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Per la ristrutturazione del bene confiscato
“Finalmente la notizia che aspettavamo da tempo è arrivata!” commenta così il Consigliere regionale dem Domenico Rossi la pubblicazione del bando regionale per la ristrutturazione del Castello di Miasino, che mette a disposizione, entro il 27 settembre, circa 1.400.000 euro per la riqualificazione architettonica e impiantistica dell’immobile, uno dei beni confiscati alle mafie più significativi in Italia.
“Sono contento che, sebbene i tempi di attesa siano stati eccessivamente lunghi, siamo finalmente arrivati ai lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, senza i quali il bene non potrebbe essere affidato socialmente”.
L’iter è partito diversi anni fa, prima con la mozione a prima firma del consigliere Rossi che, nell’ottobre del 2014, chiedeva alla Regione di farsi carico del Castello, e poi con gli atti della Giunta che il 23 marzo 2015 formalizzò all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) la volontà di acquisire al patrimonio regionale il Castello di Miasino che, un anno più tardi, consegnato ufficialmente alla Regione.
“In questi anni non mi sono mai arreso: in entrambe le legislature ho messo tra le priorità della mia azione il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie tra cui il Castello di Miasino, l’unico gestito direttamente dalla Regione Piemonte. Si tratta di un percorso che ha coinvolto prima la Giunta Chiamparino e oggi quella guidata dal Presidente Cirio. Ma potremo dirci davvero soddisfatti solo quando il castello tornerà alla collettività e genererà economia pulita e cultura per la nostra comunità” aggiunge Rossi.
“Non possiamo perdere altro tempo” conclude il Consigliere “per questo ho già chiesto al Presidente Cirio che, durante l’anno stimato per i lavori di ristrutturazione, si predisponga contemporaneamente il bando per l’assegnazione sociale del bene, in modo che i tempi non si allunghino ulteriormente. Che bello sarebbe riuscire ad affidarlo entro la fine del 2022. Continuerò certamente il mio impegno per monitorare il percorso”.
Si segnala di seguito il link per consultare il bando: https://bit.ly/3AnnmFB .
Venerdì 6 agosto a Torino open day ad accesso diretto (senza prenotazione) dedicato ai ragazzi dai 12 ai 19 anni di tutto il Piemonte
Si terrà presso l’Hub di Reale Mutua (via Carlo Del Prete 28).
Dalle ore 14 alle ore 20, sono 300 i posti disponibili. Il vaccino usato sarà Moderna.
Ambrogio (Fdi): “Aree gratis per progetto Intel”
“Il progetto Intel, che prevede l’insediamento di una nuova fabbrica europea a Mirafiori, deve registrare uno sforzo comune per garantire le condizioni migliori di fattibilità, logistica e operatività: mi aspetto che TNE, trainata dai soci pubblici nel capitale, metta a disposizione gratis le aree attualmente in gestione e non ancora riconvertite o riqualificate”.
A sostenerlo Paola Ambrogio, candidata per FDI alle prossime elezioni comunali, che aggiunge: “Torino Nuova Economia è una società di intervento, a capitale prevalente pubblico, costituita nel 2005 da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino e Fiat SpA, finalizzata al mantenimento nell’area di Mirafiori di un polo di attività produttive. Gestisce circa 300 mila metri quadrati di aree da restituire al tessuto urbano mediante interventi di riqualificazione urbanistico edilizi e di valorizzazione socio-economica. Quale miglior occasione? Si concedano questi spazi, gratuitamente, al progetto Intel!”
“Tutti hanno il dovere – conclude la Ambrogio – di favorire il rilancio economico, produttivo e sociale della Città: ciascuno faccia la sua parte e non si sprechi l’ennesima opportunità di crescita. E’ indispensabile preparare Torino al post-Stellantis e il dossier Intel deve essere in cima ai pensieri di tutte le parti in causa”.
Il bollettino Covid di mercoledì 4 agosto
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 257 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui30dopo test antigenico), pari all’1,6% di 15.887tamponi eseguiti, di cui10.100antigenici. Dei 257 nuovi casi, gli asintomatici sono 112 (43,6%).
I casi sono così ripartiti: 50 screening, 157 contatti di caso, 50 con indagine in corso, 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 4 casi importati (tre dall’estero e uno da altra regione italiana)
Il totale dei casi positivi diventa quindi 370.590così suddivisi su base provinciale: 30.095 Alessandria, 17.596 Asti, 11.610 Biella, 53.474 Cuneo, 28.765 Novara, 197.942 Torino, 13.860 Vercelli, 13.170 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.525 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.553 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 5 (-2 rispetto aieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 86(+ 6rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 2.634
I tamponi diagnostici finora processati sono 5.975.406(+ 15.887rispetto a ieri), di cui 1.903.496risultati negativi.
I DECESSI RESTANO 11.700
Nessun decessodi persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.
Il totale rimane quindi 11.700 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
356.165GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 356.165(+136rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.145 Alessandria, 16.829 Asti, 11.094 Biella, 51.622 Cuneo, 27.496 Novara, 191.218 Torino, 13.233 Vercelli, 12.676 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.409 in fase di definizione.
Rubrica a cura di Progesia Management Lab
Inserito nel 2020 tra i 10 top manager di BusinessPerson of the Year nella categoria Food stilata dal magazine Fortune, Alberto Bertone è un imprenditore lungimirante. Fondatore, Presidente e Amministratore Delegato di Acqua Sant’Anna Spa, anche su consiglio del padre, da giovane diversifica il business nel settore dell’edilizia residenziale e industriale – tradizione di famiglia – per cimentarsi in quello delle acque minerali e nel 1996 fonda l’azienda Acqua Sant’Anna.
Con 20 milioni di bottiglie prodotte ogni giorno, oggi il marchio è leader in un mercato composto da circa 300 etichette e dominato dalle multinazionali, inoltre è la terza realtà imprenditoriale del Piemonte. Oltre alla leggerezza e alle proprietà organolettiche di quest’acqua che scorre nella Valle Stura, a Sant’Anna di Vinadio (CN), una delle leve del successo dell’azienda è l’innovazione. Da subito Bertone ha investito nella tecnologia automatizzando le linee di produzione; attento all’ambiente e alle tematiche green prima che diventassero una moda ha scelto una logistica che si avvale del trasporto su nave e su rotaia, più efficiente e a minore impatto ambientale, e la movimentazione delle merci avviene con dei robot a guida laser elettrici. Anche dal punto di vista del marketing e della comunicazione Sant’Anna è stata un precursore ed ha lanciato sia una campagna pubblicitaria con l’immagine del neonato, sinonimo di qualità superiore, sia una comparativa in cui confrontava le caratteristiche della sua acqua con quelle dei competitor. In 25 anni di attività l’azienda del beverage ha investito ingenti somme nella ricerca raggiungendo ottimi risultati. Ma l’attenzione non finisce qui: lo stabilimento è stato ristrutturato con materiali ecocompatibili, il calore dei macchinari di produzione è impiegato per il riscaldamento del sito e degli uffici e i camion usati sono alimentati a LNG, i migliori in termini di autotrasporto sostenibile, abbattimento delle emissioni in atmosfera e dal punto di vista acustico.
Ripercorriamo la storia e i successi di Acqua Sant’Anna?
“Il mio è stato un inizio quasi casuale. Appartenendo ad una famiglia di costruttori lavoravo con mio padre e avevo fatto diverse operazioni immobiliari, ma del mondo dell’acqua non sapevo nulla. Poiché volevamo diversificare abbiamo deciso di entrare nel settore e abbiamo scelto l’acqua delle Fonti di Vinadio. Abbiamo chiesto la concessione, aperto lo stabilimento e siamo partiti. I primi due anni sono stati complicati: abbiamo costruito il capannone e fatto gli impianti, ma al momento di iniziare non avevamo vendite. Dopo un primo momento in cui con mio padre abbiamo pensato di cedere le quote ai soci, lui mi disse che se fosse stato giovane non avrebbe mollato. Ha saputo pungermi nel vivo e così ho proseguito. Avevo 29 anni e giravo l’Italia in macchina per far conoscere il prodotto fino a quando dopo circa 10 anni è diventato leader del mercato.
Un passo decisivo è stata la scelta di far analizzare la nostra acqua all’ospedale Sant’Anna di Torino, che ha constatato che i bimbi che la bevevano avevano dei benefici. Abbiamo così ottenuto il certificato di acqua per bambini, un attestato di qualità superiore.
Crescendo molto negli anni abbiamo deciso di diversificare e il primo lancio è stato SanTHE’ Sant’Anna, oggi tra il terzo e il quarto posto in Italia con una crescita del 30% all’anno. Nel 2019 abbiamo invece lanciato la linea Sant’Anna Fruity Touch al limone, ai frutti rossi e al lime, zenzero e guaranà: nel mondo questo tipo di prodotto ha grande successo, ma in Italia mancava e stiamo facendo promozione per farla crescere”.
Tecnologia, innovazione e sostenibilità sono le vostre keywords?
“Ogni azienda che guarda al futuro deve pensare a questi temi. La tecnologia serve per essere efficienti, l’innovazione coincide con il modificarsi per fare sempre meglio, anche perché la competizione è sempre più forte, e la sostenibilità è fondamentale per tutti noi che abitiamo su questo pianeta. La tecnologia è stata determinante perché man mano che crescevamo dovevamo reperire personale, ma nella nostra zona era difficile e così abbiamo trasformato i punti di debolezza in punti di forza robotizzando tutta l’azienda. In questo modo abbiamo raggiunto costi bassi in termini di mano d’opera ed un’efficienza superiore: un plus rispetto ai concorrenti. Ci tengo però a sottolineare che il personale che lavora con noi è del territorio e vive l’azienda come fosse propria. Siamo molto uniti e ci sentiamo una grande famiglia. L’innovazione, ma anche la capacità di avere un pensiero divergente, ci ha permesso inoltre di ovviare ad un altro problema: Vinadio è lontano dalle principali città italiane e per la logistica abbiamo puntato sui treni e sulle navi riuscendo così a distribuire i nostri prodotti ad un costo basso. Tutto questo lavoro, portato avanti con costanza, ci ha permesso di diventare leader in Italia e siamo orgogliosi del risultato raggiunto, anche se ovviamente non ci fermiamo”.
Ci presenta Bio Bottle, la bottiglia biodegradabile?
“È realizzata con un biopolimero di origine vegetale che non contiene petrolio. Siamo stati il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri biodegradabile e compostabile nei siti di compostaggio che in 80 giorni torna a far parte della natura. Abbiamo creduto molto in questo progetto, anche se le persone non si dimostrano così interessate. Purtroppo si parla molto di ecosostenibilità, ma al lato pratico si agisce poco”.
Anche Sant’Anna Beauty è un’idea innovativa. Di cosa si tratta?
“Si tratta di acque funzionali in pratiche dosi pronte da bere, studiate nei nostri laboratori, che oltre a dissetare fanno bene alla pelle. C’è quella che contiene acido ialuronico e zinco e quella al collagene idrolizzato e zinco. L’acido ialuronico si trova naturalmente nel nostro organismo e preserva l’idratazione dei tessuti e la lubrificazione delle articolazioni, ma negli anni diminuisce drasticamente, mentre lo zinco protegge le cellule dallo stress ossidativo e contribuisce al mantenimento dello stato fisiologico della pelle. Bere quest’acqua fa bene a tutti, ma soprattutto a chi non è più giovane. Il collagene invece è la più importante proteina strutturale della pelle perché garantisce tono ed elasticità. Da giovani la sintesi del collagene è maggiore della sua degradazione e quindi la pelle rimane liscia. L’avanzare dell’età, le cattive abitudini e gli inquinanti ambientali portano ad una maggiore distruzione del collagene con la conseguente formazione di rughe. Studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione del collagene idrolizzato ha un effetto benefico sull’aspetto e sull’elasticità della pelle, in particolare sulla riduzione delle rughe e sulla formazione delle linee sottili”.
Di recente ha proposto una cauzione sulle bottiglie in plastica per incentivare il riciclo. Approfondiamo il tema?
“Nella mia vita ho fatto alcune battaglie sul tema della sostenibilità e l’ultima di queste è legata al riciclo della plastica. Dobbiamo fare qualcosa di concreto per salvaguardare l’ambiente e a mio parere toccare nel portafoglio i consumatori è sicuramente una leva. Per questo vorrei convincere il Governo a far applicare una cauzione sull’acquisto di qualsiasi tipo di contenitore alimentare per evitare di trovare rifiuti per terra. Se applichiamo un piccolo costo aggiuntivo di 5-10 centesimi su tutti i contenitori, le persone saranno incentivate a restituirli per recuperare la cauzione oppure a raccogliere quelli dispersi per portarli nei centri di raccolta che possono essere posizionati nei centri commerciali, nei parcheggi o nei grossi condomini, favorendo così il corretto riciclo dei diversi imballaggi. Questo metodo è già in uso in alcuni paesi del mondo e ha raggiunto ottimi risultati”.
IL FOCUS DI PROGESIA
La storia dell’Acqua Sant’Anna inizia negli anni ’90, quando la famiglia Bertone decide di portare sulle tavole degli italiani un’acqua minerale che nasce a circa 2000 mt di altezza nelle valli sopra Vinadio, il cui nome è legato al Santuario Sant’Anna, protettrice delle mamme, luogo di culto cristiano più alto d’Europa, alla cui fonte i pellegrini sono soliti dissetarsi.
Il successo dell’azienda, oltre alle qualità intrinseche del prodotto, dovute alla sua origine – l’altitudine delle sorgenti, la purezza dell’aria, la conformazione delle rocce granitiche che filtrano naturalmente l’acqua – si è consolidato grazie ad alcune importanti iniziative di marketing, innovative per il momento storico in cui sono nate.
Quando l’Acqua Sant’Anna ottiene la certificazione di qualità da parte dell’ospedale Sant’Anna di Torino come acqua particolarmente adatta per i bambini, l’azienda decide di fare leva su questo argomento commerciale e così che per la prima volta su una bottiglia di acqua minerale compare la foto di un neonato: una semplice immagine che consente di far capire immediatamente all’acquirente il “valore” del prodotto, anche senza leggere in modo approfondito l’etichetta.
Un altro strumento di marketing che l’azienda ha iniziato fin da subito ad utilizzare con successo è la pubblicità comparativa, che consiste nel mettere a confronto in modo diretto le caratteristiche dei propri prodotti con quelli dei concorrenti.
Questo tipo di pubblicità è molto usato negli Stati Uniti, mentre è stato sempre poco utilizzato in Italia e Acqua Sant’Anna è stato uno dei primi marchi italiani a farne uso, facendo leva su alcune caratteristiche oggettive di qualità, per ottenere un vantaggio rispetto ai principali competitor.
In particolare sono state utilizzate delle tabelle per mettere a confronto alcuni dati chimico-fisici delle acque minerali dai quali emergeva che Sant’Anna aveva il residuo fisso più basso di tutte le concorrenti e anche la presenza di sodio, di nitrati e la durezza erano inferiori.
Quest’iniziativa ha dato un importante vantaggio competitivo ad Acqua Sant’Anna, ma ha anche avuto il merito di insegnare ai consumatori a leggere con attenzione le etichette sulle bottiglie, aumentando la consapevolezza dell’importanza di conoscere le caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua, per orientarsi nella scelta tra i diversi prodotti presenti sul mercato.
Coordinamento e Focus: Carole Allamandi
Intervista: Barbara Odetto
Musei accessibili, ecco il bando
Con il bando denominato “Musei accessibili” approvato il 26 luglio la Regione Piemonte intende supportare i musei locali per il miglioramento della fruizione e accessibilità di pubblici diversi, favorendo la conoscenza e una più diffusa applicazione dei nuovi livelli minimi di qualità per i musei approvati con il Decreto Ministeriale , “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale“ e suddivisi in obiettivi minimi obbligatori e di miglioramento
Gli standard indicati per la valorizzazione dei musei e dei luoghi della cultura forniscono una articolazione puntuale delle azioni da attuare in relazione all’accessibilità delle strutture museali, all’organizzazione degli spazi e alla sicurezza dedicata ad ogni visitatore, alla programmazione annuale delle attività e delle iniziative rivolte a tutti i pubblici del museo.
L’accessibilità è menzionata in più standard che definiscono un ampio quadro di approccio all’argomento.
In particolare vengono individuati come livelli minimi uniformi per l’accessibilità:
l’accesso fisico alla struttura di fatto le condizioni di fruibilità devono essere garantite attraverso il superamento delle barriere architettoniche, nel rispetto delle norme vigenti ed anche con l’adozione di modalità di accesso virtuali e da remoto;
i servizi volti a garantire idonee modalità di accoglienza e di assistenza da parte del personale addetto ed appositamente formato;
i percorsi di visita specifici;
la segnaletica e la comunicazione adatta anche a persone con disabilità sensoriale e cognitiva;
le informazioni sulle condizioni di accessibilità da rendere disponibili attraverso canali informativi consultabili anche on line.
I possibili beneficiari dell’avviso sono enti pubblici e privati titolari di musei stabilmente aperti al pubblico e dotati di statuto e/o regolamento formalmente approvato, che potranno presentare progetti per interventi in conto capitale (solo spese di investimento) volti a favorire l’accessibilità (spaziale, fruitiva,informatica) per diverse tipologie di pubblico.
Il bando è finanziato con un milione di euro ripartito su tre annualità, di cui 600.000 euro a favore degli enti privati e 400.000 euro per i pubblici. Le domande dovranno pervenire entro il 20 settembre 2021, ore12, esclusivamente con Posta Elettronica Certificata e utilizzando la modulistica scaricabile dal sito https://bandi.regione.piemonte.it/
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/avviso-pubblico-finanziamento-lanno-2021-denominato-musei-accessibili
(Foto Daniele Bottallo)
Cassonetti indecenti a Madonna di Campagna
Una lettrice molto attenta al decoro urbano ci invia queste immagini scattate nelle scorse ore nella zona di Madonna di Campagna.
Davvero un brutto spettacolo: ci auguriamo che Amiat si attivi affinché i rifiuti siano raccolti più celermente in questo e in altri quartieri della città.
La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di un soggetto indagato per riciclaggio dei proventi da truffe informatiche.
L’attività, diretta dalla locale Procura della Repubblica – P.M. Dott.ssa Manuela Pedrotta – e condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, si inserisce nell’ambito dell’operazione “CASANOVA”, che tra dicembre 2020 e maggio 2021 ha consentito di trarre in arresto 21 persone e denunciare ulteriori 50 soggetti per riciclaggio transnazionale di denaro proveniente dalla realizzazione di due tipi di truffe, quelle cc.dd. “sentimentali/affettive” e quelle informatiche, con accesso abusivo a personal computer e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni telematiche, in danno di privati e di aziende, sia in Italia sia all’estero.
Il destinatario del provvedimento restrittivo della libertà personale è un cittadino nigeriano rintracciato nella città della Mole.
L’arrestato avrebbe riciclato denaro frutto della truffa informatica denominata “man in the middle”, consistente nell’inserimento fraudolento nella corrispondenza informatica altrui e nella sostituzione nei rapporti commerciali tra le aziende “spiate”, così da indurre queste ultime, con e-mail ingannevoli, a trasferire le somme dovute per i rispettivi rapporti di credito/debito su conti correnti creati ad hoc, in uso all’indagato.
Le investigazioni, avviate nel 2018, hanno tratto origine da plurime denunce presentate da imprenditori nazionali ed esteri vittime delle descritte frodi, nonché dallo sviluppo di alcune segnalazioni di operazioni sospette che hanno consentito di individuare conti correnti sui quali sono state rilevate transazioni di denaro, per rilevanti importi, da parte di società ubicate in Italia e all’estero (Cina, Messico e Gran Bretagna). Nell’ultimo triennio l’arrestato avrebbe complessivamente riciclato proventi illeciti per oltre 230.000 euro.
Per contrastare il fenomeno nel suo complesso, nel corso dell’operazione “CASANOVA” le Fiamme Gialle hanno analizzato oltre 30.000 transazioni finanziarie e 200 segnalazioni per operazioni sospette, avvalendosi, grazie all’attivazione del Comando Generale – II Reparto, della cooperazione internazionale fornita da 22 Paesi.
L’azione condotta sul fronte dell’individuazione e del recupero dei proventi illeciti ha consentito all’Autorità giudiziaria, sino ad oggi, di disporre sequestri per complessivi 1,5
milioni di euro, nonché di restituire a talune delle vittime somme loro sottratte per 130.000 euro.
Donna muore investita da un Tir
DAL PIEMONTE / Un’anziana di 89 anni è stata investita da un tir a Busca, in provincia di Cuneo. L’incidente è avvenuto nei pressi della rotonda di viale Concordia mentre la pensionata stava attraversando la strada ed è stata travolta dall’automezzo. Sono intervenuti i carabinieri, il 118 e vigili del fuoco. La donna è morta subito dopo essere stata investita.