ilTorinese

Agenti soccorrono uomo colpito da malore in aeroporto

Due agenti della Polizia di Stato, in servizio presso lo Scalo aereo di Torino Caselle, hanno soccorso durante le festività natalizie un uomo in partenza per le vacanze.

Una passeggera informa i poliziotti che una persona ha un malore al gate 10. Sulle panchine gli agenti trovano l’uomo in stato di semi incoscienza che respira affannosamente. Sdraiano l’uomo per terra e contattano la sala medica per l’invio dei soccorsi. Una donna lì vicino scossa e impaurita avverte gli agenti che il marito soffre di epilessia. Appreso ciò, i poliziotti mettono il corpo dell’uomo in posizione di sicurezza al fine di evitare l’inghiottimento della lingua e il soffocamento. Dopo tale manovra l’uomo inizia a respirare correttamente e riprende colore. Gli agenti gli parlano per tenerlo vigile e cosciente in attesa dell’arrivo dei medici.

L’uomo viene poi trasportato in ospedale per le cure del caso, in serata viene dimesso dopo i controlli.

La famiglia ha poi voluto ringraziare la Polizia di Stato per la professionalità dell’operato dei poliziotti.

Antologia di 32 talenti poetici che sono o saranno famosi

“Trentadue talenti della Poesia che saranno famosi (o forse lo sono già)” è il titolo di una nuova antologia di poesia italiana, pubblicata la vigilia di Natale. Il volume raccoglie altrettante voci poetiche e oltre 70 liriche. Pietro Scullino è il curatore della raccolta, nonché l’autore della selezione dei poeti, avvenuta secondo la peculiare modalità dello scouting sui social. “Trentadue talenti della Poesia che saranno famosi (o forse lo sono già)” è un volumetto di 74 pagine. Particolarmente rappresentata la poesia torinese e piemontese, con diversi nomi più o meno noti agli appassionati di poesia, ciascuno con la propria nota biografica. Il curatore ha assicurato al “Torinese” che, visto il carattere non esaustivo della prima edizione, una seconda edizione, con nomi nuovi di poeti, potrà essere pubblicata in futuro, per continuare a rispondere alla domanda che sta alla base di questa interessante operazione culturale: “Avreste riconosciuto Leopardi, Baudelaire, Montale, Merini o Valduga prima che diventassero famosi?”
Il libro, dal costo di 12,38 euro, si può acquistare su Amazon al link che segue: https://www.amazon.it/dp/B0DRCCTFMB.

La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

Oltre Torino. Storie, miti, leggende del Torinese dimenticato

Torino e lacqua

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8. La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

Quando visitiamo una città tendiamo facilmente a focalizzarci sui quartieri centrali, perché in genere più ricchi di musei e attivitàculturali, ma così facendo corriamo il rischio di perdere le attrazioni che si trovano spostate in altri luoghi della città. Se siamo a Torino e vogliamo fare ad esempio una passeggiata in un parco, certo il primo che salta alla mente è lo splendido e rigoglioso  parco del Valentino, il vero polmone della nostra cittàche, tuttavia, offre anche altre zone verdi. Tra queste, è bene ricordarlo, vi è un ampio giardino carico di fiori e di tenera fauna cittadina, come scoiattoli e varie specie di uccelli di piccola taglia: si tratta del bellissimo ed elegante Parco della Tesoriera, il vasto parco aperto al pubblico che circonda la settecentesca Villa Sartirana, sita lungo corso Francia, nei pressi di piazza Rivoli, nella circoscrizione 4, tra corso Monte Grappa, via Borgosesia e via Asinari di Bernezzo.

La villa venne costruita per il consigliere e tesoriere generale dello stato sabaudo, Aymo  Ferrero di Cocconato (Racconigi 1663-Torino 1718) sui terreni che egli aveva acquistato nel 1713. Larchitetto a cui venne affidato lincarico delledificazione fu Jacopo Maggi, che si ispirò a Guarino Guarini. Il parco in cui sorge la fontana è anche conosciuto con il nome di Giardin dëlDiav, perché un tempo si vociferava che apparisse, su cavalli incitati al galoppo trainanti una grossa carrozza, un cavaliere nero, nientemeno che  il fantasma del tesoriere del re, Aymo Ferrero di Cocconato.

Allinterno del grande giardino si staglia, netta, la splendida costruzione, circondata da un prato verde alla francese, al cui centro, di fronte alla villa, spicca una fontana centrale. La struttura della vasca è ovaleggiante, con tre zampilli centrali più alti; lungo una parte del perimetro della vasca partono altri piccoli getti a cannella che movimentano piacevolmente il disegno dellacqua e danno rilievo artistico e ornamentale al semplice bacino contenitivo.

La Tesoriera è un esempio di villa suburbana settecentesca  erispetta fedelmente le linee strutturali dei più noti palazzi barocchi torinesi. Realizzata ex novo e non su fondamenta preesistenti, essa presenta la copertura del primo piano con eleganti volte in muratura. Il  progetto si concretizzò nel 1713 quando AymeFerrero di Borgaro e signore di Cocconato, tesoriere e generale dei redditi del Duca, fece edificare una cascina e acquistò i beni circostanti. Logica la connessione tra la professione del suo fondatore e la denominazione Tesoriera. La villa fu inaugurata dal duca di Savoia  Vittorio Amedeo nel 1715.  Gli avvenimenti storici  segnarono il lento decadimento artistico della villa  che solo nel 1844, sotto la guida di Ferdinando Arborio Gattinara Duca di Sartirana Marchese di Breme, entomologo e politico italiano, subì sostanziali mutamenti e conobbe per un breve periodo fasto e splendore. Allora, la villa era chiamata con il suo vero nome, Sartirana, e vantava una biblioteca di circa 1500 volumi di storia naturale e botanica, oltre ad una collezione ornitologica con rarissimi esemplari di uccelli esotici e arredi. A metà Ottocento la Tesoriera era un delizioso giardino botanico con camelie, rododendri, azalee, melograni, conifere e querce.  Nel 1934 la Villa fu acquistata da Amedeo duca dAosta che affidòallarchitetto Giovanni Ricci il compito di apportare delle modifiche nellala ovest .

La ricchezza botanica venne compromessa durante la seconda guerra mondiale, e in seguito, nel 1962, con la vendita dellarea  passata dallamministrazione  dei Duchi dAosta  allIstituto Sociale dei Gesuiti, che abbatterono molti alberi secolari. Nel 1976 varie manifestazioni di protesta e raccolta firme dei cittadini portarono il comune di Torino ad espropriare il parco e poi ad acquistare la villa. Dopo gli importanti restauri del 2009-2011 che hanno restituito la villa al suo antico splendore, la Tesoriera oggi accoglie la biblioteca musicale Andrea della Corte (dedicata al critico musicale e musicologo) ed è sede rappresentativa comunale. Nel parco vi è un ricco patrimonio di alberi, arbusti e fiori, con specie tipicamente italiane e altre che si sono acclimatate, come la quercia rossa. Ci sono anche esemplari di noce nero, faggio, frassino, tiglio acro, olmo, tasso bagolaro e magnolia. Una particolare pianta della Tesoriera, unica a Torino, ci parla dei climi mediterranei: a destra, lungo il viale che parte quasi dallingresso di corso Francia, si può scorgere il tronco inclinato di una quercia da sughero. Vicino allingresso, il gigantesco platano di quasi otto metri di circonferenza, forse piantato nel 1715, è lalbero più vecchio della città.

Alessia Cagnotto

 

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce

Il fil rouge di questa serie di articoli su Torino vuole essere lacquaLacqua in tutte le sue accezioni e con i suoi significati altrilacqua come elemento essenziale per la sopravvivenza del pianeta e di tutto lecosistema ma anche come simbolo di purificazione e come immagine magico-esoterica.

1. Torino e i suoi fiumi

2. La Fontana dei Dodici Mesi tra mito e storia

3. La Fontana Angelica tra bellezza e magia

4. La Fontana dellAiuola Balbo e il Risorgimento

5. La Fontana Nereide e lantichità ritrovata

6. La Fontana del Monumento al Traforo del Frejus: angeli o diavoli?

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

8. La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

9. La Fontana Igloo: Mario Merz interpreta lacqua

10. Il Toret  piccolo, verde simbolo di Torino

Prato Nevoso, presenze raddoppiate rispetto all’inverno passato

Gli sforzi compiuti dalla Prato Nevoso SpA salvano l’avvio della stagione invernale e l’economia del territorio

Le vacanze natalizie hanno segnato un nuovo straordinario traguardo per Prato Nevoso, con presenze raddoppiate rispetto all’inverno passato, dato che si avvicina alla miglior stagione di sempre (2022/2023). Affluenza in forte crescita anche al Prato Nevoso Village, il parco divertimenti sulla neve che si configura ormai come un punto di riferimento per bambini e famiglie.

Un risultato che, fino a qualche anno fa, sarebbe stato impensabile senza gli investimenti strategici e costanti messi in campo dalla Prato Nevoso SpA. Il potenziamento dell’impianto di innevamento programmato TechnoAlpin e il nuovo bacino di Trucca Sapè hanno consentito di fronteggiare una stagione meteorologicamente analoga a quella di 12 mesi fa, permettendo a Prato Nevoso di ricavare il meglio anche da situazioni avverse.

Per mezzo di tali interventi, la stazione sciistica ha saputo non solo adattarsi alle sfide ambientali e di mercato, ma anche salvaguardare l’economia montana e dell’intero territorio, generando un indotto importante e preservando migliaia di posti di lavoro, fonte di sostentamento per centinaia di famiglie: dai maestri di sci ai noleggi, dai ristoranti alle attività commerciali di montagna e di valle.

Questi numeri strepitosi, però, hanno anche acceso i riflettori su alcune criticità strutturali presenti a Prato Nevoso, non ultima la carenza di parcheggi. Aspetti su cui si rivelerà necessario concentrare futuri sforzi sinergici per supportare adeguatamente una crescita turistica in continuo sviluppo.

Questo avvio di stagione non è figlio del caso, ma il risultato di un impegno costante e condiviso – ha dichiarato Alberto Oliva, amministratore della Prato Nevoso SpA –. Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per garantire ai nostri visitatori un’esperienza a 360 gradi, che combini sci, intrattenimento e accoglienza di qualità. I risultati ci danno ragione e ci motivano a continuare su questa strada”.

Archiviate le festività natalizie, il 2025 di Prato Nevoso promette scintille, con un calendario di appuntamenti imperdibili già nelle prossime settimane.

Si parte con la Coppa Europa FIS di freeski e snowboard, in programma dal 7 all’11 gennaio sulle nevi dello Snowpark di Prato Nevoso. Cinque giorni di sport aventi per protagonisti 200 atleti provenienti da quattro continenti e 28 Stati diversi, per una competizione tanto blasonata quanto spettacolare.

Venerdì 17 gennaio debutterà invece il circuito di cene gourmet “Gusto Montagna”: ai fornelli dello Chalet Il Rosso ci sarà Antonio Guida, chef due stelle Michelin, che proporrà un menù sorprendente e in linea con la sua cucina rinomata (posti limitati, prenotazioni su www.bookingpratonevoso.com).

Da lunedì 20 a venerdì 24 gennaio, poi, si accenderanno i riflettori su Prato Nevoso con le telecamere della trasmissione “Sky Calciomercato – L’Originale”: il celebre programma televisivo si trasferirà ai piedi del Mondolé nella sua versione “on tour”, con dirette quotidiane dalla località e cartoline ad essa dedicate. Alessandro Bonan, Gianluca Di Marzio, Fayna, Luca Marchetti e i loro ospiti commenteranno tutte le notizie della sessione invernale di trattative e offriranno una vetrina mediatica impareggiabile alla stazione.

Infine, il secondo mese dell’anno debutterà in modo adrenalinico, con la nona edizione della Bike to Hell, la gara di mtb (downhill) sulle piste da sci più attesa dell’intero arco alpino. Il villaggio in Conca aprirà i suoi battenti alle 10 di sabato 1° febbraio, con possibilità di ritiro pacchi gara e inaugurazione degli stand tematici. Dalle 15.30 prenderanno il via le discese delle quattro categorie previste: Kids, Rookies, Open femminile e Open maschile, fino a giungere alla finalissima e alla cerimonia di premiazione conclusiva (iscrizioni aperte su www.pratonevoso.com).

La Geopolitica dell’intelligenza artificiale

Venerdì 10 gennaio ore 18:30 Fondazione Amendola: presentazione del libro di ALESSANDRO ARESU

 

L’intelligenza artificiale è l’invenzione definitiva dell’umanità. La sua comparsa sulla scena evoca il rischio dell’estinzione del suo creatore, poiché la sua diffusione porterà, forse, al suo superamento. Alessandro Aresu ci racconta l’intreccio di relazioni tra filosofi, scienziati e imprenditori che stanno plasmando questo mondo.
Ci aiuta così a comprendere il presente e i possibili scenari futuri, segnati dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, le lotte tra le aziende impegnate nello sviluppo dell’AI definitiva e le ripercussioni geopolitiche negli equilibri mondiali.

Atteso ritorno di Arturo Brachetti al teatro Alfieri con “Cabaret” 

 

 

Dal 9 al 19 gennaio prossimi il teatro Alfieri di Torino ospiterà il Kit Kat Club con lo show musicale Cabaret, condotto dal trasformista Arturo Brachetti. Il musical, tratto dal romanzo “Goodbye to Berlin” di Christopher Isherwod e ispirato all’omonimo musical ideato nella Broadway inglese, narra le gesta di un giovane scrittore americano, Cliff Bradshaw, che si muove nella Weimar tedesca degli anni Trenta, in cerca di ispirazione, e dove incontra una protagonista del club Sally Bowles e l’Emcee, che invita a lasciare le varie preoccupazioni al di fuori, concentrandosi sulla bella musica, le belle donne, la bella vita, mentre al di fuori dilaga la pericolosa influenza nazista. I personaggi presenti sul palco sono Herr Schultz, fruttivendolo ebreo e spasimante dell’anziana affittuario dell’appartamento in cui il protagonista potrà cogliere una Berlino in cambiamento, Fraulein Schneider, e Ernest Ludwig, il primo tedesco che il giovane scrittore protagonista incontra al suo arrivo.

La trasposizione italiana nel 2023 aveva ottenuto un grande successo da parte del pubblico, che ha definito il musical sorprendente, anche grazie alla versatilità del trasformismo di Brachetti, un vero e proprio mago nel cambio degli abiti e nelle arti delle varie performance musicali.

Molto valida la costumista Maria Filippi, che anche questa volta vestirà attori e ballerine, ricreando quell’atmosfera che richiamerà l’ambientazione dei tavolini del Kit Kat Club.

Cabaret cambia ad ogni finale e soltanto gli spettatori che assisteranno allo spettacolo potranno scoprire quale finale decideranno di adottare Arturo Brachetti e il coregista Luciano Cannito. Solo allora gli spettatori scopriranno se i protagonisti che prima ignoravano l’insidiosità dei nazisti ne risulteranno vittime o vincitori.

 

Mara Martellotta

Ladri alla piscina Torrazza

La befana, si è presentata con largo anticipo alla piscina Torrazza, non per portare doni, ma per prenderli.

Nella tarda serata di domenica, intorno alle 23 un gruppo di malintenzionati ha forzato una serratura e infranto alcune vetrate, riuscendo a sottrarre solo il fondo cassa di 50 euro. Tuttavia, i danni strutturali ammontano ad almeno 1000 euro. Nonostante l’accaduto, il personale si è prontamente attivato per garantire l’apertura regolare della struttura già lunedì  mattina. I Carabinieri sono intervenuti per constatare i danni, che interrompono una tregua di sette anni da episodi simili. In passato, infatti, i “devastatori” erano soliti agire settimanalmente, prendendo di mira i distributori automatici, adesso inaccessibili e altre parti dell’impianto. La Piscina Torrazza, gestita dalla UISP Torino, è molto più di una semplice struttura sportiva: è un presidio sociale che anima e rivitalizza una zona del quartiere segnata da vari  problemi di disagio sociale e tra questi la scarsa illuminazione e lo spaccio. Ogni settimana, più di 3000 persone frequentano l’impianto, un punto di riferimento non solo per gli sportivi, ma anche per gli abitanti del quartiere e delle zone limitrofe. “Anima un’area altrimenti poco presidiata – commenta Patrizia Alfano, presidente di UISP Piemonte e responsabile di alcuni progetti sociali che riguardano gli impianti sportivi. La piscina è un punto luce in una zona problematica, e come tale va tutelata e valorizzata”. E’ un danno che colpisce tutta la comunità “Questi atti vandalici sottraggono risorse preziose, che reinvestiamo ogni giorno per offrire un servizio accessibile a tutti. Non possiamo permettere che fatti del genere passino inosservati – continua Alfano –. È importante parlarne, sensibilizzare la cittadinanza e fare rumore, affinché il valore sociale di strutture come questa venga riconosciuto e protetto”. Per fronteggiare la situazione e rafforzare il senso di comunità, UISP  organizzerà a breve un incontro con i frequentatori della piscina e i residenti del quartiere, la Circoscrizione il Comune  e altre associazioni e cooperative che lavorano in quel territorio. L’obiettivo è condividere proposte e strategie per salvaguardare la struttura e promuoverne ulteriormente il ruolo di presidio sociale.

Ufficio Stampa

UISP Piemonte

Sanità, Valle (Pd): “A rischio piano di rientro?”

 “IL MEF ALLERTA IL PIEMONTE,SERVE UNA RIFLESSIONE STRUTTURALE”

Ho chiesto una informativa in IV commissione sui contenuti dell’undicesimo rapporto del MEF “Monitoraggio della spesa sanitaria – l’anno 2024”. Il rapporto racconta una situazione con grandi disomogeneità sul territorio nazionale e restituisce un quadro di luci e ombre sulla nostra Regione, lontano dalle descrizioni trionfalistiche a cui ci ha abituato la Giunta regionale.

(https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/spesa_sanitaria/)

Approssimandosi la discussione sul bilancio regionale 2025, un dato del quale ad oggi la giunta Cirio non ha dato né notizia né spiegazione appare decisamente preoccupante. Sul 2023 infatti la Regione Piemonte presenta un disavanzo monstre di 227,773 mln di euro, coperto in buona parte con 194,287 mln di euro, frutto degli utili residui della gestione sanitaria accentrata accumulati dal 2014 ad oggi.

Cos’è la Gestione sanitaria accentrata? La GSA è un centro di responsabilità, a cui capo c’è il direttore della sanità regionale, che gestisce direttamente una quota del finanziamento del servizio Sanitario. Ad oggi la GSA piemontese è molto indietro: ha approvato il consolidato 2021 e il rendiconto 2022.

(https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/organizzazione-strutture-sanitarie/gestione-sanitaria-accentrata-gsa)

Di fronte a un disavanzo così ingente e a un rimedio non ripetibile come quello usato nel 2023 (usare gli utili delle gestioni precedenti per ripianare il disavanzo), chiediamo di sapere il risultato di esercizio del 2024. Non possiamo certo aspettare il MEF a fine 2025.

Con questi numeri sul 2023 è difficile non ricordare l’insistenza di voci e timori, nell’ultimo anno, di rischio di tornare in piano di rientro: un pericolo da evitare a tutti i costi.

La criticità del 2023 emerge anche da un altro dato. Nella tabella che mette in relazione il risultato di esercizio rispetto al finanziamento effettivo, il Piemonte registra -2,4%, un intero punto sotto la media nazionale, dopo una striscia dal 2014 al 2022 in cui il Piemonte ha oscillato tra -0,1 e 0,7%.

Secondo il MEF la capacità del Piemonte di erogare servizi in condizioni di efficienza e appropriatezza è peggiorata in maniera importante, ma la preoccupazione più grande è sulla sostenibilità strutturale del servizio piemontese.

Quali sono i dati del 2024 e le ragioni del disavanzo del 2023 sono questioni che andranno chiarite in commissione prima di entrare sul bilancio 2025.

 

Daniele VALLE – vice Presidente IV Commissione – consigliere regionale Pd

Sportello di Facilitazione Digitale di Chieri, supporto gratuito

Con l’avvicinarsi delle scadenze per l’iscrizione online degli studenti al primo anno dei cicli di studio (scuola primaria, secondaria di I grado e II grado/CFP), lo Sportello di Facilitazione Digitale del Comune di Chieri mette a disposizione delle famiglie un supporto gratuito per effettuare l’iscrizione online tramite il portale nazionale.

Lo annunciano l’assessora all’Istruzione Antonella GIORDANO e l’assessore all’Innovazione e alle Tecnologie Flavio GAGLIARDI: «Lo Sportello di Facilitazione Digitale è un progetto finanziato tramite i fondi del PNRR e finalizzato a ridurre il divario digitale. Il servizio è attivo da alcuni mesi e attraverso i propri operatori fornisce assistenza supporto ai cittadini di Chieri e dei Comuni limitrofi per l’accesso a quegli strumenti digitali che ormai sono diventati di uso quotidiano, come la creazione dello Spid o di un account mail, l’utilizzo del Fascicolo Sanitario elettronico e dell’App IO, l’accesso ai servizi online del Comune e alla prenotazione degli appuntamenti presso gli uffici. Alcuni servizi riguardano anche il mondo della scuola, ad esempio l’utilizzo del Registro Elettronico e di Class Room e la procedura per l’iscrizione al primo anno dei corsi di studio. In vista della finestra temporale in cui è possibile effettuare tali iscrizioni, abbiamo comunicato ai presidi delle scuole chieresi la possibilità per le famiglie di farsi assistere gratuitamente dai “facilitatori digitali” del nostro Sportello».

Aggiungono Antonella GIORDANO Flavio GAGLIARDI: «L’obiettivo dello Sportello non è solo fornire assistenza immediata, ma insegnare alle persone come utilizzare gli strumenti digitali, affinché nessuno rimanga indietro in questo percorso di innovazione. La digitalizzazione è una grande opportunità, ma dev’essere alla portata di tutti: per questo mettiamo a disposizione un servizio capace di accompagnare i cittadini passo dopo passo, aiutandoli a sviluppare le competenze necessarie per navigare in modo sicuro ed efficace nel mondo digitale».

 

Si può accedere allo Sportello di Facilitazione Digitale preferibilmente con appuntamento, da prenotare tramite il seguente link:

https://www.pa-online.it/SportelloVirtuale/TD0617/Chieri.html

o chiamando il numero 0171 168 0375.

Lo Sportello è attivo i seguenti giorni:

– martedì 9-12.30 presso il Palazzo Comunale

– mercoledì 14-17.30 presso il Palazzo Comunale

– sabato 9-12.30 presso la Biblioteca Civica

 

 

La Coscienza di Zeno al Teatro Carignano con Alessandro Haber

Martedì 7 gennaio, alle 19.30, debutterà al teatro Carignano di Torino “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo, nell’adattamento di Monica Codena e Paolo Valerio, che ne cura anche la regia.

Protagonista dello spettacolo Alessandro Haber, affiancato in scena da Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati , Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo. Scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le musiche di Oragravity, i movimenti di scena di Monica Codena.

In questo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno ha il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale che, fuori da ogni cliché, è capace di coniugare in ogni sua interpretazione ironia e profondità. In passato, Zeno è stato interpretato da attori di grande calibro, quali Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Alberto Lionello, che fu protagonista anche dello sceneggiato Rai, e nella successiva edizione televisiva Johnny Dorelli.

Capolavoro della letteratura del Novecento, il romanzo di Italo Svevo, ironico e di affascinante complessità, ha da poco compiuto cent’anni dalla sua pubblicazione. Il protagonista, Zeno Cosini, incarna il male di vivere, la nevrosi e l’incapacità di sentirsi in sintonia con il mondo e con la realtà, un sentimento che lo rende un antieroe contemporaneo. Accanto a lui il Dottor S. restituisce la dimensione surreale, ironica e talvolta bugiarda di Zeno, circondato dalla atmosfera della sua Trieste e da tutti i personaggi che la vivono, che riflettono il carattere mitteleuropeo della sua cultura.

La pièce restituisce l’affascinante complessità del millennio in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potenzialmente antesignano attraverso l’inedito adattamento nato dalla collaborazione tra Paolo Valerio e Monica Codena.

Hanno lavorato attentamente sulla scrittura innovativa sveviana e su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori di ogni cliché come Alessandro Haber. Sarà lui capace a tratteggiare complessità e fragilità, senso di inadeguatezza, successi, autoassoluzioni e sensi di colpa, nevrosi e quell’incapacità di sentirsi in sintonia con il mondo, con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicoanalitico. Sono questi aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e molto teatrale nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora oggi ci scuotono.

Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, scoprendo il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con se stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della propria vita.

Teatro Carignano Piazza Carignano 6, Torino

Orari degli spettacoli martedì giovedì e sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45, domenica ore 16. Lunedì riposo

Biglietteria teatro Carignano , piazza Carignano 6.

Tel 0115169555

 

Mara Martellotta