ilTorinese

In casa ha una pistola rubata

Arrestato un ventiseienne

Nei giorni scorsi  gli agenti del Commissariato San Secondo, transitando in Largo Orbassano, notano una macchina con due persone a bordo e decidono di sottoporre a controllo gli occupanti. L’auto viene fermata in corso Mediterraneo. Entrambi gli occupanti risultano gravati da precedenti di polizia.

Durante il controllo il conducente dell’auto, un italiano di 26 anni, viene trovato in possesso di alcuni ovuli di stupefacente. La droga era occultata negli slip. Il rinvenimento dello stupefacente fa scattare la perquisizione domiciliare a casa del ventiseienne. Qui gli agenti trovano in uno zainetto una pistola Taurus 357 Magnum, completa di 34 cartucce, che risulta provento di furto avvenuto nel 2014.

A seguito dei fatti l’uomo viene tratto in arresto, oltre che per il possesso dell’arma rubata, anche per minacce. Il ventiseienne, infatti nel corso della perquisizione domiciliare aveva minacciato i poliziotti. Il giovane, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e sanzionato amministrativamente per il possesso dello stupefacente.

Quando è il camion a fare cultura: una nuova sfida per gli studenti del Politecnico

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Il team The Six Pack si aggiudica la challenge promossa dal Gruppo Marazzato per progettare con soluzioni innovative un nuovo museo del camion

 

Dopo quattro mesi di intenso lavoro, è giunta al termine la Challenge@PoliTo_by Firms Treasure Track: multi-functionalarea development lanciata dal Gruppo Marazzato nell’ambitodelle attività organizzate dal CLIK – Connection Lab & Innovation Kitchen del Politecnico di Torino e rivolte agli studenti del corso di laurea magistrale, al fine di incrementarne autonomia, capacità di analisi e strategie di problem-solving.

Protagonisti del percorso sono stati 17 studenti del Politecnico, futuri architetti e ingegneri, che hanno raccolto la sfida diprovare a valorizzare la preziosa collezione del Gruppo Marazzato – costituita da oltre 250 camion d’epoca – attraverso l’ideazione di un innovativo polo museale volto alla più ampia riqualificazione dell’area di Stroppiana (VC), sede della collezione. Dagli inizi di marzo, e per 14 settimane consecutive, i tre team studenteschi – Team Bridge, Team Cinque, The Six Pack – hanno così lavorato allo sviluppo di progetti per la creazione di un museo del futuro sul motorismo d’epoca, capace di trasformare il sito industriale di Stroppiana in un luogo di culturaattivo tutto l’anno. L’attività dei Team coinvolti è ruotata su tre assi principali: la progettazione di un intervento di ristrutturazione dell’intera area, anche alla luce dell’immagine complessiva del museo; la progettazione di soluzioni innovative per la fruizionedello spazio espositivo e della collezione dei mezzi storici (es. realtà virtuale, gaming, ecc.); lo sviluppo di una strategia di marketing per promuovere l’esistenza del museo dei camion.Un’attività, quella degli studenti, che nel corso del suo svolgimento è stata seguita da vicino, in puntuali incontri sullo stato avanzamento lavori, da un pool di esperti del Politecnico -con responsabile scientifica la professoressa Elena Vigliocco e composto anche da quattro mentor e da alcuni membri del CLIK edel Gruppo Marazzato.

La presentazione finale dei risultati della challenge ha avuto luogo in presenza lo scorso 16 giugno presso l’Auditorium Energy Center: il progetto vincitore è stato quello proposto dal team The Six Pack, composto dai sei studenti Zien Hussein, Elisabetta Mazzone, Sofia De Biasi, Jinxuan Tang, Ana María Soto e Paola Yepes.

Al Politecnico, al Corpo Docenti e agli Studenti il nostro più sentito grazie di vero cuore per la passione, la professionalità e l’impegno profusi in questo progetto collettivo di valorizzazione della nostra collezione di mezzi storici in cui crediamo molto. Si completa così felicemente, e con piena soddisfazione, un altro tassello di un percorso di emersione efficace dei valori umani, aziendali e culturali che da sempre orientano il nostro agire e derivante dall’incontro fra gli stimoli di diverse generazioni, com’è da sempre minimo comun denominatore e prassi di ‘Marazzato’”, dichiarano entusiasti Carlo, Mara, Alberto, Davide e Luca Marazzato.

 

#ChallengeAtPoliTo #InnovativeTeaching #StudentEntrepreneurship #PolitoTechTransfer #TechnologyTransferSystem

Covid, il bollettino di giovedì 24 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 36 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5 dopo test antigenico), pari allo 0,3% di13.877 tamponi eseguiti, di cui 9.171 antigenici. Dei 36 nuovi casi, gli asintomatici sono 18 (50%).

I casi sono così ripartiti: 9 screening, 21 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito:0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 33 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.774 così suddivisi su base provinciale: 29.571 Alessandria, 17.489 Asti, 11.523 Biella, 52.923 Cuneo, 28.253 Novara, 196.314 Torino, 13.730 Vercelli, 12.975 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.495 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 (6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 202 (+2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.048.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.331.815 (+ 13.877 rispetto a ieri), di cui 1.742.729 risultati negativi.

I DECESSI SONO 11.694

È stato comunicato 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 11.694 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.588 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

353.813 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 353.813 (+101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.908 Alessandria, 16.732 Asti, 11.019 Biella, 51.354 Cuneo, 27.214 Novara, 190.008 Torino, 13.145 Vercelli, 12.584 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.435 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Tenta di rapinare un esercente nel quartiere Madonna di Campagna

Arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Non era la prima volta che entrava dentro quel minimarket, terrorizzandone il proprietario.  Spesso in passato aveva preso degli articoli ed era uscito senza pagare il dovuto. Il giovane, un ventisettenne rumeno con precedenti di Polizia, lo scorso venerdì sera ha nuovamente fatto ingresso nel locale pretendendo della birra con fare molesto; alla risposta, non gradita, del proprietario, che gli ricordava di avere dei vecchi debiti non saldati nei suoi confronti, è andato su tutte le furie: ha aperto il frigorifero per le bevande ed ha arraffato prodotti per 35 € (una bottiglia di Vodka, due lattine e due bottiglie di birra, una bibita analcolica) oltre a 3 pacchi di biscotti e 2 di snack salati. Nel fare ciò, ha minacciato il negoziante di non farlo tornare vivo a casa se si fosse ribellato. L’esercente è riuscito in qualche modo a farlo uscire dal locale e l’arrivo tempestivo di una pattuglia della Squadra Volante ha permesso l’arresto del ventisettenne a pochi metri dal luogo. Il giovane, che ha precedenti specifici per reati contro il patrimonio e la persona, è stato arrestato per tentata rapina.

I drammi della gioventù, tra la Germania di fine Ottocento e la società di oggi

Sino a domenica prossima “Risveglio di primavera” alle Fonderie Limone

Sino a domenica 27 proseguono nella Sala piccola delle Fonderie Limone le repliche di “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind. Lo spettacolo, diretto da Gabriele Vacis, è il banco di prova per i 21 allievi (ad essi e al regista spettano la traduzione e l’adattamento di questa “tragedia di ragazzi”) che escono dai tre anni trascorsi, dal mattino a sera, in quella stessa sala, dalla scuola per allievi dello Stabile torinese. Un banco di prova che, si spera, non deve risultare fine a se stesso, non smorzi o interrompa la passione, gli studi, le occasioni di un gruppo che sulle tavole dei palcoscenici avrebbe la volontà e il diritto di trascorrere il resto della vita. Testo difficile, arduo, liberissimo, che ai giorni nostri può addirittura far sorridere o essere accolto con un’alzata di spalle ma che al suo apparire – dopo una tormentata elaborazione, tra l’ottobre 1890 e l’aprile 1891, una pubblicazione che con difficoltà vede la luce, prima per le leggi tedesche che senza mezzi termini porterebbero autore e editore a rischiare due anni di carcere, le prime edizioni in Svizzera, passi cancellati o rimessi con difficoltà, solo nel 1903 una prima edizione a Monaco, solo nel 1906 la prima rappresentazione al Deutsches Theater di Berlino firmata da Max Reinhardt, poi ancora censure e cancellazioni, poi ancora quindici anni per una stesura definitiva e accettata – dovette subire parecchi quanto continui ripensamenti.

“Risveglio” è il resoconto crudele, condotto con un bisturi sempre a portata di mano, della parabola terrena di Wendla e di altri ragazzi e ragazze – sono Moritz, Melchior, Hänschen, Ilse, Martha -, tutti quattordicenni, il loro continuo volersi confrontare con una società (e con un ambito familiare prima di tutto che al momento di essere chiamato a dare una risposta si trincera dietro un debole “non so che dire”) che li rifiuta, che non accetta dialoghi, che pone dei silenzi privi di vie di uscita. “Risveglio” è la lotta dei primi sentimenti davanti ad un interlocutore che li nega, delle curiosità che affiorano, della sensibilità che viene a galla, nell’ambito del sesso e dell’educazione sessuale sopra ogni altra cosa, è la consapevolezza della mancanza di un linguaggio affidabile e protettivo nella propria chiarezza, sono i silenzi che allineano incomunicabilità e ignoranza per raggiungere anche pratiche abortive e la morte. Si ascoltano frasi come “non ho chiesto io di nascere” o “la vita fa schifo, mi sparerei un colpo in testa”, e qualcuno fa sue le intenzioni proposte. Si parla del corpo e dei suoi mutamenti, si parla non soltanto di sesso e aborto ma pure di omosessualità, di stupro, di suicidio, di ateismo. Si chiede Vacis nelle note di regia: “Com’è possibile che questa Germania di fine Ottocento sia così vicino a noi? Com’è possibile che Frank Wedekind abbia visto tra le maglie del tempo i suicidi dei ragazzi, l’educazione sentimentale ancora oggi inesistente?”: è trascorso molto più di un secolo ma ci ritroviamo tra le mani lo stesso fuoco che scortica e brucia.

Sulla scena, tra un gran correre liberatorio a richiamare tutta la vitalità giovanile, tra gli assolo di qualcuno corporali e interpretativi, tra gli abbracci che hanno il volto dell’amicizia e della reciproca comprensione, tra le canzoni e le note di un pianoforte che ci buttano ancora una volta gli echi dei nostri anni disastrati, tra i microfoni che di tanto in tanto amplificano racconti e confessioni, si avverte tutto il disagio della gioventù di un tempo e dell’adesso che viviamo. Ce lo rendono con lodevole esattezza questi 21 ragazzi che un giorno di ottobre di tre anni fa si sono ritrovati con la scommessa – “tre anni di dolori, gioie, desideri, speranze, a volte esaudite a volte disilluse” – di percorrere insieme, verso un primo traguardo, un pezzo di esistenza, qualcuno (sia in area maschile che femminile) per ora già sfoderando mezzi più sicuri e autorevoli, altri, in un numero davvero esiguo, che ancora hanno necessità di plasmare voce e movimento e presenza in scena (tutti sono in grado – è successo alla replica a cui ho assistito – di riprendersi quasi immediatamente da uno starnuto straniante che spinge ad una risata non troppo opportuna…). Uno dei giovani attori, a fine spettacolo, arriva in proscenio e invita il pubblico a lasciare, scritte su un piccolo quaderno, qualche parola, “bella o brutta che sia”: ebbene, lo studio, la passione e l’avventura, la certezza di un lavoro è quello che mi sento di augurare.

Elio Rabbione

Le foto dello spettacolo sono di Andrea Macchia

Due minorenni sopresi a rubare in una suola

Denunciati per furto e danneggiamento

Torino, 24 giugno. Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio, i carabinieri hanno denunciato due minorenni per furto e danneggiamento.
Il fatto è accaduto a Orbassano, nell’hinterland torinese, dove due 17enni di Rivalta Torinese in piena notte, dopo averne forzato la porta esterna, si sono introdotti in una scuola materna e hanno danneggiato decina di componenti d’arredo, gettato numerosi banchi scolastici nel cortile interno dell’istituto per poi rubare alcuni oggetti di cancelleria prima di fuggire a piedi. I giovani sono stati nell’immediatezza bloccati dai militari dell’Arma di pattuglia nella zona, intervenuti dopo aver notato attraverso le finestre dello stabile il bagliore generato dalla luce di un telefonino.

La sinistra salottiera torinese e lo storico Barbero

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

In un’ampia intervista Alessandro Barbero parla a ruota libera di politica, abbandonando le vesti del divulgatore storico di successo, Così apprendiamo che era un militante del Pci  e che conserva ancora oggi con una certa venerazione la tessera del partito firmata da Berlinguer.

Ma soprattutto apprendiamo che è stanco della “sinistra salottiera“, quella che lo idolatra e lo invita spessissimo a concionare e che voterà come sindaco il collega pensionato Prof . Angelo d’Orsi, il gramsciano per antonomasia , espressione della sinistra più radicale. Quando il giornalista gli chiede quali siano i suoi sogni politici propone cose un po’ ingenue ed improbabili come la  miracolosa realizzazione immediata di tutti i lavori in corso , un’idea così semplicistica e banale  che neppure un lettore di “Specchio dei tempi “oserebbe scrivere. Dall’intervista balza fuori un Barbero che ama i dehors di cui oggi è invasa la città  e che gli ricordano tanto Parigi … Non mi aspettavo idee amministrative propositive da Barbero, noto  invece per far pesantemente politica attraverso i suoi  articoli e i suoi discorsi storici  in cui da ‘ spazio alle vulgate più demagogiche che piacciono tanto ai suoi fans che non sono in grado di seguire discorsi storici più articolati e complessi. La sinistra del Pd sarà anche salottiera, come dice lo storico di Vercelli, ma certo ha idee e progetti che lui neppure si sogna. Pensare a D’Orsi sindaco , un’ipotesi da incubo  politico notturno , rivela un’ingenuità disarmante ma anche un grado di faziosità politica che  forse vorrebbe riportare alla Torino di cent’anni fa con la Fiat occupata . Oggi a Torino la Fiat non di fatto non c’è più e quindi semmai bisogna pensare a regolamentare le biciclette e i monopattini che Appendino ha visto come il futuro della città.

Casa, quanti problemi. Interessato un piemontese su 10

Oltre 445.800 piemontesi (10,3% della popolazione) vivono in case con problemi strutturali o di umidità, quasi 662.300 (15,3%) in abitazioni con inquinamento acustico.

Per la filiera edile occorre una rivoluzione di pensiero che metta al centro l’uomo. Sostenibilità, salubrità, efficienza energetica e le emergenti esigenze abitative sono i quattro concetti chiave della nuova cultura del costruire. Tutti i trend del momento saranno protagonisti di SAIE Bari (Nuova Fiera del Levante, 7-9 ottobre 2021)  

Incentivi come il superbonus 110% possono dare impulso all’ammodernamento del patrimonio immobiliare, ma imprese, associazioni e professionisti necessitano anche di un luogo in cui confrontarsi sui temi più importanti, conoscere e mostrare le soluzioni più innovative. Con la riapertura delle manifestazioni fieristiche e il ritorno di SAIE Bari l’intero sistema delle costruzioni ha il suo punto di riferimento.

 

 Dopo più di un anno di restrizioni, la casa, il luogo in cui abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo, si è rivelata un fattore centrale nel nostro scenario quotidiano. Per questo, salubrità, flessibilità e comodità degli ambienti indoor sono sempre più caratteristiche irrinunciabili, proprie di una nuova filosofia del progettare e del costruire che metta al centro l’uomo. Abitazioni prive di comfort, con impianti obsoleti, che non tutelano adeguatamente la salute di chi vi abita non possono più soddisfare le necessità e i desideri delle persone. Nonostante ciò, la strada da percorrere per dare al Paese un patrimonio immobiliare sostenibile, salubre ed efficiente è ancora tanta. Infatti, secondo la fotografia di SAIE Bari – la fiera delle costruzioni che si terrà dal 7 al 9 ottobre 2021 presso la Nuova Fiera del Levante di Bari – basata sulle ultime rilevazioni Istat[1], oltre 445.800 cittadini piemontesi (10,3% della popolazione residentevivono in case con problemi strutturali o di umidità, con un calo di -0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un valore percentuale più basso rispetto alla media nazionale (14%), che pone la regione al diciassettesimo posto in Italia. 

È nel Mezzogiorno (15,5%) che si trovano le percentuali più alte, rispetto al Centro (13,4%) e al Nord (13%). E a livello regionale? Il territorio in cui il problema è più evidente è l’Abruzzo (22,6%, +6,3 p.p.), seguito dalla Liguria (19,7%, +7,4 p.p.) e dalla Campania (19,2%, +4,5 p.p.). Più in linea coi criteri del nuovo costruire, invece, le abitazioni in Valle d’Aosta (9,4%, +2,7 p.p.), Friuli-Venezia Giulia (9,8%, -1,1 p.p.), Sicilia (10,3%; -2 p.p.) e, appunto, Piemonte (10,3%, -0,3 p.p.).

I problemi strutturali e di umidità non sono gli unici a caratterizzare le tante abitazioni italiane. Un altro problema cruciale è quello dell’inquinamento acustico, un elemento che inficia direttamente sulla salubrità degli edifici. Sempre secondo gli ultimi dati Istat1, in Piemonte a vivere in case con rumore dai vicini o dalla strada sono quasi 662.300 (15,3% della popolazione residente). Il dato nazionale è dell’11,9%.

A livello regionale i numeri più elevati si registrano in Liguria (16,3%) e Campania (16,2%), seguite proprio da Piemonte (15,3%)Lazio e Puglia (entrambe al 14,5%). L’inquinamento acustico viene invece registrato in misura ridotta in Valle d’Aosta (2,8%), Molise (5%) e Basilicata (5,3%).

Le misure messe in campo dalle istituzioni in questo senso possono sia alleviare le problematiche che dare impulso alla crescita della filiera. Basti pensare che, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE, il giudizio delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni sugli incentivi è generalmente positivo. Il più utile secondo le imprese è il Bonus ristrutturazione (valutato positivamente dal 63%), seguito dall’Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%). Del potenziale e delle criticità di tutti gli incentivi, ed in particolare del Superbonus 110% si discuterà a più riprese durante SAIE Bari.

Da soli, però, i bonus non bastano. Imprese, associazioni e professionisti hanno bisogno anche di confrontarsi sui trend del momento, far conoscere le proprie soluzioni innovative, fare networking e capire come cavalcare la ripresa in modo efficace. È proprio per questo che SAIE torna a Bari dopo il successo del 2019, che ha visto il coinvolgimento di 350 aziende espositrici e oltre 20.000 presenze professionali, e quello del 2020 di Bologna, con un’edizione di ripartenza svolta in totale sicurezza. Un momento unico nel panorama nazionale, che mette al centro i quattro concetti chiave del nuovo costruire: sostenibilitàesigenze specifiche dell’abitaresalubrità degli edificiefficienza energetica. Questi temi verranno approfonditi in fiera nel corso dei consueti momenti di formazione professionale e saranno protagonisti dell’area espositiva e delle iniziative speciali, in cui tutte le novità, le migliori innovazioni e i progetti più interessanti troveranno la loro cornice ideale.

L’appuntamento di SAIE Bari arriverà dopo un anno complesso. Dal 15 giugno le porte delle fiere professionali, sempre più essenziali per le dinamiche produttive del Paese, potranno riaprirsi. A questo link è possibile trovare le informazioni necessarie per accedere ai finanziamenti a fondo perduto e ai bandi previsti per le fiere internazionali per iscriversi a SAIE Bari.

Via libera ai pediatri per le vaccinazioni anti Covid in Piemonte

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha recepito l’accordo integrativo regionale con i pediatri di libera scelta per la partecipazione alla campagna di vaccinazione antinfluenzale e anti Covid-19.

«E’ importante che i ragazzi abbiano la possibilità di vaccinarsi in tempo utile per la riapertura delle scuole – dichiara l’assessore Icardi -, ringrazio i pediatri di libera scelta che si sono tempestivamente messi a disposizione per agevolare la campagna vaccinale. La Regione ha fatto fin da subito la propria parte, nelle prossime settimane saranno le singole Aziende sanitarie locali a dare attuazione all’accordo sul territorio, compatibilmente con le forniture di vaccino disponibili e in aderenza alle indicazioni nazionali».

Nello specifico, i pediatri potranno effettuare le vaccinazioni presso i loro studi medici, oppure nei centri vaccinali delle Asl.

L’accordo riguarda non soltanto le vaccinazioni anti Covid-19 per la fascia di età tra i 12 e i 16 anni, ma anche quelle antinfluenzali da 0 a 6 anni e pazienti fragili, l’effettuazione dei tamponi e la dotazione degli eventuali infermieri di studio.

Potenzialmente sono interessate oltre 414 mila persone nella fascia di età compresa tra 0 e 16 anni.

McDonald’s assume 72 persone nella provincia di Torino

Un segnale di ripartenza e fiducia arriva da McDonald’s, che è alla ricerca di 72 figure da inserire in organico nei suoi ristoranti di Torino (19), Chivasso (7), Avigliana (6), Nichelino (6), Venaria (5), San Maurizio Canavese (5), Carmagnola (5), Alpignano (4), Collegno (3), Beinasco (3), Grugliasco (2), Rivoli (2), Settimo Torinese (2), Leinì (1), Pinerolo (1) e Pavone Canavese (1).

 

 Un forte segnale di ripartenza e volontà di investire sul territorio, va in questa direzione la ricerca di personale avviata da McDonald’s per 72 nuovi candidati da inserire nei ristoranti della Provincia di Torino, in particolare 19 in città, 7 a Chivasso, 6 ad Avigliana, 6 a Nichelino, 5 a Venaria, 5 a San Maurizio Canavese, 5 a Carmagnola, 4 ad Alpignano, 3 a Collegno, 3 a Beinasco, 2 a Grugliasco, 2 a Rivoli, 2 a Settimo Torinese, 1 a Leinì, 1 a Pinerolo e 1 a Pavone Canavese. Posizioni che rientrano nel piano di recruiting nazionale, che prevede l’assunzione di 2.000 nuove persone di cui circa 1.000 faranno parte dell’organico dei nuovi ristoranti in apertura in 15 regioni italiane nei prossimi mesi, mentre le altre 1.000, saranno assunte per rafforzare lo staff di alcuni dei ristoranti già esistenti.

Dinamicità, predisposizione al lavoro in team e al contatto col cliente, sono le caratteristiche dei candidati ideali che l’azienda sta cercando per i suoi ristoranti. I nuovi assunti saranno seguiti in un percorso di formazione e crescita professionale che valorizzerà skills e punti di forza di ciascuno e avranno l’opportunità di lavorare in un contesto giovane, informale e dalla forte identità di gruppo. Nel sistema McDonald’s il merito, le pari opportunità e la crescita professionale sono pilastri fondamentali.

È possibile inviare la propria candidatura direttamente sul sito (McDonald’s.it), attraverso la compilazione di un questionario circa diverse tematiche, tra cui la disponibilità oraria e il tipo di mansioni a cui si è interessati e il caricamento del CV. I candidati ritenuti idonei verranno contattati da McDonald’s e invitati a un colloquio individuale, che sarà anche l’occasione per ottenere tutte le informazioni sull’azienda e sul lavoro in McDonald’s.

Per ulteriori informazioni sul lavoro in McDonald’s visitare la sezione “Entra nel Team”, per candidarsi visitare il sito a questo link.