ilTorinese

Edilizia, Bartoli: “Pratiche sbloccate, sviluppo sostenibile rispettoso dell’ambiente”

“Oggi in I e II Commissione congiunta abbiamo approvato il nuovo DDL che sblocca migliaia di pratiche urbanistiche in Piemonte, ferme dopo la sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato la precedente legge regionale. A nome del gruppo Lista Cirio Presidente, ho voluto sottolineare l’importanza di questo intervento, che offre risposte concrete a cittadini e operatori. Ringrazio l’Assessore Gallo per la rapidità con cui ha affrontato la questione. È un primo passo significativo, ma continueremo a lavorare per perfezionare la normativa, garantendo uno sviluppo edilizio sostenibile e rispettoso dell’ambiente”, è il commento di Sergio Bartoli, consigliere regionale e presidente della V Commissione Ambiente.

Edilizia, Ravinale (Avs): “esempio di malgoverno che danneggia il Piemonte”

Oggi in commissione Urbanistica un nuovo capitolo dell’inadeguatezza della destra in Piemonte. Mentre il mondo collassa attorno al cambiamento climatico e il Piemonte ricorda la devastante alluvione di 30 anni fa, la giunta di Cirio non è impegnata ad arginare il consumo di suolo piemontese né a difenderci dai dissesti idrogeologici, ma è concentrata a sistemare i danni fatti due anni fa con una legge urbanistica incostituzionale, che prima ha ampliato enormemente la possibilità di costruire e poi ha bloccato migliaia di pratiche edilizie.
E dire che nel 2022 tutti, a vario titolo, avevano avvertito la destra degli evidenti problemi costituzionali di una legge che, tra le altre cose, consentiva ai proprietari di “recuperare” sottoscala e sottotetti futuri, non solo quelli esistenti. Una legge contraria alla corretta gestione del territorio e anche alla tutela della salute prevista dall’art. 32 della Costituzione.
La norma approvata oggi mette una toppa per sbloccare le oltre 4.000 pratiche edilizie rimaste bloccate in questi anni e lo fa con la consueta generosità nei confronti di chi vuole costruire – basti pensare che nella nuova norma si considera variazione “non essenziale” di un progetto l’aumento del 20% della superficie lorda, contro il 5% previsto originariamente. Restano tuttavia nella più totale incertezza gli interventi più consistenti dal punto di vista del riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente, cassati dalla Corte Costituzionale, su cui la Giunta ha ritenuto di non dover legiferare dando invece la priorità ai sottotetti.

We run for women, corriamo per fermare i femminicidi. Un percorso di 5 km accessibile a tutti

Iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Domenica 24 novembre è possibile compiere un gesto concreto per dire “no” ai femminicidi e alle diverse forme di violenza nei confronti delle donne. Un percorso di 5 km accessibile a tutti oppure di 10 km (competitive non); si potrà correre o camminaresi svolgerà per le vie del centro di Torino con partenza da Piazza Solferino alle ore 9.

We Run For Women, questo il nome dell’iniziativa giunta alla terza edizione, è voluta dalla Questura di Torino, sostenuta dal Consiglio regionale, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino e organizzata dal CUS Torino, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale -Ambito Territoriale di Torino Ufficio V.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre, l’obiettivo è quello di coinvolgere quanto più possibile la cittadinanza sensibilizzandola su un tema di triste e crescente attualità.

Il ricavato della manifestazione sarà devoluto al Progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini e finanziato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus è capofila del progetto, attivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dove sta già sostenendo più di 20 beneficiari. A Torino, in via Nota n.5, gestisce il Centro S.O.S., primo spazio in Italia dedicato agli orfani e alle orfane di femminicidio

In base ai dati della Questura di Torino i reati spia in materia di violenza di genere commessi nella provincia di Torino fra il 1° novembre 2023 e il 31 ottobre 2024 sono stati 1.936, in calo dell’11,36% rispetto ai 2.184 del corrispondente periodo 2022/2023. Il reato maggiormente interessato della categoria è quello dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (957), in diminuzione rispetto all’anno precedente (1.091). A seguire il reato di atti persecutori (686 reati) in calo rispetto al 2022/2023 (804). Le violenze sessuali, pari a 293 reati, segnano invece un aumento dell’1,38% in rapporto all’anno precedente (289). Se infine si considera l’andamento pluriennale complessivo dei reati spia, dal 2020 al 2024, si rileva un incremento del 7,56%.

La volontà di diffondere la cultura del rispetto e la prevenzione di ogni forma di violenza contro le donne ha spinto inoltre la Polizia di Stato, insieme con il Consiglio regionale e l’Ufficio scolastico regionale, a organizzare un incontro, Voci di coraggio, rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole medie superiori. Si terrà giovedì 21 novembre al Palazzo della Luce di Torino (via Bertola 40) alle ore 10 e avrà un approccio dinamico e interattivo, per favorire il dialogo e la partecipazione dei giovani. Oltre all’intervento di vari esperti sarà ospitata la testimonianza di un giovane, vittima di violenza assistita.

Dichiarazioni

Davide Nicco, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte: ” ‘We Run For Women – Corriamo per fermare i femminicidi’, è un evento che unisce sport, solidarietà e consapevolezza sociale.
Vittime sono senza dubbio le donne che ingiustificatamente e con una frequenza drammatica vengono uccise. Ma vittime di queste sconvolgenti tragedie sono anche i figli che restano orfani.
Compito della società e delle istituzioni è non lasciarli soli e ascoltare le loro voci.
Con questa manifestazione che vuole essere un segnale concreto contro ogni forma di violenza di genere, il Consiglio vuole anche contribuire a supportare e proteggere gli orfani di femminicidi, coloro che hanno subito la più tragica delle perdite.
Consapevoli dell’importanza della prevenzione, siamo al fianco della Polizia di Stato anche per l’incontro formativo dedicato alle scuole, per sensibilizzare i più giovani al rispetto e al rifiuto di ogni forma di violenza.
“.

Valentina Cera, Consigliera regionale segretaria: “Mettersi in cammino, correre per lottare contro la violenza di genere è il percorso giusto da intraprendere. L’invito è quello di percorrere la strada della parità di genere insieme e di farlo il 24 novembre in occasione della corsa We Run For Women. Vi aspettiamo numerosi, corriamo per le donne, contro la violenza”.

Paolo Sirna, Questore di Torino: L’esigenza di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere costituisce un dovere civile e collettivo che attraversa ogni strato della società contemporanea. L’impegno di enti, istituzioni e associazioni in tale direzione è sicuramente crescente e si concretizza in variegate attività di sensibilizzazione, sostegno e di analisi, poste in essere a salvaguardia di interessi preminenti. Grazie alle misure adottate dalla Polizia di Stato nella provincia di Torino sono stati raggiunti risultati significativi. Infatti, nell’ultimo anno, i reati di maltrattamenti in famiglia e di stalking sono diminuiti rispetto a quello precedente, mentre sono aumentati gli ammonimenti, strumenti diretti ad impedire che gli atti di violenza vengano ripetuti in ambito domestico o nella relazione affettiva. Permangono, tuttavia, ancora dei margini di miglioramento, soprattutto per arginare il crescente numero di episodi di violenza sessuale. Occorre, pertanto, una risposta corale. L’appello che rivolgiamo ai cittadini è “aiutateci ad aiutare”, che significa impegnarsi in prima persona verso azioni mirate volte a sostenere la dignità e la sicurezza della donna, i suoi diritti e il suo ruolo sia nel privato delle relazioni sentimentali e di famiglia, che nell’ambito della comunità. In un’epoca in cui vi è uno smisurato bisogno di compartecipazione e solidarietà, l’invito è di abbandonare gli atteggiamenti timorosi e omertosi, per segnalare invece, pure nell’anonimato, gli episodi di violenza, le umiliazioni e i soprusi subiti dalle donne e di cui si è testimoni anche indiretti”.

Marina Chiarelli, Assessore regionale alle Pari opportunità: “La violenza contro le donne si nasconde spesso all’interno delle mura domestiche o nelle relazioni più intime, quei luoghi che dovrebbero essere rifugio e sicurezza ma che spesso diventano prigioni. Iniziative come queste servono a riflettere e ricordare ogni vittima di maltrattamenti, abusi e femminicidi, ma anche a ribadire l’impegno contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza di genere. Desidero ringraziare le Forze dell’Ordine, il Consiglio regionale, il MIUR e tutti i soggetti coinvolti per il loro contributo concreto e costante, perché senza un’alleanza forte tra istituzioni e società civile, non è possibile contrastare un fenomeno tanto complesso e insidioso“.

Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino: Il contrasto alla violenza di genere e ai femminicidi devono essere una priorità permanente delle istituzioni e della società. La violenza contro le donne purtroppo continua ad essere uno dei grandi temi della nostra società. Dobbiamo essere vicini alle donne vittime di violenza e sostenerle sia dal punto di vista psicologico che materiale, ma la vera sfida è quella culturale. Bisogna rafforzare il lavoro sulla prevenzione, tramite il sostegno ai centri anti-violenza, il reinserimento lavorativo e la pratica della parità di genere”.

Riccardo D’Elicio, Presidente CUS Torino: “Per il CUS Torino è un onore organizzare questo evento voluto dalla Questura di Torino e sostenutdal Consiglio regionale, da sempre sensibile e fortemente legato a queste tematiche. È strettamente legato ai valori di Just The Woman I Am, infatti doneremo parte delle sacche a chi si iscriverà a We Run For Women. Lo sport da sempre ha come principi che lo caratterizzano la formazione dei giovani e la prevenzione. Inoltre ufficializzo oggi che dal 25 novembre daremo continuità al progetto aprendo le iscrizioni all’edizione 2025 di JTWIA, l’evento che dal 2014, attraverso una corsa-camminata di 5 chilometri aperta a tutte e a tutti, raccoglie i fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere e coinvolge la cittadinanza”.

Tecla Riverso, Dirigente Ufficio scolastico regionale – Ambito Territoriale di Torino Ufficio V: Ringrazio per il coinvolgimento all’evento, Voci di coraggio, in quanto questo Ufficio ha intrapreso, già da qualche anno, un percorso di progettualità sul tema della violenza di genere in particolare nei confronti delle donne toccando temi, a volte poco conosciuti, come quello della violenza economica in modo da diffondere tra le studentesse e gli studenti un diverso sentire nella relazione con l’altro. Di qui la partecipazione a questo evento così importante di cinque istituti scolastici di Torino con 170 studenti e studentesse coinvolti che ringraziamo per la sensibilità”.

Anna Maria Zucca, Responsabile del progetto SOS – Sostegno orfani speciali e presidente Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus: “I Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus da più di 25 anni sostengono donne che subiscono violenza. Le operatrici antiviolenza le seguono nel loro percorso: dalla riconquista della propria autostima fino all’indipendenza economica. Abbiamo portato questa esperienza nel Progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali, di cui siamo capofila. A chi ha perso la madre per femminicidio e alle loro nuove famiglie offriamo un aiuto definito in base ai singoli bisogni, come il percorso con l’operatrice antiviolenza, il supporto psicologico, educativo, legale, l’orientamento formativo o lavorativo, ma anche l’attivazione di doti educative (come il pagamento dell’abbonamento in piscina, la gita scolastica, i buoni spesa e così via)”.

Nallo (IV): A trent’anni dall’alluvione del ’94, alla ferita si aggiungono nuovi tagli per il dissesto idrogeologico

“30 anni fa una tremenda alluvione colpì le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria causando decine di morti e migliaia di sfollati. Ci uniamo al ricordo e al cordoglio di quelle vittime. Ma proprio oggi scopriamo l’ennesimo taglio del Governo che riduce di 41 milioni i fondi destinati alla prevenzione del dissesto idrogeologico.

Eppure, già nel 2019, Italia Viva aveva lanciato il Piano Shock, individuando 12,8 miliardi per la mitigazione del rischio idrogeologico, oltre a fondi per la manutenzione delle reti fognarie e gli acquedotti.

Tragedie come l’alluvione del ’94 o quella di questi giorni a Valencia sono un monito per tutti noi. Eppure c’è chi continua a negare la crisi climatica, e a non considerare il legame tra la salute del pianeta e la sicurezza del territorio. Oggi, più che mai – conclude Nallo – è fondamentale agire perché disastri come questi non si ripetano mai più”.

Così in una nota la consigliera Vittoria Nallo, Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte.

Voucher scuola: la Regione finanzia tutte le domande di iscrizione e frequenza

Finanziate dalla Regione tutte le 4.516 domande ammesse sul Voucher A. Il contributo regionale sui due Voucher sale a 21,5 milioni di euro. Chiorino: “Garantiamo la libera scelta educativa”

 

Con le variazioni al bilancio regionale, su indicazione del vicepresidente della Regione Piemonte e assessore con deleghe a Istruzione e Merito Elena Chiorino, la Regione ha attribuito 2,3 milioni di euro in più ai Voucher scuola, permettendo così di soddisfare tutte le 4.516 domande per il Voucher A “iscrizione e frequenza” e lo scorrimento delle graduatorie per il Voucher B “libri-pof-trasporti”, con il finanziamento di 43.922 domande.

Voucher scuola, stanziati 21,5 milioni di euro

I Voucher scuola sono uno strumento per sostenere chi ha figli in età tra i 6 e i 21 anni che devono ancora conseguire un titolo di studio. Grazie all’impegno dell’assessorato all’Istruzione e Merito, il contributo regionale per le famiglie è arrivato quest’anno a 21,5 milioni di euro a fronte di uno stanziamento iniziale di circa 19 milioni di euro. Un risultato concreto, che vede aumentare l’indice del valore ISEE famigliare raggiunto e che va così a garantire l’applicazione del diritto allo studio e della libertà dii scelta educativa.

Chiorino: “Garantiamo la libera scelta educativa”

Come Regione Piemonte abbiamo il dovete di garantire la libera scelta educativa, che ritengo sia un valore fondamentale. Ecco perché è importantissimo sostenere il Voucher Iscrizione e Frequenza, perché è una misura che va nella direzione di non lasciare indietro nessun bambino: ogni famiglia beneficiaria vede garantito il diritto allo studio, è un risultato di cui l’amministrazione regionale può definirsi orgogliosa” ha commentato il vicepresidente e assessore con delega a Istruzione e Merito Elena Chiorino.

Voucher, i dati

Delle 4.516 domande Voucher A finanziate, ben 1.295 appartengono a famiglie con una fascia ISEE sotto i 10.000 euro. Sono invece 1.981 quelle nella fascia compresa tra 10.000 e 20.000 euro e 1.240 quelle tra i 20.000 e i 26.000 euro: dati che evidenziano come il contributi sia fondamentale per tutte le famiglie.  Se, come detto, anche quest’anno la Regione è riuscita a finanziare il 100% delle domande ammesse rispetto al “Voucher iscrizione e frequenza”, passi avanti si registrano anche sul “Voucher Libri, POF e Trasporti”: i 15,2 milioni di euro stanziati rappresentano infatti la terza cifra più alta destinata al Voucher B negli ultimi 15 anni. Un altro dato da sottolineare è la soglia Isee raggiunta dal Voucher B: le domande finanziate a oggi hanno permesso di arrivare a toccare la cifra di 7.585 euro, ottenendo così il miglior risultato dal 2020 (primo anno di Giunta Cirio) in avanti.

Magliano: “Regione alleata delle famiglie nella scelta educativa”

Sono felice che 4.516 famiglie piemontesi possano riconoscere nella Regione Piemonte un’alleata nella loro scelta educativa: da sostenitore della libera scelta in materia di educazione mi sono sempre impegnato perché tutte le famiglie in possesso dei requisiti previsti possano avere la Regione al loro fianco con un contributo economico e a questo proposito avevo presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale. Ringrazio il vicepresidente Chiorino che ha più volte confermato la sua intenzione di sostenere le famiglie nella libertà di scegliere quale educazione impartire ai propri figli, una scelta garantita dalla Legge dello Stato che definisce la scuola pubblica composta da quella statale e quella paritaria” ha affermato Silvio Magliano, presidente del gruppo consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale.

Sicurezza, controlli della polizia a Porta Nuova

Il 2 novembre u.s. è stato organizzato dalla Polizia di Stato un servizio di controllo straordinario, coordinato dalla Polizia Ferroviaria, mirato alle aree della Stazione di Torino Porta Nuova.

Nello specifico, nel pomeriggio di sabato sono state attuate misure straordinarie di controllo per la tutela dei viaggiatori e di tutto l’ambito ferroviario, comprese le zone perimetrali della Stazione, concentrando in particolare l’attenzione sull’attività di prevenzione e sul contrasto alle attività illecite.

È stato particolarmente valorizzato il coordinamento tra diversi Uffici della Polizia di Stato: alla predetta attività, infatti, oltre al personale Polfer del Settore Operativo, della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale e della Squadra Informativa, ha partecipato personale del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte; tale sinergia ha assicurato il raggiungimento di ottimi risultati in relazione ai controlli identificativi di persone sospette e, al contempo, ha garantito visibilità e percezione di sicurezza da parte dei cittadini e in particolare dei viaggiatori.

L’intensificazione ha permesso, inoltre, di denunciare in stato di arresto un cittadino extracomunitario in esecuzione ad un ordine di carcerazione, di indagare in stato di libertà un uomo trovato in possesso di strumenti atti ad offendere. I controlli hanno consentito l’identificazione di 106 persone ed il sequestro di Cannabinoidi.

 

L’iniziativa ha consentito di incrementare i livelli di prevenzione e sicurezza nell’ambito della stazione di Torino, contrastando la commissione dei reati, specialmente quelli di tipo predatorio, anche in previsione del maggior afflusso di viaggiatori concomitante con il ponte di Ognisanti.

Gli esercizi commerciali torinesi non sono accessibili: cabina di regia in Prefettura

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Si è riunita nei giorni scorsi in Prefettura a Torino la cabina di regia per la sicurezza degli esercizi commerciali alla presenza di Claudio Naldi, Capo di Gabinetto del Prefetto di Torino, di Paolo Chiavarino, Assessore al Commercio della Città di Torino, di Claudio Marocco, responsabile commercio e terziario, tutela dei consumatori della Regione Piemonte insieme ai rappresentati di Polizia LocaleCamera di Commercio di TorinoAscomConfcommercioConfesercentiCPD e dell’arch. Eugenia Monzeglio. L’oggetto dell’incontro è stato la discussione della problematica relativa alla accessibilità degli esercizi commerciali torinesi, sollevata dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà a seguito della mappatura svolta in accordo con la Prefettura stessa nel 2024.
Il lavoro di rilevazione effettuato con il Collaudo Civico reso possibile grazie al contributo “Disabilità in rete 2024” sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, ha interessato le principali vie commerciali delle 8 Circoscrizioni della Città di Torino ed è stato svolto da un gruppo di persone con disabilità e non.
In totale sono state rilevate 271 attività commerciali su 8 vie commerciali cittadine, suddivise nelle 8 circoscrizioni della città di Torino, delle quali sono risultate 68 accessibili (ovvero possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile) e 203 non accessibili.
Da questi numeri è emerso un dato allarmante secondo cui il 75% delle attività commerciali mappate non sono accessibili alle persone con disabilità.
La CPD nel corso degli anni ha denunciato – oltre alla totale disapplicazione del PEBA – Piano Eliminazione Barriere Architettoniche che da oltre trent’anni dovrebbe essere un obbligo di legge – la situazione relativa all’accessibilità delle attività commerciali già nel 2004 quando, in collaborazione con le istituzioni del territorio, era stata lanciata l’iniziativa “Via il Gradino” per sensibilizzare i commercianti sull’importanza della rimozione delle barriere architettoniche.
 A 20 anni esatti di distanza nulla è cambiato, per cui oggi più che mai si impone l’urgenza di collaborare di nuovo con tutti i principali attori coinvolti per rendere la città più accessibile, non solo per i cittadini con disabilità, ma anche per persone anziane, persone con passeggini o deambulatori e persone con difficoltà di deambulazione in generale.
Tutti i partecipanti del tavolo hanno concordato sull’importanza di coordinarsi su una linea comune e dell’importanza di sensibilizzare la categoria dei commercianti su questa tematica e sulle esigenze specifiche di persone che sono dei potenziali clienti.
La seduta si è così conclusa con una serie di proposte da condividere tra tutte le parti coinvolte per poi essere presentate al prossimo incontro al tavolo della Prefettura.
In particolare, la proposta di Giovanni Ferrero, direttore della CPD, è quella di riproporre l’esperienza positiva di Via Po, nella quale su iniziativa del Presidente di Via era stato organizzato un gruppo d’acquisto per permettere a tutti i commercianti della via di acquistare delle pedane amovibili per rendersi accessibili.
Inoltre, i commercianti erano stati sensibilizzati sull’importanza del tema e accompagnati nel dotarsi di questi strumenti oltre ad aver messo una vetrofania per segnalare la presenza di una rampa amovibile che i cittadini in carrozzina potevano richiedere in ingresso, nel caso in cui non fosse immediatamente evidente.
Si potrebbe quindi replicare questa esperienza nelle principali vie commerciali della città, coinvolgendo gli altri Presidenti di Via e accompagnando i commercianti in questo percorso di sensibilizzazione.
Si è poi proposto realizzare un vademecum informativo per comunicare in modo chiaro ai commercianti gli obblighi di legge riguardo l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’accesso agli esercizi commerciali. Oltre a questo, il vademecum esporrà le possibili soluzioni per adeguarsi alla normativa in base alla propria situazione e con l’indicazione puntuale dell’investimento economico necessario (sarà sempre ricercata la soluzione più economica e verranno fornite indicazioni precise sul dove trovare le diverse tipologie di ausili e pedane).
Infine, sarebbe auspicabile vincolare sempre di più le risorse pubbliche (es. finanziamenti della Città di Torino) all’adeguamento delle strutture in modo che siano accessibili e indicando questo criterio tra le priorità per la concessione delle risorse.
È davvero giunto il momento di dire basta – dichiara Giovanni Ferrero – ai cartelli fuori dagli esercizi commerciali dove c’è scritto che è precluso l’ingresso alle persone con disabilità. Ormai è finito il tempo dei buoni propositi. A parole, troppo spesso, siamo tutti sensibili, siamo tutte persone che vogliono l’inclusione, ma poi la realtà delle cose peggiora sempre di più, specialmente per chi vive in condizioni di fragilità. L’inclusione non può essere un concetto astratto, ma deve essere un impegno quotidiano per tutti, a qualunque livello e in qualunque condizione. È assolutamente necessario uscire dalla retorica e dai concetti che diventano un mantra sociale, svuotati di significato, ed iniziare ad attuare un reale cambiamento. Sono le nostre comunità, le nostre società, a chiederlo per arrivare a migliorare concretamente la qualità della vita di tutti e non solo di chi è in difficoltà. Se si può, si deve fare!

Gli rubano il telefono ma nel cloud trova la foto del ladro e lo fa arrestare

Torino, Quartiere Santa Rita. Ha subito una brutta rapina nel cuore della notte mentre passeggiava, solo, lungo Corso Sebastopoli, i primi giorni del mese scorso. La vittima, un giovane 25enne; gli autori, un gruppetto di 3 ragazzi nordafricani, uno dei quali, armato di coltello, lo ha obbligato a farsi consegnare cellulare, portafoglio e zaino con all’interno un pc portatile.
Il 25enne aveva chiamato subito le Forze dell’Ordine ma nell’immediatezza gli autori della rapina avevano già fatto perdere le loro tracce. Dopo aver sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo, la bella sorpresa. Collegandosi nel cloud del proprio account nel tentativo di recuperare quanto più possibile di quanto custodito nel cellulare, la giovane vittima nota delle fotografie a lui sconosciute e scorrendole riconosce senza ombra di dubbio il rapinatore della notte precedente. Agli investigatori è già noto e in poche ore lo trovano nel quartiere San Salvario, con addosso proprio il cellulare della vittima (insieme, tra l’altro, a 11 grammi di hashish).
I giorni scorsi i Carabinieri della Stazione San Secondo, sulla base di apposita emissione di misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, hanno
notificato il provvedimento al 19enne, gravemente indiziato per aver commesso la “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’utilizzo di arma da taglio”.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri due autori della rapina.
Il provvedimento a carico dell’interessato è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza

Due pedoni investiti: sono in gravi condizioni

Un nuovo caso di pedoni investiti sulle strade delle città piemontesi. Questa volta è accaduto a Novara dove nella zona commerciale di corso Vercelli, all’inizio della  Statale 11 sono stati travolti un uomo e una donna di trent’anni, ricoverati in ospedale in condizioni gravi.  La polizia locale ha sequestrato il veicolo che li ha investiti.

Uomo e natura… la pace possibile

Al “Castello di Rivoli”, le opere di venti artisti, collocate in oltre quarant’anni di storia dell’arte, raccontano la possibile, fattiva collaborazione fra uomo e natura

Fino al 23 marzo 2025

Rivoli (Torino)

L’arte, mediatrice di pace e condivisione fra essere umano e mondo naturale. E’ questo il principio (e la speranza) che sta alla base della grande rassegna “Mutual Aid– Arte in collaborazione con la natura”, ospitata, fino a domenica 23 marzo del prossimo anno, nella “Manica Lunga” del “Castello di Rivoli”. Prima mostra curata dal nuovo direttore, Francesco Manacorda, in collaborazione con Marianna Vecellio, l’esposizione intende esplorare il concetto di “mutuo appoggio” (come da titolo) e la possibile collaborazione creativa fra “esseri umani” e “natura”, attraverso la concreta proposta di suggestive, “improbabili” (eppur reali) esperienze di una ventina di artisti e dei loro “collaboratori non umani” che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta ad oggi. Ad ispirare la mostra sono le tesi contenute nel saggio “Il mutuo appoggio. Un fattore d’evoluzione” del filosofo “libertario” russo Pëtr Kropotkin (1842–1921), che, contrariamente ai discepoli del “darwinismo sociale” (giustificanti l’oppressione del più forte sul più debole), sosteneva la vita umana ed animale “essere prevalentemente basata sulla cooperazione e sulla solidarietà piuttosto che sulla lotta”.

Linea di pensiero che troviamo pienamente applicata nella mostra di Rivoli. A partire dalle imponenti “tele” di Vivian Suter (Buenos Aires, 1949) volteggianti nel vuoto della “Manica Lunga” a mostrare tutte le ferite e le tracce profonde, diventate cifra pittorica, lasciate dalle battenti piogge tropicali e dai segni fissati dal passaggio “disattento” e ripetuto degli animali. Opere che sfidano il “concetto di autorialità” esclusivamente umana. “L’esposizione – sottolinea Francesco Manacorda – attingendo a diversi linguaggi espositivi come il video, la pittura, il suono, l’installazione e la scultura, esplora infatti visioni che cercano nuove modalità di collaborazione con altre specie, trasformando la ‘Manica Lunga’ del ‘Castello’ in un organismo ‘vivente’ dove opere e processi naturali cooperano alla realizzazione di una vera e propria mostra vivente”. La natura crea e offre stimoli di ricerca all’artista. Il loro è un lavoro realizzato in piena collaborazione. Dove la mano e la mente dell’uomo positivamente accolgono suggerimenti, li accarezzano, li denunciano, li compongono e ricompongono nella fantasiosa attualità di opere su cui è d’obbligo fermarsi a riflettere con partecipata attenzione. Ecco allora Aki Inomata (Giappone, 1983) trarre ispirazione dalle modalità di costruzione delle dighe proprie dei castori euroasiatici, realizzando a mano e con una macchina da taglio automatica sculture in legno ricalcanti forme simili a quelle prodotte dai tenaci roditori semiacquatici.

Fra i grandi “pionieri” della “Land Art”, troviamo poi Giuseppe Penone (Garessio, 1947) che a Rivoli espone le opere della serie “Alpi Marittime”, fra cui la potente scultura “Trattenere 24 anni di crescita”, dove l’intervento artistico su un tronco di albero di noce magnificamente fonde in un sol corpo processi umani e naturali di forte intensità. E mutuo scambio. Che arriva al culmine in quel“Le lâcher d’escargots”  installazione ambientale (2009) in cui Michel Blazy (Monaco, 1966) coinvolge delle “lumache” che percorrono un tappeto lasciando scie che ricordano le intersezioni della pittura astratta. Lumache e lucertole, farfalle e fiori e insetti. Tutto collabora nell’artistica ricostruzione di un “Creato” da preservare. E l’elenco degli artisti impegnati in questa sorta di “miracolosa” profetica missione s’infittisce con nomi gravitanti nell’ambito di un’avanguardia artistica, ma anche politico-sociale (“Land” e “Pop Art”) in cui troviamo figure più o meno storiche dall’ungherese Agnes Denes all’argentino Tomàs Saraceno e alla brasiliana Maria Thereza Alves fino all’egiziano Nour Mobarak con opere plastiche dove il micelio di un comune fungo dai mille colori trasforma le sculture in organismi viventi “che mutano, decompongono e si ricompongono”.

E l’iter prosegue, dal torinese Renato Leotta all’americano Robert Smithson (solo per citarne alcuni) fino a concludersi con l’opera (2023) “The sun eats her children” di Precious Okoyomon (Londra, 1993), in cui una serra tropicale accoglie farfalle e piante velenose in un policromo paesaggio decisamente surreale e d’impronta onirica. Sempre in un’ottica di “mutua collaborazione”! Che non solo produce ingegnose pagine d’arte, ma che pure viaggia attenta a non tradire quella “natura”, non leopardianamente “matrigna”, ma sfatta e indispettita (questo sì!) dai continui inaccettabili soprusi umani.

Gianni Milani

“Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura”

Castello di Rivoli, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel.011/9565222 o www.castellodirivoli.org

Fino al 23 marzo 2025

Orari: dal merc. al ven. 10/17; sab. dom. e festivi 11/18

Nelle foto: Aky Inomata “How to Carve a Sculpture”, 2018 (ph. Eisuke Asaoka); Giuseppe Penone “Trattenere 24 anni di crescita”, bronzo, 2020; Michel Blazy “Le lâcher d’escargots”, lumache e moquette marrone, 2009; Precious Okoyomon “The sun eats her children”, fiori, terra vulcanica, farfalle, scultura di orso in resina, 2023