13% di compravendite, la provincia scende solo del 5%. Otto punti percentuali dividono le due macro aree. Mentre nel 2019 la differenza nelle transazioni era nettamente meno evidente: un solo punto percentuale e con numeri in positivo (Torino città +1%, provincia +2%). Sul fronte prezzi la provincia resta pressoché stabile con un -0,8%, anche in questo caso va a ridursi il gap percentuale del 2019, già lieve, tra la città di Torino e la provincia (Torino -0,8%, provincia -1,3%).

Il recupero delle quotazioni è trainato sostanzialmente da un ritorno a valori positivi di Chivasso con il +1% (nel 2019 era a -1,3%), Collegno con il +1,2% (nel 2019 era a -1,8%) e Moncalieri con -0,5% (nel 2019 segnava il -3,5%). Mentre molti altri Comuni non hanno avuto particolari oscillazioni nei prezzi.

Il mercato residenziale dell’Alta Val di Susa e Val Chisone, fatto principalmente di seconde case, vede migliorare i prezzi degli appartamenti in montagna, anche se permane il segno negativo: -1,3% (nel 2019 era -3%). Le case indipendenti sono quelle che fanno più fatica a trovare acquirenti sul  mercato e scendono del 2,9% (nel 2019 segnavano il -3,5%).

BOX, UFFICI E NEGOZI

Il mercato dei box e dei posti auto nel 2020 torna a scendere con una lieve flessione del -0,9%, perdendo la stabilità raggiunta nel 2019 e rivelando lo scarso interesse per il settore. Il mercato dei locali commerciali e del terziario scontano la crisidovuta alle restrizioni per l’emergenza Coronavirus che deprime i prezzi del -5,5%. Anche gli uffici in città perdono valore e segnano il -4%.

MUTUI
Nonostante la pandemia da Covid-19, il 2020 ha segnato una crescita nella richiesta di mutui per l’acquisto della prima o della seconda casa nel territorio torinese, segnando un +2,8% rispetto al 2019.

 

PREVISIONI 2021

Mercato parte con sprint, ma transazioni rallentate dal credito e smart working

 

Il 52% degli operatori del settore immobiliare ritiene che il 2021 avrà un andamento migliore rispetto al  2020. Senza più blocchi e restrizioni, le agenzie e le attività di mediazione sono pienamente operative e il sentiment prevede una nuova crescita dei volumi delle transazioni e un ritorno ai livelli pre-Covid.

Sebbene la spinta espansiva nelle compravendite degli scorsi anni si sia interrotta, il 2020 ha mostrato un settore residenziale stabile, con un numero di compravendite penalizzato dalla chiusura per la pandemia, che tuttavia ha retto l’urto senza mutarne l’equilibrio.

“Non ci sono stati shock”, commenta Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino. “Ma si tratta di un’analisi a stretto giro, in cui il mercato è rimasto stabile perché la domanda si è adattata alle nuove circostanze. Se la crisi stenterà a placarsi, sarà facile che ci siano altri effetti. Chiusure, aperture a singhiozzo, attività che non incassano, l’impoverimento dei cittadini possono avere ricadute anche su un bene sentito come prioritario come la casa. Gli immobili sono come un polmone che respira l’aria socio demografica dei suoi abitanti”, sottolinea il presidente.

In questi primi mesi del 2021 si delineano scenari diversi rispetto al passato, ma sempre determinati dalla crisi pandemica. Andamenti singolari riguardano le locazioni di bilocali per studenti o di appartamenti a uso turistico: fermi sul mercato per il blocco degli spostamenti.

Ma anche le compravendite ne sono influenzate. “L’inizio del 2021 – spiega Amerio – rivela un ottimo sprint nell’interesse e nella domanda, ma si riscontra un complessivo rallentamento nella chiusura delle compravendite, a causa dell’allungamento dei tempi dovuto allo smart working degli operatori bancari che si trovano a evadere una maggiore quantità di richieste di mutuo”. Inoltre, ne consegue che “su un numero più alto di richieste di mutuo, proporzionalmente aumentano anche le possibilità in cui il credito non sia concesso e l’abitazione, data per venduta, torni sul mercato. In sintesi, non si tratta di mutamenti stravolgenti, ma di andamenti che si sintonizzano sugli attuali scenari, caratterizzati da una generale maggior incertezza”.

 

Fiaip Collegio Provinciale di Torino

Gesti osceni in auto nel parking D’Azeglio Galilei

Un cittadino italiano di 47 anni è stato sorpreso lo scorso lunedì pomeriggio da personale del Commissariato Barriera Nizza in servizio di Volante mentre compiva atti di autoerotismo all’interno della propria auto.

L’uomo era parcheggiato con la parte anteriore dell’auto rivolta verso la strada e aveva pagato regolarmente per un’ora il posteggio; i poliziotti lo avevano già controllato una mezz’ora prima, essendosi accorti che lo stesso stava tentando di mettere dei ritagli di un tappetino da palestra ai finestrini dell’auto e gli avevano intimato di allontanarsi. Invece al loro passaggio, il quarantasettenne era ancora lì, stavolta occupato in atti osceni. Il luogo scelto, in particolare, si trova nelle immediate vicinanze di una zona verde con annessa un’area giochi per bambini. L’uomo, che ha dei precedenti specifici per analoghi episodi, è stato arrestato per atti osceni in luogo pubblico, commessi nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, con il pericolo concreto che essi vi assistessero. Inoltre, essendo stato trovato in possesso, durante la perquisizione dell’auto, di una dose di cocaina, che si stava apprestando a consumare, l’uomo è stato sanzionato amministrativamente. Gli agenti gli hanno ritirato la patente di guida.

Lifebrain, nuovi laboratori di analisi in Piemonte

LIFEBRAIN ACQUISISCE IL 100% DI UNILABS ITALIA SRL E AGGIUNGE AL PROPRIO NETWORK QUATTRO NUOVI CENTRI IN PIEMONTE

Si aggiungono al network di Lifebrain, il più grande gruppo di laboratori di analisi in Italia con oltre 320 centri e più di 6 milioni di pazienti all’anno, quattro nuove unità in Piemonte, operanti nel campo della diagnostica e dei servizi ambulatoriali polispecialistici

Lifebrain S.r.l., gruppo leader nei servizi di laboratorio analisi e diagnostica controllato dal fondo Investindustrial, ha rilevato il 100% del capitale della holding Unilabs Italia S.r.l, di cui fanno parte Raffaello S.r.l. – società che fornisce un’ampia gamma di analisi mediche con relativo ambulatorio polispecialistico attraverso due centri medici situati nella città di Torino e un centro medico situato nella città di Alba – e Unilabs IMT-Medil S.r.l, che gestisce un affermato ambulatorio privato con sede a Torino, con un laboratorio specializzato in anatomia patologica.
L’operazione consente a Lifebrain di consolidare e rafforzare la propria presenza in Piemonte – dove contava già 8 centri – e di proseguire un percorso di crescita e consolidamento che ha portato il Gruppo ad essere presente in 17 regioni con oltre 320 centri.
Nell’acquisizione di Unilabs Italia S.r.l., Lifebrain è stata assistita per gli aspetti legali dallo studio legale Dentons, con un team multidisciplinare guidato dal partner Luca Pocobelli, e per gli aspetti finanziari da Kon.
Il Gruppo Unilabs è stato assistito da Brera Advisory S.p.A. in qualità di advisor finanziario, con un team guidato dal partner Niccolò Querci, e dallo studio legale Chiomenti, in qualità di advisor legale, con un team guidato dal partner Antonio Sascaro.
“L’acquisizione delle attività in Piemonte del Gruppo Unilabs si inserisce nel percorso di crescita del Gruppo Lifebrain, che mira a fornire un accesso sempre più diffuso ai nostri servizi diagnostici rafforzando la propria presenza e l’offerta di servizi di qualità a livello locale”, ha commentato Riccardo Manca, Direttore Generale di Lifebrain. “In una regione di forte rilevanza strategica e in prima linea nella lotta al covid-19 come il Piemonte, rafforzare il nostro network di laboratori significa garantire ancor più vicinanza ai pazienti e alle persone, offrendo una rete di servizi sempre più di qualità e sempre più capillare”.

Lifebrain
Lifebrain è il Gruppo leader in Italia nella medicina di laboratorio per i pazienti, le strutture sanitarie e le imprese. Con un network di oltre 320 tra Laboratori e Centri Prelievo ed una presenza capillare in 17 regioni, Lifebrain rappresenta il più grande provider di analisi cliniche di laboratorio nel campo della chimica clinica, dell’ematologia, dell’immunochimica, della microbiologia, della biologia molecolare, della citologia e della patologia.
Lifebrain, i numeri:
⦁ Più di 1.500 addetti
⦁ Un volume di oltre 25 milioni di esami l’anno
⦁ Più di 6 milioni di pazienti assistiti ogni anno
⦁ Più di 1.500 analiti testati nei 3 principali hub in Veneto, Lazio, e Puglia e 16 mini-hub regionali (modello hub& spoke)
⦁ Medesime apparecchiature, identiche metodologie e uguali indici di riferimento in tutti i centri Lifebrain

 

Riaprono alle visite il parco e il Castello di Pralormo

 

Sabato 8 e domenica 9 maggio 2021

(a seguire tutte le domeniche fino al 31 ottobre)

 

Consolata Pralormo racconta: ‘’Per tutto il mese di aprile ho ammirato in solitudine lo strabiliante spettacolo della fioritura dei miei tulipani. Per condividerne con voi la bellezza ho pensato di omaggiare a tutti i visitatori che verranno al Castello sabato 8 e domenica 9  maggio, alcuni bulbi di tulipano. Sono proprio i bulbi che, nel mese di aprile, erano fioriti nel nostro parco e che potranno fiorire nei vostri terrazzi e giardini!

 

Messer Tulipano ora cede il passo a ‘’Madamigella Orchidea’’!

 

Il parco e le sue curiosità

 

Nell’antica serra francese, bellissima costruzione del XIX secolo in ferro e vetro proveniente da Parigi, fra una bellissima collezione di felci particolari e il profumatissimo gelsomino, regna indisturbata ‘’Madamigella Orchidea’’.

Tra le varietà di orchidee fiorite si ammirano la Cypripedium (detta anche scarpetta di Venere), la Phalaenopsis,  la Cymbidium e la straordinaria varietà ‘’Vanda’’ (che si è naturalizzata dopo 7 anni sul muro della serra) la cui particolarità è quella di non avere la terra ma di ricevere nutrimento solo tramite la nebulizzazione delle radici.

 

Inoltre, da sabato 8 maggio, una NOVITA’ all’interno della serra!

Quest’ultima infatti ospita l’esposizione di una serie di acquerelli dell’artista e scrittrice cinese Kwong Kuen Shan tratti dal suo libro ‘’Il gatto e l’orchidea’’.
Questa idea è nata anche per omaggiare Lunetta, la gatta castellana che, chi ci segue sui social, ha già conosciuto!

Gli acquerelli illustrano i gatti e la saggezza del loro comportamento, ma raccontano anche della bellezza e dell’energia silenziosa dei fiori e, in particolare, delle orchidee.

In Cina il significato dei fiori, le cui radici risalgono a migliaia di anni fa, è strettamente legato alla cultura, alla religione e ai miti. Molti sarebbero dotati di grande saggezza, e alcuni di essi sono divenuti parole chiave che evocano concetti, simboli di vita, esempi di virtù.

Le illustrazioni sono accompagnate da proverbi, poesie, pensieri e citazioni da classici popolari cinesi che aiutano a guardare i fiori con occhi nuovi e che animano bei sentimenti, riflessioni e stupore. Come accade ai gatti raffigurati, che sembrano affascinati dai fiori tra i quali si muovono.

 

 

Boni, Intelligenza artificiale: “Sconfitta frutto di divisioni”

“Propongo un appello che mobiliti politica e società civile, intellettuali e imprenditori, cittadini e lavoratori, candidati a sindaco di tutti gli schieramenti”

Igor Boni (Candidato alle primarie del centrosinistra di Torino):
“La sconfitta, almeno per ora, della nostra città riguardo al Centro per l’Intelligenza Artificiale è figlia delle divisioni politiche, della incapacità di fare squadra, della non volontà di lavorare insieme e della scarsa visione per il futuro. Torino deve interrompere il declino economico e sociale che sta vivendo e questa iniziativa era – ed è – una occasione da non perdere. Io credo che l’errore sia stato quello di andare in ordine sparso, utilizzando il centro come fosse una prerogativa di una parte politica e non di tutti. Serve ora, anche se apparentemente è troppo tardi, che le forze politiche operino insieme e indipendentemente dal loro orientamento politico, che i Parlamentari piemontesi lavorino insieme, indipendentemente dal loro orientamento politico, che la giunta Appendino e la Giunta Cirio lavorino insieme e facciano sentire la loro voce. Lavorare insieme su obiettivi comuni è il metodo rivoluzionario da utilizzare, peccato che si faccia fatica a comprenderlo. Qualcuno mi farà notare che le forze politiche locali erano tutte d’accordo; io affermo che occorreva e occorre un lavoro comune, non sollecitazioni che arrivano da mille rivoli per intestarsi una vittoria che infatti non c’è.
Propongo un appello che mobiliti politica e società civile, intellettuali e imprenditori, cittadini e lavoratori, candidati a sindaco di tutti gli schieramenti, che possa divenire una mozione parlamentare urgente, affinché il Governo trovi il modo di realizzare il centro a Torino, altrimenti sarà un ulteriore segno del declino irreversibile; un declino che voglio interrompere e che potrà essere interrotto solo con il senso di responsabilità di lavorare con e non contro”.

Al Regio La Traviata è dal vivo. Per sostenere la cultura nessun biglietto omaggio

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La libertà di tornare finalmente a Teatro

Teatro Regio, domenica 9 maggio 2021 ore 16

Domenica 9 maggio, alle ore 16il Regio apre le sue porte e accoglie finalmente il pubblico in sala.
«È grande l’emozione e la soddisfazione in questi giorni che precedono la riapertura», spiega Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Regio: «Il rapporto con il pubblico è stato sempre mantenuto grazie alle opere e ai concerti in streaming. Anche se a porte chiuse, il Teatro non si è mai fermato, e in questo anno abbiamo continuato a lavorare e a far vivere il nostro palcoscenico: da ottobre siamo alla quarta opera allestita in forma scenica, per questo siamo in grado di riaprire con un’opera e un concerto sinfonico garantendo la totale sicurezza per i lavoratori e per il pubblico». Inoltre, proseguendo il percorso di risanamento dei conti del Regio, Rosanna Purchia lancia un vero e proprio segnale di trasparenza e rigore: «Riaprire il Teatro Regio è per tutti noi motivo di festa, ma non possiamo permetterci alcuno scostamento di bilancio, per cui, in aggiunta alle azioni già previste e intraprese, annuncio che non sono previsti biglietti omaggio. E sono molto lieta che le Istituzioni e i Soci Fondatori del Teatro abbiano accolto con favore questo segnale».La traviata di Giuseppe Verdi va in scena domenica 9 maggio alle ore 16 con 4 repliche: venerdì 14 alle ore 18.30, domenica 16 alle 15, mercoledì 19 alle 15 e sabato 22 alle 18.30. Tutti gli orari sono programmati per consentire al pubblico il rientro a casa nei limiti consentiti dal Dpcm.
L’allestimento è quello realizzato nel 2018 dal Teatro San Carlo di Napoli con la regia di Lorenzo Amato, le scene di Ezio Frigerio e i costumi del Premio Oscar Franca SquarciapinoRani Calderon dirige l’Orchestra e il Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Nel cast: Gilda Fiume nel ruolo del titolo, Julien Behr come Alfredo e Damiano Salerno è Giorgio Germont.
Il maestro israeliano Rani Calderon, Direttore musicale al Teatro Municipal di Santiago del Cile, sale per la prima volta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio. Ha studiato con i migliori insegnanti del suo tempo: la leggendaria pianista Pnina Salzman, direzione d’orchestra con Mendi Rodan e Noam Sheriff, e composizione con Yitzhak Sadai, frequentando le Accademie musicali di Tel Aviv e Gerusalemme. Ha proseguito la sua formazione in Europa, approfondendo lo studio del repertorio operistico. Collabora abitualmente con: Théâtre de La Monnaie di Bruxelles, Volksoper di Vienna e New Israeli Opera di Tel Aviv.Ecco come nasce questo spettacolo nelle parole del regista Lorenzo Amato: «Concepire e mettere in scena La traviata non è stato un lavoro preparato a tavolino con lucida razionalità, piuttosto si è trattato di una riflessione sulla malattia, sul tempo che scorre via inesorabile, l’amore, la violenza delle convenzioni sociali, l’ipocrisia, il sacrificio e infine la morte. Al centro dello spazio scenico, su un fondale trasparente come un vetro, la pioggia scorre implacabilmente per l’intera durata dello spettacolo, filtrando la visione delle grandi tele pittoriche create da Ezio Frigerio che descrivono gli ambienti. Un elemento che potrebbe essere visto come semplice metafora di una Parigi grigia, fredda e piovosa, ma che per me rappresenta molto di più: straniamento, allusione, stato d’animo, dolore, fino a quell’offuscamento della vista che le malattie particolarmente debilitanti provocano in ciascuno di noi».
Occhi brillanti e luminosi, un amore per il canto che emerge a ogni sorriso e ogni parola, soprano lirico d’agilità, Gilda Fiume è Violetta, gradito ritorno al Regio dopo il debutto nel 2019 nel ruolo di Gilda nel Rigoletto con la regia di John Turturro. Doppio debutto – al Teatro Regio e nel ruolo di Alfredo Germont – per il giovane tenore francese Julien Behr: dotato di una voce nitida e agile da tenore leggero è stato nominato nel 2009 Artista lirico rivelazione dall’ADAMI e nel 2013 nella stessa categoria al «Victoires de la musique classique». Il Teatro Regio prosegue così nell’impegno di scoperta e proposta di giovani talenti: ricordiamo tra tutti la straordinaria prova di Maria Agresta nei Vespri siciliani del 2011 con la direzione del Maestro Noseda e Iván Ayón Rivas nella Bohème della Fura dels Baus nel 2016. Ancora un debutto, quello di Lorrie Garcia nel ruolo di Flora. Infine, il baritono Damiano Salerno nel ruolo di Giorgio Germont: presenza scenica perfetta e timbro chiaro. Completano il cast: Ashley Milanese (Annina), Joan Folqué (Gastone), Dario Giorgelè (Douphol), Alessio Verna (D’Obigny), Rocco Cavalluzzi (Grenvil). Nel corso delle 5 recite si alterneranno: Luigi Della Monica e Alejandro Escobar (Giuseppe), Riccardo Mattiotto e Marco Sportelli (un domestico), Giuseppe Capoferri e Marco Tognozzi (un commissionario). Giancarlo Stiscia firma la coreografia, le luci sono di Marco Giusti.

Sabato 29 maggio alle ore 19.30 il maestro Rani Calderon sale nuovamente sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio per dirigere un concerto che prevede la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 8 in sol maggiore, op. 88 (Inglese) di Antonín Dvořák.

Un ringraziamento speciale va alla Prefettura di Torino, alla Commissione Provinciale di Vigilanza di Torino e alla Commissione Comunale di Vigilanza di Torino, le tre istituzioni che stanno lavorando in sinergia per dotare di agibilità definitiva il Teatro, e con cui stiamo lavorando in tempi brevissimi per consentire, con un provvedimento provvisorio, di riaprire in sicurezza il Regio dopo quindici mesi di chiusura.

In ottemperanza alle più recenti disposizioni per il contenimento della pandemia, il Regio torna ad accogliere il pubblico in sala per un massimo di 500 persone. Il Teatro ha realizzato importanti interventi strutturali e organizzativi per assicurare la fruizione degli spettacoli in condizioni di sicurezza sanitaria. Per questo motivo l’acquisto dei biglietti sarà possibile esclusivamente online sul sito www.teatroregio.torino.it e l’accesso in Teatro è consentito da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per le necessarie verifiche e procedure: consegna dell’autodichiarazione di assenza di sintomi riconducibili al Covid-19 e di assenza di contatti stretti con persona affetta da Covid-19 negli ultimi 14 giorni, misurazione della temperatura all’ingresso, distanziamento in foyer e in sala, obbligo della mascherina durante tutta la permanenza in teatro.

Biglietti in vendita da lunedì 3 maggio esclusivamente su www.teatroregio.torino.it.
Prezzo dei biglietti per La traviata: posto unico numerato € 100; biglietti a € 30 per under 30.
Prezzo dei biglietti per il concerto: posto unico numerato € 20.
È possibile acquistare i biglietti utilizzando i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti del Regio annullati causa Covid.

Crediamo che il sostegno della collettività sia oggi fondamentale e chiediamo, a chi vorrà e potrà, di sostenerci: è possibile donare il voucher o donare un importo a scelta. In entrambi i casi si usufruisce delle agevolazioni fiscali previste per l’Art Bonus. Ricordiamo, infine, che è possibile destinare il 5 per mille dell’IRPEF a favore del Regio: un modo semplicissimo per mantenere viva la cultura musicale e il Teatro.
Con l’aiuto di tutti possiamo preservare al meglio la grandezza e la qualità del Regio, i suoi spettacoli, i suoi artisti e lavoratori, e far sì che rimanga tale per tutti, per sempre.

Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it.

I concerti dell’Orchestra Rai ripartono in presenza

I concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Primavera- Estate al debutto il 9 aprile, sono stati caratterizzati dalla non presenza di pubblico causa pandemia.

Finalmente dal 6 maggio, anche se in numero molto ridotto (200 presenze ammesse), i concerti con il pubblico sono ripartiti. Fabio Luisi, con al pianoforte Alexander Malofeev , ha diretto l’Orchestra Rai  con musiche di Liszt e Ciaikovskij. I concerti proseguiranno fino al primo luglio. Tanti i musicisti di prestigio e una novità con 4 concerti in un meraviglioso viaggio di contaminazioni con “le altre musiche” denominati Rai Orchestra Pops, con musiche di John Green Wood, Keith Emerson, William Grant Still, Frank Zappa, Scott Joplin, Quinn Mason,Duke Ellington, Alberto Ginastera, , Giovanni Sollima,, Nirvana, George Gershwin, Winton Marsalis. Riprendono anche le “Domeniche dell’Auditorium”. I concerti inizieranno alle 20. Diretta su Radio 3 e in live streaming su raicultura.it

Pier Luigi Fuggetta

Il Giro d’Italia 2021 parte da Torino

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A 10 anni di distanza dall’ultima volta, e nel 160° anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia

Domani alle ore 14.oo, inizierà da Torino il Giro d’Italia di ciclismo. A 10 anni di distanza dall’ultima volta, la città di Torino e la Regione Piemonte ospiteranno ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia. Dopo quasi 2 anni di eventi bloccati, manifestazioni sportive cancellate e attività commerciali chiuse a causa delle “misure anti-Covid”, il Giro d’Italia sembra aver ridato un po’ di vita e di colore al capoluogo piemontese.

Il Giro si aprirà appunto sabato 8 maggio con un cronopologo individuale di 9 km per le vie della città. La tappa partirà dalla sontuosa piazza Castello e proseguirà fino in piazza Gran Madre, passando dal Valentino e da corso Moncalieri.

La seconda tappa si svolgerà invece nella giornata di domenica 9 maggio e sarà la suggestiva Palazzina di Caccia di Stupinigi a fare da sfondo alla partenza prevista per le 12.40. I ciclisti dovranno affrontare la sfida di 179 km per poi giungere e far riposare le proprie bici nella cittadina di Novara.

La terza tappa partirà appunto da Novara per poi concludersi 187 km dopo a Biella.

Un evento quello del Giro d’Italia che comporterà notevoli cambiamenti alla viabilità torinese e “piemontese” ma che rappresenta, quest’anno come non mai, una competizione sportiva dal sapore di libertà.

 

 Simona Pili Stella

Covid, il bollettino di venerdì 7 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 867 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 65 dopo test antigenico), pari al 3,3di 26.318 tamponi eseguiti, di cui 17.274 antigenici. Dei 867 nuovi casi, gli asintomatici sono 345 (39,8%).

I casi sono così ripartiti: 104 screening, 550 contatti di caso, 213 con indagine in corso: per ambito: 10 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 120 scolastico, 737 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 354.702 così suddivisi su base provinciale: 28.597 Alessandria, 16.985 Asti, 10.995 Biella, 51.069 Cuneo, 27.269 Novara, 190.106 Torino, 13.162 Vercelli, 12.550 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.464 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.505 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 162 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1764 (– 56 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.936

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.514.349 (+26.318 rispetto a ieri), di cui 1.532.074 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO11.384

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.384 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.540 Alessandria, 695 Asti, 422 Biella, 1.412 Cuneo, 931 Novara, 5.420 Torino, 506 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 93 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

329.456 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 329.456 (+1048 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.197 Alessandria, 15.872 Asti, 9.976 Biella, 47.345 Cuneo, 25.445 Novara, 176.968 Torino, 12.211 Vercelli, 11.745 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.360 extraregione e 2.327 in fase di definizione.

Femminicidio a Torino: guardia giurata uccide la moglie con cinque colpi di pistola

Marito e moglie si erano separati da pochi mesi ma lui, una guardia giurata, viveva ancora nello stesso palazzo, in corso Novara, in un altro appartamento.

Voleva restare vicino ai figli: una ragazza di 25 anni, già sposata, e un ragazzo di 16 che stava con la mamma.

Ieri, pero’, è scoppiata  una lite tra i due:  lei di 48 anni e lui di 50 anni.

L’ex le ha sparato cinque colpi. Dopo averla uccisa è rimasto a casa e ha aspettato la polizia.