Un torinese (acquisito) a Finale Ligure/Pillole di spiaggia
Di Gianni Milani
Di Gianni Milani
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 97 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 13 dopo test antigenico), pari all’1,1 % di 8.174 tamponi eseguiti, di cui 6.381 antigenici. Dei 97 nuovi casi, gli asintomatici sono 45 (46,4 %).
I casi sono così ripartiti: 22 screening, 54 contatti di caso, 21 con indagine in corso; 3 Rsa/Strutture Socio-Assistenziali.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 373.170così suddivisi su base provinciale: 30.392 Alessandria, 17.664 Asti, 11.703 Biella, 53.765 Cuneo, 29.064 Novara, 199.163 Torino, 13.970 Vercelli, 13.322 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.537 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.590 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 11 (+ 2 rispetto aieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 127 ( + 12 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 3.254
I tamponi diagnostici finora processati sono 6.172.069 (+ 8.174 rispetto a ieri), di cui 1.955.048 risultati negativi.
I DECESSI RIMANGONO 11.705
Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.
Il totale è quindi 11.705 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.567 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.594 Torino, 526 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
358.073 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 358.073 (+ 149 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.434 Alessandria, 16.869 Asti, 11.136 Biella, 51.945 Cuneo, 27.759 Novara, 191.972 Torino, 13.298 Vercelli, 12.786 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.450 extraregione e 2.424 in fase di definizione.
All’interno dei due esercizi commerciali, i clienti giravano tra gli scaffali privi dispositivi di protezione individuale (mascherina) e, in entrambi i casi, i titolari, tutti e due di origini bengalesi, non sono intervenuti per invitarne l’utilizzo.
Uno dei due minimarket, inoltre, non ha rispettato gli orari di chiusura e al suo interno i clienti erano in numero superiore al limite di sicurezza consentito.
Entrambi i locali sono stati chiusi per 5 giorni e i titolari sanzionati, così come anche gli avventori privi dei dispositivi di protezione. Il totale delle sanzioni comminate ammonta a circa 2.400 euro.
Trattandosi di locali precedentemente già sanzionati e temporaneamente chiusi per violazioni relative al non rispetto delle norme anti Covid, gli agenti della Polizia Municipale hanno effettuato le dovute segnalazioni al Prefetto per eventuali ulteriori provvedimenti nei confronti dei titolari delle attività
Di ALA.DE.GRANHA
Una guerra dichiarata ma in pratica senza scontri. Ora la “guerre” potrebbe essere sostituita da “campagne électorale”, ma resterebbe comunque drôle. Con un’accezione che da “strano” scivola verso “sciocco”. Perché la campagna elettorale per il sindaco di Torino proprio tanto intelligente non sembra.
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La campagna elettorale drola di Torino mentre i sudditi pensano a ferie e sport
I primi rovesci e temporali sono già arrivati nelle zone a nord del Piemonte
L’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, ha emesso una allerta gialla per temporali sulle zone settentrionali e nord orientali dove i fenomeni potranno essere localmente forti. Le correnti in quota dai quadranti settentrionali attiveranno condizioni di foehn nel corso della giornata di oggi, che determineranno un calo delle condizioni di disagio per caldo.
A Torino è previsto bel tempo anche nei prossimi giorni ma le temperature dovrebbero abbassarsi di 5/6 gradi.
Coppa Italia
32esimi di finale
I granata si qualificano ai 16esimi di finale di Coppa Italia ed affronteranno,a dicembre,la vincente di Sampdoria-Alessandria
La gara di stasera è stata caratterizzata
da grande agonismo ma poca qualità ed idee.C’è ancora tanto da fare per mister Juric.Non è ancora il suo Toro.Mancavano diversi giocatori tra cui i titolari Bremer,Ansaldi e Belotti che è uscito quasi alla fine del primo tempo per un pestone ricevuto alla caviglia.Dopo 1 ora di gioco viene espulso un giocatore della Cremonese ma neanche in questo caso i granata riescono ad approfittare della superiorità numerica.Addirittura Mandragora sbaglia un rigore a 3 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare.Si arrivo ai rigori e si qualifica il Toro grazie ad una maggiore precisione nei tiri dal dischetto.M.Savic para un rigore che dà morale e spinta per la vittoria finale.
Poche note liete per Juric.Contro l’Atalanta servirà ben altro nella prima giornata di campionato e poi servono urgentemente 3 acquisti di qualità:un difensore centrale,un centrocampista ed un trequartista.
Vincenzo Grassano
Significano più assunzioni, più telecamere, più riqualificazione dei quartieri. È la strada tracciata dalla Lega quando era al Viminale, che ora è stata fortemente caldeggiata dal sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e che è stata riconfermata. Evidentemente, dopo anni di sinistra e di 5Stelle, Torino ha bisogno di aiuto”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
I fatti accaduti martedì scorso
Sono da poco passate le 20 in piazza della Repubblica quando la pattuglia del commissariato Dora Vanchiglia nota un soggetto, chinato accanto ad un cartone aperto, con in mano una cassetta degli attrezzi. L’uomo, un cittadino marocchino di 54 anni, sta mostrando il contenuto della scatola ad alcuni passanti. Alla vista della Volante, lo straniero abbandona la cassetta degli attrezzi e scappa; una fuga terminata alcuni metri dopo. I poliziotti rinvengono all’interno dello scatolone due casse altoparlanti. Insospettiti, controllano le automobili parcheggiate in zona, notando improvvisamente un veicolo con il finestrino infranto. Contattato il proprietario, questi riconosce gli altoparlanti e la cassetta degli attrezzi di sua proprietà.
Il cinquantaquattrenne è stato denunciato per ricettazione.
Richard Ford, nato a Jackson nel Mississippi nel 1944, -profondo osservatore dell’americano medio- è considerato uno dei grandi maestri del minimalismo americano contemporaneo. In questo libro, scandito in 10 racconti, c’è tutta la sua maestria di scrittore universale.
Compaiono i suoi luoghi. New Orleans, dove ha vissuto per anni; il Maine dove si è trasferito successivamente per iniziare una vita nuova, a East Boothbay, in quell’affascinante New England spesso al centro della sua narrativa. Il Canada (di cui ha ampiamente scritto nell’omonimo romanzo del 2012), altro luogo legato alla sua esistenza.
Elemento nuovo è invece l’Irlanda, in cui ambienta 2 racconti, ma presente sullo sfondo anche di altri, legata alle sue origini dal lato paterno (irlandesi erano gli antenati di Ford, ma in famiglia non se ne parlava).
Protagonisti sono per lo più uomini di mezza età, mediamente ricchi, spesso avvocati o agenti immobiliari, alle prese con le pastoie della vita. Ford indaga il loro modo di affrontare unioni e rotture, e come si destreggiano da divorziati o vedovi, mettendo a fuoco anche i loro rapporti con figli, parenti e amici. Sempre scandagliando le loro anime e menti con una maestria che è il suo marchio di fabbrica.
Sono 8 racconti brevi e 2 più lunghi, come “Mantenere il controllo” in cui il maturo agente immobiliare Peter Boyle, che da anni trascorreva le vacanze estive nel Maine con la moglie Mae, ora rimasto vedovo decide di affittare la casa limitrofa a quella in cui erano soliti villeggiare, e nella quale lei si era tolta la vita.
Tra gli altri brani, “Andando su”, in cui protagonista è Ricky Grace che fugge dalla leva di guerra ai tempi del Vietnam, quando si sorteggiavano gli anni di nascita dei giovani da mandare al fronte.
Chiude la raccolta il racconto “Seconda lingua” intesa come nuova possibilità rappresentata da un secondo matrimonio. Ford esplora le vicende matrimoniali di Jonathan e Charlotte, entrambi alle loro seconde nozze. Questo dopo che il primo marito di lei aveva preso letteralmente il largo verso l’Irlanda e oltre, alla ricerca di stesso; mentre Jonathan continua a rimpiangere la prima moglie Mary Linn, improvvisamente stramazzata davanti a lui e passata nell’al di là.
Inizialmente il secondo matrimonio di Jonathan e Charlotte sembra veleggiare felice, poi qualcosa succede…
E’ stato decisamente un gran successo questo romanzo di esordio della giovane cagliaritana Valeria Usala, perché ha saputo raccontare una società arcaica, ancorata a vecchi valori e consuetudini, e ha dato vita a un personaggio indimenticabile. Una sorta di eroina che si erge contro il pregiudizio dilagante in un mondo di vedute assai ristrette.
E’ anche una storia di coraggio, in parte realmente accaduta, tramandata di generazione in generazione, ambientata in una Sardegna rurale e tradizionale, tuttavia anche straordinariamente contemporanea.
Protagonista è l’eroina tragica Teresa, cresciuta con la nonna che era a servizio presso una famiglia di ricchi proprietari terrieri, che le lasciano un’eredità. E’ una ribelle, crede nel suo diritto a libertà, indipendenza ed emancipazione. Però è schiacciata dalle maldicenze e dagli ignoranti sospetti degli abitanti del paese di Lolai; una sorta di coro malevolo ma molto potente col quale deve fare i conti.
Teresa è bella, e già questo non l’aiuta con le altre donne divorate dall’invidia che erigono un muro di falsa cordialità; mentre gli uomini sparlano di lei senza nascondersi e le gettano occhiate che la fanno sentire violata.
E’ sposata con Bruno, uomo mite e gentile, dal genio imprenditoriale, che accumula successi, e perciò sospettato di fare affari loschi, perché «Se vivi di semina e raccolto non puoi avere grandi sogni, solo grandi speranze».
Fin dalle prime pagine, in cui Teresa ha dato alla luce il terzo figlio da sola, (mentre il marito è via per lavoro), diventa cosa quasi scandalosa per le altre donne del borgo che dai consorti sono molto più dipendenti. Il lettore entra subito nel clima del romanzo, avverte immediatamente il fondo di cattiveria, pettegolezzo, e maldicenza di piccolo cabotaggio, che anima il paesino dall’orizzonte angusto.
Nel libro c’è anche la storia difficile di un’altra figura femminile che ci incanta: è Maria figlia di due umili servitori spesso in trasferta da una famiglia all’altra per lavoro. Quando vanno a servizio presso i ricchi Collu il destino di Maria si compie.
Lei ha l’ingenuità e il fuoco dei 15 anni, si innamora perdutamente del rampollo dei Collu, Vincenzo, che ha due anni meno di lei, ma le promette il matrimonio e la vita insieme. Rimane incinta e il giovane farà una virata a 360°. E’ così che Maria viene ostracizzata da tutti e prende la grande decisione di andarsene per non tornare più indietro, e dare alla luce la sua bambina “Bastarda”.
Maria diventa la “Bruja”, che in Sardegna sta per strega, una donna istintiva e vista come pericolosa, ostracizzata dalla società.
La Hardwick è stata la critica letteraria americana di maggior peso per quasi mezzo secolo e questo suo libro fu pubblicato la prima volta nel 1979, quando lei aveva 63 anni.
Nata in Kentuchy nel 1916 e morta nel 2007, insieme al marito, il poeta Robert Lowell, fece parte del pool di intellettuali che nel 1963 fondò la “New York Review of Books”.
I due si conobbero nel 1946 al Greenwich Village, si sposarono 3 anni dopo creando un sodalizio affettivo e intellettuale che li condusse in giro per il mondo. Fu amica di scrittori della levatura di Mary McCarthy e Philip Roth e di altri grandi personaggi dell’editoria e della crema culturale della sua epoca.
“Notti insonni” è definito romanzo, ma in realtà è un caleidoscopio di più cose. Un misto di memoir, collage di ricordi e pensieri, persone incontrate e più o meno famose, episodi familiari, stralci di lettere, frammenti di conversazioni e fantasmi della sua vita passata. Ma anche saggio, taccuino di appunti sparsi, risultato di notti insonni in cui rielaborò esperienze ed impressioni fino a comporre una sorta di meditazione sulla vita.
Fuggita dalla provincia giovanissima, plana a New York dove per anni vive nelle residenze per sole donne e apre gli occhi su un’umanità variegata e complessa. Dapprima si immerge nella Big Apple come città luminosa e carica di promesse, salvo scoprire poi anche un sottofondo di solitudine, tristezza e delusioni.
E’ un’acuta osservatrice delle persone e delle loro dinamiche che mette a nudo con una profondità notevole. Soprattutto delle donne che in “Notti insonni” compaiono spesso, a partire dalla figura di sua madre: vincenti o perdenti, appartenenti un po’ a tutte le classi sociali, con mestieri diversi e differenti modi di relazionarsi con gli uomini e le difficoltà della vita.
E tra gli argomenti toccati, anche sessismo e razzismo, su sfondi non solo newyorkesi, ma a spasso per il mondo che ha scoperto strada facendo: da Boston a Montreal, da Honolulu alla Russia, passando per tante altre mete, compresa Amsterdam dove visse per un anno.
L’autrice del best seller “L’eleganza del riccio” questa volta compie un viaggio intimo nell’animo di una botanica 40enne che parte per il Giappone dove è appena morto il padre che non ha mai conosciuto. Ma è anche un tuffo nelle affascinanti radici della cultura nipponica.
Rosa, capelli rossi e occhi verdi, vive a Parigi, ma in realtà “quasi non aveva vissuto”.
La madre aveva abbandonato il ricco padre, e ancora incinta era tornata in Europa. Alla figlia aveva trasmesso malinconia e doloroso senso di abbandono ed è così che Rosa è cresciuta infelice, anche perché attanagliata dal vuoto dell’assenza della figura paterna.
La sua giovinezza è stata triste, e non è andata meglio negli anni a seguire. E’ diventata botanica, ma senza convinzione, e si trascina da un uomo all’altro senza coinvolgimento perché a nessuno si affeziona ed è ricambiata con la stessa moneta
.
A stravolgere questa traiettoria insoddisfacente di vita è la notizia che il padre, stimato mercante di arte contemporanea, le ha lasciato un testamento.
L’arrivo a Kyoto la catapulta in una realtà totalmente diversa da quella fino ad ora conosciuta. Aiutata dal giovane assistente del padre, Haru (belga trapiantato in Giappone), Rosa compie una sorta di viaggio iniziatico tra antiche leggende, fascinazione di templi, incontri con personaggi che l’aiutano a capire molte verità sul paese in cui è planata, sul padre e soprattutto su se stessa.
Possiamo dire che l’altra grande protagonista del romanzo è proprio l’antica capitale imperiale del Giappone, nella quale coesistono due realtà diverse. Da un lato povertà e squallore, urbanizzazione selvaggia che ruba spazio ad alberi e uomini, aree inospitali, affollate e disumanizzate.
Però c’è anche la profonda e diffusa bellezza dei giardini di Kyoto, carichi di spiritualità, dove la protagonista compie una sorta di pellegrinaggio culturale.
Torino, 15 agosto 2021. Anche durante il weekend di Ferragosto è continuato l’afflusso di pubblico ai Musei Reali di Torino: il complesso museale, che propone un affascinante e ricco itinerario tra storia, arte, natura e architettura, tra venerdì 13 e domenica 15 agosto ha accolto 1.823 visitatori. Sono stati invece 172 gli ingressi alla mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, esposta nelle Sale Chiablese fino al 9 gennaio 2022, che racconta il fascino millenario dell’isola, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente. Tutto esaurito, inoltre, al Concerto di Ferragosto, quinto appuntamento della serie Torino. Crocevia di sonorità in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, che sabato 14 agosto ha proposto la performance del pianista Matteo Borsarelli.
In occasione della festività, infine, lunedì 16 agosto i Musei Reali saranno aperti in via straordinaria dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) con tariffa ordinaria.
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MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it
Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
I Giardini Reali sono aperti con ingresso gratuito dal martedì alla domenica, dalle ore 8.45 alle 18.45.
Le Sale Chiablese, che ospitano la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, sono aperte dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
La Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13.
Accesso con Certificazione verde Covid-19
In ottemperanza alle disposizioni governative previste per tutti i luoghi di cultura italiani (D.L. 23 luglio 2021 n. 105), dal 6 agosto 2021 è richiesta la Certificazione Verde (Green Pass) per accedere al complesso dei Musei Reali, corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con una certificazione medica specifica. In mancanza di Green Pass e di un documento valido non sarà possibile accedere ai Musei e il biglietto acquistato non sarà rimborsato. Per maggiori informazioni sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID consultare il sito www.dgc.gov.it.
Il Green pass non è necessario per l’ingresso ai Giardini Reali e alla Corte d’Onore, salvo che in occasione di eventi in cui siano previsti accredito e prenotazione obbligatoria (concerti, serate musicali).
Rimangono in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: è obbligatorio indossare la mascherina; lungo il percorso sono disponibili dispenser di gel igienizzante, mentre le sale hanno una capienza contingentata nel rispetto della distanza fisica prevista per la sicurezza dei visitatori.
Biglietti
Intero: 15 euro
Ridotto visitatori da 18 a 25 anni: 2 euro
Gratuito: minori di 18 anni; persone con disabilità e un loro accompagnatore; insegnanti con scolaresche e guide turistiche con gruppi; personale del Ministero della Cultura; possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Mostra Cipro. Crocevia delle civiltà
Intero (Cipro + Musei Reali): 25 euro
Ridotto (Gruppi con prenotazioni, insegnanti, convenzioni): 13 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni: 7 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni (Cipro + Musei Reali): 7 euro
Gratuito per i minori 11 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero della cultura, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Visite guidate disponibili in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Info e prenotazioni alla mail info.torino@coopculture.it o al numero 011 19560449.
I biglietti possono essere acquistati su www.museireali.beniculturali.it o su www.coopculture.it.
Sono 4.885 le persone che hanno visitato, tra il 13 e il 15 agosto 2021, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il MAO Museo d’Arte Orientale, trascorrendo il periodo di Ferragosto all’insegna dell’arte e della cultura.
In particolare, 2.127 persone hanno visitato Palazzo Madama, 1.194 la GAM e 1.564 il MAO.
Il picco di ingressi si è registrato il giorno di Ferragosto, giornata di apertura con tariffa speciale di 1 €. In 997 hanno infatti visitato Palazzo Madama, in 623 la GAM e in 1286 il MAO, per un totale di 2.906 persone che hanno scelto di passare la giornata di festa nei musei della Fondazione, con una crescita percentuale del 9% rispetto al 15 agosto del 2020.
Ottima affluenza di pubblico al Museo Nazionale del Cinema nel weekend di Ferragosto dove, tra venerdì e oggi, circa 4.000 persone hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana per visitare l’edificio simbolo della città, il suo straordinario museo e le mostra Photocall. Attrici e attori del cinema italiano.
“Siamo molto contenti di questo risultato – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – che segna un +30% rispetto alle affluenze degli stessi giorni dell’anno scorso. Ci sono numerosi turisti, sia italiani che stranieri, che, nonostante il caldo, restano in coda per entrare e vistare il museo dove è particolarmente apprezzata la mostra Photocall, dedicata alle attrici e agli attori del cinema italiano. È un bel segnale per tutti, non solo per il mondo della cultura”.
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